Municipia S.p.A.: PNRR e riuscita dei progetti, il digitale l’arma strategica per i Comuni

Municipia S.p.A., il presidente Stefano De Capitani: le potenzialità del PNRR sono alte ma la sua riuscita dipende soprattutto dalla capacità dei settori pubblico e privato di fare sistema.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: infrastrutture intelligenti alla base della trasformazione digitale delle città

Le potenzialità del PNRR sono alte: lo scrive il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sottolineando sui suoi canali social come sia fondamentale per la riuscita dei progetti “la capacità dei settori pubblico e privato di fare sistema, mettendo a fattor comune le competenze progettuali e di investimento”. Municipia S.p.A. lo sperimenta quotidianamente al fianco dei Comuni di ogni dimensione che supporta nel disegnare e costruire, attraverso i progetti di digital transformation a cui lavorano in sinergia, città più sicure, sostenibili ed efficienti. “I temi che connotano una smart city sono presenti, in modo trasversale, in gran parte delle missioni del PNRR”, osserva il presidente Stefano De Capitani: dalla mobilità alla sicurezza, dall’efficientamento energetico al welfare, fino alla digitalizzazione dei processi all’interno delle pubbliche amministrazioni locali. In quest’ottica è necessario disporre di infrastrutture intelligenti attraverso cui sostenere l’accelerazione del rinnovamento dei servizi pubblici locali. D’altra parte “dotare una città di dispositivi IoT (come semafori, lampioni e sensori intelligenti) per raccogliere dati rappresentativi del contesto urbano è solo il primo step da compiere”. Ma il cammino va oltre perché altrettanto importante è che “Comuni e cittadini ‘siano smart’, ovvero abbiano adeguate competenze digitali”.

Municipia S.p.A.: smart cities, il valore di competenze digitali adeguate

Nelle parole del presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani emerge quindi l’importanza di conoscere le tecnologie digitali e di competenze e risorse per studiarle e applicarle: un “passaggio che gli Enti locali devono mettere in atto per gestire i beni ed efficientare i servizi pubblici”. Inoltre “per far sì che la digitalizzazione sia realmente sinonimo di semplificazione e inclusione, il cittadino deve essere in grado di accedere e usufruire di tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione”. Il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani conclude osservando come sviluppare una visione d’insieme nella realizzazione degli interventi da mettere in campo secondo le scadenze previste dal PNRR e dell’Agenda Digitale e promuovere un network fra gli attori pubblici e privati del mercato delle città intelligenti siano “i requisiti per accrescere le opportunità di rendere davvero smart le nostre città e dare vita a un reale progresso”.

Luigi Ferraris, intervista all’AD del Gruppo FS: “Mobilità integrata e sostenibile la nostra sfida”

Gruppo FS è impegnato su più fronti per garantire al Paese una mobilità sempre più moderna, integrata e sostenibile. Luigi Ferraris lo ha raccontato ai microfoni dell’ANSA.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: “Infrastrutture più moderne e interconnesse con il contributo del Pnrr

Rilanciare la mobilità ferroviaria di passeggeri e merci rendendola più moderna, integrata, resiliente e sostenibile. Un obiettivo ambizioso quello del Gruppo FS che, con il Piano Industriale al 2031, è pronto a investire 190 miliardi per favorire il trasporto collettivo e la logistica multimodale. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e tra i principali fautori della nuova strategia di sostenibilità del Gruppo, ne ha parlato in un’intervista rilasciata all’ANSA. Crescita del 20% della capacità della rete ferroviaria e integrazione capillare con la gomma, raddoppio della quota merci su rotaia, riduzione del gap infrastrutturale tra Nord e Sud i principali target da raggiungere. A questi si aggiunge anche la carbon neutrality entro il 2040, in netto anticipo rispetto agli obiettivi europei. Uno dei principali ostacoli, ricorda Luigi Ferraris, resta l’età media delle infrastrutture italiane, che si attesta sui 60 anni. Al loro ammodernamento Gruppo FS dedicherà anche i fondi previsti dal Pnrr, di cui è soggetto attuatore per oltre 25 miliardi.

Luigi Ferraris: “Nuovi poli di business? La parola chiave è sinergia

A portare avanti le attività di rilancio e sviluppo del Gruppo FS oggi sono i nuovi 4 poli di business – Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano – nati dalla ridefinizione della governance contenuta nel Piano Industriale. Mentre la holding continua a mantenere funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo sulle capofila, spiega Luigi Ferraris, i poli mettono insieme le controllate con mestieri e missioni omogenee: “La parola chiave, qui, è sinergia: tra le società che fanno parte del Polo, ma anche tra gli stessi Poli”. Determinante per la realizzazione di opere sempre più integrate e resilienti il Polo Infrastrutture, con capofila Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Trenitalia guida “Passeggeri” e insieme a Busitalia lavora per offrire soluzioni di mobilità integrate tra ferro e gomma. L’obiettivo di raddoppiare la quota traffico su merci è affidato invece al polo Logistica e alla capogruppo Mercitalia Logistics, mentre il polo Urbano, con capogruppo FS Sistemi Urbani, andrà a valorizzare in ottica sostenibile quelli che sono gli asset non più funzionali al servizio ferroviario: un patrimonio di 30 milioni quadri, sottolinea Luigi Ferraris, che andrà a favore dell’integrazione modale dei centri urbani. Tra le principali destinazioni delle aree anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici, in linea con l’ambizioso piano di autoproduzione di energia green portato avanti dal Gruppo.

“Forum di Cernobbio”: l’intervista a Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Il presente è segnato da conflitti, equilibri in riassetto, crisi economica e conseguenze della pandemia, gravando su famiglie e imprese. Al “Forum di Cernobbio” l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha affrontato questi temi fornendo diversi elementi su cui strutturare la ripartenza.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: “Ragionevolmente ottimisti per uscire dalla crisi”, l’analisi dell’AD

Nonostante lo scenario geopolitico e macroeconomico non siano dei più sereni, è necessario mantenere la bussola e ragionare con ottimismo. È il messaggio di Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, intervistata nel corso del 48° “Forum di Cernobbio” organizzato da The European House - Ambrosetti a Villa d’Este. Evento in cui la manager ha ribadito, tra le altre cose, l’importanza di sostenere le imprese e le famiglie così come è stato fatto negli ultimi anni. Come sottolineato nell’intervento, “il contesto geopolitico e quello macroeconomico non sono rassicuranti, è normale che le aziende abbiano preoccupazioni per quelli che sono i mesi che ci aspettano”: al contempo, lo strascico della pandemia continua a far sentire il proprio effetto, con “100.000 aziende a rischio di default nei prossimi mesi, aziende di piccole dimensioni soprattutto nel sud del Paese e nell’ambito dei servizi e delle costruzioni”, come riporta una recente analisi effettuata da Cerved. Tuttavia, guardare in maniera strategica verso il futuro e, soprattutto, non abbandonare l’ottimismo sono per Cristina Scocchia gli ingredienti necessari per favorire una ripartenza generale. “Ce l’abbiamo fatta in passato, possiamo farcela anche oggi”, ha sottolineato: “Essere pessimisti porta solo ad aumentare i risparmi, che però non sono produttivi. Essere invece ragionevolmente ottimisti e positivi spinge i consumi, che sappiamo essere un volano per la produzione e quindi per i posti di lavoro”.

Supportare imprese e famiglie per la ripartenza: il focus di Cristina Scocchia

Come ha osservato Cristina Scocchia in altre occasioni, un elemento su cui è importante proseguire è quello degli interventi a sostegno del tessuto imprenditoriale, dei cittadini e delle famiglie. In questo, l’auspicio dell’AD è che a livello di Esecutivo si continui nella direzione intrapresa negli anni scorsi. Ad esempio aumentando “i servizi alle famiglie, abbiamo bisogno di asili nido, di scuole pubbliche a tempo prolungato, abbiamo bisogno di tutti quei servizi socio-educativi che permettono alle famiglie, mamma e papà, di potersi dedicare anche al lavoro e conciliare i due aspetti”. Sul fronte delle imprese il tema energetico è invece tra quelli che più ha effetti negativi sulle prospettive di rilancio. “Siamo vicini a una soglia di insostenibilità per la manifattura italiana”, ha dichiarato Cristina Scocchia, evidenziando come l’Italia sia “un Paese manifatturiero, le nostre aziende devono competere non solo con aziende americane che hanno dei costi 7 volte più bassi, ma anche con aziende francesi e spagnole che hanno comunque il prezzo dei beni energetici in qualche modo calmierato”. La manager si è poi soffermata sulla strategia in atto per Illycaffè, azienda leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile che guida da circa un anno: Puntare sulla crescita, crediamo che per uscire da questa tempesta quasi perfetta sia necessario crescere”. Ciò equivale a investire sull’espansione nei mercati internazionali – soprattutto Cina e Stati Uniti – sul digitale e sulla sostenibilità, “le tre stelle polari che speriamo ci guidino fuori dalla tempesta”.

Gian Maria Mossa su LinkedIn: spirito d’iniziativa, talento e sostenibilità pilastri di crescita

Gian Maria MossaLa confusione positiva generata dalla voglia di fare, la determinazione nell’azione e l’ottimismo diffuso generano forte energia e sono alla base del modello di crescita sostenibile del Paese”.

Gian Maria Mossa

Banca Generali, il viaggio dell’AD Gian Maria Mossa a Tel Aviv: il resoconto su LinkedIn

L’AD e DG di Banca Generali Gian Maria Mossa è stato recentemente a Tel Aviv per esplorare nuovi business, visitare le realtà leader nel mondo assicurativo, finanziario ed immobiliare ed analizzare best-practices nell’open banking e nel Fintech. Lo racconta su LinkedIn condividendo alcune sue riflessioni: “Non è la prima volta che visito Tel Aviv, ma questa volta l’ho trovata ancora più ricca di opportunità, per la crescente consapevolezza della loro forza nell’innovazione, per l’apertura al mondo e per la capacità di valorizzare ed attrarre giovani e talenti”. Tel Aviv è “un crocevia di personalità e competenze, spinta da uno slancio demografico d’eccezione”, sottolinea l’AD Gian Maria Mossa nel post in cui spiega anche cosa si porta a casa da questo viaggio. 

Banca Generali, l’AD Gian Maria Mossa: alla fine è sempre, in primis, un tema di persone

Tre le lezioni che l’AD Gian Maria Mossa si porta a casa da Tel Aviv. La prima: “Non ci può essere crescita sostenibile senza energia positiva e voglia di migliorare il contesto che ci circonda e questa è alimentata sia dallo slancio demografico sia da evidenti condizioni volte a favorire la culla dell’innovazione. La fiducia nella crescita porta con sé fiducia anche verso l’immigrazione e apertura verso la cultura del rinnovamento”. La seconda: “Valorizzare lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità. Dal nostro osservatorio di banca che lavora al fianco degli imprenditori e delle imprese vediamo ogni giorno la qualità e le straordinarie capacità delle nostre pmi che sanno affrontare le sfide più impensabili sui mercati, anche in un contesto complesso sul fronte dei fattori esogeni ed endogeni al business. Fare sistema intorno alla colonna dorsale del nostro Paese aiuterà a rafforzare la nostra leadership in Europa e nel mondo”. La terza: “Ogni comunità prospera in funzione di valori condivisi e valorizzazione del talento. Nel nostro caso abbiamo dalla nostra un forte radicamento alla centralità delle persone, con una cultura di rispetto, inclusione ed integrazione che va nutrita ed alimentata giorno dopo giorno”. Per l’AD Gian Maria Mossa, come scrive in conclusione ringraziando quanti hanno condiviso queste giornate insieme a lui, “alla fine è sempre, in primis, un tema di persone”.

Terna: la performance 2022, la crescita degli investimenti e il nuovo record di opere autorizzate

Terna nel 2022 continua a incrementare gli investimenti e generare valore per tutti gli stakeholder: l’analisi dell’AD e DG Stefano Donnarumma sulla performance.

Terna

Nel 2022 di Terna ulteriore accelerazione degli investimenti e primato storico di opere autorizzate

Terna archivia il 2022 registrando “risultati di eccellenza”. Lo ha sottolineato l’AD e DG Stefano Donnarumma sottolineando in merito alla performance il forte miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, in particolare l’incremento rilevante degli investimenti nel core business delle infrastrutture elettriche, e il primato storico di opere autorizzate. Terna ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2.964,5 milioni di euro, a +13,8% rispetto al 2021. L'EBITDA si attesta a 2.059,2 milioni di euro, in crescita dell'11%. L’utile netto, pari a 857 milioni di euro, registra una crescita dell’8,6%. E gli investimenti dispiegati nel corso dello scorso anno ammontano complessivamente a 1.756,8 milioni di euro, a +15,5% rispetto al 2021: un’accelerazione “per il decimo trimestre consecutivo, a beneficio del sistema elettrico e dell’Italia”, rimarca l’AD e DG Stefano Donnarumma evidenziando come tutti i principali indicatori abbiano superato la guidance per l’anno “e, nonostante il difficile scenario, siamo stati capaci di incrementare gli investimenti e generare valore per tutti gli stakeholder”.  

L’AD e DG Stefano Donnarumma: nel 2022 rafforzato il ruolo di Terna quale regista della transizione energetica

Nel 2022 Terna ha registrato anche un primato storico grazie alle autorizzazioni ottenute: il valore dei 29 interventi da realizzare nell’ambito dello sviluppo della rete di trasmissione nazionale supera i 2,5 miliardi di euro. Più che raddoppiato il dato record del 2021 e quasi decuplicato il valore del 2020: “Abbiamo conseguito significativi avanzamenti per le opere più rilevanti del nostro piano quali il Tyrrhenian Link e l'Adriatic Link e abbiamo gettato le basi per rendere l'Italia hub energetico del Mediterraneo con l'avvio del procedimento autorizzativo del collegamento Tunisia-Italia che ha ricevuto un importante finanziamento dall'Unione Europa”. Non solo: l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma ha ricordato inoltre come sia “la prima volta che i fondi comunitari vengono assegnati a un'infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato non appartenente all’Unione Europea”.

Verso una mobilità multimodale e green: Luigi Ferraris lancia la sfida sul palco dell’IRS 2023

L’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris ospite alla seconda giornata dell’International Railway Summit tenutosi a Roma dal 21 al 23 febbraio: “La sfida è creare un’esperienza di viaggio multimodale, sostenibile e affidabile”.

Luigi Ferraris

Il commento di Luigi Ferraris: “Necessaria visione comune con una prospettiva ampia

Ammodernare le infrastrutture e realizzarne di nuove, attirare gli investimenti privati e promuovere servizi sempre più integrati. Solo così le ferrovie possono acquisire il ruolo da protagonista nelle sfide che attendono il settore dei trasporti. È il messaggio lanciato da Luigi Ferraris sul palco dell’International Railway Summit, l’incontro annuale tra i rappresentanti delle principalità società ferroviarie e gli operatori del settore tenutosi a Roma dal 21 al 23 febbraio. Per l’Amministratore Delegato del Gruppo FS la priorità è accelerare verso una mobilità integrata, efficiente e sostenibile. Indispensabili le infrastrutture, che per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori dovranno essere sempre più accessibili, resilienti ed interconnesse: “Dobbiamo fare in modo che le varie modalità di trasporto lavorino insieme per creare un sistema di mobilità multimodale veramente sostenibile – ha dichiarato Luigi FerrarisÈ necessaria una visione comune delle sinergie nell'intero settore dei trasporti con una prospettiva ampia e condivisa”.

Luigi Ferraris: “Treno resta la modalità di trasporto meno impattante. Massima attenzione al trasporto merci

L’obiettivo è infatti creare quella che Luigi Ferraris definisce “un’esperienza di viaggio multimodale, sostenibile e affidabile”, capace di andare oltre il viaggio in treno e competere con il livello di flessibilità dell’auto privata: “Un'offerta di trasporto integrata, continua e su misura – aggiunge l’AD – in questo contesto, la digitalizzazione può essere uno dei principali driver di questa trasformazione, insieme alla creazione di una piattaforma di ticketing semplificata”. Punto di forza del treno è la sua sostenibilità ambientale intrinseca, con Gruppo FS che oggi vanta uno dei tassi di elettrificazione della rete più alti in Europa e si prepara nei prossimi anni a coprire il 40% del proprio fabbisogno energetico grazie ad un imponente programma di autoproduzione da fonti green. Spingere verso un trasporto sempre più intermodale e sostenibile vale anche per le merci. Tra gli obiettivi del Piano raggiungere entro il 2030 il 30% di merci trasportate su rotaia e diventare operatore di sistema grazie allo sviluppo di una logistica sempre più integrata, sostenibile e innovativa: “Il nostro principale concorrente rimane il trasporto su gomma – ha ricordato Luigi FerrarisIl settore stradale è soggetto a costi inferiori rispetto a quello ferroviario. Dobbiamo lavorare su questo per migliorare le condizioni e rendere più attrattivi e far crescere i servizi ferroviari”.

Francesco Starace: 3Sun Gigafactory, primato europeo ed eccellenza mondiale per il fotovoltaico

Il mondo dell’energia oggi, le sfide e le opportunità del mercato: dalla sicurezza energetica agli obiettivi di sostenibilità, l’AD Francesco Starace porta a “Zapping” la vision di Enel.

Francesco Starace

“Zapping”: su Rai Radio 1 l’intervista all’AD di Enel Francesco Starace

Dalla 3Sun Gigafactory di Catania al potenziamento e alla digitalizzazione delle reti: l’AD di Enel Francesco Starace, intervistato lo scorso 17 febbraio da Giancarlo Loquenzi per “Zapping”, il programma d’approfondimento di Rai Radio 1, ha parlato delle iniziative in cui Enel è fortemente impegnata per dare energia al Paese. Impossibile non partire dalla 3Sun Gigafactory, progetto strategico per la sicurezza e l’indipendenza energetica dell’Italia ma anche per l’Europa e in particolare per rafforzare la filiera europea delle rinnovabili accelerando la transizione energetica. Destinata a diventare entro il 2024 la più grande fabbrica di pannelli solari in Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno, utilizzerà una tecnologia innovativa unica al mondo. Non a caso nell’intervista Francesco Starace ha parlato di “primato europeo ed eccellenza mondiale per il fotovoltaico” in merito al progetto denominato “TANGO”, iTaliAN Giga factOry: la Commissione UE, riconoscendone il valore, lo ha incluso tra le sette iniziative selezionate nell’ambito del primo bando dell’Innovation Fund.

Francesco Starace: l'Italia può giocare da protagonista puntando su rinnovabili, potenziamento reti e innovazione tecnologica

Per Francesco Starace la 3Sun Gigafactory di Enel Green Power si configura quindi come “una delle massime espressioni del nostro impegno per la crescita e l'indipendenza energetica dell’Italia”. Nell’intervista l’AD di Enel ha parlato anche di alcuni dei temi più dibattuti oggi legati al mondo dell’energia: l’auto elettrica, le sfide e le opportunità per il mercato, la sicurezza energetica. Nei prossimi anni le nuove tecnologie, la visione strategica, le competenze saranno sempre più importanti per supportare efficacemente la transizione energetica: in questo l’Italia potrà ricoprire un ruolo da protagonista solo riuscendo a creare e rafforzare una catena del valore nazionale in grado di competere nello scenario internazionale. Puntare oggi su rinnovabili, potenziamento delle reti e innovazione tecnologica significa andare nella giusta direzione, come ha approfonditamente spiegato anche a “Zapping” l’AD Francesco Starace.

Stefano De Capitani: intelligenza artificiale, i vantaggi per una governance cittadina sostenibile

Municipia S.p.A., il presidente Stefano De Capitani: “Nei nuovi centri urbani il legame tra digitale e sostenibilità si fa sempre più stretto e l’utilizzo ottimale di tecnologie, quali intelligenza artificiale, IoT e realtà aumentata, gioca un ruolo decisivo”.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: dall’AI un impulso decisivo al buon funzionamento dei Comuni

È Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., a sottolineare il ruolo decisivo che intelligenza artificiale, IoT e realtà aumentata giocano per una evoluzione efficace, in chiave “smart”, dei centri urbani: basti pensare al percorso che sta seguendo ad esempio Hong Kong e alle priorità di sviluppo che ha indicato. Tra queste, ricorda Stefano De Capitani, l’innovazione tecnologica, i finanziamenti verdi, l’attrazione di nuovi talenti e la sinergia tra amministrazione pubblica, realtà di imprenditoria innovativa e di ricerca del territorio. Il legame tra digitale e sostenibilità nei nuovi centri urbani oggi si fa quindi sempre più stretto: Municipia S.p.A. ha modo di appurarlo quotidianamente nei progetti di digital transformation che porta avanti al fianco di Comuni di ogni dimensione.

Stefano De Capitani: intelligenza artificiale, i vantaggi per una governance cittadina sostenibile

Stefano De Capitani osserva quindi come le potenzialità dell’intelligenza artificiale per i Comuni al giorno d’oggi siano molteplici: “Pensiamo alla possibilità di disegnare percorsi di efficientamento energetico (dell’illuminazione e degli edifici pubblici, ad esempio) contribuendo al perseguimento degli obiettivi di risparmio e di tutela ambientale dei Comuni oppure alla funzione degli assistenti virtuali o delle chatbot, che permettono di arricchire e facilitare l’interazione con i cittadini, fornendo risposte veloci e, soprattutto, focalizzando l’interesse sulle soluzioni, anche proattive, alle richieste della popolazione”. Le governance cittadine, anche grazie all’apporto di realtà come Municipia S.p.A., leader nell’implementazione di processi di digital transformation, possono quindi servirsi di algoritmi intelligenti, capaci di processare moli di dati: in questo modo, conclude Stefano De Capitani, possono sviluppare “una visione chiara delle scelte che devono compiere”.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali premiata per le gestioni patrimoniali green

L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza certifica la leadership di Banca Generali sul fronte degli investimenti sostenibili ESG: la vittoria della medaglia d'oro come "Migliori Gestori Patrimoniali Green 2023".

Banca generali

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali medaglia d’oro nelle Gestioni Patrimoniali Green del 2023

Leader per valore del servizio, innovazione e investimenti sostenibili ESG, Banca Generali inizia l’anno conquistando l’oro: l'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza che ogni anno analizza le proposte di portafogli di investimento sviluppate da parte dei principali operatori finanziari italiani per un cliente tipo ha assegnato all’asset management dell’Istituto la medaglia d’oro come "Migliori Gestori Patrimoniali Green 2023". Banca Generali, alla luce del forte impegno sul fronte degli investimenti sostenibili ESG e dei risultati raggiunti, è stata inclusa inoltre nella ristretta cerchia dei "Migliori Gestori in Italia del 2023". È un ulteriore riconoscimento a quanto fatto sul fronte della sostenibilità, il cui valore è nelle parole dell’AD Gian Maria Mossa: “Crediamo fermamente nell’importanza di una crescita sostenibile capace di creare valore per tutti gli stakeholder “.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali avvicina i clienti ai 17 SDGs dell'Agenda Onu 2030

Il percorso di Banca Generali sul fronte degli investimenti sostenibili ESG si arricchisce quindi di questo importante riconoscimento. L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha chiesto alle banche italiane di elaborare due portafogli di investimento, "classic" e "sostenibile", tenendo in considerazione l'attuale scenario di mercato. In questa seconda categoria è emersa la leadership dell’Istituto guidato da Gian Maria Mossa, a fronte della marcata esposizione agli investimenti sostenibili ESG, della personalizzazione dell'offerta e della qualità della fund selection. L’asset management di Banca Generali annovera un’esperienza ventennale nelle gestioni patrimoniali, caratterizzata a partire dal 2019 da un imprinting sostenibile. La valutazione dell'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha riguardato tre sottocategorie (questionario sostenibilità, ESG-Score e Risk/Return): nell’assegnare a Banca Generali un punteggio di 95 su una scala da 0 a 100, è stato sottolineato come “le linee ESG abbiano co-partecipato insieme alle asset class tradizionali per raggiungere un posizionamento sopra i benchmark di mercato”.

Lorenzo Vangelisti: l’intervista al CEO di Valeur Group su “The CEO Publication”

“The CEO Publication”: Lorenzo Vangelisti ripercorre la storia di Valeur Group soffermandosi sui principi che l’hanno ispirato nel guidarne la crescita.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti: dietro la crescita di Valeur Group, intervista al CEO

Esperienza, leadership, affidabilità: Lorenzo Vangelisti, oggi alla guida di Valeur Group, ha improntato su questi valori il proprio percorso professionale e, su di essi, ha costruito la crescita del Gruppo indipendente specializzato in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate. Lo ha ricordato recentemente anche in una intervista rilasciata a "The CEO Publication", rivista di prestigio internazionale. Da un lato l’esperienza: “Muoversi in un mondo che evolve con grande rapidità richiede una approfondita conoscenza dei mercati e un aggiornamento costante delle proprie competenze tecniche per arrivare a sviluppare le capacità necessarie a intercettare in anticipo i cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio” si legge sul sito di Lorenzo Vangelisti. D’altronde “non è l’improvvisazione ma l’esperienza a fare la differenza”: lo conferma anche la storia di Valeur Group che, nato nel 2010, ha acquisito rapidamente una significativa rilevanza nel settore Finance grazie alla qualità e all’eccellenza dei servizi che è in grado di fornire.

Lorenzo Vangelisti: affidabilità e leadership, la vision del CEO di Valeur Group

Punti di forza di Valeur Group, come spiega il CEO Lorenzo Vangelisti, non sono solo l’approfondita conoscenza dei mercati e un costante aggiornamento delle competenze ma anche la capacità di creare team di professionisti altamente qualificati. In questo si riflette l’efficacia della “leadership” secondo il CEO: “L’obiettivo si può raggiungere anche in solitaria ma solo insieme si può arrivare oltre. Insieme, unendo l’esperienza e le competenze di ognuno, il percorso per raggiungere la meta può acquisire una ricchezza più grande e arrivare ben oltre l’obiettivo inizialmente auspicato. Il compito del leader è tenere unito il gruppo: con determinazione, forza e senso di responsabilità”. Fondamentale poi per ogni azienda è l’affidabilità che, nella vision di Lorenzo Vangelisti, si consolida nel tempo “attraverso la qualità dei propri servizi e prodotti, l’attenzione al cliente, l’impegno nel portare innovazione e contribuire a una crescita sana della società e, più in generale, del pianeta”. È “il principio a cui ispirarsi, la meta a cui tendere in ogni scelta strategica”.

Legalità e trasparenza: l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris sigla accordo con Guardia di finanza

Prosegue l’impegno per la legalità e la trasparenza del Gruppo FS. L’Amministratore Delegato Luigi Ferraris ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con il Corpo della Guardia di finanza.

Luigi Ferraris

Gruppo FS, Luigi Ferraris: l’accordo siglato con la Guardia di finanza

Prevenire i tentativi di infiltrazione criminale nel tessuto economico legale, tutelare la regolarità e la trasparenza degli appalti promossi dal Gruppo ferroviario, contrastare infine le frodi, la corruzione e, più in generale, gli illeciti in materia di spesa pubblica, con particolare attenzione verso gli interventi previsti nell’ambito del PNRR. Questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato tra l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, e il Comandante Generale della Guardia di finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana. Il 20 gennaio scorso, la Sala San Matteo del Comando Generale della Guardia di finanza ha quindi fatto da cornice all’importante accordo che ha sugellato la collaborazione tra le due parti. L’ulteriore attivazione di un monitoraggio capillare delle infrastrutture strategiche del Gruppo guidato da Luigi Ferraris è stata resa possibile grazie alle riprese e ai rilievi fotografici effettuati con l’ausilio di mezzi aerei della Guardia di finanza.

Luigi Ferraris: l’impegno del Gruppo FS a difesa della legalità

A margine dell’evento – si legge in una nota – le Autorità intervenute hanno espresso soddisfazione per il nuovo memorandum, che rappresenta uno strumento di potenziamento delle linee di presidio della legalità in un settore strategico per l’economia nazionale”. Il protocollo d’intesa siglato dall’AD Luigi Ferraris arriva a seguito di altri due accordi sottoscritti nei mesi precedenti a conferma dell’impegno del Gruppo ferroviario a difesa della legalità. Il 10 maggio scorso è stata annunciata la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri volta a contrastare le infiltrazioni criminali e tutelare al contempo la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri delle opere infrastrutturali gestite dal Gruppo. Il miglioramento dell'efficacia delle operazioni di soccorso e di sicurezza è stato invece il tema principale al centro del protocollo siglato il 15 luglio scorso con il Dipartimento dei Vigili del fuoco.  

Claudio Descalzi a Devens: fusione a confinamento magnetico, il punto sul progetto

Eni, nuovo accordo di cooperazione con CFS per accelerare l'industrializzazione dell’energia da fusione: l’AD Claudio Descalzi parla di “potenziale svolta tecnologica epocale”.

Claudio Descalzi

Eni, l’AD Claudio Descalzi a Devens sottoscrive accordo di cooperazione con CFS: i dettagli

L’AD di Eni Claudio Descalzi l’ha definita non a caso “una rivoluzione incredibile”: quando all’inizio del prossimo decennio “vedremo realizzata la prima centrale elettrica di CFS basata sulla fusione a confinamento magnetico, avendo poi davanti a noi quasi vent’anni per diffondere la tecnologia e raggiungere gli obiettivi di transizione energetica al 2050” significherà poter “disporre a livello industriale di una tecnologia in grado di fornire grandi quantità di energia senza alcuna emissione di gas serra prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile fornendo un contributo sostanziale alla transizione energetica”. Insomma, tutti potranno avere accesso all’energia e si potranno sviluppare industrie, catene alimentari, catene sanitarie a prezzi bassissimi: l’AD di Eni Claudio Descalzi lo ha spiegato lo scorso 9 marzo a Devens, nella sede di CFS (Commonwealth Fusion Systems), lo spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT) con cui Eni collabora dal 2018 per accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione. Ed è in quest’ottica che è stato sottoscritto un ulteriore accordo di cooperazione che rafforza la partnership tra le due società, unendo l’esperienza ingegneristica e di project management di Eni ad una serie di progetti a supporto di CFS, e lo sviluppo e distribuzione dell’energia da fusione su scala industriale.

Claudio Descalzi: l'energia da fusione non è solo una rivoluzione tecnologica ma anche geopolitica

Secondo l’AD Claudio Descalzi “siamo di fronte a una potenziale svolta tecnologica epocale” e i vantaggi per i consumatori saranno “infiniti”. Da anni Eni lavora nell’ottica di raggiungere la leadership tecnologica “con un approccio di neutralità e diversificazione, alla base del proprio percorso di decarbonizzazione”. In questo iter si inserisce la collaborazione con CFS: iniziata nel 2018, si basa sulla consapevolezza del grande valore strategico di questa innovazione tecnologica e della solidità della società. Nel settembre del 2021 il conseguimento di un primo grande traguardo con il successo del test su un magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors): il magnete più potente del suo genere al mondo assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica e potrà contribuire al raggiungimento dell'energia netta da fusione in un futuro impianto dimostrativo. L’obiettivo di Eni e CFS è dunque l’applicazione industriale della tecnologia della fusione a confinamento magnetico per il prossimo decennio. Il primo impianto pilota a confinamento magnetico al mondo a produzione netta di energia da fusione, denominato SPARC, è in costruzione e sarà operativo entro il 2025. Il progetto prevede inoltre che a sua volta SPARC fungerà da banco di prova per lo sviluppo di ARC: la prima centrale elettrica industriale da fusione in grado di immettere elettricità in rete, che dovrebbe essere operativa nei primi anni del 2030. Eni è stata la prima azienda energetica ad impegnarsi concretamente in questo settore: “Oggi rafforziamo ulteriormente questa collaborazione con le nostre competenze ed esperienza con l’obiettivo di accelerare il più possibile il percorso di industrializzazione della fusione”, ha ricordato in merito Claudio Descalzi.

Allarme cybersecurity, Paola Severino: “Ricambio generazionale necessario per tutelare la PA”

Diminuiscono furti e rapine ma aumentano i reati informatici. Paola Severino, oggi alla guida della SNA, ne ha parlato a “Unomattina Estate”.

Paola Severino

Paola Severino: la presenza delle forze dell’ordine sul territorio come deterrente

In Italia durante i mesi del lockdown sono drasticamente diminuiti furti, rapine e omicidi. Di contro, si è assistito ad un boom dei crimini informatici. A dirlo i dati del Viminale raccolti tra luglio 2019 e luglio 2020, che riportano un calo dell’indice di delittuosità del 55% a fronte di un aumento di frodi informatiche. Paola Severino, Vicepresidente dell’Università Luiss, è stata intervistata sul tema durante una puntata di “Unomattina Estate”, in onda su Rai 1. Per la Professoressa la diminuzione di furti (-26%), rapine (-21%) e omicidi (16,9%) è imputabile sì al periodo di emergenza sanitaria ma anche all’intensificazione dei controlli sul territorio: “La presenza delle forze dell'ordine per la verifica e la prevenzione dei reati costituisce una strada da percorrere e da continuare a percorrere per il futuro – ha commentato Paola SeverinoQuanto ai reati informatici, abbiamo avuto un aumento del 20% dei delitti e del 12% delle frodi. Abbiamo usato molto di più internet, spesso con dei mezzi non particolarmente tutelati come accade invece negli uffici pubblici o comunque negli uffici aperti al pubblico. Per il futuro – è il monito dell’ex Ministro – dobbiamo essere tutti molto attenti a non cedere i nostri dati a nessuno, a fare in modo che nessuno realizzi attività di hackeraggio sui nostri sistemi informatici: l'autoprotezione credo che sia la prima tappa verso la lotta ai reati informatici”.

Paola Severino: PA, contro i reati informatici piano di assunzione destinato ai giovani

L’aumento dei crimini informatici deriva anche dalle attività della criminalità organizzata, aggiunge Paola Severino, che soprattutto in momenti di crisi economica è alla ricerca di nuove fonti di guadagno illecito online. Alta è anche l’attenzione sui fondi europei in arrivo nei prossimi mesi: “Il Ministero dell'Interno sta implementando tutte le attività di prevenzione rispetto alle organizzazioni criminali: la costituzione dell’Organismo permanente di monitoraggio e di analisi sulle attività delle organizzazioni criminali dimostra la tempestività con cui in Italia sappiamo affrontare questi fenomeni”. Fondamentale nella lotta al cybercrime il ruolo della Pubblica Amministrazione, che per farsi trovare pronta deve accelerare sulla trasformazione digitale e puntare sui giovani: “Il ricambio generazionale è necessario per rendere più innovative e brillanti le attività della PA – ha spiegato Paola Severino e i cosiddetti nativi digitali sanno molto meglio di noi come difendere le istituzioni dagli attacchi informatici. Credo che un progetto articolato di assunzione di giovani che siano esperti di questa materia sia importantissima, così come credo che le nostre università si debbano impegnare in questo compito, perché andrà a sostituire al pronto soccorso dei sussidi dei rimedi strutturali che invece sono la vera cura alla crisi economica nata dopo la pandemia”.

Paolo Gallo: trasformazione digitale e gas rinnovabili, l’intervento dell’AD di Italgas

Per gestire i nuovi gas rinnovabili occorre puntare sul digitale: a spiegarlo l’AD di Italgas Paolo Gallo sul palco dell’Assemblea annuale di Proxigas. 

Paolo Gallo

Paolo Gallo: Italgas e la scommessa su digitalizzazione e biometano

In vista del possibile utilizzo di nuove fonti energetiche green è necessario rendere sempre più flessibili le infrastrutture di trasporto del gas creando un network in grado di gestire più commodity contemporaneamente. Un obiettivo sfidante che può essere raggiunto solo grazie al digitale. È il messaggio lanciato da Paolo Gallo in occasione della prima Assemblea annuale di Proxigas. Per l’Amministratore Delegato di Italgas digitalizzare le reti è l’unico modo per accogliere i nuovi gasi rinnovabili come il biometano e nel prossimo futuro anche l’idrogeno. Ma oggi è soprattutto sul primo che il Paese deve puntare: “Il biometano ha enormi potenzialità di copertura del fabbisogno energetico dell'Italia – ha spiegato Paolo GalloIn Europa, Francia e Germania sono i Paesi più avanti: i primi avendo quasi la metà dell'intera dotazione impiantistica europea per il biometano, i secondi per la quantità produttiva di circa 1,2 miliardi di metri cubi l'anno".

Paolo Gallo: oggi anche l’efficienza energetica è un driver strategico

Sfruttando le risorse in arrivo con il PNRR l’Italia, che dal punto di vista della produzione è al secondo posto in Europa, potrà arrivare a coprire grazie al biometano circa l’8% dell’attuale domanda di gas a livello nazionale. Due tuttavia le criticità da affrontare, secondo Paolo Gallo: i tempi troppo lunghi delle procedure autorizzative e l’assenza di una politica di incentivi, con i produttori di biometano che oggi affrontano l’80% dei costi di connessione alla rete: “Altrove la situazione è diversa: in Germania, per esempio, sulle spalle del produttore pesa solo il 25% dei costi, in Irlanda il 30%”. Sul palco dell’Assemblea Proxigas l’AD di Italgas ha voluto sottolineare anche il peso sempre più importante dell’efficienza energetica, “driver strategico in questo particolare periodo storico”. Il rincaro dei prezzi dell’energia ha dato il via ad un deciso contenimento dei consumi: “Un trend che va monitorato e alimentato – ha aggiunto Paolo GalloRispetto allo scorso anno, in Italgas siamo riusciti a risparmiare il 30% di consumi di elettricità e gas attraverso il proseguimento di azioni di efficientamento già avviate”.

12° Congresso Filt Cgil, l’intervento di Luigi Ferraris (AD del Gruppo FS)

L’AD Luigi Ferraris a Catania per il 12° Congresso Filt Cgil: “Gruppo FS pronto a rafforzare la propria presenza nel mercato europeo della logistica”.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: il ruolo della logistica italiana tra Mediterraneo ed Europa

Nel suo ruolo naturale di hub del Mediterraneo, l’Italia è destinata a giocare un ruolo fondamentale nella logistica europea. Per questo è necessario che il Paese si doti di un’area logistica a capo dell’intera catena del valore e di un’offerta integrata. È il monito lanciato da Luigi Ferraris sul palco del 12° Congresso Filt Cgil tenutosi a Catania. Nell’ambito della tre giorni, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS ha preso parte al panel “Un nuovo patto per i trasporti del futuro: salari, diritti, regole”. Il manager ha ricordato che uno dei principali scopi del Gruppo è raggiungere entro il 2030 l’obiettivo europeo del 30% di merci trasportate su rotaia e diventare operatore di sistema grazie allo sviluppo di una logistica sempre più integrata, sostenibile e innovativa e alla promozione di un trasporto sempre più intermodale. Ora che anche il mercato europeo per la logistica inizia a espandersi, Gruppo FS punta a rafforzare la sua presenza. “Siamo già in centro Europa con Tx logistik, ma bisogna fare di più – ha detto Luigi FerrarisPer essere protagonisti dobbiamo fare il primo passo”. Su questa linea il recente accordo siglato con la svizzera Hupac con l’obiettivo di aumentare l’offerta di servizi intermodali, terrestri e marittimi in Italia e verso l’Europa e in particolare sulle relazioni Italia-Europa nordorientale ed Europa sudorientale-Balcani.

Luigi Ferraris: investimenti su nuovi terminali e infrastrutture le priorità del Gruppo FS

Il Memorandum of Understanding prevede anche una collaborazione attiva tra Gruppo FS e Hupac per lo sviluppo e la gestione dei terminal: “Dobbiamo fare investimenti soprattutto in nuovi terminali – ha sottolineato Luigi Ferrarische consentano di collegare il trasporto su gomma con il trasporto ferroviario. Stiamo facendo anche delle partnership con grandi operatori, anche transfrontalieri, per sviluppare un’offerta integrata”. Prosegue l’impegno del Gruppo FS anche sulla realizzazione di nuove infrastrutture, con la società che si è detta pronta a rispondere alle nuove esigenze di efficienza e sicurezza sorte con la pandemia. Nel prossimo decennio il Gruppo guidato da Luigi Ferraris è pronta a investire 160 miliardi di euro in infrastrutture ferroviarie e stradali: “Siamo all’inizio di un percorso che ci vede fare investimenti importanti, di trasformazione, per i prossimi dieci anni ed oltre – ha concluso l’AD – per questo ci aspettiamo di avere un aumento della capacità di trasporto ferroviario del 20% e un aumento del 30% dei passeggeri su mezzi di trasporto multimodali, treni e bus”.

Eni, l’AD Claudio Descalzi: decarbonizzazione, strategie condivise per raggiungere l’obiettivo

Eni, QN intervista l’AD Claudio Descalzi: “L’Europa sta dando l'esempio, ma occorre coinvolgere tutti i Paesi. Puntiamo sulla tecnologia che non può essere ostaggio dell'ideologia”.

Claudio Descalzi

Il futuro sarà green: l’intervista a Claudio Descalzi

L’AD Claudio Descalzi, intervistato lo scorso 26 gennaio da QN ad Abu Dhabi in occasione della XIII assemblea dell’Irena, ha sottolineato il valore delle rinnovabili e dell’idrogeno nella decarbonizzazione. Ricoprono infatti un ruolo fondamentale per riuscire ad arrivare all’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 con uno step al 2030 attorno al -45%. Dai dati condivisi dall’Agenzia internazionale per le rinnovabili emerge però che i Paesi puntano entro il 2030 a raggiungere 5,4 TW di capacità installata di fonti rinnovabili: la metà dei 10,8 TW necessari a quella data per decarbonizzare il mix elettrico e rimanere in linea con lo scenario 1,5 °C. Necessario quindi aumentare l’impegno, come sottolinea anche Claudio Descalzi secondo cui la Cop 28, la conferenza sul clima che si svolgerà a novembre a Dubai, non dovrà “solo fissare i target” ma “fare una grande apertura alla neutralità tecnologica, senza preclusioni” nell’ottica di raggiungere “l’obiettivo finale di abbattere la Co2”. Parlare dei target, per quanto importante, non basta: occorre discutere anche di “come si raggiungono questi target, quali sono gli investimenti, quali sono le attività, chi le fa, perché se non decliniamo tutto il sottostante dei target continuiamo a parlare di qualcosa che è monodimensionale. E invece bisogna dare profondità”.

Claudio Descalzi: decarbonizzazione, serve una vision condivisa

Il ruolo delle aziende è essenziale quasi come quello degli Stati”, sottolinea Claudio Descalzi nell’intervista. “La decarbonizzazione è un fatto globale, non può appartenere solo agli Stati. Detto questo, l'impegno deve appunto essere globale. L'Europa sta dando l'esempio, ma serve uno sviluppo di policy che esca dai confini europei e diventi cultura di tutti gli altri Stati, specialmente quelli che emettono molto. Perché è chiaro che un continente come l'Africa, che emette il 3% e ha una popolazione pari a tutti i Paesi Ocse, deve essere solo aiutato tecnologicamente, mentre gli altri Paesi, ciascuno a suo modo, devono contribuire alla decarbonizzazione”, ha spiegato l’AD di Eni sottolineando come in questo momento di grandi cambiamenti la filiera del gas abbia assunto “una importanza strategica per il nostro Paese e avrà sempre più importanza”. La Cop28 in quest’ottica “deve riuscire non solo a coinvolgere ogni Stato su obiettivi ambiziosi, suoi percorsi, ma anche a trovare una convergenza tra tutti gli Stati sulle policy, su una grande apertura alla neutralità tecnologica, con la tecnologia che non deve essere ostaggio di un'ideologia”. L’obiettivo secondo Claudio Descalzidev’essere di abbattere il contenuto di Co2, arrivare a prodotti verdi. Serve una maturazione che dev'essere globale con una convergenza di società, Stati e politica sull'obiettivo finale che è la decarbonizzazione”.

Luigi Cantamessa (Fondazione FS Italiane): viaggiare e riscoprire le linee storiche

Luigi Cantamessa, Direttore Generale di Fondazione FS Italiane, si è soffermato sull’importanza dei progetti di recupero delle linee ferroviarie storiche, come quella della Transiberiana d’Italia che collega Sulmona e Roccaraso, in Abruzzo.

Luigi Cantamessa

Luigi Cantamessa: riscoprire il valore del tempo e le bellezze naturali

Recuperare, preservare e valorizzare il patrimonio storico delle Ferrovie dello Stato Italiane con attività di turismo lento, sostenibile e di prossimità. È questo l’obiettivo di Fondazione FS Italiane, nata a marzo 2013 e resa possibile dall’incontro tra la Capogruppo FS italiane, RFI e Trenitalia, i tre soci fondatori a cui si è aggiunto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nel 2015 come “aderente istituzionale”. La Fondazione è guidata dal Direttore Generale Luigi Cantamessa, autore, tra le altre cose, del progetto “Binari senza tempo” che ha consentito di recuperare oltre 600 chilometri di linee ferroviarie storiche. “Servono treni lenti per godere di panorami unici e belli come quelli dove passano le linee storiche”, ha evidenziato a bordo del treno “Centoporte” degli anni ’30, facente parte della Transiberiana d’Italia che collega Sulmona e Roccaraso, in Abruzzo: I passeggeri hanno modo di socializzare e riscoprire il valore del tempo, come delle bellezze naturali”, ha aggiunto Luigi Cantamessa in merito. È per questo che Fondazione FS italiane è più che mai impegnata nella valorizzazione delle ricchezze del territorio italiano, tra paesaggi mozzafiato, treni storici, borghi e linee ferroviarie di altri tempi.

Transiberiana d’Italia, i progetti della Fondazione guidata da Luigi Cantamessa

Dando nuova vita a luoghi e itinerari destinati all’abbandono, i progetti di Fondazione FS Italiane hanno lo sguardo puntato verso il futuro senza dimenticare il valore di quanto giunge dal passato anzi, al contrario, donandogli nuovi stimoli e idee. I turisti possono così conoscere territori italiani preziosi, a volte nascosti, ma tutti da valorizzare. Ne è un esempio la Transiberiana d’Italia, sulla quale il Direttore Generale Luigi Cantamessa ha ospitato “Adnkronos” e la community “IgersItalia” in occasione di Abruzzo Winter Instameet, evento tenutosi il 14 e 15 gennaio 2023 nelle città di Sulmona e Roccaraso. Per l’occasione, il Direttore Generale della Fondazione ha sottolineato come tali progetti consentano di riappropriarsi di antichi valori come quelli del piacere della calma e della padronanza del tempo. Elementi che la Transiberiana d’Italia consente di toccare con mano e che hanno attratto visitatori anche di livello internazionale, come accaduto anni fa con Madonna e la sua comitiva di amici. Come rimarcato da Luigi Cantamessa, tutto ciò è possibile con “treni lenti per godere di panorami unici e belli come quelli dove passano le linee storiche”.

Stefano Donnarumma: Terna, nuovi obiettivi per ridurre del 46% le emissioni di CO2 al 2030

Stefano Donnarumma: Terna si impegna a tagliare del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019, migliorando così il precedente obiettivo che fissava una riduzione pari a circa il 30%.

Terna

Science Based Target, il ruolo di Terna nella sostenibilità

Terna adotta un nuovo Science Based Target (SBT) con cui rafforzare la strategia per la decarbonizzazione. Lo ha annunciato di recente il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma specificando come il nuovo obiettivo al 2030 preveda una riduzione del 46% nelle emissioni di CO2 rispetto al 2019, includendo sia le emissioni dirette (“Scope 1”) sia quelle indirette (“Scope 2”). Il target migliora il precedente obiettivo che si attestava a un valore del 30%. Per Terna, dunque, una rinnovata attenzione sul tema delle emissioni climalteranti, che fa seguito al primo Science Based Target adottato nel 2021. Il progetto al 2030, convalidato da SBTi (Science Based Target initiative), prevede obiettivi coerenti con lo scenario definito dagli scienziati “1,5°C”, il più ambizioso per quanto riguarda il controllo dell’innalzamento delle temperature, in conformità con l’Accordo di Parigi stipulato nel 2015. Introdotto anche un obiettivo di riduzione delle emissioni indirette “Scope 3” – riguardanti ad esempio la catena di fornitura o la mobilità dei dipendenti – con un’ulteriore estensione che comprende le società controllate Brugg e Tamini.

Terna tra investimenti sostenibili e integrazione dell’economia circolare

La sostenibilità si conferma elemento centrale nella strategia di Terna, come attesta anche il 99% degli investimenti previsti nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, per loro natura sostenibili in base al criterio di eleggibilità della Tassonomia Europea. L’impegno per la decarbonizzazione emerge, inoltre, dalla tabella di marcia strutturata nell’ambito dell’economia circolare, con oltre 50 azioni specifiche per integrare la circolarità nel modello di business aziendale. Strategia sostenibile che per il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma ha condotto all’inserimento nei principali indici ESG mondiali: “Top 1%” per il Sustainability Yearbook di S&P Global e “top performer” per le maggiori agenzie di rating ESG, Terna è infatti inclusa nei Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, ECPI, Euronext Vigeo Eiris, FTSE4Good, GLIO/GRESB ESG Index, MIB 40 ESG, MSCI, S&P Global 1200 ESG e Stoxx Global ESG Leaders. Il Science Based Target appena migliorato, invece, fa parte di un progetto sviluppato in collaborazione tra Climate Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e WWF.

Alessandro Benetton, Presidente di Edizione: Telepass-Figc, partnership di valore

“Lo sport tra i valori fondanti di Edizione. E oggi si apre un nuovo ciclo di grandi discontinuità”: nelle parole del Presidente Alessandro Benetton il valore della partnership Telepass-Figc per il Gruppo.  

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Telepass accompagnerà gli azzurri e le azzurre nella corsa verso i prossimi europei e mondiali

È un “nuovo ciclo di grandi discontinuità” per Edizione, come ha sottolineato il Presidente Alessandro Benetton, quello che si è aperto lo scorso 1° marzo con l’annuncio ufficiale dell’accordo di collaborazione sottoscritto da Telepass con Figc: la società di Edizione, leader della mobilità integrata, sarà Top Partner delle nazionali di calcio maschili e femminili per i prossimi quattro anni. Le “tante emozioni” di quella giornata sono state condivise da Alessandro Benetton, Presidente di Edizione, in un post sui suoi canali social: ai follower ha raccontato di aver ricevuto una maglietta con il numero 10 e la scritta ‘Benetton’ da Roberto Mancini, CT della Nazionale Italiana Campione d’Europa, presente all’evento insieme a Milena Bertolini, CT della Nazionale Femminile.

Alessandro Benetton: per Edizione un nuovo capitolo che poggia i valori dei fondatori fra i quali lo sport

Insieme ai miei cugini”, ha spiegato Alessandro Benetton, “abbiamo deciso di aprire per il nostro gruppo un ciclo nuovo di grandi discontinuità senza dimenticare i valori dei fondatori, fra i quali lo sport che ha sempre avuto rilevanza”. L’accordo di collaborazione Telepass-Figc inaugura quindi “un nuovo capitolo che poggia su valori antichi nel Volley, nel Basket, nel Rugby e nella Formula 1 delle auto, dove abbiamo vinto tre mondiali”. In particolare, ha sottolineato il Presidente di Edizione, “siamo contenti di sostenere anche il mondo femminile dello sport”. La nuova maglia debutterà il 23 marzo in occasione di Italia-Inghilterra, valida per le qualificazioni europee e in programma allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli. La firma dell’accordo, sottoscritto dai vertici di Telepass e Figc, è avvenuta alla presenza di Alessandro Benetton, Presidente di Edizione, e di Giampiero Massolo, Presidente di Atlantia.

Paolo Gallo: Italgas per il quarto anno consecutivo nel Sustainability Yearbook di S&P Global

L’agenzia di rating premia il percorso ESG di Italgas che, sotto la guida di Paolo Gallo, si conferma leader a livello mondiale per il quarto anno consecutivo.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: Italgas tra le 708 aziende del Sustainability Yearbook 2023

Il 2023 di Italgas si apre all’insegna della sostenibilità. Per la quarta volta consecutiva la società guidata da Paolo Gallo è stata infatti inserita nell’S&P Global Sustainability Yearbook, che ogni anno valuta le best practice delle aziende leader a livello mondiale. Basata sui risultati del Corporate Sustainability Assesment (CSA) condotto nel 2022 su 7.800 realtà, quest’anno la classifica realizzata dall’agenzia di rating sui temi della sostenibilità conta 708 società. Impatto ambientale, strategia climatica, rapporto con la comunità, sicurezza sul lavoro e corporate governance sono alcuni dei criteri ESG valutati da S&P Global, che ha riconosciuto l’impegno e i risultati del percorso sostenibile di Italgas fortemente voluto dall’Amministratore Delegato Paolo Gallo.

Paolo Gallo: Italgas, risultato conferma attenzione verso criteri di sostenibilità

Grazie alle solide performance registrate sul fronte ESG, per l’edizione 2023 S&P Global ha deciso di premiare Italgas includendola nella categoria “Top 1% S&P Global ESG Score”. Per il Gruppo guidato da Paolo Gallo il riconoscimento dell’agenzia di rating è “l’ulteriore conferma dell’attenzione di Italgas verso i criteri guida della sostenibilità, ambientale sociale e di governance, nonché dell’impegno per il raggiungimento dei target di riduzione dell’impronta di carbonio e dei consumi di energia connessi alle proprie attività”. Non a caso, economia circolare e sviluppo dei gas rinnovabili, insieme con innovazione tecnologica e formazione, rappresentano i driver strategici di “Costruttori di Futuro”, il Piano di Creazione di Valore Sostenibile 2022-2028 lanciato da Italgas con l’obiettivo di definire impegni e target misurabili in linea con il Piano Strategico. In una recente intervista rilasciata a “MF-DowJones”, Paolo Gallo ha ribadito che la priorità dell’azienda è tutelare il Pianeta favorendo la transizione ecologica. Per farlo, Italgas è impegnata nella realizzazione di un network full digital in grado di accogliere gas rinnovabili, con la rete che nel 2028 sarà hydrogen-ready.

Carlotta Ventura: dagli esordi al presente professionale in A2A

Carlotta Ventura guida attualmente l’Area Communication, Sustainability and Regional Affairs della Life Company A2A. Il suo profilo professionale include un ampio set di competenze specialistiche sviluppate nella comunicazione istituzionale e d’impresa, nonché in aree quali sostenibilità, responsabilità sociale, innovazione, ricerca e start up.

Carlotta Ventura

La biografia professionale di Carlotta Ventura

Laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, Carlotta Ventura ha maturato oltre 30 anni di esperienza presso grandi aziende dei settori automotive, telecomunicazioni, digitale, mobilità e consulenza. Il suo esordio professionale avviene nel 1992: nel corso di otto anni assume incarichi di responsabilità crescente presso grandi Gruppi del comparto automotive, tra cui General Motors Italia, Opel Italia e Ford. Nel 2000 approda in Telecom Italia, realtà presso cui arriva a ricoprire l’incarico di Executive Vice President - Brand Strategy and Media, occupandosi di gestione e posizionamento del marchio, strategie di comunicazione e identità aziendale. Dal 2016 al 2018 Carlotta Ventura è Direttore Centrale Brand Strategy and Communications di Ferrovie dello Stato Italiane. In passato è stata anche Direttore del Centro Studi Americani e Direttore Brand, Marketing and Communications for Mediterranean Region per EY (Ernst & Young), incarichi ricoperti dal 2019 al 2020.

Carlotta Ventura in A2A

Carlotta Ventura intraprende una nuova sfida professionale nel 2020, anno in cui entra a far parte di A2A: il suo ruolo è quello di guidare e coordinare l’Area Communication, Sustainability and Regional Affairs del Gruppo. Forte delle ampie competenze maturate in carriera, la manager ha curato il rebranding aziendale avviato in concomitanza con il Piano Industriale 2021-2030, che ha marcato il passaggio della società da multiutility a Life Company. Carlotta Ventura è inoltre Rappresentante permanente del Gruppo A2A presso gli organi sociali del Centro Studi Americani e Componente del CdA di A2A Smart City. Fondatrice e membro di Angels4Women, opera anche nell’Advisory Board di StartupItalia e nel Consiglio Direttivo di UPA (Utenti Pubblicità Associati). Tra i suoi incarichi correnti anche quello di Adjunct Professor presso la LUISS Business School e la Pontificia Università Gregoriana. Appassionata di archeologia, lingue classiche, economia e geopolitica, è inoltre impegnata in diversi progetti e iniziative a favore della sostenibilità, della diversità e dell’inclusione.

Risparmio privato, Banca Generali: il valore del progetto BG4Real

Il risparmio privato incontra l’economia reale in BG4Real, il progetto lanciato da Banca Generali: il bilancio oggi è “sicuramente positivo”.

 

Risparmio privato, Banca Generali: con BG4Real soluzioni e strumenti di investimento orientati all’economia reale

Il risparmio privato è “la vera colonna sociale del Paese”: le parole dell’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa sottolineano il valore del percorso avviato negli anni scorsi dall’Istituto leader nel private banking per avvicinare “il risparmio privato, vera e propria colonna sociale del Paese in contrapposizione al forte debito pubblico, all’economia reale”. Era il giugno 2020 quando, nell’ottica di creare “nuove opportunità e valore per i nostri clienti” e di portare “il nostro contributo alla ripresa del Paese”, fu lanciato BG4Real, il programma di soluzioni e strumenti di investimento orientati all’economia reale attraverso servizi dedicati e prodotti innovativi che consentono di allargare gli orizzonti della diversificazione. Il progetto rappresenta “un vero e proprio ponte tra le esigenze delle famiglie di stabilità e ricerca di valore nel lungo termine e la crescente domanda di credito e capitale privato dalle aziende e dal sistema economico”. Non a caso, nel presentare l’iniziativa, l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa aveva evidenziato come l’obiettivo dietro fosse di “creare valore per una crescita sostenibile coinvolgendo i clienti, la collettività e il Paese”: dalle famiglie alle piccole e medie imprese italiane duramente colpite dalla crisi, anche nell’ottica di poter contribuire a supportare i progetti per la ripresa in Europa.

La sfida è avvicinare il risparmio privato all’economia reale: la risposta di Banca Generali

Nell’ottica di avvicinare il risparmio privato all’economia reale, Banca Generali attraverso il progetto BG4Real ha dato vita a “un ecosistema di servizi di advisory e di wealth management in grado di valutare il rischio per il cliente, analizzare il valore degli asset patrimoniali riferiti all’ambito corporate, strutturare una consulenza ad hoc sui bisogni dell’impresa o accompagnarne le dinamiche nella sfera del corporate finance o operazioni straordinarie” per mezzo di una piattaforma aperta, partnership esclusive e innovazione nelle soluzioni di investimento. Il bilancio, a distanza di tre anni, è “sicuramente positivo” come ha spiegato in una intervista pubblicata lo scorso gennaio su “Bluerating” Maria Ameli, Head of Equity Private Investments di Banca Generali: “Siamo riusciti a creare interessanti ed esclusive opportunità di investimento dirette ed indirette per la nostra clientela private contribuendo concretamente all’economia reale. Penso ad esempio a PMI fortemente innovative come Webidoo o Inxpect e a realtà come Datrix che si è di recente imposta come una delle più belle storie di Borsa in epoca post pandemica. Il portafoglio equity del fondo si compone, oltre che di investimenti diretti in Italia, di una componente di fondo di fondi internazionali che ci ha aperto numerose opportunità di coinvestimento che aiutano a creare nel nostro Paese circoli virtuosi a livello industriale: alcuni esempi? HeadSpace, Too Good to Go, Nexar… e poi ora appunto la piattaforma B2C di Adore Me”. Il risparmio privato si riconferma quindi “la vera colonna sociale del Paese”, come ribadito in più occasioni anche dall’AD Gian Maria Mossa.

Francesco Starace, AD di Enel: transizione energetica, agire ora per coglierne le opportunità

L’intervento di Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, all’evento “Il Piano 2030 del settore elettrico: le opportunità per la filiera italiana”.

Francesco Starace

Lo studio “La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030”: Francesco Starace analizza i risultati

Francesco Starace lo ha spiegato chiaramente nel corso dell’evento organizzato lo scorso 8 febbraio per presentare i risultati finali dello studio di Enel Foundation “La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030”, realizzato con Althesys ed Elettricità Futura: “Nei prossimi anni ci sarà sempre più bisogno di tecnologie, competenze e visione strategica a supporto della transizione energetica”. E in questo, ha aggiunto l’AD di Enel, l’Italia potrà avere “un ruolo da protagonista solo creando e rafforzando una catena del valore nazionale in grado di competere nello scenario internazionale”. Il report evidenzia infatti come la crescita della capacità di generazione di energia rinnovabile, unito ad una spinta allo sviluppo della filiera italiana del settore, possa portare notevoli benefici economici, sociali e di indipendenza energetica. Rispetto alle stime preliminari e cautelative illustrate all’Assemblea pubblica di Elettricità Futura il 21 giugno 2022, lo studio definitivo, appena completato, presenta dati migliorativi in termini di benefici del Piano 2030 del settore elettrico per l’economia e l’occupazione. Nel corso dell’evento, oltre a Francesco Starace, sono intervenuti anche il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’Amministratore Delegato di Althesys Alessandro Marangoni e Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura.

Transizione energetica, Francesco Starace: benefici per la filiera delle tecnologie elettriche rinnovabili e smart nazionale

Il Piano 2030 del settore elettrico elaborato da Elettricità Futura, come sottolineato anche da Francesco Starace, ha un target di crescita delle rinnovabili assolutamente alla portata del nostro Paese e prevede benefici in linea anche con le stime dell’International Energy Agency (IEA) sulla crescita dei posti di lavoro nella transizione energetica: prevede oltre 360 miliardi di euro di benefici economici, in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, con 540.000 nuovi posti di lavoro nel settore elettrico e nella sua filiera industriale nel 2030, che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi. “Bisogna investire lavorando su tutta la filiera, dalla lavorazione di materie prime allo sviluppo delle tecnologie, dalla generazione alla distribuzione, fino al consumo di energia, secondo un modello di sviluppo sostenibile attento all’ambiente, alle persone e alla crescita economica”, ha ribadito in merito l’AD di Enel Francesco Starace. L’indicazione che emerge dallo studio è chiara: “Siamo di fronte a una opportunità unica, e se vogliamo coglierla pienamente il momento di agire è ora”.

Municipia S.p.A.: PNRR, la collaborazione pubblico-privato un valore aggiunto per l’attuazione nei Comuni

“Il PNRR ha destinato 2 miliardi per la digitalizzazione degli enti locali. Un’opportunità che i Comuni stanno cogliendo per rendere più efficienti gestione e servizi”: la vision di Municipia S.p.A. nelle parole del presidente Stefano De Capitani.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: PNRR, l’impegno per una digitalizzazione dei Comuni nel segno dell’efficienza

Trasformare problematiche in opportunità è quanto Municipia S.p.A. si propone di fare quotidianamente supportando Comuni di ogni dimensione nel percorso di digital transformation. La società del Gruppo Engineering, in risposta alle sfide che i Comuni si trovano davanti ogni giorno, realizza servizi innovativi disegnando il futuro delle nostre città in ottica di sicurezza, efficienza e sostenibilità. È oggi anche uno dei principali obiettivi del PNRR: rendere più efficienti e tecnologicamente avanzate le pubbliche amministrazioni. Lo spiega il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sui suoi canali social: “Le risorse finora assegnate agli enti locali per la digitalizzazione ammontano a circa 1,78 miliardi, anche se il Dipartimento per la Trasformazione Digitale stima in circa 2 miliardi gli interventi previsti in questo ambito a favore di 7.500 Comuni”. Due sono quindi le osservazioni: “La prima è che la grande maggioranza dei Comuni ha colto e sta portando avanti con convinzione l’opportunità offerta dal Piano. La seconda è che i 251 milioni che devono essere riallocati mostrano che in molti casi le PA locali hanno rinunciato ai progetti”. Questo perché, come spiega Stefano De Capitani, “nonostante gli sforzi compiuti in questi ultimi anni a livello di processi di capacity building, di fatto ancora molte PA locali registrano carenze a livello di competenze e visione strategica necessarie per sostenere le procedure e gli adempimenti burocratici richiesti dallo stesso PNRR”.

Municipia S.p.A.: Public Private Partnership per incentivare l’innovazione nei Comuni, l’efficacia del modello

Nei progetti di digital transformation che Municipia S.p.A. porta avanti al fianco di Comuni di ogni dimensione emerge l’efficacia dei modelli di collaborazione pubblico-privato. “Molti Comuni sono frenati dal timore di non poter far fronte alla piena sostenibilità, anche economica, degli interventi”, spiega infatti il presidente Stefano De Capitani sui suoi canali social aggiungendo che “è in queste situazioni che devono essere recepite appieno dalle amministrazioni comunali le opportunità che derivano dal partenariato pubblico-privato per affrontare la fase progettuale e per evitare rischi finanziari limitando l’impatto sulla spesa pubblica”: una forma di collaborazione a cui per lungo tempo si è guardato con una certa diffidenza, ora finalmente messa da parte. Ma oggi è comunque necessario “uno sforzo ulteriore per consolidare una salda condivisione operativa dei due settori, che rappresenta il tassello fondamentale nel processo di innovazione delle PA locali”. Lavorare insieme, come dice anche l’esperienza di Municipia S.p.A., è “essenziale per pensare a progetti investibili, bancabili e che generino un payback”.

Alessandro Benetton: la vision sul format “#UnCaffèConAlessandro”

Perché “#UnCaffèConAlessandro”? Lo spiega Alessandro Benetton: “Sapere che devo fare questi video mi porta a chiedermi ‘secondo te funziona così, ma ne sei sicuro?’. Non è detto che gli altri la pensino allo stesso modo. E questo può solo aiutare a migliorarmi”.

Alessandro Benetton

#UnCaffèConAlessandro: il valore del progetto nelle parole di Alessandro Benetton

Lo scorso maggio Alessandro Benetton, parlando agli studenti del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell’Università di Padova, raccontò come iniziò “#UnCaffèConAlessandro” e cosa rappresenta per lui questa esperienza. “Sapere che devo fare questi video mi porta a chiedermi ‘secondo te funziona così, ma ne sei sicuro?’. Non è detto che gli altri la pensino allo stesso modo. E questo può solo aiutare a migliorarmi”: era il 10 ottobre 2019 quando inaugurò la sua video-rubrica. Di settimana in settimana, di mese in mese, i suoi video-social sono diventati un appuntamento fisso per migliaia di followers. “Questi video mi portano a farmi molte più domande sulle mie convinzioni. E oggi le mie domande possono avere delle risposte: le vostre. Gli utenti come le loro idee hanno arricchito il mio punto di vista”, ha spiegato Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: #UnCaffèConAlessandro, la crescita della video-rubrica negli anni  

Nei video di Alessandro Benetton trovano spazio riflessioni personali, suggerimenti di lettura e cinema, interviste e non solo: negli anni il format si è ampliato originando diversi spin-off come “OMG - Oh My Generation”, “#21ChangeMakers”, “What’s Next”. Di recente Alessandro Benetton ha pensato di arricchire ulteriormente il racconto che crea con i suoi video-social “#UnCaffèConAlessandro” portando i suoi follower all’esterno dell’elegante location dove sono abitualmente realizzati. Lo ha fatto ad esempio nel video pubblicato lo scorso 4 novembre, girato presso gli spazi dell’aeroporto di Fiumicino che ospitano il nuovo Innovation Hub, acceleratore di startup specializzate nello sviluppo di soluzioni innovative in ambito aeroportuale. Il video ripercorre la giornata dell’inaugurazione, lo scorso 17 ottobre, durante la quale è intervenuto anche il Presidente di Edizione. Oltre a presentare ai suoi followers le 13 startup selezionate per essere affiancate nel loro percorso di crescita da un team di specialisti, Alessandro Benetton si sofferma sul valore del progetto: il coinvolgimento dei giovani, la forza delle loro idee, l’innovazione sul campo in un “gioco di squadra dove c’è la tecnologia, il servizio, i giovani e la ricerca”.

Luigi Ferraris (Gruppo FS): “Pronti a contribuire al risparmio energetico del Paese”

Luigi Ferraris ospite della quarta edizione de “La Ripartenza”. L’AD e DG ha spiegato la strategia perseguita dal Gruppo FS sul fronte energetico.

Luigi Ferraris

L’intervento di Luigi Ferraris al convegno

Diventare autoproduttori di energia pulita e contribuire positivamente al risparmio energetico del Paese. È l’obiettivo che Gruppo FS intende raggiungere nei prossimi due anni. A ribadirlo è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, intervenuto lo scorso 19 gennaio sul palco de “La Ripartenza, liberi di pensare”. Quest’anno l’evento si è tenuto agli IBM Studios di Milano ed è stato dedicato al tema che da mesi continua a tenere banco nel dibattito pubblico, ossia l’energia. Oggi il Gruppo FS è uno dei più grandi consumatori in Italia con consumi annui che ammontano a circa 6TWh, pari al 2% del fabbisogno energetico nazionale. “Abbiamo una grande responsabilità con il fine di contribuire al risparmio energetico – ha dichiarato Luigi FerrarisIn tal senso, ci siamo dati l'obiettivo di diventare autoproduttori di energia, il che ci consentirà di diventare uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile”. Proprio nelle scorse settimane il Gruppo FS ha lanciato una gara da 130 milioni per la progettazione dei primi impianti fotovoltaici: “Dal 2024 inizieremo a generare energia. Si tratta di un investimento che oltre a produrre un vantaggio aziendale importante, rappresenterà un beneficio significativo per tutta la collettività”.

Luigi Ferraris: “Individuati 30 milioni di metri quadri da destinare a eolico e fotovoltaico

Tra gli obiettivi contenuti nel Piano Industriale al 2031 del Gruppo FS quello di garantire la copertura del 40% del proprio fabbisogno grazie all’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili: “Abbiamo individuato circa 30 milioni di metri quadrati di spazio disponibile non utilizzati dalla rete ferroviaria o da Anas – ha ricordato Luigi Ferrarisparte del quale può essere facilmente usata per installare impianti di rinnovabile, prevalentemente solare/fotovoltaico e una parte di eolico. Questo è possibile perché abbiamo siti vicini alla rete di trasmissione e allacciare l’impianto alla rete sarà di facile attuazione”. Nel corso del 2023 il Gruppo FS lancerà un’ulteriore gara per gli impianti, raggiungendo una potenza di oltre 300 megawatt e avvicinandosi così all’obiettivo dei 2 gigawatt nel 2027. “Questo ci consentirà di produrre in autonomia il 40% dei nostri consumi. Diventeremo autoproduttori con una quota di duemila megawatt, saremo uno dei principali produttori di energia rinnovabile, ma tutto finalizzato per i nostri consumi. Il costo dell'operazione – conclude Luigi Ferrarisè di 1,6 miliardi di euro”.

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