Carlo Malinconico: legale dell’anno in Diritto Amministrativo

Carlo Malinconico, avvocato che in 40 anni è arrivato a rivestire i più significativi incarichi nell'Accademia, nella magistratura, nelle istituzioni repubblicane e nella politica , festeggia il recente premio di "le Fonti Awards".
Carlo Malinconico

"Le Fonti Awards": Carlo Malinconico è "Avvocato dell'anno in Diritto Amministrativo"

Carlo Malinconico, Professore Ordinario di Diritto dell'Unione europea, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento commissionatogli da "Le Fonti Awards" quale Avvocato dell'anno in Diritto Amministrativo, premio già vinto in precedenza nel 2016 e nel 2018. La cerimonia ha avuto luogo durante la soirèe del 21 giugno scorso a Milano, nella cornice di Palazzo Mezzanotte. L'edizione è la numero otto del trofeo internazionale e sono previste soste evento anche a New York, Londra, Dubai e Hong Kong. Il format premia chi agevola la creazione di reti sociali tra differenti comparti di business sulla scena mondiale e fornisce lustro e prestigio alla reputazione internazionale, con una particolare attenzione alle attività a maggior tasso di innovazione. I vincitori possono trarre giovamento dall'accresciuta notorietà in Italia e nel mondo, soprattutto all'interno del gruppo di investitori nelle città dove il riconoscimento è consegnato. Nel corso del rito di premiazione di quest'anno a Milano, si è tenuto il CEO Summit, una occasione di confronto tra gli attori principali del mondo dell'economia. Per scegliere i nomi da premiare, come è stato anche il caso per Carlo Malinconico, vengono analizzati sotto la lente di ingrandimento le performance e altri fatti significativi e rilevanti accaduti nell'ultimo anno da parte di una giuria formata da un Comitato Scientifico di professionisti nei comparti accademico, finanziario, imprenditoriale e legale.

Carlo Malinconico: la carriera dell'avvocato

Carlo Malinconico nasce a Roma. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza nell'Università degli Studi di Milano, supera l'esame di abilitazione alla professione legale presso la Corte d'Appello di Milano. In seguito, vince anche il concorso pubblico nell'Avvocatura dello Stato, divenendo prima Procuratore e poi Avvocato dello Stato. supera anche brillantemente il concorso in Magistratura e per i TAR, ma opta per l'Avvocatura dello Stato di Milano, dove svolge l'attività forense. Nel 1984 supera poi il difficilissimo concorso a due posti di Consigliere di Stato e ricopre tale qualifica fino al 2002, quando inizia la carriera universitaria, nelle facoltà di giurisprudenza di Udine e di Roma-Tor vergata. Nel corso della sua attività professionale, ricopre anche diverse cariche istituzionali: da luglio 1990 e fino alla soppressione del Ministero in seguito referendum, è Capo Ufficio Legislativo al dicastero delle Partecipazioni Statali, e poi anche al Ministero del Tesoro fino al 1996. Dal 1996 al 2001 e Capo del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio dei Ministri e nel 2006 e nominato Segretario generale della presidenza del Consiglio dei Ministri, carica che riveste fino al 2008, quando passa alla guida della FIEG e come presidente dal 2008 al 2011. Carlo Malinconico corona, infine, la carriera istituzionale come Sottosegretario alla presidenza del consiglio nel governo a guida di Mario Monti, tra il 2011 e il 2012. Nel 2003 crea lo Studio Legale omonimo, che nel corso degli anni si specializza nei casi di Diritto Amministrativo e della UE. Grazie ai traguardi raggiunti e alle qualità a lui attribuite, il 21 marzo 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

I giovani a scuola di sostenibilità: Maria Elisabetta Alberti Casellati lancia il progetto

"Senato&Ambiente": il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati lancia una nuova iniziativa nelle scuole per sensibilizzare i giovani su ambiente e sostenibilità.
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Senato&Ambiente: Maria Elisabetta Alberti Casellati promuove un progetto nelle scuole

"La sostenibilità è l'unica strada per preservare il futuro dei nostri giovani": l'impegno del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in favore della tutela e della salvaguardia dei territori è evidente anche in queste parole, pronunciate lo scorso 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente istituita dalle Nazioni Unite. Fin dall'inizio della sua Presidenza, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dato vita e promosso iniziative con lo scopo di sensibilizzare l'opinione su queste tematiche, anche rispetto al rischio del dissesto idrogeologico. Guarda in questa direzione anche il progetto realizzato con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, che il Presidente del Senato ha lanciato lo scorso 19 luglio: "Come avevo promesso pubblicamente in occasione del convegno con Greta Thunberg sui cambiamenti climatici, ho deciso di avviare "Senato&Ambiente", un concorso rivolto alle scuole che punta a stimolare i ragazzi all'esercizio di una cittadinanza consapevole". Le migliori idee e i migliori progetti a difesa dell'ambiente presentati dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado saranno premiati alla fine del prossimo anno scolastico 2019-2020. Alle classi vincitrici verrà inoltre chiesto di redigere una risoluzione da presentare in Senato.

Maria Elisabetta Alberti Casellati: il valore della sostenibilità e l'impegno per la tutela dell'ambiente

Di ambiente e sostenibilità il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati aveva parlato anche lo scorso 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente voluta dalle Nazioni Unite: "Le istituzioni di tutto il mondo hanno una sola via percorribile: ispirare le politiche pubbliche ad una totale sostenibilità. Il tema è semplice: dobbiamo fare in modo che le future generazioni possano ricevere le stesse opportunità e le stesse risorse di quante ne abbiamo a disposizione oggi". Il Presidente ha quindi sottolineato come "i tanti giovani scesi in piazza in tutto il mondo per difendere il pianeta, il loro futuro e quello di tutti noi costituiscano una grande speranza e una bellissima realtà". Maria Elisabetta Alberti Casellati ha infine citato qualche dato, a sottolineare l'urgenza di interventi in ottica sostenibile: "L'ultimo allarme dell'Onu sullo stato dell'ambiente è molto chiaro: l'inquinamento atmosferico è la principale causa di malattie e provoca tra i 6 e i 7 milioni di morti premature all'anno, con perdite economiche stimate in 5 mila milioni di dollari".

Il Giudice Nicolò Zanon nell’azionariato del Milan

A seguito di una trattativa coordinata da Auro Palomba, La Scala e Dubini, il CdA di A.C. Milan ha dato il via libera all'ingresso di 50 piccoli azionisti nella compagine azionaria della società rossonera. Tutti cuori rossoneri e, molti di essi, esponenti della finanza e del management italiano: tra questi, anche il Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon.
Nicolò Zanon, giudice Corte Costituzionale

Nicolò Zanon: il Giudice della Corte Costituzionale tra gli azionisti di APA

Il Giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon entra nell'azionariato dell'Associazione Calcio Milan. In seguito al formale via libera del Consiglio di Amministrazione della società presieduta da Paolo Scaroni all'ingresso di 50 piccoli azionisti nella compagine azionaria, sono stati eletti anche gli organi direttivi che rimarranno in carica per il prossimo triennio. Il nuovo Presidente del Consiglio Direttivo sarà Auro Palomba, designato per acclamazione dall'Assemblea, mentre Giuseppe La Scala sarà il nuovo Vice Presidente. Alessandro Dubini è stato scelto come Vice Presidente Vicario e Pierfrancesco Bencivenga come Segretario Generale. Ai primi tre è stato inoltre riconosciuto il merito di aver portato a termine con successo la trattativa con la società rossonera, che ha portato all'ingresso nel capitale della società dei 50 nuovi associati ad APA. A fianco di Nicolò Zanon, esponenti del mondo delle professioni, della finanza e del management italiano quali Nicola Asti, Partner di Freshfields, Marco e Tommaso Dubini, Massimo Ferrari, CFO di Salini Impregilo, Sergio Iasi, Chief Restructuring Officer di Trevi Finanziaria, Roberto Italia, fondatore di Space Holding, Sami Kahale, Direttore Generale di Esselunga, Marco Patuano, Amministratore Delegato di Edizione holding.

Esperienza e traguardi professionali di Nicolò Zanon

Nicolò Zanon è un giurista e docente italiano. Nato a Torino nel 1961, consegue la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi della città piemontese con una tesi in Diritto Pubblico Comparato. Termina il suo iter formativo presso l'Università di Firenze, ottenendo il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto Comparato. Negli anni tra il 1991 e il 1996, è Ricercatore in Diritto Costituzionale Comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino. Contemporaneamente, ha consolidato e approfondito le proprie conoscenze attraverso soggiorni di studio all'estero: prima in Francia, presso il Groupe de Recherche et Etudes sur la Justice Constitutionnelle di Aix-en-Provence, e successivamente in Germania, presso l'Università di Bayreut. Attualmente è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, dopo aver insegnato in alcuni tra i più prestigiosi atenei italiani. È fuori ruolo in ragione dell'incarico di Giudice della Corte Costituzionale. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana.

SPIEF 2019: il discorso di Francesco Starace

Francesco Starace ha spiegato il ruolo delle aziende energetiche al tempo della Platform Economy nell'ambito del Saint Petersburg International Economic Forum (SPIEF), il summit annuale che riunisce i più importanti esponenti dell'economia mondiale. Digitalizzazione e full cloud i temi principali dell'intervento.
Francesco Starace

Francesco Starace: l'intervento al SPIEF 2019

L'Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace ha spiegato il ruolo delle aziende energetiche al tempo della Platform Economy nell'ambito del Saint Petersburg International Economic Forum (SPIEF), il summit annuale che riunisce i più importanti esponenti dell'economia mondiale. Il concetto alla base dell'intervento del manager è la necessità di puntare su digitalizzazione e full cloud in modo da "accedere a un mondo di opportunità". L'economia digitale, infatti, è una realtà in crescita che anche Enel ha deciso di approcciare. I benefici sono molteplici e anche il consumatore finale può giovarne: attraverso gli smart meter ad esempio, è possibile ricevere previsioni in tempo reale in merito ai costi degli elettrodomestici e metterli in funzione nel momento più conveniente. Francesco Starace ha sottolineato quanto la digitalizzazione, oltre ad essere considerata una delle innovazioni del nostro tempo, possa tornare utile per favorire la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile.

Francesco Starace: la crescita professionale

Nato a Roma nel 1955, Francesco Starace è laureato in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano. La sua carriera professionale inizia nel mercato energetico: inizialmente si occupa della gestione e della costruzione di impianti di generazione elettrica in importanti realtà, tra le quali General Electric e ABB Group. Successivamente, ricopre il ruolo di responsabile delle vendite globali per la Divisione turbine a gas Alstom Power Corporation. La svolta avviene nel 2000 quando entra nel Gruppo Enel come dirigente: da luglio 2002 a ottobre 2005 a capo dell'Area di Business Power e fino a settembre 2008 della Divisione Mercato. Nel 2008 nasce Enel Green Power, società specializzata in energie rinnovabili, di cui Francesco Starace diviene Amministratore Delegato e Direttore Generale e ne gestisce la quotazione nelle Borse di Milano e Madrid. Nel maggio 2014 Francesco Starace viene nominato dal CdA Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Enel.

Conte guida la classifica dei ministri di maggio, stilata dalla joint venture guidata da Auro Palomba

Reputation Science, prima realtà in Italia ad agire in modo scientifico e integrato sulla reputazione web e con a capo Auro Palomba e Andrea Barchiesi, ha pubblicato la classifica di maggio dei ministri in quota Lega e M5S. Tre conferme sul podio.
Auro Palomba

La classifica dei ministri della joint venture di Auro Palomba e Andrea Barchiesi

È Giuseppe Conte la medaglia d'oro della classifica di maggio dei ministri di Reputation Science, realtà che unisce in sinergia Community di Auro Palomba e Reputation Manager di Andrea Barchiesi. Il ranking è reso noto tutti i mesi e si basa sul presidio della web reputation dei capi dei dicasteri gialloverdi, compreso il Presidente del Consiglio, misurata con un indice reputazionale. Il premier è appunto in testa con un punteggio di 163,2, in aumento di 29,4 sulla precedente rilevazione. Apprezzato per le proprie posizioni imparziali, vince grazie alla gestione della crisi con Tripoli e di quella che ha visto coinvolto il viceministro leghista Siri. Infine, con il ricordo del giudice Falcone nell'anniversario della strage di Capaci, si dimostra profondamente uomo delle istituzioni, guadagnandosi il consenso sui social network. Seconda posizione stabile per il capo dell'Interno Matteo Salvini, che beneficia della vittoria alle Europee e sopperisce ai problemi di carattere giudiziario e interni al governo con i Pentastellati. Medaglia di bronzo confermata per il ministro grillino dell'Ambiente Sergio Costa, che con un'indice in aumento a 85,8 punti è appunto al terzo posto nelle rilevazioni effettuate dalla joint venture tra Reputation Manager di Andrea Barchiesi e Community di Auro Palomba. Plebiscitario nei consensi, piacciono soprattutto al popolo del web il suo appello al dialogo costruttivo tra padri e figli in merito ai cambiamenti climatici e la messa in moto di iniziative sul riciclo. Rilevanti anche la puntualizzazione sul raddoppio di arresti legati alle eco-mafie rispetto a inizio 2018 e l'annuncio di "terra mia", provvedimento che allarga il daspo a chi inquina.

Auro Palomba: il percorso nella comunicazione istituzionale e aziendale

Attualmente uno dei più importanti consulenti professionali per la comunicazione di imprese e istituzioni, Auro Palomba inizia il suo percorso lavorativo come giornalista di economia, scrivendo per quotidiani di spicco quali Il Giornale e Il Messaggero. Nel 2001 avvia Community Group, attore multidisciplinare che si occupa di gestione della reputazione. Componente del CdA di Save the Children Italia, è altresì membro della Consulta Esperti della Presidenza della Commissione Finanze di Montecitorio. È advisor per l'International Center for Science and High Tecnologies delle Nazioni Unite e membro del Comitato scientifico di Quale Impresa. Auro Palomba è anche stato conduttore di numerosi dibattiti e programmi televisivi in onda su Class CNBC, TeleLombardia e Canale Italia. Nel 2017 ha conseguito il premio Financecommunity Awards vincendo come Professionista dell'anno nella categoria "Financial PR": nel 2016 tale qualifica era stata assegnata a Community Group. Nel luglio 2018 vede la luce Reputation Science, joint venture tra Community Group e Reputation Manager ideata con l'obiettivo di gestire con metodo integrato e secondo criteri di scientificità la web reputation.

Salvatore Navarra anticipa i temi della EFCI Conference 2019

Salvatore Navarra, CEO di PFE S.p.A., ha rilasciato un'intervista a ANIP-Confindustria, in attesa della EFI Conference 2019, che si terrà il 28 giugno a Bruxelles. Il manager ha spiegato le potenzialità dei servizi industriali legati al Facility Management, che creano occupazione, ricchezza e migliorano la vita di tutti.

Salvatore Navarra: i temi della EFCI Conference 2019

Salvatore Navarra, CEO di PFE S.p.A., è stato intervistato al fine di presentare la EFCI conference, evento che avrà luogo il 28 giugno a Bruxelles. EFCI rappresenta la voce europea del settore del cleaning e del Facility Management e la manifestazione è un'ottima opportunità per ragionare in merito allo sviluppo e al futuro dell'industria, coinvolgendo le associazioni nazionali, tra le quali ad esempio ANIP Confindustria. Tra gli argomenti in agenda si spazierà dall'economia circolare alla digitalizzazione e all'innovazione, tutti temi di grande attualità discussi con i massimi esperti internazionali. I servizi industriali legati al Facility rappresentano un vero e proprio motore dell'economia: determinano il Prodotto Interno Lordo di un Paese, creano occupazione e ricchezza, migliorando la qualità della vita pubblica, soprattutto paragonati ai lavori pubblici. Grazie a EFCI si vuole comunicare il grande valore di tali servizi; per quanto il cammino sia ancora lungo. Salvatore Navarra, in qualità di Vice Presidente di EFCI, in occasione del trentesimo anno di attività si congratula con la Federazione, garantendo il massimo supporto in vista delle attività future.

Salvatore Navarra: CEO di Pfe S.p.A.

Presente sul mercato dal 1988, PFE S.p.A. è un'azienda attiva nel settore del Facility Management e dei servizi di pulizia e sanificazione, guidata dal CEO Salvatore Navarra. Sin dalle origini, si è dotata di un'organizzazione di risorse umane e di mezzi che ha permesso l'espansione dei servizi offerti e delle attività svolte nei settori sanitario, civile ed industriale. Nello specifico, oggi, l'azienda si propone come fornitore di un asset di servizi in ambito sanitario, civile ed industriale che affianca alla pulizia e sanificazione degli ambienti anche le attività integrate di Facility Management relative alla manutenzione degli impianti, la bonifica delle condotte aerauliche, la gestione del verde, il guardaroba e la lavanderia, il portierato, la gestione di impianti tecnologici e di servizi integrati per l'efficienza energetica. La società guidata da Salvatore Navarra si propone di sostenere e facilitare i propri clienti pubblici e privati nella gestione dei rispettivi core business. Per avvicinarsi al proprio team, è stato adottato un sistema di responsabilità sociale con l'obiettivo di migliorare le condizioni generali di lavoro e retributive, ma anche di rimuovere le discriminazioni, gli abusi fisici e altre forme di pressione sul posto di lavoro e, infine, di promuovere e migliorare la sicurezza dei lavoratori.

Premio Manager Utility 2018 - Energia a Luigi Ferraris

In occasione del XIX Workshop annuale di Agici e Accenture, Luigi Ferraris ha ricevuto l'importante riconoscimento come Manager Utility 2018 per "l'impegno profuso in Terna quale abilitatore verso un modello energetico sempre più sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo".
Luigi Ferraris, amministratore delegato terna

Premio Manager Utility 2018: il commento di Luigi Ferraris

"Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio che rappresenta il riconoscimento dell'impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile": sono le parole di Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, in occasione della consegna del Premio Manager Utility 2018 - Energia. Il manager ha ricevuto l'importante riconoscimento in occasione del XIX Workshop annuale di Agici e Accenture, svoltosi a Milano. Il tema principale dell'evento è stato definito col titolo "Utilities, un patrimonio per la crescita del Paese - Quali politiche per accelerare gli investimenti". Le motivazioni dell'assegnazione del premio a Luigi Ferraris risiedono nell'impegno per trasformare Terna in un modello sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo per la produzione di energia. "Il sistema elettrico rappresenta un fattore fondamentale e abilitante per lo sviluppo sostenibile della società e del territorio, e dovrà essere sviluppato attraverso investimenti volti alla sicurezza delle nostre collettività, da attuare con modalità nuove e innovative di collaborazione e dialogo", ha commentato il manager, definendo la società tra i "protagonisti" della transizione energetica. "Desidero condividere questo premio con tutti i miei collaboratori", ha concluso, ringraziandoli per l'impegno e la passione impiegati nel lavoro quotidiano.

Luigi Ferraris: la carriera del manager alla guida di Terna

Luigi Ferraris ha iniziato la sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse. Dopo aver ricoperto diverse posizioni manageriali in importanti aziende industriali italiane e internazionali, entra nel Gruppo Enel e vi rimane dal 1999 al 2015 con ruoli di crescente rilevanza: è stato Chief Financial Officer del Gruppo e al contempo Presidente di Enel Green Power. Ha svolto il ruolo di Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis e, in seguito, di Responsabile dell'Area America Latina, nonché Amministratore Delegato della stessa fino a gennaio 2015. È stato Consigliere di Amministrazione della controllata spagnola Endesa S.A. e di altri importanti società facenti parte del Gruppo. Nel 2015 diventa Consigliere Indipendente della società energetica ERG S.p.A. e Consigliere di Gruppo PSC S.p.A., leader italiana nel settore dell'impiantistica per infrastrutture. Da febbraio dello stesso anno ad aprile 2017 è Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane, di cui ha guidato il processo di privatizzazione e quotazione in borsa. Luigi Ferraris ha ricevuto l'incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna nel maggio 2017.

Messico, Eni avvia produzione in anticipo: la soddisfazione dell’AD Claudio Descalzi

Messico, Eni avvia in anticipo la produzione del campo di Miztón: una tappa cruciale nel progetto di sviluppo dell'Area 1, di cui l'AD Claudio Descalzi ha sottolineato il valore.
Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi: Eni avvia in anticipo la produzione dall'Area 1 nell'offshore del Messico

Nuovo traguardo in Messico per Eni. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha avviato la fase di produzione anticipata dal campo di Miztón, nell'Area 1, localizzata nella baia di Campeche, nell'offshore del Paese. Si tratta di un primo passo nello sviluppo dell'Area 1, che secondo le stime contiene un totale di 2,1 miliardi di barili di petrolio equivalente in posto (90% olio) nei giacimenti di Amoca, Miztón e Tecoalli. L'Area 1 è stata acquisita da Eni nel settembre 2015 in un bid round competitivo. In questa fase di produzione anticipata è previsto un raggiungimento di 15.000 barili di petrolio al giorno: iniziata dal pozzo Miztón 2, la produzione della piattaforma installata in 34 metri di profondità viene inviata con una linea multifase all'impianto di separazione a terra (Onshore Receiving Facility, ORF) che il gruppo ha costruito a Sanchez Magallanes, nello stato di Tabasco. Qui, dopo la separazione ad ORF, viene mandata all'impianto Pemex di San Ramón per ulteriore trattamento. Nei primi mesi del 2021 sarà installata una struttura galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) in modo da far partire la piena produzione che raggiungerà un plateau di 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno. Secondo il Piano di Sviluppo dell'Area 1 saranno costruite e installate due ulteriori piattaforme sul campo di Amoca e di una sul campo di Tecoalli. Lo start up della produzione dall'Area 1 conferma ulteriormente l'efficacia dell'approccio "fast track" distintivo di Eni: come spiegato in diverse occasioni anche dall'AD Claudio Descalzi, l'obiettivo è effettuare progetti efficienti di sviluppo upstream.

Eni in Messico: il focus dell'AD Claudio Descalzi sulle attività del gruppo

L'avvio in anticipo della produzione dal campo messicano Mitzon è stato commentato dall'AD Claudio Descalzi, che ne ha illustrato il valore: "Abbiamo raggiunto lo startup di produzione in meno di due anni e mezzo dall'inizio del primo pozzo perforato da Eni nellˈArea 1 e in meno di un anno dall'approvazione del Piano di Sviluppo". Un risultato, come rileva l'AD, "in linea con le aspettative del governo messicano di aumentare la produzione complessiva del Paese". Claudio Descalzi evidenzia inoltre come Eni sia la prima compagnia internazionale ad avviare la produzione offshore in Messico dopo la Riforma Energetica. L'intenzione del gruppo è di "continuare a collaborare con le autorità messicane". Eni è presente in Messico dal 2006: nel 2015 è stata costituita la sua controllata Eni Mexico S. de R. L. de C. V. Nel maggio 2019 il gruppo italiano ha sottoscritto con il governo dello Stato di Tabasco un Memorandum of Understanding per identificare e sviluppare progetti di sostenibilità nel campo educativo, sanitario e dello sviluppo socio-economico.

Claudio Machetti: Enel - Sonatrach, contratto prolungato

Claudio Machetti, Direttore della linea di Business Global Trading di Enel, cui fa capo l'approvvigionamento di gas e carbone per il gruppo, ha siglato l'accordo relativo all'estensione del contratto di fornitura di gas per altri otto anni con la compagnia gasiera e petrolifera statale Sonatrach. La nuova fornitura partirà da gennaio 2020.
Claudio Machetti

Claudio Machetti: prolungato l'accordo Enel - Sonatrach

Enel e Sonatrach sono sempre più vicine. La multinazionale italiana ha firmato un accordo per estendere l'attuale contratto con la compagnia petrolifera statale algerina relativo alla fornitura di gas, in scadenza a dicembre 2019. All'incontro per sottoscrivere formalmente l'intesa era presente Claudio Machetti, responsabile della business line Global Trading di Enel, insieme ad Ahmed Mazighi, Vice Presidente della società algerina. Nello specifico, il nuovo contratto conferma e consolida la partnership storica tra le due aziende e prevede una fornitura di gas da parte dell'Algeria attraverso il gasdotto Transmed, della durata di otto anni a partire dal gennaio 2020, con possibilità di estensione per altri due anni. Lo stesso Claudio Machetti ha rimarcato l'importanza di tale alleanza, iniziata nel 1991, dando atto a Sonatrach di aver compreso alla perfezione i cambiamenti del dinamico mercato del gas italiano ed europeo, dimostrandosi sempre un fornitore affidabile e di qualità.

Claudio Machetti: la crescita professionale del Presidente di Enel Global Trading

Originario di Roma, classe 1958, Claudio Machetti consegue la laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza". Dopo aver maturato significative esperienze nel settore finanziario, nel 2000 imprime una svolta decisiva alla propria carriera da manager, entrando in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Al contempo, si impegna nella fondazione di servizi finanziari del Gruppo, Enel Factor, ricoprendo sin da subito il ruolo di Amministratore Delegato. Negli stessi anni lavora anche alla nascita di Enel Insurance, la società assicuratrice della quale sarà Presidente fino al 2014. Nel 2005, già Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen, di operai, impiegati e quadri, viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Il 2014 di Enel è segnato da una ristrutturazione del Gruppo e Claudio Machetti è chiamato alla guida della neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line della multinazionale, con il compito di gestire il sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e di guidare i mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. Attualmente è Presidente di Enel Global Trading S.p.A.. In passato è stato membro dei Consigli di Amministrazione di numerose controllate e consociate, quali Wind Telecomunicazioni, Terna ed Endesa.

Nicolò Zanon: gli esordi della carriera e i traguardi raggiunti

Giudice della Corte Costituzionale, Nicolò Zanon è originario di Torino. Grazie al lavoro svolto nel corso della sua carriera, è stato nominato Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: l'inizio della carriera

Nicolò Zanon è un giurista e docente italiano. Classe 1961, si laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Torino con una tesi in Diritto pubblico comparato. Successivamente, consegue il titolo di dottore in ricerca in Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze, per poi diventare ricercatore presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino. Completa il suo precorso di formazione all'estero, in Francia e in Germania. Una volta rientrato in Italia, opera come Assistente di Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida presso la Corte costituzionale di Roma. Allo stesso tempo, Nicolò Zanon inizia la sua carriera nell'ambito accademico in qualità di professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. È solo il primo di una serie di incarichi nei più importanti atenei italiani, tra cui l'Università di Milano-Bicocca e l'Università di Padova. Gli anni della docenza corrispondono con una vivace attività scientifica, incentrata sulla posizione costituzionale dei parlamentari e sulla loro tradizionale libertà da vincoli di mandato. Il giurista si occupa anche di diritto regionale, giustizia costituzionale e tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e in quelli stranieri. Pubblica svariati articoli su riviste nazionali e internazionali.

Nicolò Zanon: gli incarichi e i riconoscimenti

Nel 1998 Nicolò Zanon viene nominato componente del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto Regionale". Entra inoltre a far parte del comitato di redazione della rivista "Ideazione", del comitato scientifico della rivista "Giurisprudenza costituzionale", della rivista "Quaderni costituzionali" e del comitato scientifico della rivista "Percorsi costituzionali". Dal 2000, per dieci anni, è membro del Comitato Legislativo della Regione Lombardia e fa parte del board "Riforme e garanzie" della Fondazione Magna Carta. Nicolò Zanon opera come consulente per la Commissione parlamentare per le questioni regionali, oltre ad essere editorialista per importanti quotidiani come "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale" e "Libero". Nel 2010 è eletto dal Parlamento in seduta comune componente "laico" del Consiglio superiore della Magistratura. Grazie alle sue numerose esperienze professionali, viene chiamato nel 2013 a far parte della Commissione dei cd. "saggi" per la revisione della parte seconda della Costituzione. Oggi è Giudice della Corte Costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano.

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