Tenute Navarra, Salvatore Navarra: una storia di rinascita tra sostenibilità e tradizione

Salvatore Navarra racconta come suo padre, dopo anni a Londra, sia tornato in Sicilia per dare vita a un progetto che valorizzasse il territorio e le persone. Insieme alla sua famiglia, Totò Navarra ha trasformato una tenuta abbandonata in un'azienda agricola sostenibile.

Salvatore Navarra

Salvatore Navarra: la storia della mia famiglia e di Tenute Navarra

La storia di Tenute Navarra si interseca con quella di Totò Navarra e della sua famiglia, il fulcro dell’azienda agricola che sorge sulle colline di Butera (CL), in quella che i suoi stessi membri definiscono la “terra di mezzo” tra il mare della costa Sud e le campagne dell’entroterra siciliano. A narrare la cronologia di eventi che ha portato la famiglia Navarra a rilevare la tenuta e dare vita alla cantina sostenibile è Salvatore Navarra, Business Relationship Manager dell’azienda. “Mio padre Totò Navarra senior è tornato alle sue origini. Nato e cresciuto nell’entroterra della provincia di Caltanissetta, lascia i campi della Sicilia del dopoguerra per andare a Londra e ci rimane fino alla fine degli anni ‘80”, racconta. Tornato nell’isola, decide di vendere la sua unica casa per finanziare e mettere in piedi un’importante realtà attiva nel settore dei servizi. Nel 2019, acquista una tenuta e la rimette in ordine, assegnandole il nome di Tenute Navarra: 175 ettari di proprietà suddivisi su tre colture principali di mandorleti, ulivi e vigneti di vecchio e nuovo impianto. “La prima volta che ho visto tenuta è stato nel luglio del 2019. Era abbandonata da 15 anni e l’erba secca era alta almeno due o tre metri – ricorda Salvatore Navarra – Ho visto negli occhi di mio padre una sfida importante, quella di restituire alla natura la vita produttiva. Lui vi si è trasferito e ha modificato l’assetto scenografico del verde, da quel giallo bruciato dell’inizio. Ora sta pensando ai fiori da mettere in mezzo ai filari”. Al momento, la società agricola siciliana si vede impegnata nello sviluppo delle aree produttive e nella realizzazione di un progetto di accoglienza che darà luogo a un’esperienza mediterranea, in cui gli ospiti prenderanno parte alla vita dell’azienda e alla sua convivialità.

Salvatore Navarra: puntiamo a creare un’azienda virtuosa che valorizzi territorio e persone

Il personale di Tenute Navarra è costituito soprattutto da ragazzi e ragazze under 30 che, oltre ad occuparsi della parte agricola, stanno curando il progetto di accoglienza, nel quale l’aspetto della sostenibilità è centrale. La società, sottolinea Salvatore Navarra, “è attenta alle sue diverse declinazioni: ambientale, quindi, ma anche sociale e di governance. L’azienda ambisce a creare una economia circolare e virtuosa che tuteli e valorizzi il territorio e le relazioni sociali e ha avviato un percorso misurando i criteri ESG e la propria contribuzione ai 17 obiettivi delle Nazioni Unite con SI Rating per poter dimostrare in modo trasparente e in base a criteri internazionalmente riconosciuti, il proprio impegno concreto su queste tematiche”. Dopo essere partita con 15mila bottiglie il primo anno, la produzione di Tenute Navarra adesso si attesta intorno alle 50mila, ma punta ad arrivare alle 180mila, con tre diverse linee legate “all’occasione di consumo più che al target di consumatori o fasce di prodotto”. A spiegarlo è Totò Junior, l’Amministratore. Tra i vini prodotti c’è il Battichiè Riserva del Fondatore, Nero d’Avola riserva Sicilia DOC, della linea Art, ispirato alla filastrocca che la mamma cantava al fondatore da piccolo. Una riserva che, secondo Salvatore Navarra, “raccoglie al suo interno tutte le caratteristiche di famiglia: struttura importante, intensità e persistenza, forza e determinazione”.

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