Municipia S.p.A.: PA locali, partenariato pubblico-privato in risposta alle sfide del PNRR

Municipia S.p.A.: grazie al partenariato pubblico-privato l'Amministrazione locale può elevare gli standard qualitativi in tutte le fasi del processo, attingendo a un patrimonio di conoscenze e soluzioni tecnologiche di cui diversamente non potrebbe disporre.

Municipia S.p.A.

PNRR: Municipia S.p.A. affianca i Comuni in questa sfida mettendoli nelle condizioni di svolgere al meglio la loro azione

Il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani ne ha sottolineato in più occasioni il valore: il partenariato pubblico-privato può dare le risposte concrete di cui gli Enti locali necessitano anche per riuscire a cogliere pienamente le opportunità che porta il PNRR. Le parole del presidente riflettono efficacemente l'ottica operativa di Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering quotidianamente al fianco di Comuni di ogni dimensione nello sviluppo di progetti per smart city e trasformazione digitale delle città. Un supporto oggi più che mai indispensabile, anche alla luce delle sfide a cui apre il PNRR: "Bisogna affiancare i Comuni in questa sfida e metterli nelle condizioni di svolgere la loro azione nel migliore dei modi, evitando di accentuare ancora di più il divario esistente tra Nord e Sud, come richiesto anche da più parti politiche".

Municipia S.p.A.: partenariato pubblico-privato, l'approccio della società del Gruppo Engineering

Nella vision di Municipia S.p.A. il partenariato pubblico-privato si traduce in "uno strumento sempre più efficace per la Pubblica Amministrazione locale con benefici dal punto di vista dei risparmi per l'Ente e del miglioramento dei servizi per i cittadini". Nello specifico la società guidata da Stefano De Capitani gestisce i servizi essenziali per i Comuni partecipando ai rischi, utilizzando il project financing e contribuendo con risorse economiche, professionali e tecnologiche. Non a caso si avvale di una squadra di professionisti con profonde competenze e una consolidata esperienza in materia di processi comunali, anche in relazione alle tecnologie implementabili, sviluppate all'interno del Gruppo Engineering, e alla solidità finanziaria. Municipia S.p.A. supporta dunque gli Enti locali nella realizzazione di progetti e servizi innovativi che si autofinanziano nel tempo con un piano economico finanziario validato da un Ente certificatore: in questo modo gli amministratori possono realizzare i programmi di cambiamento facendo sì che la Pubblica Amministrazione possa davvero innovare con idee provenienti dal mercato, nel rispetto dell'evidenza pubblica e senza aggravi di costo.

La storia di Ideal Standard: passato, presente e futuro si incontrano nelle proposte dell’azienda

La storia di Ideal Standard: da oltre 100 anni collaborazioni autorevoli per accompagnare l'evoluzione della società e plasmare il futuro del Modern Living.

Ideal Standard

Ideal Standard: innovazione tecnologica, funzionalità e design i punti di forza dell'azienda

Fornire soluzioni per ambienti bagno sempre più confortevoli e migliorare la vita delle persone. Ideal Standard si impegna da oltre 100 anni modellando le proprie proposte su tre peculiarità chiave: innovazione, funzionalità, design. L'azienda ha collaborato con alcuni dei più autorevoli maestri che hanno contribuito a scrivere la storia del design e, in questo ambito, a dare lustro internazionale al nostro Paese: nomi come Giò Ponti e Achille Castiglioni che hanno firmato alcune storiche proposte dell'azienda, riconosciute oggi come pezzi unici. Tra le prime aziende in Italia a importare e distribuire impianti costruiti con materiali innovativi, come il Vitreous-China durante gli anni '20, Ideal Standard ancora oggi punta fortemente sull'innovazione tecnologica progettando e realizzando proposte di qualità: prodotti ergonomici e duraturi in grado di combinarsi tra loro per permettere al cliente di strutturare la soluzione più consona alle proprie esigenze e arredare il proprio bagno ideale.

Ideal Standard: la collaborazione con lo Studio Palomba Serafini Associati e la nuova linea Atelier Collections

È il 2018 quando Ideal Standard inizia a collaborare con lo Studio Palomba Serafini Associati. La nuova collaborazione si distingue oggi per eleganza, purezza e semplicità inserendosi perfettamente nella lunga e importante storia di innovazione e design che l'azienda ha costruito in oltre un secolo di attività e che l'ha vista accompagnare l'evoluzione della società ridefinendo il ruolo del bagno nel contesto abitativo quale luogo in cui architettura e design industriale e di prodotto si incontrano. Uno dei frutti più recenti dell'importante collaborazione è la nuova Atelier Collections, progettata nell'ottica di garantire la massima personalizzazione per l'ambiente bagno. Atelier Collections si compone di molteplici prodotti tra cui i sanitari Blend Cube e Blend Curve e le nuove serie rubinetteria Conca e Joy: presentata nel corso del Salone del Mobile 2022, rappresenta il legame tra passato, presente e futuro di Ideal Standard a espressione del connubio tra design, senso estetico e innovazione a cui l'azienda tende da sempre.

Quotazione e investimenti per Illycaffè: l’AD Cristina Scocchia intervistata da “Nordest Economia”

Cristina Scocchia ha intrapreso una nuova sfida professionale agli inizi del 2022 assumendo l'incarico di Amministratore Delegato di Illycaffè. In un'intervista rilasciata a "Nordest Economia" la manager ha parlato delle prospettive di crescita in programma per il Gruppo.

Cristina Scocchia

Illycaffè, Cristina Scocchia: 2021 punto di partenza per sviluppare il business

Forte di un 2021 già in decisa crescita - con un utile netto a 11,9 milioni di euro (+104,7% sul 2020) e ricavi consolidati a quasi 500 milioni (+17,4%) - Illycaffè avvia un nuovo corso nel 2022 affidando le redini a Cristina Scocchia nel ruolo di Amministratore Delegato. La manager ha illustrato i piani in programma in un'intervista rilasciata il 20 maggio a "Nordest Economia". "I risultati del 2021 e un miglioramento del profilo della redditività rappresentano un solido punto di partenza", sottolinea l'AD, con cui "affrontare questo anno contraddistinto da un contesto macroeconomico particolarmente sfidante sul quale pesano tensioni geo-politiche". Il mercato italiano sta crescendo, con livelli superiori a quelli pre-pandemia: "La nostra presenza storica nel canale horeca (hotel, ristoranti, bar), che rappresenta il cuore dell'azienda, sta recuperando molto. Anche nei primi mesi del 2022 registriamo una buona ripresa in Italia", evidenzia Cristina Scocchia nell'intervista. Quali, dunque, le direttrici per il futuro? Il Piano Industriale di prossima presentazione prevede un'espansione "sull'e-commerce e sullo sviluppo nel canale della grande distribuzione. Sui mercati internazionali vogliamo raddoppiare la quota di mercato negli Stati Uniti, che oggi è pari al 15% del nostro fatturato, sviluppando l'espansione nel canale della grande distribuzione organizzata". Non solo Stati Uniti, come evidenziato dalla manager: "Guardiamo anche un rafforzamento sul mercato cinese conquistando consumatori tradizionalmente abituati al consumo di tè".

Cristina Scocchia: collaborazione con Amazon, quotazione e investimenti a Trieste

Cristina Scocchia evidenzia inoltre quale sia la strategia alla base della crescita nel mercato statunitense: "Stiamo studiando un rafforzamento della nostra collaborazione di medio e lungo termine con Amazon per crescere ulteriormente nell'e-commerce valorizzando il nostro store virtuale". Con il gruppo di Jeff Bezos "pensiamo a una cooperazione nel digitale anche in Europa. L'obiettivo è di consolidare la crescita delle vendite online investendo nel nostro store e nel marketplace". È previsto inoltre l'ingresso di Illycaffè in Borsa: a tal proposito, Cristina Scocchia specifica come questo sia "un progetto nel medio termine", con l'obiettivo di "quotarci nell'arco del Piano Industriale (2022-2026), ma è prematuro indicare una data precisa". Piazza Affari o Wall Street? "Siamo pronti per ambedue le ipotesi considerato che da quest'anno abbiamo adottato i principi contabili internazionali". Progetti di grande portata per un Gruppo che, nonostante il momento storico "di grande incertezza a causa della guerra e di una pandemia ancora resiliente", a cui si somma l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi logistici, continua a puntare i propri investimenti su Trieste: "Resterà il cuore pulsante dell'azienda", conclude l'AD, "anche quando Illycaffè diventerà ancora più globale e qui continueremo a investire potenziando le linee produttive".

“Huffington Post”, la Luiss è tra le prime 100 università al mondo: l’intervista ad Andrea Prencipe

Intervistato da "Huffington Post", il Rettore della Luiss Andrea Prencipe ha confermato che la reputazione internazionale dei propri ricercatori e la preparazione di laureate e laureati hanno contribuito all'ingresso nella classifica delle prime 100 università al mondo per l'area Social Sciences and Management.

Andrea Prencipe

Andrea Prencipe: i risultati raggiunti dalla Luiss

"La spinta all'internazionalizzazione, insieme alla forte interdisciplinarità e innovazione della didattica sono i pilastri che ci hanno portato a questa importante crescita all'interno della prestigiosa classifica QS World University Rankings by Subject 2022". Così il Rettore della Luiss Andrea Prencipe, intervistato da "Huffington Post", ha commentato l'ingresso dell'Ateneo tra le prime 100 università al mondo, per l'area Social Sciences and Management, della prestigiosa classifica che premia le migliori università per singole aree disciplinari. Negli ultimi cinque anni la Luiss ha scalato oltre 200 posizioni ed è entrata tra le prime 100 università al mondo anche per l'area giuridica e per quella di Business and Management. La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali è oggi la prima università in Italia e la 22esima nel mondo per gli Studi Politici e Internazionali. Come ricorda Andrea Prencipe, a premiare l'Ateneo sono l'innovazione didattica, l'apertura internazionale, la reputazione della ricerca e la forte connessione con il mondo del lavoro: "Oggi il nostro modello formativo offre a studentesse e studenti l'opportunità di costruire una cassetta degli attrezzi ricca di competenze trasversali, metodi e linguaggi per affrontare la complessità delle sfide del mondo del lavoro".

Andrea Prencipe: Luiss, internazionalizzazione e offerta formativa

Come spiegato da Andrea Prencipe all'"Huffington Post", il grande impegno della Luiss "ha portato alla costruzione di una chiara e definita identità internazionale, costruita negli anni attraverso relazioni con atenei di tutto il mondo". Sempre più competitivo nella comunità accademica globale e forte del processo di internazionalizzazione, oggi l'Ateneo conta sulla collaborazione con 300 università partner in 65 Paesi e offre oltre 50 programmi tra doppia laurea e partnership strutturate. Ma non è tutto, l'offerta formativa in lingua inglese - oggi già al 50% - verrà ampliata e saranno avviati nuovi programmi di studio e ricerca in collaborazione con atenei all'estero. La Luiss ha da poco lanciato il primo Triple Degree in collaborazione con la Renmin University of China di Pechino e la George Washington University di Washington D.C.: una tripla laurea in Business Administration che, unendo tre differenti Paesi e culture manageriali e istituzionali, rappresenta una novità nel panorama mondiale dell'alta formazione. Per migliorare ancora nelle classifiche, conclude Andrea Prencipe, è necessario rafforzare la collaborazione con gli ecosistemi di riferimento sul piano nazionale e favorire una nuova internazionalizzazione capace di incentivare la circolazione di talenti.

Francesco Starace: Net Zero Grid Day, la vision di Enel

Occorre "un approccio aperto, collaborativo con tutte le reti del mondo per poter tutti lavorare insieme sullo stesso fronte, per poter arrivare a Net Zero": l'impegno di Enel nelle parole dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Starace.

Francesco Starace

Il Net Zero Grid Day di Enel: il video-intervento dell'AD e DG Francesco Starace

"Le reti sono le principali attuatrici della transizione energetica, che semplicemente non avverrà se le reti non cambieranno in un modo profondo": lo ha spiegato l'AD e DG Francesco Starace intervenendo lo scorso 16 maggio al Net Zero Grid Day, evento organizzato da Enel per illustrare agli stakeholder dell'ecosistema della distribuzione di elettricità "gli ultimi sviluppi della road map industriale per arrivare alla rete del futuro". Le reti, nella vision di Enel e dell'AD Francesco Starace, dovranno "garantire il massimo della qualità dei servizi alla fornitura elettrica, gestire in modo adeguato la crescente produzione da rinnovabili e devono anche avere un ruolo attivo nella decarbonizzazione": essere pronte a guidare la transizione energetica è la sfida che attende oggi le aziende. Per vincerla è quindi fondamentale riuscire ad "eliminare le emissioni dirette e indirette che provengono dalle reti di distribuzione elettrica".

Enel, il Piano Strategico 2021-2023 e la "vision" al 2030: il valore nelle parole dell'AD e DG Francesco Starace

"Il Net zero diventa quindi il cuore della strategia Enel", ha evidenziato l'AD e DG Francesco Starace: "Abbiamo anticipato la data alla quale vorremmo arrivare a zero emissioni di carbonio dal 2050 al 2040, tenendo conto sia delle emissioni dirette che delle emissioni indirette". Ridurre le emissioni di CO2 dalle attività, contenere le perdite di rete e adottare materiali e componenti circolari e a basse emissioni sono i punti cardine della strategia di Enel che, come rimarcato dall'AD, si impegna a "raggiungere lo zero senza misure di compensazione delle emissioni". In quest'ottica "siamo disponibili a condividere le nostre esperienze con tutti gli attori interessati perché riteniamo che condividere rappresenterà la chiave per trovare insieme la soluzione migliore". Importante è essere tutti alleati "per procedere in maniera più accelerata lungo questo percorso": non a caso nel corso del Net Zero Grid Day Enel ha annunciato la nascita di "Open Power Grids", associazione attraverso cui si propone di condividere con gli stakeholder in un ambiente open source i propri standard per i componenti delle reti di distribuzione accelerando quindi l'adozione di nuove soluzioni tecniche sicure, sostenibili ed efficienti. "Noi stiamo perseguendo un approccio di open innovation", ha ricordato Francesco Starace: "Vogliamo condividere la nostra esperienza e le nostre soluzioni e forse a nostra volta trovare altrove risposte a problemi per i quali ancora non abbiamo una soluzione totale". Un approccio "aperto, collaborativo con tutte le reti del mondo per poter tutti lavorare insieme sullo stesso fronte, per poter arrivare a Net Zero".

Maire Tecnimont: il profilo professionale del Presidente Fabrizio Di Amato

Oltre al suo incarico in Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato è Membro del Consiglio Generale di Unindustria, del Consiglio Generale di Assolombarda e del Consiglio Direttivo di Assonime.

Fabrizio Di Amato

La carriera di Fabrizio Di Amato: dagli esordi alla nascita del Gruppo Maire Tecnimont

Originario di Roma, Fabrizio Di Amato è laureato in Scienze Politiche presso l'Università "La Sapienza". La sua carriera annovera diverse esperienze di successo in ambito imprenditoriale, un settore in cui esordisce fin da giovane: in parallelo agli studi, infatti, a soli 19 anni fonda una società con tre dipendenti specializzata in impiantistica. A partire dal 1983, una lunga serie di acquisizioni consente al progetto di crescere ed espandersi nel settore. Ulteriore sviluppo giunge nel 2004 con l'acquisizione di Fiat Engineering (Gruppo Fiat): la realtà diviene così general contractor e si espande nei settori dell'energia e delle infrastrutture civili, con attività condotte anche all'estero. Il 2005, attraverso l'acquisizione di Tecnimont - società del Gruppo Edison specializzata in ingegneria per oil&gas e petrolchimica - segna ufficialmente la nascita del Gruppo Maire Tecnimont. Due anni dopo, la società fa ingresso in Borsa e Fabrizio Di Amato ne diventa il maggior azionista. L'imprenditore è inoltre nominato Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. Tra il 2007 e il 2010 Maire Tecnimont conduce diverse acquisizioni internazionali: tra queste, la controllata indiana Tecnimont Private Limited, l'olandese Stamicarbon e l'italiana Technip KTI (oggi Kinetics Technology), realtà che apportano ulteriore componente tecnologica nel Gruppo.

Fabrizio Di Amato: i progetti recenti in Maire Tecnimont e gli incarichi istituzionali

Nel 2013 Fabrizio Di Amato è confermato Presidente di Maire Tecnimont, mentre il ruolo di AD va a Pierroberto Folgiero. Il Gruppo porta avanti un intenso percorso di crescita: nel 2018 nasce NextChem, società attiva nel settore delle tecnologie della chimica verde e della transizione energetica, e nel 2021 Fondazione Evolve, impegnata nel recupero del patrimonio ingegneristico e di cultura industriale legato al settore. Parallelamente alla carriera imprenditoriale, Fabrizio Di Amato ricopre anche incarichi istituzionali a sostegno della categoria. Ne sono un esempio l'impegno alla guida di Animp (Presidente dal 2009 al 2011), così come la fondazione di Federprogetti - Federazione dell'impiantistica italiana (di cui è stato Presidente fino al 2015). Oggi è Membro del Consiglio Generale di Unindustria, del Consiglio Generale di Assolombarda e del Consiglio Direttivo di Assonime. Nel maggio 2016 è stato insignito dell'onorificenza di "Cavaliere del Lavoro" dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Nel 2021, inoltre, il Politecnico di Milano gli ha conferito una Laurea ad honorem in Ingegneria Chimica per l'impegno nel mondo imprenditoriale.

Lorenzo Vangelisti: Valeur Group punta sul Rhino Bond, focus sull’investimento

Il Wildlife Conservation Bond è uno strumento finanziario innovativo e unico: Lorenzo Vangelisti, CEO di Valeur Group, e Alessandro Noceti, Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities, commentano la decisione di investire nel Rhino Bond emesso dalla World Bank per supportare i rinoceronti neri e le comunità locali in Sud Africa.

Valeur Group investe nel Rhino Bond: la soddisfazione di Lorenzo Vangelisti e Alessandro Noceti

Per Lorenzo Vangelisti, Founder e CEO di Valeur Group, la decisione "rafforza il nostro impegno nel perseguire obiettivi umanitari e di tutela degli animali". Il Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities Alessandro Noceti ha rimarcato invece come si tratti di uno strumento finanziario "innovativo e unico". È il Wildlife Conservation Bond su cui punta il gruppo svizzero specializzato in asset management e trading: Valeur Group ha infatti comunicato nei giorni scorsi di aver investito nel Rhino Bond, com'è più comunemente conosciuto, emesso dalla World Bank nell'ottica di supportare i rinoceronti neri e le comunità locali nell'Addo Elephant National Park e nella Great Fish River Nature Reserve in Sud Africa. Nelle parole di Lorenzo Vangelisti e di Alessandro Noceti emerge grande soddisfazione: il Wildlife Conservation Bond è il primo strumento a reddito fisso creato per la conservazione di una particolare specie in via di estinzione e consiste in un prestito a 5 anni di 150 milioni di dollari con un modello di "pagamento a risultato". In sostanza retribuirà i propri investitori in relazione ai tassi di crescita dei rinoceronti neri nelle due riserve sudafricane, cercando di raggiungere il duplice risultato di difendere una specie in pericolo e di tutelare tutto l'ecosistema e le comunità locali.

Valeur Group: il valore dell'investimento nelle parole di Lorenzo Vangelisti e Alessandro Noceti

Founder e CEO di Valeur Group, Lorenzo Vangelisti ha evidenziato come perseguire obiettivi umanitari e di tutela degli animali siano "i propositi principali della nostra organizzazione no-profit Valeur Foundation". La conservazione dei rinoceronti, come ricordato inoltre da Lorenzo Vangelisti, può contribuire alla difesa della biodiversità e al contempo anche a "promuovere l'occupazione nelle comunità locali attraverso la creazione di posti di lavoro necessari per realizzare questo importante progetto di conservazione". Nel commentare la notizia Alessandro Noceti, oggi alla guida di Valeur Capital e Valeur Securities, si è soffermato invece sulla natura del Wildlife Conservation Bond, uno strumento finanziario "innovativo e unico che rappresenta un importante cambiamento nel modello di finanziamento della conservazione": come rilevato da Alessandro Noceti, permette inoltre "di ottenere risultati concreti e misurabili offrendo al contempo un interessante potenziale di rendimento".

Banca Generali: Private Banking, approfondimenti nel nuovo blog “Protezione&Risparmio”

“Oggi sempre più spesso si sente parlare di private banking e di servizi private per i Clienti delle banche”: l’impegno di Banca Generali e l’attenzione per il cliente anche nel nuovo blog “Protezione&Risparmio” inaugurato di recente.

Private Banking: il nuovo blog di Banca Generali

Nasce per fornire supporto ai risparmiatori e aiutarli a comprendere in maniera semplice e chiara i temi economici che dominano il dibattito attuale “Protezione&Risparmio”, il nuovo blog di Banca Generali. Private Banking ma anche investimenti ESG e sostenibilità, inflazione, mercati ed economia reale: diversi i temi proposti dall’Istituto nell’ottica di intercettare il bisogno sempre più crescente di una informazione accurata e professionale anche in ambito economico. Ma l’obiettivo, come ha spiegato in occasione del lancio Michele Seghizzi, Direttore Marketing & Relazioni Esterne di Banca Generali, è anche e soprattutto di fornire “risposte concrete ai quesiti dei risparmiatori attraverso l’esperienza dei nostri professionisti”. In questa direzione guarda ad esempio l’approfondimento sul Private Banking, uno dei primi articoli pubblicati nel blog.

Private Banking: la vision di Banca Generali

Non sono i servizi, ma la modalità di erogazione a fare la differenza: lo spiega Banca Generali nel focus dedicato al Private Banking sul suo nuovo blog. Nato per soddisfare i bisogni di una clientela con patrimoni di entità rilevante (la soglia di ingresso è in media attorno ai 500.000 euro), implica necessariamente il coinvolgimento di un professionista dedicato con cui costruire nel tempo un rapporto di fiducia. Dalla gestione dei patrimoni mobiliari e immobiliari fino alla consulenza in materia di investimenti, assicurazioni o previdenza sono diversi i servizi che i private banker sono in grado di fornire oggi nell’ottica di supportare i clienti a 360°, anche supervisionando e coordinando attività diverse dai servizi bancari e avvalendosi di una rete di professionisti terzi. Fondamentale quindi, come osserva Banca Generali, il rapporto di fiducia che si viene a creare: “In un contesto di sostanziale omogeneità nella value proposition relativa ai servizi di private banking, ci distinguiamo rispetto agli altri operatori per i servizi di consulenza patrimoniale offerti ai Clienti attraverso relazioni di fiducia che si instaurano tra il Consulente e il Cliente. Una relazione che assume un ruolo centrale nel nostro modello di servizio ed è valorizzata dall’offerta che mettiamo a disposizione”.

Ideal Standard: l’ospitalità al centro del nuovo numero di “Together Magazine”

Ideal Standard presenta l'edizione 2022 di "Together Magazine", progetto editoriale nato per indagare attraverso articoli, approfondimenti e interviste a personaggi del mondo internazionale i trend del settore.

Ideal Standard

"Together Magazine": il progetto editoriale di Ideal Standard

La storia ultra-centennale di Ideal Standard lo insegna: impossibile per un'azienda rafforzare la propria leadership nel settore senza mantenere lo sguardo proiettato costantemente sulle ultime tendenze. È nato in quest'ottica "Together Magazine", inedito progetto editoriale sviluppato dall'azienda per indagare i trend del settore attraverso articoli, approfondimenti e interviste a personaggi del mondo internazionale del design, dell'architettura e del lifestyle. Nei giorni scorsi Ideal Standard ha lanciato la nuova edizione 2022: il nuovo numero include un approfondimento sul tema dell'architettura sostenibile con il direttore dello studio danese Ola Gustafsson. Inoltre si parla delle ultime proposte nel settore dell'hotellerie e di un innovativo progetto lanciato dall'azienda leader nella progettazione di soluzioni per il bagno che permette di creare soluzioni personalizzate in modo da soddisfare molteplici esigenze.

Ideal Standard: il focus su Singular™ nel nuovo numero di "Together Magazine"

Ideal Standard Singular™ nasce "per aiutare i nostri partner a scegliere la soluzione migliore per il loro progetto: una nuova forma di comunicazione che propone, attraverso Sector Book e specifiche card, soluzioni d'arredo complete capaci di unire la profonda conoscenza del prodotto, l'esperienza nella progettazione e la consulenza di design". Lo si legge nell'editoriale firmato dai CEO Jonas Nilsson e Jan Peter Tewes per il nuovo numero di "Together Magazine": "Ideal Standard Singular™ rappresenta uno sviluppo entusiasmante per Ideal Standard, e nei prossimi mesi molto altro ci sarà da scoprire". Da oltre un secolo l'azienda lavora costantemente per portare innovazione del design e nelle prestazioni: una vision che oggi esprime attraverso Singular™, a riprova di come le collezioni proposte possano combinarsi tra loro e creare la perfetta soluzione per ogni tipologia di ambiente bagno.

Alessandro Benetton presenta “La Traiettoria”: l’uomo dietro l’imprenditore

Fallimenti e successi, sofferenze e gioie, sconfitte e vittorie: la "Traiettoria" di Alessandro Benetton raccontata in prima persona dall'imprenditore in un nuovo libro.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la decisione di raccontarsi in un libro

La vita di Alessandro Benetton in 396 pagine. È uscito lo scorso 10 maggio "La Traiettoria", il libro in cui l'imprenditore si racconta: le vittorie, le sconfitte, gli insegnamenti. "Vengo da una famiglia in cui seguire le regole è un imperativo. Per capire chi ero ho dovuto infrangerle. Mi sono guadagnato il mio spazio dissentendo. Ho cominciato a farlo quando ancora la barba non mi cresceva, e forse è stato in quell'istante che, da ragazzo, mi sono tramutato in giovane adulto. E che ho avuto percezione di essere, prima di tutto, Alessandro. Non un Benetton, come mi è stato ripetuto innumerevoli volte sin dall'infanzia. Un uomo. Che - come tutti - ha sbagliato ed è caduto, ma ha scoperto sulla propria pelle che sbagli e cadute possono essere opportunità di miglioramento", spiega Alessandro Benetton in uno dei suoi video-social, interamente dedicato a "La Traiettoria".

Alessandro Benetton: "La Traiettoria" mi ha permesso di guardare al passato con una prospettiva nuova

Nel nuovo libro trovano spazio aspetti inediti della vita di Alessandro Benetton. È lui stesso a raccontarlo ai suoi follower: "Ci sono delle cose di cui non ho mai parlato, neanche in questi video in cui cerco di essere il più aperto possibile. Ad esempio nessuno di voi sa che sono stato bocciato al liceo. E vi ho raccontato molto poco del rapporto con i miei genitori che, come succede a tanti, non è sempre stato semplice". L'infanzia e l'adolescenza. I rapporti con i genitori, a partire dal papà che non a caso nel volume chiama «il signor Luciano»: un padre che "è un gigante dell'imprenditoria e questo mi ha permesso di avere tante opportunità, sia sullo studio che sul lavoro. Ma l'ombra che proietta un gigante è molto ampia e per uscire dai suoi confini bisogna camminare parecchio. E nessuno, attorno a me, si aspettava che io lo facessi". Il risultato di quel percorso di ricerca è oggi 21 Invest, a cui nelle scorse settimane si è affiancata la presidenza di Edizione: "Ecco, forse se oggi riesco a parlarvene così liberamente è proprio grazie a questo libro, perché scriverlo mi ha permesso di ricordarmi che cosa provavo allora, quando cercavo ancora la mia strada. E allo stesso tempo mi ha permesso di guardare al passato con una prospettiva nuova, quella di imprenditore e di padre". Nel libro di Alessandro Benetton dunque "troverete fallimenti e successi, sofferenze e gioie, sconfitte e vittorie: tutte le esperienze e le persone che mi hanno insegnato qualche cosa e che spero possano insegnare qualche cosa anche a voi".

Francesco Milleri: “Eyes on Food”, l’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile

EssilorLuxottica lancia "Eyes on Food", l'AD Francesco Milleri: "Essere sostenibili oggi significa perseguire un approccio etico in ogni ambito di attività, rispettando l'ambiente e garantendo il benessere delle nostre persone".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica promuove i principi di un'alimentazione sana e sostenibile nei luoghi di lavoro

L'attenzione per la sostenibilità declinata in ogni ambito d'attività contraddistingue da sempre EssilorLuxottica. Il percorso intrapreso dal Gruppo che guida Francesco Milleri si arricchisce oggi di un'ulteriore tappa: "Eyes on Food", in linea con il programma di sostenibilità del Gruppo "Eyes on the Planet", è il progetto nato in collaborazione con lo Chef stellato Davide Oldani per promuovere i principi di un'alimentazione sana e sostenibile nei luoghi di lavoro. Una collaborazione innovativa che si traduce in un nuovo approccio alla pausa pranzo in EssilorLuxottica, a partire dalle sedi italiane: da Milano ad Agordo, ma anche a Sedico, Cencenighe, Lauriano, Pederobba, Rovereto e Pescara. D'ora in poi i menù proposti ai dipendenti saranno ripensati sulla base di qualità, stagionalità delle materie prime, utilizzo di prodotti locali e filiera corta, con particolare attenzione alla scelta dei prodotti freschi e agli abbinamenti proposti. "Una spinta condivisa verso la qualità che ci permette di ripensare la pausa pranzo nei luoghi di lavoro, a beneficio delle nostre persone", ha spiegato l'AD Francesco Milleri: nel complesso saranno più di 15.000 le persone a beneficiarne.

Francesco Milleri: il valore di "Eyes on Food" nelle parole dell'AD

Essere sostenibili oggi, nella vision di EssilorLuxottica e dell'AD Francesco Milleri, significa "perseguire un approccio etico in ogni ambito di attività, rispettando l'ambiente e garantendo il benessere delle nostre persone". In quest'ottica va letto anche il lancio di questa importante iniziativa: "Eyes on Food" rafforza l'impegno trasversale di EssilorLuxottica a favore della sostenibilità, sancito nel programma "Eyes on the Planet". L'azienda dunque potrà contare da oggi su uno "Sus-Chef" (Sustainability Chef). Tra i suoi compiti l'attuazione della strategia delineata dallo Chef stellato e il monitoraggio dell'applicazione delle best practice approvate. "Siamo orgogliosi di questa prestigiosa partnership con Davide Oldani, che da anni unisce nella sua cucina creatività e scelte sostenibili con una forte attenzione ai dettagli, all'ambiente e alla gestione degli sprechi", ha ribadito infine l'AD Francesco Milleri.

Gianni Lettieri: gli obiettivi dell’operazione Atitech - ITA sul ramo maintenance Alitalia

L'azienda di Capodichino ha presentato offerta vincolante per rilevare il ramo manutenzione della vecchia Alitalia. Nell'attesa, il Presidente Gianni Lettieri ha siglato con ITA un accordo preliminare su servizi e tariffe: "Insieme per il futuro delle due società".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: il contenuto dell'accordo preliminare Atitech - ITA

Riportare a Fiumicino le grandi compagnie aeree e creare un polo italiano unico della manutenzione aeronautica. Un progetto ambizioso, quello di Gianni Lettieri, che lo scorso 14 marzo ha presentato un'offerta vincolante per rilevare il ramo maintenance messo a bando da Alitalia, attualmente in Amministrazione Straordinaria. Nella stessa giornata il Patron di Atitech ha deciso di impegnarsi con ITA-Airways firmando con la compagnia di bandiera un contratto preliminare di manutenzione proprio in vista dell'esito del bando. L'accordo, che prevede una collaborazione a lungo termine, nasce per identificare servizi e tariffe in merito alle attività che l'azienda di Capodichino assorbirà nel caso in cui l'operazione di acquisizione dovesse avere esito positivo. Per Gianni Lettieri la sottoscrizione è "la base su cui lavorare per il futuro delle due società". Il contratto si risolverà se Atitech non dovesse risultare aggiudicataria del bando Alitalia ma, assicura il Presidente, l'azienda continuerà ad operare con efficienza e coerenza fino alla data di scadenza naturale, il prossimo ottobre.

Gianni Lettieri: con ramo maintenance Alitalia prende forma polo unico dedicato

L'acquisizione del ramo maintenance rappresenta per Atitech una tappa fondamentale verso il principale obiettivo perseguito negli ultimi anni dalla MRO: dotare l'Italia di un polo dedicato alla manutenzione aeronautica, alla stregua di tutti i principali partner e Paesi europei. Per farlo, ha spiegato Gianni Lettieri, è necessario rilanciare l'aeroporto di Fiumicino riportando "una platea di compagnie aeree di livello internazionale, come Atitech ha fatto in passato con il proprio rilancio sull'aeroporto di Napoli". In questa direzione va anche il pre-accordo firmato dall'azienda con le sigle sindacali, che lo scorso febbraio hanno dato il benestare all'operazione sul ramo Alitalia. Atitech si è impegnata a tutelare l'occupazione di entrambi i siti produttivi, oltre a prevedere progetti di investimento destinati alla crescita e all'ampliamento del business. Una volta ricevuto il via da Alitalia, l'azienda potrà contribuire a "sviluppare un'infrastruttura fondamentale per il nostro Paese, completando quello che già si sta facendo in Atitech, diventata in pochi anni una delle più grandi e affidabili società di manutenzione indipendente dell'Emea", ha concluso Gianni Lettieri.

Alessandro Benetton parla della sua autobiografia “La Traiettoria” a “Tv Sorrisi e Canzoni”

Su "Tv Sorrisi e Canzoni" l'intervista ad Alessandro Benetton: l'imprenditore dallo scorso 10 maggio è in libreria con "La Traiettoria", l'autobiografia in cui racconta la propria vita.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: con 21 Invest aiuta le piccole e medie imprese a trovare la loro traiettoria

Lo rivela a "Tv Sorrisi e Canzoni" nell'intervista rilasciata in occasione dell'uscita del libro in cui Alessandro Benetton ripercorre la propria vita: "Lo spunto mi è venuto quando ho festeggiato 50 anni. È stata una delle poche volte in cui mi sono guardato indietro. E ho pensato che il racconto di quello che ho appreso lungo la strada, tra esperienze, intuizioni e anche errori, sarebbe potuto essere utile agli altri". Poche parole che riassumono efficacemente "La Traiettoria", in uscita lo scorso 10 maggio. L'uomo, prima figlio e oggi padre, dietro l'imprenditore: "Sono prima di tutto Alessandro, non "un Benetton". Tutti si aspettavano che mi dedicassi all'azienda di famiglia, ma io volevo trovare la mia strada. Anzi, la mia traiettoria: da qui il titolo del libro". Quella strada ha un nome, come spiega Alessandro Benetton: 21 Invest, divenuta oggi "una società europea con sedi in Italia, Francia e Polonia". Fondata dall'imprenditore nel 1992 si occupa "di aiutare piccole e medie imprese a modernizzarsi e crescere": in poche parole, "aiuto gli altri a trovare la loro traiettoria".

Alessandro Benetton: dalla Formula 1 allo sci, l'imprenditore si racconta

Nel libro e nell'intervista rilasciata a "Tv Sorrisi e Canzoni" Alessandro Benetton ripercorre anche i traguardi raggiunti in ambito sportivo. Il Mondiale costruttori vinto nel 1995 come Presidente di Benetton Formula 1 e il primo incontro con Michael Schumacher: "È stato emozionante. Mi impressionò il suo senso della disciplina. Mi disse: "Per fare la curva più veloce devi guardare più lontano possibile". Guardare lontano: vale anche nella vita". E lo scorso anno l'organizzazione dei Mondiali di Sci di Cortina. Una scommessa vinta: "A Cortina ho visto l'effetto "palla di neve": il mio compito era far crescere l'entusiasmo. È stata anche la prima grande manifestazione sportiva dopo l'inizio della pandemia: un esempio perfetto di come le difficoltà possono spronarci a cercare soluzioni nuove". Nell'intervista Alessandro Benetton svela anche le sue passioni televisive: "Guardo soprattutto film e serie, specie ciò che mi suggeriscono i miei figli. Loro mi prendono in giro perché mi commuovo". "Il campione" di Zeffirelli, tra questi, e "Will Hunting - Genio ribelle" con Matt Damon: "Guarda caso, è la storia di un ragazzo che decide di non fare quello che tutti si aspettano da lui".

Digital Wealth Management: Banca Generali spinge sull’educazione finanziaria, online il nuovo blog

Digital Wealth Management: "Protezione&Risparmio" è il nome della nuova testata informativa promossa da Banca Generali. News di attualità, approfondimenti e consigli per stare al passo con i cambiamenti del mondo della finanza e dell'economia.

Digital Wealth Management: obiettivi, dettagli e temi del nuovo progetto online di Banca Generali

L'impatto del conflitto russo - ucraino sui mercati finanziari, sviluppo e investimenti sostenibili, private banking. E nel prossimo futuro anche Digital Wealth Management, innovazione e fintech. Sono gli argomenti trattati da Banca Generali nel suo nuovo blog. "Protezione&Risparmio", questo il nome del portale, è approdato sul web lo scorso 2 maggio con uno scopo ben preciso: creare uno spazio che possa offrire ai risparmiatori risposte chiare e precise sui principali trend legati al mondo della finanza e dell'economia. Caratteristica principale della testata è il suo approccio giornalistico, possibile grazie all'esperienza e alla professionalità maturate dagli esperti che ci lavorano. Un progetto che verrà costantemente arricchito da nuovi approfondimenti e soprattutto dalle collaborazioni non solo del top management di Banca Generali, ma anche di economisti, accademici e ricercatori. Attraverso il blog, l'Istituto vuole mettere a disposizione le competenze maturate in settori quali il Digital Wealth Management e il private banking per contribuire all'educazione finanziaria del Paese.

Michele Seghizzi (Banca Generali): con Protezione&Risparmio un ambiente digitale "autorevole" e "user friendly"

Stimolare il dibattito e provare a rispondere alle domande più comuni appare più che mai necessario a fronte dei continui mutamenti degli scenari politici, economici e sociali, soprattutto in un "mondo dell'informazione sempre più complesso e saturo di voci". A spiegarlo è Michele Seghizzi, Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali: "Le tematiche della nostra industria spesso vengono date per scontate, ma - sottolinea - per famiglie e investitori non lo sono. Per questo abbiamo voluto dar vita ad un ambiente digitale autorevole ma al tempo stesso user friendly in grado di dialogare con tutti coloro i quali sentono la necessità di conoscere al meglio il mondo del risparmio e approfondire le sue evoluzioni future". In un momento storico dove il bisogno di informazione economica è sempre più diffuso, il canale di Banca Generali rappresenta una nuova, ma soprattutto valida e professionale, alternativa. Al momento sul blog sono già presenti articoli su private banking, inflazione e investimenti nell'economia reale, che verranno presto affiancati da altri temi, come ad esempio l'evoluzione del Digital Wealth Management, settore in cui l'Istituto è pioniere e leader.

Claudio Descalzi premiato dall’Atlantic Council: focus sul riconoscimento

L'Amministratore Delegato Claudio Descalzi riceve il prestigioso Distinguished Business Leadership Award dell'Atlantic Council: "Voglio condividerlo con tutte le persone di Eni".

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il ruolo straordinario assunto nel settore energetico

L'Atlantic Council premia Claudio Descalzi: l'AD di Eni è il primo italiano ad essere insignito del prestigioso riconoscimento nell'ambito della categoria Business Leadership. Nel corso della cerimonia in programma lo scorso 11 maggio è stato assegnato anche il Distinguished International Leadership Award al Presidente del Consiglio Mario Draghi. L'attribuzione a Claudio Descalzi del Distinguished Business Leadership Award ne riconosce il ruolo "straordinario" che ha assunto a livello internazionale nel settore energetico, il suo apporto nel guidare in Eni una trasformazione tecnologica orientata alla completa decarbonizzazione entro il 2050 e l'impegno nell'affrontare la nuova sfida della sicurezza energetica italiana ed europea.

Claudio Descalzi: l'intervento dell'AD di Eni alla cerimonia di premiazione

"Sono onorato di ricevere il premio proprio dopo il Presidente del Consiglio", ha sottolineato l'AD Claudio Descalzi intervenendo nel corso della cerimonia di premiazione: "Voglio condividerlo con tutte le persone di Eni che con me stanno dedicando grandissimo impegno a contribuire, nel momento di grande crisi che stiamo vivendo, alla sicurezza energetica dell'Italia e dell'Europa". Per l'AD di Eni mai come oggi è fondamentale rafforzare l'impegno nel "perseguire l'obiettivo vitale di una transizione energetica equa verso un mondo a zero emissioni". Un percorso in cui Eni si spende da anni e che richiede grandi sforzi per affrontare "le sfide legate al mutamento climatico, garantendo al contempo l'accesso diffuso all'energia e lo sviluppo economico e sociale delle comunità". È questa l'idea di "transizione giusta" in cui Eni crede fortemente, come ha evidenziato in diverse occasioni proprio l'AD Claudio Descalzi.

Imprenditoria made in Italy: la carriera di Fabrizio Di Amato, fondatore di Maire Tecnimont

In oltre 40 anni di esperienza professionale Fabrizio Di Amato si è reso protagonista di progetti imprenditoriali di successo. Oggi è alla guida di Maire Tecnimont, leader mondiale nei settori impiantistica, ingegneria oil&gas e tecnologie per la transizione energetica.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: le tappe del percorso imprenditoriale

Nato a Roma nel 1963, Fabrizio Di Amato è laureato in Scienze Politiche presso l'Università "La Sapienza". Ha conseguito, inoltre, una Laurea ad honorem in Ingegneria Chimica, conferitagli dal Politecnico di Milano nel 2021 per la sua competenza in ambito imprenditoriale. La sua carriera si avvia presto: a soli 19 anni fonda una società con tre dipendenti attiva nel settore dell'impiantistica. Negli anni il progetto si sviluppa attraverso una lunga serie di acquisizioni: diversi i traguardi raggiunti, tra cui l'acquisizione di Fiat Engineering (Gruppo Fiat) nel 2004. La realtà di Fabrizio Di Amato diviene così general contractor e fa ingresso nei settori dell'energia e delle infrastrutture civili, operando anche all'estero. Nel 2005 è il turno di Tecnimont: l'acquisizione della divisione di Edison, specializzata in ingegneria per oil&gas e petrolchimica, segna la nascita di Maire Tecnimont. Il Gruppo fa ingresso in Borsa nel 2007 e Fabrizio Di Amato ne diventa il maggior azionista. Assume in seguito l'incarico di Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. Numerose operazioni internazionali apportano ulteriore componente tecnologica: tra queste, l'acquisizione della controllata indiana Tecnimont Private Limited, dell'olandese Stamicarbon e dell'italiana Technip KTI (oggi Kinetics Technology).

Fabrizio Di Amato: la nascita di NextChem e della Fondazione Evolve in Maire Tecnimont

Il percorso professionale di Fabrizio Di Amato prosegue nel 2013 con la conferma nel ruolo di Presidente di Maire Tecnimont. Il Gruppo avvia una nuova fase di sviluppo: è del 2018 la nascita di NextChem, attiva nel settore delle tecnologie della chimica verde e della transizione energetica, mentre nel 2021 nasce Fondazione Evolve, operativa nel recupero del patrimonio ingegneristico e di cultura industriale legato al settore. Oltre all'impegno in ambito imprenditoriale, Fabrizio Di Amato ha svolto e svolge anche attività a sostegno della categoria: nel 2008 ha fondato Federprogetti - Federazione dell'impiantistica italiana (di cui è stato Presidente fino al 2015) e tra il 2009 e il 2011 è stato Presidente di Animp - Associazione nazionale di impiantistica industriale. Oggi è Membro del Consiglio Generale di Unindustria, del Consiglio Generale di Assolombarda e del Consiglio Direttivo di Assonime. Nel maggio 2016 è stato insignito dell'onorificenza di "Cavaliere del Lavoro" dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Obiettivi di sviluppo sostenibile e investimenti sostenibili ESG: il punto di Banca Generali

La sostenibilità è un elemento ormai cruciale nelle politiche economiche dei Governi e lo stesso avviene nelle scelte compiute dagli investitori. Banca Generali, leader negli investimenti sostenibili ESG, ha condiviso un approfondimento sul tema.

Banca Generali: come gli investimenti sostenibili ESG guidano le scelte di investimento

Ambiente, società e governance sono le fondamenta dei principi ESG, acronimo inglese che in ambito economico indica le tre aree di attenzione per la realizzazione di investimenti sostenibili. All'approccio ESG sono legati gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs, Sustainable Development Goals), "obiettivi comuni che si è data la comunità internazionale (tutti i 193 Paesi membri dell'ONU) per favorire lo sviluppo sostenibile del pianeta", come illustrato da Banca Generali in un intervento pubblicato sul sito ufficiale. Il contributo sugli investimenti sostenibili ESG pone l'accento sull'importanza dei tre pilastri Environmental, Social and Governance: l'ambiente, con temi legati alla riduzione dell'inquinamento, al contrasto ai cambiamenti climatici e a un migliore utilizzo delle risorse naturali; la società, attraverso pratiche virtuose in termini di politiche di genere, diritti umani, standard di lavoro e rapporti impresa-ambiente; governance, con un focus sulle buone pratiche di governo aziendale, rispetto delle leggi e della deontologia. È in questi ambiti che il settore degli investimenti sostenibili ESG può fornire un impulso notevole sul tema, come evidenziato da Banca Generali nell'intervento.

Perché puntare sugli investimenti sostenibili ESG? L'analisi di Banca Generali

Gli investimenti sostenibili ESG "si riferiscono ad acquisti che hanno come obiettivo l'ottenimento di profitti, tenendo conto degli elementi di natura ambientale e sociale", prosegue Banca Generali nell'approfondimento: una scelta intenzionale "nell'investire in attività attente a questi temi" poiché "investire in fondi ESG significa infatti contribuire con i propri risparmi allo sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente". Grazie all'attenzione crescente di Governi, investitori, intermediari e clienti, "si registra sempre più un trend positivo nei rendimenti degli investimenti sostenibili ESG": inoltre, aggiunge l'Istituto, "gli indici ESG non solo hanno registrato una migliore performance media, ma anche un rischio più basso". Da tali considerazioni emerge il motivo per cui le proposte di Banca Generali siano dirette verso strategie d'investimento sostenibili e portafogli costruiti con un approccio che aderisce ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. A supportare tale visione anche un'innovativa piattaforma digitale - costruita insieme a MainStreet Partners per quantificare il contributo ESG associato ai portafogli dei clienti - e le nuove linee di gestione BG Solution e BG Solution Top Client che integrano il rendimento finanziario tradizionale ai principi sostenibili.

L’azienda Ideal Standard: Calla e Joy Neo al Salone Internazionale del Bagno

Ideal Standard, Calla e Joy Neo si aggiungono alla linea Atelier Collections: l'attenzione dell'azienda nel realizzare prodotti abbinabili ad elementi di altre epoche per dare ai clienti la maggiore libertà possibile di esprimersi.

Ideal Standard

Ideal Standard: Calla e Joy Neo arricchiscono la linea Atelier Collections

È nel creare una perfetta sinergia tra perfezione funzionale e bellezza estetica la forza di Ideal Standard, azienda leader nella progettazione di soluzioni per il bagno. Lo dicono anche Calla e Joy Neo, due delle proposte più recenti in aggiunta alla linea Atelier Collections attraverso cui lo Chief Design Officer Roberto Palomba ha dato inizio al percorso di riconnessione dell'azienda alle sue radici e ai suoi maestri, in un legame tra passato, presente e futuro del design. La storia ultra-centennale di Ideal Standard è contrassegnata infatti dal pionierismo nello sviluppo di nuove tecnologie e da una importante tradizione di collaborazioni con esponenti di fama internazionale del mondo del design: peculiarità che tuttora continuano a influenzare la progettazione di collezioni e prodotti proposti nell'ottica di soddisfare le esigenze dei clienti, presenti e future, garantendo una grande personalizzazione nell'allestimento di ambienti bagno.

Ideal Standard alla 60esima edizione del Salone del Mobile di Milano

La storia ultra-centennale di Ideal Standard e le ultime novità proposte come la collezione di ceramiche Calla e la gamma di miscelatori Joy Neo sono protagoniste della 60esima edizione del Salone del Mobile, in programma dal 7 al 12 giugno negli spazi di FieraMilano a Rho. La manifestazione torna quest'anno alla sua formula originaria dopo un anno di pausa e il supersalone dello scorso settembre: più di 1.200 gli espositori. Ideal Standard, in grado di offrire soluzioni in tutte le categorie dell'arredo-bagno (ceramica, rubinetteria, sanitari, mobili e accessori) ha di recente sviluppato un innovativo approccio nella selezione di soluzioni personalizzate: Ideal Standard Singular™ permette a clienti, progettisti e utilizzatori di avere accesso alle illimitate ispirazioni che l'azienda propone e di creare quindi quella più rispondente alle proprie esigenze.

Claudio Descalzi: Eni in grado di rispondere alle sfide della contemporaneità, il Piano 2022-2025

Claudio Descalzi lancia il Piano Strategico 2022-2025: le nuove sfide e la risposta immediata di Eni alla crisi attuale innescata dalla guerra in Ucraina.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: garantire la sicurezza energetica senza abbandonare la transizione, Eni raccoglie la sfida

L'AD Claudio Descalzi lo ha spiegato chiaramente lo scorso 18 marzo presentando alla comunità finanziaria il nuovo Piano Strategico 2022-2025: la sfida, alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina, è continuare a garantire la sicurezza da un punto di vista energetico minacciata oggi dalla guerra "senza abbandonare le nostre ambizioni per una transizione energetica equa". E raccoglierla per Eni non sembra essere un problema: "La nostra strategia ci ha consentito di essere pronti ad affrontare questa sfida. La nostra risposta immediata alla crisi attuale è stata quella di ricorrere alle nostre alleanze consolidate con i Paesi produttori per reperire fonti sostitutive di energia da destinare alle necessità europee". E oggi "siamo in grado di rendere disponibili sul mercato oltre 14 TCF (trillion cubic feet) di risorse addizionali di gas nel breve e medio termine": azioni accompagnate dall'impegno fortemente sostenuto dall'AD Claudio Descalzi "nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi decarbonizzati che ci consentono di garantire la sicurezza energetica e la riduzione delle emissioni, proponendo ai nostri clienti un'ampia offerta di prodotti e servizi energetici decarbonizzati". Tecnologie proprietarie, nuovi modelli di business, alleanze con gli stakeholder. "Il risultato di questo approccio strategico supporta la decisione di accelerare il nostro percorso verso le zero emissioni nette, con un taglio del 35% delle emissioni scope 1, 2 e 3 entro il 2030, e dell'80% entro il 2040 rispetto al 2018", ha evidenziato l'AD nel presentare il Piano Strategico 2022-2025: quattro anni in cui Eni prevede di aumentare gli investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche ad almeno il 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e fino all'80% al 2040.

Claudio Descalzi: il valore del Piano Strategico 2022-2025 nelle parole dell'AD di Eni

L'ottica, come ricordato in più occasioni dall'AD Claudio Descalzi, è duplice: velocizzare la transizione ma anche rivolgere un'offerta migliore ai clienti. Per farlo "abbiamo creato una serie di società satelliti dedicate che si affidano alle nostre tecnologie proprietarie, ai nostri efficienti modelli operativi e alle forti alleanze con gli stakeholder". La creazione di Plenitude, Vår Energi, Azule, joint venture con BP in Angola e la recente quotazione di Energy One, prima SPAC quotata a Londra focalizzata sulla transizione energetica, attestano l'impegno di Eni nell'attrarre nuovi investimenti "e definire il giusto equilibro tra allocazione delle risorse e loro rendimento". In linea con questa strategia, come ricordato dall'AD Claudio Descalzi, "stiamo riunendo le nostre bioraffinerie, le stazioni di servizio e le attività di ride sharing in un'unica entità dedicata alla mobilità sostenibile". E per quanto riguarda la disciplina finanziaria, ritenuta una componente strutturale nell'esecuzione della strategia di transizione, il piano industriale "supportato dal continuo rafforzamento della nostra posizione finanziaria, attraverso l'efficiente gestione del capitale e l'ottimizzazione del portafoglio, ci consentono oggi di migliorare ulteriormente la nostra già competitiva remunerazione degli azionisti": assumendo un prezzo Brent di 80$ al barile, Eni prevede un Flusso di cassa operativo (ante capitale circolante al costo di rimpiazzo) superiore a 14 miliardi di euro che supporta un miglioramento della politica di remunerazione nel 2022, con un dividendo complessivo annuale aumentato a 0,88 euro per azione, un programma di buyback da 1,1 miliardi di euro e ulteriori importi per scenari superiori a 90 $/bbl.

“Molto Economia” intervista Paola Severino: cybersecurity tra normative ed educazione digitale

Economia, finanza, normative e sicurezza si intersecano nel presente dell'Europa. Quali sono le prospettive? Ne ha parlato Paola Severino in un intervento focalizzato sulla cybersecurity, il nuovo fronte dell'economia.

Paola Severino

Cybersecurity, Paola Severino: necessaria una regolamentazione internazionale

All'interno di "Nuovi scenari economici globali: le sfide da superare per l'#Italia2030", evento organizzato in streaming da "Molto Economia", la Professoressa Paola Severino ha preso parte al webinar intitolato "Cybersecurity: il nuovo fronte dell'economia". Insieme a lei anche Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il dibattito è stato moderato dal Direttore de "Il Messaggero" Massimo Martinelli, il Vicedirettore Vicario Osvaldo De Paolini e dalla giornalista Maria Latella. "Se la comunicazione corre lungo l'etere in tutto il mondo e percorre anche lo spazio, se non abbiamo una regolamentazione assolutamente internazionale, anzi direi globale, credo che perdiamo molto del nostro tempo senza ottenere risultati", ha osservato la Professoressa durante l'evento. Le informazioni corrono e, pertanto, possono essere intercettate: "Bisogna avere una regolamentazione armonizzata per evitare che il tutto si trasformi in un attacco devastante", ha aggiunto. A maggior ragione nei casi in cui "l'informazione assunta è di interesse nazionale o addirittura legata alla sicurezza nazionale". Come specificato da Paola Severino, sul tema l'Europa "si è mossa molto": ma oggi, aggiunge, "occorre che ogni Paese d'Europa crei un circuito nel quale, nei punti in cui ci si scambiano notizie riservate o addirittura segrete, ci sia una cintura di sicurezza, un circuito oltre il quale queste notizie non devono andare".

Paola Severino: trovare l'equilibrio tra sicurezza e Intelligenza Artificiale

Per Paola Severino il tema della sicurezza è da collegare anche a una dimensione di tipo culturale: "L'educazione al digitale deve essere assolutamente implementata", ha dichiarato nell'intervista, connettendo la questione anche ai risvolti etici dell'Intelligenza Artificiale. "Fortunatamente la mente umana lavora anche attraverso meccanismi etici, ha delle remore e dei momenti di meditazione": il tema per la Professoressa è "consentire il governo della macchina e il governo dell'Intelligenza Artificiale" in quanto "nessuno vuole negarne lo sviluppo ma sappiamo che ci porrà una serie di problemi di responsabilità e riferibilità". In questo senso, trovare l'equilibro è la sfida da affrontare con efficacia: "Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale è inarrestabile e porterà a progressi incredibili nell'economia. Ci dobbiamo proteggere però, perché può portare a violazione della privacy, dell'identità personale e del brevetto, ma anche ad atti decisamente più problematici". "Di chi è la responsabilità?", suggerisce Paola Severino, aggiungendo che "questa è la domanda alla quale i giuristi del presente devono rispondere, non quelli del futuro, creando nuove regole, nuove norme che siano capaci di lasciare all'uomo il governo della situazione".

Cristina Scocchia (Illycaffè) a “La Stampa”: “Essere leader vuol dire prendersi cura delle persone”

Cristina Scocchia alla conquista del settore Food & Retail: il nuovo AD di Illycaffè punta sui mercati USA e intanto definisce i preparativi per la quotazione in Borsa.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: "La carriera non è uno sprint ma una maratona"

Dopo aver riportato in carreggiata KIKO Milano lasciando la società in salute nonostante la pandemia, Cristina Scocchia è ora alle prese con l'espansione di Illycaffè. Una carriera in continua ascesa la sua, dallo scorso gennaio AD del leader italiano della produzione di caffè. Chiamata dall'azienda triestina per portare a termine il processo di quotazione in Borsa, in questi mesi ha messo a punto una strategia espansiva che guarda in particolare al mercato statunitense. Nonostante la giovane età, grazie ai suoi risultati Cristina Scocchia oggi è una delle manager con la migliore reputazione online in Italia, piazzandosi al primo posto nel settore Food & Retail e al 22° nella classifica generale (seconda tra le donne). "Non seguo le classifiche - ha raccontato la manager in una recente intervista pubblicata sul quotidiano "La Stampa" - ma sono contenta di avere la fortuna di poter lavorare molto con tantissima passione. La carriera - ha aggiunto - non è uno sprint ma una maratona: si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute e ti puoi sbucciare le ginocchia per poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre".

Cristina Scocchia: "La mia etica del lavoro mi porta a condividere i risultati"

Fondamentale in questa maratona, continua Cristina Scocchia, è non dimenticarsi di chi sta correndo al tuo fianco: "Bisogna sapere gioire dei successi ma anche guardare indietro, per aiutare chi sta affrontando la propria maratona. Mi riferisco non solo al mondo del lavoro, ma a tutti gli ambiti della vita". Un approccio che si riflette anche sull'etica del lavoro: "La leadership non è portare medaglie, ma prendersi cura delle persone. Il raggiungimento di risultati va condiviso". I social si sono dimostrati uno strumento particolarmente prezioso in questo senso. Da quando ha aperto i suoi account su Linkedin e Instagram, la manager è stata contattata da diverse donne desiderose di intraprendere una carriera: "Se nel mio piccolo posso dare ispirazione, la giusta grinta, se posso dare una mano ne sono felice. Non mi è mai piaciuta la comunicazione filtrata - ci tiene a precisare Cristina Scocchia - e anche se il tempo a mia disposizione è quello che è, con un mercato da seguire in oltre 100 Paesi e una famiglia, è un modo bello per comunicare".

Municipia S.p.A.: Turismo & Cultura, strumenti innovativi a beneficio delle città

L'asset turistico-culturale rappresenta un settore economico molto dinamico e mai come in questo momento c'è bisogno di rilanciare entrambi i comparti riportando ad esempio i turisti nelle città d'arte e non solo: l'impegno di Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: Turismo & Cultura, le tecnologie digitali quali strumenti innovativi, inclusivi e democratici al servizio delle città

Le tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata nei settori della cultura e del turismo nelle città: a indagarne le potenzialità è Municipia S.p.A., in prima linea nel supportare Comuni di ogni dimensione nei processi di Digital Transformation. Innovare nei servizi pubblici significa ripensare i processi in modo da rendere la gestione pubblica più semplice, efficiente, trasparente, sicura, sostenibile, meno costosa: a partire da questa consapevolezza, la società del Gruppo Engineering interviene a fianco degli Enti locali portando avanti progetti in settori chiave quali fiscalità, mobilità sostenibile, servizi sociali, sicurezza, efficientamento energetico, gestione dei rifiuti. Ma anche in ambito turistico e culturale, come spiega il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sui suoi profili social: "L'asset turistico-culturale rappresenta un settore economico molto dinamico e mai come in questo momento c'è bisogno di rilanciare entrambi i comparti riportando ad esempio i turisti nelle città d'arte e non solo. La pandemia Covid19 ha dato lo stimolo a cercare la strada per un processo di trasformazione, trovando nel digitale una nuova forma per reinventarsi e dare una nuova immagine esterna dei centri urbani".

Municipia S.p.A: realtà virtuale, aumentata e metaverso per una migliore fruizione del patrimonio artistico e culturale delle città

Le tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata, come ha avuto modo di sperimentare Municipia S.p.A. nei diversi progetti in cui è coinvolta legati ai Comuni, rappresentano "strumenti innovativi, inclusivi e democratici per accedere e fruire del patrimonio culturale (materiale e immateriale) e degli ambiti legati al turismo e al marketing territoriale delle città": una "nuova strategia", come osserva il presidente Stefano De Capitani, "più ricca e partecipativa per incentivare le offerte locali e rafforzare la persuasione di turisti e cultori verso la scelta di appropriate mete ed esperienze dirette". Le tecnologie digitali, nell'ottica di Municipia S.p.A., fungono da "innesco per il cambiamento dei rapporti fra turisti, cultori, stakeholder, amministratori locali e lo stesso territorio": il vantaggio portato rafforza il concetto di valorizzazione della cultura come bene di tutti. "L'accesso alla conoscenza delle peculiarità culturali, naturalistiche e di accoglienza del nostro Paese, anche con i mezzi virtuali, passa dalla progettazione e costruzione di un framework in cui, attraverso gli strumenti digitali, sono integrati gli interpreti pubblici e privati", sottolinea ancora il presidente della società del Gruppo Engineering: "L'indirizzo prospettato è quello di una sinergia in grado di aggiornare e implementare le strategie di governance del territorio trasparenti e sostenibili".

L’azienda Ideal Standard: innovazione e design per plasmare il futuro del vivere moderno

Ideal Standard: l'azienda, nel corso della sua storia ultra-centennale, ha modellato il futuro della progettazione per il bagno. Sanitari, docce, vasche, rubinetteria, mobili e accessori: la qualità delle proposte è nei diversi riconoscimenti conquistati negli oltre cento anni di attività.

Ideal Standard

La storia di Ideal Standard: il valore intramontabile del design e la cultura dell'innovazione nei prodotti dell'azienda

È da oltre cento anni un punto di riferimento del settore. Ideal Standard plasma il futuro del Modern Living: la vision è tangibile nelle proposte dell'azienda per cui la qualità è fondamentale. La tradizione ispira il futuro, la forma segue la funzione, il design è vitale, l'artigianato è essenziale, l'esperienza è tutto: dalla selezione delle materie prime alla progettazione fino alle procedure di collaudo e manutenzione. Ideal Standard è in grado di coniugare funzionalità, design e innovazione nei suoi prodotti. Sanitari, docce, vasche, rubinetteria, mobili e accessori: soluzioni costantemente mirate ai massimi livelli di efficienza, igiene e praticità inserendosi in un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione.

Ideal Standard: storia, vision e riconoscimenti, il focus

Da oltre cento anni Ideal Standard lavora nell'ottica di contribuire a migliorare la vita delle persone garantendo standard elevati per funzionalità, design e innovazione nelle sue proposte. L'impegno in ricerca e sviluppo ha consolidato una storia di successi dove la tradizione si accompagna a uno sguardo lungimirante sul futuro, la forma alla funzione, il design all'artigianato, l'esperienza alla qualità. L'azienda occupa oggi una posizione di leadership nel settore: lo indicano anche i riconoscimenti di rilievo internazionale conseguiti negli anni. Non a caso anche recentemente Ideal Standard è stata premiata per due prodotti della linea Atelier Collections: il miscelatore Joy, vincitore dell'iF DESIGN AWARD (da 67 anni sinonimo di eccellenza nel settore), e il lavabo Conca, vincitore sia dell'iF DESIGN AWARD che del Red Dot Design Award, concorso nato nel 1955 e uno dei maggiori nel settore a livello mondiale.

Prevenzione: all’ICS Maugeri S.p.A. consegnati 4 defibrillatori a famiglie con patologie genetiche

Quattro famiglie colpite da malattie cardiache genetiche hanno ricevuto un defibrillatore semiautomatico per poter agire immediatamente in caso di necessità. La consegna degli strumenti e l'impegno scientifico del reparto di ICS Maugeri S.p.A. guidato da Silvia Priori.

ICS Maugeri S.p.A.

All'ICS Maugeri S.p.A. la consegna dei defibrillatori semiautomatici

Era il 2019 quando, durante una partita, il cestista Alessio Allegri fu stroncato da una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, mai diagnosticata. Successivamente la moglie e gli amici diedero vita all'Associazione "Alessio Koeman Allegri" con lo scopo di sostenere la ricerca sulle malattie cardiache di origine genetica e per favorire una diagnosi precoce. Il 26 marzo la collaborazione con "Una famiglia per il cuore", unita all'impegno scientifico di Silvia Priori, primario di Cardiologia molecolare presso l'ICS Maugeri S.p.A. di Pavia, ha consentito di realizzare una raccolta fondi a supporto di chi è affetto da malattie cardiache genetiche. Quattro famiglie, i cui componenti sono affetti da patologie genetiche che aumentano il rischio di morte cardiaca improvvisa, hanno quindi ricevuto un defibrillatore semiautomatico, fondamentale per intervenire tempestivamente in caso di necessità. Alla consegna degli strumenti salvavita, avvenuta presso il centro congressi di ICS Maugeri S.p.A., è seguito il corso per l'uso dei defibrillatori curato dagli operatori della Croce Azzurra di Caronno Pertusella.

ICS Maugeri S.p.A.: l'impegno dell'Unità di terapia genica

Dal 2012 Silvia Priori ha attivato presso i laboratori di Cardiologia Molecolare di ICS Maugeri S.p.A. una "Unità di Terapia Genica" dedicata allo sviluppo di terapie avanzate per i difetti genetici che causano malattie aritmogene ereditarie. "Fortunatamente oggi abbiamo più risposte - spiega il primario - sia dal punto di vista farmacologico, sia con defibrillatori impiantabili posizionati sottopelle che permettono di interrompere aritmie anche letali. È essenziale riconoscere il difetto genetico, questo ci permette non soltanto di curarlo con dei farmaci ma con delle terapie geniche che sono in grado di compensare tutte le alterazioni che portano le aritmie causate dal difetto genetico". La ricerca scientifica ha consentito di sviluppare terapie genetiche per la tachicardia ventricolare catecolaminergica che può provocare l'arresto cardiaco anche in età precoce. "Per questo - conclude - pensiamo che una terapia genica che possa con una singola iniezione eliminare le aritmie letali, evitando di dipendere da farmaci somministrati giornalmente, possa essere un cambio di vita davvero molto importante".

Luigi Ferraris: “Ferrovie accelera su digitale e transizione. Servizi integrati il futuro”

Piattaforme digitali, un nuovo percorso verso la transizione e ricerca di una mobilità sempre più integrata. Luigi Ferraris, AD di Ferrovie dello Stato Italiane, ha delineato gli obiettivi del Gruppo nel suo intervento al trentennale di AGENS.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: "Pianificare trasporto passeggeri tra rotaia e gomma il primo passo"

Dotare il Paese di un sistema dei trasporti in grado di garantire una mobilità efficiente, intermodale e sostenibile. Al momento è questa la priorità di Ferrovie dello Stato Italiane. A ricordarlo è l'Amministratore Delegato Luigi Ferraris durante l'evento dei 30 anni di AGENS, l'Agenzia Confederale dei Trasporti e dei Servizi di Confindustria, che si è tenuto lo scorso 11 aprile a Roma. L'AD di FS Italiane è intervenuto al panel "I trasporti non sono un modo per servire il Paese ma per raccontarlo". Tra gli ospiti anche il Ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini. Per raggiungere l'obiettivo sulla mobilità è necessario puntare sui servizi digitali e integrativi e continuare a rafforzarli "facendo leva sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", ha spiegato Luigi Ferraris. Tra le principali problematiche da risolvere la scarsa comunicazione tra le diverse tipologie di trasporto. Per l'AD bisogna "pianificare in maniera integrata il trasporto passeggeri tra rotaia e gomma". La soluzione? "Fare colloquiare i servizi attraverso piattaforme digitali condivise. Dobbiamo fare in modo che si sia connessi su un'unica piattaforma".

Luigi Ferraris: dal consumo all'autoproduzione, il progetto di FS Italiane sulle rinnovabili

Durante il suo intervento l'AD ha poi parlato del nuovo percorso del Gruppo in tema di transizione energetica. Attualmente nel Paese Ferrovie dello Stato Italiane è il primo consumatore di energia elettrica. Il caro prezzi degli ultimi mesi e lo scenario energetico sempre più complesso che si profila, ha detto Luigi Ferraris, impongono "un'accelerazione rispetto ai progetti che avevamo come Paese di raggiungere al 2030 un certo livello di transizione". Tra le soluzioni in campo l'opportunità per FS Italiane di autoprodurre il proprio fabbisogno energetico grazie allo sviluppo delle rinnovabili: "Abbiamo terreni non più utilizzati per il core business che possono essere convertiti in aree in cui si produce energia solare, con pannelli o aree di stoccaggio, con il vantaggio di essere vicini alla rete di alta tensione". L'impegno di FS Italiane in termini di investimenti non riguarda solo i 25 miliardi legati al Pnrr: "Abbiamo i contratti di programma e altri strumenti che consentono a Ferrovie dello Stato, sul solo lato delle infrastrutture, di traguardare a 10-15 miliardi di investimenti all'anno da qui al 2030", ha ricordato Luigi Ferraris, sottolineando che le risorse europee hanno avuto il merito di avviare "un grande momento di trasformazione".

Cos’è il private banking: definizione e servizi nella breve guida realizzata da Banca Generali

Banca Generali: professionisti dedicati e servizi costruiti sul cliente sono le caratteristiche principali che definiscono il private banking. La relazione di fiducia il punto di forza del modello adottato dall'Istituto.

Capire il private banking: il contributo di Banca Generali

Un'attività bancaria che offre prodotti e servizi di qualità estremamente personalizzati ad una clientela dotata di patrimoni di entità rilevante. È il significato del termine di origine anglosassone "private banking ". Non una parola nuova nel panorama finanziario, anzi, ma che negli ultimi anni è stata protagonista di un vero e proprio rilancio, in particolare nell'ambito della comunicazione promozionale. In un recente contributo pubblicato sul sito ufficiale, Banca Generali prova a fare chiarezza sul termine, rispondendo in maniera puntuale alle domande più diffuse. Per spiegare cosa si intende per private banking, l'Istituto lo paragona al suo opposto, il retail banking, caratterizzato da servizi di base e prodotti standardizzati e preconfezionati: "Il privato banker costruisce invece con il Cliente un rapporto personalizzato − si legge nell'articolo − offrendo soluzioni modellate sulle sue specifiche esigenze, in base alla dotazione patrimoniale, e caratterizzate da diversi gradi di sofisticazione collegati al particolare bisogno manifestato". La caratteristica principale riguarda quindi non tanto il servizio in sé, quanto la modalità di erogazione. Per parlare di private banking, è quindi necessario che la banca o l'intermediario mettano a disposizione del cliente un professionista dedicato.

Banca Generali: servizi private banking, ecco chi può chiederli

Con il lavoro costante di private banker dedicati, scrive Banca Generali, è possibile costruire con la clientela un rapporto basato sulla fiducia e offrire così una consulenza su misura. Numerosi i servizi che solitamente rientrano nella gamma private banking. Si va dalla gestione dei patrimoni mobiliari e immobiliari ai servizi di finanziamento, dalla consulenza in materia di investimenti fino a quella in ambito assicurativo e/o previdenziale. L'Istituto specifica che, nonostante nella definizione si parli di patrimoni "rilevanti", non esiste una soglia ufficiale per accedere a tali servizi: "Per gli intermediari attivi sul mercato domestico la suddetta soglia è generalmente pari a 500.000 euro". Nel modello private banking adottato da Banca Generali le relazioni di fiducia sono l'elemento centrale. L'Istituto può contare su una rete di consulenti e wealth advisor che negli ultimi anni si è distinta in numerose occasioni per produttività e attenzione clienti, come testimoniano i diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui "Miglior Private Bank in Italia" e "Miglior rete di Consulenti finanziari per soddisfazione dei Clienti". A completare l'offerta dell'Istituto l'utilizzo virtuoso della tecnologia e l'adozione di un approccio ESG.

A2A, Life Company per la qualità della vita: l’intervista a Carlotta Ventura

"Ci occupiamo di energia, acqua e ambiente, settori che impattano fortemente sulla qualità della vita delle persone: per questo A2A è una Life Company": le considerazioni di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs, nell'intervista di "Italia Informa".

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: Life Company, una vera e propria presa di coscienza sull'identità aziendale

La transizione energetica e l'economia circolare sono i due elementi su cui il Gruppo A2A ha posto le fondamenta del Piano Industriale 2021-2030. È il primo Piano con un orizzonte temporale di lungo periodo e ha segnato il riposizionamento dell'azienda come Life Company. Intervistata dal magazine "Italia Informa", la manager Carlotta Ventura ha parlato di questo cambiamento: "Abbiamo una grande responsabilità: assicurare il benessere oggi ed un futuro sostenibile per le generazioni che verranno e per fare questo è necessaria un'azione quotidiana che concretizzi ciò di cui parliamo". Tutto è partito da "una vera e propria presa di coscienza di quella che è l'identità tangibile e intangibile dell'azienda" e "per questo motivo è stato molto semplice raccontare la Life Company a tutta la comunità A2A e ottenere un ottimo riscontro dai circa 13.000 dipendenti, dai vertici a tutti i colleghi". Una mission ben definita "aiuta tutti a lavorare meglio", prosegue la manager, che osserva inoltre come oggi "per un'azienda di successo, l'impegno sociale e la sostenibilità ambientale sono sempre meno una scelta e sempre più un'esigenza". Il percorso è proseguito nel particolare momento storico della pandemia: un tema affrontato da Carlotta Ventura anche in un intervento pubblicato nel libro di Stefano Gnasso "Pandexit". "Ogni crisi rappresenta la possibilità di portare alla luce un nuovo modo di vedere le cose, di consentire una rielaborazione di concetti e modelli", sottolinea: "La sensibilità verso il tema della sostenibilità da parte di cittadini, aziende, istituzioni è certamente legata al grande impatto di un tema quale il climate change, ma è stata grandemente accelerata e ampliata dall'arrivo della pandemia da Covid 19".

Carlotta Ventura: azioni concrete e inclusione, Generazione Z è alleata nel percorso

Occuparsi di sostenibilità, però, vuol dire anche impegnarsi attraverso azioni, comportamenti e risultati tangibili. Nell'epoca del "first act, then talk" è infatti importante raggiungere in primis gli obiettivi: "La parola chiave deve essere credibilità", rimarca Carlotta Ventura, "il vero collante che avvicina le aziende ai clienti, ai cittadini, alle istituzioni è la fiducia". La sfida oggi è "allargare e consolidare il proprio capitale relazionale attraverso comportamenti agiti e risultati tangibili", con una comunicazione d'impresa che "racconti la sostanza, la concretezza delle azioni davvero messe in campo". La Generazione Z è una grande alleata in questo: "I giovani sono i veri esperti in tematiche ambientali e sono coloro che influenzano i comportamenti all'interno delle famiglie. Inoltre, sono queste le generazioni che dovranno convivere un domani con i risultati di ciò che oggi si sta facendo per la lotta al climate change". La stessa attenzione deve essere dedicata alle "3 P" delle Nazioni Unite (People, Planet, Prosperity), nonché al tema dell'inclusione, altra parola cruciale nell'ecosistema sostenibile. "Fa parte degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ai quali sono allineati circa il 90% degli investimenti del Piano Industriale di A2A", così Carlotta Ventura in conclusione: "Un Piano non può essere definito sostenibile se non contempla l'inclusività, intesa non solo come gender balance ma come rispetto e valorizzazione di ogni diversità".

Stefano Donnarumma (Terna): “Elettrico fondamentale per net zero”

Dopo i risultati incoraggianti del 2021, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è pronto a condurre il Paese nel raggiungimento dei target ambientali e climatici.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: "Con l'aggiornamento del Piano ulteriore spinta agli investimenti"

Senza il contributo dell'elettrico la transizione energetica non è ipotizzabile. In vista del 'net zero', lo sviluppo della rete è diventato per il Paese sempre più una priorità. Un ammodernamento che si rende necessario in vista della piena integrazione delle rinnovabili. Ed è in questa direzione che Terna intende agire. A ribadirlo è Stefano Donnarumma. Lo scorso 29 aprile l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della società che gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana è intervenuto all'Assemblea degli azionisti. Il Gruppo continuerà a investire e ad andare avanti sulla produzione da fonti alternative, ha dichiarato il manager, sottolineando inoltre come il conflitto scoppiato in Ucraina e i rischi sulle forniture di gas russo abbiano dimostrato che "l'Italia deve puntare su sole e vento, combustibili di cui siamo ricchi". Non a caso l'aggiornamento del Piano industriale, presentato a marzo dallo stesso Stefano Donnarumma, prevede ulteriori 10 miliardi di euro destinati a energie rinnovabili, infrastrutture sostenibili e sistemi di accumulo. Un ulteriore impulso nonostante nel 2021 siano state ben 37 le opere autorizzate dal Ministero della Transizione ecologica: "Un primato storico per Terna", ha ricordato l'AD.

Stefano Donnarumma: "Digitalizzazione avrà ruolo centrale nella strategia di Terna"

Terna intende raggiungere gli obiettivi sulla transizione affidandosi sempre di più all'innovazione tecnologica e al digitale, considerati ormai i principali abilitatori del cambio di paradigma energetico. Per aumentare sicurezza, resilienza e performance della rete, spiega Stefano Donnarumma, nel prossimo futuro l'azienda non solo implementerà l'utilizzo di sistemi di diagnostica, IoT e robotica, ma si focalizzerà anche su componentistica di potenza, tecnologie digitali, trasformatori e cavi. Un progetto ambizioso ma che poggia le sue fondamenta su risultati finanziari solidi, come testimonia il via libera degli azionisti al bilancio di esercizio 2021. Il dividendo approvato è pari a 0,2911 euro per azione, in rialzo dell'8% rispetto al 2020: "I dati dello scorso anno hanno segnato un deciso miglioramento rispetto al precedente esercizio - ha commentato Stefano Donnarumma - e nonostante lo scenario economico complesso, il titolo ha chiuso in positivo. il mercato ha dimostrato altresì di apprezzare l'aggiornamento del Piano Industriale, con il titolo che ha ritoccato, proprio nel mese di aprile, i massimi storici raggiungendo 8,26 euro".

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