Pier Silvio Berlusconi: innovazione e leadership, così Mediaset vince le sfide del settore media

Pier Silvio Berlusconi: “Tra il 2016 e il 2019, Mediaset ha prodotto un utile di 454 milioni di euro. Oggi, tra il 2020 e il 2024, gli utili sono più che raddoppiati, superando il miliardo di euro. Siamo un caso unico a livello internazionale nel nostro settore”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE in controtendenza continua ad assumere

Noi assumiamo, gli altri licenziano”, ha ribadito in diverse occasioni il CEO Pier Silvio Berlusconi nell’arco dell’anno: poche parole ma sufficienti a racchiudere il posizionamento raggiunto oggi da Mediaset all’interno del settore media non solo a livello italiano ma anche internazionale. “Un caso unico” lo ha definito lo stesso Pier Silvio Berlusconi sottolineando la costante crescita dal 2019, in anni in cui le grandi realtà del settore hanno dovuto fronteggiare l’impatto di un mercato pubblicitario sempre più in difficoltà per diverse ragioni. E senza dimenticare che il mondo dell’offerta dei contenuti è diventato super competitivo. “Tra il 2016 e il 2019, Mediaset ha prodotto un utile di 454 milioni di euro. Oggi, tra il 2020 e il 2024, gli utili sono più che raddoppiati, superando il miliardo di euro. Siamo un caso unico a livello internazionale nel nostro settore”: numeri che, oltre a confermare “la forza del nostro modello”, permettono di andare controcorrente e, mentre altre realtà del settore hanno dovuto fare i conti con drastici tagli del personale, in Mediaset invece “assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne”. Un piano avviato nel 2023 con 250 ingressi: “Intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di 1.000 nuove assunzioni”.

MFE, Pier Silvio Berlusconi: “Crescere, creare sviluppo per le tv commerciali e garantire il nostro futuro

L’ottica, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, è assumere “non solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera”. Tra loro “ci sono i nostri manager del futuro”, ha detto il CEO sottolineandone il valore: “Fare gli editori televisivi in un mercato che si confronta con player globali è davvero difficile. Abbiamo ancora molte sfide davanti a noi. Dobbiamo raggiungere una solida impronta internazionale ed europea, se vogliamo non solo resistere, ma crescere ulteriormente”. Il riferimento è al progetto che sta portando avanti in Europa con MFE, la creazione di un grande polo paneuropeo delle tv generaliste che possa sfruttare le economie di scala di un grande mercato e competere con i giganti del web e dello streaming con l’obiettivo di “crescere, creare sviluppo per le tv commerciali e garantire il nostro futuro”. È questa la mission alla base, come ha spiegato Pier Silvio Berlusconi: “Oggi tutti i broadcaster televisivi in Europa già portano i propri prodotti sul web e su tutti i device. Ma che cosa succede? Che Mediaset ha la propria piattaforma, ProsiebenSat la sua, Tf1 anche. E nonostante gli sforzi, singolarmente non hanno la forza per confrontarsi e tenere testa agli investimenti e alle dimensioni di Youtube, Google, Facebook. Mettendoci insieme, potremmo investire molto di più, creando una piattaforma all'avanguardia per tecnologia e in grado con un'avanzata raccolta dati su tutto il pubblico europeo di cavalcare la pubblicità del futuro”.

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