Luigi Ferraris: Torino ospita il primo Innovation Hub di Terna

Terna lancia a Torino il suo primo Innovation Hub: un progetto fortemente sostenuto dall'AD e DG Luigi Ferraris che all'inaugurazione spiega come per il gruppo sia fondamentale promuovere e condividere idee di sviluppo, cambiamento e innovazione.
Luigi Ferraris, Terna

Terna inaugura a Torino il primo Innovation Hub: la partecipazione dell'AD Luigi Ferraris

Un laboratorio dove creare, sviluppare e testare concretamente nuove idee in ambito energetico attraverso l'interazione e lo scambio con realtà esterne come Università, centri di ricerca, startup e imprese. Terna ha aperto a Torino il primo "di otto Innovation Hub che abbiamo intenzione di fare su tutto il territorio italiano": l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris lo ha ripetuto lo scorso 9 aprile intervenendo all'inaugurazione insieme al Presidente del gruppo Catia Bastioli e al Sindaco Chiara Appendino. "È focalizzato sulla condivisione dell'innovazione applicata alla nostra attività core, quindi alle nostre reti" ha spiegato l'AD: le attività, ascritte prevalentemente all'ambito dell'Internet of Things, riguarderanno i processi di monitoraggio evoluto degli impianti di trasmissione dell'energia. Il gruppo guidato da Luigi Ferraris infatti punta a incentivare ulteriormente la digitalizzazione degli asset e a individuare soluzioni e tecnologie innovative per lo sviluppo e l'ammodernamento della rete di trasmissione nazionale. Il polo di Torino è parte di un quadro più ampio che guarda alla creazione di "sinergie tra le persone e le professionalità di Terna e le eccellenze del territorio per sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile e sostenibile".

Terna, il progetto degli Innovation Hub nelle parole dell'AD e DG Luigi Ferraris

Droni, sensoristica avanzata, Iot (internet of things) e satelliti sono alcuni dei progetti intorno a cui si lavorerà nell'Innovation Hub di Torino. "Abbiamo celebrato l'avvio di una cooperazione stretta tra tecnici di Terna, startup innovative e Politecnico di Torino, con l'obiettivo di creare una piattaforma comune, dove condividere idee di sviluppo, cambiamento e innovazione" ha aggiunto l'AD e DG Luigi Ferraris, specificando come l'impegno del gruppo si rifletta nel Piano Strategico 2019-2023. Oltre 6 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni in Italia, di cui 700 milioni indirizzati all'innovazione e alla digitalizzazione: "In particolare per soluzioni innovative a supporto dell'attività di Terna come transmission operator, system operator e la digitalizzazione dei processi di staff che dovranno essere migliorati e ottimizzati in un'ottica di un pieno utilizzo delle tecnologie esistenti di digitalizzazione". In particolare, come precisato da Luigi Ferraris, 50 milioni verranno investiti per "testare nuove soluzioni un po' più di confine, sempre coerenti col nostro core business, che se avranno successo potranno essere industrializzate e capitalizzate nelle nostre attività".

A2A prosegue verso le rinnovabili: l’intervento di Valerio Camerano a Brescia

Durante il suo intervento in assemblea a Brescia, Valerio Camerano ha sostenuto con decisione il piano industriale 2019-2023: A2A continua a puntare su rinnovabili e decarbonizzazione, guardando a una strategia improntata verso la sostenibilità.
Valerio Camerano, amministratore delegato A2A

Valerio Camerano: "Abbiamo obiettivi ambiziosi ma raggiungibili"

Valerio Camerano, alla guida di A2A dal 2014, ha confermato i target del piano industriale 2019-2023. Durante il suo intervento, avvenuto a Brescia in assemblea, ha spiegato: "Abbiamo obiettivi ambiziosi ma raggiungibili, che garantiscono una crescita economico-finanziaria solida". All'assemblea è presente il 71,2% del capitale, mentre i comuni di Brescia e di Milano hanno depositato poco più del 25% del capitale a testa. L'AD ha sottolineato che sono previsti "4 miliardi di investimenti e il raggiungimento di 1,5 miliardi di margine operativo lordo a fine periodo". Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, Valerio Camerano ha evidenziato che il Gruppo punta ad adottare "un mix produttivo con più rinnovabili, gas e l'uscita dal carbone, in linea con la politica energetica nazionale". Anche l'assessore alla Mobilità e all'Ambiente del Comune di Milano si è congratulato per la positività dei risultati, soprattutto in ambito di sostenibilità, rinnovabili, trattamento e raccolta dei rifiuti. L'assessore alle Risorse e alla Pubblica istruzione di Brescia ha confermato che la sfida iniziata anni fa è stata vinta, a dimostrazione che ci sono le premesse per la riuscita anche del piano industriale 2019-2023.

La carriera di Valerio Camerano

Valerio Camerano è Amministratore Delegato di A2A dal 2014 e Direttore Generale del Gruppo da maggio 2017. Già Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia Assolombarda. Laureato a pieni voti in Economia e Commercio presso l'Università LUISS Guido Carli di Roma, si specializza ulteriormente anche all'estero. La sua carriera inizia nel 1991 presso l'istituto finanziario internazionale CITIBANK, dove si occupa di investimenti e di Corporate Banking. Nel 2000 entra in Camuzzi come Direttore Strategie e Sviluppo, mentre l'anno successivo diventa Direttore Generale di Plenia, nata dalla separazione societaria tra rete gas e clienti. Nel 2002 Valerio Camerano fa il suo ingresso nel Gruppo Enel: svolge il ruolo di Direttore Generale di Enel Gas, per poi assumere altri incarichi di rilevanza. Rimane nel Gruppo fino al 2006. Successivamente diventa Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energie. Alla guida di A2A il manager si è sempre impegnato nel promuovere un approccio orientato all'innovazione sostenibile, con ottimi risultati.

Terna: Luigi Ferraris commenta i risultati della trimestrale

Luigi Ferraris è alla guida di Terna dal 2017: in seguito all’approvazione dei risultati relativi al primo trimestre del 2019, l’AD ha commentato sottolineando che il gruppo prosegue verso la decarbonizzazione.

Crescita dei ricavi del 2,7% per Terna: il CdA del gruppo ha approvato i risultati del primo trimestre del 2019. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale da maggio 2017, spiega che questa crescita conferma il virtuoso percorso già delineato nel Piano Strategico 2019-2023.
Luigi Ferraris, AD Terna

Luigi Ferraris, AD e DG di Terna, commenta i risultati della trimestrale

Il CdA di Terna ha approvato i risultati relativi al primo trimestre del 2019: i ricavi sono aumentati del 2,7%, passando a 537 milioni di euro dai 523,1 milioni dello stesso periodo del 2018. Questo risultato è attribuibile all'incremento delle attività regolate che riflette l'adeguamento del tasso di remunerazione del capitale investito. "Sono molto soddisfatto dei risultati del primo trimestre dell'anno che confermano il virtuoso percorso di crescita già delineato nel piano strategico 2019-2023", ha commentato l'AD e DG Luigi Ferraris. "La forte accelerazione impressa agli investimenti pone ancora una volta Terna al centro del processo di transizione energetica verso la completa decarbonizzazione e la piena integrazione in rete dell'energia prodotta da fonti rinnovabili". L'Ebitda si attesta a 420,2 milioni (+2,7%) e l'utile netto di gruppo del periodo sale a 186 milioni (+1,8%). "Attraverso questi investimenti prosegue inoltre il forte impegno di terna nell'innovazione anche attraverso l'apertura di innovation hub sul territorio per favorire lo sviluppo di una rete sempre più sicura, resiliente e sostenibile", conclude Luigi Ferraris.

La carriera di Luigi Ferraris: da PriceWaterhouse a Terna

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna da maggio 2017, Luigi Ferraris è un manager dalla consolidata esperienza professionale. La sua carriera inizia nel settore auditing di PriceWaterhouse. In seguito ricopre diverse posizioni manageriali in aziende industriali italiane e internazionali come Elsag Bailey Process Automation, allora appartenente al Gruppo Finmeccanica e quotata al NYSE. Tra il 1998 al 1999 è Chief Financial Officer in Elsacom, sempre del Gruppo Finmeccanica e attiva nel settore della telefonia satellitare. In seguito, fino al 2015, fa parte del Gruppo Enel e ricopre varie posizioni di crescente importanza. È Chief Financial Officer del Gruppo e finalizza importanti operazioni di Capital market a livello mondiale. È Presidente di Enel Green Power nel medesimo periodo e ne cura il processo di quotazione, oltre a essere Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis. Successivamente è Responsabile dell'Area America Latina e AD della stessa, nonché Consigliere di Amministrazione della spagnola Endesa S.A e di altre importanti società del Gruppo. Luigi Ferraris è Consigliere indipendente della società energetica ERG S.p.A. e Consigliere del Gruppo PSC S.p.A. dal 2015 al 2017. Prima di entrare in Terna, da febbraio 2015 ad aprile 2017, il manager è Chief Financial Officer di Poste Italiane.

Claudio Descalzi: “2018, annata da record”

Claudio Descalzi ha illustrato i risultati raggiunti da Eni durante l'anno 2018 in occasione dell'assemblea degli azionisti. Nello specifico, i dati principali mostrano il conseguimento di un livello produttivo da record con 1,85 mln di boe al giorno e la riduzione dell'indebitamento netto finanziario.
Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi commenta i risultati di Eni nel 2018: "Livello produttivo record"

Un'annata importante quella del 2018 per Eni. Il Gruppo ha raggiunto traguardi importanti e risultati degni di nota, a confermarlo è anche l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi durante l'assemblea degli azionisti, illustrando i principali dati conseguiti. Ciò che è emerge, nello specifico, è una rigorosa implementazione delle linee guida strategiche che ha permesso di coniugare crescita, ritorni e solidità del patrimonio. Ma non solo: "Abbiamo raggiunto il livello produttivo record di 1,85 mln di boe al giorno, con un cash neutrality di 52 dollari al barile per la copertura dei capex e del dividendo rispetto alla baseline 2014 di 114 dollari al barile" ha aggiunto Claudio Descalzi. Buone notizie anche sul fronte dell'indebitamento netto finanziario, ridotto a 8,3 milioni di euro. "Siamo riusciti ad ottimizzare gli investimenti, cambiando modello operativo, aumentando produzione. Alla base della strategia di Eni, c'è la crescita organica: non compriamo ma esploriamo, troviamo e sviluppiamo", ha concluso l'AD.

Claudio Descalzi: il ritratto professionale dell'Amministratore Delegato di Eni

Milanese, classe 1955, Claudio Descalzi si laurea in Fisica nel 1979 e costruisce la sua carriera professionale nel settore dell'energia. Fa il suo ingresso in Eni nel 1981 in qualità di Ingegnere di giacimento e successivamente diventa Project Manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, in Libia, Nigeria e Congo; per poi affermarsi come Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Pochi anni più tardi, matura un'importante esperienza all'estero: si trasferisce in Congo, nominato Managing Director di Eni Congo SA e, in seguito, in Nigeria come Vice Chairman & Managing Director di NAOC, consociata del Gruppo. Grazie alle competenze sviluppate in questi anni, riesce a rivestire ruoli di crescente importanza all'interno del colosso energetico. Attualmente è Amministratore Delegato, incarico che ricopre dal 2014. Oltre a tale impegno, Claudio Descalzi è Componente del Consiglio Generale di Confindustria, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala e membro del National Petroleum Council durante l'annata 2016/2017.

Atlantia, Assemblea Soci 2019: il discorso dell’AD Giovanni Castellucci

Atlantia, l'AD Giovanni Castellucci in occasione dell'Assemblea dei Soci commenta l'esercizio 2018 e fa il punto sui progetti del gruppo, parlando anche di Aeroporti di Roma e Autostrade per l'Italia.
Atlantia

Atlantia, Assemblea Soci: l'AD Giovanni Castellucci sulla performance 2018 del gruppo

Riunita lo scorso 18 aprile a Roma, l'Assemblea ordinaria dei soci del gruppo Atlantia ha approvato il bilancio relativo allo scorso anno, la distribuzione di un dividendo per l'esercizio 2018 pari a 90 centesimi per azione, l'integrazione dei corrispettivi annui per l'incarico di revisione legale dei conti e la prima sezione della Relazione sulla remunerazione per l'anno 2018. L'Amministratore Delegato Giovanni Castellucci ha sottolineato come i numeri parlino di un gruppo "leader nel mondo per diversificazione, per dimensioni e per opzionalità". Qualche dato evidenziato dall'AD di Atlantia: "Oltre 10 miliardi di ricavi e 7,3 miliardi di Ebitda, la maggioranza fuori dall'Italia, finalmente, 30mila dipendenti, 63 milioni di passeggeri aeroportuali". Giovanni Castellucci ha dunque fatto notare: "Da questa iniziativa che è partita bene potranno arrivare grandi opportunità e soddisfazione per questa assemblea e per gli azionisti".

Giovanni Castellucci: Atlantia leader nel mondo per diversificazione, dimensioni e opzionalità

"Possiamo dire che il complessivo del debito residuo dopo le vendite di asset non strategici è circa 7,8 miliardi, che ci lasciano in Abertis circa 1 miliardo di liquidità disponibile. Quindi questa operazione ha ampiamente e brillantemente superato la verifica del mercato, non solo azionario ma anche del debito e questo ci rende fiduciosi" ha spiegato Giovanni Castellucci intervenendo lo scorso 18 aprile durante l'Assemblea ordinaria dei soci. L'AD di Atlantia si è focalizzato anche sulle società del gruppo. Per Aeroporti di Roma l'obiettivo è continuare a crescere in maniera efficiente: "Stiamo studiando una soluzione alternativa rispetto al famoso progetto di Fiumicino nord per crescere più gradualmente senza consumo di territorio e lo stiamo facendo in stretto collegamento con l'ENAC". Su Autostrade per l'Italia invece Giovanni Castellucci parla di "situazione di forte dialettica con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, circa le cause, modalità e motivi per il crollo del ponte di Genova". Aspi, ha ricordato l'AD di Atlantia, è ancora "in attesa di autorizzazione su progetti pronti a partire, cantierizzabili entro fine anno, per circa 4,9 miliardi di euro" destinati alla Gronda e al progetto del Passante di Bologna. L'Assemblea ha inoltre nominato il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2019 - 2021.

Torino: il Museo Egizio diretto da Christian Greco accoglie Alessandro Benetton

Il sesto ospite della video rubrica #21ChangeMakers, curata da Alessandro Benetton, è Christian Greco. I due hanno dato vita ad un interessante dialogo sull’importanza della cultura e degli studi classici in Italia.

Tutto cambia, ma rimane eterno. Alessandro Benetton, che ha fatto del cambiamento uno stile di vita, ha visitato il Museo Egizio di Torino, guidato da Christian Greco. Egittologo ed ex docente di Greco e Latino in Olanda, ha sottolineato l'importanza delle radici storiche, intavolando con l'imprenditore trevigiano un discorso che spazia dal valore della storia e della cultura fino all'importanza del progresso tecnologico in un contesto artistico.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton incontra Christian Greco: l'importanza delle radici storiche

La rubrica di Alessandro Benetton #21ChangeMakers è giunta al sesto episodio. In questa occasione, l'imprenditore ha incontrato al Museo Egizio di Torino il Direttore Christian Greco. Classe 1975, originario di Arzignano, è un Egittologo italiano. Dopo 17 anni in Olanda come insegnante di Latino e Greco, ha fatto ritorno nel Belpaese, giungendo a Torino per dirigere il Museo Egizio. Entrambi veneti e forti sostenitori degli studi classici, si sono concentrati sul tema del cambiamento e la storia come magistra vitae. Proprio come diceva l'antico Eraclito: panta rei, tutto scorre; una tesi assolutamente condivisibile e i continui mutamenti della società odierna ne sono la prova. Tuttavia è bene precisare, come ricorda Greco, che l'essenza originaria di qualunque cosa rimane pure tale. Cambiamento è sinonimo di evoluzione, non di stravolgimento totale, aggiunge infatti Alessandro Benetton. In particolare, i due hanno ripreso il tema della tecnologia e dei progressi in questo campo applicati ad un'impresa culturale o semplicemente in ambito artistico: se supportati da una corretta ricerca, possono rivelarsi assolutamente funzionali e utili per vivere nuove esperienze. Per ultimo, Christian Greco ha rimarcato il bisogno d'investire nella ricerca. L'arte e la cultura sono un terreno fertile, pertanto è opportuno coltivarlo.

Alessandro Benetton: il profilo professionale

Trevigiano, classe 1964, Alessandro Benetton è un noto imprenditore italiano, fondatore di 21 Investimenti, oggi 21 Invest. Il suo iter formativo si svolge principalmente negli Stati Uniti: si laurea in Business Administration all'Università di Boston nel 1987 e quattro anni dopo consegue il Master in Business Administration presso la Harvard Business School. In seguito, si trasferisce a Londra, dove avvia la propria carriera lavorando tra il 1988 e il 1989 in Goldman Sachs International in qualità di analista. Nel 1992, a soli 28 anni, Alessandro Benetton imprime una svolta al proprio percorso professionale fondando 21 Invest. Oggi è tra le prime società di private equity in Italia e annovera oltre 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali. Tra le operazioni di maggior successo, degna di nota è l'acquisizione di Forno d'Asolo, società che in un triennio ha quasi duplicato il proprio fatturato, arrivando a 125 milioni di euro. Nel 2017 viene nominato Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente che ha il compito di organizzare i Campionati Mondiali di Sci Alpino in programma a febbraio 2021.

Transizione energetica: la riflessione di Roberto Casula sul ruolo di Eni

Eni al centro della transizione energetica: il manager Roberto Casula riflette sui cambiamenti climatici e sul ruolo dell’azienda.

La lotta ai cambiamenti climatici passa anche attraverso la transizione energetica: Roberto Casula, Chief Development Operations & Technology Officer di Eni, sottolinea l'importanza di definire le corrette modalità secondo le quali affrontare la transizione, nonché le responsabilità dell'azienda per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Roberto Casula

Roberto Casula: il contributo di Eni per preservare l'ambiente

La sfida del nostro secolo è ormai chiara: la lotta ai cambiamenti climatici sta diventando una prerogativa imprescindibile per le aziende, soprattutto per chi, come Eni, si occupa di energia. Roberto Casula, Chief Development Operations & Technology Officer del Gruppo dal 2014, ha sottolineato il ruolo centrale di Eni per quanto riguarda la sostenibilità e i cambiamenti in atto: la società deve "informare e fare chiarezza su quanto la modalità per arrivare alla transizione sia importante, quasi quanto la transizione stessa". Nel contesto geopolitico che stiamo vivendo è fondamentale prepararsi giorno per giorno a un futuro totalmente decarbonizzato: si tratta di una misura fondamentale per ridurre le emissioni e abbracciare un business più eco-friendly. Anche la riflessione di Roberto Casula mira a precisare che, per giungere a tali traguardi, è importante confrontarsi sui nuovi modelli di sviluppo, per unire le forze e garantire un accesso all'energia pulita più equo.

Roberto Casula: la carriera del dirigente Eni

Roberto Casula è Chief Development Operations & Technology Officer di Eni dal 2014. Di origini cagliaritane, è laureato in Ingegneria Meccanica. Inizia la sua carriera in Agip S.p.A. come Reservoir Engineer, mantenendo questo ruolo fino al 1991. In seguito, entra nella consociata Agip Angola Ltd, con sede in Luanda, e svolge gli incarichi di Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Rientra in Italia nel 1997 per diventare Development and Production Coordinator di Eni, ma tre anni dopo assume l'incarico di Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per l'Iran. Dopo essersi trasferito a Teheran per guidare il progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5, diventa Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A., con sede a Gela. Successivamente ricopre nel Gruppo altri ruoli importanti a livello internazionale. Roberto Casula, prima di assumere l'attuale incarico, diventa Executive Vice President e conclude con successo diverse negoziazioni in Libia, Angola, Congo, Gabon, Ghana, Sud Africa, Kenya e Mozambico.

Iraq: l’AD di Eni Claudio Descalzi a Baghdad incontra il Vice Primo Ministro

Eni, Claudio Descalzi in visita in Iraq: l'AD incontra il Vice Primo Ministro Thamir A. Al Ghadhban per fare il punto su attività e nuovi progetti del gruppo nel Paese.
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: focus sull'incontro tra l'AD di Eni e il Vice Primo Ministro iracheno

L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato a Baghdad il Vice Primo Ministro iracheno Thamir A. Al Ghadhban per parlare delle attività del gruppo nel Paese, anche alla luce dei risultati conseguiti di recente nel campo Zubair. Si tratta di uno dei più grandi giacimenti petroliferi nella regione meridionale di Bassora, con oltre 1 miliardo di barili di olio equivalente prodotti dalla firma del contratto: al progetto hanno lavorato congiuntamente Eni Iraq BV e Basra Oil Company (BOC), contribuendo a una sua rapida crescita. Negli ultimi quattro anni, la produzione di Zubair è aumentata di oltre il 100%. Inoltre, come illustrato anche dall'AD Claudio Descalzi, attualmente è in fase di messa in esercizio anche una nuova centrale elettrica da 380MW, in grado di generare energia per il consumo interno. L'avvio è previsto per questa estate.

Claudio Descalzi: attività e progetti di Eni in Iraq

Nel corso del colloquio con il Vice Primo Ministro per l'energia, l'AD di Eni Claudio Descalzi si è confrontato anche sull'avanzamento dei progetti sociali attualmente in corso nella regione di Bassora nei settori dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione, dell'accesso all'energia e dell'acqua potabile. L'AD di Eni ha parlato anche di nuove opportunità: in particolare si è soffermato sulle potenziali sinergie legate ai progetti energetici in Iraq, una leva strategica per il Paese per massimizzare l'utilizzo delle risorse naturali nazionali. Il gruppo è uno dei principali operatori internazionali di petrolio e gas in Iraq: attualmente produce circa 500.000 barili di petrolio equivalente giorno e prevede di investire ulteriori 7 miliardi di dollari nel progetto di sviluppo del campo di Zubair. Eni è presente in Iraq dal 2009 attraverso la sua controllata Eni Iraq BV e grazie allo sviluppo del progetto Zubair Field Development Project (Eni 41,56%, Kogas 23,75%, BOC 29,69%, State Partner 5%) è diventata uno dei principali operatori nel settore petrolifero del Paese.

Auro Palomba: esperienze professionali

Dopo 15 anni di carriera nel settore giornalistico, Auro Palomba si sposta nell'ambito della comunicazione. Considerato uno degli advisor più autorevoli e competenti in materia di finanza, nel 2001 ha fondato la società Community Group, realtà leader nel reputation management della quale oggi è Presidente.
Auro Palomba

Auro Palomba: prime esperienze professionali e fondazione di Community Group

Nato a Milano nel 1964, Auro Palomba consegue la laurea in Scienze Politiche. In seguito, avvia il proprio percorso professionale nell'ambito del giornalismo economico, collaborando con alcune tra le più autorevoli testate italiane, tra le quali "Il Giornale" e "Il Messaggero". Successivamente, si sposta nell'ambito della comunicazione, in quanto chiamato alla direzione degli uffici stampa di realtà e istituzioni finanziarie di primissimo piano. Nel 2001 Auro Palomba imprime una svolta alla propria carriera dando vita a Community Group, società leader nel reputation management della quale oggi è Presidente. Tra le altre attività, è da sottolineare la conduzione di trasmissioni e talk show a tema economico e finanziario per diverse emittenti televisive come Class CNBC, TeleLombardia e Canale Italia. Grazie alla sua comprovata esperienza professionale e agli incarichi svolti, è stato insignito nel 2017 del premio "Professionista dell'anno ai Financecommunity Awards", nella categoria "Financial PR".

Auro Palomba: Co-founder di Reputation Science

Considerato uno tra gli advisor più autorevoli della comunicazione, Auro Palomba si è occupato in prima persona della gestione della reputazione di grandi gruppi finanziari e industriali di fama internazionale e di famiglie imprenditoriali. Ha, inoltre, fatto parte del Comitato scientifico di Quale Impresa, è stato Responsabile Nord Est dell'Osservatorio Asia e della comunicazione del Comitato di candidatura della città di Venezia per i Giochi Olimpici 2020. Già Presidente di Community Group, si è impegnato contribuendo alla fondazione di Reputation Science insieme al CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi. Il core business della società è la gestione in maniera scientifica e integrata della reputazione online dei propri clienti. Per fornire un servizio completo e di primo livello, vengono unite sinergicamente le competenze dei team di esperti di Community Group e di Reputation Manager. Attualmente Auro Palomba è membro del CdA di Save the Children Italia e della Consulta degli Esperti della Presidenza della Commissione Finanze della Camera.

Maria Elisabetta Alberti Casellati: 25 aprile, Festa della speranza e della civiltà

"La Festa della speranza, della civiltà": il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a Padova per celebrare il settantaquattresimo anniversario della Liberazione, ne sottolinea il valore.
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Senato: il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati a Padova per le celebrazioni del 25 aprile

"Il 25 aprile è e deve essere, soprattutto, una Festa. La Festa della speranza, della civiltà. La Festa di tutti coloro che credono nei principi del nostro Stato di diritto e che si riconoscono nella comunità internazionale e nei valori che li ispirano": il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati lo ha sottolineato intervenendo a Palazzo Moroni, a Padova, per le celebrazioni della Liberazione. "È la Festa di chi ha creduto nella rinascita del nostro Paese e nell'Europa come fulcro di pace tra i popoli e di benessere sociale" ha aggiunto il Presidente focalizzandosi sul valore di "Festa e Liberazione, due parole bellissime che insieme assumono per tutti noi il valore insopprimibile della libertà, dei diritti umani, sociali, politici". Nel suo intervento Maria Elisabetta Alberti Casellati ha parlato anche dell'insegnamento del padre: "Appartenente alla Polizia di Stato, fu condannato a morte dal regime e liberato proprio il 25 aprile del 1945. Non ebbe mai dubbio alcuno. La sua fedeltà allo Stato, all'Italia, non gli permise di piegarsi e accettare disposizioni che andassero contro i cittadini. Il suo ricordo, il suo esempio, fu per me e per i miei fratelli la migliore educazione alla tolleranza, alla libertà, al rispetto degli altri, alla pace".

Maria Elisabetta Alberti Casellati dedica ai giovani la Festa della Liberazione

Nel suo discorso a Palazzo Moroni, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dedicato la Festa della Liberazione ai giovani, ricordando l'impegno dell'Università di Padova, "insignita per la sua indomita lotta della Medaglia d'oro al valore militare". E "con il pensiero rivolto a quella gioventù universitaria", il Presidente del Senato ha precisato l'intenzione di "dedicare la ricorrenza che celebriamo oggi ai giovani, a coloro che rappresentano il presente ed il futuro di questa città e dell'intera Nazione". Maria Elisabetta Alberti Casellati ha spiegato come quella della Liberazione debba essere "innanzitutto la loro Festa, perché i valori che ispirarono i giovani in quelle drammatiche fasi sono gli stessi valori posti a fondamento della nostra Costituzione e della vita dell'intera comunità nazionale". "Tramandare la storia alle future generazioni è doveroso affinché le tragedie vissute non possano più ripetersi" ha concluso il Presidente del Senato.

Luigi Ferraris: Terna come driver di innovazione nella transizione energetica

Il 9 aprile 2019, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, ha inaugurato a Torino, assieme alla Presidente Catia Bastioli, il primo Terna Innovation Hub italiano, un progetto ad altissimo livello di innovazione tecnologica dedicato a droni, sensoristica avanzata, internet delle cose e satelliti.
Luigi Ferraris, amministratore delegato Terna

Terna: Luigi Ferraris, innovazione e digitalizzazione come elementi imprescindibili per abilitare la transizione energetica

Il primo Terna Innovation Hub, come spiegato dallo stesso Luigi Ferraris, in occasione dell'evento inaugurale dello scorso 9 aprile, è focalizzato "sulla condivisione dell'innovazione applicata alla nostra attività core, quindi alle nostre reti". Il top manager ha ricordato l'importante cifra stanziata sul territorio nazionale dal nuovo Piano Strategico 2019-2023, presentato lo scorso marzo. Il "piano di investimento più alto di sempre nella storia di Terna", ha sottolineato, ricordando gli oltre 700 milioni di euro destinati a progetti di innovazione e digitalizzazione, che secondo Luigi Ferraris e Terna rappresentano "elementi imprescindibili per abilitare la transizione energetica". Attualmente si assiste a un sostanziale cambiamento del settore elettrico in direzione di obiettivi che, a livello nazionale, europeo e su scala planetaria, puntano sulla decarbonizzazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili. È proprio in questo scenario che Terna, come evidenziato da Luigi Ferraris, "si pone l'obiettivo di esercitare un ruolo guida per una transizione energetica sostenibile, facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie distintive, a beneficio di tutti gli stakeholder rilevanti e in particolare delle comunità".

Luigi Ferraris: Terna Innovation Hub, focus su Internet of things e sul monitoraggio evoluto degli impianti di trasmissione di energia

Digitalizzazione degli asset e ricerca di soluzioni e tecnologie innovative, finalizzate allo sviluppo e all'ammodernamento della rete di trasmissione nazionale, sono al centro del primo Innovation Hub a livello nazionale presentato da Terna e del suo Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris lo scorso 9 aprile a Torino. "Abbiamo celebrato l'avvio di una cooperazione stretta tra tecnici di Terna, startup innovative e Politecnico di Torino, con l'obiettivo di creare una piattaforma comune, dove condividere idee di sviluppo, cambiamento e innovazione", ha spiegato Luigi Ferraris. Attraverso appositi sensori e infrastrutture di raccolta dati installati sulla rete, associati a piattaforme che consentono di processare ed analizzare i dati attraverso strumenti di Advanced Analytics, si punterà all'identificazione di nuovi trend e al lancio di nuovi progetti, ai quali saranno dedicati circa 700 milioni di euro dei 6,2 miliardi previsti dal piano strategico presentato lo scorso marzo da Terna. Luigi Ferraris ha inoltre aggiunto che circa 50 milioni di euro saranno destinati a "testare nuove soluzioni un po' più di confine sempre coerenti col nostro core business, che se avranno successo potranno essere industrializzate e capitalizzate nelle nostre attività".

La biografia di Claudio Machetti, Presidente di Enel Global Trading S.p.A.

Top manager italiano, Claudio Machetti è l'attuale Presidente della Global Trading Business Line di Enel. In seguito alla laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza" di Roma, ha costruito il proprio percorso professionale in ambito finanziario. Nello specifico, ha ricoperto importanti ruoli in realtà di primo piano quali Banco di Roma (ora Unicredit) e Ferrovie dello Stato.
Claudio Machetti, direttore divisione global trading enel

Claudio Machetti: laurea in Scienze Statistiche e primi incarichi professionali

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti, dopo la maturità classica, si iscrive all'Università "La Sapienza" (facoltà di Scienze Statistiche), dove consegue la laurea nel 1982. La sua carriera professionale inizia un anno più tardi con il trasferimento a Milano, per lavorare in qualità di impiegato presso la filiale cittadina del Banco di Roma. Nel 1984 si sposta alla Direzione Centrale di Roma, impegnato nel ruolo di analista finanziario, con il compito di studiare e analizzare il merito di credito di alcuni tra i più grandi gruppi industriali italiani. All'interno della stessa realtà, successivamente, il manager assume il ruolo di funzionario presso la Direzione Finanziaria, focalizzandosi principalmente sull'equity. Nel 1992 Claudio Machetti entra in Ferrovie dello Stato: prima come Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari, poi in qualità di Direttore della Finanza Operativa (1996). In parallelo contribuisce alla fondazione e diventa l'Amministratore Delegato di Fercredit, una società che si pone subito ai massimi livelli del settore finanziario captive e che opera nell'ambito nel factoring, leasing e nel credito al consumo.

Claudio Machetti: il percorso all'interno del Gruppo Enel

Il 2000 è un anno decisivo per la carriera di Claudio Machetti, in quanto viene nominato Responsabile dell'Area Finanza all'interno del Gruppo Enel. Nel medesimo periodo, contribuisce a dar vita ad Enel Factor, società finanziaria del Gruppo, ricoprendo fin da subito il ruolo di Amministratore Delegato; si impegna, inoltre, nel progetto di costituzione di Enel Insurance, una realtà assicuratrice della quale diventerà Presidente fino al 2014. Nel 2005 diviene Presidente di Fondenel e di Fopen, rispettivamente fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e quello di operai, impiegati e quadri. Sempre nel 2005 Claudio Machetti viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Tra il 2009 ed il 2014 costituisce e guida la Direzione Risk Management del gruppo Enel A metà del 2014, in seguito ad una ristrutturazione, viene incaricato di guidare la neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line del Gruppo: nello specifico si occupa della gestione del sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e della supervisione dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. Oggi è Presidente di Enel Global Trading S.p.A.

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