EssilorLuxottica, Francesco Milleri: felici di continuare il viaggio insieme a Gruppo Armani

EssilorLuxottica e Gruppo Armani ancora insieme per 15 anni, annunciato il rinnovo dell'accordo di licenza: il commento del Presidente e AD Francesco Milleri.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica - Gruppo Armani, il valore di una collaborazione storica

"Estremamente orgogliosi": emerge anche attraverso le parole del Presidente e Amministratore Delegato Francesco Milleri la soddisfazione di EssilorLuxottica per il rinnovo dell'accordo di licenza con il Gruppo Armani. Al centro lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello globale di occhiali a marchio Giorgio Armani, Giorgio Armani Privé, Emporio Armani, EA7 Emporio Armani e A|X Armani Exchange. L'accordo, in vigore dal 1° gennaio 2013 e con scadenza al 31 dicembre 2022, è stato rinnovato per 15 anni con decorrenza dal 1° gennaio 2023. È destinato dunque a destinare a lungo l'importante "percorso condiviso con il Gruppo Armani" che, come sottolinea il Presidente e AD Francesco Milleri, si erge sulla "profonda intesa che ci unisce".

Francesco Milleri: EssilorLuxottica, felici di continuare il viaggio che i due fondatori hanno iniziato insieme

"Leonardo Del Vecchio ha trovato in Giorgio Armani un imprenditore con la stessa passione per la qualità e l'innovazione": Francesco Milleri ricorda come la collaborazione con il Gruppo iniziata nel 1988 abbia significativamente rivoluzionato il settore. L'intuizione lungimirante del fondatore di Luxottica e dello stilista era di portare sul mercato globale gli occhiali a marchio Armani, realizzati con materiali di altissima qualità, eccellenza produttiva e artigianalità: da quel momento gli occhiali smisero di essere esclusivamente dispositivo medico correttivo per diventare anche accessori di moda e strumenti di espressione di stile e personalità. E oggi, come evidenzia infine Francesco Milleri, "siamo felici di continuare il viaggio che i due fondatori hanno iniziato insieme".

Paolo Gallo: digitale, efficienza energetica e nuovi settori le direttrici del Piano di Italgas

4,5 i miliardi che verranno destinati alla digitalizzazione del network. Paolo Gallo: "Italgas conferma il suo impegno al servizio del raggiungimento dei target climatici UE".

Paolo Gallo

Paolo Gallo: "Innovazione principale driver di crescita"

Con il Piano industriale 2022-2028, Italgas è pronta a rafforzare il suo ruolo da protagonista nella transizione energetica italiana. Cardine della nuova strategia la trasformazione digitale, il repurposing e l'estensione del network con l'obiettivo di accogliere i nuovi gas rinnovabili. A ribadirlo è l'Amministratore Delegato Paolo Gallo. Rispetto al precedente Piano, il Gruppo prevede investimenti per 8,6 miliardi di euro, di cui 4,5 verranno destinati allo sviluppo della rete: "L'innovazione si conferma il nostro principale driver di crescita - ha dichiarato l'AD - la Digital Factory il fulcro della cultural change: un luogo di 'contaminazione' attorno al quale abbiamo sviluppato un approccio all'open innovation che ci permette di incontrare le startup e le PMI più all'avanguardia nel mondo". Innovazione che tuttavia dovrà essere gestita e valorizzata: "Continueremo a destinare importanti risorse per la formazione, per la creazione di nuove professionalità e attrarre i migliori talenti". Italgas, ha aggiunto Paolo Gallo, si conferma "tra le principali realtà industriali in grado di mettere le proprie capacità di progettazione, spesa e creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile del Paese e dell'Unione Europea".

Paolo Gallo: Italgas, efficienza energetica e opportunità esterne i nuovi obiettivi

Portare a termine la digitalizzazione del network non è l'unico obiettivo del Gruppo guidato da Paolo Gallo. Tra le direttrici principali della nuova strategia anche il consolidamento nel settore dell'efficienza energetica, considerato strategico sul fronte dell'indipendenza energetica: "Con 340 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al precedente piano, intendiamo dar vita a uno dei principali player a livello nazionale, contribuendo al consolidamento di un settore ancora molto frammentato". Innovazione e competenze digitali saranno fondamentali anche per cogliere le nuove opportunità di crescita esterna, tra cui spicca l'acquisizione della greca DEPA Infrastructure: "Dopo 20 anni - ha commentato Paolo Gallo - torniamo ad avere degli obiettivi oltre i confini nazionali: questo Piano destina alla Grecia 1,8 miliardi di euro". Nei prossimi mesi Italgas si è detta inoltre disponibile a valutare l'acquisizione o la realizzazione di partnership industriali nel settore idrico: l'obiettivo, trasferire il know-how e le tecnologie maturate dal Gruppo per dare un taglio netto al fenomeno della dispersione.

Alessandro Benetton porta “La Traiettoria” a Pordenonelegge

La "Traiettoria" di Alessandro Benetton arriva a Pordenonelegge: "La volontà di questo libro è quella di comunicare soprattutto con i giovani, gli stessi giovani che ogni tanto fanno fatica a essere capiti".

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la presentazione de 'La Traiettoria' a Pordenonelegge

"Lo so, vi sembrerà strano, ma mi sono emozionato molto su quel palco": per Alessandro Benetton presentare il libro 'La Traiettoria' è "ogni volta sempre fonte di emozione" ma quella vissuta lo scorso 15 settembre a Pordenonelegge è destinata ad essere ricordata a lungo in quanto "era la prima volta che partecipavo a un festival di questo tipo da autore". Alessandro Benetton ha deciso di affidare a Linkedin il racconto di quell'esperienza: "È stato bello vedere gli sguardi attenti e i sorrisi complici delle persone a cui voglio bene e che stimo tra il pubblico. Familiari, amici, collaboratori di 21 Invest". L'incontro si è tenuto lo scorso 15 settembre: a intervistarlo il giornalista Francesco De Filippo.

Alessandro Benetton: il percorso della nostra vita è tutto da scrivere

"L'ho già detto molte volte, la volontà di questo libro è quella di comunicare soprattutto con i giovani, gli stessi giovani che ogni tanto fanno fatica a essere capiti", scrive su Linkedin Alessandro Benetton sottolineando quanto emerso nel corso dell'incontro a Pordenonelegge. È a loro infatti che si rivolge "La Traiettoria". I giovani: "Ho voluto raccontare la mia storia per dare loro un messaggio". Lo ricorda anche nel suo post su Linkedin Alessandro Benetton: "Esiste un modo per trovare la propria strada, l'importante è essere disposti a lottare. A prescindere dal proprio punto di partenza, dalla propria condizione iniziale, dal proprio cognome (spoiler: io ne so qualcosa)". Un altro aspetto che emerge dall'autobiografia è come la vita riesca ad essere imprevedibile: "Spesso pensiamo che il nostro punto di partenza determini il punto di arrivo. Eppure impariamo presto che il percorso della nostra vita è tutto da scrivere". L'imprevedibilità deve essere affrontata, gestita senza farsi travolgere da paure immotivate: solo così potremo scegliere liberamente (e scrivere) il nostro percorso.

Municipia S.p.A.: smart cities, l’impegno per una gestione più efficiente e meno costosa delle PA locali

Municipia S.p.A. supporta Comuni di ogni dimensione nel processo di trasformazione digitale in modo che possano soddisfare le molteplici richieste ed esigenze del territorio in maniera sempre più rapida, dinamica e in grado di garantire i migliori risultati.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. partner per la trasformazione digitale delle città di ogni dimensione

Inclusione, sicurezza e sostenibilità: nella vision di Municipia S.p.A. da qui bisogna partire per costruire le città del futuro. In quest'ottica la società del Gruppo Engineering ha messo a terra numerosi progetti di sviluppo digitale all'avanguardia delle città anche attraverso formule di partenariato pubblico-privato e project financing raccogliendo importanti riconoscimenti per il carattere innovativo dei progetti. Le soluzioni proposte da Municipia S.p.A. puntano a rendere la gestione pubblica più efficiente, sostenibile, sicura, semplice e meno costosa, nella consapevolezza che "rispondere ai bisogni dei cittadini significa anche essere in grado di progettare con un continuo aggiornamento i servizi a loro rivolti, ampliandone la disponibilità e facilitandone le modalità di accesso e, infine, migliorandone l'efficienza". È quanto spiega il presidente Stefano De Capitani: "In questa prospettiva, l'implementazione dei processi di digitalizzazione delle amministrazioni locali è una necessità focale a cui le stesse governance sono impegnate a dare soluzione e sviluppo. Il processo di trasformazione digitale punta, infatti, a rendere capaci le PA locali di soddisfare le molteplici richieste ed esigenze del territorio con pronta reattività, cioè in maniera rapida, dinamica in grado di garantire i migliori risultati".

Municipia S.p.A.: il digitale per una pubblica amministrazione locale proattiva, moderna e resiliente

I processi di trasformazione digitale delle città, nell'ottica di Municipia S.p.A., devono essere strutturati "su una salda concezione human-centered e avvalersi di strumenti di stretta garanzia della tutela dei dati e del rispetto della privacy, in modo che il rapporto con il cittadino risulti rafforzato e sia consolidata la fiducia fra popolazione e istituzione". Sistemi di IoT e IA per la sicurezza urbana e la gestione del traffico, assistenti virtuali, servizi digitali integrati per smart lighting e smart building da impiegare in scuole, impianti sportivi, alloggi di edilizia residenziale pubblica sono solo alcuni degli ambiti in cui la tecnologia è entrata a fare parte del nostro quotidiano: "Per questa via, il digitale coniugato alle esigenze del territorio attraverso l'istituzione più vicina alla popolazione, rappresenta lo strumento innovativo di reale capacità a supporto di una policy di inclusione, sostenibilità e resilienza". È in questa direzione che guarda Municipia S.p.A., partner per la trasformazione digitale delle città di ogni dimensione.

Siglata intesa Gruppo FS - MSC per sviluppare nuove sinergie nel settore logistico

Siglato a Ginevra il Memorandum of Understanding tra il Gruppo FS, rappresentato dall'AD Luigi Ferraris e dall'Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics Gianpiero Strisciuglio, e il Gruppo MSC, presente con il Group Chairman Gianluigi Aponte e con Giuseppe Prudente, Chief Logistics Officer di MSC e Presidente di MEDLOG.

Gruppo FS e MSC a supporto dell'intermodalità treno-mare

Nuove sinergie per il settore della logistica, sviluppo dell'interazione tra il trasporto ferroviario e quello marittimo: è basato su queste premesse il Memorandum of Understanding firmato il 14 settembre 2022 a Ginevra tra il Gruppo FS e MSC. Come reso noto, il Memorandum consentirà in primo luogo di verificare la possibilità e il reciproco interesse nel realizzare una partnership commerciale e operativa per lo sviluppo del trasporto combinato marittimo. A rendere operativo il Memorandum, ha comunicato il Gruppo FS, saranno successivi e specifici accordi attraverso l'iniziativa delle società del Polo Logistica di FS - a iniziare dalla capofila Mercitalia Logistics - e delle società del Gruppo MSC, tra cui MEDWAY e MEDLOG. Una partnership che, nelle scorse settimane, ha già mosso i primi passi grazie all'avvio di una collaborazione nel terminal portuale di Gioia Tauro (servizi di manovra) e tra la stessa Gioia Tauro e l'Interporto di Padova (trasporto ferroviario).

Le dichiarazioni del Gruppo FS e di MSC sull'intesa

"La firma di questo MoU con un partner internazionale come MSC rafforza la strategia del Polo Logistica del Gruppo FS come operatore di sistema, consolidando la sua presenza lungo la catena di valore della logistica e ponendo al centro, su distanze superiori ai 300/400 km, il trasporto ferroviario", così Gianpiero Strisciuglio, AD di Mercitalia Logistics, nel commentare l'intesa: "È infatti un obiettivo del Piano Industriale di FS raddoppiare in un decennio l'attuale quota delle merci trasportate in treno anche grazie a connessioni sempre più efficaci dei nostri porti e dei nostri terminal alla rete nazionale e ai corridoi ferroviari europei". A fargli eco Giuseppe Prudente, Chief Logistics Officer di MSC e Presidente di MEDLOG: "Questa partnership si inscrive nel quadro di una ormai lunga collaborazione tra MSC Group e Gruppo FS. Il nostro Gruppo, attraverso MEDLOG e MEDWAY, vanta una forte presenza nell'intermodale sia in Italia che in Europa", ha commentato, aggiungendo come tale partnership rivesta "un ruolo molto importante per lo sviluppo del nostro business, tanto per i terminal portuali e in-land che per sperimentare nuovi corridoi. In questa logica il trasporto ferroviario è un modal shift, rappresenta un nuovo modello di sviluppo del trasporto merci in Italia, per una logistica più intelligente e sostenibile per l'ambiente e per i lavoratori".

L’ascesa di Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè

Dal primo colloquio di lavoro a 20 anni, Cristina Scocchia di strada ne ha fatta. Dopo lo stage in Procter&Gamble, azienda che ha investito sulle sue capacità, l'AD di Illycaffè ha guidato aziende del calibro di L'Oréal Italia e KIKO Milano.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: "La carriera è come correre una maratona"

All'età di 20 anni arriva il punto di svolta nel percorso professionale di Cristina Scocchia: lo stage in Procter&Gamble le consente di dimostrare le sue capacità e la sua determinazione. Oggi in Italia la stragrande maggioranza dei tirocini hanno purtroppo tutto un altro sapore. "Gli stage - commenta l'AD di Illycaffè - devono essere retribuiti e per questo sarò sempre grata a Procter". Terminati i tre mesi presso l'azienda americana, riceve la proposta di un contratto a tempo indeterminato. Per tre anni "ho studiato e lavorato", spiega. Si laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi di Milano con il massimo dei voti. Ha così inizio l'ascesa della manager italiana, che vanta un curriculum di tutto rispetto. Dopo essere stata nominata Amministratore Delegato prima di L'Oréal Italia e successivamente di KIKO Milano, nel gennaio del 2022 raggiunge i vertici di Illycaffè. Cristina Scocchia paragona metaforicamente la carriera a una maratona: "Ci sono momenti in cui corri facilmente, altri in cui hai il fiatone, altri ancora in cui cadi e devi rialzarti", racconta. Il traguardo non deve però diventare un'ossessione, ci tiene a precisare. "Bisogna guardarsi intorno e indietro perché, mentre tu corri la tua maratona, ci sono altri che stanno correndo la loro e devi aiutarli". Oggi in Italia solo il 3% dei CEO è donna: "Non permettete mai ai pregiudizi e agli stereotipi di dirvi chi siete, come dovete comportarvi e cosa volete diventare", sottolinea con fermezza la manager.

Cristina Scocchia: l'esempio di quando il talento incontra l'opportunità

Alla domanda "Quanto ha contato la fortuna in un percorso come il suo?", Cristina Scocchia cita una frase di Seneca: "La fortuna non esiste. Esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità". E l'AD di Illycaffè quell'opportunità l'ha incontrata. In un Italia in cui il talento è equamente distribuito, mentre le possibilità di dimostrarlo lo sono meno, "il nostro compito di leader - commenta la manager - è di offrire questa opportunità a tutti". Da qui ne deriva l'impatto, che sia positivo o negativo, dei leader sulla vita degli altri. "Per questo - aggiunge - penso che dovremmo legare il nostro modo di agire a un codice etico più elevato: la leadership deve essere etica e perseguire una meta olistica, unendo il valore economico ai valori sociali e ambientali". A questi livelli, come conciliare lavoro e famiglia? In ogni ruolo ci sono momenti cruciali da non perdere per poterli vivere a 360°. "Non possiamo dare il 100% in ogni ruolo allo stesso tempo", conclude l'AD. "Dobbiamo concentrarci su uno alla volta, sapendoli alternare". Negli ultimi anni, alle aziende è stato chiesto di promuovere un contesto meritocratico, un assetto valoriale forte e maggiore flessibilità: oggi è necessario rispondere a queste richieste anche attraverso attività formative e reskilling. Sul tema attuale dell'incremento dei costi, che ha causato l'aumento del prezzo del caffè dai 110 dollari per libbra del novembre 2020 ai 238 di oggi, Cristina Scocchia conferma: nel 2022 Illy non aumenterà i prezzi per non gravare ulteriormente sui consumatori.

Valeur Group investe nel primo Wildlife Conservation Bond della World Bank

Il Rhino Bond è una novità per il mercato obbligazionario: Lorenzo Vangelisti, CEO di Valeur Group, spiega perché puntare su operazioni finanziarie che integrino l'impegno a favore della sostenibilità.

Valeur Group

Valeur Group: Rhino Bond, un esempio concreto di Sustainable Finance

La notizia della sottoscrizione del Rhino Bond risale allo scorso maggio: Valeur Group, specializzato in asset management e trading, ha deciso di puntare sull'innovativo strumento finanziario emesso dalla World Bank: il Wildlife Conservation Bond nasce per supportare i rinoceronti neri e le comunità locali nell'Addo Elephant National Park e nella Great Fish River Nature Reserve in Sud Africa. Nello specifico si tratta del primo strumento a reddito fisso creato per la conservazione di una particolare specie in via di estinzione e consiste in un prestito a 5 anni di 150 milioni di dollari con un modello di "pagamento a risultato": retribuirà quindi i propri investitori in relazione ai tassi di crescita dei rinoceronti neri nelle due riserve sudafricane. Per il mercato obbligazionario rappresenta un esempio concreto di come finanza e sostenibilità possano andare di pari passo con ricadute positive su più fronti: oltre a difendere una specie a rischio estinzione, lo scopo è di tutelare l'intero ecosistema e le comunità locali grazie all'istituzione di un fondo destinato a progetti ambientali e sociali. È dunque proprio in virtù del forte valore dell'iniziativa che Valeur Group ha deciso di aderire.

Valeur Group: la decisione di puntare sui Rhino Bonds nelle parole del CEO

"La decisione di investire nel Rhino Impact Bond rafforza il nostro impegno nel perseguire obiettivi umanitari e di tutela degli animali, che sono i propositi principali della nostra organizzazione no-profit Valeur Foundation": a sottolinearlo è stato Lorenzo Vangelisti, Founder e CEO di Valeur Group. Se l'iniziativa della World Bank dovesse andare a buon fine, l'aumento della popolazione dei rinoceronti neri nelle due aree protette potrebbe produrre effetti a cascata sul territorio a livello ambientale, sociale ed economico: "La conservazione dei rinoceronti può contribuire alla difesa della biodiversità e allo stesso tempo può promuovere l'occupazione nelle comunità locali attraverso la creazione di posti di lavoro necessari per realizzare questo importante progetto di conservazione" ha spiegato in merito il CEO di Valeur Group.

Paolo Gallo (Italgas): nel nuovo Piano spazio ad acqua, biometano e idrogeno

Italgas ha annunciato a luglio investimenti per 8,6 miliardi, digitalizzare le reti la priorità. Paolo Gallo: "Lavoriamo per diventare gestori hi-tech".

Paolo Gallo

Paolo Gallo: "Italgas diventerà gestore hi-tech per nuovi gas, acqua, efficienza energetica"

Completare la digitalizzazione degli asset, promuovere la nascita di un player nazionale nel settore dell'efficienza energetica e supportare il Paese nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Sono gli impegni presi da Italgas con il nuovo Piano Strategico 2022-2028 presentato lo scorso luglio. Il Gruppo guidato da Paolo Gallo mette sul piatto 8,6 miliardi di investimenti, di cui 4,5 destinati alla trasformazione digitale e all'estensione delle reti. Intervistato da "L'economia del Corriere Nord Ovest", il CEO di Italgas ha spiegato che "la scommessa ambientale è prima di tutto una scommessa tecnologica". A breve il Gruppo porterà a termine la digitalizzazione del network, "che sarà presto a controllo remoto" e consentirà di accogliere tecnologie di reverse flow per poter ospitare biometano e idrogeno. Con la nuova strategia Italgas si prepara dunque a "diventare gestore hi-tech non solo nei nuovi gas - sottolinea Paolo Gallo - ma anche nella gestione idrica e nell'efficienza energetica".

Paolo Gallo: tecnologia e innovazione per limitare lo spreco di risorse del Paese

Solo aumentando e accelerando gli investimenti sulla tecnologia il Paese potrà far fronte al problema delle risorse, scarse e spesso mal gestite. Il CEO porta l'esempio proprio della rete idrica, che oggi ha dispersioni del 40% in media contro lo 0,1% della rete di distribuzione del gas. "Sono convinto - ha commentato Paolo Gallo - che se riuscissimo a trasferire tutte le nostre tecnologie nel mondo del servizio idrico, gli acquedotti potrebbero ridurre in fretta le perdite". Ecco perché, aggiunge, il Gruppo è disponibile a "valutare l'acquisizione di reti idriche o anche a partnership industriali". Tra le priorità di Italgas anche la creazione di un polo nazionale specializzato nell'efficienza energetica a 360°. Il Piano mette a disposizione delle Esco Seaside e Fratelli Ceresa 340 milioni destinati ad acquisizioni e aggregazioni. Lo scopo, spiega Paolo Gallo, è ridurre la frammentazione del mercato: "C'è bisogno di economie di scala. Minori consumi significa riduzione di Co2".

Private banking, si amplia l’offerta targata Banca Generali

Private banking, Banca Generali: le nuove soluzioni offrono approccio protettivo in linea con il clima di incertezza dei mercati.

Private banking, Banca Generali: focus sui nuovi prodotti

Consapevole dell'andamento incerto dei mercati causato dal conflitto in Ucraina e dalla crisi energetica, Banca Generali aggiorna la sua offerta con una nuova gamma di soluzioni pensate per intercettare le nuove esigenze di protezione dei clienti. Negli ultimi mesi l'Istituto italiano leader nel private banking ha messo a disposizione della sua rete diversi prodotti che hanno come comune denominatore un forte approccio protettivo e l'orientamento alla sostenibilità. Il primo è un Pronti Contro Termine (PCT) legato al titolo governativo italiano e caratterizzato da una durata trimestrale (agosto - ottobre). La soluzione, che alloca liquidità per un periodo di tempo limitato su uno strumento finanziario a basso rischio ma con un rendimento comunque nell'ordine dell'1,50% annuo lordo, è stata pensata da Banca Generali per la clientela più prudente. Sulla stessa lunghezza d'onda l'Istituto di private banking ha lanciato anche BG Solution Smart Target, una linea di gestione innovativa che guarda all'andamento dei mercati nel medio-lungo termine e si sviluppa attraverso un investimento progressivo "smart", ovvero in grado di ottimizzare il market timing sia nella sua componente obbligazionaria che in quella azionaria.

Private Banking, Banca Generali e il restyling della sicav Lux IM

Banca Generali ha inoltre ampliato lo scorso luglio l'orizzonte di Lux Im. La sicav del Gruppo guidato da Gian Maria Mossa ha realizzato sei nuovi comparti di investimento. Anche in questo caso il filo conduttore è la protezione del capitale, ma ampio spazio viene dato soprattutto alla sostenibilità, pilastro della strategia portata avanti dall'Istituto di private banking. Su sei nuovi comparti, quattro sono infatti classificati come "light green" secondo l'articolo 8 del regolamento SFDR sulla trasparenza dei fondi ESG. In merito ai nuovi prodotti, il Vice DG di Banca Generali Marco Bernardi ha sottolineato come le soluzioni presentate siano state sviluppate grazie al contributo dei private banker presenti su tutto il territorio: "Come Banca attenta a tutti gli aspetti di protezione, siamo convinti che oggi più che mai sia fondamentale rafforzare sempre più il dialogo in modo da poter venire incontro ai nuovi bisogni ed esigenze".

CEDR, Aldo Isi nuovo componente del Governing Board a rappresentanza di Anas

Aldo Isi rappresenterà Anas all'interno della Conferenza Europea dei Direttori delle Strade.

Aldo Isi

Aldo Isi, i dettagli della nomina

Aldo Isi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anas, è stato nominato membro del Governing Board della Conferenza Europea dei Direttori delle Strade, in francese Conférence Européenne des Directeurs des Routesin (CEDR). Costituito nel 2003, l'ente no-profit riunisce al suo interno 29 autorità stradali europee con un obiettivo preciso: promuovere l'eccellenza nella gestione delle strade attraverso il confronto e lo scambio di conoscenze tra le diverse amministrazioni. Anas, controllata del Gruppo FS che in Italia si occupa della gestione e delle infrastrutture della rete di strade statali e autostrade, avrà quindi la sua rappresentanza nella figura di Aldo Isi, che lo scorso giugno ha incontrato il Segretario Generale della Conferenza Steve Phillips. Il CEDR, con sede a Bruxelles, offre supporto alle autorità nazionali in numerosi ambiti, tra cui innovazione, uso efficiente delle risorse, sicurezza e sostenibilità. L'Ente si occupa anche di creare opportunità di networking tra le amministrazioni stradali nazionali, facilitando la partecipazione ai programmi europei di cofinanziamento.

Anas, il percorso professionale di Aldo Isi

Manager con oltre 20 anni di esperienza nel Gruppo FS, Aldo Isi è alla guida di Anas da dicembre 2021. Originario di Parma, classe 1971, si laurea in Ingegneria Civile all'Università degli Studi di Parma. È il 1999 quando fa il suo ingresso nel Gruppo FS, assumendo diversi incarichi di crescente responsabilità per la controllata Rete Ferroviaria Italiana. Nel 2009, dopo aver conseguito un Master in Gestione della Manutenzione Industriale, diventa Direttore dell'Unità Territoriale Emilia-Bologna, per poi trasferirsi nel 2014 a Milano. Due anni più tardi Aldo Isi è a Roma come Direttore Investimenti di RFI. Dal 2018 al 2021, prima di arrivare ai vertici di Anas, ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italferr S.p.A., tra le più grandi società di ingegneria a livello nazionale e internazionale.

Terna, sviluppare le giuste competenze per la transizione energetica: il Master Tyrrhenian Lab

Creare nuove figure capaci di gestire un sistema elettrico in costante evoluzione attraverso competenze manageriali, ingegneristiche, informatiche e statistiche: è l'obiettivo del Master di II livello promosso da Terna, in collaborazione con le Università di Salerno, Cagliari e Palermo.

Il nuovo Master promosso da Terna

Il Master "Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica", promosso nell'ambito del progetto Tyrrhenian Lab, è stato presentato presso la Sala Stampa "Biagio Agnes" dell'Università di Salerno. Nel corso della presentazione, Francesco Del Pizzo - Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab - e il Prof. Vincenzo Loia - Rettore dell'Università degli Studi di Salerno - hanno illustrato l'offerta formativa, i dettagli delle materie previste e gli obiettivi del progetto. L'iniziativa rappresenta una "significativa e concreta opportunità per i nostri giovani", ha commentato il Rettore. "Mettendo a disposizione le competenze e le infrastrutture laboratoriali, siamo lieti di affiancare Terna sia nelle attività di ricerca in un settore centrale per la nostra economia, sia nelle attività di formazione specialistica degli allievi, i quali al termine del percorso avranno la concreta opportunità di essere selezionati e assunti presso le sedi territoriali del progetto". "Oltre agli interventi infrastrutturali sulle reti, allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e all'incremento dei sistemi di accumulo - ha aggiunto Del Pizzo - il quarto elemento abilitante per affrontare la transizione energetica è rappresentato dalla formazione di competenze specialistiche, di persone che in futuro potranno gestire le tecnologie legate al dispacciamento e alle evoluzioni dei mercati dell'energia".

Tyrrhenian Lab, Terna: "Progetto di importanza cruciale per il sistema Paese"

Nei prossimi cinque anni Terna investirà circa 100 milioni di euro nel progetto Tyrrhenian Lab. L'iniziativa ha lo scopo di creare, coinvolgendo i tre atenei di Salerno, Cagliari e Palermo, un centro di formazione di eccellenza presso le sedi delle città in cui saranno presenti i cavi del Tyrrhenian Link. Con un totale di 950 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, l'elettrodotto sottomarino sarà in grado di unire la Campania, la Sicilia e la Sardegna, agevolando l'integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Quattro moduli per un totale di 60 crediti formativi, percorsi personalizzati, laboratori di programmazione e attività pratiche sul campo: il Master avrà inizio nel mese di novembre e, una volta terminato, consentirà a 15 studenti selezionati di essere assunti da Terna in qualità di esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, esperti di sistemi di analisi e regolazione, esperti di gestione degli apparati di campo, esperti dei sistemi di Automazione di Stazione (SAS) ed esperti di Sistemi IoT di Stazione. "Il Tyrrhenian Lab è un progetto di importanza cruciale anche per i territori coinvolti e per il sistema Paese", ha concluso Del Pizzo. "Con la presentazione di oggi, mesi e mesi di lavoro di squadra diventano realtà. Ringrazio l'Università di Salerno per la proficua collaborazione e per aver scelto di condividere la nostra visione di crescita e sviluppo".

Stefano De Capitani: digital innovation a servizio di cittadini e imprese

Cittadini e imprese in difficoltà, perché un "Sistema della conoscenza" ora più che mai può essere un valido strumento per i Comuni per aiuti concreti e rapidi? Il punto del presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: interoperabilità dei sistemi digitali e integrazione dei dati per aiuti concreti e rapidi nei territori

L'assistenza a cittadini che affrontano difficoltà socio-economiche, ma anche alle imprese del territorio, è diventata ancor più impegnativa per i Comuni a fronte delle recenti situazioni emergenziali. La società del Gruppo Engineering lo sa bene poiché lavora ogni giorno al fianco di Comuni di ogni dimensione nell'implementazione di progetti di Digital Transformation. "Se gli ultimi dati ISTAT (2022) vedevano nel 2021 un tasso di povertà assoluta ancora critico ma con prospettive positive, l'auspicato miglioramento si è infranto contro il forte aumento dell'inflazione", rileva inoltre il presidente Stefano De Capitani sottolineando sui suoi social come per portare "aiuti concreti e rapidi nei territori" sia indispensabile puntare sulla digitalizzazione: "Il 'Sistema della conoscenza' sviluppato da Municipia S.p.A., attraverso l'interoperabilità dei sistemi digitali e l'integrazione dei dati provenienti dal territorio, rappresenta per le governance locali un alleato di primaria importanza. Per questa via, le amministrazioni locali sono in grado di catturare un'immagine reale della situazione di ogni cittadino e nucleo familiare, così da poter predisporre una strategia efficace degli interventi con il miglior impiego delle risorse, senza disperdere energie ed economie".

Stefano De Capitani: digital innovation, la validità del "Sistema della Conoscenza Welfare" di Municipia S.p.A.

La messa in atto di un sistema data-driven, come rileva Stefano De Capitani, favorisce "una logica di operatività consapevole non solo nell'immediato, ma anche nella programmazione a lungo termine": una gestione centralizzata dei dati, la mappatura dei bisogni e la capacità di programmare gli interventi per il presidente di Municipia S.p.A. sono necessari anche nell'ottica di agevolare "l'equità sociale, la riqualificazione degli interventi verso la popolazione più debole e l'allargamento del numero dei destinatari". Si tratta di un sistema che vale "per i nuclei familiari ma anche, per le aziende del territorio mappando aperture/chiusure e classificando le imprese secondo diversi KPI (per esempio tipo attività, se sono aziende giovanili o femminili e la loro forma giuridica...)": l'obiettivo, ricorda infine il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, è di "fornire un aiuto concreto e rapido, ora più che mai indispensabile, a chi ne ha davvero bisogno". La concretezza dell'impegno di Municipia S.p.A. è nel "Sistema della Conoscenza Welfare", sviluppato a supporto della progettazione e della governance sociale: un sistema che aggrega, normalizza e produce i dati utili alla gestione delle politiche sociali per l'adeguamento dei servizi sul territorio. Tale soluzione è stata progettata in particolare per supportare l'Ente nell'identificazione, in modo massivo e puntuale, dei soggetti destinatari di interventi economici d'emergenza prendendo in considerazione la situazione economica e socio-economica.

Pierroberto Folgiero: Fincantieri, quattro ulteriori navi per la finlandese Viking

Pierroberto Folgiero: proporre soluzioni ad alto valore aggiunto, in grado di anticipare le necessità dei clienti e rispondere alle sfide della transizione green e digitale è la mission di Fincantieri.

Pierroberto Folgiero

Fincantieri, guidata da Pierroberto Folgiero, costruirà ulteriori quattro navi per Viking

La "Viking Saturn", decima nave da crociera realizzata da Fincantieri per la società armatrice Viking, era stata varata lo scorso 23 giugno alla presenza dell'AD e DG Pierroberto Folgiero e dell'armatore Viking Torstein Hagen. La collaborazione, iniziata nel 2012 per un primo ordine di dieci unità, è destinata a proseguire ancora a lungo: nel marzo 2018 a Fincantieri erano state commissionate ulteriori sei unità nell'ambito di un progetto implementato in sinergia con la società finlandese e basato sulle caratteristiche di successo delle navi precedenti, aggiornate e rivisitate secondo le più recenti tecnologie disponibili sul mercato. Nei giorni scorsi sono stati resi efficaci i contratti per la terza e quarta nave: inoltre Fincantieri e Viking hanno firmato i contratti per la quinta e sesta unità, condizionati al conseguimento del relativo finanziamento come da prassi del settore. Il valore complessivo degli accordi è di oltre 1,7 miliardi di euro. Le consegne, come si legge nella nota diffusa dal Gruppo guidato da Pierroberto Folgiero, sono previste rispettivamente nel 2026, 2027 e due nel 2028.

Pierroberto Folgiero: 18 in totale le navi realizzate da Fincantieri per la compagnia finlandese

Innovazione tecnologica e sostenibilità, secondo quanto indicato anche dall'AD e DG Pierroberto Folgiero, sono i pilastri su cui si erge il progetto che Fincantieri porta avanti insieme alla società armatrice. Le navi saranno costruite secondo le più recenti normative in tema di navigazione e fornite dei più moderni sistemi di sicurezza: una nuova generazione di imbarcazioni progettata anche per le celle a combustibile a idrogeno nell'ottica di contribuire a definire un nuovo standard per il settore. D'altronde proporre soluzioni ad alto valore aggiunto, in grado di anticipare le necessità dei clienti e rispondere alle sfide della transizione green e digitale è la direzione in cui guarda Fincantieri, come sottolineato da Pierroberto Folgiero in più occasioni di recente. Dopo l'annuncio arrivato nei giorni scorsi, la collaborazione tra Fincantieri e Viking si traduce in ben 18 unità totali, incluse due navi da crociera expedition della controllata Vard, a riprova della ripresa del settore crocieristico per cui si attende un ritorno sui livelli pre-pandemici nel 2023.

Private banking: l’agosto di Banca Generali, i dati della raccolta

Private banking: la raccolta netta totale di Banca Generali da inizio anno ad agosto è arrivata a sfiorare complessivamente i 3,8 miliardi di euro.

Private banking: la raccolta di Banca Generali in agosto non si ferma

La raccolta netta totale in agosto di Banca Generali, Istituto leader nel private banking, è stata pari a 206 milioni di euro: il dato porta il valore complessivo da inizio anno a sfiorare i 3,8 miliardi di euro. "Anche nel periodo festivo la Banca si è concentrata nel supportare i clienti nel cogliere le opportunità offerte dai mercati con un approccio di diversificazione e protezione e il ricorso alla consulenza evoluta": nella nota diffusa dall'Istituto si precisa come il risultato positivo sia stato raggiunto in un contesto particolare. Sulla stagionalità tipica del mese hanno infatti pesato le tensioni geopolitiche esplose negli scorsi mesi nonché la volatilità dei mercati finanziari: la raccolta di Banca Generali non si è fermata, anche per merito del profondo expertise che l'Istituto annovera in materia di private banking. Il risultato inoltre tiene conto di esborsi per scadenze fiscali per 193,9 milioni, in ulteriore crescita rispetto ai 132,3 milioni dell'agosto 2021.

Private banking: il cliente al centro dell'attenzione di Banca Generali

in un contesto di sostanziale omogeneità nella "value proposition" relativa ai servizi di private banking, Banca Generali si distingue rispetto ad altri operatori del settore per i servizi di consulenza patrimoniale offerti al cliente e le relazioni di fiducia che il consulente è in grado di instaurare. Un aspetto oggi sempre più importante: "La crescente volatilità sui mercati e le rinnovate pressioni energetiche ed inflattive delle ultime settimane stanno spingendo la clientela private alla cautela e alla ricerca di protezione", ha commentato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali Gian Maria Mossa parlando dei risultati. "Nonostante il peso degli esborsi fiscali del periodo, le pressioni inflattive e le incertezze macroeconomiche e geopolitiche, la raccolta si conferma positiva in virtù della qualità della nostra consulenza e dell'ampiezza della gamma che rappresentano la risposta più adeguata ai bisogni dei clienti": sfide economiche e incognite geopolitiche a cui Banca Generali intende rispondere mantenendo "un trend di crescita in linea agli obiettivi prefissati" e rafforzando al contempo la leadership nel private banking.

Claudio Descalzi: Eni nel primo semestre 2022, intervista all’AD

L'AD Claudio Descalzi parla a "Milano Finanza" all'indomani della presentazione dei risultati del secondo trimestre 2022: il primo semestre dell'anno è stato caratterizzato anche dalla firma di numerosi accordi per garantire nuovi flussi di approvvigionamento.

Claudio Descalzi

Eni: l'impegno per la sicurezza energetica nell'intervista all'AD Claudio Descalzi

L'AD Claudio Descalzi lo aveva sottolineato lo scorso 29 luglio in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre: "Abbiamo profuso il massimo impegno nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, continuando nel mentre ad attuare la nostra strategia di decarbonizzazione". Lo ha ribadito anche in un'intervista pubblicata all'indomani su "Milano Finanza": nonostante il periodo di incertezza e volatilità dei mercati, Eni si è attivata prontamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento, come dicono gli accordi sottoscritti in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell'anno. Nel 2023, sottolinea l'AD Claudio Descalzi nell'intervista, "andranno in esecuzione altri progetti che assicureranno ulteriore gas, quindi sì, dovrò rimettermi in viaggio perché devo essere sicuro che questi accordi si realizzino".

Claudio Descalzi: risultati record nel primo semestre 2022 per Eni

Nell'intervista a "Milano Finanza" l'AD Claudio Descalzi sottolinea il valore dei risultati presentati da Eni lo scorso 29 luglio: "I conti dei tre mesi al 30 giugno 2022 hanno registrato un utile operativo adjusted di 5,8 miliardi di euro, con un aumento del 180% anno su anno e del 13% sul trimestre precedente. Il flusso di cassa di 10,8 miliardi di euro ha coperto gli investimenti organici per 3,4 miliardi e l'intero ammontare dei dividendi. Abbiamo una neutralità di cassa già col Brent a 40 dollari, e le nostre stime per il 2022 lo indicano a una media di 105 dollari". Numeri che hanno permesso di rafforzare il buy-back: "Lo abbiamo aumentato di 1,3 miliardi di euro portandolo a 2,4 miliardi di euro, praticamente l'importo massimo deliberato. Destiniamo all'acquisto di azioni proprie il 30% del free cash flow aggiuntivo generato dall'aumento del Brent da 90 a 105 euro. Stimiamo 130 milioni di free cash flow per ogni dollaro di variazione nel prezzo del Brent". E a settembre esordirà il dividendo trimestrale: "Sì, abbiamo voluto assicurare continuità ai nostri azionisti", evidenzia l'AD Claudio Descalzi spiegando come la prima rata di 22 centesimi di euro sarà pagata a settembre, per una cedola complessiva di 88 cent: "A questi prezzi, sommando anche il buy-back, offriamo un rendimento del 14%".

Alessandra Ricci, manager esperta di finanza internazionale oggi alla guida di SACE

AD di SACE, Alessandra Ricci ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo della controllata del MEF fin dal suo ingresso nel Gruppo nel 2005.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: formazione e prime esperienze nel Project Financing

Originaria di Roma, classe 1969, Alessandra Ricci è Amministratore Delegato e Direttore Generale di SACE. Manager con un'esperienza consolidata nel settore della finanza internazionale d'impresa, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università LUISS. La prima esperienza professionale è in Mediocredito Centrale, dove dal 1995 al 2005 si specializza in Project Financing occupandosi di progetti di rilievo internazionale. Nel 2005 il passaggio a SACE, la controllata del Ministero dell'Economia e delle Finanze attiva nell'export credit, nell'assicurazione dei crediti e nella protezione degli investimenti delle aziende italiane. Una lunga carriera interna a Sace, quella di Alessandra Ricci, che fin dai primi anni si distingue per il contributo apportato allo sviluppo e alla crescita del Gruppo.

Alessandra Ricci: la nomina ai vertici di SACE

Nel corso degli anni, Alessandra Ricci ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità, assumendo prima il ruolo di Chief Business Officer e in seguito quello di Chief Marketing & Underwriting Officer. Nel 2017 la società le affida la guida della controllata SIMEST, attiva nell'internazionalizzazione delle imprese italiane. Tre anni più tardi il ritorno alla società madre con l'obiettivo di sviluppare i nuovi programmi dedicati al mercato domestico. Nel 2021 un nuovo traguardo con la nomina a Responsabile del Programma Garanzia Italia e Green New Deal. Lo scorso 18 maggio il CdA di SACE ha nominato Alessandra Ricci nel ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale per il triennio 2022-2024.

Alessandro Benetton: turismo consapevole, chiacchierata con Eleonora Sacco (“Pain de Route”)

Con la pandemia il turismo ha dovuto trovare vie alternative: Alessandro Benetton ne parla con Eleonora Sacco, che ha lanciato con successo durante il lockdown il progetto "Poputčik".

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Poputčik", un progetto di successo nato da un momento di crisi

Negli ultimi anni i turisti sono diventati più consapevoli dell'importanza della sostenibilità e il tema è sempre più centrale nel settore. La crisi scaturita dal Covid-19 ha accelerato il fenomeno e in poco tempo il turismo alternativo si è imposto nel panorama. Sul tema è intervenuto Alessandro Benetton: "Un altro turismo" è infatti il titolo dell'ultimo episodio di "What's Next", la rubrica Youtube curata dall'imprenditore. Protagonista Eleonora Sacco, scrittrice, viaggiatrice e ideatrice del blog "Pain de Route", nato nel 2015 per promuovere un viaggiare consapevole, rispettoso e libero nei territori meno conosciuti. Il progetto va avanti ma quando tutto sembra pronto per partire ecco lo scoppio della pandemia: "Ho capito che il mondo per come lo conoscevamo stava cambiando e mi sono dovuta letteralmente reinventare", ha raccontato rispondendo alle domande di Alessandro Benetton. Nasce così a novembre 2020 il progetto "Poputčik", parola russa che sta a indicare il compagno di strada incontrato casualmente durante il viaggio. Un format di viaggi virtuali reso possibile grazie ad una rete di 25 guide distribuite in 20 Paesi, con ben 70 date organizzate durante le quali "le guide camminavano con il cellulare filmando quello che vedevano e dei piccoli gruppi di persone seguivano online creando un dibattito live: è stato un momento di scambio e di incontro veramente importante".

Alessandro Benetton: le strade della sostenibilità nel settore turistico, l'opinione di Eleonora Sacco

Durante l'intervista le domande di Alessandro Benetton si concentrano sul tema della sostenibilità e dell'etica e sul ruolo di primo piano svolto dal settore turistico. Per Eleonora Sacco l'assunto di base da cui partire è che il turismo avrà sempre un impatto, seppur minimo, sui territori: "La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale. Diversi gli aspetti da considerare: trasporto, tipo di strutture, attività, consumi, dialogo con la comunità circostante. È un tema estremamente complesso e ampio, ma credo che il settore del turismo debba agire in prima linea per salvaguardare l'ambiente, i popoli e le culture". Tra gli argomenti affrontati da Alessandro Benetton anche l'importanza di diversificare il proprio business, in modo da farsi trovare pronti alle nuove opportunità. "Pain de Route" e "Poputčik" non sono le uniche iniziative messe in campo da Eleonora Sacco, che negli ultimi anni ha infatti pubblicato un libro dal titolo "Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici" ed è autrice del podcast "Cemento", che racconta la sua passione per i Paesi dell'Est.

Paolo Gallo, autore del libro “Diario di volo” su innovazione e sostenibilità

Paolo Gallo ha intitolato il suo libro "Diario di volo": un testo significativo, basato sulla sua esperienza sul campo in Italgas, per fornire direttive concrete riguardanti la transizione energetica già in corso.

Paolo Gallo

Paolo Gallo presenta il suo libro "Diario di volo": Italgas al centro della transizione

È stato presentato alla Microsoft House di Milano lo scorso febbraio il libro di Paolo Gallo intitolato "Diario di volo -Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità". Si tratta di un testo quantomai attuale, frutto di un lavoro sul campo e in prima persona. Paolo Gallo infatti, oltre a essere un ingegnere aeronautico, è Amministratore Delegato di Italgas. Proprio nel Gruppo ha preso da tempo il via un lungo processo di trasformazione basato sulla digitalizzazione, un percorso che non avrà fine ma che sarà un continuo divenire di nuove opportunità nei prossimi anni. Edito da Luiss University Press, il testo racconta proprio il lavoro svolto in azienda, analizzando lo stretto rapporto tra ambiente e tecnologia. La tecnologia infatti, grazie alle nuove soluzioni digitali, consentirà a impianti e infrastrutture di essere sempre più performanti, sfruttando processi più efficaci e favorendo l'abbattimento delle emissioni. Si punta con decisione alla neutralità climatica del 2050.

Paolo Gallo: lo stretto collegamento tra transizione digitale e transizione energetica

"La transizione digitale è la precondizione tecnica della transizione energetica, è il suo fattore abilitante. Il percorso che ci attende è chiaro e il gas naturale giocherà un ruolo chiave per sostenere il processo di decarbonizzazione": queste le parole di Paolo Gallo in occasione della presentazione del suo libro "Diario di volo". L'AD di Italgas ha approfondito il tema dei gas rinnovabili, puntando i riflettori sul biometano, l'idrogeno e il metano sintetico. "Sarà l'infrastruttura full digital a permettere di gestire le diverse tipologie di gas, anche sotto forma di miscele. Un network full digital è in grado di trasmettere milioni di dati in tempo reale, eseguire ordini ed essere controllato da remoto". Questa visione è in linea con il pensiero della Commissione Europea, che è convinta della strategicità dell'infrastruttura del gas. "Come Italgas abbiamo destinato oltre 2 miliardi di euro alla digitalizzazione del network", ha sottolineato Paolo Gallo, "il 50% dei quali già spesi, che ci condurranno entro il 2022 a essere la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato".

Atitech, ufficiale l’acquisizione del ramo manutenzione di Alitalia: il commento di Gianni Lettieri

L'azienda guidata da Gianni Lettieri è riuscita ad aggiudicarsi il bando indetto da Alitalia per la cessione del complesso di Fiumicino.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Capitale umano vera forza di questa operazione"

Buone nuove in casa Atitech: dopo la firma dell'accordo preliminare e l'offerta presentata la scorsa primavera, la MRO guidata da Gianni Lettieri ha ufficialmente rilevato il ramo maintenance di Alitalia. L'operazione, che ha ottenuto il beneplacito dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, prevede un contratto in esclusiva con ITA Airways su tutta la manutenzione degli aeromobili e l'assorbimento da parte di Atitech dei 940 lavoratori dislocati tra l'hub di Fiumicino e i diversi scali nazionali e internazionali. Tra i principali obiettivi dell'acquisizione del complesso aziendale romano la tutela e la valorizzazione delle professionalità del settore: "All'interno di Atitech e dell'ex Alitalia - ha commentato Gianni Lettieri - esistono competenze capaci di soddisfare le più svariate esigenze dei vettori presenti sul mercato in tempi rapidi ed assicurando standard di qualità molto alti. Il capitale umano è la vera forza di questa operazione".

Verso un Polo unico delle manutenzioni: il progetto di Gianni Lettieri

Il centro di Fiumicino rappresenta per Gianni Lettieri una pedina fondamentale di una partita estremamente ambiziosa. Da anni infatti il patron di Atitech è impegnato nella realizzazione di un Polo nazionale per la riparazione a 360° degli aeromobili: "Un'infrastruttura strategica per il Paese - ha spiegato l'imprenditore - in grado di offrire soluzioni chiavi in mano così come accade nei principali paesi europei". Secondo le stime di Atitech, una volta portato a pieno regime, il Polo fornirà una forte spinta anche sul lato occupazionale, con i due hub pronti ad assorbire fino a 3.000 unità. Nei prossimi mesi, conclude Gianni Lettieri, Atitech sarà quindi impegnata a riportare a Fiumicino e a Capodichino i principali player del traffico aereo "costretti in questi anni a cercare altrove servizi che invece con puntualità e professionalità possiamo già offrire oggi a Roma e Napoli".

Ictus, ICS Maugeri S.p.A.: individuata cura personalizzata per il recupero

Dopo un ictus, un semplice prelievo di sangue può aiutare a prevedere la risposta del paziente alle terapie, personalizzando così il percorso riabilitativo. Grazie ai risultati ottenuti, Marta Truffi, ricercatrice presso il Laboratorio di Nanomedicina di ICS Maugeri S.p.A., è stata premiata con un Award per Outstanding Rapid Communication.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: un prelievo del sangue per migliorare il recupero post-ictus

Lo studio ha arruolato 55 casi di ictus ischemico entro le 24 ore dall'esordio dei sintomi. I campioni di sangue sono stati raccolti nella fase acuta e dopo 7, 30 e 90 giorni dall'esordio, i primi risultati raggiunti sono piuttosto incoraggianti per la futura gestione clinica dei pazienti con ictus. Lo studio condotto dai ricercatori del Laboratorio di Nanomedicina di ICS Maugeri S.p.A. di Pavia è stato presentato in occasione della conferenza Bio-Sensing Technology di Sitges (Spagna): l'evento di portata internazionale consente la condivisione delle ricerche più attuali nell'ambito dei biosensori, health-tech e nuove tecnologie per l'individuazione rapida di analiti per la diagnostica point-of-care. "Una gioia inattesa, un premio che considero assegnato a tutto il nostro gruppo - ha commentato la dottoressa Truffi - e che ci spinge a proseguire con sempre maggiore determinazione. La pandemia ha rallentato il nostro lavoro. Abbiamo faticato tanto a causa degli accessi contingentati nei reparti e per la difficoltà in epoca Covid19 dei follow up, ma siamo andati avanti con determinazione".

ICS Maugeri S.p.A.: ricerca preziosa per migliorare la gestione clinica dei pazienti con ictus

È stato l'utilizzo di una tecnologia digitale ultra-sensibile, chiamata Single Molecule Array (SiMoA) e disponibile presso il Laboratorio di Nanomedicina di ICS Maugeri S.p.A., a consentire il raggiungimento dei risultati presentati in Spagna. Tale tecnologia è stata utile per l'individuazione di biomarcatori in campioni ematici di pazienti reclutati all'interno di un protocollo clinico. Lo studio è stato coordinato da IRCCS Maugeri, in collaborazione con il Policlinico San Matteo e l'IRCCS Mondino. Hanno inoltre partecipato il Laboratorio di ricerca sulle malattie neurodegenerative (Daniela Rossi e Liliana Brambilla) e le Unità di Neuroriabilitazione di Maugeri (Chiara Fassio, Antonio Nardone). "Questa ricerca che guarda al danno e al recupero da ictus - conclude la dottoressa Truffi - potrebbe avere risvolti molto importanti per personalizzare la cura dei pazienti e consentire loro cure appropriate e il migliore recupero. Siamo pronti a lavorare su un terzo biomarcatore per rafforzare il livello di previsione, e prolungarlo a sei mesi dall'evento ischemico".

Gruppo FS conferma l’impegno per la sostenibilità: obiettivo neutralità carbonica al 2040

Si dirama su più fronti la strategia del Gruppo FS per la neutralità carbonica al 2040: tra le altre cose, riduzione dei consumi grazie all'efficientamento energetico, maggiori linee elettrificate e utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Gruppo FS: per la decarbonizzazione minori consumi e produzione di energia da rinnovabili

È un Piano Industriale che si estende su diversi ambiti quello presentato dal Gruppo FS a maggio 2022. Più contesti ma con l'obiettivo unico di favorire la transizione ecologica in senso ampio, a cui affiancare la data del 2040 come target per la neutralità carbonica. Lo ha ripetuto in varie occasioni l'AD Luigi Ferraris, specificando come gli investimenti green saranno il motore del Piano Industriale di lungo periodo. Un percorso in cui il Gruppo FS si presenta già con dati positivi: come emerge dal Rapporto di Sostenibilità 2021, sono infatti 30.000 le tonnellate di CO2 risparmiate, rispetto all'anno precedente, per quanto concerne i consumi per trazione ferroviaria. Risultato del continuo rinnovo nella flotta ferroviaria e della scelta di usare energia rinnovabile, con un 61% di approvvigionamento di energia elettrica per usi diversi dalla trazione ferroviaria con garanzie di origine. In altri termini, energia prodotta da fonti rinnovabili certificate. Come segnalato dal Rapporto di Sostenibilità del Gruppo FS, nell'anno precedente (2020) era pari al 37%: un deciso balzo in avanti che contribuisce a decarbonizzare le attività del Gruppo. A questo si aggiunge il fatto che TX Logistik, società del Polo Logistica, è in grado di coprire il 94% dei propri consumi di trazione ferroviaria attraverso energia certificata all'origine.

Presente e futuro del Gruppo FS: flotta rinnovata, tecnologie sostenibili ed elettrificazione

I progetti del Gruppo FS puntano anche ad autoprodurre energia pulita: a tal scopo il Gruppo ha messo in campo 1,6 miliardi di euro per riqualificare terreni, aree limitrofe alle ferrovie e aree stradali - per un totale di 30 milioni di metri quadri - con l'obiettivo di installare impianti fotovoltaici e di mini eolico. Nel frattempo, già nel 2021 è raddoppiata la produzione di energia a uso industriale, da impianti fotovoltaici, grazie a tetti green posizionati sui fabbricati delle officine di Verona, Torino Smistamento e Firenze Osmannoro. Ma è anche su rotaia che il Gruppo FS intende dare impulso alla transizione ecologica: lo conferma l'utilizzo di treni sempre più riciclabili e a bassi consumi, come il Frecciarossa 1000, i regionali Pop e Rock e il treno Blues. Performance ambientali positive riconosciute anche dal mercato e che hanno consentito l'emissione di un green bond nel 2021. Il presente include, inoltre, scelte tecnologiche che permettono di utilizzare il biodiesel e l'idrogeno, a ulteriore vantaggio nell'impatto ambientale. A tal proposito, la mobilità del futuro sarà sempre più centrata sull'elettrificazione: oggi nel Paese oltre 7 treni su 10 viaggiano su rete elettrificata e, anche grazie al PNRR, tale valore è destinato a salire all'83% entro il 2026.

Francesco Starace: Enel nel primo semestre 2022, l’analisi sulla performance

Enel nel primo semestre 2022: "Abbiamo incrementato gli investimenti in fonti rinnovabili e reti di distribuzione" spiega l'AD Francesco Starace sottolineando l'impegno del Gruppo nell'accelerare la transizione energetica.

Francesco Starace

Francesco Starace: nessuna conseguenza sull'esecuzione del nostro Piano Strategico presentato a novembre 2021

Investimenti a +22,4% rispetto al primo semestre 2021 per Enel. L'obiettivo è quello indicato dall'AD e DG Francesco Starace in più occasioni nel corso degli scorsi mesi: accelerare la transizione energetica, nonostante "un contesto geopolitico, energetico ed economico avverso il quadro" non ha comunque avuto conseguenze "sull'esecuzione del nostro Piano Strategico presentato a novembre 2021". L'AD Francesco Starace lo ha spiegato commentando i numeri della semestrale: al 30 giugno 2022 Enel ha registrato ricavi per 67,258 miliardi di euro (+85,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) con una variazione positiva riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte, oltre ai proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet. L'EBITDA ordinario si attesta a 8,298 miliardi (-1,6%): EBIT a 8,205 miliardi, +5,3% sul primo semestre 2021, e risultato netto di Gruppo a 1,693 miliardi (-4,8%).

Francesco Starace: la posizione finanziaria del Gruppo rimane solida

"Nel periodo abbiamo incrementato gli investimenti in fonti rinnovabili e reti di distribuzione", evidenzia l'AD Francesco Starace: 5.889 milioni di euro destinati in particolare a Enel Green Power e al miglioramento della qualità di infrastrutture e reti nei diversi Paesi in cui Enel è presente. E allo stesso tempo le politiche commerciali adottate hanno "da un lato protetto i nostri clienti dalla volatilità del momento e dall'altro rafforzato i nostri obiettivi di medio e lungo periodo". I risultati del semestre permettono quindi di confermare la solidità della posizione finanziaria del Gruppo, come osserva l'AD Francesco Starace: "Anche in previsione del perdurare di un quadro generale complesso, grazie alla visibilità di cui godiamo sull'evoluzione del business per la seconda metà dell'anno, confermiamo la guidance per il 2022 e la nostra politica dei dividendi".

Francesco Milleri: il futuro di EssilorLuxottica nell’intervista al Presidente e AD

EssilorLuxottica, il Presidente e AD Francesco Milleri illustra a "Il Sole 24 Ore" la direzione in cui guarda il Gruppo, forte della crescita registrata in questi anni.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: l'unicità del modello di business di EssilorLuxottica

Intervistato in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre 2022, il Presidente e AD Francesco Milleri si è soffermato sulla crescita che ha interessato EssilorLuxottica in anni complessi, segnati in particolare dalla pandemia e dalle tensioni esplose di recente a livello geopolitico. Due sostanzialmente le ragioni: "La prima è il nostro modello di business e la sua unicità. EssilorLuxottica è un'azienda articolata in molteplici business integrati. Abbiamo l'eccellenza del prodotto, ricco di innovazione, identità e design, insieme a una rete di 18mila negozi, 200 piattaforme e-commerce e oltre 400 mila clienti wholesale serviti in tutto il mondo". In EssilorLuxottica ognuno di questi snodi, come ha sottolineato Francesco Milleri nell'intervista a "Il Sole 24 Ore", è interconnesso con gli altri: "Le fabbriche e i laboratori sono in linea con i singoli punti vendita. Siamo un'impresa a rete, ma anche uno dei più grandi retailer al mondo".

Francesco Milleri: smart glasses, EssilorLuxottica porta l'occhiale nel metaverso

"La seconda componente è rappresentata dalle opportunità che abbiamo di fronte", ha spiegato Francesco Milleri. In questo caso a influire positivamente è stata la pandemia che "ci ha reso più consapevoli dei nostri occhi", come osserva il Presidente e AD di EssilorLuxottica: "Abbiamo vissuto mesi guardando il mondo dall'interno delle nostre case, e ci siamo fatti più digitali, connessi, dipendenti dagli schermi. La popolazione mondiale invecchia, aumentano i difetti visivi, la nuova pandemia in arrivo si chiama miopia e in aree del mondo come la Cina sta già disegnando nuovi bisogni". Francesco Milleri ha quindi ricordato come oggi nel mondo siano circa 2,5 miliardi le persone affette da miopia "e alcuni studi prevedono che raddoppieranno entro i prossimi 30 anni, cioè una persona su due": allo stesso tempo "quelle stesse popolazioni e i loro Paesi vanno incontro ad un miglioramento del livello economico e delle disponibilità, e questo permetterà a più persone di avere accesso a soluzioni visive, come le nostre per il rallentamento della progressione della malattia nei più giovani". La combinazione dei due fenomeni apre "opportunità importanti, non solo di business, per l'intero settore e naturalmente anche per noi". EssilorLuxottica guarda da tempo in questa direzione: "Più gente potrà permettersi l'acquisto di occhiali e più gente ne avrà bisogno". Lo dicono anche i progetti presentati di recente per lo sviluppo degli occhiali del futuro, gli smart glasses: "L'occhiale, per la sua posizione sul nostro viso, può facilmente interagire con tutti i nostri sensi e potrà presto permetterci di fare cose oggi difficili da immaginare attraverso la realtà aumentata e il metaverso. Andremo davvero lì, su degli occhiali intelligenti in grado di lasciarci mani libere e completare o aumentare la nostra esperienza del mondo? Noi stiamo lavorando su questa risposta, sempre tenendo ferma la filosofia del fondatore: fare degli occhiali prima di tutto belli da portare, i migliori al mondo per qualità e stile, per vederli indossati da tutti. Perché no, anche nel metaverso".

Claudio Descalzi: Eni si aggiudica l’Energy Innovation Award, il commento dell’AD

Energy Intelligence premia le strategie di Eni nella realizzazione della transizione energetica: il commento dell'Amministratore Delegato Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: premiate l'efficacia e la concretezza della nostra strategia irreversibile di transizione energetica

"Sono molto lieto di ricevere questo premio": è l'AD Claudio Descalzi a manifestare la propria soddisfazione per il conferimento dell'Energy Innovation Award di Energy Intelligence a Eni. Il premio riconosce l'efficacia delle strategie messe in atto per la realizzazione della transizione energetica e dell'accelerazione negli investimenti a basse emissioni di carbonio. L'AD Claudio Descalzi riceverà il premio a Londra durante il 2022 Energy Intelligence Forum, in programma dal 4 al 6 ottobre. Eni si è classificata prima in termini di obiettivi di riduzione delle emissioni, resilienza del portafoglio e trasformazione del proprio modello di business posizionandosi costantemente sul podio del Transition Strategy Index per il punteggio segnato. Ne è stato riconosciuto anche l'impegno concreto per quanto riguarda gli investimenti a basse emissioni di carbonio: su questo fronte infatti Eni ha significativamente intensificato le proprie attività per il 2020-21.

Claudio Descalzi: dobbiamo rimanere fortemente ancorati ai nostri obiettivi di decarbonizzazione

Il riconoscimento, come sottolineato dall'AD Claudio Descalzi, riflette "l'efficacia e la concretezza della nostra strategia irreversibile di transizione energetica, associata al continuo impegno nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e l'accesso all'energia alle comunità dei Paesi nei quali operiamo". L'Energy Innovation Award premia infatti annualmente l'azienda energetica che ha realizzato i miglioramenti più significativi in termini di adattamento alla transizione energetica nel corso dell'anno precedente: il riconoscimento, istituito nel 2012, si basa su dati quantitativi, misurati dal sistema di benchmark di Energy Intelligence. Il vincitore viene selezionato tra una rosa di candidati individuati da una giuria indipendente composta da esperti finanziari, governativi, universitari e consultivi. Il percorso di transizione energetica intrapreso da Eni si è sviluppato a partire dal 2014 con un'accelerazione negli ultimi anni in risposta all'urgenza scaturita anche dalle dinamiche evolutive dello scenario energetico e geopolitico. Lo ha ricordato anche l'AD Claudio Descalzi parlando del riconoscimento conferito al Gruppo: "Oggi più che mai, in un momento in cui gli scenari internazionali ci mettono davanti alla realtà di sistemi economici e industriali ancora basati prevalentemente su modelli energetici tradizionali, dobbiamo rimanere fortemente ancorati ai nostri obiettivi di decarbonizzazione, che sono fondamentali per aumentare ancora di più la nostra indipendenza energetica".

Pierroberto Folgiero: innovazione, la formula di Fincantieri nel focus dell’AD e DG

Pierroberto Folgiero: innovazione, il nostro principale obiettivo è quello di presidiare tutti i settori ad alto valore aggiunto in cui Fincantieri opera mirando ad acquisire, mantenere e rafforzare il ruolo di leader a livello globale.

Pierroberto Folgiero

Innovazione: la leadership di Fincantieri nelle parole dell'AD Pierroberto Folgiero

Che Fincantieri abbia sempre più intenzione di puntare su innovazione e sostenibilità lo confermano anche le prime dichiarazioni rilasciate da Pierroberto Folgiero in occasione di una delle sue prime uscite pubbliche in qualità di AD del Gruppo. Intervenendo lo scorso maggio a Monfalcone per il varo della Explora I, prima di una serie di navi da crociera di lusso ordinate al gruppo cantieristico italiano dalla Divisione Crociere del Gruppo MSC per il nuovo brand Explora Journeys, Pierroberto Folgiero, designato ufficialmente AD solo poche settimane prima, ha ricordato fin da subito cosa significhi "innovazione" per Fincantieri: proporre soluzioni ad alto valore aggiunto, in grado di anticipare le necessità dei clienti e rispondere alle sfide della transizione green e digitale.

Pierroberto Folgiero: innovazione e sostenibilità, la vision di Fincantieri

Impossibile oggi, come ha ricordato l'AD Pierroberto Folgiero, declinare l'impegno nell'innovazione senza guardare alla sostenibilità. "Penso che Fincantieri, essendo leader mondiale, sarà anche leader sulla innovazione tecnologica per quanto riguarda il gas, il carburante e tutti i progetti di decarbonizzazione, fino all'idrogeno stesso": le parole di Pierroberto Folgiero indicano efficacemente la direzione in cui intende guidare il Gruppo. "Tanto passato ma anche tanto ancora da fare, facendo leva su una leadership indiscussa": la capacità di progettare e fornire soluzioni altamente tecnologiche e personalizzate, ascrivibile in particolare all'ambito dell'integrazione di sistemi complessi, contraddistingue da sempre il modus operandi di Fincantieri e oggi costituisce un valore aggiunto, fondamentale per affrontare e vincere le sfide che la contemporaneità impone.

Maurizio Tamagnini: FSI, partnership con la famiglia Ferlin per la crescita di Sterling

FSI ha identificato il settore farmaceutico come una priorità: le considerazioni del CEO Maurizio Tamagnini sull'investimento in Sterling.

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: FSI punta su Sterling, azienda farmaceutica leader nella produzione di principi attivi

L'annuncio è arrivato nei giorni scorsi: FSI, la SGR guidata da Maurizio Tamagnini, ha sottoscritto con Sterling un contratto vincolante per una partnership finalizzata alla creazione di un'azienda di riferimento a livello europeo nel settore della produzione di principi attivi farmaceutici. FSI sarà al fianco della famiglia Ferlin, fondatrice e investitore di lungo termine di Sterling, nella realizzazione di un progetto di crescita trasformazionale, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo del gruppo. In base a quanto previsto dall'accordo, a seguito del completamento dell'operazione la SGR arriverà a detenere il 35% del capitale: la quasi totalità dell'investimento di FSI sarà strutturato tramite aumento di capitale, al fine di dotare l'azienda delle risorse finanziare necessarie per intraprendere un ambizioso piano di sviluppo sia organico che tramite acquisizioni. Sterling, con un fatturato di circa 50 milioni di euro e circa 300 dipendenti, è leader nella produzione di principi attivi utilizzati per trattare patologie in ambito oncologico, respiratorio e dermatologico: rappresenta quindi una di quelle "eccellenze del Made in Italy" a cui FSI guarda da sempre con particolare attenzione, coerentemente con la sua vocazione di investitore "mission-related" nell'economia italiana e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come ricordato in diverse occasioni proprio dal CEO Maurizio Tamagnini.

Maurizio Tamagnini: gli obiettivi dell'investimento nella vision del CEO di FSI

Il valore dell'operazione emerge nelle parole del CEO Maurizio Tamagnini: "L'investimento di FSI, a supporto di Sterling ed in partnership con famiglia Ferlin, ha l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di una bellissima azienda umbra nel settore della produzione dei principi attivi farmaceutici, dove l'Italia detiene una posizione di leadership a livello europeo e mondiale". Il progetto, attraverso l'aumento di capitale messo a disposizione di Sterling, punta in particolare a "fornire carburante per la crescita dell'azienda tramite un rafforzamento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo, un'espansione della base produttiva e garantendo la flessibilità finanziaria per acquisizioni". FSI ha identificato il settore farmaceutico come una priorità: l'auspicio del CEO Maurizio Tamagnini è di "accompagnare la famiglia Ferlin in un processo di crescita trasformazionale simile a quello che abbiamo da anni intrapreso con la famiglia Marcucci in Kedrion".

Piccoli Imprenditori: l’iniziativa di Gianni Lettieri per i giovani campani si rinnova per l’anno 2022/2023

Stimolare lo spirito d'impresa tra i giovanissimi, parlando di temi come la sostenibilità sociale ed ecologica: questo l'obiettivo di Piccoli Imprenditori, iniziativa ideata e sostenuta da Gianni Lettieri che sta per ripartire con una nuova edizione.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: l'importanza di avere potere sul proprio destino

Piccoli Imprenditori: questo il titolo dell'iniziativa portata avanti negli anni da Gianni Lettieri, imprenditore originario di Napoli, per accendere lo spirito d'impresa tra i giovanissimi. Il Premio/Concorso si rinnova nell'anno scolastico 2022/2023 con una nuova edizione sulle orme delle precedenti, che coinvolgerà numerose classi di scuole situate in differenti quartieri di Napoli. Docenti e studenti vi prenderanno parte con un unico obiettivo: divulgare la cultura d'impresa e valori importanti come la sostenibilità, il recupero sociale e la voglia di fare. L'idea nasce da Gianni Lettieri durante gli anni alla guida dell'Unione degli Industriali di Napoli. L'estro e la creatività dei bambini e dei giovani studenti campani, uniti alla preparazione, possono dar vita a storie di successo: ognuno deve poter sviluppare gli strumenti necessari per essere l'artefice del proprio destino. Questo stesso concetto è espresso anche nell'autobiografia "L'imprenditore Scugnizzo", edita da Iuppiter Edizioni.

Gianni Lettieri introduce Piccoli Imprenditori e lo scopo dell'iniziativa

"Tutto quello che vorrei trasmettere ai bambini ed ai ragazzi, racchiuso in due sole parole, è lo "spirito imprenditoriale". Dobbiamo diffondere la cultura di fare impresa, la voglia di intraprendere. Al sud abbiamo meno imprese del nord, abbiamo bisogno di più aziende per creare sviluppo e posti di lavoro, e i nostri ragazzi devono crescere con questa mentalità": con queste parole Gianni Lettieri introduce Piccoli Imprenditori. L'iniziativa si svolge in tre fasi distinte: la consegna di un libricino illustrato, che viene letto in classe ed è propedeutico all'ideazione dei progetti degli studenti. In seguito si selezionano quelli più interessanti e originali, che vengono premiati con dei tablet che resteranno in uso della classe o dello studente. La fase conclusiva prevede la premiazione, in primavera, presso gli hangar di Atitech o nella sala Newton di Città della Scienza. "Sono certo che questo esercizio sarà di aiuto per gli studenti anche in questo difficile periodo. Sarà un modo per evadere dalle importanti attività didattiche quotidiane e per dedicare un po' di tempo a ciò che, apparentemente, può sembrare un gioco ma che racchiude tanti concetti utili ed importanti, accennati ed evidenziati nel libricino, che possono essere oggetto di studio a tutti i livelli e per tutte le classi", ha dichiarato Gianni Lettieri.

Italgas, Paolo Gallo: “Puntiamo a trasformare le nostre reti e diventare gestori hi-tech”

Paolo Gallo: "Nel nostro nuovo piano strategico la quota più rilevante degli investimenti, pari a 4,5 miliardi, è destinata all'estensione e alla digitalizzazione del nostro network".

Paolo Gallo

Paolo Gallo: "8,6 miliardi di investimenti per trasformare le nostre reti e diventare gestori hi-tech"

Recentemente è stato approvato il Piano 2022-2028 di Italgas, di cui Paolo Gallo è Amministratore Delegato: un investimento pari a 8,6 miliardi di euro darà un ulteriore impulso al processo di digitalizzazione dell'intero network. Le risorse, spiega l'AD, saranno destinate alla trasformazione delle reti e consentiranno al Gruppo di diventare il principale gestore hi-tech "nei nuovi gas, biometano e idrogeno e anche nella gestione idrica e nell'efficienza energetica. La scommessa ambientale è prima di tutto una scommessa tecnologica". In Italia la situazione non risulta essere facile, ma nonostante ciò, il nostro Paese può contare sul 60% di riempimento della capacità di stoccaggio raggiunto grazie ai flussi alternativi che trasportano gas dal Nord Africa, dal Nord Europa e dall'Azerbaijan e a tre rigassificatori. "Le iniziative che il governo ed Eni hanno messo in campo stanno dando risultati", prosegue Paolo Gallo. "Posso prevedere che il prossimo inverno dovremmo avere gas a sufficienza". L'AD è inoltre favorevole alla proposta del governo di un Price cap al prezzo del gas in quanto scelta "giusta e doverosa".

Paolo Gallo: possibili future acquisizioni e aggregazioni per Italgas

Italgas mira a diventare un player nell'efficienza energetica: "Vogliamo creare un grande polo nazionale che si occupi di efficienza energetica a tutto tondo", spiega Paolo Gallo. "E lo faremo attraverso acquisizioni e aggregazioni. Abbiamo previsto 340 milioni di euro". Il nostro Paese dovrebbe impegnarsi maggiormente per gestire al meglio le poche risorse disponibili. La rete di distribuzione elettrica registra dispersioni per circa il 10%, quella idrica oltre il 40% in media. La rete di distribuzione del gas, invece, registra dispersioni per solo lo 0,1%. "Un traguardo raggiunto grazie agli investimenti fatti in tecnologia", sottolinea l'AD. "Se riuscissimo a trasferire tutte le nostre tecnologie nel mondo del servizio idrico - prosegue - gli acquedotti potrebbero ridurre in fretta le perdite". Italgas è quindi aperta all'acquisizione di reti idriche o a partnership industriali. Nel nuovo Piano strategico del Gruppo, circa 4,5 miliardi saranno destinati all'estensione e alla digitalizzazione del network. In futuro la rete dovrà essere in grado di accogliere tecnologie di reverse flow per poter ospitare i nuovi gas, biometano e idrogeno. Tra il 2023 e il 2024 verrà realizzato a Torino un centro di ricerca e sviluppo su metano, biometano e idrogeno verde che, "attraverso un know how con pochi eguali al mondo - conclude Paolo Gallo - permetterà alle nostre reti e ai nostri impianti di continuare a giocare un ruolo strategico nella transizione energetica".

Private banking: l’andamento positivo nei numeri dell’Osservatorio LIUC-Banca Generali sul 2021

Il private banking nel 2021: i numeri dell'Osservatorio promosso da LIUC e Banca Generali registrano un andamento positivo per il settore.

Osservatorio LIUC-Banca Generali: private banking a gonfie vele nel 2021

La conferma sullo stato di buona salute del private banking nel 2021 arriva dal Private Banking Index (PB-I) dell'Osservatorio promosso dall'Università LIUC e Banca Generali: lo scorso anno, nonostante l'impatto negativo della pandemia e le prime avvisaglie delle problematiche connesse ai costi delle fonti energetiche, il settore ne è uscito registrando un andamento particolarmente positivo. Lanciato nel 2016 con un valore di 100 punti base, il Private Banking Index (PB-I) sviluppato dall'Osservatorio segna nel 2021 un incremento di oltre 33 punti base (133,35), in aumento di 8 punti rispetto alle rilevazioni del 2020 (125,42). "Il trend intrapreso dal comparto è indubbiamente volto allo sviluppo e alla crescita (l'indicatore presenta ormai una tendenza quinquennale espansiva), con intensità più che soddisfacente anche nel corso dell'ultimo anno, se si tiene conto delle difficoltà e tortuosità che hanno continuato a colpire i Paesi a livello mondiale" si legge nella nota di Banca Generali che promuove lo studio insieme a LIUC e da quest'anno anche con il contributo di BNY Mellon e Capital Group.

Private banking: lo studio dell'Osservatorio LIUC-Banca Generali

L'attività di studio dell'Osservatorio LIUC-Banca Generali, avviata da oltre cinque anni e finalizzata ad approfondire le principali dinamiche del settore, ha da sempre posto l'accento sull'estrema complessità dell'industria del private banking, caratterizzata da numerose variabili in grado di costituire determinanti fondamentali per comprenderne appieno l'andamento. L'analisi si basa principalmente su tre componenti: l'andamento del settore e le dinamiche interne, l'evoluzione del contesto socio-economico di riferimento e infine l'andamento dei mercati regolamentati domestici. In relazione al primo ambito d'analisi, nel 2021 si è registrato un lieve aumento nel numero dei potenziali clienti: il dato rimane tuttavia stabile. Cresce invece l'offerta di servizi, con i player dell'industria private banking che puntano sempre più su differenziazione e completezza: a influire significativamente sull'Indice inoltre la crescita degli investimenti alternativi e l'evoluzione delle masse gestite, che in Italia proprio nel 2021 hanno superato quota 1.000 miliardi. Minore l'impatto del contesto socio-economico, che tuttavia offre un contributo al PB-I in termini positivi soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione del PIL (+6,6% rispetto al 2020), con la ricchezza delle famiglie italiane che nonostante l'emergenza sanitaria è rimasta stabile se non addirittura aumentata, vista la contrazione dei consumi. La positività della performance del settore nel 2021 arriva anche dall'Indice di Gini, che misura la concentrazione del reddito e della ricchezza (all'aumentare della concentrazione, crescono i patrimoni potenziali "private"): le fasi storiche di crisi ed emergenza sono solite, in tal senso, accentuare lo squilibrio tra le diverse fasce della popolazione. I numeri dello studio LIUC-Banca Generali parlano di positività anche per le performance dei mercati regolamentati, con il principale indice di Borsa che a fine 2021 è stato protagonista di una decisa ripresa (27.347 vs. 22.232 punti).

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