FS Italiane al forum “Made in Italy” con Gianfranco Battisti: i trasporti nell’era post Covid

140 miliardi di investimenti, il rilancio del Paese passa attraverso il Gruppo FS Italiane: l'AD e DG Gianfranco Battisti ne parla in occasione dell'evento "Made in Italy - The Restart", organizzato da "Il Sole 24 Ore" con il "Financial Times".

Gianfranco Battisti

Forum "Made in Italy": le riflessioni di Gianfranco Battisti, AD e DG del Gruppo FS Italiane, su economia e trasporti post Covid

Puntare sul valore per competere. Investire nel sistema dei trasporti e colmare i gap. Sono i messaggi lanciati dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti, intervenuto lo scorso 6 ottobre nell'ambito di "Made in Italy - The Restart", l'evento digitale promosso da "Il Sole 24 Ore" con il "Financial Times" che si pone come un'occasione di confronto su un tema oggi particolarmente di rilievo: il rilancio dell'economia italiana nel mondo post Covid. "Stiamo atterrando qualcosa come 140 miliardi di investimenti che saranno la leva di sviluppo del Paese", ha sottolineato in merito l'AD e DG parlando del ruolo che il Gruppo FS Italiane può svolgere in questa fase. "Operiamo in 60 Paesi del mondo con 71 società e questo ci pone in grande visibilità e vantaggio competitivo", ha aggiunto Gianfranco Battisti. L'AD ha evidenziato inoltre come oggi il modello di Alta Velocità sviluppato dal Gruppo sia diventato "un benchmark a livello europeo": un modello "che nel mondo ci invidiano e che ci aiuterà a competere meglio sul mercato europeo e sul nuovo modello industriale dove la flessibilità sarà fondamentale".

Gianfranco Battisti: dobbiamo diventare più competitivi con un sistema di alleanze e conquistando pezzi importanti di mercato

Secondo l'AD del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti, dunque, un rilancio del Made in Italy oggi, in un mondo pesantemente segnato dalla pandemia, impone una profonda rivisitazione del modello di sviluppo e dei modelli di business. Già presente in Spagna, Regno Unito, Germania, Grecia, il Gruppo guarda alla creazione di valore non solo nel mercato domestico europeo, ma anche in altri continenti come Asia, America, Africa e nel Medio Oriente. Il Coronavirus non ne ha fermato l'impegno, come ha ricordato l'AD: "Siamo la terza forza europea del trasporto dopo francesi e tedeschi per competere nel mondo dove ci saranno 20 mila miliardi di dollari di investimenti nei prossimi dieci anni". L'obiettivo è diventare "più competitivi con un sistema di alleanze e conquistando pezzi importanti di mercato". Gianfranco Battisti pone dunque il Gruppo FS Italiane come asset di rilancio per il Paese: lo dice anche la recente inaugurazione dei primi lavori dell'Alta Velocità nel tratto Brescia Est - Verona, un'opera "del valore di 3,4 miliardi di euro che incrocerà tre grandi corridoi europei e cambierà il Paese". Sono inoltre state avviate gare per 2,2 miliardi per l'alta velocità in Sicilia e il progetto di investimento per l'allungamento dell'AV Salerno - Reggio Calabria prolungando l'asse Torino - Salerno: "Riteniamo che nel Recovery Fund c'è una quota di investimenti che supporta queste opere, ma ce ne sono altri nel contratto di programma e in autofinanziamento".

FS, Gianfranco Battisti illustra i vantaggi della nuova galleria del Monte Ceneri

 Il commento di Gianfranco Battisti in un video pubblicato sul canale Youtube del Consolato generale di Svizzera a Milano.

Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti: "Sistema ferroviario europeo ancora più competitivo"

Lo scorso 4 settembre è stato inaugurato il tunnel del Monte Ceneri: la nuova galleria, realizzata nell'ambito del progetto svizzero "AlpTransit", porta così a compimento la Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA). Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, ha espresso soddisfazione per il completamento dei lavori iniziati nel 2006: "Come Gruppo Ferrovie dello Stato riteniamo che l'apertura della galleria Monte Ceneri 2020 sia un'opera strategica per rendere ancora più competitivo il sistema ferroviario europeo". L'opera rappresenta una nuova tappa del corridoio Reno Alpi, l'asse che collegherà il Nord e il Sud Europa: "Il nuovo tunnel è fondamentale per la realizzazione del corridoio ferroviario Rotterdam-Genova, favorendo lo spostamento dalle strade alle ferrovie delle modalità di trasporto, creando quindi quelle condizioni di sviluppo sostenibile nel tempo". All'appello manca solo la realizzazione della ferrovia Tortona/Novi Ligure-Genova, conosciuta anche come Terzo valico: "Dopo la realizzazione della galleria San Gottardo - conclude Gianfranco Battisti - il Terzo Valico punta a rendere il Porto di Genova la porta di accesso del sud Europa per le merci da tutto il mondo ed è il progetto più importante degli ultimi anni".

Gianfranco Battisti: il profilo dell'Amministratore Delegato di FS Italiane

Originario di Fiuggi, classe 1962, Gianfranco Battisti inizia la sua carriera professionale nella direzione marketing della Fiat dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche e in Economia e Management Internazionale. In seguito, nel 1988, entra in Ferrovie dello Stato come Yield Management del Prodotto Notte e Responsabile Marketing, fino a diventare Direttore del settore. Dal 2009 al 2011 fa parte del CdA di Artesia S.p.A., mentre fino al 2017 è Direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e Alta Velocità di Trenitalia, contribuendo al successo dell'Alta Velocità italiana. In diverse occasioni (Giubileo 2000 e 2016, Expo 2015) è stato nominato componente e responsabile della Task-Force Nazionale del Comitato Gestionale e Accoglienza per il Gruppo FS. Attualmente Gianfranco Battisti, oltre al ruolo di Amministratore Delegato, ricopre anche la carica di Direttore Generale. I successi professionali del manager sono testimoniati dai diversi riconoscimenti ottenuti, tra i quali il Global Award WTM nel 2009, il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2010, il premio Excellent nel 2019 e la cittadinanza onoraria del Comune di Frosinone nel 2020.

Gianni Lettieri critico sugli aiuti alle imprese da parte del Governo

 "Il Sole 24 Ore" riporta le dichiarazioni di Gianni Lettieri sul rischio di fallimento delle imprese nel prossimo autunno se il Governo non interverrà con meccanismi veloci di liquidità come accade già in altri Stati.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri a "Il Sole 24 Ore": occorre accelerare i meccanismi per conferire liquidità alle aziende

"Le misure per fare arrivare liquidità alle imprese sono farraginose". A lanciare l'allarme è Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, in un'intervista rilasciata a "Il Sole 24 Ore": "La mia impressione è che il Governo sia giustamente concentrato sull'emergenza, ma si stia perdendo di vista il percorso della ripresa. Corriamo il rischio che in poco tempo all'emergenza sanitaria ed economica si aggiunga anche quella sociale. Non possiamo permettercelo. Si deve intervenire velocemente. Le misure in campo non dispiegheranno effetti prima di tre mesi, rischiamo di perdere buona parte delle imprese per mancanza di liquidità, si avvierebbero ristrutturazioni con centinaia di migliaia di licenziamenti". In particolare Gianni Lettieri evidenzia che 8 istruttorie su 10 sono ferme e illustra la sua ricetta per ridare liquidità alle imprese in tempi veloci: "Serve un sistema che sgravi le banche dalla responsabilità eliminando l'intermediazione. L'impresa che chiede il finanziamento fa una autocertificazione sui requisiti che viene asseverata. Come avviene oggi nei casi previsti dalla legge fallimentare (articolo 67 e 182). Sulla attestazione la società emette un bond a venti anni remunerato ad un tasso di interesse e sottoscritto da Tesoro e/o Cdp che subito dopo girano alle banche pro solvendo".

Liquidità: la strategia di Gianni Lettieri per il rilancio delle aziende italiane

Da "Il Sole 24 Ore" Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, volge l'attenzione sulla lentezza degli aiuti alle imprese in vista dell'autunno. Seppur soddisfatto per l'introduzione della fiscalità di vantaggio al Sud, Gianni Lettieri osserva che le imprese sono costrette ad anticipare la cassa integrazione che l'Inps tarda ad erogare: "Accade che solo il 15/20 per cento delle aziende abbia ricevuto i finanziamenti richiesti mentre in altre parti del mondo, per esempio in America, i soldi promessi sono già sui conti correnti delle imprese".
Secondo Lettieri la soluzione è semplice: "Consentire all'impresa di autocertificare la sua perdita di fatturato e di farsela attestare da un soggetto riconosciuto, emettere bond a quindici/venti anni remunerati e garantiti dallo Stato, cedere i titoli alla Cassa depositi e prestiti che potrà girarli al sistema delle banche perché possa collocarli presso gli investitori". Mentre per i prestiti fino a 25mila euro fa notare che: "Sarebbe necessario trasferire i fondi alle imprese sul conto corrente. Come in Svizzera o in Germania. Artigiani e commercianti al dettaglio hanno necessità immediata di liquidità. I tempi delle istruttorie sono incompatibili con la loro situazione attuale".
Infine il Presidente di Atitech si mostra molto critico su altre misure pensate dal Governo come il bonus al 110 per centro per le ristrutturazioni edilizie, lo sblocca cantieri nonché l'uso dello strumento del recovery fund.

Sierologico: Terna, guidata da Stefano Donnarumma, offre il test ai dipendenti

Terna, guidata dall'AD e DG Stefano Donnarumma, ha avviato lo screening sierologico nella Regione Lazio grazie ad un accordo con il Policlinico di Tor Vergata.

Stefano Donnarumma: AD Terna

Terna, regione Lazio: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma dà il via allo screening

La conclusione delle ferie estive e l'aumento dei casi di Covid-19 registrati nelle ultime settimane hanno portato le aziende e le Istituzioni ad una stretta sui controlli sanitari del personale. Tra le società che si stanno impegnando nella lotta alla diffusione del virus anche Terna, operatore energetico italiano. Il Gruppo, sotto la guida di Stefano Donnarumma, nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale lo scorso maggio, ha infatti recentemente attivato una convenzione con il Policlinico Tor Vergata di Roma. Grazie all'intesa, i 1.400 dipendenti della società attivi nella Regione Lazio potranno eseguire gratuitamente il test sierologico. L'iniziativa fa da apripista a tutta una serie di accordi con diversi istituti sanitari che garantiranno la possibilità, sempre su base volontaria, anche ai 2.500 lavoratori dislocati nelle altre regioni. Con l'obiettivo di limitare i danni dell'influenza stagionale, la società di Stefano Donnarumma ha preso in considerazione l'idea di integrare nel breve periodo anche la possibilità di vaccinarsi.

Stefano Donnarumma: le esperienze professionali del nuovo AD e DG di Terna

Risale al 18 maggio la notizia della nomina ad Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna per Stefano Donnarumma. Originario di Milano, classe 1967, il manager proveniva da 3 anni passati alla guida di Acea, multiservizi romana attiva nei settori energia, acqua e ambiente. Prima di intraprendere la carriera manageriale, è stato attivo come ingegnere meccanico iscritto all'Ordine dal 1994 al 2003 nel settore della componentistica, sia per autoveicoli che ferroviaria, anche grazie alla Certificazione di QING come "Esperto di Gestione Tecnica di Stabilimento Industriale". La svolta professionale arriva nel 2007, dopo circa 4 anni alla conduzione di stabilimenti di produzione di veicoli ferroviari: entra infatti in Acea Distribuzione, inizialmente come Direttore Operazioni. In seguito diventa sia Presidente che CEO, incarico ricoperto fino al 2012, quando viene assunto dal Gruppo Aeroporti di Roma come Direttore Airport Management e Accountable Manager per Ciampino e Fiumicino. Prima di passare in Acea, Stefano Donnarumma ricopre per due anni il ruolo di Direttore Business Unit Reti & Calore del Gruppo A2A.

SACE a sostegno delle imprese italiane: le parole dell’AD Pierfrancesco Latini

"Gli ultimi due mesi hanno rappresentato un periodo complesso ma che SACE, insieme agli stakeholder del mondo istituzionale e bancario, ha saputo fronteggiare": le parole dell'AD Pierfrancesco Latini sulle attività di SACE per supportare il rilancio delle imprese italiane.

Piefrancesco Latini

"SACE per l'Italia": l'AD Pierfrancesco Latini interviene all'evento online

Gli scorsi mesi hanno rappresentato una grande sfida per il comparto economico nazionale e globale, con uno scenario caratterizzato da un lato dalla gestione dell'emergenza Covid-19 e dall'altro dalla necessità della ripartenza. Ma qual è la situazione attuale e quali sono gli strumenti a disposizione delle imprese italiane? Questi sono stati i temi affrontati da Pierfrancesco Latini, AD di SACE, nel corso di un webinar organizzato insieme a Il Sole 24 Ore e intitolato "Sace per l'Italia, una garanzia per la ripartenza". "SACE è stata chiamata a svolgere un ruolo importante, tecnico e operativo nell'iniziativa proposta dal Governo ed ha risposto con grande impegno ed orgoglio", ha commentato l'AD, che ha sottolineato l'importanza di "Garanzia Italia": strumento previsto dal Decreto "Liquidità", l'operatività ha infatti garantito volumi pari a 8 miliardi di euro al 30 giugno 2020, a oggi saliti a oltre 10. Come confermato dall'AD Pierfrancesco Latini, tre sono stati i fattori che hanno permesso a SACE di affrontare i difficili mesi appena trascorsi: tra questi, "un'esperienza unica maturata in Italia nell'ambito delle Garanzie Finanziarie, incentrata sul lavoro di professionisti del settore e su un comprovato know how".

Pierfrancesco Latini: creare sinergia con istituzioni, banche e imprese

Come sottolineato nel corso del webinar, il secondo fattore su cui SACE ha incentrato la propria strategia durante il lockdown è stato quello della sinergia con gli stakeholder del mondo istituzionale e bancario. "Un confronto sempre virtuoso", ha dichiarato Pierfrancesco Latini, che ha posto l'accento su quanto sia importante creare connessione con le istituzioni e le banche, una sinergia emersa anche durante l'incontro online e più volte lodata dall'Amministratore Delegato di SACE. A ciò si aggiunge "un modello ormai consolidato di partnership con le aziende italiane: SACE mette a loro disposizione il lavoro delle nostre persone e soprattutto l'accesso ad una rete sempre più flessibile e digitale". Ciò è stato reso possibile da una gestione interamente digitale della procedura di accesso a "Garanzia Italia" e questo ha consentito di dar seguito velocemente a tutte le richieste di garanzia sui finanziamenti bancari. L'impegno di SACE nei confronti del tessuto imprenditoriale nazionale permette così alle imprese italiane di affrontare al meglio la sfida della ripartenza economica: come sottolineato dall'AD Pierfrancesco Latini, si tratta di imprese che "non smettono di investire nel loro futuro" e che grazie al supporto fornito da SACE "fanno muovere l'economia, offrendo lavoro e creando indotto".

FS Italiane-Snam, Gianfranco Battisti presenta l’accordo per lo sviluppo dei treni a idrogeno

 Gianfranco Battisti (FS Italiane): "Innovazione in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle residue tratte ferroviarie non ancora elettrificate".

Gianfranco Battisti

I dettagli dell'accordo FS Italiane-Snam: il commento di Gianfranco Battisti

La decarbonizzazione è ormai uno dei temi centrali per il tessuto produttivo italiano: secondo la strategia energetica europea, il processo dovrà essere completato entro il 2050. Ed è proprio seguendo gli indirizzi del Green New Deal che lo scorso 21 ottobre FS Italiane e Snam hanno siglato un accordo per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e alla diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia. "Continuiamo a innovare e sviluppare soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche - ha dichiarato l'AD di FS Italiane Gianfranco Battisti - che consentiranno alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e competitivo, secondo un modello che pone sempre di più le persone al centro". Lo scopo dell'intesa è trovare un'alternativa sostenibile per le linee non elettrificate: "Grazie alla collaborazione Fs-Snam - ha commentato l'AD del Gruppo energetico Marco Alverà - puntiamo a realizzare infrastrutture per convertire rapidamente a idrogeno treni attualmente alimentati a diesel in Italia e così acquisire una leadership tecnologica da capitalizzare anche a livello internazionale". L'Italia avrà dunque l'occasione di recuperare il gap con partner europei quali Germania e Olanda: "I trasporti ferroviari a idrogeno rappresentano in questo senso una fondamentale innovazione in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci", ha sottolineato Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti: la biografia dell'AD di Ferrovie dello Stato Italiane

La nomina di Gianfranco Battisti alla guida del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane arriva nel luglio 2018: da allora il manager ricopre anche il ruolo di Direttore Generale e dal 2019 quello di Presidente di Fondazione FS, nata con lo scopo di preservare il patrimonio storico del Gruppo. Nato a Fiuggi nel 1962 e laureato in Scienze Politiche e in Economia e Management Internazionale, entra in FS già nel 1998, dopo aver dopo aver lavorato nel Gruppo Fiat Auto nella direzione marketing/commerciale. Il primo incarico in Ferrovie è quello di Responsabile Marketing e Yield Management del Prodotto Notte. È l'inizio di un percorso che lo porterà a ricoprire incarichi di maggior rilievo: dal 2009 al 2017 è stato Direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e dell'Alta Velocità di Trenitalia. Prima di giungere alla guida di FS Italiane, Gianfranco Battisti è stato Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani. Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal 2010, durante la sua carriera il manager è stato insignito del Global Award WTM e del premio Excellent. Fino allo scorso giugno, ha ricoperto anche la carica di Presidente nazionale di Federturismo, mentre attualmente è componente del management committee della CER "Community of European Railways and Infrastructure Managers".

Apertura anno accademico alla Luiss : il commento della Vice Presidente Paola Severino

L'Università Luiss Guido Carli è diventata un caso di studio per Cisco grazie agli ottimi numeri raggiunti nei mesi della pandemia: oltre 19mila lezioni online sono state svolte con successo, accorciando le distanze e promuovendo l'inclusività. Il commento della Vice Presidente Paola Severino.

Paola Severino

Paola Severino e gli altri vertici LUISS all'inaugurazione dell'anno accademico

All'inaugurazione del nuovo anno accademico 2020-2021 hanno preso parte la Vice Presidente Paola Severino, jl Presidente Vincenzo Boccia, il Rettore Andrea Prencipe e il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, affiancati da altre figure istituzionali: il Premier Giuseppe Conte e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nonostante la difficoltà delle sfide affrontate, la resilienza dell'Università Guido Carli è diventata un case history mondiale secondo Cisco: la transizione digitale avviata a marzo ha infatti raggiunto quota 19mila lezioni online, 2.700 esami a distanza e oltre un milione e ottocento connessioni totali. Per recuperare un anno "sospeso" e colmare le distanze fisiche si è puntato a un obiettivo comune: costruire per i giovani un percorso di formazione e di crescita ancor più solido. Le parole chiave sono innovare, reagire, sperimentare, con lo sguardo sempre ben puntato sull'internazionalizzazione, come ha ricordato anche Paola Severino sulle pagine online de "Il Messaggero".

Paola Severino: sfruttare le difficoltà per progredire

"La presenza di Funmi Olonisakin, Vice Presidente del King's College di Londra, ne è la prova. L'ho incontrata anni fa quando fu avviato il percorso di internazionalizzazione che ha portato a numerosi ed importanti accordi di collaborazione e scambio con quella prestigiosa Università", spiega Paola Severino. "Oggi la LUISS conta 129 docenti di 13 diverse nazionalità, 46 visiting professor, 20 professori italiani “richiamati” da prestigiose università internazionali, circa 3.000 ammissioni di studenti internazionali". Un risultato che si estende a un altro dato: la presenza del 5% di studenti provenienti dall'estero per iscriversi ai corsi interdisciplinari, che uniscono cybersecurity, etica, innovazione e regolamentazione, analisi dei dati e modelli economici. "Dalla tragedia del Covid-19 stanno germogliando nuove idee", ha commentato Paola Severino. Nel futuro sarà fondamentale il legame tra università, innovazione e impresa: in questo contesto la didattica a distanza ha permesso di sperimentare e ampliare la platea dei percorsi educativi, aumentando le interazioni con i docenti e colmando le distanze sociali.

“Forbes”: Nicola Volpi parla della sua passione per l’arte contemporanea

"Forbes" intervista Nicola Volpi: l'esperto di Private Equity parla di una delle sue passioni per l'arte contemporanea.

Nicola Volpi

Il valore dell'arte per Nicola Volpi: l'intervista di "Forbes"

"La passione per l'arte è sicuramente una occasione per approfondire, per scoprire, per circondarsi di cose belle con cui vivere, per viaggiare con amici che condividono la stessa passione": Nicola Volpi è conosciuto a livello internazionale per i traguardi raggiunti in oltre trent'anni di carriera nel settore del Private Equity. Ma a "Forbes", in un'intervista pubblicata lo scorso 6 novembre, l'Amministratore Delegato di Movidea si racconta in uno dei suoi lati meno conosciuti: "Non mi definisco un collezionista o un esperto d'arte ma tutt'al più un appassionato di arte contemporanea". Un interesse che, come spiega, è cresciuto grazie all'amicizia con Giuseppe Iannaccone, grande collezionista ed esperto d'arte. Quando acquista un'opera: "Devono verificarsi due condizioni. La prima essenziale è che l'opera piaccia a me e a mia moglie. Non conservo opere in un caveau di una banca come alcuni grandi collezionisti, quindi dobbiamo avere il piacere di fruirne quotidianamente. Se l'opera ci piace allora mi confronto con Giuseppe Iannaccone sulla scelta anche in termini di valore dell'opera e dell'artista. Questa è la seconda condizione da verificare per battezzare l'acquisto". Non solo acquirente: Nicola Volpi non si lascia sfuggire "l'opportunità di commissionare un'opera direttamente all'artista che la realizza specificatamente per me". Un'emozione diversa, come la definisce nell'intervista, "questo ti riporta ad un concetto quasi rinascimentale di concepire l'arte che è molto coinvolgente. Poter conoscere l'artista, discutere con lui il progetto che ha in mente e quindi comprenderne intimamente il significato, capire la tecnica con cui dipinge o modella, fino a vedere la nascita dell'opera stessa". Ha commissionato 3 opere a TV Boy, il cosiddetto Banksy italiano: "Un artista che vuole parlare solo con le sue opere e che tende a celarsi da una immagine pubblica".

Nicola Volpi: l'arte tra passione, collezionismo e investimenti

Nell'intervista a "Forbes" Nicola Volpi, da esperto di finanza, analizza anche il doppio volto dell'arte: da un lato passione, dall'altro investimento: "In assoluto investire in arte, così come in selezionati beni da collezionismo come ad esempio auto storiche, è una scelta che combina una passione con l'opportunità di preservare e accrescere il valore dell'investimento". Nella finanza come nel mondo dell'arte l'importante è avere metodo: "Fa meglio chi approfondisce, chi studia di più, chi non si fa guidare dalla pura emozione o dalle mode del momento. Chiave è capire quali artisti lasceranno una traccia nella storia dell'arte, quelli che entreranno o sono già nei migliori musei del mondo, rispetto ad artisti che saranno delle meteore semplicemente perché supportati da mercanti d'arte senza scrupoli". È opportuno poi considerare un altro aspetto tipicamente finanziario: "Una differenza denaro-lettera, ovvero fra i prezzi a cui un privato compra e quello a cui può vendere la stessa opera, che è incredibilmente alto rispetto alle consuetudini dei mercati finanziari". Come osserva Nicola Volpi, i diritti d'asta per acquistare un'opera possono arrivare anche oltre il 20% del prezzo di aggiudicazione e questo "è purtroppo una inefficienza, un limite, per poter considerare a pieno titolo questo mercato al pari di mercati finanziari più tradizionali". Ripercorrendo opere a cui è legato, ricorda in particolare Kate Moss di Marc Quinn, "scultura che ho cercato per diverso tempo anche perché volevo una delle primissime edizioni", e cita fra gli artisti su cui puntare Kiki Smith e Hernan Bas: "Artisti molto diversi, ma accomunati da una sensibilità unica e che illustrano entrambi una diversa inquietudine dettata dal proprio trascorso personale".

Articoli Correlati