Eni, produzione record nel 2018: il commento dell’AD Claudio Descalzi

"Abbiamo lavorato su due fronti: la continua ottimizzazione del portafoglio di business esistente e il suo potenziamento per il futuro, in linea con la strategia annunciata": così Claudio Descalzi ha commentato gli importanti traguardi raggiunti da Eni nel corso del 2018.
Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi: il 2018 di Eni

In seguito all'approvazione dei risultati consolidati dell'esercizio 2018, Eni ha confermato di aver chiuso l'anno con un utile operativo adjusted di 11,24 miliardi: tale risultato rappresenta un raddoppio dell'utile rispetto al 2017. Anche l'utile netto adjusted è quasi raddoppiato rispetto al 2017, salendo a 4,59 miliardi. L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha confermato che questi risultati derivano da un lavoro importante, che si è svolto su due fronti: "La continua ottimizzazione del portafoglio di business esistente e il suo potenziamento per il futuro, in linea con la strategia annunciata. I risultati, grazie anche al contributo di quanto fatto nel quarto trimestre, sono stati ottimi in entrambi i casi". Il CdA intende proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,83 euro per azione (era 0,80 nel 2017), di cui 0,42 distribuiti nel settembre 2018 a titolo di acconto: la proposta avverrà durante la convocazione del 14 maggio 2019. La società guidata da Claudio Descalzi ha ottenuto ottimi risultati anche dal punto di vista della produzione.

Claudio Descalzi commenta i risultati

Sono da record i risultati ottenuti da Eni nel campo della produzione di idrocarburi, che si è attestata attorno a 1,85 milioni di barili di olio equivalente al giorno con un aumento del 2,5% rispetto al 2017 a prezzi costanti. La società ha comunicato che il risultato è stato raggiunto nonostante l'intercorrere di eventi penalizzanti, come la minore domanda di gas in alcuni Paesi (che ha portato al -1% nel corso dell'anno). La crescita del settore è alimentata da oltre 300mila boe/giorno di contributo dai ramp-up dei grandi progetti a elevata marginalità e dai cinque start-up pianificati per il 2018. Nel commentare i risultati di Eni, Claudio Descalzi ha sottolineato che il portafoglio è stato potenziato ulteriormente "in ottica futura: questo rende il nostro portafoglio complessivo ancor meglio bilanciato e resistente alle ciclicità future." L'AD ha precisato che "per quanto concerne il portafoglio esistente, abbiamo raddoppiato il risultato operativo ed il risultato netto in presenza di un prezzo Brent in euro cresciuto solo del 25% rispetto al 2017. La cassa operativa è cresciuta del 35% consentendo, dedotti gli investimenti rimasti sostanzialmente costanti a riprova della disciplina adottata, di coprire l'esborso per dividendi pari a 3 miliardi e di ridurre di importo pressoché uguale il debito netto, sceso a 8,3 miliardi." Claudio Descalzi ha confermato che, sulla base di questi risultati, ha intenzione di proporre al Consiglio di Amministrazione il pagamento di un dividendo pari a 0,83 euro per azione.

Sustainability Yearbook 2019: Terna, amministrata da Luigi Ferraris, nella Gold Class

Secondo l'agenzia internazionale di rating RobecoSAM, Terna è l'unica Electric Utility al mondo nella Gold Class della sostenibilità. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris commenta questo importante riconoscimento, che conferma l'impegno a integrare politiche rispettose dell'ambiente nelle attività di business.
Luigi Ferraris, ad Terna

Luigi Ferraris: Terna riconosciuta nuovamente per l'impegno verso la sostenibilità

Terna è l'unica impresa appartenente al settore dell'Electric Utilities a essere stata riconosciuta con l'inserimento nella Gold Class della Sostenibilità a livello internazionale. Lo ha deciso e reso noto l'agenzia di rating RobecoSAM, attraverso la pubblicazione del Sustainability Yearbook 2019. L'agenzia ha preso in considerazione oltre 2.600 tra le maggiori imprese mondiali già selezionate e indicate nel Dow Jones Sustainability Index, stilando un ulteriore elenco che vede Terna come unica al mondo della Gold Class per quanto riguarda le Electric Utilities. La società guidata da Luigi Ferraris ha totalizzato un punteggio di 91 su 100, mentre la media dei risultati è di 46 su 100. Terna è alla sua decima presenza consecutiva nell'indice del Dow Jones e al quinto ingresso nella Gold Class. Lo Yearbook rappresenta un riconoscimento autorevole e importante, che si basa su criteri molto severi dal punto di vista della performance economica sociale e ambientale. "L'inserimento di Terna nella Gold Class del Sustainability Yearbook 2019 rappresenta una conferma importante della nostra capacità di integrare la sostenibilità in tutte le attività di business", ha commentato l'AD e DG Luigi Ferraris.

L'esperienza professionale dell'AD e DG Luigi Ferraris

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna da maggio 2017, Luigi Ferraris è stato Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane dal 2015 al 2017. Tra le esperienze professionali del manager compare anche l'attività in Enel, protrattasi dal 1999 al 2015: per il Gruppo ha svolto ruoli di primo piano, tra cui quello di Chief Financial Officer di Enel e Presidente di Enel Green Power. È stato inoltre Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis e, in seguito, Responsabile e Amministratore Delegato dell'Area America Latina. Ha svolto il ruolo di Consigliere di Amministrazione della controllata spagnola Endesa S.A. e di altre importanti società facenti parte del Gruppo. Luigi Ferraris è stato Consigliere indipendente di ERG S.p.A., società energetica quotata alla borsa italiana, oltre ad aver svolto l'attività di Consigliere del Gruppo PSC S.p.A. La sua carriera è iniziata nel settore auditing di PriceWaterhouse, oltre ad aver ricoperto diverse importanti funzioni manageriali in aziende italiane e internazionali.

Luigi Ferraris: Terna promuove sostenibilità e confronto con le comunità locali

L'accordo per il piano di interventi in Veneto e le modifiche al progetto per la rete elettrica di Napoli confermano l'importanza per Terna di avviare un dialogo con realtà locali e comunità dei territori in cui opera: l'AD e DG Luigi Ferraris sottolinea come dialogo e sostenibilità siano valori imprescindibili per il gruppo.
Terna

Luigi Ferraris: dialogo con il territorio e condivisione progettuale sono valori fondamentali per Terna

L'importanza del dialogo e dell'ascolto nell'ottica di una progettazione condivisa con le comunità dei territori in cui si interviene. Per Terna è fondamentale, come ribadisce spesso anche l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris. Lo conferma anche l'accordo siglato di recente con Regione Veneto che prevede investimenti ingenti per interventi di sviluppo e rinnovo della rete elettrica nel territorio. Obiettivo è portare sviluppo e innovazione per i cittadini, oltre al rilancio socio-economico delle aree colpite nel novembre 2018 dagli eccezionali eventi atmosferici. Un impegno che si concretizzerà su più fronti: interventi di sviluppo della rete elettrica regionale ma anche di rinnovo, monitoraggio e manutenzione degli impianti già consistenti per migliorarne la resilienza. In Veneto Terna si impegnerà inoltre nell'apertura e nel potenziamento di centri di eccellenza tecnologici, collaborando anche con le Università. Nel sottolinearne il valore, Luigi Ferraris ha rimarcato come tale accordo sia "frutto di un approccio di dialogo con il territorio che rappresenta oggi, insieme alla sostenibilità delle opere e all'attenzione per l'ambiente e per i territori, un valore imprescindibile nella strategia di Terna".

Luigi Ferraris: l'impegno nella sostenibilità di Terna dal Veneto alla Campania

Per riprendere le parole dell'AD Luigi Ferraris dialogo e sostenibilità sono "chiavi di crescita" per Terna . Un impegno concreto quello del Gruppo, che emerge anche nel progetto "Corridoi verdi", incluso nel protocollo siglato con Regione Veneto. Realizzato in sinergia con l'Autorità Forestale Regionale, prevede la creazione di corridoi ecologici lungo i tracciati delle linee elettriche esistenti in aree boschive attraverso la piantumazione selettiva di essenze vegetali autoctone a ricrescita controllata: è la prima esperienza a livello europeo. E Terna guarda anche al Sud: a Napoli infatti il dialogo e il confronto costruttivo con amministrazioni locali e territorio hanno portato a modifiche nel progetto per ammodernare e mettere in sicurezza la rete elettrica. La stazione prevista a Fuorigrotta non si farà più perché sarà integrata in un impianto già esistente. Una soluzione condivisa con la comunità locale, ulteriore conferma della grande attenzione che il gruppo guidato da Luigi Ferraris riserva ai temi ambientali tra cui la riduzione dell'impatto delle infrastrutture sul territorio.

Vita e carriera di Carlo Malinconico dentro e fuori le istituzioni

Carlo Malinconico è un professore universitario e avvocato attivo da oltre otto lustri in differenti branche del diritto e che ha maturato solide esperienze ai più alti livelli della Repubblica.
Carlo Malinconico

Carlo Malinconico e i primi decenni di carriera legale all'interno delle istituzioni

Carlo Malinconico nasce a Roma ma trascorre gran parte della fanciullezza a Trieste, dove frequenta tutte le scuole fino al Liceo Classico. Trasferitosi a Milano, studia presso la locale Università degli Studi, dove si laurea in giurisprudenza, discutendo una tesi in Diritto Penale sulla responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi con il mezzo della stampa. Una volta completato il percorso accademico, nel 1976 supera l'esame di Stato per l'accesso alla professione forense presso la Corte d'Appello del capoluogo lombardo. Negli stessi anni supera il concorso nell'Avvocatura dello Stato e in Magistratura ed anche il concorso europeo per una riserva di giuristi della Commissione europea. Rimane, però, avvocato dello Stato per nove anni, patrocinando in processi civili, amministrativi e penali per conto dello Stato e della regione Lombardia. Ricopre quest'ultima posizione fino a che, a seguito di concorso pubblico, è nominato Consigliere di Stato con decorrenza dal 31 dicembre 1983 e, quindi, tra i più giovani in assoluto. Rivestirà per quasi due decadi tale qualifica, passando poi nel 2002 alla docenza accademica. Negli anni che intercorrono tra il 1986 e il 1990, Carlo Malinconico assume compiti di staff in vari Ministeri, quale Consigliere Giuridico e Capo dell'ufficio legislativo: dal luglio del 1990 è Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali, fino alla sua soppressione con referendum abrogativo nel 1992; segue, in tale veste, le controversie con Sir Leon Britain in materia di aiuti di Stato alle società pubbliche italiane. Nel 1992 assume anche il ruolo di Consigliere Giuridico dell'Antitrust, da poco costituita. Nel 2002, lasciato il Consiglio di Stato per l'insegnamento universitario, mette le sue competenze al servizio della recentemente istituita dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, divenendone il primo direttore generale.

Carlo Malinconico e i più recenti sviluppi tra politica, cariche istituzionali e attività professionale

Per quanto riguarda le sue esperienze in campo istituzionale, Carlo Malinconico è a capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'ufficio che coordina l'attività normativa di tutto il governo e interloquisce direttamente con i servizi della Presidenza della Repubblica, tra il 1996 e il 2001. Successivamente, negli anni del secondo mandato di governo conferito a Romano Prodi, tra il 17 maggio 2006 e il 7 maggio 2008, è Segretario Generale del Premier. Nell'esecutivo guidato dal Mario Monti, dal 29 novembre 2011 al 10 gennaio 2012, assurge alla carica politica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe all'Editoria, agli Affari Regionali e al Coordinamento Amministrativo. Nel frattempo, lasciato nel 2002 il Consiglio di Stato per l'insegnamento universitario, insegna, in via successiva, diritto dell'Unione europea nelle Università degli studi di Udine e di Roma Tor vergata. Il 21 marzo 2005 e insignito dal Presidente della Repubblica Ciampi dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2003 fonda lo Studio Legale che ne prende il nome e che si specializza nei settori del Diritto Amministrativo e dell'Unione Europea e in generale nel diritto pubblico dell'economia, curando le materie del Penale Amministrativo, e, nel campo civile, dei Contratti e dei Danni. Patrocina davanti al Consiglio di Stato, alla Corte di Cassazione, alla Corte costituzionale, alla Corte di giustizia dell'Unione Europea, alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ai Tribunali amministrativi regionali, alla Corte dei Conti. In oltre quattro decenni di attività ai massimi livelli delle istituzioni e della professione legale, Carlo Malinconico ha consolidato indiscutibili competenze nel diritto amministrativo, nel diritto pubblico dell'economia, dell'Unione europea, degli appalti pubblici e dell'ambiente. In tutte le aree sopra citate è stato attivo sia a livello lavorativo e consulenziale sia a livello di insegnamento, in quest'ultimo caso avvalendosi anche di una proficua produzione di carattere scientifico e di numerosi interventi a margine di conferenze e workshop. Per ben due anni, per la precisione nel 2016 e nel 2018, ha vinto l'ambito premio Le Fonti quale "avvocato dell'anno in diritto amministrativo".

La biografia di Roberto Casula, Chief Development Operations & Technology Officer di Eni S.p.A.

Roberto Casula è l'attuale Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni S.p.A. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Mineraria, matura diverse esperienze in Italia e all'estero che gli hanno permesso di sviluppare e consolidare le proprie competenze nel settore.
Roberto Casula, manager Eni

Roberto Casula: formazione e prime esperienze professionali

Roberto Casula nasce a Cagliari nel 1962, dove consegue la Laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università degli Studi. Dopo aver superato l'esame di abilitazione alla professione di Ingegnere, entra in Agip S.p.A. come Ingegnere di Giacimento. In questi anni, acquisisce ottime competenze nel campo, dedicandosi allo studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel corso della sua carriera si trasferisce diverse volte: nel 1992 è a Luanda, presso la consociata Agip Angola Ltd, prima in qualità di Reservoir Engineer e Petroleum Engineer e successivamente come Chief Development Engineer. Cinque anni più tardi rientra in Italia, presso la sede di San Donato Milanese, con la nomina di Responsabile del coordinamento delle attività di business e operative, relative ai Paesi dell'Asia centrale e dell'Africa occidentale. Nel 2000, Roberto Casula diviene Department Manager delle operazioni in Iran e un anno dopo si trasferisce a Teheran come Direttore del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5.

Roberto Casula: la carriera in Eni

Il percorso professionale di Roberto Casula prosegue in Eni, dove assume la carica di Managing Director della consociata Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. con sede a Gela: qui svolge attività di esplorazione e produzione del territorio siciliano. Nel 2005, essendo stato nominato Managing Director di Eni Nord Africa BV, si sposta in Libia dove rimarrà fino al 2007, per guidare le operazioni all'interno del Paese e avviare numerosi progetti sociali. Torna in Italia come Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e successivamente Presidente delle 3 consociate Eni Abuja. Grazie a tali esperienze, Roberto Casula rafforza le proprie competenze e viene nominato Executive Vice President, ruolo che prevede l'estensione delle sue responsabilità ai Paesi dell'Africa e del Medio Oriente. Da luglio 2014 è Chief Development, Operations & Technology Officer e Consigliere di Amministrazione di Eni Foundation a diretto riporto dell'Amministratore Delegato.

Curriculum: Nicolò Zanon, docente e giudice della Consulta

Il profilo formativo e professionale di Nicolò Zanon: dal 2014 giudice della Corte Costituzionale, è Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano (fuori ruolo in ragione dell'incarico di giudice costituzionale
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: la carriera in ambito accademico

Il conferimento nel 2017 di un'onorificenza di prestigio come il Cavalierato di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana è solo uno dei traguardi raggiunti da Nicolò Zanon nel corso della sua ricca carriera. Giurista e docente originario di Torino, si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi della città piemontese con una tesi in Diritto pubblico comparato. Successivamente, per dare continuità al proprio percorso accademico, si trasferisce presso l'Università di Firenze per conseguire il Dottorato di ricerca in Diritto comparato. Tra il 1991 e il 1996 presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino è stato Ricercatore in Diritto costituzionale comparato. Ha svolto soggiorni di studio anche all'estero: in Francia, presso il Groupe de recherches et études sur la justice constitutionnelle di Aix-en-Provence, e in Germania, presso l'Università di Bayreut. Dopo numerosi incarichi di insegnamento in diverse Università diventa Professore ordinario presso la Statale di Milano.

Nicolò Zanon: la produzione scientifica e gli incarichi di rilievo istituzionale

In ambito scientifico Nicolò Zanon si è occupato in particolare di questioni relative alla posizione costituzionale dei parlamentari e della loro tradizionale libertà da vincoli di mandato. Si è interessato anche di problematiche attinenti al diritto regionale, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e in ordinamenti stranieri e di questioni relative a ruolo e poteri della magistratura nel nostro sistema costituzionale. È autore di numerosi articoli pubblicate su riviste giuridiche italiane (Giurisprudenza costituzionale, Le Regioni, Quaderni costituzionali, Giurisprudenza italiana) e straniere (Annuaire international de justice constitutionnelle). Già Componente del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale", ha fatto parte anche del Comitato di redazione della rivista "Ideazione" e dei Comitati scientifici delle riviste "Giurisprudenza costituzionale" e "Percorsi costituzionali", oltre a cooperare nella direzione della rivista "Quaderni costituzionali". Ha collaborato inoltre come editorialista per quotidiani importanti come "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero". In ambito istituzionale, dopo l'incarico di Componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura e l'inclusione nella Commissione dei cd. "saggi" per la revisione della parte seconda della Costituzione, il 18 ottobre 2014 è stato nominato giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Attualmente Nicolò Zanon, che nel 1996-1997 aveva lavorato come assistente di studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, svolge il proprio incarico alla Consulta.

A2A: Valerio Camerano tra i primi quindici manager secondo la classifica di Reputation Science

Valerio Camerano raggiunge il quattordicesimo posto nella classifica mensile di Reputation Science dedicata alla reputazione online dei manager ai vertici delle aziende italiane: l'AD di A2A ha di recente ricevuto un importante riconoscimento ai Ceo Italians Awards Business International di Forbes.
Valerio Camerano, amministratore delegato a2a

Valerio Camerano tra i primi quindici in classifica

La classifica Top Manager Reputation, osservatorio permanente curato da Reputation Science sulla reputazione online dei dirigenti delle maggiori aziende italiane, ha visto a gennaio l'entrata nelle prime posizioni di due nuovi manager: si tratta del Presidente di Investindustrial e dell'Amministratore Delegato di A2A Valerio Camerano. Quest'ultimo, già in crescita negli scorsi mesi, ha guadagnato quattro posti e si è aggiudicato la quattordicesima posizione con un punteggio di 52,58 (+1,19). Sul podio rimangono stabili Urbano Cairo e Francesco Starace. Valerio Camerano, 55 anni, è ai vertici di A2A dal 2014. Dal 2017 ha assunto anche la carica di Direttore Generale della multiutility. La sua carriera l'ha visto ricoprire incarichi di rilievo in altre importanti società come Enel Gas e GDF Suez Energie SpA. Il manager si è aggiudicato la nuova posizione in classifica grazie a due eventi particolarmente rilevanti accaduti di recente: il premio Ceo Italian Awards di Business International Forbes Italia e il progetto per la nuova illuminazione del Duomo di Milano.

Valerio Camerano: il riconoscimento di Forbes e l'illuminazione del Duomo di Milano

Durante la prima edizione dei Ceo Italians Awards Business International sono stati selezionati da Forbes i migliori 200 manager attivi in Italia: si tratta di un importante riconoscimento che si è aggiudicato anche Valerio Camerano, entrando di diritto tra i manager di maggior successo e più interessati all'innovazione. Grazie al talento e all'intraprendenza dimostrati, l'AD di A2A è stato riconosciuto per la categoria "Energy". "Sono sinceramente grato per il premio che mi è stato consegnato, come tutte le cose davvero speciali è giunto inatteso e gratificante", ha commentato dopo aver ricevuto il riconoscimento. Un altro importante evento per la reputazione online di Valerio Camerano si è verificato il 20 dicembre, con l'attesa accensione del nuovo impianto d'illuminazione esterna del Duomo di Milano. L'esterno della Cattedrale ha ricevuto rinnovata luce grazie all'accordo tra A2A e il Comune di Milano. "Per il Gruppo aver contribuito a valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Milano con una nuova luce a led per il monumento simbolo della Città è motivo di grande orgoglio", ha dichiarato l'Amministratore Delegato. "Da oggi il Duomo rappresenta a pieno titolo un modello virtuoso anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale e dell'innovazione".

Milano è Memoria: Marilisa D’Amico alla mostra “…ma poi, cos’è un nome?”

Marilisa D'Amico, Prorettore dell'Università degli Studi di Milano con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, da sempre impegnata nelle questioni irrisolte relative ai diritti sociali, civili e alle pari opportunità, era presente alla serata inaugurale della mostra "...ma poi, cos'è un nome?", dedicata al censimento degli ebrei.
Marilisa D'Amico

Marilisa D'Amico alla mostra "...ma poi che cos'è un nome?"

Dal 23 ottobre al 18 novembre si è tenuta al Palazzo Della Triennale la mostra dedicata al censimento degli ebrei del 1938 dal titolo: "...ma poi, cos'è un nome?". Marilisa D'Amico, Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti presso l'Università degli Studi di Milano, ha partecipato alla serata d'inaugurazione. La mostra si inserisce tra le altre iniziative legate al progetto "Milano è Memoria". Si tratta di un'installazione monumentale realizzata dallo Studio Accurat di Milano, che ha creato una vera e propria rappresentazione fisica dei dati del censimento. Tale mostra è la prova di come la tecnologia e i progressi possano aiutare a interpretare gli eventi del passato. Infatti, la ricerca storica presentata si è basata sulla documentazione rinvenuta nel 2007 nei depositi del Comune di Milano ed è attualmente conservata nella Cittadella degli Archivi. Oltre a Marilisa D'Amico, da sempre attiva nell'ambito del rispetto e affermazione dei diritti civili e sociali, hanno presenziato alla serata anche Liliana Segre, senatrice a vita, il Presidente della Triennale Stefano Boeri e il Presidente della Fondazione CDEC Giorgio Sacerdoti.

Marilisa D'Amico: il profilo professionale

Marilisa D'Amico consegue la Laurea in Giurisprudenza nel 1987, per poi intraprendere la carriera accademica in un contesto fortemente caratterizzato dalla presenza maschile. Essendo diventata Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale subito dopo la maternità, comprende l'importanza della parità di genere e della coesistenza tra famiglia e lavoro, per una donna. A tal proposito, si dedica ad un'intensa attività di ricerca e di approfondimento di temi quali diritti civili e sociali. Inoltre, è da sempre impegnata per l'affermazione dei diritti delle donne e ha creato il Corso di perfezionamento in le cui lezioni si svolgono all'Università degli Studi di Milano. Marilisa D'Amico è stata spesso invitata ad intervenire come relatrice a margine di convegni ed eventi pubblici. Attualmente è Prorettore dell'Università degli Studi di Milano con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti.

Fondazione Cortina 2021 e Alessandro Benetton: obiettivo rilanciare la città

Cortina d'Ampezzo, una città meravigliosa, da sempre nel cuore di Alessandro Benetton, maestro e appassionato di sci. Il Presidente di Fondazione Cortina 2021 è al lavoro per rilanciare la città in vista dei Campionati Mondiali di Sci Alpino che verranno e di una candidatura per l'Olimpiade invernale.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il mondo deve conoscere Cortina

Era il 2017 quando Alessandro Benetton è stato eletto Presidente di Fondazione Cortina 2021, il grande organismo che sta lavorando all'organizzazione dei prossimi Campionati Mondiali di Sci Alpino. Sono passati due anni dalla nomina e la Regina delle Dolomiti è sempre sotto i riflettori, avendo superato il primo test, l'evento dell'anno ampezzano: la Coppa del Mondo. Tre giorni di grande successo mediatico, in cui la protagonista Olimpia Delle Tofane ha brillato alla luce del tiepido sole di gennaio con Alessandro Benetton, orgoglioso, che non si adagia e continua a lavorare al rilancio della "bella addormentata" Cortina, poiché con infrastrutture e impianti più moderni sarebbe ancor più bella. In programma il rinnovo della storica Col Drusciè, che rimanda subito alle Olimpiadi del 1956; mentre la pista "Vertigine" avrà un nuovo salto, il "Ghedina", dedicato proprio al campione ampezzano. Ma c'è di più oltre lo sci: gennaio è stato il mese del Concerto dell'Epifania con i Virtuosi del Teatro alla Scala, dell'apertura delle mostre "Snowland" e "Andy Warhol Superstar". L'obiettivo è quello di attrarre un pubblico sempre più vasto, guardando anche al sogno Olimpico: lo stesso Presidente conferma l'andamento positivo del progetto.

Alessandro Benetton: il profilo professionale del fondatore di 21 Invest

Alessandro Benetton nasce nel 1964 a Treviso. La sua formazione e l'inizio della carriera imprenditoriale si svolgono all'estero tra Stati Uniti, dove si laurea e consegue il Master, e Regno Unito, dove inizia a lavorare presso la Goldman Sachs International in qualità di analista finanziario. Nel 1988 prende avvio il suo percorso nella Formula 1, come Presidente di Benetton Formula, ambito in cui ottiene importanti successi, ovvero la vittoria di 2 campionati mondiali. Il 1992 è l'anno del salto di qualità imprenditoriale, che dà una svolta alla carriera di Alessandro Benetton: a soli 28 anni fonda 21 Investimenti S.p.A., attualmente 21 Invest. La società, oggi, conta 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali. Dal 2002 è il primo italiano ad essere componente dell'Advisory Committee di Robert Bosch. Nel 2017 è eletto Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente che lavora all'Organizzazione dei Mondiali di Sci Alpino in programma a Febbraio 2021.

Terna: Luigi Ferraris sostiene l’importanza degli investimenti per accompagnare la transizione energetica

Terna, guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, prevede per i prossimi dieci anni importanti investimenti infrastrutturali, che contribuiranno ad accompagnare la transizione energetica.

Un rapporto di Pwc, presentato a Roma da Confindustria Energia, evidenzia le importanti ricadute in termini di PIL, occupazione e sviluppo delle energie rinnovabili, grazie ai consistenti investimenti previsti da qui ai prossimi 12 anni in ambito energetico. Tra i principali investitori infrastrutturali in ambito energetico che accompagnano la transizione energetica a livello europeo, vi è Terna, la società della rete elettrica italiana guidata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris, AD Terna

Transizione energetica: l'importante contributo di Terna sotto la guida di Luigi Ferraris

Lo scorso 22 gennaio, Confindustria Energia ha presentato a Roma un rapporto di Pwc che mette in luce gli effetti positivi che derivano dai consistenti investimenti infrastrutturali pianificati per i prossimi anni, da qui al 2020. Ben 96 miliardi di euro, che si tradurranno, tra le altre cose, in un incremento dei livelli occupazionali, nella crescita del PIL e che porteranno verso un mix energetico sempre più basato sulla produzione da fonti rinnovabili. Tra i partecipanti all'evento, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, ha sottolineato l'importanza degli investimenti nel processo di transizione energetica, evidenziando, in particolare, che "la transizione energetica va gestita, accompagnata con fattori abilitanti e la rete è uno di questi fattori".

Luigi Ferraris (Terna): la transizione energetica è complessa e richiede investimenti importanti

"C'è uno studio che dice che nei prossimi 20 anni, al 2040, si prevedono investimenti per 20.000 miliardi di dollari. La metà di questa cifra sarà per le rinnovabili, l'altra metà per le reti e i servizi di rete che comprendono anche lo stoccaggio e questo ci dice quanto sia complessa e articolata la fase di transizione se vogliamo mantenere gli obiettivi di sicurezza e qualità che abbiamo oggi. Per questo occorrerà fare investimenti importanti", è quanto dichiarato da Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna SpA, nell'ambito di un evento organizzato a Roma da Confindustria Energia. È dunque importante realizzare investimenti importanti, servendosi delle migliori tecnologie e pianificando in maniera integrata. A questo proposito, Luigi Ferraris ha ricordato che il Piano di sviluppo di Terna prevede 12 miliardi di euro di investimenti in dieci anni. Una cifra di tutto rispetto, che colloca il Gruppo tra i principali attori della partita mondiale per la decarbonizzazione.

Luigi Ferraris, dal 2017 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna SpA

Una solida esperienza in ambito finanziario ed energetico, con importanti traguardi raggiunti nel settore delle energie rinnovabili. Queste alcune delle caratteristiche che definiscono il background del top manager che, dalla prima metà del 2017, guida Terna SpA, nel duplice ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Una laurea in Economia e Commercio, conseguita presso l'Università di Genova, Luigi Ferraris ha maturato una vasta esperienza all'interno del Gruppo Enel, in cui ha lavorato ricoprendo svariati incarichi di prestigio dal 1999 al 2015, tra cui quello di CFO dal 2009 al 2014. Nello stesso periodo è Presidente di Enel Green Power e ne gestisce la quotazione in Borsa. Lasciato nel 2015 il Gruppo Enel, Luigi Ferraris passa a Poste Italiane, diventando uno dei principali protagonisti della privatizzazione e quotazione del Gruppo, nel ruolo di Chief Financial Officer, incarico che ricoprirà fino al 2017, quando arriva la nomina al vertice di Terna. Lo scorso anno, Luigi Ferraris ha presentato l'ambizioso Piano strategico quinquennale 2018-2022 di Terna. Il Gruppo ha annunciato investimenti nel Paese per circa 5,3 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al piano precedente, puntando su sviluppo, digitalizzazione e resilienza della rete come principali driver degli investimenti, puntando inoltre alla completa integrazione delle energie rinnovabili, a conferma di un ruolo chiave nel processo di transizione energetica a livello europeo.

Alessandro Benetton: “Cortina 2021, progetto straordinario”

Cortina ha superato il test Coppa Del Mondo, l'evento "dell'anno" per la città nelle parole di Alessandro Benetton, a capo della Fondazione che sta lavorando in vista dei Mondiali di Sci Alpino del 2021. La strada è ancora lunga, tanti i lavori da fare, ma si respira aria positiva.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton sorride: grande successo per la Coppa del Mondo a Cortina

Il primo piccolo passo che conduce a Cortina 2021 è stato fatto: la Coppa del Mondo di Sci Alpino femminile ha riscosso un buon successo. Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021, la grande macchina che sta lavorando per la riuscita dell'evento, è fiero del primo test superato e non nasconde l'entusiasmo. Dal punto di vista mediatico, il riscontro è positivo: più di 300 giornalisti accreditati, provenienti da più di 30 Paesi che tradotto in percentuali significa una crescita del 22% circa. Dolomiti in festa: due giorni caratterizzati da energia, eventi e un clima spettacolare che ha completato un quadro pazzesco. Non sono mancati i Vip all'appello, tra i quali spicca il nome di Michelle Hunziker che ha partecipato con una donazione di 40mila euro da parte del Consorzio del Prosecco Doc e ne ha approfittato per una discesa con le azzurre. La Coppa del Mondo si è conclusa con la regina Mikaela Shiffrin che trionfa sull'Olympia delle Tofane e con Alessandro Benetton che ha presentato il Comitato Media, nonché una squadra di giornalisti che si interfaccerà con i responsabili della Fondazione per rendere note le ambizioni sociali cortinesi in vista di Mondiali e Olimpiadi.

Alessandro Benetton: "Soddisfatto, ma c'è ancora tanto lavoro da fare"

In attesa del via libera alle Olimpiadi di Cortina 2026, le Dolomiti e i cortinesi possono festeggiare la buona riuscita della Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile. Un weekend senz'altro soddisfacente, anche per quel che riguarda il tema della viabilità, un tassello piuttosto delicato in ottica Mondiali 2021. Il pubblico ha potuto accedere in maniera ordinata alle piste da sci: per la prima volta la SR48 è stata chiusa parzialmente nel tratto Cortina-Pocol e sono stati predisposti dei parcheggi da dove partivano le navette per condurre le persone sulle piste. Alessandro Benetton non può che sorridere per l'evento di successo, ma non intende adagiarsi e vivere di rendita per il primo traguardo raggiunto, poiché i lavori sono ancora lunghi. Tuttavia l'impegno e la volontà di far bene non mancano, ma è evidente che la Coppa del Mondo ampezzana è stata un ottimo biglietto da visita per il mondiale che verrà. Queste le parole di Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021: "È ormai evidente a tutti l'energia positiva che si è creata intorno al progetto Cortina 2021 che ha contagiato operatori economici e residenti ma anche turisti e cittadini dell'intera area bellunese. Sono già numerosi i partner che accompagnano il nostro percorso, li ringrazio tutti. C'è infine una macchina organizzativa fatta di professionisti e giovani del territorio che sta svolgendo un ottimo lavoro e di cui sono davvero fiero. Ma c'è tanto ancora da fare e non ci sederemo sugli allori".

Risultato significativo per Community Group: leadership confermata secondo Mergermarket

"È un risultato significativo perché dimostra come la qualità e la professionalità della consulenza italiana sia apprezzata a livello internazionale": è il commento di Auro Palomba a seguito del Global Report 2018 di Mergermarket, che ha eletto Community Group leader mondiale tra gli advisor italiani di comunicazione finanziaria.
Auro Palomba, AD Community Group

Community Group: la classifica di Mergermarket e il commento di Auro Palomba

Con 38 operazioni per un controvalore di circa 67,7 miliardi, Community Group è la prima società italiana a livello globale nel campo della consulenza di comunicazione finanziaria: lo ha stabilito il Global Report 2018 di Mergermarket, osservatorio privilegiato di intelligence finanziaria, fonte autorevole che censisce gli advisor finanziari, legali e di comunicazione coinvolti nelle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni). Il Gruppo trevigiano fondato e guidato da Auro Palomba si era già aggiudicato diversi primati nella classifica del 2017 in Italia per numero e valore delle operazioni seguite. Ora conquista il primato fra le società italiane nella classifica complessiva, ed è prima anche tra le italiane in ognuna delle classifiche focalizzate sulle più rilevanti aree economiche internazionali: Regno Unito, Francia, Giappone, Asia-Pacifico e Spagna. In Italia inoltre, Community Group si è piazzata al secondo posto dopo un gruppo internazionale. "È un risultato significativo perché dimostra come la qualità e la professionalità della consulenza italiana sia apprezzata a livello internazionale", ha commentato il Presidente Auro Palomba. "Community, sempre di più, si pone come facilitatore di business e punto di riferimento della comunicazione finanziaria per grandi aziende e investitori che vogliono approcciare il mercato italiano e hanno bisogno di competenza e visione strategica nel gestire i deal di maggior peso e delicatezza nel nostro Paese. Si tratta di un risultato che ci riempie di orgoglio", ha concluso, "e che siamo riusciti ad ottenere grazie a un team coeso, motivato e preparato".

La storia di Community Group, fondata da Auro Palomba

Community Group nasce nel 2001 dall'iniziativa di Auro Palomba, attuale Presidente. Oggi il Gruppo è leader nell'ambito del reputation management. Oltre a grandi aziende familiari italiane, si occupa di affiancare importanti gruppi finanziari e industriali come advisors, per gestire e tutelare la loro reputazione. Tra gli obiettivi c'è il veicolare la storia, i valori e le tradizioni dei propri clienti, individuando il modo più adatto per comunicarne i principi fondanti che li caratterizzano. Nel corso degli anni, Community Group ha ampliato le proprie attività estendendole ad altri ambiti della comunicazione: ora è un Gruppo multidisciplinare con sedi a Milano, Treviso e Roma. Auro Palomba spiega il modus operandi: "Con Community analizziamo le necessità delle aziende, cerchiamo di capire quali dati e informazioni possono avere appeal per i media e l'opinione pubblica". Tra i numerosi riconoscimenti che il Gruppo si è aggiudicato, nel 2016 l'intero team è stato premiato dal Financecommunity Awards nella categoria "Financial PR".

Autostrade per l’Italia: il punto sul progetto della Gronda Autostradale di Ponente

Il progetto di Autostrade per l'Italia della Gronda Autostradale di Ponente, fondamentale per la viabilità del Paese, è sostenuto dal recente manifesto stilato da 37 realtà associative liguri che chiedono a gran voce la sua realizzazione.
Autostrade per l'Italia

Autostrade per l'Italia: l'importanza del progetto Gronda

Le autostrade dell'area genovese svolgono oggi una funzione fondamentale per il traffico urbano dell'intera penisola, essendo interessate da volumi di traffico molto elevati: in diversi punti strategici della rete si registrano flussi superiori ai 60.000 transiti giornalieri, con un'alta percentuale di veicoli commerciali. Dividere il traffico cittadino da quello da attraversamento e dai flussi connessi al porto diventa quindi fondamentale. Da qui l'importanza del progetto della Gronda autostradale di Ponente, che ha come obiettivo principale l'alleggerire il tratto di A10 più interconnesso con la città di Genova, cioè quello dal casello di Genova Ovest (Porto di Genova) sino all'abitato di Voltri. Il traffico verrebbe così trasferito sulla nuova infrastruttura, che si aggiungerebbe a quella già esistente potenziandone la portata. Il progetto di Autostrade per l'Italia, prevede un investimento di 4.3 miliardi di euro. I lavori rischiano ora di rimanere fuori dal cosiddetto piano "sblocca-cantieri": per impedire che ciò accada, 37 realtà associative di Genova e della Liguria hanno firmato il manifesto "Perché sì alla Gronda", per fare in modo che la costruzione avvenga e in tempi decorosi. I cantieri, affidati ad Autostrade per l'Italia, dovranno occuparsi della realizzazione di 72 chilometri di nuovi tracciati stradali e 13 nuovi viadotti, oltre che dell'ampliamento di 11 viadotti esistenti.

La storia del progetto di Autostrade per l'Italia

Il primo studio di fattibilità sul nuovo progetto della Gronda di Genova ha preso il via nel 2002. Nel 2009 è stato sottoposto a un Dibattito Pubblico con i cittadini delle zone interessate al tracciato, per poi venire giudicato favorevolmente dalla Valutazione di Impatto Ambientale nel 2014. Il Dibattito Pubblico è stato realizzato attraverso una collaborazione tra Autostrade per l'Italia e il Comune di Genova: primo esperimento del genere in Italia, ha consentito di rafforzare i livelli di consenso sull'opera e di migliorare il progetto iniziale grazie ai suggerimenti dei cittadini. L'Italia è riuscita a ottenere l'autorizzazione dell'UE per il finanziamento di un'opera di tale portata senza tariffe aggiuntive a carico dei cittadini e senza ulteriori oneri per lo Stato, grazie all'allungamento di 4 anni della concessione di Autostrade per l'Italia. Nel 2015 viene inserito nel Piano Urbanistico Comunale del Comune di Genova. Nel settembre 2017 viene emesso il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sancisce l'approvazione del progetto definitivo, dichiarando inoltre la pubblica utilità dell'opera. Dal 13 agosto 2018 il progetto esecutivo è al MIT e tutto è pronto per la cantierizzazione dell'opera.

Claudio Machetti, incarichi e responsabilità crescenti da Banco di Roma al Gruppo Enel

Claudio Machetti è un dirigente italiano dalla lunga esperienza: oggi è a capo della Global Trading Business Line del Gruppo Enel.
Claudio Machetti

Gli studi in Scienze Statistiche e i primi ruoli ricoperti da Claudio Machetti

Oggi alla presidenza di Enel Global Trading S.p.A. e della Global Trading Business Line del Gruppo Enel, Claudio Machetti è nato a Roma nel 1958. Dopo aver terminato gli studi al liceo classico "Tito Lucrezio Caro", nel 1982 si laurea in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza. Il suo primo impiego è dell'anno successivo, quando si trasferisce a Milano per lavorare nella filiale cittadina del Banco di Roma. Nel 1984 si sposta nuovamente a Roma alla Direzione Centrale della stessa realtà aziendale, dove analizza il merito di credito dei più grandi gruppi industriali italiani. Il manager si focalizza in un secondo momento sull'equity, entrando a lavorare come funzionario presso la Direzione Finanziaria. In questo secondo ambito di attività possiede in gestione le IPO di molteplici società quotate a Piazza Affari a Milano. Nel 1990 diviene vice direttore responsabile del Nucleo Analisti Finanziari, mentre due anni dopo viene assunto in Ferrovie dello Stato. All'interno della società di trasporto ferroviario, Claudio Machetti diviene prima Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari e successivamente Direttore della Finanza Operativa. È in questo lasso di tempo che vede la luce Fercredit, realtà attualmente ai massimi livelli del settore finanziario che contribuisce in prima persona a lanciare sul mercato (in seguito assume anche l'incarico di Amministratore Delegato).

Claudio Machetti: i ruoli in posizioni apicali all'interno di Enel

Claudio Machetti viene chiamato in un primo momento dal Gruppo Enel con l'incarico di Responsabile dell'Area Finanza; successivamente contribuisce attivamente a far nascere la società finanziaria Enelfactor, diventandone subito Amministratore Delegato. Negli stessi anni lancia inoltre Enel Insurance, compagnia captive di assicurazioni anch'essa afferente alla multinazionale italiana dell'energia e della quale è Presidente fino al 2014. Nel 2005 viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo: in questa veste ha il compito di condurre, oltre alle operazioni consuetudinarie, anche quelle di fusioni e acquisizioni e i rapporti con la platea di investitori. Claudio Machetti è altresì membro dei Consigli di Amministrazione di diverse realtà consociate, tra le quali vale la pena citare Wind Telecomunicazioni e Terna. Dal 2009 diviene Direttore della unità di Risk Management, creata ex novo con l'obiettivo di governare eventuali rischi aziendali di tipo finanziario, creditizio, industriale, assicurativo e dei beni indifferenziati. Nel 2014 è nominato ai vertici della Global Trading Business Line dell'operatore romano. Tra i vari compiti previsti da questa posizione, quello di amministrare il reperimento di fonti energetiche quali carbone, gas naturale e olio combustibile e quello di coordinare i mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica nelle nazioni estere dove è presente Enel. Dopo essere anche stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Trade, nel 2015 diviene Presidente di Fondenel, il Fondo Pensione Dirigenti della multinazionale energetica.

Luigi Ferraris: l’AD e DG di Terna firma un accordo con il Governatore della Regione Veneto

Un progetto ambizioso, che punta alla ricostruzione e allo sviluppo delle infrastrutture elettriche, a seguito dei catastrofici eventi atmosferici che lo scorso novembre 2018 hanno colpito la regione. Questa una delle principali finalità dell'accordo siglato lo scorso 21 gennaio 2019 a Venezia tra Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, e Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto.
Luigi Ferraris

Sostenibilità ambientale e del territorio: l'impegno concreto di Terna e dell'AD e DG Luigi Ferraris

Coniugare la vicinanza al cittadino alla sostenibilità ambientale, mettendo a disposizione le migliori tecnologie e l'economicità dei progetti: questa la strategia di Terna, sotto la guida dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, per dare avvio al rilancio dei territori colpiti dal maltempo nella regione veneta. Con questo obiettivo, lo scorso 21 gennaio 2019, il top manager di Terna e il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia hanno formalizzato un accordo che prevede la ricostruzione e lo sviluppo delle infrastrutture elettriche della regione, con investimenti nell'arco di 10 anni per oltre 900 milioni di euro, di cui ben 400 saranno finalizzati alla realizzazione della rete elettrica interrata, e quindi a ridotto impatto ambientale, Dolo-Camin. Le nuove linee interrate, nell'intera regione, arriveranno in questo modo a un'estensione complessiva di quasi 100 chilometri. Previsti inoltre dei "corridoi verdi", ambienti ecologici che correranno lungo le linee elettriche puntando a ridurre al minimo il rischio d'impatto.

Luigi Ferraris: Terna porta in Veneto sperimentazione sostenibile

Il Veneto sarà al centro di una sperimentazione che prevede soluzioni innovative e ad alto contenuto ecologico, che puntano a prevenire situazioni analoghe a quelle verificatesi alla fine del 2018. Secondo Luigi Ferraris, va allargata la fascia di rispetto, ma con criteri ecologicamente compatibili, servendosi, per esempio, di piante autoctone, che possano essere misurate e gestite, al fine di evitare che interferiscano con la linea. Si punta, in questo modo, a non deturpare il territorio e, come sottolineato dal vertice di Terna, a minimizzare "l'impatto di eventi atmosferici così violenti che, temo, saranno la regola".

Luigi Ferraris, Terna vicina ai territori colpiti dagli eventi atmosferici avversi del novembre 2018

Con l'accordo siglato con la Regione Veneto lo scorso 21 gennaio 2019, Terna, la società italiana della rete elettrica guidata da Luigi Ferraris, si propone di realizzare interventi di rinnovo sulla rete elettrica regionale esistente, puntando all'incremento di stabilità e sicurezza del servizio di trasmissione dell'energia, nonché della resilienza delle infrastrutture agli eventi climatici eccezionali. Un obiettivo ambizioso, che prevede investimenti per oltre 900 milioni nell'arco di 10 anni. Terna si propone inoltre di aprire ed ampliare centri di accoglienza tecnologici nel territorio veneto e a stipulare accordi con le Università per incentivare la realizzazione di studi e ricerche volti ad indirizzare meglio le scelte future in materia di costruzione delle infrastrutture elettriche. Grande soddisfazione per l'accordo è stata espressa dall'Amministratore delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, secondo cui "il pacchetto di interventi [...] è il frutto di un approccio di dialogo con il territorio che rappresenta oggi, insieme alla sostenibilità delle opere e all'attenzione per l'ambiente e per i territori, un valore imprescindibile nella strategia di Terna".

Nicolò Zanon: gli studi e la carriera professionale

Nicolò Zanon, giurista e docente italiano, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e il titolo di Dottore in ricerca in Diritto Comparato. La sua carriera universitaria inizia in qualità di ricercatore, fino a diventare Professore ordinario. Ricopre diversi incarichi istituzionali. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e, dal 2014, è Giudice della Corte costituzionale.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: formazione e attività di ricerca

Nicolò Zanon nasce a Torino nel 1961. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università della città e consegue il titolo di dottore in ricerca in Diritto comparato. Nei primi anni della sua carriera universitaria, si dedica ad un'intesa attività di ricerca e di formazione all'estero, soggiornando in Francia e in Germania. Lavora come Assistente di studio del Giudice costituzionale Valerio Onida, a Roma, e parallelamente prosegue la carriera universitaria insegnando come professore a contratto in diversi atenei italiani. In questi anni, si dedica, inoltre, alla pubblicazione di testi scientifici su riviste italiane e straniere. Ha fatto parte del comitato di redazione della rivista "Ideazione", del comitato scientifico di "Giurisprudenza Costituzionale" e di "Percorsi Costituzionali" e della direzione di "Quaderni Costituzionali". Nicolò Zanon è stato, inoltre, editorialista per noti quotidiani, quali "Il Sole 24 Ore", "Libero" e "Il Giornale".

Nicolò Zanon: ruoli istituzionali

Nicolò Zanon si impegna anche a livello associativo, diventando un membro del Consiglio di Amministrazione della FIRC, Fondazione Italiana per la ricerca contro il cancro e socio di "Italiadecide - Associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche". Ha ricoperto diversi incarichi istituzionali: nel 2010 è stato eletto componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura dal Parlamento in seduta comune. Tre anni più tardi, fa parte della Commissione dei "saggi" responsabili della revisione della parte seconda della Costituzione. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Ad oggi, Nicolò Zanon è Giudice della Corte costituzionale, essendo stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'ottobre 2014 e Professore ordinario di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano.

Il curriculum vitae di Roberto Casula

Roberto Casula, laureato in Ingegneria Mineraria, muove i primi passi professionali nel settore dell'energia, lavorando in qualità di ingegnere di giacimento presso Agip S.p.A. Dopo una serie di trasferimenti all'estero e rilevanti esperienze nell'ambito, assume la carica di Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni S.p.A.
Roberto Casula

Roberto Casula: laurea e prime esperienze professionali

Roberto Casula nasce a Cagliari nel 1962. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università degli Studi della città, supera l'esame per l'abilitazione alla professione di ingegnere. La sua carriera inizia con l'ingresso in Agip S.p.A., dove riveste il ruolo di ingegnere di giacimento. Nel 1992 si trasferisce in Africa Occidentale, a Luanda, diventando Reservoir Engineer e Petroleum Engineer e successivamente Chief Development Engineer della consociata Agip Angola Ltd. Ritorna in Italia nel 1997, presso la sede di San Donato Milanese, in qualità di responsabile del coordinamento delle attività di business e operative relative ai Paesi dell'Asia centrale e dell'Africa occidentale. Nel 2000, Roberto Casula viene coinvolto in numerose negoziazioni tecniche ed economiche e in seguito è Department Manager delle operazioni in Iran. L'anno successivo si trasferisce a Teheran, dove opera come Project Director per il progetto giant South Pars Gas fasi 4-5.

Roberto Casula: il passaggio a Eni e la nomina a Chief Development, Operations & Technology Officer

Roberto Casula diventa Amministratore Delegato di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A, consociata del Gruppo Eni con sede a Gela e svolge attività di esplorazione e produzione sul territorio siciliano. Nel 2005, in seguito alla nomina a Managing Director di Eni Nord Africa BV, si trasferisce in Libia dove rimarrà per due anni per guidare le operazioni all'interno del Paese. Dopo aver avviato numerosi progetti sociali, torna in Italia in qualità di Senior Vice President e diventa responsabile per le operazioni di business nell'Africa Subsahariana. Il 2011 è un anno significativo per Roberto Casula: con il titolo di Executive Vice President, le sue responsabilità vengono estese a tutti i Paesi dell'Africa e del Medio Oriente e conduce con successo numerose negoziazioni in Egitto, Libia, Algeria, Angola, Gabon, Congo, Kenya, Sud Africa e Mozambico. Da luglio 2014 è Chief Development, Operations & Technology Officer e Consigliere di Amministrazione di Eni Foundation.

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