Da Credit Suisse International a Valeur Group: il percorso di Alessandro Noceti

Con oltre 10 anni di esperienza nel mondo del credito e dell'equity, Alessandro Noceti entra a far parte di Valeur Group nel 2015: oggi è Direttore di Valeur Capital Ltd e Valeur Securities SA.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: l'esperienza internazionale e l'ingresso in Credit Suisse

Grazie alla Laurea in Economia e Commercio conseguita presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Alessandro Noceti ha l'opportunità di consolidare le proprie competenze all'estero. Nel 2007 si specializza infatti nel settore finanziario con un Master in European Business Studies presso l'ESCP-EAP European School of Management (Londra/Torino). Inoltre, all'interno del medesimo Istituto, prende parte al BDE Committee in qualità di Membro. Il suo curriculum formativo è successivamente arricchito all'ESCP Europe di Londra con un Master in Business Administration. Parallelamente al percorso di studi, Alessandro Noceti avvia la propria carriera professionale ed esordisce nel 2008 in Credit Suisse International a Londra. Entra in qualità di Analista per l'Area Investment Banking - Equity and Fixed Income Derivatives Sales e successivamente è nominato Associate con responsabilità nella copertura commerciale per la clientela italiana retail e istituzionale. Prosegue poi ottenendo incarichi di crescente responsabilità: da Vice Presidente con mansioni nel settore italiano del Real Money, a Direttore con responsabilità nella copertura commerciale per il cluster italiano dei Fondi Pensione.

Alessandro Noceti: da Credit Suisse a Valeur Group

Il 2015 segna una svolta nel percorso professionale di Alessandro Noceti: entra a far parte di Valeur Group, realtà indipendente specializzata in asset management, advisory, risk management, trading e real estate. Forte delle precedenti attività di carattere internazionale e di un'esperienza consolidata nel mondo del credito e dell'equity, guida, in qualità di Direttore, Valeur Capital Ltd: la società ha sede a Londra e rappresenta il nucleo del Gruppo per ciò che riguarda le attività di asset management e strutturazione di soluzioni d'investimento. Non solo, oltre a essere nominato Responsabile della Distribuzione di Valeur Group, dal 2019 Alessandro Noceti è anche Direttore di Valeur Securities SA. La società, con sede a Pfäffikon (Svizzera), offre un'efficiente piattaforma di trading con esteso accesso al mercato.

Francesco Milleri: EssilorLuxottica - ACI, al via la campagna su vista e sicurezza stradale

Presentata in occasione della Giornata Mondiale della Vista, "Action for good vision on the road" nasce per sensibilizzare gli utenti della strada sull'importanza della cura della vista. Francesco Milleri: "Impegno di EssilorLuxottica parte integrante della sua Mission".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: salute degli occhi e guida, utenti ancora poco consapevoli

Più di 3mila persone ogni anno in Italia muoiono a causa di un incidente stradale. 240mila le persone che rimangono ferite. Ma c'è un altro dato che sorprende: il 24% degli utenti lamenta infatti difficoltà alla vista. Con la campagna "Action for good vision on the road" EssilorLuxottica e ACI hanno deciso di collaborare per contrastare il fenomeno e rendere le strade più sicure. Il Gruppo guidato da Francesco Milleri intende mantenere alta l'attenzione sull'importanza di una buona vista alla guida e sensibilizzare sul tema opinione pubblica, istituzioni, il mondo della mobilità e i settori eyewear e eyecare. Al progetto, presentato durante la Giornata Mondiale della Vista, prenderanno parte anche IGPDecaux e Salmoiraghi & Vigano. "La consapevolezza sull'importanza della salute degli occhi rimane troppo bassa - ha sottolineato l'AD Francesco Milleri in occasione del lancio della partnership - Questa collaborazione con ACI dimostra la nostra volontà di dare concretezza alla partnership con la FIA per creare un impatto positivo e significativo sulla sicurezza degli utenti della strada".

Francesco Milleri: nostra Mission è aiutare le persone a vedere e a vivere meglio

Oltre ad una campagna digitale "out of home" incentrata sulla regola d'oro FIA "Check Your Vision", EssilorLuxottica e ACI prevedono nel futuro tutta una serie di iniziative, progetti ed eventi pubblici dedicati alla cura e alla prevenzione della vista. Lo scopo del Gruppo guidato da Francesco Milleri è garantire una buona visione a tutti gli utenti e rispondere all'appello lanciato la scorsa estate dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Con la Risoluzione A/RES/74/299, l'ONU ha infatti definito il 2020-2030 come il "Decennio per la sicurezza stradale", invitando i Paesi ad intervenire sulle proprie legislazioni e mettere l'accento sui fattori di rischio alla guida. L'obiettivo è dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030. "La vista è vitale sulla strada - ha commentato Francesco Milleri - L'impegno di EssilorLuxottica per strade più sicure fa parte della nostra responsabilità più ampia come leader del settore e della nostra Mission di aiutare le persone a vedere, meglio, vivere meglio e godere appieno della vita".

Private Banking, anche quest’anno Banca Generali si distingue per la qualità dei consulenti

L'Istituto di Private Banking si riconferma primo nella classifica stilata dall'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza. Per Banca Generali si tratta del settimo anno consecutivo.

Banca Generali continua a imporsi nel settore del Private Banking

Dopo la recente vittoria ai Citywire Awards, replicata ai Global Private Banking Awards 2021, Banca Generali viene insignita di un nuovo riconoscimento. Il merito è della rete di consulenti e wealth advisor. Secondo una ricerca svolta dall'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza sul grado di soddisfazione della clientela finale, i consulenti finanziari di Banca Generali hanno infatti ottenuto il punteggio più alto, toccando il 67,8% e superando realtà come Banca Mediolanum e Fineco Bank. Per l'Istituto guidato da Gian Maria Mossa si tratta di un primato che va avanti da sette anni. È dal 2014 infatti che il leader italiano del Private Banking si distingue per la capacità dimostrata dalla sua rete di consulenti nel rispondere ai bisogni patrimoniali degli italiani. L'indagine dell'Istituto Tedesco, come evidenziato in una nota, si è soffermata in particolare sull'ampio spettro di soluzioni offerte e sull'architettura digitale proprietaria: "La medaglia d'oro dell'Istituto Tedesco arriva a testimonianza di un percorso intrapreso che mette la qualità della consulenza al centro del modello di business".

Banca Generali: servizi Private Banking di qualità grazie a formazione e innovazione

Nonostante abbia vinto per il settimo anno di fila, per l'Istituto di Private Banking il riconoscimento nel 2021 assume un valore completamente diverso. A spiegarlo è Marco Bernardi, Vice Direttore Generale di Banca Generali. Il manager si è detto innanzitutto orgoglioso del risultato ottenuto dalla rete dei CF e dell'impegno dimostrato dalla società sia nell'ambito della formazione che dello sviluppo di servizi Private Banking sempre più in linea con le nuove esigenze dei clienti. "Da sette anni ormai il giudizio dei clienti finali interpellati dall'Istituto ci gratifica per quanto facciamo ogni giorno al fianco delle famiglie − ha dichiarato Bernardi − ma quest'anno il premio assume per noi un valore ancora maggiore. La pandemia ha fatto emergere un nuovo tipo di domanda e di bisogni patrimoniali: confermarci i migliori nella capacità di fornire risposte rappresenta la migliore spinta per la prosecuzione di un percorso del quale siamo molto soddisfatti".

L’intervento di Alessandro Azzi a “Obiettivo di prossimità”

Le dichiarazioni di Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC, all'evento "Obiettivo di prossimità. Strategie co-operative per la ripartenza".

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: transizione può portare BCC verso omologazione irrimediabile

Nonostante i risultati positivi raggiunti dal credito cooperativo durante l'emergenza, con il numero di soci che nel 2021 ha toccato quota 1,4 milioni, le BCC oggi devono fare i conti con il fenomeno dilagante della "desertificazione" del territorio e con le sfide connesse in ambito bancario; un settore caratterizzato dalla tendenza crescente alla concentrazione in grandi gruppi bancari tendenzialmente più lontani dai territori. Nonostante la riforma del 2016 - con la creazione dei Gruppi Bancari Cooperativi, Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca - al Credito Cooperativo viene chiesto di adottare logiche e normative che sono proprie di grandi banche. Lo ha spiegato Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC, durante il suo intervento a "Obiettivo di prossimità. Strategie co-operative per la ripartenza". L'evento, promosso dalla Federazione che dal 1964 si occupa di fornire servizi e assistenza alle BCC della Lombardia, si è tenuto a Venezia il 29 e 30 ottobre. "La nostra transizione può portarci ad un'omologazione irrimediabile - ha dichiarato Alessandro Azzi sul palco dell'Hilton Molino Stucky Venice - Non so fino a che punto la richiesta di essere trattati come 'significant' sia un disegno o una ineluttabilità voluta". Per il Presidente, il concetto di concentrazione, su modello dei grandi gruppi bancari, significa per forza di cose snaturare le BCC e aumentare la distanza tra il sistema e i territori: "C'è chi potrebbe pensare che sia velleitario il fatto che una banca abbia valori come il mutualismo e la promozione del bene comune nel proprio statuto. Noi, da sempre, la pensiamo diversamente e i numeri ci danno ragione, sia a livello regionale che nazionale".

Alessandro Azzi: biodiversità concetto condivisibile, ma bisogna applicarlo

Oltre ai rischi messi in evidenza dal Presidente della Federazione, le BCC sono alle prese anche con una serie di adempimenti che spesso ne inficiano operatività e supporto alle imprese. "I territori hanno più bisogno di credito cooperativo - è il monito di Alessandro Azzi - ma le BCC si sentono schiacciate, più che dal mercato, dalle normative che ci sono richieste". La pandemia ha dimostrato che "desertificare" i territori è una strategia estremamente pericolosa. Ciò che è accaduto a livello sanitario rischia di ripetersi anche con le BCC, che rappresentano per molti Comuni italiani gli unici presidi bancari ancora presenti a livello locale. Per questo bisogna salvaguardare lo storico percorso mutualistico portato avanti dalle BCC: "Non basta dire che è bella la biodiversità ma occorre lavorare perché si possa esprimere - ha spiegato Alessandro Azzi, che poi ha concluso - Il premier Mario Draghi potrebbe essere l'unico in grado di farsi ascoltare a Francoforte e a Bruxelles. Mi chiedo perché non lo interpelliamo direttamente. Se non ci rispondesse o ci rispondesse negativamente ci saremmo almeno tolti alibi e illusioni".

L’avventura professionale di Cristina Scocchia in Kiko volge al termine: il successo e gli obiettivi futuri

Un onore, un percorso bello e adrenalinico: così Cristina Scocchia commenta la chiusura del suo incarico alla guida di Kiko Italia, dopo un risanamento di successo e la sfida derivante dalla pandemia. Ora si guarda a un altro settore, puntando alla quotazione in Borsa.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia guarda al futuro con gli occhi sempre ben puntati verso lo sviluppo del talento femminile

"Oggi siamo nella coda della pandemia e siamo tornati a crescere. L'azienda è solida e io posso prendere questa nuova opportunità": così Cristina Scocchia, dopo quattro anni e mezzo, lascia la guida di Kiko, società cosmetica che fa parte del Gruppo Percassi. Per Kiko la manager ha fatto due risanamenti, il primo quando è stata chiamata a rimettere in sesto l'azienda, il secondo durante l'emergenza Covid-19. Il futuro professionale di Cristina Scocchia la porterà alla guida di un importante Gruppo italiano appartenente a un settore diverso, puntando a una auspicabile quotazione in Borsa. La manager continuerà a lavorare per lo sviluppo del talento femminile, come sempre: "In Borsa le amministratrici delegate donna sono una strettissima minoranza, il mio esempio può essere uno stimolo ulteriore", ha commentato sulle pagine del "Corriere della Sera". La manager tiene molto al lavoro fatto per Kiko insieme a Percassi: "Ho avuto la libertà di costruire una squadra forte, fatta di persone interne a cui sono stati aggiunti manager internazionali. Tutti insieme abbiamo costruito il piano di rilancio e abbiamo dato il massimo per portarlo a compimento". E aggiunge: "È stato un onore, un percorso bello e adrenalinico".

Cristina Scocchia: la sfida del Covid-19 e i piani di Kiko per il futuro

Dopo il primo risanamento, sono giunti i difficili mesi della pandemia, che Cristina Scocchia ha affrontato insieme a tutto il suo team. "Il 10 marzo abbiamo chiuso i negozi e messo 7mila persone in cassa integrazione, in un contesto in cui eravamo tutti spaventati come manager e persone", ha raccontato al "Corriere della Sera". La sfida si è giocata non solo sul piano economico, ma anche sul piano umano. "Ho sentito la responsabilità non solo manageriale ma anche umana della situazione. Per questo ci siamo impegnati per ottenere un finanziamento di 270 milioni, per anticipare la cassa integrazione, per integrarla dove gli assegni mensili erano troppo esigui e per pagare il 70% degli stipendi anche in quei Paesi dove la cig non esiste". Cristina Scocchia lascia Kiko con un piano industriale 2021/2023 che prevede continuità col precedente, forti investimenti in innovazione di prodotto, omni-canalità e crescita nei mercati asiatici e medio-orientali. "Se non ci saranno ulteriori restrizioni nei principali Paesi in cui operiamo, stimiamo di chiudere l'anno a +50% rispetto al 2020". E sul fronte della sostenibilità Kiko prevede che il 100% dei fornitori, entro il 2025, rispetti standard elevati di responsabilità sociale e ambientale, nonché il 50% del packaging sostenibile entro la stessa data.

Italgas: il CEO Paolo Gallo all’Italian Energy Summit di 24 Ore Eventi

Paolo Gallo, alla guida di Italgas, ha partecipato all'Italian Energy Summit organizzato da 24 Ore Eventi e intitolato "Verso un'Italia green: le prossime sfide della transizione energetica". Nel corso del suo intervento ha commentato la recente gara per l'acquisizione di Depa Infrastructure, azienda greca.

Paolo Gallo

Paolo Gallo all'Italian Energy Summit

"Siamo molto contenti di quello che siamo riusciti a fare, questa gara ci ha tenuto impegnati due anni, abbiamo visto tre diversi Governi greci passare. Alla fine ha prevalso l'operatore industriale": così si è espresso il CEO di Italgas Paolo Gallo intervenendo all'Energy Summit organizzato da 24 Ore Eventi in collaborazione con "Il Sole 24 Ore". Siamo alla 21esima edizione dell'iniziativa, che questa volta porta il titolo "Verso un'Italia green: le prossime sfide della transizione energetica". "Ora dobbiamo ottenere l'autorizzazione della Corte dei Conti greca e il regolatore deve fare delle verifiche. Infine c'è l'Antitrust, ma essendo noi non presenti in Grecia dovrebbe essere tutto molto semplice", ha spiegato Paolo Gallo illustrando la recente gara per l'acquisizione della greca Depa Infrastructure. "Prevedo il closing entro fine anno o al massimo nelle prime settimane del 2022".

Paolo Gallo: le similitudini tra gli obiettivi in Grecia e il lavoro svolto in Sardegna

"In Grecia hanno idee molto chiare sul phase out da lignite e carbone e il Governo sa che per farlo è necessaria un'alternativa, che hanno individuato nel gas naturale per il breve e il medio periodo", ha spiegato Paolo Gallo all'Energy Summit. L'operazione che Italgas sta intraprendendo in Grecia ha diverse similitudini con ciò che già sta avvenendo in Sardegna, come ha spiegato il CEO. Sull'isola, da più di un anno, si è iniziato a distribuire il gas naturale e sono attivi già oltre 5.000 clienti che lo utilizzano, che si aggiungono ai 45.999 che utilizzano invece altri gas. "Abbiamo posato oltre 1.000 chilometri di reti native digitali, due terzi dei quali già in esercizio, e stiamo procedendo anche con la conversione a metano delle reti esistenti. Il passaggio al gas naturale ha prodotto un risparmio in bolletta del 25% che, di fatto, sta permettendo di contenere anche gli effetti dei rincari di questo periodo". Paolo Gallo ha quindi spiegato che anche in Grecia verranno costruite reti native digitali che "in un primo momento distribuiranno gas naturale, ma che saranno da subito pronte ad accogliere anche gas rinnovabili come biometano, metano, sintetico e idrogeno".

Riabilitazione, ICS Maugeri S.p.A.: la testimonianza di un ex paziente Covid-19

Dal ricovero in terapia intensiva alla riabilitazione: l'avvocato Andrea Del Corno, ex paziente Covid-19, racconta l'esperienza vissuta sulla propria pelle. Grazie alle competenze dei professionisti di ICS Maugeri S.p.A. ha intrapreso un percorso di rinascita.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: la testimonianza di un ex paziente Covid-19

"Sono un reduce, un superstite del Covid": l'avvocato milanese Andrea Del Corno è la testimonianza di una storia di vittoria e rinascita. Dopo aver contratto come tanti il Covid-19 a fine ottobre, in pochi giorni la situazione clinica è peggiorata a tal punto da costringerlo al ricovero in terapia intensiva affidandosi alle competenze di ICS Maugeri S.p.A. "La malattia progrediva - racconta il paziente - e la situazione polmonare peggiorava, mi hanno intubato". Nel mese di gennaio è arrivato all'Istituto Maugeri in via Camaldoli dove "è iniziato il percorso di rinascita. Mi sono alzato in piedi, è stato l'inizio di una rinascita". Circa un mese e mezzo dalle dimissioni, Spazio Maugeri lo ha accolto mettendo a disposizione spazi e competenze specifiche e offrendo un percorso di riabilitazione ad hoc affinché il paziente potesse recuperare le funzioni, ritrovare l'energia e la giusta forma fisica. "L'apporto riabilitativo e medico della Maugeri - conclude l'avvocato - è stato essenziale".

ICS Maugeri S.p.A.: la riabilitazione dei pazienti Covid-19

L'emergenza sanitaria ha imposto a ICS Maugeri S.p.A. di riconvertire interi reparti riabilitativi in reparti infettivi per acuti: i pazienti sono stati accompagnati verso la riabilitazione attraverso percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali. Come nel caso dell'avvocato Del Corno, il fisioterapista Matteo Marini ha avviato un percorso su misura volto a rilassare la muscolatura proprio perché "il Covid-19 lascia strascichi importanti a livello fisico e a livello motorio". Il laboratorio di Walker View, unito al programma di allenamento aerobico, permette di valutare e intraprendere un percorso per il recupero della capacità cardiorespiratoria indebolita dal virus. Spazio Maugeri è il poliambulatorio specializzato in riabilitazione cardiologica, neurologica e ortopedica in cui i pazienti possono beneficiare dell'esperienza di uno staff di professionisti e di numerosi strumenti e macchinari all'avanguardia. Il centro, sottolinea Gianluca Carenzo, Direttore di Istituto, offre "un percorso post Covid in grado di permettere a tutti quelli che hanno avuto questa importante malattia di recuperare al meglio le proprie funzionalità quotidiane e il ripristino di una vita normale".

Gianni Lettieri: “Giunta Manfredi composta da professionisti, ora al lavoro per il disavanzo”

Non ha dubbi Gianni Lettieri: bisogna al più presto risanare i conti del Comune di Napoli e avviare un progetto comune per rilanciare la città.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: il disavanzo un fardello, senza fondi meglio dichiarare dissesto

Con l'elezione a Sindaco di Gaetano Manfredi, Napoli ha finalmente l'opportunità di lasciarsi alle spalle il disastro amministrativo degli ultimi anni. Ne è convinto Gianni Lettieri: per l'imprenditore napoletano l'ex Ministro è la figura giusta per riportare ordine nella gestione della città. E lo ha già dimostrato nominando una giunta di alto profilo: "Il Sindaco - ha dichiarato il Presidente di Atitech in un'intervista rilasciata a "Il Mattino" - ha fatto una buona squadra con ottime professionalità che fanno ben sperare". Si tratta tuttavia di un piccolissimo tassello del percorso da attuare per il rilancio del capoluogo campano. La nuova Amministrazione ha di fronte a sé un cammino irto di ostacoli. Uno fra tutti quello del disavanzo: "Manfredi deve lottare per ottenere quello che gli hanno promesso: almeno 100 milioni l'anno per 20 anni, come chiedevo io quando però il disavanzo era molto inferiore". Nonostante i roboanti proclami dell'ex Sindaco de Magistris, spiega Gianni Lettieri, nulla è stato fatto in merito, anzi: "Bisogna stabilire una volta per tutte i conti del Comune e delle partecipate. Se non arrivano i fondi è meglio dichiarare il dissesto. Almeno dopo una prima sofferenza si tornerà a nascere".

Gianni Lettieri: è arrivato il momento di agire

Il risanamento dei conti comunali deve andare di pari passo con quello che Gianni Lettieri definisce come "progetto Napoli". Progetto al quale dovranno contribuire tutti, nessuno escluso. Il Patron di Atitech si rivolge in particolare ai suoi colleghi: "È venuto il momento per gli imprenditori di smetterla di parlare senza poi agire, facendo finta di interessarsi al bene comune ma finalizzato solo al proprio. Se risolvi i nodi di questa città - aggiunge - risolvi anche quelli del Mezzogiorno". La città non può più attendere. Anche perché, ricorda Gianni Lettieri, al momento le condizioni per realizzare un vero cambiamento sembrano più che mai concrete: "Oggi c'è una situazione in Italia di assoluta tranquillità, un premier che gode di grande stima da parte del mondo intero e ministri che fanno un ottimo lavoro, come la Carfagna per il Sud: si tratta di uno scenario unico e irripetibile".

Roberto Tomasi (ASPI): nuovi strumenti digitali per l’Istituto Piersanti Mattarella

L'impegno sociale di ASPI, di cui Roberto Tomasi è Amministratore Delegato, ha permesso di donare all'Istituto "Piersanti Mattarella" di Roma nuove LIM e 5 laptop dedicati alla didattica.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: ASPI contribuisce alla formazione dei giovani

L'Amministratore Delegato di ASPI (Autostrade per l'Italia), Roberto Tomasi, ha consegnato da pochi giorni tre nuove LIM (lavagne interattive multimediali) e 5 laptop all'Istituto "Piersanti Mattarella" del quartiere Casal Bruciato di Roma, dove si trova la sede del Gruppo. "La nostra azienda è attiva su tutto il territorio italiano e viviamo con responsabilità quanto possiamo costruire per il tessuto cittadino. Questo progetto rappresenta per noi l'occasione di contribuire alla formazione delle giovani menti che, anche attraverso questi strumenti, potranno accedere allo sviluppo che il digitale consente", ha commentato Roberto Tomasi. Nei mesi scorsi ASPI ha consegnato ad altri 18 istituti scolastici diversi supporti digitali dedicati alla didattica, il progetto ha coinvolto in particolar modo l'I.C. Fraentzel che ha ricevuto in donazione 25 tablet e 5 LIM.

Roberto Tomasi: l'impegno sociale di ASPI

"ASPI stessa - ricorda Roberto Tomasi - sta affrontando un percorso di trasformazione digitale che coinvolge tutte le strutture aziendali per offrire un servizio di qualità, rapido e sicuro agli utenti". Secondo la Preside dell'Istituto, Antonia Marino, il progetto rappresenta "un'occasione preziosa" per la scuola, un "investimento di cui andranno a beneficiare i nostri alunni attuali ma anche su quelli che verranno". "E' un'iniziativa che abbiamo avviato lo scorso anno a supporto della didattica a distanza in periodo di pandemia e che riteniamo fondamentale portare avanti", ha aggiunto Gianluca Orefice, Direttore Human Capital, Organization & HSE di Autostrade per l'Italia, sottolineando che l'azienda "è impegnata in un programma di formazione di tutti i lavoratori, a ogni livello e in collaborazione con il mondo della scuola e accademico". L'iniziativa, che rientra in un percorso più ampio, permette dunque a Roberto Tomasi di portare avanti l'impegno sociale dell'azienda al fine di valorizzare il territorio.

Mario Melazzini al Campus by Night: la salute non è tutto

Dopo due anni di stop, è tornato il Campus by Night con tre giorni di mostre, spettacoli e incontri incentrati sul tema della libertà riconquistata: tra i primi incontri quello con il medico e AD di ICS Maugeri S.p.A. Mario Melazzini.

Mario Melazzini

Mario Melazzini al Campus by Night: bisogna vivere ogni momento come un valore

L'Amministratore Delegato degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, Mario Melazzini, è stato il primo ospite ad offrire il proprio punto di vista al Campus by Night davanti a una grande platea di universitari, e non solo, della città di Bologna. Il terribile virus che ha paralizzato il mondo ha spinto gli studenti a porsi dei quesiti esistenziali del tipo "Cosa rende la vita vita?", che tra l'altro costituisce anche il titolo dato all'evento. Tra discorsi sul vaccino e sull'attuale situazione sanitaria, Mario Melazzini prova a rispondere a questa difficile domanda, invitando a rivedere la popolare convinzione secondo la quale se c'è la salute c'è tutto. Il medico afferma infatti che "solo una lettura consapevole della realtà e del tuo limite ti permette di vivere il momento che stai vivendo come un valore, anche nelle circostanze più avverse. Nel mio piccolo io dico sempre che la vita è una questione di sguardi".

Gli ospiti del Campus By Night: oltre a Mario Melazzini anche Farhad Bitani e Paolo Cevoli

L'incontro con Mario Melazzini ha fatto da apripista ad altri interessanti appuntamenti con personaggi di rilievo come lo scrittore Farhad Bitani e il comico Paolo Cevoli. Quest'ultimo, partendo dal suo ultimo libro Manuale di marketing romagnolo, arriva a trattare di temi di grande spessore, come quello di imparare a donare quanto ci è stato regalato dalla nostra terra e dai nostri padri, sempre sfruttando l'ironia e la leggerezza che lo caratterizzano. Lo scrittore afghano, autore de L'ultimo lenzuolo bianco, si è espresso invece sulle vicende degli ultimi 20 anni in Afghanistan, raccontando di come la realtà sia quasi sempre fatta di diversità e che è proprio attraverso l'incontro con tale diversità che il lato più vero di ogni essere umano viene fuori.

Stefano De Capitani su PNRR e digitale: grande opportunità, ripartire dalle fondamenta

Adottare ecosistemi digitali e integrati nei diversi ambiti della società: le considerazioni del Presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sul ruolo della digitalizzazione, uno dei tre assi strategici del PNRR.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: ripartenza, considerare il "sistema Italia" come un unico insieme

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come "opportunità imperdibile" su cui "mettere in campo tutte le migliori risorse e capacità per sfruttare appieno la possibilità di sviluppo e modernizzazione del nostro Paese". È il quadro delineato con chiarezza dal Presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, esperto di smart cities e digital transformation della Pubblica Amministrazione. Asse strategico del PNRR, la digitalizzazione rappresenta un passaggio cruciale per migliorare la competitività e la produttività del Paese, uno snodo verso cui il Governo ha destinato una consistente parte delle risorse, pari a circa il 27%. "Siamo nel momento della rigenerazione. Dobbiamo riparare, ricostruire partendo dalle fondamenta, cambiando mentalità e modo di agire", prosegue Stefano De Capitani, in una riflessione che evidenzia come il sopraggiungere della pandemia abbia reso ancora più evidenti le difficoltà del Paese. Pertanto, segnala, è importante che il rilancio del "sistema Italia" sia "considerato come un unico insieme e il fine è quello di superare anni di ritardi, inefficienze e settorialità".

Stefano De Capitani: ecosistemi digitali, interoperabilità e big data per modernizzare

Diversi sono i settori in Italia a poter beneficiare dello slancio favorito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: tra questi, i settori delle infrastrutture, del sistema produttivo e del Pubblica Amministrazione. Ambiti per cui Stefano De Capitani segnala la necessità di puntare sulla digitalizzazione e, in particolare, sull'adozione di nuovi ecosistemi digitali: "Infrastrutture progettate non più per un solo ambito ma per settori multipli che si integrano collegandosi fra di loro in maniera orizzontale e trasversale", sottolinea, "dando luogo a piattaforme tecnologiche che si avvalgono (nel rispetto della privacy) di banche dati aperte". Si tratta di aree in cui Municipia S.p.A. ha sviluppato profonde conoscenze e competenze che la pongono al vertice in materia di smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione. "In campo territoriale, Municipia testimonia già il successo di sistemi digitali che operano in settori chiave quali la mobilità, i servizi sociali, la cultura, il turismo, la fiscalità, la sicurezza urbana e la manutenzione delle infrastrutture", così Stefano De Capitani nell'intervento: "Solo attraverso l'interoperabilità dei sistemi, con esternalità di rete e accessibilità ai big data, possono essere raggiunti risultati significativi e progettate soluzioni efficaci e innovative per la rigenerazione del Paese".

Enel cresce su investimenti e ricavi, Francesco Starace: migliorata performance globale

Il CdA di Enel ha approvato i conti dei primi nove mesi. Per l'AD e DG Francesco Starace i risultati ottenuti rappresentano un'occasione per rafforzare il ruolo del Gruppo per la ripartenza del Paese.

Francesco Starace

Francesco Starace: "Miglioramento della performance operativa in tutte le nostre linee di business"

Enel chiude i primi 9 mesi dell'anno con ricavi e investimenti in decisa crescita. Al 30 settembre i due indici hanno toccato rispettivamente quota 57.914 milioni e 7.901 milioni, registrando un aumento del 17% e del 20,4%. Segnali estremamente positivi anche sul lato rinnovabili, con una produzione cresciuta del 35%. Risultati, spiega Francesco Starace, trainati dagli sforzi congiunti di tutte le business unit: "Nei primi nove mesi del 2021 abbiamo continuato il nostro percorso di crescita industriale - ha dichiarato l'AD e DG commentando i dati approvati dal CdA lo scorso 30 settembre - registrando un miglioramento della performance operativa in tutte le nostre linee di business".

Francesco Starace: accelerazione sugli investimenti per sostenere crescita e ripresa

Tra le linee di business più performanti, negli ultimi mesi spiccano in particolare Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power e Mercati finali, Infrastrutture e Reti ed Enel X. Le unit di Enel sono state protagoniste anche della crescita a doppia cifra che ha riguardato gli investimenti: "Abbiamo incrementato gli investimenti di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - ha detto Francesco Starace - investimenti che ci permetteranno di supportare la crescita e cogliere le opportunità della ripresa in corso". Enel conferma dunque gli obiettivi finanziari per il 2021 su ebitda ordinario e utile netto ordinario presentati nell'ultimo Piano Strategico. Il Gruppo guidato da Francesco Starace ha infine annunciato che distribuirà agli azionisti un acconto di 0,19 euro per azione sulla cedola 2021: il dividendo complessivo sarà di 0,38 euro per azione.

Private Banking: Banca Generali punta sulla formazione, Master in collaborazione con BBS

Lo scopo di Banca Generali e Bologna Business School è preparare consulenti e banker tenendo conto dell'evoluzione del settore Private Banking.

Private Banking: nuove esigenze, asset allocation e competenze soft nel percorso ideato da Banca Generali

Banca Generali e Bologna Business School hanno recentemente siglato una partnership dedicata al Master "Wealth Management - Gestione del Patrimonio". Giunto alla quinta edizione, il Master promosso dall'Università di Bologna nasce con l'obiettivo di formare la nuova generazione di esperti nel settore del Private Banking. 12 mesi in modalità full-time dedicati a temi quali finanza d'impresa, mercati e gestione del patrimonio, con una particolare attenzione rivolta agli ambiti di asset allocation e Customer Understanding. Il percorso intende offrire ai futuri consulenti finanziari, banker e wealth manager gli strumenti più consoni per rispondere ai cambiamenti repentini del mercato e fornire un servizio di consulenza adeguato alle nuove esigenze. La novità di questa edizione è la presenza di Top Manager di Banca Generali, che affiancheranno i docenti della BBS sia nelle lezioni in aula che durante i workshop previsti. L'Istituto leader del Private Banking ha deciso di mettere a disposizione anche dei tuition waiver parziali e totali, garantendo così l'accesso anche ai giovani studenti che non hanno l'opportunità di affrontare i costi del Master.

Master BBS - Banca Generali per un Private Banking sempre più dinamico

Per iscriversi a "Wealth Management - Gestione del Patrimonio" c'è tempo fino al 19 novembre, con l'inizio delle lezioni fissate al 6 dicembre. "Siamo felici di sostenere questa iniziativa di formazione e contribuire a sviluppare le competenze e la professionalità di una nuova generazione di private banker. Quella del ricambio generazionale è una delle grandi sfide che attende la nostra industria nei prossimi anni". Le parole di Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali, testimoniano l'impegno portato avanti dal leader del Private Banking sul tema della formazione. Soddisfatto dell'intesa anche Massimiliano Marzo, professore di Economia Politica presso L'Università di Bologna e Direttore del Master: "Il master è una leva fondamentale per preparare i giovani alla professione del consulente finanziario favorendo così il ricambio generazionale in un settore dinamico e in crescita. La collaborazione tra BBS e Banca Generali è un progetto concreto che va in questa direzione".

Pubblica Amministrazione, come dare spazio a giovani e competenze concrete secondo Paola Severino

Paola Severino ha accolto con entusiasmo ed energia l'incarico di Presidente della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione: si punta a dare radici ancor più solide alla PA, premiando il merito, le competenze, e un dialogo più serrato ed efficace tra PA ed imprese.

Paola Severino

Paola Severino: dare nuova linfa alle PA

"Ho accolto questa nuova sfida di rivestire il ruolo di Presidente della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, una sfida che affronto con grande energia e convincimento perché credo che l'Italia e il sistema delle imprese in particolare debbano poter contare su un personale pubblico più competente". Così si è espressa Paola Severino nell'intervista rilasciata a Nicola Saldutti in occasione del Family Business Festival. La video intervista è stata pubblicata integralmente sulle pagine online del "Corriere della Sera". Paola Severino ha illustrato i suoi obiettivi e i lavori in corso per "ricaricare le batterie della pubblica amministrazione", un'operazione necessaria perché "solo un personale più competente e motivato potrà assicurare ai cittadini e alle imprese dei servizi più efficienti, così da creare di conseguenza un sistema più equo per tutti". Paola Severino di imprese se ne intende, in quanto proviene dal mondo dell'Università Luiss Guido Carli, che con la business school e le scuole di eccellenza si impegna a trasferire energie e valori dal privato al pubblico. "Ora io devo fare lo stesso ma parto dal pubblico e arrivo al privato".

Paola Severino: favoriamo il merito e l'orgoglio di far parte delle PA

Paola Severino ha illustrato i principali obiettivi del suo lavoro al vertice della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione: tra questi spicca il premiare il merito attraverso sistemi di concorrenza leale. "Bisogna recuperare l'orgoglio di essere nella PA, così come ci si sente orgogliosi di lavorare in una azienda familiare. Per far sì che questo accada, va riconosciuto il merito ai dirigenti e al loro lavoro. Il merito di un dirigente pubblico raramente viene riconosciuto". Parlando nel concreto, bisogna riconoscere le skills digitali, le capacità di problem solving, e non solo l'anzianità. Nell'ambito dell'intervista c'è stato spazio anche per parlare di scuola e di training: sempre più il mondo delle imprese e della Pubblica Amministrazione devono dialogare, in uno scambio di idee e conoscenze serrato. Si parla di una vera e propria "trasfusione" di competenze, come spiegato da Paola Severino, così che la dirigenza pubblica possa comprendere a pieno cosa si fa nelle imprese e viceversa.

21 Invest acquisisce Zanzar, Alessandro Benetton: “Realtà del Sud con forte potenziale di crescita”

Con l'acquisizione di Zanzar, 21 Invest di Alessandro Benetton fa il suo ingresso nel settore della protezione anti-insetto.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton (21 Invest): "Lieti di affiancare Zanzar nel suo percorso di sviluppo"

La notizia, che circolava già dallo scorso luglio, è diventata realtà. 21 Invest, società di Private Equity guidata da Alessandro Benetton, ha recentemente firmato un accordo vincolante per acquisire la maggioranza di Zanzar, realtà leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi di zanzariere. Controllata da In&Out S.p.A., l'azienda nasce nel 1985 a Grottaglie, in provincia di Taranto, da un'idea dell'attuale Presidente Angelo L'Angellotti. Oggi ha all'attivo 11 siti produttivi tra Italia ed Europa, circa 400 dipendenti e nel 2020 ha registrato ricavi per 44,5 milioni di euro, di cui più di un terzo generato sui mercati esteri. Negli ultimi anni Zanzar è stata inoltre protagonista di un percorso di espansione nel mercato del serramento. Grazie a diverse acquisizioni (Croci Italia, Suncover Italia, Verelux) ha infatti allargato la sua produzione a cassonetti, tapparelle, schermature esterne, pergole e oscuranti. "Accompagnare un imprenditore, un management ed una realtà che negli anni hanno dimostrato un potenziale enorme è alla base della nostra strategia di investimento - ha dichiarato Alessandro Benetton, Presidente e Fondatore di 21 Invest - Credo fermamente che la sinergia tra il DNA di Zanzar e l'approccio industriale di 21 Invest consentirà al Gruppo di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento di leadership nel settore".

Alessandro Benetton: operazione Zanzar testimonia interesse di 21 Invest per il Sud

Durante la prima fase il ruolo di 21 Invest sarà quello di offrire supporto finalizzato al perfezionamento delle ultime acquisizioni concluse dalla realtà grottagliese. In seguito, il Gruppo di Alessandro Benetton si occuperà di assistere Zanzar in diverse operazioni di M&A sul mercato italiano e quello estero. Nessuna rivoluzione per quanto riguarda il management. Alla guida è stato infatti confermato il Presidente Angelo L'Angellotti, che nei prossimi mesi verrà affiancato da nuove figure strategiche con l'obiettivo di potenziare la struttura societaria. "La partnership con 21 Invest è il coronamento di un percorso iniziato più di 35 anni fa - ha commentato il Fondatore di Zanzar - L'incontro tra il mondo della finanza e con l'impresa del Sud Italia può essere un esempio innovativo per lo sviluppo futuro del Paese e di altre aziende del Mezzogiorno che intendono investire in territori storicamente non vocati a rapporti con il mondo finanziario". Dello stesso avviso anche Alessandro Benetton: "Dimostriamo di voler continuare a credere nel Sud - ha detto l'imprenditore alla guida di 21 Invest - identificando realtà italiane con forte potenziale di crescita".

Meeting di Rimini, Roberto Tomasi: “Al via progetto da 100 milioni per digitalizzare Autostrade”

La digitalizzazione dell'informazione è parte strategica del viaggio. Le società MOVYON e Free To X testimoniano l'avvio di un nuovo cammino. Roberto Tomasi: "Digitalizzazione dei processi interni vale 100 milioni di euro".

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi (Autostrade per l'Italia): "Complessità infrastrutture seconda solo alla Cina"

"La nostra è una delle infrastrutture più complesse al mondo. Per numero di tunnel siamo secondi solo alla Cina e gestiamo la rete più complessa, in uno dei territori più complessi". Così l'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, intervenuto come relatore al Talk "Il lavoro che verrà" durante il Meeting di Rimini 2021. L'AD di ASPI ha introdotto il nuovo corso dell'azienda, che al momento sta attraversando una profonda trasformazione: "Stiamo ripensando al nostro futuro con grande determinazione, una condizione essenziale per la nostra azienda, che non è impegnata solo nella gestione ma anche nella realizzazione di nuove e complesse infrastrutture". Per questo ASPI sta investendo 100 milioni di euro nella digitalizzazione dei processi interni: "Ci impiegheremo due anni per poterlo mettere a frutto al 100% - spiega Roberto Tomasi - ma trasformiamo tutta l'azienda da un punto di vista digitale. Le persone che sono all'interno cambieranno il loro mestiere".

MOVYON e Free To X, Roberto Tomasi: "Per realizzare strutture complesse ci vuole sapere e questo sapere deve essere un sapere diffuso"

Le infrastrutture realizzate da ASPI sono molto complesse e presuppongono un sapere che, ancorché tradizionale, va preservato, un sapere diffuso, ha continuato Roberto Tomasi: "Abbiamo investito moltissimo in una società che si chiama MOVYON, che si occupa di tutta la parte tecnologica, perché riteniamo che la digitalizzazione dell'informazione sia parte strategica del viaggio, anche al di fuori del sistema autostradale, come ad esempio in quello cittadino". Presentato lo scorso inverno, MOVYON è un polo per l'innovazione tecnologica specializzato in soluzioni digitali e sostenibili nel campo della mobilità. Il processo di trasformazione digitale di Autostrade per l'Italia non è solo interno: "Riteniamo centrale il cliente, per questo abbiamo creato Free To X, una società dedicata alla gestione del rapporto col cliente che serve anche a garantire che il viaggio sia un viaggio sostenibile. La sostenibilità e la digitalizzazione sono le due condizioni fondamentali", conclude Roberto Tomasi.

Marco Patuano: “Transizione sfida globale, con ‘Le Svolte Giuste’ A2A dà ascolto alle comunità”

Terminati gli incontri dedicati all'ascolto dei suoi stakeholder, nell'ultimo appuntamento di "Le Svolte Giuste" A2A tira le somme. Marco Patuano: "Territori fondamentali, cruciale coinvolgerli".

Marco Patuano

Marco Patuano (A2A): partecipazione dei territori rende possibile una transizione 'su misura'

Con l'evento "Le Svolte Giuste - Il punto di vista dei territori sul futuro della transizione ecologica in Italia", A2A ha portato a termine "Territori di sostenibilità", una serie di 6 incontri incentrato sul dialogo e soprattutto l'ascolto dei territori in cui la Life Company è presente. Il progetto nasce con l'obiettivo di coinvolgere le comunità territoriali nella sfida globale della transizione. "Con l'aiuto della European House Ambrosetti - ha dichiarato sul palco il Presidente Marco Patuano - abbiamo cercato di trovare quelle che potevano essere delle dicotomie, dei momenti di potenziale frizione. Il segreto del dialogo è che non deve essere un dialogo tra adepti, ma tra esperti e comunità, dove ciascuno contribuisce con quello che può portare". Ancora oggi, secondo i risultati degli incontri, esistono fraintendimenti di fondo su concetti che per molte persone non sono ancora del tutto chiari. Il principale ruolo degli esperti è quindi eliminare i dubbi che persistono su tematiche ritenute troppo complesse e che quindi spaventano. Un esempio è il concetto di sostenibilità: "Quando si parla di sostenibilità forse sarebbe il caso di dirci che stiamo parlando di sostenibilità del genere umano su questo pianeta - ha detto Marco Patuano - perché se noi non contestualizziamo quello che è il problema, il problema a quel punto diventa il dialogo". Per completare la transizione ecologica aziende e istituzioni non bastano. Anche le comunità devono partecipare in maniera attiva: "Mettere a fuoco le specificità, la predisposizione al cambiamento e il profilo culturale dei territori è il punto di partenza per individuare le leve abilitanti più adatte a disegnare una transizione ecologica 'su misura'".

Marco Patuano (A2A): "Tecnologia driver della transizione, ma dialogo con territori fondamentale"

Dialogo con i territori e accelerazione sulla transizione sono più che mai centrali, avverte Marco Patuano: "La comunità scientifica misura quello che si chiama l'Earth Overshoot day, cioè il giorno in cui il pianeta esaurisce le risorse per quell'anno e questo giorno sta drammaticamente retrocedendo. In Italia nel 2021 lo abbiamo raggiunto già agli inizi di maggio: in teoria avremo bisogno di due pianeti all'anno per vivere". A ciò si aggiunge l'aumento della popolazione mondiale e dell'età media. Ecco perché, spiega il Presidente di A2A, è necessario prendere decisioni importanti. La tecnologia sarà uno dei driver che guideranno il Paese in questo processo di sostenibilità: "Sono certo che la tecnologia ci sarà amica e ci darà una mano a risolvere questi problemi, così da avere un futuro meraviglioso per l'umanità". Tuttavia la tecnologia da sola non sarà sufficiente. Le comunità territoriali devono comprendere l'importanza del ruolo che rivestono: "Non c'è più il tempo per il dibattito sterile, il dibattito deve essere fruttuoso: è questa la nuova sfida - conclude Marco Patuano - ed è il motivo per cui questo percorso di dialogo è stato così importante".

Paola Severino: formazione innovativa, giovani e meno burocrazia per un nuovo modello di PA

Nominata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi a capo della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, la professoressa Paola Severino ha accolto con "grandissimo onore" la sfida: innovazione, dialogo con i privati, flessibilità e nuovi ingressi le basi per rivoluzionare la PA.

Paola Severino

Paola Severino: "900 milioni per la formazione, focale progettazione digitale"

Con un totale di investimenti previsti di circa 222 miliardi di euro, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un'occasione unica per il rilancio del Paese. Un processo che richiede un cambio di passo da parte della Pubblica Amministrazione italiana. A dichiararlo in un'intervista al "Corriere della Sera" la professoressa Paola Severino. L'ex Ministro della Giustizia da pochi giorni ricopre a titolo gratuito l'incarico di Presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, che dal 1962 si occupa di selezionare, reclutare e formare dirigenti e funzionari della PA. "Per la prima volta per la formazione ci sono 900 milioni di euro - ha detto - Una base economica solida: se spesa bene, la Pa può diventare motore di sviluppo. E la scuola un pivot del nuovo respiro di essa". Per la neo Presidente è necessario che la SNA, la quale pure finora ha svolto importanti compiti sui quali forse c'è stata poca visibilità, adegui la sua offerta al contesto attuale: "In epoca di accelerazione tecnologica gli orizzonti vanno allargati con insegnamenti innovativi che contribuiscano al salto di qualità - ha dichiarato Paola Severino, che poi ha aggiunto - focale sarà anche la progettazione digitale. Tutti sono capaci di usare un pc, ma pochi sanno fare programmazione digitale".

Paola Severino: "Via lacci e lacciuoli della burocrazia"

È necessario inoltre superare una volta per tutte la dicotomia pubblico-privato: "Ognuno deve mantenere la propria indipendenza. Ma l'imprenditoria ha l'obbligo di dialogare con la Pa, che a sua volta deve avere con essa uno scambio. Per questo devono parlare la stessa lingua". Un dialogo che, spiega Paola Severino, difficilmente potrà migliorare se non si interviene al più presto per alleggerire la pesante macchina italiana: "Il rinnovamento serve a far superare una Pa legata dai lacci e lacciuoli della burocrazia. E renderla capace di compiti di sorveglianza e gestione di progetti complessi e di attuazione di politiche pubbliche, ma in modo snello. Che vada di pari passo, anzi possa fare da stimolo alle riforme". Un obiettivo che va di pari passo con il processo di ringiovanimento delle PA: "Ci saranno 150 mila ingressi di giovani l'anno. Se non avremo modelli di selezione del personale adeguati, il rinnovamento funzionerà a metà - è il monito di Paolo Severino - e la mobilità deve diventare verticale attraverso promozioni per merito. Perché il merito che assieme alla legalità forma un connubio che da sempre ho in mente deve essere il pilastro della trasformazione".

Nicola Volpi, la biografia e i successi nel Private Equity

Il ritratto professionale di Nicola Volpi, tra i soci fondatori del fondo di Private Equity Permira e attuale CEO di Movidea, società di investimento fondata nel 2013 insieme a Emilio Petrone.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: formazione e percorso professionale negli anni '90

Nato nel 1961 a Milano, Nicola Volpi è laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi della sua città. Prosegue successivamente il percorso formativo con una specializzazione in Finanza, conseguita presso SDA Bocconi. La sua carriera ha inizio in Sefimeta S.p.A., divisione del Gruppo Montedison dedicata ai servizi finanziari, dove ricopre il ruolo di Analista Finanziario. Entra in seguito in Sanpaolo Finance S.p.A. (oggi Banca Intesa) in qualità di Responsabile della divisione Leverage Finance. Nel corso di tale esperienza è protagonista dell'organizzazione del finanziamento delle prime operazioni di buy-out in Italia. Nel 1995 Nicola Volpi entra in Schroder Ventures Italy, una delle realtà pioniere del Private Equity in Italia, e dopo due anni ne diventa Partner. Le competenze specialistiche sviluppate nel settore gli consentono di intraprendere una nuova avventura professionale nel 1999, anno di fondazione di Permira. Avviata insieme ad altri soci, in pochi anni la società si afferma nel mercato globale del Private Equity, arrivando a gestire, ad oggi, un capitale pari a oltre 40 miliardi di euro.

Private Equity: la carriera di Nicola Volpi negli anni 2000 e gli incarichi attuali

Nel 2005 Nicola Volpi è nominato Chief Executive Officer di Permira Associati S.p.A., per cui opera anche all'interno dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua gestione sono state realizzate numerose operazioni di successo, sia nell'acquisizione che nella dismissione di aziende leader nei propri mercati. Tra queste, Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL e Veneta Cucine. Il 2013 segna la nascita di Movidea: fondata insieme a Emilio Petrone, la società di investimento è attiva nel settore dei beni e dei servizi di lusso in ambito italiano e internazionale. Con Nicola Volpi alla guida in qualità di CEO, Movidea effettua operazioni di investimento di capitali in società non quotate, affiancandole in un percorso di crescita e valorizzazione nel lungo temine. È oggi anche Membro del CdA di Horacio Pagani S.p.A. - di cui è diventato azionista nel 2013 - con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita. Dal 2014 al 2018 ha ricoperto lo stesso incarico in FC Internazionale S.p.A., con contributi in materia di finanza straordinaria, organizzazione e pianificazione strategica. Appassionato di viaggi, musica e arte moderna, nel tempo libero Nicola Volpi si dedica a numerose attività sportive, tra cui ciclismo, sci, heliski.

Banca Generali leader in Digital Wealth Management e Private Banking: traguardi e riconoscimenti

BG Personal Advisory è la piattaforma d'offerta sviluppata da Banca Generali unendo le diverse expertise nel campo del Digital Wealth Management: è anche grazie ad essa che la realtà leader nel Private Banking è cresciuta significativamente negli ultimi anni e il "Financial Times" l'ha premiata come "Best Private Bank in Italy" nel 2021.

Private Banking e Digital Wealth Management: Banca Generali la migliore secondo il "Financial Times"

Banca Generali è la "Best Private Bank in Italy" nel 2021: per la quarta volta negli ultimi cinque anni i giornalisti delle testate del Gruppo "Financial Times" ne riconoscono la qualità e l'unicità del percorso di sviluppo per i servizi forniti in materia di consulenza patrimoniale alle famiglie. Negli ultimi anni l'Istituto ha lanciato una piattaforma proprietaria di consulenza evoluta che unisce diverse expertise nel campo del Digital Wealth Management: BG Personal Advisory non ha eguali sul mercato italiano e rappresenta oggi un vero e proprio benchmark anche a livello internazionale nel mondo del Private Banking. Ed è anche grazie alla piattaforma che il percorso di sviluppo di Banca Generali ha subito una forte accelerata in questo ambito. Non a caso lo stesso "Financial Times" proprio lo scorso giugno, in occasione dei Wealth Tech Awards 2021, l'ha nominata "Best private bank in Europe for use of technology" riconoscendone la leadership nel campo del Digital Wealth Management.

Digital Wealth Management: l'innovativa piattaforma di Banca Generali

Il premio a Banca Generali come "Best Private Bank in Italy 2021" è stato annunciato ufficialmente in occasione della cerimonia ufficiale dei Global Private Banking Awards. La giuria di esperti, composta dai giornalisti delle testate del gruppo "Financial Times", The Banker e PWM, ha individuato uno dei principali punti di forza dell'Istituto leader nel Private Banking, nella capacità di declinare la tecnologia sulle persone, esaltando la qualità della consulenza e il valore del rapporto consulente-cliente. Peculiarità che emergono anche in BG Personal Advisory, la piattaforma sviluppata unendo diverse competenze specialistiche in materia di Digital Wealth Management al fine di mettere a disposizione della rete di consulenti tutti gli strumenti necessari per rispondere alle necessità di pianificazione della clientela: un servizio di consulenza evoluta in grado di offrire soluzioni di Digital Wealth Management innovative, mirate a proteggere e a valorizzare efficacemente il patrimonio dei clienti monitorandolo costantemente nel tempo. Il "Financial Times" ha premiato Banca Generali anche per essere riuscita in questo 2021 da record a centrare i risultati del piano triennale 2019-21 con addirittura sei mesi d'anticipo.

Terna4Green: emissioni e risparmio di CO2 nella piattaforma del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma

Prosegue l'impegno di Terna verso gli obiettivi di decarbonizzazione: la società guidata da Stefano Donnarumma ha inaugurato Terna4Green, piattaforma in grado di calcolare le emissioni e il risparmio di anidride carbonica legate alla produzione di energia elettrica.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: trasparenza e sostenibilità, i dettagli della nuova piattaforma di Terna

Realizzata con l'obiettivo di monitorare l'andamento del processo italiano di decarbonizzazione, Terna4Green è una dashboard che, attraverso una mappa virtuale, mostra in tempo reale non solo la CO2 prodotta dalla rete elettrica, ma anche quella risparmiata tramite l'utilizzo delle rinnovabili. La nuova piattaforma del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è stata presentata lo scorso 27 ottobre a Rimini durante gli Stati Generali della Green Economy 2021. Ad annunciarla la Presidente Valentina Bosetti, che ha preso parte al panel "La decarbonizzazione nel settore energetico". Terna4Green è uno strumento che consente di rappresentare graficamente la decarbonizzazione collegata alla produzione di energia elettrica. Due le sezioni della piattaforma digitale. La prima, 'Risparmio CO2', tramite la quale è possibile conoscere le tonnellate di anidride carbonica risparmiate su tutto il territorio italiano grazie a fonti rinnovabili come idrico, eolico e fotovoltaico. Nella sezione 'Emissioni CO2' vengono invece visualizzate le emissioni in atmosfera dovute alla produzione elettrica nazionale da combustibili. Dati in tempo reale e con la possibilità di confrontarne le performance nel tempo. Grazie al progetto messo in campo dal Gruppo guidato da Stefano Donnarumma sarà dunque possibile verificare i progressi del Paese verso la transizione.

Stefano Donnarumma: Terna, rete elettrica fattore abilitante per raggiungere target su decarbonizzazione

Il lancio di Terna4Green avviene in un momento storico per la lotta al cambiamento climatico. Tra il G20 di Roma e la COP26 di Glasgow, il tema oggi è più che mai al centro del dibattito internazionale. La nuova piattaforma rappresenta un ulteriore step dell'impegno perseguito dalla società guidata da Stefano Donnarumma nel processo di sviluppo sostenibile del Paese. Da sempre Terna si pone infatti come abilitatore e regista della transizione del mercato dell'elettricità verso fonti rinnovabili. Un ruolo ribadito con forza anche in occasione dell'evento di Rimini: "In un sistema elettrico sempre più complesso e articolato - ha dichiarato la Presidente Bosetti - con centinaia di migliaia di punti di produzione diffusi sul territorio e soprattutto non programmabili, è necessario investire sulle reti elettriche. Terna lo sta già facendo, e il suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica consentirà di trasportare le rinnovabili, generate prevalentemente al sud, verso i centri di maggior consumo nel nord del Paese". A supporto della transizione green, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha già messo in campo, tra Piano industriale e Piano di sviluppo, investimenti per un totale di circa 24 miliardi. Risorse che verranno dedicate alla modernizzazione della rete elettrica e alla realizzazione di nuovi collegamenti e infrastrutture.

Smart working: le opportunità offerte dal modello di Enel. L’intervento di Claudio Machetti

Ancor prima dello scoppio della pandemia Enel ha deciso di adottare il modello dello smart working. Claudio Machetti: è una grande opportunità per dipendenti e aziende.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: lo smart working è una grande opportunità

Nel 2016, attraverso un progetto pilota, Enel ha deciso di introdurre il modello dello smart working dando la possibilità a 500 dipendenti di lavorare un giorno a settimana da remoto, senza doversi recare sul posto di lavoro. "Penso che lo smart working sia una grande opportunità per i colleghi e per l'azienda - ha dichiarato Claudio Machetti, Direttore della Global Energy and Commodity Management Line di Enel - si tratta di usarla nella maniera giusta". Lo scoppio della pandemia ha accelerato l'adozione di modelli di lavoro flessibili rendendo di fatto lo smart working una forma di organizzazione necessaria per numerose aziende e, per ovvi motivi, nel 2020 il progetto di Enel ha coinvolto circa 37 mila lavoratori. "La pandemia rappresenta un grande punto di discontinuità. C'è poco da fare, non si torna più al punto in cui siamo rimasti prima. La discontinuità è discontinuità da tutti i punti di vista e quindi inizierà una vita nuova", ha aggiunto Claudio Machetti. Questo nuovo modello permette dunque di sfruttare meglio il tempo e di migliorare anche la qualità della vita, ottenendo "un'ottimizzazione in generale".

Enel: la carriera del manager Claudio Machetti

Negli anni 2000, terminata l'esperienza lavorativa presso Ferrovie dello Stato Italiane, Claudio Machetti entra nel Gruppo Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza e contribuisce alla nascita di Enel Insurance ed Enelfactor, per la quale sarà nominato Amministratore Delegato. Successivamente viene nominato Presidente dei due fondi pensione di Enel, Fondenel e Fopen, assumendo nel 2005 anche il ruolo di Direttore Finanziario. Quattro anni più tardi si occupa della Direzione Risk Management e nel 2014 passa ai vertici della Divisione Global Trading (nominata Global Energy and Commodity Management nel marzo 2021) diventando Direttore. L'attività di Claudio Machetti si focalizza principalmente sulla gestione del sourcing di gas, carbone e olio combustibile, pianifica la produzione di impianti elettrici e si occupa dei mercati all'ingrosso relativi alle commodity energetiche come gas, coal, power, CO2 e oil.

Chiude l’hub vaccinale di Capodichino, Gianni Lettieri: “Sinergia virtuosa tra pubblico e privato”

In una recente intervista il Presidente di Atitech Gianni Lettieri si è detto soddisfatto del lavoro svolto all'interno dell'hangar di Capodichino. L'imprenditore ha poi parlato della neonata amministrazione Manfredi e del futuro della città di Napoli.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri (Atitech): "Per uscire dalla pandemia necessario contributo di tutti"

Si è conclusa dopo sei mesi di lavoro l'esperienza dell'hub vaccinale di Capodichino. Sono 260mila in totale le dosi somministrate all'interno dell'hangar messo a disposizione gratuitamente da Atitech, azienda napoletana leader nella manutenzione aeronautica. Un risultato possibile grazie ad una sinergia virtuosa tra pubblico e privato. A spiegarlo Gianni Lettieri, Patron di Atitech. "È stata un'esperienza significativa - ha dichiarato l'imprenditore napoletano a "Il Mattino" - che ha visto collaborare Atitech, Regione Campania e Asl Napoli 1. Un'organizzazione perfetta da parte dell'Asl a cui vanno i miei complimenti". Per l'operazione, unica in Europa, sono stati allestiti 32 box vaccinali, un'area di sicurezza, locali per il pronto soccorso e un parcheggio. All'interno dell'hangar Avio 2 hanno lavorato ben 150 unità tra medici e personale sanitario. "Lo rifarei di nuovo, senza pensarci due volte - ha dichiarato Gianni Lettieri - è stato uno sforzo enorme ma ne sono orgoglioso. Sin dall'inizio della pandemia ho pensato che per uscire da questa brutta situazione era necessario l'impegno e la collaborazione di tutti". Oltre a offrire gratuitamente uno spazio di 10mila metri quadri, durante l'emergenza sanitaria l'azienda napoletana si è distinta per aver donato migliaia di mascherine alla regione, aver messo a disposizione la propria mensa per le persone in difficoltà e per creato un fondo welfare dedicato ai dipendenti.

Gianni Lettieri (Atitech): per la città di Napoli necessario grande progetto

Nell'intervista l'imprenditore si è poi soffermato sulla recente elezione di Manfredi a Palazzo San Giacomo: "Il sindaco ha fatto una buona squadra con ottime professionalità che fanno ben sperare - ha detto Gianni Lettieri -. Bisogna lavorare ad un 'progetto Napoli': perché se risolvi i nodi di questa città, risolvi anche quelli del Mezzogiorno". Ora che in Italia la pandemia sembra essere sotto controllo, è tempo di affrontare i problemi atavici della città. Uno tra tutti il disavanzo: "Manfredi deve lottare per ottenere quello che gli hanno promesso: almeno 100 milioni l'anno per 20 anni, come chiedevo io quando però il disavanzo era molto inferiore". Continua sottolineando che senza queste risorse ogni tentativo risulterebbe inutile e il dissesto diventerebbe cosa certa. È necessario approfittare del trend positivo che sta attraversando il Paese: "Oggi c'è una situazione in Italia di assoluta tranquillità, un premier che gode di grande stima da parte del mondo e risorse del Pnrr che per entità sono al pari del piano Marshall". C'è ancora molto da fare, in particolare sui giovani, conclude Gianni Lettieri: "In Italia nascono aziende di successo e pochissimi spin off universitari. I nostri ragazzi si laureano negli atenei stranieri ed hanno successo. Bisogna creare qui le condizioni: se questa attenzione non dovesse avvenire dal governo, invito le Regioni a farsene carico".

Federazione Lombarda BCC, Alessandro Azzi a Treviglio per “Welfare di Comunità”

L'intervento di Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC, all'iniziativa voluta dalla Banca di Credito cooperativo di Treviglio dal titolo "Welfare di Comunità, il contributo innovativo del sistema cooperativo lombardo".

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: obiettivo è intercettare i nuovi bisogni dei territori

Uno dei tanti insegnamenti dell'emergenza sanitaria è stata la riscoperta della centralità dei territori. Una medicina territoriale efficiente consente di affrontare al meglio i momenti di crisi e allo stesso tempo di essere vicini alle comunità. Un principio che vale anche per il credito cooperativo. Le ricadute economiche e sociali della pandemia sono sotto gli occhi di tutti e le realtà locali devono essere pronte a rispondere ai nuovi bisogni. A dirlo è Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC, intervenuto a Treviglio alla tavola rotonda "Welfare di Comunità, il contributo innovativo del sistema cooperativo lombardo". Promosso dalla BCC di Treviglio, con la partecipazione di Federazione Lombarda BCC e Federcasse, il dibattito si è concentrato sui nuovi strumenti da adoperare per contrastare l'aumento delle disuguaglianze e il fenomeno della desertificazione territoriale. Tra questi "Mutue di Comunità" e la piattaforma "CreaWelfare", iniziative portate avanti dalla Federazione Lombarda delle BCC proprio per rafforzare il ruolo sociale del credito cooperativo in Lombardia: "Il percorso della cooperazione a Treviglio, come altrove, ha radici lontane - ha detto sul palco Alessandro Azzi - Le Casse rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa realtà locali".

Alessandro Azzi: obiettivo è intercettare i nuovi bisogni dei territori

È soprattutto nei momenti di crisi che il sistema di credito cooperativo può e deve mostrare non solo la sua vocazione economica, ma quella "sociale e solidaristica" che, secondo Alessandro Azzi, è storicamente impressa nel DNA delle Casse Rurali. Una vocazione testimoniata dalla crescita del numero di persone che nell'ultimo anno e mezzo si è rivolta alle Banche di Credito Cooperativo: "I dati ci danno ragione. Il numero dei soci delle Bcc lombarde è arrivato a 1,4 milioni - ha dichiarato - Nonostante il silenzio dei grandi mass media, e nonostante un'impostazione normalizzatrice delle BCE verso il nostro modo differente di fare banca". Per Alessandro Azzi il rischio è che le Casse rurali possano lentamente trasformarsi in soggetti del tutto diversi. Il timore è che si possa assistere ad una desertificazione del sistema del credito cooperativo, così come accaduto negli anni passati a livello sanitario. "È un tema su cui è importante sensibilizzare anche chi oggi governa il nostro Paese. Desertificare il territorio nell'epoca della globalizzazione - conclude - è estremamente pericoloso".

Stefano Donnarumma (Terna): investire in rinnovabili e reti per contenere i costi dell’energia

"Oggi il rinnovabile copre circa il 35-36% del fabbisogno" e "Terna porta sulle proprie spalle un grosso carico che riguarda la transizione energetica". Lo ha dichiarato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma durante il Talk "Transizione Green e Investimenti" di Rcs Academy.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Italia, hub energetico al centro del Mediterraneo

L'obiettivo di Terna nei prossimi 10 anni è arrivare su base costante ad almeno il 55-60% di energia prodotta da fonti rinnovabili nel nostro Paese, nonché di raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050. Il Piano Industriale del Gruppo, afferma Stefano Donnarumma, prevede 9 miliardi di investimenti in 5 anni, mentre il Piano di Sviluppo prevede 18 miliardi di opere in 10 anni. È necessario rafforzare la rete elettrica nazionale e garantire il flusso dal nord verso il sud e lo scambio con le isole: "Uno dei progetti più importanti è il Tyrrhenian Link, il collegamento Campania-Sicilia-Sardegna. Circa 4 miliardi di investimenti che nei prossimi anni garantiranno la decarbonizzazione della Sardegna". Stefano Donnarumma ricorda inoltre l'importanza dei collegamenti sottomarini, di quelli sull'Adriatico e di quelli con gli altri Paesi che rendono l'Italia un hub energetico al centro del Mediterraneo. Il Gruppo ha inoltre pianificato per i prossimi anni il completamento del collegamento con la Tunisia attraverso la Sicilia: il progetto consentirà di trasportare, attraverso l'Italia, l'energia rinnovabile prodotta nel Nord Africa.

Stefano Donnarumma: la lentezza burocratica e i benefici dell'hub energetico

L'Italia ha quindi un ruolo di centralità non solo nello scenario Mediterraneo, ma anche in quello europeo. "Circa il 70% degli investimenti programmati nei prossimi 5 anni - continua Stefano Donnarumma - è stato già autorizzato e abbiamo anche la copertura dei fabbisogni, sempre per una quota del 70%, per quanto riguarda appalti e supply chain". Le principali criticità per l'attuazione dei progetti riguardano in particolar modo la "lentezza burocratica nelle autorizzazioni, anche perché il sistema è complesso e servono molti nulla osta" e una certa difficoltà nei sistemi di accumulo. Secondo Stefano Donnarumma, con il raggiungimento del 60-70% di energia rinnovabile, l'oscillazione dei prezzi (come quella attuale del gas) avrebbe un impatto minore e si avrebbe di conseguenza un maggiore controllo sui costi delle bollette. Con la centralità dell'hub energetico è possibile "prevedere un futuro nei prossimi 10-15 anni in cui l'approvvigionamento dell'energia rinnovabile garantirà costi nettamente inferiori con una stabilità del costo dell'energia".

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