Gianpietro Benedetti: il Castello di Udine verrà restaurato grazie a Danieli S.p.A.

Un restauro che si inserisce in un più ampio progetto di restyling e valorizzazione di elementi simbolo della città di Udine, dall'Angelo a Piazza Libertà: questa volta Danieli S.p.A., guidata da Gianpietro Benedetti, si appresta a finanziare i rifacimenti del Castello.
Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: i lavori di Danieli a Udine

"Con questa opera si conclude un percorso che la Danieli ha iniziato nel 2011 con il restauro del campanile e dell'Angelo che è continuato nel corso di questi anni con i vari beni artistici e architettonici in Piazza Libertà": Gianpietro Benedetti, Presidente e Amministratore Delegato di Danieli, ha commentato così la cerimonia d'inizio dei lavori al Castello di Udine, che verrà restaurato entro la primavera 2020 grazie al contributo dell'azienda di Buttrio. Si lavorerà sugli intonaci, sulle superfici lapidee, sui serramenti di legno e sugli elementi metallici. Il costo dell'opera, 850 mila euro, è a carico di Danieli S.p.A. grazie all'Art Bonus. Questo tipo di riqualificazione si inserisce in un più ampio progetto di sistemazione che ha coinvolto la Danieli anche per il restauro dell'Angelo e di Piazza Libertà. "Egoisticamente", ha commentato Gianpietro Benedetti, "è bello che anche chi fa transazioni con la nostra azienda possa passeggiare in una città bella, ordinata, che abbia etica e metodo". Così viene consolidato anche il legame tra impresa e valorizzazione dei beni culturali.

Gianpietro Benedetti: la carriera in Danieli S.p.A.

Presidente e Amministratore Delegato di Danieli S.p.A., multinazionale con sede a Buttrio attiva nel settore della produzione di impianti siderurgici, Gianpietro Benedetti è inoltre Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'Industria meccanica ed aeronautica" (Udine). Diplomatosi presso l'Istituto Tecnico "A. Malignani" di Udine, inizia la sua carriera in Danieli & C. nel 1961 con l'incarico di ingegnere progettista. Viene promosso nel 1968 alla direzione dell'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione: inizia così una carriera di successo che lo porta ai vertici dell'azienda e agli incarichi attuali nel 2003. Dirige diversi Uffici, diventando Co-Amministratore Delegato nel 1986, Direttore Generale nel 1991 e AD dal 1999. Da settembre 2017 Gianpietro Benedetti svolge l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Executive Board in Danieli.

L’excursus professionale della giornalista e conduttrice Anna La Rosa

Attualmente Managing Director di yourNEXT, società che fornisce un modello di comunicazione e analisi inedito, Anna La Rosa è giornalista, docente e conduttrice televisiva, oltre ad essere impegnata come pedagogista e volontaria in diverse ONLUS e realtà dedite alla tutela dei minori.
Anna La Rosa

Anna La Rosa: l'inizio della carriera e gli incarichi attuali (yourNEXT)

Anna La Rosa è originaria di Gerace, in Calabria. Laureata in Filosofia e Pedagogia, è giornalista professionista a partire dal 1988. Dal 1994 si dedica all'informazione medico-scientifica e sanitaria, interessandosi particolarmente alla pedagogia e alla psicologia dell'età evolutiva. Oltre a essere ideatrice e conduttrice di programmi tv, è attualmente professore associato di Comunicazione Scientifica e Biomedica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università La Sapienza, nonché docente di Giornalismo Televisivo presso l'Università LUISS Guido Carli. Ha insegnato Giornalismo Politico all'Università Statale di Tor Vergata. Ricopre il ruolo di responsabile comunicazione e rapporti istituzionali nella "Cure Focus Research Alliance" in Florida. Collabora inoltre con la rivista scientifica CELLR4, edita negli USA. Anna La Rosa è Managing Director di yourNEXT: la società fornisce un modello inedito di comunicazione, analisi e definizione degli interessi particolari e di interazione con le istituzioni. La novità consiste nel superare i compartimenti stagni nei quali queste attività sono spesso confinate per creare maggior interazione tra i settori aziendali e definire progetti di comunicazione che tengano conto degli interessi strategici dell'azienda.

Anna La Rosa: la televisione e gli impegni in ambito pedagogico

Dopo aver iniziato la sua carriera giornalistica in Adnkronos, Anna La Rosa entra in Rai agli inizi degli anni '90, arrivando in particolare nella redazione politica del Tg2. Diventa caporedattore nel 1995. La giornalista realizza diversi programmi dallo spirito innovativo, come "Tvzone - Raccolta Differenziata", "Stazione Centrale", "Mio Capitano", "Storie" e "Go Cart", format interattivo per i più giovani. La svolta arriva con il programma "TeleCamere", rotocalco d'informazione politica, parlamentare ed economica che racconta la vita istituzionale del Paese attraverso progetti legge e protagonisti politici. Come autrice e conduttrice del programma, Anna La Rosa si occupa di "TeleCamere" per 20 anni. Nel 1997 nasce anche "Telecamere Salute". La giornalista è nominata Vicedirettore di Rai Notte nel 1998, mentre dal 2002 è Direttore di "Tribune e Servizi Parlamentari". È inoltre autrice del programma d'informazione "Alice, il paese delle meraviglie". Da sempre dedita all'insegnamento e alla pedagogia, ha fondato un asilo nido integrato a Milano ispirato al metodo Montessori. A Quarto Oggiaro ha avviato invece una scuola materna/asilo nido per bambini in situazioni di disagio e portatori di handicap. Collabora con ONLUS e comunità per minori in qualità di volontaria e pedagogista, impegnandosi in queste attività ad esempio nell'Istituto di psicopatologia di Roma.

Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati: l’impegno per un giornalismo libero e di qualità

Giornata Mondiale Onu per metter fine alle impunità per i crimini contro i giornalisti: il valore di un’informazione libera e di qualità nelle parole del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Nella Giornata Mondiale che l'Onu ha istituito per mettere fine alle impunità per crimini contro il giornalismo, Maria Elisabetta Alberti Casellati torna a riflettere sull'importanza della libertà di informazione, irrinunciabile presidio di democrazia.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

"Querele intimidatorie, minacce e intimidazioni": il messaggio di Maria Elisabetta Alberti Casellati al convegno

"Quando è svolto con rigore e con coraggio, il giornalismo costituisce un presidio irrinunciabile della democrazia stessa e un incredibile strumento di tutela della legalità e di lotta al degrado sociale, politico ed economico": il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati lo ha ribadito lo scorso 25 ottobre nel messaggio di saluto indirizzato ai partecipanti al convegno 'Querele intimidatorie, minacce e intimidazioni', organizzato da Ossigeno per l'Informazione e Ordine dei Giornalisti in occasione della giornata mondiale Onu per mettere fine alle impunità per i crimini contro il giornalismo. "Un prezioso momento di condivisione e di confronto su tematiche di sempre più allarmante attualità" lo ha definito il Presidente del Senato che già più volte, nel corso del suo mandato, si è espressa sul valore della libertà di informazione, anche in contrapposizione a ciò che oggi ne rappresenta una minaccia. Non a caso Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato come anche le Istituzioni abbiano il dovere di "prestare attenzione nell'interesse di un diritto fondamentale quale è quello ad un'informazione libera da ogni forma di condizionamento o di violenza". Perché "se è dovere del giornalista perseguire con scrupolo e responsabilità la ricerca della verità, è altrettanto sua prerogativa poter svolgere la propria professione in modo pieno e senza limitazione o pregiudizio alcuno".

Tutelare l'informazione da fake news e altre minacce: l'intervento di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Già lo scorso luglio, durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio a Palazzo Giustiniani, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati aveva sottolineato come sia necessario sostenere e supportare l'informazione libera, indispensabile per la democrazia. Un'informazione professionale e di qualità che, per configurarsi come libera, deve essere "plurale, accogliere e dare voce a tutte le sensibilità e a tutte le culture". E "se i social hanno di fatto creato una piazza virtuale in cui tutti possono avere voce", mai come oggi l'intermediazione giornalistica rappresenta "l'unico vero strumento dei cittadini per avere la certezza di un contenuto reale, verificato, credibile". Contro il proliferare di fake news e di video fake, per il Presidente del Senato "tendenze che creano un'autentica preoccupazione", Maria Elisabetta Alberti Casellati ha evidenziato l'importanza di un intervento delle Istituzioni, che devono impegnarsi nel "dare un contributo, anche di carattere culturale". E il Senato, in questa prospettiva, è pronto a fare la propria parte, anche attraverso l'organizzazione di "momenti di confronto tra tutti i soggetti coinvolti".

Udine: la Danieli di Gianpietro Benedetti per il restauro delle facciate del Castello

Danieli, dieci anni di progetti finanziati "a favore della comunità che si identifica nei simboli più rappresentativi della friulanità": il Presidente Gianpietro Benedetti alla cerimonia di consegna dei lavori di riqualificazione della facciata e delle scalinate del Castello di Udine.
Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: l'apporto della Danieli al progetto di riqualificazione del Castello di Udine

È intervenuto anche il Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. Gianpietro Benedetti lo scorso 9 novembre alla cerimonia di consegna dei lavori di riqualificazione della facciata e delle scalinate del Castello di Udine, finanziati dal Gruppo friulano. Un percorso "che la Danieli ha iniziato nel 2011 con il restauro del campanile e dell'Angelo che è continuato nel corso di questi anni con i vari beni artistici e architettonici afferenti a Piazza Libertà" ha ricordato il Presidente. L'intervento durerà otto mesi e prevede la sistemazione delle facciate del Castello con il rifacimento parziale dell'intonaco e delle tinteggiature, oltre alla pulizia e al ripristino di tutte le parti in pietra, compresa la scalinata realizzata da Giovanni da Udine che porta al Salone del Parlamento. È incluso anche il restauro degli infissi in legno. Nel progetto Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è pronta a investire 850 mila euro. Un impegno che, come ricordato da Gianpietro Benedetti, prosegue da tempo: "Di fatto dieci anni di interventi a favore della comunità che si identifica nei simboli più rappresentativi della friulanità".

Danieli: il profilo formativo e professionale del Presidente Gianpietro Benedetti

Oggi Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., multinazionale specializzata nel settore della produzione di impianti siderurgici, Gianpietro Benedetti cresce professionalmente all'interno dell'azienda, dove comincia a lavorare come ingegnere progettista dopo aver terminato gli studi presso l'istituto Tecnico "A. Malignani" di Udine. Chiamato successivamente a ricoprire incarichi di crescente responsabilità, arriva prima a dirigere l'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione e in seguito quello Technical Sales e l'Ufficio Tecnici, Project Managers, Technical Sales, Erection e start-up, Centro Ricerche. Co-Amministratore Delegato del Gruppo a partire dal 1986, ne diventa Direttore Generale cinque anni dopo. È il 1999 quando Gianpietro Benedetti viene nominato Amministratore Delegato. Dal 26 settembre 2017 è Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Executive Board. Dal 2010 è Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica ed aeronautica" (Udine). Proprietario di numerosi brevetti di macchine e processi per la produzione dell'acciaio: a suo nome ne sono stati registrati oltre ottanta. Nel 2006 è insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro: lo scorso anno ha ricevuto la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal dall'AIST (Association for Iron & Steel Technology). Due le lauree ad honorem conferite nel corso della sua carriera all'attuale Presidente di Danieli: in Ingegneria Meccanica (2000, Università degli Studi di Trieste), in Ingegneria Gestionale (2016, Università di Udine). Nel 2018 gli è stato assegnato il Diploma MBA in International Business dal MIB School of Management di Trieste.

PFE S.p.A. rinnova l’impegno come partner dell’Orlandina Basket

PFE S.p.A. è Top Partner del Club Orlandina Basket per la stagione 2019/2020: l'intesa, che prosegue per il terzo anno, garantirà un servizio di qualità per il Cleaning del PalaFantozzi, rendendolo ancor più accogliente e funzionale alle necessità del Club.
PFE Spa

PFE S.p.A.: l'intesa con Orlandina Basket

"Siamo fieri di essere ancora insieme all'Orlandina Basket, il nostro percorso con il Club guidato dalla famiglia Sindoni è iniziato ben tre anni addietro e possiamo dire che ormai è consolidato e sempre più produttivo": è la dichiarazione di Salvatore Navarra, Presidente del CdA di PFE S.p.A. L'azienda di Cleaning e Facility Management ha rinnovato l'intesa con la squadra dell'Orlandina Basket, confermandosi come Top Partner del Club per la stagione 2019/2020. I vertici della squadra si sono mostrati entusiasti di avere ormai da diversi anni come partner la prestigiosa azienda, che rappresenta una vera e propria impresa d'eccellenza. "Per noi, che siamo presenti ed operiamo nei mercati nazionali ed esteri, abbinare il nostro brand a quello dell'Orlandina Basket rappresenta quell'Orgoglio Siciliano che quest'anno è anche l'hashtag valoriale della stagione e di cui anche voi avete issato una bandiera con i tanti anni di stagioni sportive disputate tra la seria A e la serie A2 che danno lustro alla Sicilia in Italia e nel mondo", ha commentato Salvatore Navarra. Grazie alla partnership, PFE S.p.A. si occuperà dei servizi di Cleaning all'interno dell'impianto sportivo PalaFantozzi, rendendolo ancora più accogliente e funzionale.

PFE S.p.A.: la storia dell'azienda e il metodo "Clever Job"

Attiva da oltre trent'anni nel settore del Cleaning e del Facility Management, PFE S.p.A. è un'azienda la cui spinta verso l'innovazione tecnologica ha portato alla nascita del nuovo metodo di lavoro "Clever Job", brevettato e presentato alla fiera "Pulire 2.0 di Verona" nel 2013. Il metodo, che è tuttora in continua evoluzione, garantisce notevoli vantaggi e riduzione delle tempistiche, rappresentando un valore aggiunto che contraddistingue l'operato altamente innovativo di PFE S.p.A. L'azienda, ben strutturata, dedica particolare attenzione ai propri lavoratori e alle tematiche legate al sostegno delle donne. Salvatore Navarra, l'attuale Presidente del CdA, è entrato nell'azienda di famiglia nel 1994, diventandone General Manager nel 2004 e Amministratore Delegato nel 2009. Ha contribuito in prima persona al processo di internazionalizzazione, tutt'ora in atto.

Fabrizio Palermo: CDP con Terna, Eni, Fincantieri all’ insegna della sostenibilità

Energia dalle onde, ulteriore accordo di collaborazione tra CDP, Eni, Terna e Fincantieri per la realizzazione di impianti di produzione: l’AD e DG Fabrizio Palermo evidenzia il valore dell’operazione che coniuga innovazione tecnologica e sostenibilità.

La firma del nuovo accordo di collaborazione tra CDP e le partecipate Terna, Eni e Fincantieri segna una ulteriore, importante tappa nello sviluppo del progetto ISWEC: le dichiarazioni dell'AD e DG Fabrizio Palermo.
Fabrizio Palermo

CDP: l'AD e DG Fabrizio Palermo sottoscrive accordo di collaborazione

È un'intesa che si inserisce perfettamente nel percorso avviato in Cassa Depositi e Prestiti dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo: "Fare sistema sul territorio con una logica di sostenibilità". Non a caso l'AD ha sottoscritto lo scorso 28 ottobre a Ravenna, alla presenza del Premier Giuseppe Conte, un ulteriore accordo di collaborazione con Eni, Terna e Fincantieri che pone le basi per la costituzione di una società dedicata allo sviluppo e alla realizzazione di impianti di produzione di energia da moto ondoso su scala industriale. Si tratta del raggiungimento di una tappa decisiva nell'avanzamento del progetto ISWEC che, lanciato lo scorso aprile, punta a rivoluzionare il settore della produzione di energia rinnovabile attraverso l'implementazione di un innovativo sistema di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico. In particolare, l'accordo siglato il 28 ottobre contempla due fasi: la prima, finalizzata allo sviluppo del modello di business, servirà a definire un vero e proprio piano di realizzazione in Italia. Al contempo sarà completata la prima installazione industriale di ISWEC presso la piattaforma Eni Prezioso nel Canale di Sicilia al largo delle coste gelesi, con avvio previsto nella seconda metà del 2020. La seconda fase vedrà da una parte la costituzione della società e, dall'altra, l'attuazione del piano di realizzazione e sviluppo delle attività. Una tecnologia che Fabrizio Palermo non esita a definire "estremamente innovativa": un sistema "capace di generare valore per i territori e per la collettività".

Il valore del progetto ISWEC: intervista all'AD e DG di CDP Fabrizio Palermo

Nell'intervista rilasciata ad "Affari Italiani" in occasione della firma dell'accordo, l'AD e DG di CDP Fabrizio Palermo ha parlato dell'iniziativa, "frutto della collaborazione tra le società partecipate dal Gruppo CDP", evidenziando come sia "in linea con la nostra strategia che punta a indirizzare gradualmente le attività e gli investimenti del Gruppo a supporto della transizione energetica e a contrasto del cambiamento climatico". Il ruolo di CDP sarà nello specifico quello di curare, in sinergia con i partner, i rapporti con le istituzioni centrali e gli enti locali, oltre a valutare i profili economici e finanziari e i più idonei meccanismi di remunerazione dell'energia prodotta. Ma "questo è solo uno dei tanti progetti su cui stiamo lavorando" ha precisato Fabrizio Palermo. "Noi siamo nati con il concetto di cercare di sostenere lo sviluppo del Paese in un'ottica di sostenibilità. Collegare innovazione con realtà industriali è, difatti, uno dei nostri obiettivi" ha aggiunto l'AD, spiegando come CDP intenda "mettere a fattor comune capacità ingegneristiche e finanziarie".

Claudio Descalzi; Eni, Coldiretti, Bonifiche Ferraresi in Africa per progetti di sostenibilità

Eni insieme a Coldiretti e Bonifiche Ferraresi per promuovere in Africa una crescita sostenibile: il progetto illustrato a Cernobbio lo scorso 12 ottobre dall’AD Claudio Descalzi.

Eni, Coldiretti e Bonifiche Ferraresi lanciano il "Progetto Africa": l'AD Claudio Descalzi sottolinea il valore dell'iniziativa e parla dell'impegno del Gruppo nei Paesi in cui opera.
Claudio Descalzi, Eni collabora all'iniziativa green progetto Africa

Claudio Descalzi: Eni insieme a Coldiretti e Bonifiche Ferraresi nel "Progetto Africa"

Onorati di far parte di questo progetto. Così l'AD Claudio Descalzi lo scorso 12 ottobre ha commentato l'accordo sottoscritto dal Gruppo insieme a Bonifiche Ferraresi e a Coldiretti. L'intesa impegna le tre realtà a collaborare per promuovere in Africa, attraverso lo sviluppo di progetti mirati, una crescita economica sostenibile e l'agricoltura a ridotto impatto ambientale. Si comincia con il Progetto Ghana: insieme al governo locale, Eni ha da tempo avviato iniziative per creare uno sviluppo duraturo in aree particolarmente depresse. Nello specifico sarà realizzato un centro di formazione per lo sviluppo agricolo: inoltre si lavorerà per dare vita a nuove imprese dove far lavorare i giovani dopo gli studi. L'ottica è creare un tessuto di imprese legate alle attività agricole. Se si generano nuove opportunità di formazione e lavoro, si creano le basi affinché le comunità locali possano sfruttare le potenzialità del territorio e migliorare le proprie condizioni di vita, mitigando conseguentemente anche i fenomeni migratori. Il progetto prevede l'assegnazione di un'indennità giornaliera agli studenti per l'intero periodo di studi con obbligo di frequenza. Il Gruppo guidato da Claudio Descalzi punta inoltre a estendere tale iniziativa anche in altre regioni del Ghana e nei Paesi dell'Africa sub-sahariana in cui è presente.

Claudio Descalzi: la mission green di Eni

Parlando del valore dell'iniziativa, l'AD di Eni Claudio Descalzi ha sottolineato come il modello di cooperazione definito nell'accordo, fondendo efficacemente competenze e tecnologia, risponda a due esigenze "imprescindibili per il nostro tempo". Da un lato "la necessità di contribuire in modo sostenibile allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali dei Paesi in via di sviluppo". Dall'altro punta a promuovere "un modello di produzione di energia sempre più sostenibile e improntato alla decarbonizzazione". Non a caso anche recentemente, in occasione della settimana del clima di New York e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, l'AD Claudio Descalzi ha parlato del costante impegno del Gruppo sul fronte della sostenibilità. La lotta al cambiamento climatico si coniuga con le necessità di garantire l'accesso universale a un'energia pulita, di favorirne consumo e produzione responsabili, di promuovere innovazione e ridurre disparità. Per farlo Eni punta su competenze e tecnologie e sulla creazione di partnership come quella sottoscritta con Coldiretti e Bonifiche Ferraresi: fattori chiave per massimizzare la creazione di un valore duraturo, che va oltre le logiche di profitto di breve termine e che consente di crescere insieme ai Paesi e alle realtà con cui collaborano.

Scuola e famiglia: le riflessioni di Maria Elisabetta Alberti Casellati al Meeting di Rimini

Intervenendo all'inaugurazione della quarantesima edizione del Meeting di Rimini, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati auspica un impegno sempre più importante da parte del mondo istituzionale e politico nel sostenere la famiglia e garantire una piena attuazione del diritto all'istruzione.
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Politica e istituzioni sostengano la famiglia: l'invito di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Investire su famiglia e scuola per fronteggiare "un inverno demografico che è una tragica realtà". Ne ha parlato il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati lo scorso 18 agosto aprendo i lavori della quarantesima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli, in programma a Rimini. Invitando a riflettere sul ruolo della famiglia e della scuola nella società di oggi, il Presidente ha auspicato che possano diventare "protagoniste di una nuova centralità" e rispondere quindi ai "preoccupanti segnali di un'emergenza educativa sempre più diffusa". L'inverno demografico che contraddistingue l'epoca in cui oggi viviamo è "un vero e proprio dramma epocale": è necessario "un cambiamento culturale che sottolinei con forza il valore sociale della scelta genitoriale". In questa prospettiva "le istituzioni e la politica devono sostenere la famiglia con interventi di varia natura che siano strutturali e di lungo periodo". Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato come fare figli sia sì "un investimento a carico delle famiglie ma con effetti benefici a favore dell'intera collettività": occorrono quindi "misure economiche e fiscali, ma anche di ordine organizzativo, per rendere concretamente compatibile il ruolo di genitore e quello di lavoratore". E secondo il Presidente del Senato "all'Italia serve un intervento legislativo capace di trovare un equilibrio moderno e virtuoso tra la vita privata e professionale delle donne".

Meeting di Rimini: il valore dell'istruzione nelle parole di Maria Elisabetta Alberti Casellati

"Un Paese che non genera figli è un Paese che non sa aprirsi al futuro di crescita e prosperità ma resta incollato al presente" ha ribadito Maria Elisabetta Alberti Casellati intervenendo al Meeting di Rimini. Ma il Presidente del Senato ha approfondito anche il tema dell'emergenza educativa, perché "sostenere la famiglia significa inoltre riconoscere e valorizzare il suo ruolo imprescindibile nel percorso educativo della persona al fianco degli istituti scolastici di ogni ordine e grado". Secondo il Presidente, sarebbe opportuno "realizzare una effettiva parità scolastica in armonia con il dettato costituzionale, perché non c'è vera libertà senza libertà di educare, senza un diritto all'istruzione che sia inteso come un diritto alla libertà dell'insegnamento e alla libertà dell'apprendimento, riconoscendo il valore del pluralismo scolastico fra la scuola pubblica e la scuola paritaria". Scuole e Università devono potersi qualificare come "luoghi di libero sapere, di libero insegnamento e di libero apprendimento": un impegno che Maria Elisabetta Alberti Casellati continua a portare avanti in qualità di Presidente del Senato.

Luigi Ferraris: energia da moto ondoso, prosegue la collaborazione tra Terna, Eni, CDP e Fincantieri

Fa seguito all'intesa siglata lo scorso 16 aprile il nuovo accordo di collaborazione che impegna Terna insieme a Cassa Depositi e Prestiti, Eni e Fincantieri nel portare avanti il progetto ISWEC: il commento dell'AD e DG Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris

Terna: l'AD e DG Luigi Ferraris parla dell'accordo di collaborazione con Eni, Fincantieri e CDP

Nuova tappa nella collaborazione avviata da Terna con Eni, Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti il 19 aprile. È stato sottoscritto lo scorso 28 ottobre a Ravenna, alla presenza del Premier Giuseppe Conte, l'accordo che porterà alla costituzione di una società per la realizzazione di impianti di produzione di energia da moto ondoso su scala industriale. Per conto di Terna è intervenuto l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris che ha siglato l'accordo insieme a Fabrizio Palermo, AD di Cassa Depositi e Prestiti, Giuseppe Bono, AD di Fincantieri, e Claudio Descalzi, AD di Eni. La partnership si svolgerà in due fasi: nella prima, finalizzata allo sviluppo del modello di business, è prevista la definizione di un vero e proprio piano di realizzazione in Italia. In contemporanea verrà completata la prima installazione industriale di ISWEC presso la piattaforma Eni Prezioso nel Canale di Sicilia al largo delle coste gelesi, con avvio in programma nella seconda metà del 2020. La seconda fase riguarderà da un lato la costituzione della società e, dall'altro, la concreta esecuzione del piano di realizzazione e sviluppo delle attività. "L'iniziativa avviata con Eni, CDP e Fincantieri consentirà di mettere ulteriormente a sistema la nostra esperienza e il know-how in innovazione, tecnologia e ricerca a servizio della transizione energetica" ha sottolineato Luigi Ferraris, spiegando che l'importante partnership, attraverso l'utilizzo di nuovi fattori abilitanti, contribuirà "a potenziare il ruolo primario e centrale del nostro Paese nel sistema energetico europeo, sempre più decarbonizzato e sostenibile".

Luigi Ferraris: il sistema ISWEC e il modello di cooperazione nell'intervista di "Affari Italiani" all'AD e DG di Terna

Intervistato da "Affari Italiani", l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha illustrato il ruolo di Terna nel progetto: "Abbiamo la possibilità di sfruttare nuove soluzioni tecnologiche che consentono di avere produzione da rinnovabili generata da moto ondoso, che è costoso, da solare abbinata al moto ondoso e da soluzioni di stoccaggio adeguato". Il compito del Gruppo è quindi fare in modo che tutto sia perfettamente integrato nella rete elettrica nazionale e "dare stabilità al sistema, una volta raggiunti i grandi numeri". L'AD e DG di Terna Luigi Ferraris ha inoltre evidenziato il valore del modello di cooperazione tra le quattro grandi realtà industriali: "Un percorso che contiamo di rinnovare anche in altre aree, perché quando si riesce a mettere a fattore comune le migliori competenze, alla fine si ottengono sempre grandi risultati".

UN Climate Action Summit: la partecipazione di Francesco Starace, AD di Enel

Francesco Starace porta Enel al Climate Action Summit di New York: l'AD parla dell'impegno del gruppo sul fronte della sostenibilità e della decarbonizzazione.
Francesco Starace, AD Enel

Enel: l'AD Francesco Starace a New York per la Climate Week 2019

È stato l'AD Francesco Starace a portare a New York l'impegno concreto di Enel a favore della decarbonizzazione e della sostenibilità. In occasione della Climate Week 2019, l'AD ha preso parte al summit convocato a New York dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il primo interamente incentrato sulle grandi questioni climatiche che oggi è sempre più urgente affrontare. Al Climate Action Summit si è discusso in particolare di transizione energetica, finanziamenti per la lotta al cambiamento climatico e tariffazione della CO2, infrastrutture sostenibili e città. L'ottica è dare una concreta accelerata a iniziative finalizzate all'attuazione degli obiettivi dell'accordo di Parigi del 2015, come evidenziato da Francesco Starace: "Il cambiamento climatico può essere affrontato già oggi. Abbiamo le tecnologie e le soluzioni e cresce l'interesse della comunità finanziaria a spingere in questa direzione. Sono adesso necessarie la volontà e la lucidità per accelerare la transizione verso una economia sostenibile e decarbonizzata". L'AD ha poi precisato che eventi globali come il Climate Summit ONU sono "fondamentali per permettere ai governi di affrontare insieme la più difficile sfida della nostra epoca". Non a caso nella settimana del clima a New York ha preso parte a numerosi appuntamenti: il Forum del settore privato delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (il 23 settembre), il Global Compact Board Meeting delle Nazioni Unite e il 17° #EnelFocusOn (il 24 settembre), il 3° Bloomberg Global Business Forum (il 25 settembre) e la tavola rotonda dei CEO del Global Compact, in programma il 26 settembre sul tema "Colmare il divario finanziario - Mobilitare strategie e investimenti aziendali per gli SDG".

Francesco Starace: l'importanza di definire strategie orientate a incentivare sostenibilità e decarbonizzazione

"Le aziende dovranno adottare con decisione e coraggio scelte anche difficili ma ineludibili che colleghino la sostenibilità alla creazione di valore" ha sottolineato Francesco Starace parlando dell'impegno del Gruppo in questo ambito, riconosciuto a livello internazionale. "La strategia di Enel integra il perseguimento degli SDG, all'interno del suo modello di business e questa totale integrazione ha contribuito alla crescita del Gruppo ed alla riduzione sostanziale del suo profilo di rischio. Siamo oggi il più grande operatore privato di rinnovabili e reti al mondo oltre che la più grande società elettrica europea per capitalizzazione" ha aggiunto, per poi soffermarsi sui traguardi conseguiti di recente da Enel. "Il nostro impegno a favore degli SDG ci ha inoltre indotto a collocarci all'avanguardia dell'innovazione finanziaria con il recente lancio del primo programma di emissione di obbligazioni SDG-linked della storia. La sostenibilità e la decarbonizzazione continueranno ad alimentare la nostra crescita verso il perseguimento dell'ambizioso obiettivo di ridurre del 70% le emissioni dirette di gas a effetto serra entro il 2030 e di raggiungere la piena decarbonizzazione nel 2050" ha commentato infine Francesco Starace.

La carriera di Nicolò Zanon, giudice della Corte costituzionale

La crescita professionale di Nicolò Zanon: gli inizi in ambito accademico, la produzione di carattere scientifico e l’attuale incarico nella Corte costituzionale.

Nicolò Zanon, giudice della Corte costituzionale e Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, è stato insignito nel 2017 del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: i primi incarichi professionali

Nicolò Zanon nasce nel 1961 a Torino, dove si laurea in Legge discutendo una tesi in Diritto Pubblico comparato. Successivamente, prosegue il percorso di studi con un dottorato di ricerca nella medesima specializzazione, trasferendosi a Firenze. Dal 1996 al 1997, dopo avere viaggiato come visiting professor in Francia e Germania, è di ritorno in Italia per ricoprire la posizione di assistente del giudice membro della Consulta, prof. Valerio Onida. Nello stesso periodo comincia anche per lui l'attività di professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. In seguito, viene nominato docente della facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova e di quella di Giurisprudenza dell'Università Milano-Bicocca. Oggi è Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Nicolò Zanon ha arricchito la sua carriera accademica con una produzione di tipo scientifico e occupandosi in prima persona delle controversie collegate al diritto delle regioni, alla giustizia costituzionale e alla garanzia dei diritti fondamentali nella legislazione italiana ed estera.

Nicolò Zanon, l'attività di editorialista e l'attuale ruolo nella Corte costituzionale

Nicolò Zanon ha scritto numerosi saggi usciti su riviste settoriali sia in Italia che all'estero. Nel 1998 diviene prima membro del "Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale" e poi di svariate commissioni: quella della redazione della rivista "Ideazione", quella scientifica di "Giurisprudenza costituzionale" e quella direttiva dei "Quaderni costituzionali". È stato, inoltre, componente del direttivo scientifico di "Percorsi costituzionali". Sua la firma di numerosi articoli che vengono pubblicati su quotidiani quali "Il Sole 24 Ore", "Il Giornale", "Libero". Da ottobre 2000 a luglio 2010 è all'interno del comitato legislativo di Regione Lombardia. Ha svolto attività di consulenza presso la commissione parlamentare degli affari regionali ed è stato membro del raggruppamento "Riforme e garanzie" presso la Fondazione Magna Carta. Nel 2013 viene chiamato dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a fare parte della Commissione dei "saggi" costituita con l'obiettivo di revisionare la seconda parte della Costituzione. Dal 18 ottobre 2014 Nicolò Zanon è giudice della Corte costituzionale, su nomina dell'ex Capo dello Stato Napolitano. Nel 2017 viene insignito dell'onorificenza del Cavalierato di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Memorandum d’intesa tra Steg e Terna: il commento dell’AD e DG Luigi Ferraris

Luigi Ferraris, alla guida di Terna, e Moncef Harrabi, Presidente di Steg, hanno firmato per ufficializzare il progetto durante un incontro a Tunisi: il cavo sottomarino sarà lungo 200 chilometri. I finanziamenti arrivano dalle due società coinvolte e dall'Unione Europea, che l'ha valutato di interesse comune.
Luigi Ferraris spiega accordo Terna - Steg

Luigi Ferraris: la visita a Tunisi e l'intesa tra Terna e Steg

L'incontro si è svolto a Tunisi in presenza di Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, e Moncef Harrabi, Presidente di Steg, che hanno siglato un Memorandum di intesa tra le due società. Il progetto punta ad avviare l'interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia attraverso un cavo sottomarino di 200 chilometri. La sinergia tra i due Gruppi industriali unirà le due sponde del Mediterraneo fino in Sicilia: il cavo è studiato per funzionare in entrambe le direzioni. L'Unione Europea si è interessata al progetto e ha deciso di finanziare metà dei 600 milioni di euro necessari, mentre l'altra metà sarà un investimento a carico di Terna e Steg. "L'accordo di oggi segue quello già firmato dai rispettivi governi qualche mese fa", ha spiegato Luigi Ferraris. "Adesso l'accordo deve essere ratificato dai rispettivi parlamenti e poi entriamo nella fase operativa che prevede l'accesso ai finanziamenti europei e la pianificazione di dettaglio, per arrivare ad avere un assetto finale da un punto di vista autorizzativo e da un punto di vista delle contribuzioni entro il 2021". Come ha sottolineato l'AD e DG, le tempistiche prevedono di eseguire l'opera in 4 anni e di chiuderla entro il 2027.

Terna: l'importanza del cavo sottomarino secondo Luigi Ferraris

"Oggi si chiude la fase degli studi di massima e si entra nella fase operativa, nella fase di dettaglio", ha dichiarato Luigi Ferraris in occasione della firma del Memorandum d'intesa. Il cavo sottomarino sarà fondamentale per supportare la crescita delle rinnovabili in Nord Africa e per garantire la stabilità energetica. La Tunisia prevede di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili di 3-4mila megawatt entro il 2030. "Se la leggiamo in chiave prospettica, da qui al 2030, il Nord Africa è dotato di risorse solari molto diffuse che hanno un altissimo potenziale", ha spiegato Luigi Ferraris. Attraverso il progetto, Terna contribuisce così a creare un ponte tra Italia e Tunisia, tra Italia e Nord Africa, nonché tra Europa e Nord Africa. "Stiamo andando verso un modello di funzionamento energetico che prevede un crescente utilizzo delle rinnovabili e le reti sono, come ho detto più volte, un abilitatore fondamentale perché questo possa accadere", ha concluso l'AD e DG di Terna, sottolineando che il Mediterraneo si presenta, di fatto, come "un sistema energetico sempre più integrato".

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