I risultati preliminari 2024 di MFE, la vision del CEO Pier Silvio Berlusconi: “La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio. Un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del Gruppo”.
Pier Silvio Berlusconi: MFE cresce, investe e rafforza la sua leadership in Europa
“In Italia abbiamo battuto il mercato”: lo rimarca il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi commentando i principali risultati economico-finanziari preliminari delle attività in Italia e Spagna dell’esercizio 2024, ancora privi del contributo della partecipazione in ProsiebenSat1 Media SE (P7S1) i cui risultati saranno comunicati la prossima settimana. “La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio”, evidenzia in merito il CEO: un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del Gruppo. L’utile netto sale a 251 milioni di euro: “Oltre il 60% in più rispetto alle stime di inizio 2024”. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. “Il nostro indebitamento è ai minimi da dieci anni, un segnale chiaro della solidità del Gruppo”: numeri che Pier Silvio Berlusconi definisce “ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster”, a riprova di come MFE continui a crescere, a investire e a rafforzare la leadership in Europa “nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali”.
Pier Silvio Berlusconi: pronti alla sfida europea ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti
“Anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno”, spiega Pier Silvio Berlusconi. Basti pensare che lo scorso anno la raccolta pubblicitaria è cresciuta a livello di Gruppo del 4,7%, oltre le aspettative. In Italia, MFE ha registrato una performance complessiva migliore del mercato (+6,8%) grazie alla contribuzione positiva di tutti i mezzi nel portafoglio crossmediale: Tv, Tv connesse, digitale, radio e digital out of home. Questo risultato consolida ulteriormente la quota di mercato che raggiunge il valore record di 40,9% rispetto al 38,3% del 2019 (prima del periodo pandemico). “Il mercato rimane complicato, ma noi continuiamo ad assumere giovani. La nostra strategia punta a rafforzare ulteriormente il nostro essere editori in Italia e Spagna, investendo ancora di più in prodotti locali. E in futuro anche in altri Paesi europei. Ben sapendo che il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale indispensabile per poter resistere ai giganti globali”. Più che pronti dunque alla sfida europea ma “è arrivato il momento di regole più giuste per tutti”, osserva il CEO. “Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei”: Pier Silvio Berlusconi invita quindi l’Europa ad agire “per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa”. Il Bilancio Consolidato dell’esercizio 2024 del Gruppo, su cui sono in corso le attività di verifica da parte della società di revisione, sarà approvato dal CdA nel corso della riunione prevista il 16 aprile.