Giovanni Lo Storto: le digital skills alla base dei nuovi corsi della Luiss

Il Direttore Generale Giovanni Lo Storto racconta quali siano i temi più importanti su cui i giovani talenti dovrebbero focalizzarsi e di come la Luiss stia mettendo a disposizione i corsi di formazione giusti per rafforzare le digital skills.

Giovanni Lo Storto

Giovanni Lo Storto: per i giovani talenti di domani saranno imprescindibili le digital skills

Il report "The Digital Skills Gap in Europe", pubblicato dalla Commissione Europea, evidenzia come ben 9 lavori su 10 richiederanno skills digitali, confermando quel trend accelerato dalla pandemia che ha portato ad una rapida e profonda trasformazione della sfera professionale. Il Direttore Generale della Luiss Giovanni Lo Storto ha presentato i nuovi indirizzi di Laurea Magistrale dell'Università, incentrati proprio sulla formazione delle digital skills che serviranno ai professionisti di domani: Data Science and Management, Law, Digital Innovation and Sustainability. Le giovani eccellenze dovranno infatti essere esperte di intelligenza artificiale, big data, cybersecurity e sostenibilità, tutti campi in cui le imprese di oggi sono già interessate ad investire.

L'Università Luiss diventa ancora più accessibile: il commento di Giovanni Lo Storto

La necessità di avere ragazzi e ragazze con le giuste skills digitali non può e non deve essere ostacolata dalle possibilità economiche dei singoli. "Per questo - spiega Giovanni Lo Storto - Luiss ha pensato di lanciare, visto anche il difficile periodo economico, un progetto per ampliare il numero di borse di studio, così da rendere la sua didattica sempre più accessibile. Dopo la campagna United for Luiss Learning, iniziativa di solidarietà volta alla creazione di un fondo emergenza Covid-19, l'Ateneo ha infatti pianificato per il prossimo anno accademico l'assegnazione di circa 1.000 borse di studio grazie a progetti come Coltiva un talento, International Training Program e STEM Scholarship for women".

A2A cresce nei 9 mesi, record di investimenti. Renato Mazzoncini: accelerazione su rinnovabili e transizione ecologica

Più che positivi i risultati della Life Company guidata da Renato Mazzoncini, che chiude i conti dei primi 9 mesi del 2021 con 6,45 miliardi di ricavi e un utile netto di 394 milioni.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: crescita industriale ed economica significativa, record di investimenti

Numeri importanti per il Bilancio dei primi 9 mesi di A2A. Rispetto allo stesso periodo del 2020, la Life Company ha registrato una crescita con percentuali a doppie cifre in tutti gli indicatori finanziari. Forte l'incremento sull'utile netto, che con un +81% tocca quota 394 milioni, e sui ricavi, che salgono a 6.456 milioni (+34%). Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini accelera anche sugli investimenti (+55%) e sul margine operativo lordo (+17%), rispettivamente a quota 640 milioni e 959 milioni. "L'accelerazione sugli investimenti è molto visibile. Abbiamo confermato la guidance a 1 miliardo di Capex. I risultati sono tutti buoni, abbiamo portato 999 persone nuove in azienda, siamo riusciti a digitalizzare il 100% dei nostri impiegati, tutte le business unit stanno andando bene ed è un segnale di ottimo stato di salute dell'azienda", ha commentato l'AD Renato Mazzoncini. Una crescita, ha spiegato l'AD di A2A, che guarda a sostenibilità e transizione ecologica.

Renato Mazzoncini: garantire contributo agli obiettivi di decarbonizzazione

Nella nota ufficiale di A2A si legge che la Life Company segna un +14% nella capacità installata da fonte rinnovabile, oggi pari a 2.235 MW. Forte contrazione anche per il Fattore Emissivo, che scende del 26%. "Il nostro impegno - ha spiegato Renato Mazzoncini - resta focalizzato sulla transizione energetica e l'economia circolare". I numeri, secondo l'AD, sono un segnale molto chiaro dell'impegno che il Gruppo sta portando avanti sul fronte della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico. Nei primi 9 mesi spazio anche alla finanza green, con il lancio del primo Sustainability-Linked Bond da 500 milioni di euro e un Green Bond da 500 milioni collocato lo scorso ottobre. Sempre in tema di sostenibilità, la Life Company guidata da Renato Mazzoncini quest'anno ha ottenuto il primo posto nella classifica "ESG Reporting Awards 2021", distinguendosi come migliore realtà "Energy&Utilities" nella reportistica di sostenibilità. "Vogliamo garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e realizzare infrastrutture necessarie a colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici - ha concluso il manager - che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell'energia, a beneficio dei cittadini".

Claudio Machetti: i traguardi professionali

Claudio Machetti ricopre attualmente la carica di Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: i primi incarichi professionali

Nato a Roma, Claudio Machetti si laurea in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza, dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico Tito Lucrezio Caro. Agli inizi della sua carriera professionale opera in qualità di impiegato in una filiale milanese del Banco di Roma. L'esperienza maturata gli permette, nel 1984, di assumere il ruolo di analista finanziario della Direzione Centrale di Roma e poi di entrare nell'Ufficio Analisi dove cura l'IPO di società della Borsa Italiana. Viene nominato successivamente Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Dopo due anni lascia il Banco di Roma per assumere l'incarico di Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari presso Ferrovie dello Stato Italiane. Passa poi al ruolo di Direttore della Finanza Operativa e partecipa alla fondazione di Fercredit, società affiliata a Ferrovie dello Stato Italiane, di cui diventa Amministratore Delegato.

Enel: il percorso di Claudio Machetti

Il 2000 rappresenta per Claudio Machetti un nuovo inizio: viene assunto da Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. A pochi mesi dal suo ingresso nel Gruppo, partecipa alla creazione della controllata finanziaria Enelfactor e della società assicuratrice captive Enel Insurance, delle quali diventa rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente fino al 2014. Tra il 2005 e il 2009 è Direttore Finanziario di Enel, successivamente Responsabile della divisione Risk Management, sempre fino al 2014. È a partire da quest'anno che ricopre il ruolo di Direttore della Business Line di Enel Global Trading, successivamente rinominata in Global Energy and Commodity Management Business Line.

Napoli, rischio dissesto per il Comune: l’intervento di Gianni Lettieri

Napoli: se non arrivano i fondi necessari dal Governo, la città rischia il dissesto. L'intervento di Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, durante la trasmissione "Barba&Capelli" su Radio Crc Targato Italia.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Napoli e il possibile dissesto

Il Presidente di Atitech Gianni Lettieri è intervenuto durante la trasmissione "Barba&Capelli", in onda su Radio Crc Targato Italia, confermando il suo pensiero sulla situazione attuale della città di Napoli. Il disavanzo ha ormai raggiunto livelli inaccettabili e l'unica soluzione, in mancanza di risposte concrete e rapide da parte del Governo, è dichiarare il dissesto. "Se il Governo mantenesse gli impegni e si accollasse o riconoscesse il grosso del disavanzo del Comune di Napoli, anche se spalmato in 20 anni, sarebbe la soluzione migliore altrimenti, se così non fosse, quest'amministrazione dovrebbe assolutamente porsi un limite temporale entro il quale dichiarare il dissesto". Sul Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha invece chiarito che "se andasse avanti ancora per qualche mese poi la responsabilità ricadrebbe sulle sue spalle e non sarebbe giusto". Dichiarando il dissesto, spiega Gianni Lettieri, Napoli "ne soffrirebbe di sicuro per un periodo ma, poi si libererebbero risorse e la città potrebbe finalmente ripartire. Dalle crisi nascono le opportunità, bisogna troncare con il passato perché è un fardello economico troppo pesante da lasciare sulle spalle dei napoletani per i prossimi 20-30 anni".

Il commento di Gianni Lettieri su Leonardo e Whirlpool

Il Presidente di Atitech ha inoltre espresso un parere sui casi Leonardo e Whirlpool. Ciò che più preoccupa Gianni Lettieri non è tanto il periodo di cassa integrazione vissuto da numerose aziende a causa della diminuzione delle richieste d'ordine, ma è piuttosto la mancanza da parte di Leonardo di prospettive a lungo termine inerenti alle attività del Gruppo. "Credo poco nei consorzi che intervengono per salvare le imprese, in Italia abbiamo pochissimi casi di successo di queste operazioni", ha aggiunto, riferendosi questa volta alla multinazionale Whirlpool. "L'errore commesso è stato perdere troppo tempo a cercare qualcuno che facesse una riconversione, bisognava trovare un imprenditore anche piccolo, giovane che avesse voglia di crescere, costringere Whirlpool ad affidargli un contratto per la fornitura di lavatrici ad un prezzo prestabilito e rispettando qualità e tempi di consegna". "Questa era l'unica operazione da perseguire per una soluzione veloce", ha poi concluso Gianni Lettieri. L'obiettivo principale della multinazionale è, infatti, quello di proporre merce di qualità e a prezzi competitivi.

La mobilità a zero emissioni nel libro di Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A

Presentato a Roma nella sede dell'associazione Civita, "Inversione a E" è il libro pubblicato da Renato Mazzoncini per parlare di mobilità sostenibile e tracciarne la rotta per il futuro.

Renato Mazzoncini

Una nuova mappa per i trasporti sostenibili: "Inversione a E" di Renato Mazzoncini

Piazza Venezia a Roma ha ospitato l'evento di presentazione di "Inversione a E", il libro scritto dall'AD e DG di A2A Renato Mazzoncini: una pubblicazione che nasce "dalla necessità di immaginare un futuro per i nostri figli che non esisterà senza una decisa spinta alla decarbonizzazione, un futuro cui anche il settore della mobilità può e deve contribuire", ha commentato l'autore durante la presentazione. Moderato da Maria Leitner, con la partecipazione di Linda Laura Sabbadini (DG del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali Istat) e Andrea Galeazzi (architetto e influencer), l'evento ha rappresentato un'occasione per parlare di sviluppo sostenibile e riflettere sull'importanza della mobilità per l'ambiente. Sono queste alcune delle sfide affrontate da Renato Mazzoncini in "Inversione a E", opera che fornisce una nuova mappa della mobilità sostenibile grazie a un'attenta riflessione sulle abitudini del mondo odierno, identificando nella decarbonizzazione dei trasporti uno snodo cruciale per il futuro.

Renato Mazzoncini: per il futuro della mobilità servono sforzi a tutti i livelli della società

"Ho unito la mia profonda conoscenza del settore della mobilità e la forte passione per i temi della sostenibilità", ha spiegato Renato Mazzoncini, "che di recente mi hanno portato alla guida di A2A, una delle aziende leader della transizione ecologica". Nella Life Company l'AD è impegnato nel favorire strategie incentrate sulla sostenibilità e sulla decarbonizzazione, due questioni di grande rilevanza anche all'interno di "Inversione a E": uno dei temi centrali è infatti la possibilità di decarbonizzare la mobilità e contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei di sostenibilità. E quindi infrastrutture funzionali a mezzi "carbon free" ma anche tecnologie quali "hyperloop", che fa viaggiare persone e merci a oltre 1000km/h grazie a un tubo depressurizzato che riduce l'attrito. Ma non solo: il futuro sono anche le strade a induzione per la ricarica elettrica in movimento e l'idrogeno verde, fonte a zero emissioni utilizzabile per il trasporto pesante. Non mancano, inoltre, gli apporti del Maas (Mobility as a Service) per l'integrazione del trasporto pubblico e privato in un unico servizio. "La decade che ci aspetterà sarà decisiva", ha aggiunto in conclusione Renato Mazzoncini, "e dobbiamo concentrare le nostre forze su tre differenti livelli di azioni: decisioni della politica, scelte individuali e orientamento del business".

Private Banking, secondo l’Osservatorio di Banca Generali crescono gli investimenti tecnologici

Innovazione e investimenti sostenibili sono oggi i due principali driver di crescita per Private Banking. Secondo Anna Gervasoni, Presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio Banca Generali - LUIC, la tecnologia è lo strumento più efficiente per affrontare le sfide che attendono il settore.

Private Banking, a Milano la presentazione dello studio realizzato da Banca Generali e LIUC

Nonostante il Covid-19, per la prima volta le masse gestite dal Private Banking italiano supereranno i mille miliardi di euro. Un incremento del 9,5% superiore al PIL. Stime che nei prossimi anni sembrano destinate a crescere. Tutto dipende da come i player faranno fronte alle sfide che attendono il settore. Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio Private Banking realizzato da Banca Generali e LIUC - Università Carlo Cattaneo, le principali riguarderanno da un lato l'integrazione delle nuove tecnologie e dall'altro la capacità di offrire risposte alla sempre più crescente domanda di sostenibilità da parte dei clienti. La ricerca, presentata lo scorso 1° dicembre al Palazzo delle Stelline di Milano, ha evidenziato l'importanza degli investimenti in tecnologia: "Nell'industria dei servizi finanziari è in corso una pervasiva trasformazione tecnologica che impatta anche il Private Banking - ha detto intervenendo sul palco Anna Gervasoni, Presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio - Tecnologia e innovazione sono una priorità nelle agende dei CEO: la tecnologia è il pilastro abilitante per continuare ad evolvere il modello di business, creare valore sostenibile e far fronte alla transizione generazionale".

Private Banking, Andrea Ragaini (Banca Generali): "Tecnologia utile anche al lavoro del banker"

L'impatto crescente delle nuove tecnologie nel settore del Private Banking è stata confermata anche dalle parole di Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali: "La tecnologia è un fattore che sta acquisendo una notevole importanza non solo come nuovo canale di comunicazione con il cliente - ha dichiarato nel suo intervento - ma anche come strumento utile al lavoro del banker che avrà sempre più bisogno di raccogliere dati al fine di offrire un servizio migliore nell'offerta ma con alla base sempre una relazione diretta e di fiducia". Secondo i dati dell'Osservatorio infatti gli investimenti dei player principali si sono focalizzati principalmente sulle piattaforme digitali dedicate ai banker. Seguono poi a pari merito gli strumenti per l'asset management e quelli per la relazione con i clienti. Ma l'innovazione deve andare di pari passo con un altro trend, quello della sostenibilità. Tra le priorità strategiche del Private Banking, secondo il rapporto pubblicato da Banca Generali e LIUC, l'integrazione dei criteri ESG all'interno dei processi aziendali e la creazione di nuovi prodotti alternativi.

Città Metropolitana di Milano più green, sicura e digitale con Municipia S.p.A. e Safety21

Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A.: "Agire sul tema della sicurezza stradale, con le implicazioni anche sociali che ha sull'intera comunità, vuol dire investire in maniera decisa sulla tutela dei cittadini".

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: i dettagli del Progetto Sicurezza Milano Metropolitana

È uno dei più grandi progetti integrati di Smart City d'Europa per la riduzione dell'incidentalità, a tutela di pedoni e ciclisti: a Municipia S.p.A. e Safety21, è stato affidato il "Progetto Sicurezza Milano Metropolitana", piano pluriennale di interventi e attività con molteplici finalità. Dalla tutela del territorio alla cura dell'ambiente fino al contrasto di reati come l'abbandono dei rifiuti: obiettivi da raggiungere attraverso strumenti moderni, applicazioni smart e IoT per il monitoraggio delle strade. Lanciata a Milano nel 2020, l'iniziativa prosegue con determinazione ancora oggi grazie alla proficua collaborazione avviata da Municipia S.p.A. insieme a Safety21. Il piano include infatti l'installazione, nelle zone individuate, di innovativi sistemi di videosorveglianza delle piazzole di sosta: videocamere in funzione 24h/7 con un sistema di "analisi intelligente della scena" che si attiva in presenza di movimenti sospetti che avvengono nell'area di sosta e registra eventuali infrazioni (ad esempio l'abbandono di rifiuti) allertando direttamente la Polizia Locale e fornendo i video dell'abuso. E in ottica di tutela dell'ambiente prevede anche l'installazione di dispositivi per il monitoraggio del traffico: fino a 60 sistemi che forniranno dati e informazioni per elaborare analisi e pianificare interventi funzionali a migliorare la circolazione, decongestionare eventuali aree di traffico intenso e contribuire al miglioramento della qualità dell'aria.

Municipia S.p.A.: le dichiarazioni del Presidente Stefano De Capitani

In seguito all'attivazione del progetto di Municipia S.p.A. e Safety21, l'80% dei cittadini che ha commesso un'infrazione in passato è ora più incline a rispettare i limiti di velocità grazie alle tecnologie implementate sui tratti stradali. Il Piano inoltre supporta le Pubbliche Amministrazioni locali nell'individuare e rimuovere pubbliche affissioni ed insegne abusive. Fondamentale nell'ambito del progetto è anche la formazione: Municipia S.p.A. e Safety21 hanno infatti promosso eventi formativi di carattere sociale, culturale ed educativo per promuovere maggiormente soprattutto tra i giovani una cultura più precisa e utile sull'educazione stradale. Secondo il Presidente Stefano De Capitani, "agire sul tema della sicurezza stradale, con le implicazioni anche sociali che ha sull'intera comunità, vuol dire investire in maniera decisa sulla tutela dei cittadini. Ecco perché è cruciale contare su un sistema di controllo efficace ed efficiente che, grazie alle nuove tecnologie, consenta di avere più risorse a disposizione da mettere al servizio del territorio".

GO15: Stefano Donnarumma (Terna) eletto Presidente dell’associazion

GO15 è l'associazione che raggruppa nel mondo i principali gestori di infrastrutture per la trasmissione dell'elettricità. A guidarla nel 2022 sarà Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, nominato recentemente come Presidente.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: integrazione delle grandi reti elettriche internazionali, i progetti in GO15

Sarà Stefano Donnarumma a guidare GO15 per l'intero 2022: lo ha reso noto Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, in un comunicato rilasciato a fine novembre. Si tratta della prima volta per un rappresentante italiano in questa posizione al vertice di GO15, associazione che raggruppa i maggiori operatori di infrastrutture per la trasmissione dell'elettricità a livello globale. "Con tale incarico, che sarà operativo a partire dal 1° gennaio e durerà per l'intero 2022, Terna rafforza il suo impegno strategico nel percorso di integrazione e di coordinamento delle grandi reti elettriche internazionali", così il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma: tale percorso consentirà di rafforzare anche il suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica nel Paese, puntando a "un sistema sempre più efficiente, sicuro, resiliente e sostenibile a beneficio di cittadini e imprese, coerentemente con le politiche e i target mondiali di decarbonizzazione".

Stefano Donnarumma: Terna, condivisione di metodologie e strumenti per le infrastrutture di rete

L'incarico di Stefano Donnarumma consentirà a GO15 di continuare lungo un percorso di condivisione di buone pratiche su temi comuni a tutti i gestori di sistemi elettrici complessi. Tra gli impegni in programma, la definizione di una strada condivisa sulla necessità di abilitare l'integrazione di fonti di energia rinnovabile non programmabili, fondamentali sul fronte degli obiettivi ambientali internazionali. La sfida richiede visione e strategie globali, considerate le peculiarità dei diversi sistemi elettrici nel mondo, differenti in materia di strutture della rete, mix di generazione, disponibilità di risorse primarie e orografia del territorio. Forte delle grandi competenze sviluppate sulla rete di trasmissione in Italia, Terna sarà in prima linea nel fornire un ampio patrimonio di esperienza ad alto tasso di specializzazione: il raggio d'azione in GO15 prevede, infatti, la condivisione delle migliori metodologie e degli strumenti a disposizione per incrementare la resilienza delle infrastrutture di rete, anche in considerazione di fenomeni climatici estremi sempre più frequenti. Oltre ad essere presente nello Steering Board e nel Governing Board di GO15, la società guidata da Stefano Donnarumma co-presiede anche il gruppo di lavoro strategico su "Resilience, infrastructure development and interconnections".

Arte e collezionismo su “Forbes”: Nicola Volpi parla del connubio tra passione e investimento

Esperto di Private Equity, Nicola Volpi si dedica nel tempo libero all'acquisto di opere d'arte contemporanea con uno sguardo sempre attento al loro valore. I dettagli in un'intervista a cura di "Forbes".

Nicola Volpi

Nicola Volpi: il suo rapporto con l'arte contemporanea

Nicola Volpi è un professionista del settore Private Equity che è riuscito a mantenere vive le sue passioni, prima tra tutte quella per l'arte contemporanea. Ne ha parlato, infatti, in una recente intervista rilasciata a "Forbes": "La passione per l'arte è sicuramente un'occasione per approfondire, per scoprire, per circondarsi di cose belle con cui vivere e per viaggiare con amici che condividono la stessa passione". Nell'acquisto delle opere l'esperienza negli investimenti tuttavia non viene meno. Due sono infatti le condizioni principali che guidano le sue scelte. La prima è ovviamente estetica: "L'opera deve piacere sia a me che a mia moglie. Non conservo opere in un caveau di una banca come alcuni grandi collezionisti, quindi dobbiamo avere il piacere di fruirne quotidianamente". Una volta passato il test, Nicola Volpi chiede consiglio a Giuseppe Iannaccone, mentore e noto esperto d'arte, per una valutazione dettagliata del valore sia dell'opera che dell'artista.

Nicola Volpi: "Collezionare opere d'arte combina passione e opportunità di investimento"

Per dedicarsi al collezionismo di opere d'arte è fondamentale trovare un equilibrio tra la parte passionale e quella razionale. E soprattutto, come nella finanza, serve metodo: "Fa meglio chi approfondisce, chi studia di più, chi non si fa guidare dalla pura emozione o dalle mode del momento - spiega Nicola Volpi - La chiave è capire quali artisti lasceranno una traccia nella storia dell'arte, quelli che entreranno o sono già nei migliori musei del mondo, rispetto ad artisti che saranno delle meteore semplicemente perché supportati da mercanti d'arte senza scrupoli". Il settore non è infatti esente da limiti e inefficienze: ne sono un esempio i diritti d'asta per acquistare un'opera, che spesso superano il 20% del prezzo di aggiudicazione. Ma l'arte è più di numeri e simboli: "Un'aspetto che mi diverte particolarmente è quando ho l'opportunità di commissionare un'opera direttamente all'artista - racconta - Questo ti riporta a un concetto quasi rinascimentale di concepire l'arte che è molto coinvolgente". Per Nicola Volpi una delle esperienze più soddisfacenti in questo senso è il rapporto che si è creato con TV Boy, giovane street artist italiano spesso associato a Banksy: "Con lui ci sentiamo spesso e gli ho commissionato nel tempo 3 opere che mi piacciono molto. Il poter conoscere l'artista, poter discutere con lui il progetto che ha in mente e quindi comprenderne intimamente il significato, capire la tecnica con cui dipinge o modella, fino a vedere la nascita dell'opera stessa è una emozione diversa che comprare un'opera all'asta vista magari su un catalogo".

Stefano Donnarumma (Terna): “Infrastrutture di rete centrali nel processo di transizione”

L'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma è stato intervistato dal "Corriere della Sera" in merito alla recente nomina come Presidente di GO15: "Eventi climatici, decarbonizzazione e transizione green rendono indispensabile investire su stabilità e sicurezza delle reti".

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: necessario che le reti siano pronte a gestire eventi non più "eccezionali"

Non molti sono a conoscenza del fatto che lo scorso gennaio, per un guasto alla rete elettrica croata, l'Europa ha rischiato un serio blackout, complice anche l'impennata della domanda di energia registrata durante i primi giorni dell'anno. Un episodio che testimonia quanto la sicurezza delle reti sia fondamentale per gestire al meglio questi eventi. A ricordarlo in un'intervista al "Corriere della Sera" Stefano Donnarumma. Di pochi giorni fa la notizia che l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna sarà il primo italiano a ricoprire il ruolo di Presidente di GO15, l'associazione composta dai 17 principali operatori di rete di trasmissione elettrica a livello mondiale. A partire dal 2022 il manager, che oggi è Vice Presidente, subentrerà ad Ahmed Ali Al-Ebrahim, a capo della Gulf Cooperation Council Interconnection Authority. L'obiettivo del GO15, nato nel 2004 in seguito a vari episodi di blackout, è proprio quello di definire indirizzi strategici in materia di sicurezza, stabilità e sostenibilità delle reti: "Il cambiamento climatico in atto mette a dura prova le nostre infrastrutture - ha dichiarato Stefano Donnarumma - Per questo dobbiamo agire subito, realizzando importanti investimenti grazie ai quali mettere in sicurezza la rete. Anche in Italia purtroppo tempeste, allagamenti, bombe d'acqua e tifoni non si possono più considerare eventi eccezionali".

Stefano Donnarumma: infrastrutture di rete protagoniste della transizione

Per l'AD e DG di Terna è necessario che le infrastrutture di rete siano pronte ad affrontare al meglio gli effetti dell'emergenza climatica. Bisogna aumentare i sistemi di difesa e trovare soluzioni innovative per prevenire le problematiche future: "La condivisione è alla base del funzionamento di GO15 - ha detto al "Corriere della Sera" Stefano Donnarumma - Ci scambiamo informazioni, condividiamo soluzioni tecniche e tecnologiche. E questo lavoro continuo pone le basi per quello che sarà lo scenario energetico del futuro". Una gestione sicura e sostenibile delle reti elettriche risulta centrale anche in vista della transizione energetica e del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Lo sviluppo delle rinnovabili, che per natura non sono programmabili, dipende infatti dalla capacità delle reti di ricevere l'energia, gestirla e immagazzinarla: "Dopo il superamento delle centrali a carbone nel 2025, per un certo periodo sarà il gas a garantire la stabilità della rete - spiega Stefano Donnarumma - consentendo di modulare il carico. Ma entro il 2050, anno della neutralità carbonica, dovremo avere sistemi di accumulo sufficienti".

Alta formazione e post-pandemia: l’intervento di Andrea Prencipe alla XII edizione di RHE

L'edizione 2021 di "Reinventing Higher Education" (RHE), organizzata dall'Università Luiss Guido Carli e dall'IE University di Madrid, ha unito oltre 35 esperti da 25 Paesi. Le parole del Rettore Andrea Prencipe.

Andrea Prencipe

Andrea Prencipe: la conferenza "Reinventing Higher Education"

Oltre 35 esperti e rappresentanti del mondo accademico, dei media, del settore pubblico e privato, provenienti da più di 25 Paesi, si sono riuniti il 15 e il 16 novembre per la XII edizione di "Reinventing Higher Education" (RHE). La conferenza annuale è stata organizzata quest'anno dall'Univeristà Luiss Guido Carli, di cui Andrea Prencipe è Rettore, e dalla IE University di Madrid. Le due giornate di dibattiti e presentazioni hanno permesso di delineare l'attuale panorama universitario post-pandemia: digitalizzazione e innovazione, nonché una maggiore connessione con le reti delle istituzioni e delle imprese per promuovere l'alta formazione del futuro, sono stati i temi centrali di RHE. Ogni anno il forum internazionale consente di valutare e analizzare lo stato della didattica e della ricerca, dialogando anche sul cambiamento e sulle innovazioni avvenuti in ambito formativo in relazione alle richieste di un mondo del lavoro in continua trasformazione.

"Reinventing Higher Education": l'intervento di Andrea Prencipe

"Durante la pandemia abbiamo frequentato un corso accelerato di futuro", ha affermato Andrea Prencipe . "Come Università, siamo convinti che, per gestire crisi impreviste e sfide inaspettate che l'era post-Covid ci presenterà, gli studenti debbano acquisire nuove competenze, anche attraverso l'integrazione dei saperi ed un approccio multidisciplinare. Questa conferenza, pertanto, ci offre una grande opportunità, coinvolgendo accademici, leader istituzionali e del mondo aziendale per riflettere insieme su processi formativi innovativi ed una didattica enquiry based, per stimolare gli studenti alla risoluzione di problemi reali". Secondo il Rettore, tra le sfide che il mondo dell'alta formazione e delle istituzioni dovranno affrontare, la reinvenzione dell'internazionalizzazione si posiziona al primo posto. In futuro i contesti lavorativi saranno sempre più multiculturali e internazionali: la mobilità internazionale diventa quindi un elemento imprescindibile per la formazione delle competenze dei futuri lavoratori. "Oggi - conclude Andrea Prencipe - discutiamo della necessità di continuare a garantire la mobilità di studenti e studentesse e della possibilità di continuare a fornire loro strumenti tecnologici e di contenuto nell'era post-Covid".

Stefano Donnarumma: Terna confermata nell’Indice Dow Jones Sustainability World

Terna tra le "sole 7 utility elettriche quotate al mondo presenti nel prestigioso indice finanziario che seleziona l'eccellenza nel campo della sostenibilità": così il Gruppo guidato dall'AD e DG Stefano Donnarumma sul recente riconoscimento conseguito.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna nel Dow Jones Sustainability World Index

Terna si riafferma tra i leader globali in materia di sostenibilità. Per il 13° anno consecutivo, la società guidata da Stefano Donnarumma è stata inclusa nel Dow Jones Sustainability World Index, importante indice a livello mondiale e parametro di riferimento per quanto concerne gli investimenti sostenibili. Non solo: il Gruppo è presente anche nel più restrittivo Dow Jones Sustainability Europe Index di S&P Global, a riprova degli ottimi risultati raggiunti su tale fronte. Realizzata annualmente, la valutazione di S&P Global esamina la performance sostenibile delle imprese internazionali a maggiore capitalizzazione. L'analisi è condotta su severi criteri economici, ambientali e sociali e include anche la verifica delle principali controversie. Per il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma tale riconoscimento significa una riconferma dei risultati conseguiti in aree quali gestione dei rischi, corporate governance, impatti ambientali, rapporto con la comunità, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, rispetto dei diritti umani e controllo della catena di fornitura.

Stefano Donnarumma: Terna tra le "big 7" per l'eccellenza nel campo della sostenibilità

Nello specifico, aggiunge una nota del Gruppo, "la società guidata da Stefano Donnarumma è stata valutata con un punteggio totale di 89 secondo criteri economici, ambientali e sociali impiegati per monitorare oltre 5.000 aziende presenti nelle Borse internazionali". Ai vertici della sostenibilità mondiale, Terna si è posizionata così tra le 7 utility elettriche quotate al mondo, un primato che ne avvalora il ruolo di rilievo quale regista e abilitatore della transizione energetica. I risultati registrati nei settori Ambiente, Sociale e Governance (ESG) progrediscono, infatti, di pari passo con importanti investimenti destinati al percorso di transizione in atto nel Paese. Tale impegno è posto nero su bianco nel Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy": presentato a novembre 2020 da Stefano Donnarumma, il Piano destina circa 9 miliardi di euro in investimenti, con una quota pari al 95% per sua natura sostenibile, in base ai criteri della Tassonomia Europea. L'obiettivo è favorire l'integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico nazionale, nonché incrementarne i livelli di sostenibilità, sicurezza e resilienza.

Stefano De Capitani (Municipia S.p.A.): “Ritardo delle PA un ostacolo agli interventi del Pnrr”

Per Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A., lo stato attuale della PA italiana rischia di compromettere la realizzazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: PA, accelerare per recuperare ritardi di anni e non sprecare questa occasione

Dal 2017 alla guida di Municipia S.p.A., leader nel settore delle smart cities che affianca oltre 1.000 città italiane e non, Stefano De Capitani ha un'idea ben chiara dei punti deboli della Pubblica Amministrazione locale italiana. Criticità che oggi più che mai possono pregiudicare il percorso di rilancio del Paese. I Comuni saranno infatti centrali nella realizzazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Allo stato attuale problemi storici come la carenza di personale e di competenze rappresentano un grosso rischio. È necessario quindi che la macchina dell'amministrazione pubblica si prepari alle sfide che attendono il Paese. "Il ritardo di anni − spiega Stefano De Capitaninon può essere recuperato in maniera efficace nel breve tempo concesso dalla progettazione e attuazione del Pnrr". Al momento la soluzione più rapida ed efficace, secondo il Presidente di Municipia S.p.A., è quella di puntare sul partenariato pubblico - privato.

Stefano De Capitani: "Partenariato pubblico - privato per traghettare l'Italia verso la crescita"

"La PA ha bisogno di confrontarsi con realtà già in grado di dare risposte certe e affidabili - sostiene Stefano De Capitani - Deve aprirsi al settore privato che ha capacità ed esperienza consolidate e tecnologie innovative per entrare in tutti i settori in cui spazia il piano europeo di ripresa". Il manager definisce il partenariato pubblico - privato lo "strumento essenziale" per mettere a frutto le risorse messe in campo dall'Unione Europea. Solo così è possibile immettere l'Italia sui binari di una crescita economica duratura. "Il buon esito dell'opportunità che ci offre l'Europa può essere messo a frutto, nei tempi prefissati, se il personale pubblico lavora a fianco di chi ha self ability, di chi può affrontare meccanismi di progettazione e gestione complessi avendo a disposizione strumenti all'avanguardia. Noi di Municipia abbiamo competenze di alto livello per accompagnare, fornendo anche un training on the job, il personale delle Amministrazioni locali. Siamo pronti - conclude Stefano De Capitani - ad affiancare i Comuni".

Oh My Generation: nella nuova rubrica di Alessandro Benetton l’imprenditoria incontra i giovani

La prima puntata, disponibile sul suo canale YouTube dal 12 novembre, vede Alessandro Benetton impegnato in un dibattito con lo youtuber Marcello Ascani e lo studente Andrea Baiocco sui dubbi più diffusi tra gli imprenditori.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l'obiettivo di OMG! è mettere le generazioni a confronto

Quale è stato il più grande ostacolo all'inizio di un percorso nell'imprenditoria? È corretto colonizzare Marte? Quali le principali paure di un giovane imprenditore? È su queste tre domande che nasce il primo episodio di OMG! - Oh My Generation, la nuova serie social recentemente lanciata da Alessandro Benetton. Imprenditoria, finanza, attualità, cultura: questi ed altri i temi che verranno affrontati sul canale YouTube dell'imprenditore. Diversamente da #UnCaffèConAlessandro, la rubrica vede la presenza di un pubblico e soprattutto strizza ancora di più l'occhio alle nuove generazioni. Il progetto è stato presentato lo scorso 24 ottobre a Milano, presso il 21 WOL. L'innovativo hotel ibrido, di proprietà di Alessandro Benetton e del fratello Mauro, ha fatto da cornice anche alla prima puntata della serie: "Nel primo appuntamento abbiamo provato a rispondere a questi interrogativi ancestrali portando tre punti di vista differenti - ha detto il fondatore di 21 Invest - quello dell'imprenditore esperto, quello del giovane imprenditore e quello dell'imprenditore che verrà".

Alessandro Benetton: nel primo episodio di OMG! ospite lo youtuber Marcello Ascani

L'obiettivo di Oh My Generation è quindi quello di contribuire al dialogo e al confronto tra le generazioni. Nel primo incontro Alessandro Benetton è in compagnia di Marcello Ascani, noto youtuber classe 1997 e aspirante imprenditore, e di Andrea Baiocco, studente vincitore di un bando di selezione lanciato tra le università milanesi. Diversi gli spunti di riflessione nati dal dibattito. Ad esempio, l'ostacolo principale agli inizi di una carriera nel mondo dell'imprenditoria risulta quasi sempre comune ai più, al di là del background, ed è quello di essere riconosciuti come imprenditori. Tuttavia, spiega Alessandro Benetton, è proprio superando questo primo muro e portando avanti con forza le nostre idee che possiamo definirci tali. Una volta dato il via ad un business, per l'imprenditore subentra poi una responsabilità sempre maggiore e su più livelli. Questa, assieme all'idea del fallimento, per un imprenditore alle prime armi rappresentano le maggiori paure. Paure che, conclude Alessandro Benetton, possono essere sconfitte con l'impegno costante: "Lavorare tanto è una delle cose più importanti per un imprenditore, proprio come ha dichiarato recentemente Elon Musk. Una cosa che non è cambiata né col tempo, né con le tecnologie".

Gap salariale: il messaggio di Carlotta Ventura nel dibattito “Addio gender pay gap”

La parità di genere, anche a livello salariale, come elemento di sviluppo per il Paese: Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, ha portato la propria esperienza professionale all'evento di "4 weeks 4 inclusion".

Carlotta Ventura

Parità di genere: Carlotta Ventura all'evento di "4 weeks 4 inclusion"

La parità salariale tra uomo e donna rappresenta una grande sfida con cui le aziende sono chiamate a confrontarsi. Il tema è stato al centro di "Addio gender pay gap. La parità di genere come motore della trasformazione", evento che ha visto la partecipazione di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A. Parte della più ampia "4 weeks 4 inclusion", maratona dedicata alla diversità e all'inclusione, l'incontro è stato aperto dal case study di Philip Morris Italia. L'azienda, affidandosi all'Equal Salary Institute, ha condotto un percorso di verifica su eventuali gap salariali tra colleghi e colleghe, ricevendo "un risultato positivo", come dichiarato dal Direttore People & Culture Paolo Le Pera: una buona base da cui partire per generare modelli di inclusione ancora più evoluti.

Carlotta Ventura: grandi opportunità con competenze diverse e complementari

Il tema della parità di genere - e, per esteso, quello del gap salariale - è stato affrontato anche da Carlotta Ventura, intervenuta nel dibattito portando la propria esperienza in merito. Al vertice oggi dell'area Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, la manager ha alle spalle una lunga carriera professionale, nel corso della quale ha promosso progetti e iniziative su responsabilità sociale, diversità e inclusione. Un impegno che si concretizza anche nel ruolo di Ambassador per Inclusione Donna. "La mia storia è tutta umanistica", ha raccontato durante l'evento: "Oggi si parla invece molto dell'importanza di essere STEM e di avere competenze scientifiche per avere successo. L'esperienza mi ha insegnato che si cresce in azienda e nella vita se si riesce a creare attorno a sé una buona squadra, fatta di competenze e di professionisti di cui fidarsi". Per Carlotta Ventura, dunque, è dalla creazione di una squadra di lavoro efficace, con competenze diverse e complementari, che scaturiscono grandi possibilità di crescita e sviluppo, sia personale che aziendale.

Paolo Gallo (Italgas): energia, riconoscere più bassa tassazione per tutti i biogas

Durante un incontro con il DG Taxation and Customs Union della Commissione Europea, Paolo Gallo ha sottolineato la necessità di riconoscere livelli di tassazione più bassi per tutti i tipi di biogas.

Paolo Gallo

L'infrastruttura gas per la transizione: le considerazioni di Paolo Gallo

Il settore della distribuzione gas "a favore dei più alti livelli di ambizione ambientale che stanno alla base del pacchetto Fit for 55", in un percorso fortemente impegnato "nel rendere le reti del gas un asset sempre più strategico della transizione energetica". È intervenuto così l'AD di Italgas e Presidente di GD4S Paolo Gallo durante un recente incontro con il DG Taxation and Customs Union della Commissione Europea, Gerassimos Thomas. Un messaggio che pone in risalto il ruolo della rete gas come fattore per incentivare la transizione ecologica in corso: "Per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, condividiamo e accogliamo con favore sia il riconoscimento da parte della Commissione Europea del ruolo del metano quale combustibile di transizione", ha dichiarato Paolo Gallo, "sia la necessità espressa di procedere con l'aggiornamento dei livelli di tassazione di tutti i combustibili sulla base del loro contenuto energetico e per aggiornarli alle attuali e future esigenze e tecnologie".

Mix energetico sostenibile, Paolo Gallo: "Promuovere ulteriormente i gas rinnovabili"

Tuttavia, per compiere tale processo è importante che la tassazione del gas in Europa sia in linea con il suo ruolo chiave nella transizione. Per l'AD di Italgas Paolo Gallo, nonché Presidente di GD4S - organismo che riunisce a livello continentale i principali distributori di gas - emerge in tal senso che "l'attuale tassazione del gas non riflette il ruolo attribuitogli, al pari della scelta di applicare il livello minimo all'elettricità indistintamente dalle sue fonti di generazione". È questo un aspetto che "non offre indicazioni chiare ad orientare le scelte di investimento": con l'obiettivo di sviluppare un mix energetico che sia più sostenibile, "abbiamo suggerito di riconoscere il più basso livello di tassazione a tutti i tipi di biogas", ha evidenziato Paolo Gallo, "e di promuovere ulteriormente i gas rinnovabili, tra cui l'idrogeno verde, anche attraverso le leggi nazionali".

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