Francesco Milleri: EssilorLuxottica presenta i risultati del quarto trimestre e del 2021

La soddisfazione dell'AD Francesco Milleri per i risultati del quarto trimestre e del 2021: "Nel 2022 continueremo ad andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l'impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia EssilorLuxottica".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: l'anno straordinario di EssilorLuxottica, focus sui risultati 2021

"Guardando ai risultati finanziari, il 2021 è stato un anno straordinario per EssilorLuxottica": lo ha sottolineato l'AD Francesco Milleri nel commentare insieme al Vice AD Paul du Saillant la performance. Qualche numero: il fatturato, pari a 21,4 miliardi, supera del 20% quello registrato nel 2019, in una situazione ancora pre-pandemia, e del 40% quello del 2020 anche per effetto dell'acquisizione di GrandVision. Non a caso si è ritenuto opportuno presentare i risultati anche escludendo il contributo di GrandVision: in questo secondo caso i ricavi arrivano a 17,8 miliardi mentre l'utile netto a 2 miliardi, in crescita rispetto ai 1.938 milioni del 2019, usato come anno di riferimento, con un aumento del 16% a cambi correnti e del 6,3% a cambi costanti. "Nonostante un contesto particolarmente difficile, le vendite e i profitti hanno superato i livelli pre-pandemia, rispettando l'outlook sulle vendite e superando quello sulla marginalità operativa", ha spiegato l'AD Francesco Milleri unitamente al Vice AD. Nel 2022 "continueremo ad andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l'impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia EssilorLuxottica".

Francesco Milleri: sentiamo la necessità di crescere come azienda responsabile

Nel parlare della performance 2021 di EssilorLuxottica, l'AD Francesco Milleri ricorda anche "le nostre innovazioni e i marchi come Stellest, Ray-Ban Stories e Transitions XTRActive, così come Oakley, tuttora in forte crescita", evidenziando come stiano tracciando la strada "per una nuova generazione di prodotti in grado di cambiare la vita delle persone e aprire a nuove categorie di prodotto di cui beneficerà l'intero settore". EssilorLuxottica è oggi "un punto di riferimento per il nostro settore, per questo sentiamo la necessitò di crescere come azienda responsabile". Lo dicono anche le numerose iniziative lanciate nel corso dell'anno, a riprova di come la sostenibilità rimanga al centro delle strategie del Gruppo: "Abbiamo raggiunto la carbon neutrality nei nostri Paesi di origine, l'Italia e la Francia, e lavoriamo per raggiungere nuovi importanti traguardi. Il futuro che stiamo costruendo è un futuro per tutti: talento, innovazione tecnologica e tenacia sono oggi i tratti distintivi dell'azienda che ci porteranno lontano". Ma "il nostro primo pensiero va a tutte le persone colpite dall'attuale tragedia in Ucraina", si legge nel messaggio dell'AD Francesco Milleri e del Vice AD Paul du Saillant: "In questo momento di difficoltà, la sicurezza dei nostri dipendenti rimane la priorità e stiamo fornendo tutto il supporto possibile al personale impattato nella regione".

Pierroberto Folgiero: il ruolo centrale dell’idrogeno nella transizione ecologica

Pierroberto Folgiero, alla guida di Maire Tecnimont e di NextChem, ha spiegato l'importanza di incentivare il passaggio all'idrogeno e ai carburanti "bio", sottolineando anche i risvolti sociali del cambiamento in atto: innovazione e sostenibilità devono guardare a migliorare, di fatto, la vita delle persone.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: sostenibilità e tecnologia nel futuro di Maire Tecnimont e NextChem

Innovazione e sostenibilità, due strade parallele da percorrere con forza e decisione per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: ne ha parlato Pierroberto Folgiero in una intervista ad "Adnkronos", in qualità di Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem. "La nostra visione è di assumere un ruolo di abilitatori della transizione energetica a livello mondiale, mettendo la nostra conoscenza dei processi di trasformazione delle risorse naturali al servizio di una economia sempre più circolare e a basso impatto carbonico", ha spiegato l'AD. Gli obiettivi prioritari guardano alla tutela dell'ambiente anche attraverso lo sviluppo della mobilità sostenibile e delle tecnologie per produrre carburanti low carbon e "bio". La transizione verso l'idrogeno è in atto ed è una carta da tenere bene a mente: nel PNRR sono stati stanziati 3,19 miliardi a tal proposito. "Un primo grande tema è di natura infrastrutturale", ha sottolineato Pierroberto Folgiero. "Ci sarà un grande lavoro da fare, multifiliera e sovranazionale". NextChem, ha spiegato il manager, ha nel suo portafoglio tecnologico quattro soluzioni per la produzione di idrogeno ad intensità carbonica decrescente, così da farsi trovare pronti e assecondare questo cambiamento.

Pierrobrto Folgiero: l'importanza del cambiamento dal punto di vista sociale

Sempre correlata al tema idrogeno, vi è la questione dei colori. Idrogeno blu o idrogeno verde? "Noi li stiamo spingendo tutti", ha dichiarato Pierroberto Folgiero. "Il blu, ottenuto dal gas ma con cattura della CO2, il blu elettrico, ancora più sostenibile; l'idrogeno verde, da elettrolisi e fonti rinnovabili, e quello circolare, dai rifiuti. È sciocco pensare a un modello competitivo su un settore che ha così tanto bisogno di svilupparsi e in tempi rapidi". Il cambiamento di cui abbiamo bisogno si basa anche su una transizione di tipo socio-economico: l'Italia deve puntare a questi nuovi scenari come ad un'opportunità per colmare le disuguaglianze, migliorando così la vita delle persone in generale grazie all'innovazione e alla sostenibilità. "Nella nostra strategia di sostenibilità con ricadute di carattere più sociale, le priorità sono garantire la salute e la sicurezza delle nostre persone attraverso una formazione e responsabilizzazione continua", ha sottolineato Pierroberto Folgiero. Bisogna creare un ambiente più sano e inclusivo. "Le persone sono al centro della nostra attenzione, sia quelle che afferiscono alla nostra supply chain, sia quelle che vivono nei territori dove abbiamo uffici e cantieri". L'impegno verso chi è in povertà o chi vive in situazioni di emergenza rimarrà costante.

Ideal Standard: una storia di eccellenze nelle soluzioni per il bagno

Ideal Standard ha contribuito a rivoluzionare il settore proponendo prodotti e soluzioni all'avanguardia: tecnologia, esperienza e ingegnosità ne improntano la storia ultra-centennale.

Ideal Standard

La storia di Ideal Standard: quando design e performance si incontrano

Performance e design: un connubio su cui Ideal Standard impronta da oltre 100 anni la propria crescita. Lo dicono i riconoscimenti conseguiti e i traguardi raggiunti nel corso della sua storia: non a caso l'azienda è artefice di alcune delle più importanti innovazioni introdotte nel settore. Eccellenza in confort, sicurezza, igiene e durata: nel progettare prodotti e soluzioni per ogni tipologia di ambiente bagno l'azienda unisce un'importante esperienza alle profonde competenze di professionisti qualificati per sviluppare innovazioni in grado di stabilire nuovi standard per ogni tipologia di ambiente bagno. L'ingegno alla sua massima espressione. Sanitari, rubinetteria, docce, vasche, mobili e accessori esclusivi: per Ideal Standard a parlare oggi è la leadership nella performance, riconosciuta a livello internazionale.

Ideal Standard: le innovazioni rivoluzionarie progettate dall'azienda

In collaborazione con università, architetti, urbanisti e società edili leader in tutto il mondo, Ideal Standard lavora per modellare il futuro del Modern Living. Nel corso della sua storia l'azienda ha contribuito a rivoluzionare il settore proponendo soluzioni e prodotti innovativi. Il know-how, la capacità e l'expertise si riflettono nell'ampia gamma di prodotti, progettati sapientemente in modo da soddisfare le necessità dei clienti, presenti e futuri. Tra le soluzioni sanitarie avanzate che l'azienda ha introdotto anche Ceraplus 2, miscelatori progettati tramite un approccio scientifico rigoroso dotati di una funzione di pulizia termica integrata che consente di interrompere la miscelazione alla massima temperatura, utilizzando la temperatura di erogazione dell'acqua calda nel sistema e garantendo il processo di pulizia più efficace possibile. E ancora Intellimix®, una soluzione intelligente e sostenibile per ottimizzare l'igiene negli spazi condivisi che ha portato recentemente Ideal Standard ad aggiudicarsi due ambiti premi di design internazionali, il Red Dot Award for Product Design 2021 e l'iF DESIGN AWARD 2021: riconoscimenti che attestano i più alti standard di qualità, innovazione e funzionalità dei produttori di tutto il mondo.

“Diario di volo”, nel volume di Paolo Gallo il rapporto tra innovazione tecnologica e ambiente

Per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica la tecnologia è un alleato indispensabile. Ma digitalizzare un'azienda, avverte Paolo Gallo, va ben oltre il semplice sviluppo di una app.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: trasformazione digitale, serve visione ampia o si rischia di rimanere in superficie

"La trasformazione digitale ha chiaramente un inizio, ma non può avere una fine. L'evoluzione e le innovazioni devono essere costanti". Non ha dubbi Paolo Gallo: la digitalizzazione è un fenomeno complesso e in continuo divenire. E non può limitarsi al lancio di una app o all'utilizzo di nuove tecnologie, ma deve essere abbracciata in un senso molto più ampio, arrivando a coinvolgere in primis processi e persone. Le aziende che sottovalutano questa differenza rischiano di restare bloccate in superficie, lasciando immutati mindset e cultura aziendale. E soprattutto, non potranno mai contribuire concretamente alla lotta al cambiamento climatico. "Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità" nasce dalla volontà del CEO di Italgas di indagare sul legame tra ambiente e innovazione tecnologica. Il volume, edito da Luiss University Press e presentato lo scorso 11 febbraio alla Microsoft House di Milano, prende spunto dal percorso di cambiamento portato avanti dall'azienda negli ultimi cinque anni. Ammodernamento delle infrastrutture, passaggio al cloud, contatori smart, big data: un'evoluzione che è andata oltre la trasformazione degli asset, con un impatto significativo sui processi e in particolare sul modo di lavorare delle persone.

Paolo Gallo: con il digitale sarà possibile cambiare paradigma energetico

Un'azienda che intraprende un percorso di digitalizzazione a 360°, afferma Paolo Gallo, sarà in grado - attraverso impianti, infrastrutture e processi più performanti - di raggiungere l'obiettivo Ue della carbon neutrality al 2050. Trasformazione digitale e transizione energetica vanno ormai di pari passo. E la prima non è altro che il "fattore abilitante" della seconda. È il motivo che ha portato Italgas a investire oltre 2 miliardi di euro sulla digitalizzazione della rete, che verrà completata entro quest'anno. L'obiettivo è la creazione di un network sempre più flessibile e in grado di gestire in maniera efficiente anche i gas rinnovabili: "Per raggiungere i target climatici fissati dall'Ue è necessario sfruttare il potenziale delle infrastrutture esistenti e adottare un approccio che tenga conto del contributo di più fonti energetiche - ha spiegato Paolo Gallo - Non si può pensare che un solo vettore energetico consenta di raggiungere l'obiettivo net zero. Occorre tener conto dei gas rinnovabili e del loro impatto sul processo di decarbonizzazione".

Fondazione Severino, progetti su legalità e reinserimento sociale: le parole di Paola Severino

Legalità, formazione e nuove prospettive sono "un primo passo per trovare la forza di reagire": la riflessione di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli e promotrice della Fondazione.

Paola Severino: "La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale"

Progetti per la formazione e il reinserimento sociale e lavorativo dedicati a detenuti ed ex-detenuti, assistenza legale pro bono per rendere effettivo il diritto alla difesa, valorizzazione del merito, della motivazione e della capacità. Si delineano così gli elementi fondanti che hanno condotto alla nascita della Fondazione Severino, progetto avviato dalla Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino. Un'iniziativa che "nasce per mettere a disposizione degli altri, in particolare di soggetti svantaggiati, le mie esperienze", ha illustrato nell'evento di presentazione tenutosi il 10 dicembre 2021 presso il Campus Luiss di Roma. Educazione alla legalità, dunque, nella convinzione che questa rappresenti uno strumento chiave affinché il merito sia protagonista nella società odierna: "La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale", ha sottolineato Paola Severino nel suo messaggio, "e l'educazione è una leva fondamentale per combattere la piaga della corruzione, tradizionale antagonista del merito".

Paola Severino: le iniziative della Fondazione per il reinserimento sociale

Come evidenziato da Paola Severino, la legalità e il merito sono i due principi alla base del progetto: "Per questo ho voluto creare questa Fondazione, a supporto dei soggetti svantaggiati e delle persone detenute", ha osservato, nella convinzione che "offrire percorsi di formazione, prospettive lavorative e opportunità di inserimento possa costituire un primo passo per trovare la forza di reagire e guardare con più fiducia al proprio futuro". "Le istituzioni fanno il possibile per il reinserimento ma i mezzi sono limitati", ha aggiunto Paola Severino, sottolineando come "ogni iniziativa può portare benefici". Diverse le possibilità a disposizione, dai corsi per sommelier a quelli da operatore cinofilo, dai corsi di teatro e scrittura a quelli da analista finanziario: successivamente l'esperienza è stata raccontata nel docufilm "Rebibbia Lockdown", presentato durante la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Municipia S.p.A.: la tecnologia per città più sicure, sostenibili e inclusive

Il rinnovamento dei processi gestionali, piattaforme per facilitare i pagamenti e il dialogo con i cittadini: l'impegno di Municipia S.p.A. nel supportare Comuni di ogni dimensione nel processo di trasformazione digitale.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: strumenti e soluzioni all'avanguardia per città più sicure, sostenibili e inclusive

Inclusione, sicurezza e sostenibilità: questi, nella vision di Municipia S.p.A., i pilastri da cui partire per costruire le città del futuro. Luoghi ideali dove lavorare e vivere con al centro il cittadino e i suoi bisogni. In quest'ottica già oggi la società del Gruppo Engineering lavora al fianco di Comuni di ogni dimensione supportandoli nei processi di trasformazione digitale: la tecnologia non deve però essere vista come un fine ma come lo strumento necessario per abilitare la trasformazione digitale in ogni ambito. Sostenibilità economica, sicurezza, servizi sociali, turismo, mobilità e trasporto pubblico locale, efficientamento energetico e gestione dei rifiuti: Municipia S.p.A. si pone come obiettivo quello di rendere la gestione pubblica più efficiente, sostenibile, sicura, semplice e meno costosa proponendo metodi e soluzioni all'avanguardia. E porre il cittadino al centro significa anche garantire l'inclusione e la solidarietà abilitando servizi che si basano sull'analisi dei big data raccolti sul territorio: anche in questo le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale, come sperimenta quotidianamente la società del Gruppo Engineering nei progetti che porta avanti nel Paese.

Municipia S.p.A. è il partner per la trasformazione digitale delle città di ogni dimensione

Questa "rivoluzione" però non riguarda tanto la tecnologia, strumento indispensabile per abilitarla, quanto i processi. È un aspetto importante questo, intorno a cui ruota anche l'attività di Municipia S.p.A.: innovare nei servizi pubblici significa infatti ripensare i processi in modo da arrivare a realizzare maggiori livelli di efficienza, efficacia, trasparenza e sostenibilità attraverso la tecnologia digitale. La società interviene anche con formule di partenariato pubblico-privato e project financing con investimenti e rischi a suo carico e compartecipazione ai benefìci derivanti dall'incremento delle entrate e dalla diminuzione dei costi. Da Roma a Milano passando per numerosi Comuni del Paese di ogni dimensione: le soluzioni e le tecnologie proposte da Municipia S.p.A. incontrano le esigenze degli Enti locali al fine di rinnovare i processi gestionali e rendere l'interazione con i cittadini più semplice e multi device. Nel farlo la società guidata dal presidente Stefano De Capitani guarda con particolare attenzione agli Obiettivi dell'Agenda 2030 individuando azioni e progetti che possano concretamente contribuire al conseguimento.

Maurizio Tamagnini: Made in Italy, il ruolo di FSI nell’evoluzione di Missoni

Maurizio Tamagnini: la recente evoluzione di Missoni, storico marchio del Made in Italy, passa anche attraverso l'investimento di FSI che nel luglio 2018 ha deciso di puntare su un'eccellenza riconosciuta a livello globale.

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: FSI e l'investimento in Missoni, storia di un'operazione vincente

La storia di FSI, la realtà guidata da Maurizio Tamagnini, si intreccia con quella di Missoni nel luglio 2018. Eccellenza della moda italiana per heritage e creatività, Missoni è una delle aziende più note a livello internazionale. Il piano di sviluppo proposto dalla SGR che Maurizio Tamagnini guida in qualità di CEO ha portato a una ulteriore crescita della maison anche sui mercati internazionali: attraverso l'operazione, realizzata in partnership con la famiglia Missoni, si puntava infatti a valorizzare la notorietà dello storico marchio del Made in Italy nonché il significativo potenziale dell'azienda. Target raggiunti grazie all'apporto di FSI e all'efficacia delle strategie messe in campo: il piano di espansione internazionale, l'ampliamento dell'offerta di prodotto e il significativo sviluppo del canale retail, in particolare nei key markets.

Maurizio Tamagnini: l'apporto di FSI in Missoni

FSI, come ricordato in diverse occasioni anche dal CEO Maurizio Tamagnini, investe nelle eccellenze italiane supportandone la crescita dimensionale, favorendone l'internazionalizzazione e sostenendone il consolidamento settoriale. È quanto avvenuto con Missoni, a cui la SGR, oltre all'impegno finanziario, ha contribuito anche apportando competenze di tipo manageriale: la guida del CEO Livio Proli, la cui nomina rientra nel piano di riorganizzazione proposto da FSI, ha permesso al brand di raggiungere negli ultimi anni diversi risultati di rilievo. Tra questi la linea homeware "Missoni Home", prima in licenza, è stata completamente internalizzata e l'accelerazione degli investimenti sul canale digital. Nel 2021 il brand ha subito un ulteriore upgrade. Rinnovata la direzione creativa, l'azienda è entrata nel mercato cinese aprendo un flagship store al Kerry Center di Shanghai, un WeChat Mini Program e un negozio su Tmall. Nell'evoluzione del brand ha trovato spazio anche l'integrazione dei criteri ESG, in linea con l'impegno promosso da FSI e dal CEO Maurizio Tamagnini a favore dell'ambiente, della sostenibilità dei prodotti e del benessere dei dipendenti.

Energia, Francesco Starace a “Specchio”: l’Europa può farcela

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento eppure continua a cambiare: il futuro dell'energia nell'intervista all'AD e DG di Enel Francesco Starace per "Specchio".

Francesco Starace

Francesco Starace: nella rivoluzione elettrica l'Europa è molto avanti perché ha investito nella digitalizzazione

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento, eppure continua a cambiare, spesso senza che noi ce ne accorgiamo. Intervistato per "Specchio", settimanale de "La Stampa", l'AD e DG di Enel Francesco Starace affronta diversi argomenti di stretta attualità focalizzandosi in particolare sui cambiamenti che interessano il mercato energetico. "Man mano che l'elettricità diventa decarbonizzata si fa anche più economica e meno volatile, e quindi ci si chiede se utilizzarla in modi fino ad allora inconcepibili. Oggi parliamo di trasporti, auto e camion, ma vedrete presto anche il riscaldamento e il raffreddamento, le pompe di calore elettriche sono molto meglio delle caldaie a gas", spiega l'AD di Enel. "I processi industriali diventeranno sempre più elettrificati. Cosa vuol dire avere milioni di auto con le batterie da ricaricare? E milioni di pompe di calore? Come adattare la rete? Come fare in modo che questi cambiamenti siano sicuri e affidabili?": come ricorda Francesco Starace, rispondere a queste domande è il lavoro di quanti oggi operano nel mercato dell'energia. Nel quadro della rivoluzione elettrica "l'Europa è molto avanti perché abbiamo investito nella combinazione di digitale ed elettrico molto prima": il sistema europeo è "il più solido, performante e attrezzato per il futuro".

Francesco Starace: rinnovabili e idrogeno green, la vision di Enel

Oggi le rinnovabili sono competitive, è necessario promuoverle per ridurre la dipendenza dal gas. Lo sottolinea l'AD Francesco Starace nell'intervista su "Specchio" pubblicata lo scorso 13 marzo: "Sono meno care e più prevedibili. Il costo di produzione è più o meno fisso, un cambiamento enorme dopo che, dagli anni '60 in poi vivevamo in una grande volatilità dei prezzi del petrolio. Ed è terribile dover pianificare l'economia su qualcosa fuori dal nostro controllo e totalmente imprevedibile". Enel lo ha intuito da tempo, lo dicono i numeri: "In termini di capacità rinnovabile, 5-6 anni fa abbiamo scoperto di essere la più grande azienda privata al mondo, e lo siamo anche oggi, oltre a essere quelli che crescono di più. Nel 2021 abbiamo installato più capacità rinnovabile di chiunque altro, così come avvenuto negli ultimi quattro anni". E quest'anno "produrremo quasi il 55% di energia da fonti rinnovabili. Ci aspettiamo un incremento annuo del 5%". Francesco Starace parla anche del valore dell'idrogeno green come fonte principale di energia pulita ricordando come quello "verde", prodotto dall'elettrolisi, sia oggi più costoso rispetto a quello "grigio", derivato dal gas o dal carbone: "Quello verde però non produce CO2, non ha un impatto sul clima. Potrebbe diventare competitivo? Ci sono due fattori. Il primo è che l'energia rinnovabile usata per produrlo deve costare sotto i 40 euro per megawattora, e ci siamo arrivati, e il secondo è che il costo dell'elettrolisi deve ridursi di un fattore di sei, il che è molto cospicuo, ma parecchi altri settori, incluso quello delle batterie, sono già riusciti a realizzare simili riduzioni nei loro costi".

Responsabilità sociale e post-pandemia: il focus di Carlotta Ventura pubblicato su “Pandexit”

"Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione" si focalizza sul tema del cambiamento nella società e negli stili di comunicazione. Il libro di Stefano Gnasso, pubblicato da "Il Sole 24 Ore", ospita un intervento di Carlotta Ventura, manager di A2A.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura esamina il cambiamento della comunicazione nel post-pandemia

"I preoccupanti scenari che abbiamo di fronte, un doloroso conflitto, l'emergenza climatica ed energetica che corre, impongono che un business credibile sia accompagnato da precise assunzioni di responsabilità verso la collettività": responsabilità sociale d'impresa che, nel percorso iniziato oltre un secolo fa, "ha contribuito a fornirci oggi gli strumenti giusti per interpretare efficacemente queste istanze di cambiamento". È la riflessione condivisa da Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs in A2A, su come sia cambiata la comunicazione aziendale nel corso degli anni, in particolare a seguito alla crisi climatica e pandemica. Lo ha evidenziato anche in un intervento pubblicato su "Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione" (ed. "Il Sole 24 Ore"), libro di Stefano Gnasso che affronta il cambiamento negli stili di comunicazione e nella società. In particolare, la comunicazione "dovrà resistere alla tentazione di prendere scorciatoie", osserva Carlotta Ventura, "evitando forzature e derive come il greenwashing, e invece ancorarsi più che mai agli obiettivi dichiarati".

Carlotta Ventura: siamo nella "decade of action", la comunicazione cambia nei periodi di crisi

Come indicato da Carlotta Ventura, nell'attuale epoca del "First act then talk" gli obiettivi aziendali devono essere verificabili e raggiungibili tramite azioni coerenti. Il decennio attuale contraddistingue infatti la "decade of action", in cui "sono fondamentali la definizione e il coerente perseguimento del 'Purpose', l'enunciato di scopo dell'azienda dove la capacità di creare valore non è più rappresentata solo dalle categorie fisiche, ma anche da quelle valoriali", spiega nell'intervento. Tra le trasformazioni principali, aggiunge Carlotta Ventura, "annunciare scelte responsabili e sostenibili non basta" poiché "la politica, l'industria e la loro comunicazione devono sempre far seguire agli obiettivi dichiarati una scadenza temporale e la possibilità di verificare le azioni concrete". Nel mondo odierno "non basta impegnarsi per una causa, bisogna farlo subito, per raccogliere il risultato entro un periodo breve. O sarà troppo tardi. Oggi siamo nella fase del 'First act then talk'", evidenzia la manager in conclusione.

Private Banking, tra gli obiettivi del nuovo Piano di Banca Generali 18-22 miliardi di raccolta

In occasione della presentazione del Piano 2022-2024, l'AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha parlato di una "nuova fase di forte crescita". La strategia si rifà ai punti di forza dell'Istituto di private banking: qualità dei professionisti, cultura orientata all'innovazione e impegno nella sostenibilità.

Private Banking, Banca Generali alza il tiro: nel prossimo triennio target finanziari in crescita

Dopo il risultato storico conseguito nel 2021, con una raccolta che ha raggiunto quota 7,7 miliardi di euro, Banca Generali guarda già al futuro annunciando target finanziari ancora più ambiziosi. Le stime contenute nel nuovo Piano strategico presentato dall'Istituto di private banking parlano chiaro. Da qui al 2024 si prevede una raccolta netta totale tra i 18 e i 22 miliardi, masse gestite e amministrate tra i 105 e i 110 miliardi e una crescita annua dell'utile netto del 10-15%. Nel periodo 2022-2025, la distribuzione dei dividendi si attesterà sui 7,5-8,5 euro, per azioni cumulati, di cui 2,55 già annunciati. "C'è un trend strutturale molto forte a sostegno della nostra industria - ha dichiarato Gian Maria Mossa, alla guida di Banca Generali - e la peculiarità del nostro modello di business ci fa essere ancora più ottimisti". La nuova fase di espansione poggia le basi su quelli che Mossa definisce i "punti di forza" del Gruppo: "Qualità dei professionisti, cultura orientata all'innovazione e impegno nella sostenibilità". Per raggiungere gli obiettivi finanziari la strategia è stata costruita attorno a tre pilastri: aumento del target di mercato potenziale grazie allo sviluppo di nuovi servizi private banking, rafforzamento del modello Open banking e sostenibilità verso gli stakeholder.

Banca Generali: i dettagli della strategia al 2024 tra nuovi clienti private banking, data driven e sostenibilità

Nello specifico, la nuova fase di sviluppo delineata da Banca Generali è incentrata sul raggiungimento di tre obiettivi. Lato private banking, l'Istituto intende aumentare il target di mercato potenziale grazie allo sviluppo di una nuova gamma di prodotti e servizi, puntando in particolare alla clientela High Net Worth (HNW) e Affluent. Il secondo obiettivo riguarda invece l'ambito dell'innovazione. Banca Generali punta a costruire una realtà sempre più Data driven, rafforzando il percorso avviato sul fronte della digitalizzazione, dell'open banking e dell'automatizzazione dei processi. La sostenibilità è il terzo pilastro della strategia portata avanti dall'Istituto di private banking. Lo scopo è rafforzare il posizionamento e diventare punto di riferimento delle tematiche ESG per tutti gli stakeholder del Gruppo, dai clienti fino alle comunità e alle future generazioni. Tra i target più sfidanti raggiungere entro il triennio una percentuale del 40% in prodotti ESG sul totale delle soluzioni gestite. Nello stesso periodo la Banca sottoscriverà gli impegni sia del Principle of Responsible Investment (PRI) che della Task Force on Climate-related Financial Disclosures. Spazio anche a iniziative di work-life balance, Diversity e Inclusion: "La storia di straordinario successo di Banca Generali è stata scritta da tutte le sue persone - ha commentato Mossa - le stesse che con rinnovati entusiasmo, passione e motivazione, parteciperanno a queste nuove sfide orientate ad una crescita sostenibile".

Alessandro Noceti: la carriera del manager attivo nel settore della finanza internazionale

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Alessandro Noceti ha conseguito un Master in European Business Studies con specializzazione in Finanza (ESCP-EAP European School of Management, Londra/Torino) e un Master in Business Administration (ESCP Europe, Londra). Con oltre dieci anni di esperienza nel settore del credito e dell'equity, è oggi un manager di punta in Valeur Group, Gruppo attivo in asset management, advisory, risk management, trading e real estate.

Alessandro Noceti

Credito ed equity: Alessandro Noceti, Direttore di Valeur Capital Ltd

Dopo un percorso formativo di respiro internazionale ed esperienze di rilievo nel settore finanziario, nel 2015 Alessandro Noceti approda in Valeur Group: è l'inizio di un percorso professionale che lo vede, oggi, alla guida di due società appartenenti al Gruppo. Si tratta nello specifico di Valeur Capital Ltd, società con sede a Londra che il Direttore guida con solide competenze in materia di ingegneria finanziaria, asset management e strutturazione di soluzioni di investimento. Autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority, Valeur Capital gestisce fondi lussemburghesi e, in costante sinergia con le altre realtà del Gruppo, conduce attività di ricerca, analisi e definizione delle strategie dei fondi SIF e UCITS. Il gruppo di professionisti guidato da Alessandro Noceti mette in campo una profonda conoscenza del settore dell'ingegneria finanziaria, in particolare in materia di pricing, con l'obiettivo di strutturare per i clienti prodotti d'investimento progettati su misura.

Alessandro Noceti: l'impegno in Valeur Securities SA e le esperienze pregresse

Gli incarichi di Alessandro Noceti in Valeur Group includono anche quello di Direttore di Valeur Securities SA, nomina ricevuta nel 2019. La società ha sede a Pfäffikon (Svizzera) e opera come efficiente piattaforma di trading con un ampio accesso al mercato. È autorizzata dalla FINMA a operare nella distribuzione di investimenti collettivi di capitale e conta su un team di lavoro con esperienza consolidata nell'offerta di strumenti d'investimento tradizionali e alternativi, nonché nell'ambito dell'esecuzione degli ordini. La società guidata da Alessandro Noceti opera in sinergia con le altre entità del Gruppo: Valeur Capital Ltd, Valeur SA, Valeur Concept SA e LinkedTrade Technologies Ltd. Il manager ricopre, inoltre, un importante ruolo come Responsabile della Distribuzione per conto del Gruppo. Prima del suo ingresso in Valeur Group, ha lavorato in Credit Suisse come Vice Presidente (settore italiano del Real Money) e Direttore (cluster italiano dei Fondi Pensione).

Claudio Descalzi: Eni ed ENEA, impegno congiunto per tracciare il futuro dell’energia

Eni, siglato con ENEA un nuovo accordo triennale da 8 milioni di euro per vincere le sfide della transizione energetica ed ecologica: il punto dell'AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: Eni, nell'accordo con ENEA il valore della ricerca e dello sviluppo per il futuro dell'energia

Insieme ad ENEA per intercettare i benefici della trasformazione energetica: l'AD di Eni Claudio Descalzi ha sottoscritto lo scorso 23 febbraio un Joint Cooperation Agreement (JCA) che impegna le due realtà a unire competenze e conoscenze nella realizzazione di progetti di ricerca su rinnovabili, biofuel, economia circolare, superconduttività e supercomputing. Iniziative congiunte per un valore di oltre 8 milioni di euro da promuovere nei prossimi tre anni: questa la durata dell'accordo. "Grazie anche a un rapporto di collaborazione sempre più stretto con il mondo accademico e della ricerca, Eni sta notevolmente accelerando il suo percorso di sviluppo e applicazione di nuove forme di energia pulita", ha evidenziato in merito l'AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: per vincere le grandi sfide della transizione energetica serve una risposta comune

"Il legame tra Eni e i centri di ricerca di eccellenza come ENEA assume un ruolo sempre più profondo e decisivo per poter tracciare insieme il futuro dell'energia, catalizzando competenze e capacità per implementare tutte le soluzioni disponibili in tempi rapidi", ha spiegato l'AD di Eni Claudio Descalzi parlando del valore della collaborazione. In particolare, l'accordo sottoscritto lo scorso 23 febbraio riguarda gli ambiti della produzione di energia da fonti rinnovabili e a basse emissioni di CO2, del supercomputing, della superconduttività e dell'economia circolare, tra cui processi innovativi per la valorizzazione degli scarti e per la produzione di biogas, biometano e di biochar. Per la realizzazione dei progetti, come definito dal JCA, si potrà disporre delle infrastrutture e dei laboratori nei Centri Ricerche ENEA. "Gli obiettivi imprescindibili che ci siamo dati al 2050, in termini di completo abbattimento delle emissioni nette dei nostri processi industriali e prodotti, implicano un ruolo prioritario e strategico dell'R&D. Solo attraverso una risposta comune e l'applicazione di tutte le tecnologie disponibili potremo infatti vincere questa grande sfida", ha aggiunto infine l'AD Claudio Descalzi.

Start-up, gli scenari futuri: conversazione tra Alessandro Benetton e Silvia Wang

È possibile trasformare un'idea vincente in una start-up di successo? Quali i trend del futuro? Alessandro Benetton lo ha chiesto a Silvia Wang, Co-Founder di ProntoPro.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: start-up, i settori più promettenti secondo Silvia Wang

Sempre più giovani oggi scelgono di fondare o lavorare per una start-up. Il fenomeno è destinato a consolidarsi ma, nonostante in dieci anni si sia assistito ad un trend positivo di crescita, in Italia il potenziale è ancora inespresso. Alessandro Benetton ha affrontato il tema nell'ultima puntata di "What's Next", la rubrica Youtube su idee e visioni del futuro lanciata dall'imprenditore. Protagonista dell'episodio Silvia Wang, Founder e CEO di Serenis e Co-Founder di ProntoPro, start-up nata nel 2015 e oggi marketplace per servizi professionali leader in Italia. Nella prima parte del video, la manager si è focalizzata sui settori più promettenti: "Siamo ancora agli inizi - ha detto - C'è ancora molto da fare nei settori tradizionali dell'economia. Blockchain e metaverso sono i trend di adesso e del prossimo futuro, ma molte opportunità sono rappresentate ad esempio dal SaaS. Solo il 10-15% delle spese IT delle grandi aziende, attualmente, è destinata al Software as a Service: c'è ancora tantissimo spazio per gli imprenditori". Un altro trend affrontato durante l'intervista condotta da Alessandro Benetton è lo smart working, che secondo Silvia Wang è destinato a radicarsi sempre di più: "Su questo tema ci sono molti problemi irrisolti, come le assunzioni all'estero o mantenere lo spirito di team. Tutte ottime opportunità di business".

Alessandro Benetton: l'evoluzione del mondo start-up e i consigli su come iniziare

Tra le domande poste da Alessandro Benetton anche l'evoluzione che negli ultimi anni ha riguardato il mondo delle start-up, in particolare in Italia: "Il cambiamento maggiore è stato nella disponibilità di risorse. Quando nel 2015 io e mio marito siamo partiti con ProntoPro, in Italia c'erano pochissimi fondi: l'ammontare totale quell'anno è stato di circa 100 milioni. A distanza di sei anni i soldi investiti nel venture capital ammontano a 1,3 miliardi: un dato incoraggiante e che agevola le start-up". Sono molti i laureati, anche provenienti dalle migliori università, che oggi vedono la carriera nelle start-up come un percorso di valore, spiega Wang: "Un fattore importante per l'ecosistema italiano, perché più risorse ci sono nel mondo del digital e più start-up potranno nascere in futuro, attirando quindi nuovi capitali e attivando un circolo virtuoso". Nella parte finale dell'intervista Alessandro Benetton chiede alla manager un consiglio per coloro che hanno un'idea e vogliono trasformarla in un business di successo: "Andare a lavorare per una start-up è sicuramente un ottimo punto di partenza, ancora meglio se si tratta di una realtà hyper-growth con meno di 30 dipendenti. Un'esperienza che ti permette di vedere e imparare tantissime cose in un breve lasso di tempo, che ti permette di crescere a seconda del tuo ritmo. In 3 anni si può diventare anche manager. In ProntoPro siamo partiti da zero e dopo tre anni siamo arrivati a 100 persone: un esempio che dà un'idea di quanti cambiamenti e sfide affronta una start-up".

Francesco Milleri: EssilorLuxottica guarda agli SDGs delle Nazioni Unite, l’approfondimento

Fare del bene sia per i nostri clienti, i consumatori e le comunità di riferimento sia per il Pianeta ci dà ancora maggiore fiducia nel domani: l'approccio di EssilorLuxottica nelle parole dell'AD Francesco Milleri.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica verso la Carbon Neutrality entro il 2025

L'annuncio era arrivato la scorsa estate direttamente dalla voce dell'AD Francesco Milleri che, presentando la nuova roadmap per la Sostenibilità "Eyes on the Planet", si era soffermato sui piani di EssilorLuxottica anche relativamente alla riduzione delle emissioni: "Come segno del nostro impegno a lungo termine in questo ambito, annunciamo oggi il nostro obiettivo di raggiungere la carbon neutrality nelle attività aziendali entro il 2025, a partire dall'Europa entro il 2023". Non a caso, come aveva evidenziato ulteriormente Francesco Milleri, poter "fare del bene sia per i nostri clienti, i consumatori e le comunità di riferimento sia per il pianeta ci dà ancora maggiore fiducia nel domani". Parole che ben esprimono la vision di EssilorLuxottica e la consapevolezza che ne anima l'impegno nel contribuire significativamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

Francesco Milleri: carbon neutrality e sostenibilità, progetti e investimenti di EssilorLuxottica

EssilorLuxottica, come anticipato dall'AD Francesco Milleri, prevede quindi di raggiungere la Carbon Neutrality (emissioni Scope 1 & 2) delle proprie attività aziendali entro il 2025, a partire dall'Europa entro il 2023. Nello specifico sono diverse le aree strategiche coinvolte. In linea con l'Obiettivo 7 (assicurare a tutti l'accesso a sistemi energetici puliti, economici, sostenibili, affidabili e moderni), intende produrre e utilizzare energia elettrica rinnovabile, ovunque sia possibile, e arrivare a un mix globale di energia elettrica che provenga al 100% da fonti rinnovabili. Fondamentale poi per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione riuscire a individuare soluzioni e processi funzionali aggiornando regolarmente attrezzature e tecnologie: una strada che EssilorLuxottica percorre da tempo, come attesta anche la decisione di introdurre nei suoi principali siti di produzione una tecnica di galvanica ecosostenibile (un sistema integrato di trattamento e riciclo dell'acqua). Guardando all'Obiettivo 13 (agire per il clima), il Gruppo guidato da Francesco Milleri non si ferma solamente all'impegno per la riduzione delle emissioni di carbonio ma investe anche in diversi progetti finalizzati alla protezione e al recupero degli ecosistemi naturali nonché alla promozione del benessere delle comunità locali. E la politica green riguarda anche le spedizioni: i clienti possono infatti scegliere le modalità di consegna più ecologiche, adattando l'esperienza di acquisto ai loro valori. Infine, in collaborazione con i fornitori logistici, EssilorLuxottica lavora anche alla riduzione delle proprie emissioni indirette (Scope 3) verso l'obiettivo finale di zero emissioni.

Repubblica” intervista Cristina Scocchia: dagli esordi agli incarichi attuali in Illycaffè

Procter&Gamble, L'Oréal Italia, KIKO Milano e oggi Illycaffè: le tappe professionali della carriera di Cristina Scocchia, manager di grande esperienza in società di livello internazionale.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia si racconta: l'intervista di "Repubblica"

Esordire in una multinazionale già durante gli studi universitari, proseguire con ruoli di responsabilità nei mercati esteri, per poi guidare aziende verso il successo internazionale. Si potrebbe riassumere così la carriera intrapresa da Cristina Scocchia a partire da quel career day organizzato nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Bocconi di Milano. Occasione che segna il suo esordio professionale in Procter&Gamble: "Non la conoscevo, ma due dei manager lì presenti mi dissero subito: da noi conta il merito, non importa da dove vieni, ma la tua voglia di crescere. Per me è stata una rivelazione", racconta nell'intervista a "Repubblica". Dopo uno stage nella multinazionale le viene proposta l'assunzione: "Alla fine il mio capo decise: ti assumo come se tu fossi già laureata, lavora tutto il giorno, la notte studia e prendi la laurea". Consiglio che Cristina Scocchia concretizzò con ottimi risultati: "Studiavo dalle 10 di sera alle 3 del mattino, ho mantenuto la mia promessa, ho concluso gli studi col massimo dei voti". Non solo: di lì a poco consegue anche un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università di Torino. Come raccontato nell'intervista, in Procter&Gamble cresce professionalmente ricoprendo ruoli di responsabilità sia in Europa sia nei mercati emergenti (Est Europa, Medio Oriente, Africa). Nel 2012, poco prima di lasciare Procter&Gamble, arriva al vertice delle Cosmetics International Operations, con responsabilità del brand Max Factor in 75 Paesi nel mondo.

Guidare le aziende alla crescita: i successi di Cristina Scocchia come AD

L'intervista con "Repubblica" è occasione per Cristina Scocchia di ricordare anche gli anni della maternità: "Nel 2009 è nato Riccardo", racconta, "Al quinto mese in un attimo sono passata da una vita sempre di corsa a una stanza d'ospedale. Ma in quel momento dovevo impegnare le mie energie per lui, perché tutto andasse bene. L'azienda mi è stata vicina come una famiglia, ho capito che significa lavorare in un'impresa di cui condividi i valori". Il 2013 segna invece il suo ingresso in l'Oréal, che la nomina AD della divisione italiana. Le sue capacità manageriali riportano la filiale alla crescita: un obiettivo raggiunto nei tre anni in cui è alla guida, nei quali promuove anche una sfida d'avanguardia in favore dello smart working, vincendola. La successiva tappa professionale la vede alla guida di KIKO Milano in qualità di CEO: siamo nel 2017 e, nel giro di pochi anni, Cristina Scocchia dirige un intenso percorso di trasformazione e riorganizzazione dell'azienda leader nel settore della cosmetica su scala globale. I risultati consentono di aumentarne l'efficacia finanziaria e operativa, nonché di completare nel 2019 un turnaround con raddoppio dell'EBITDA rispetto al 2017. La manager è oggi Amministratore Delegato di Illycaffè - leader globale del caffè di alta qualità sostenibile - su nomina a gennaio 2022. Tra apertura di nuovi punti vendita all'estero e accelerazione dei canali online, Cristina Scocchia è impegnata nel portare a compimento il processo di quotazione in Borsa della storica azienda di Trieste.

Paola Severino: “La vera parità? Si avrà quando penseremo agli incarichi in base al merito”

A latere della prima edizione di "Obiettivo 5", il campus di formazione del "Corriere della Sera" sulla parità di genere, l'ex Ministro della Giustizia Paola Severino ha parlato della sua esperienza professionale e accademica.

Paola Severino: "Sono cresciuta professionalmente perché credo nella bellezza di quello che faccio"

Penalista, professoressa universitaria, ex Ministro della Giustizia, Vice Presidente della Luiss e oggi anche Presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione. Chi meglio di Paola Severino è in grado di raccontare le sfide che una donna di successo si trova ad affrontare durante una carriera dai numerosi incarichi di responsabilità. Non è un caso che la professoressa sia intervenuta come relatrice alla prima edizione di "Obiettivo 5", il campus di formazione sulla parità di genere promosso dal "Corriere della Sera" e organizzato dal 10 al 12 marzo scorsi in collaborazione con l'Università "La Sapienza" di Roma. Una tre giorni di workshop, inchieste, dibattiti e incontri tenutasi nell'Istituto romano con l'obiettivo di affrontare le complessità della ripartenza con un focus specifico su parità di genere e nuove generazioni. Paola Severino ha preso parte come ospite al convegno dal titolo "Le donne non chiedono". A latere del suo intervento, la professoressa è stata intervistata da Virginia Piccolillo del "Corriere della Sera" sugli ostacoli superati durante la sua lunga carriera: "All'inizio eravamo in tante, e molte erano sicuramente più brave di me, ma alla fine siamo arrivate in pochissime. La mia crescita è avvenuta sempre credendo nella bellezza di quello che facevo. Ricordo che ai tempi dell'università scelsi una tesi sulla responsabilità penale del Presidente della Repubblica. Volevo affrontare un tema inedito perché avevo la volontà di dare un contributo personale. Così è iniziata la mia carriera accademica".

Paola Severino: "Le esperienze in tribunale mi hanno insegnato l'importanza del confronto"

Un percorso non esente da difficoltà. Diversi i concorsi da sostenere, poi la maternità: "Molte si fermano perché il sacrificio da fare è molto grande. Quando ho scritto il mio primo libro - ha ricordato Paola Severino - mi chiudevo nello studio di casa per scrivere e mia figlia studiava accanto a me. È importante che anche la famiglia ti accompagni nel percorso". Tra le esperienze che più l'hanno aiutata a crescere quella in veste di avvocato nelle aule di tribunale: "Mi ha insegnato soprattutto il confronto, perché si è in tre, accusa, difesa e giudice. E sai che non sarai tu a dover decidere, ma devi convincere il giudice della bontà delle tue idee. Così impari a ragionare, a prevedere le eccezioni che farà il pubblico ministero e anche a guardarti intorno con molta attenzione". Nel 2011 l'incarico di Ministro della Giustizia: "Il mio primo giorno, entrando in un enorme salone a via Renula pieno di affreschi, avvertii un enorme senso di responsabilità. Un impegno faticoso ma soddisfacente quando ottieni risultati come l'approvazione di una legge".

Gianni Lettieri si dimette dall’Unione industriali di Napoli: “Non mi riconosco nella visione”

La decisione del Patron di Atitech arriva dopo mesi di tensioni a Palazzo Partanna. Gianni Lettieri: "Associati pagano per servizi e sostegno, non per liti e allontanamenti arbitrari".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: tensioni e poca condivisione i motivi dell'allontanamento dall'Unione

Non è un periodo particolarmente felice per l'Unione industriali di Napoli. Dopo l'espulsione del Vicepresidente Francesco Tavassi e le successive dimissioni di Antonio Prezioso, Paolo Graziano e Luca Moschini, stavolta tocca a Gianni Lettieri. Il Presidente di Atitech lo ha reso noto lo scorso 21 febbraio. Troppe le tensioni che da mesi circondano Palazzo Partanna, iniziate a novembre con il lancio dell'associazione "Est(ra)Moenia" e che oggi proseguono in vista delle elezioni del nuovo Presidente. Per l'imprenditore a capo della MRO di Capodichino la decisione di dimettersi è stata "meditata a lungo e presa in modo sofferto, avendo dedicato all'associazione tempo e impegno, nel periodo della mia presidenza, per dare risposte ai problemi degli imprenditori e del territorio". Gianni Lettieri, che ha guidato la sede partenopea di Confindustria dal 2004 al 2010, oggi non si riconosce più "nel modello e nella visione che l'Unione vuole imporre".

Gianni Lettieri: associati devono essere liberi di esprimere le proprie opinioni

L'emorragia di Palazzo Partanna è incominciata a gennaio, con l'allontanamento dell'allora Vicepresidente Tavassi, accusato dai vertici dell'Unione di aver dato vita, attraverso la costituzione di Est(ra)Moenia, ad una sorta di associazione parallela a Confindustria. Molti degli industriali di Napoli, tra cui Gianni Lettieri e Prezioso, avevano tuttavia preso parte all'iniziativa. Da qui lo scoppio delle polemiche che ha portato molti a fare dietrofront: "Gli associati pagano per ottenere servizi, per avere soccorso, per essere aiutati nella soluzione dei problemi, liberi di esprimere le proprie opinioni in una casa davvero comune - ha dichiarato il Patron di Atitech - oggi assistono a liti incomprensibili e allontanamenti arbitrari". Sul tavolo dell'Unione anche l'elezione del nuovo Presidente, che dovrebbe aver luogo il prossimo maggio, nonostante numerose aziende abbiano chiesto un rinvio considerata la situazione attuale. L'unico candidato ufficiale al momento è Costanzo Jannotti Pecci, AD del Gruppo Minieri attivo nel settore turistico-termale e attuale Vicepresidente dell'Unione. "Noto con dispiacere che monta una crescente disaffezione da parte delle imprese di fronte ai messaggi che ricevono. Dopo l'interregno di un presidente poco rappresentativo della realtà locale mi sarei aspettato un esponente del mondo manifatturiero per il rilancio della nostra industria e dell'occupazione", conclude Gianni Lettieri.

Terna: innovazione e tecnologia per gestire al meglio le rinnovabili, i dati del progetto OSMOSE

È passato quasi un anno da quando Terna ha dato il via alla prima sperimentazione in Italia del progetto internazionale OSMOSE. L'obiettivo: rendere sempre più efficiente l'integrazione delle rinnovabili nella rete elettrica nazionale.

Terna

Gli obiettivi di Terna nel progetto OSMOSE

L'Italia è uno dei Paesi con le più alte potenzialità sul fronte della transizione green. Le sue caratteristiche geografiche la rendono infatti particolarmente adatta alla produzione di energie rinnovabili. L'abbondanza di sole, vento e acqua tuttavia da sola non basta. Il motivo è presto detto: si tratta di fonti che per natura sono variabili. Riuscire a integrarle in maniera efficiente nel sistema elettrico non è semplice. La sperimentazione avviata la scorsa primavera da Terna va proprio in questa direzione. Il gestore della rete elettrica nazionale ha installato 18 sensori lungo sette elettrodotti nel territorio tra Puglia e Basilicata con lo scopo di monitorare i flussi di energia elettrica e garantire la massima flessibilità e stabilità al sistema tra fonti rinnovabili e tradizionali. L'iniziativa nasce nell'ambito del progetto OSMOSE, acronimo di "Optimal System Mix of Flexibility Solutions for European Electricity". Finanziato dalla Commissione Europea, il progetto è durato quattro anni e ha coinvolto un consorzio di 33 partner europei con lo scopo di studiare soluzioni innovative per massimizzare l'integrazione della produzione di fonti rinnovabili. A coordinare la fase operativa del programma italiano Terna. La scelta dell'area tra Puglia e Basilicata non è stata un caso. A spiegarlo Luca Orrù, Head of Innovation Roadmap & Technologies del Gruppo, intervistato da "Startup Italia": "In questa zona del Mezzogiorno abbiamo le condizioni ideali per testare le nuove tecnologie oggetto dell'indagine: sono presenti grandi impianti industriali connessi alla rete, come quelli siderurgici e manifatturieri; tanta produzione di energia eolica; e una rete ancora poco magliata, ovvero con presenza di potenziali colli di bottiglia per il trasporto ottimale dell'energia".

Terna: i risultati del progetto OSMOSE

A quasi un anno dall'avvio dei test, i risultati ottenuti da Terna appaiono incoraggianti. Grazie ai sensori, alla tecnologia e agli algoritmi sviluppati durante il progetto è stato possibile rilevare potenziali momenti di sovraccarico e attivare prontamente contromisure in situazioni di criticità. "Con OSMOSE abbiamo di fatto utilizzato un digital twin, un gemello digitale che simula l'infrastruttura reale e può consentire di supportare le valutazioni delle sale di controllo fino a tre ore in avanti nel futuro". Integrando i dati provenienti dai sensori, Terna ha potuto prevedere consumi, produzione di energia e fattori meteo, gestendo con maggiore efficacia i flussi elettrici: "I dati della sperimentazione sono promettenti - ha dichiarato Orrù - in alcuni determinati momenti è stato possibile aumentare il trasporto dell'energia di oltre il 300% e il beneficio è evidente". Nonostante il successo della sperimentazione, è sempre bene tenere a mente che la maggior parte delle infrastrutture in Italia non è ancora pronta al cambio di paradigma energetico. Per ovviare al problema, Terna si è confrontata con diversi impianti industriali: "Abbiamo studiato insieme i processi di produzione, cercando di capire se qualche attività particolarmente energivora potesse o meno essere ri-programmata in altre ore della giornata, quelle in cui ad esempio c'è minore richiesta di energia. Questa rimodulazione - conclude - è una importante risorsa che viene incontro alle esigenze di flessibilità del sistema elettrico".

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: #BG4SDGs, approfondimento sull’SDG numero 17

Investimenti sostenibili ESG: #BG4SDGs, Banca Generali incontra la scienziata Chiara Montanari per parlare di Antartide e partnership per gli obiettivi Onu.

Investimenti sostenibili ESG: gli appuntamenti sulla sostenibilità di Banca Generali

Prosegue il ciclo di appuntamenti promosso da Banca Generali, Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG: interviste a ospiti d'eccellenza provenienti dal mondo dell'innovazione, della cultura e della società civile per discutere di sostenibilità e indagare sul raggiungimento dei 17 ambiziosi goal fissati nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il nuovo episodio punta ad approfondire l'obiettivo numero 17 dell'Agenda Onu 2030: un grande accordo tra governi, enti privati e società civile per guidare la transizione sostenibile del Pianeta. Ed è proprio dalle parole di Chiara Montanari che arriva un importante insegnamento su come si possa riuscire a collaborare in maniera efficace per il benessere del Pianeta. È lei, Life Explorer e prima donna italiana a capo delle missioni presso le basi di ricerca internazionali in Antartide, l'ospite d'eccezione di questo nuovo episodio del format di Banca Generali, da sempre in prima linea negli investimenti sostenibili ESG.

Investimenti sostenibili ESG: il focus di Banca Generali sull'SDG numero 17

Forte dell'impegno sul fronte degli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali mantiene sempre uno sguardo attento e approfondito sulla sostenibilità per raccontare attraverso un palinsesto di interviste gli obiettivi dell'agenda dell'Onu 2030. Nell'episodio dedicato al SGD 17, Chiara Montanari parla dell'Antarctic Mindset, un approccio metodologico legato al mondo della sostenibilità maturato grazie all'esperienza acquisita nel corso delle missioni in uno dei luoghi più estremi del pianeta: il Polo Sud. Gestire spedizioni in ambienti naturali complessi vuol dire trovarsi di fronte a imprevisti e situazioni sempre nuove in cui a dover essere coordinata non è solo la parte tecnica ma anche quella umana: fondamentale quindi è individuare un approccio funzionale alla gestione dell'inaspettato e alla creazione di team che condividano lo stesso scopo. Principi contemplati anche nel 17esimo SDGs, improntato proprio sul valore delle partnership per il raggiungimento degli obiettivi tramite lo sviluppo di approcci basati su valori comuni quali collaborazione, organizzazione e visione sostenibile di lungo termine. Leader negli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali adotta politiche e soluzioni sempre più legate all'impatto ambientale, sociale e di governance con ben 244 Oicr certificati ESG e cinque linee di gestione dedicate.

18 Istituti e 600 medici: l’operato di ICS Maugeri S.p.A. sul territorio nazionale

Grazie all'eredità trasmessa dalla Fondazione, ICS Maugeri S.p.A. - specializzata in servizi clinico-assistenziali e promotrice di una ricerca scientifica moderna - pone l'individuo al centro della sua attività.

ICS Maugeri S.p.A.

L'attività di ICS Maugeri S.p.A.

Specializzata in attività clinico-assistenziali, ICS Maugeri S.p.A. promuove da sempre una ricerca scientifica all'avanguardia. Una rete nazionale integrata, coordinata dalla sede centrale di Pavia, è costantemente al servizio dei cittadini e della comunità nazionale. I servizi offerti si focalizzano sulla diagnosi e sulla cura delle malattie professionali, nonché sulla prevenzione e definizione dei rischi derivanti da attività produttive. Nell'attività del Gruppo rientrano inoltre la riabilitazione di pazienti affetti da disturbi di natura cardiovascolare, respiratoria o neuromotoria (dovuti a patologie post-acute e croniche fortemente disabilitanti) e la riabilitazione di pazienti oncologici. Gli Istituti Scientifici, le Unità di Riabilitazione presenti all'interno di strutture sanitarie pubbliche e i Centri di Ricerca e Prevenzione consentono alla società di offrire il proprio supporto in sei regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Campania, Puglia e Sicilia). I 18 Istituti e i 3.600 addetti, di cui 600 medici, hanno fatto di ICS Maugeri S.p.A. - che si occupa della tutela della salute negli ambienti di lavoro, della Medicina riabilitativa e delle cure correlate - un punto di riferimento in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale.

Fondazione Salvatore Maugeri: i principi trasmessi a ICS Maugeri S.p.A.

Con la nascita della prima Clinica del Lavoro, il Prof. Salvatore Maugeri istituisce nel 1965 la Fondazione che oggi porta il suo nome. Successivamente, il 1° ottobre 2016, tutte le relative attività sanitarie e la tradizione in ambito medico sono state assegnate a ICS Maugeri S.p.A. Fin dalla sua istituzione, la Fondazione ha seguito un percorso delineato da una profonda crescita accompagnata da importanti traguardi. Ottenuto il riconoscimento di "Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico" nel 1969, ha proseguito con la creazione di nuovi Centri di Ricerca e Istituti in tutto il territorio nazionale che le hanno consentito di diventare un punto di riferimento nell'ambito della Medicina riabilitativa e delle cure correlate. Salvatore Maugeri, medico pioniere nella Medicina del lavoro e nella ricerca scientifica sui rischi occupazionali, ha fatto della centralità della persona la filosofia che ancora oggi guida la Fondazione: da qui l'impegno costante di ICS Maugeri S.p.A. di porre l'individuo al centro dei servizi clinico-assistenziali.

Municipia S.p.A.: welfare, focus sulle soluzioni integrate proposte dalla società

L'impegno di Municipia S.p.A.: al fianco degli Enti locali nel costruire un welfare di comunità, in grado di rispondere efficacemente alle necessità dei cittadini.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: dai servizi sociali alle politiche di comunità, la vision della società del Gruppo Engineering

La richiesta di cure e servizi ai cittadini si configura oggi in continua crescita, anche a fronte dell'aumento dell'aspettativa di vita. A supportare gli Enti nel dare risposte rapide e favorire l'inclusione sociale è Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering specializzata nell'implementazione di processi di trasformazione digitale per città di ogni dimensione. Non a caso le nuove tecnologie possono rivestire un ruolo fondamentale anche nello sviluppo di un welfare di comunità che possa concretamente portare benefici per PA, cittadini e stakeholder. In quest'ottica Municipia S.p.A. può offrire agli Enti locali un ventaglio completo di soluzioni, anche in outsourcing, in grado di garantire maggiore efficacia per quanto riguarda l'attivazione di risorse, il controllo di forme di evasione e di elusione, la semplificazione delle procedure: una serie di soluzioni funzionali ad aumentare i livelli essenziali di servizio e ad ampliare il bacino di intervento sul territorio per rispondere sempre più efficacemente alle necessità dei cittadini.

Municipia S.p.A.: un welfare di comunità che si traduce in vantaggi concreti per PA, cittadini e stakeholder

Il sistema integrato di servizi digitali per politiche pubbliche data driven e proattive fornito da Municipia S.p.A. può dunque essere la risposta a diverse esigenze che i Comuni sono chiamati a fronteggiare quotidianamente. I benefici per la Pubblica Amministrazione ma anche per i cittadini e per gli stakeholder sono molteplici: maggior conoscenza e controllo del territorio e dei suoi reali bisogni economici e sociali, riduzione dei costi, efficientamento della spesa. Miglioramenti che si riflettono anche nell'efficacia del servizio erogato e nel monitoraggio della sua diffusione nel territorio: l'obiettivo è far sì che il servizio possa essere implementato e offerto a sempre più cittadini diventando volano per l'economia locale. Passare da una gestione a risposta ad una gestione predittiva e generativa nella vision di Municipia S.p.A. è fondamentale per riuscire a costruire città più efficienti, sicure, sostenibili in cui la qualità di vita per i cittadini possa essere migliore. È questa la direzione in cui guarda quotidianamente la società guidata dal presidente Stefano De Capitani attraverso i progetti che porta avanti nell'intero Paese.

A2A: la strategia della Life Company illustrata da Renato Mazzoncini su “Repubblica”

A2A cresce nelle rinnovabili e rafforza i propri obiettivi di sostenibilità: la riflessione dell'AD e DG Renato Mazzoncini sulle strategie messe in campo dalla Life Company.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: rinnovabili, A2A apre il 2022 con l'acquisizione di 335 MW

Secondo operatore nel comparto delle energie rinnovabili, considerando anche gli impianti idroelettrici gestiti, con un forte balzo in avanti anche nell'eolico e nel fotovoltaico. In un recente intervento su "Repubblica", Renato Mazzoncini ha ripercorso il tragitto compiuto da A2A - Life Company da lui guidata in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale - nel settore delle energie rinnovabili: una strada che vede il Gruppo in una posizione primaria nel supportare la transizione ecologica in atto nel Paese. "Con quello che sta accadendo nel settore, una accelerazione dei nostri obiettivi è stata inevitabile", ha spiegato l'AD e DG nell'intervista: "Molti fondi sono arrivati alla fine del loro ciclo naturale e devono vendere. Altri, con la fine della stagione degli incentivi, non hanno interesse a restare nel mercato delle rinnovabili, non avendo una base di clienti o non hanno le possibilità per un'energy management strutturato per competere sul mercato". In un periodo in cui nuovi protagonisti si affacciano sul mercato, ha aggiunto Renato Mazzoncini, "siamo stati bravi ad anticiparli e ad aprire una interlocuzione con Ardian, avviando una trattativa one to one per l'acquisizione dei loro portafogli eolici italiani". Tale operazione ha portato all'acquisizione di 335 MW, buona parte dei quali composti da impianti eolici, facendo di A2A il sesto operatore nell'industria dell'energia prodotta con il vento.

Renato Mazzoncini: A2A, i progetti in corso e la partnership con il fondo Ardian

"Ci siamo assicurati un portafoglio eolico importante", ha sottolineato Renato Mazzoncini, rimarcando come tale crescita abbia reso A2A "il secondo produttore di energie rinnovabili e al sesto posto considerando solo eolico e fotovoltaico, settori dove solo un anno fa non eravamo presenti. E questo in anticipo di due anni sui tempi previsti del Piano". Il percorso ha registrato anche l'acquisizione, avvenuta a febbraio 2021, di un portafoglio di 17 impianti fotovoltaici gestiti da Octopus Renewables, per un volume totale di 173 MW. Inoltre, come riportato dall'AD e DG, il Gruppo sta proseguendo una trattativa con il fondo Ardian per costituire una partnership nell'attività di transizione energetica: ciò dovrebbe condurre a una nuova società di gestione degli asset per la produzione di energia elettrica di A2A, da 4,5 miliardi, di cui Ardian dovrebbe rilevare il 45%. Nel frattempo, sempre nel settore delle rinnovabili, a fine dicembre 2021 era già stata avviata una partnership con l'operatore trentino Volta Green Energy: con l'acquisizione di una pipeline per 800 MW complessivi, l'accordo è focalizzato sullo sviluppo di impianti solari e fotovoltaici, parte dei quali già pronta per la costruzione o con iter già avviato.

Alessandro Azzi: il ruolo delle BCC banche di comunità “nonostante BCE e silenzio dei media”

Per Alessandro Azzi oggi i territori hanno più che mai bisogno del sostegno del credito cooperativo. Il Presidente della Federazione Lombarda BCC lo ha spiegato in uno dei suoi ultimi interventi.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: aumento dei soci BCC figlio di un "modo differente di fare banca"

Maggiore attenzione ai territori e nascita di nuovi bisogni da parte delle comunità. Fenomeni che hanno una causa comune: l'avvento della pandemia. Il Covid-19 ha acceso di nuovo i riflettori sull'importanza delle realtà locali, non solo sul fronte sanitario, ma anche sociale ed economico. Ed è qui che entra in gioco il sistema del credito cooperativo, che al momento si trova in una fase particolarmente delicata. A parlarne è Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda BCC. Non si tratta di un problema di numeri, anzi: nel 2021 gli istituti lombardi hanno infatti registrato un aumento dei soci, che hanno superato quota 1,4 milioni, e buone performance economico-finanziarie. Il rischio principale è un altro, legato alla necessità di preservare la biodiversità bancaria, nonostante le stringenti normative europee imposte alle BCC. Da qui il monito di Alessandro Azzi: "Non è che spingendo le BCC ad adottare logiche che sono di grandi banche, si rischi di trasformarle in un'altra cosa? È un tema sui cui è importante sensibilizzare anche chi oggi governa il nostro Paese".

Alessandro Azzi: il rischio della desertificazione bancaria e il ruolo delle BCC

Da un lato dunque sempre più persone si rivolgono alle banche di credito cooperativo, soprattutto per la loro "vocazione sociale e solidaristica", ha spiegato Alessandro Azzi. Dall'altro gli effetti dell'eccessiva tendenza alla concentrazione bancaria rischiano di peggiorare il fenomeno della desertificazione da anni in corso sui territori. In Italia sono numerose le aree dove le BCC rappresentano gli unici intermediari finanziari rimasti. Ulteriore sfida per il "modo differente di fare banca" delle BCC risiede anche nell'affrontare l'"impostazione normalizzatrice della BCE". "Le Casse Rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa le realtà locali. I territori hanno più bisogno di credito cooperativo ma le BCC si sentono schiacciate, più che dal mercato, dalle normative che ci sono richieste - ha commentato Alessandro Azzi, che ha poi concluso - Desertificare il territorio nell'epoca della globalizzazione è estremamente pericoloso".

Ideal Standard: le soluzioni innovative dell’azienda esposte nel nuovo showroom di Milano

Con oltre 100 anni di successi e innovazione, Ideal Standard è oggi punto di riferimento nella produzione di soluzioni per il bagno. Lo spazio è stato realizzato all'interno della sede di Milano.

Ideal Standard

Ideal Standard: nel nuovo showroom una "visione organica" delle soluzioni per il bagno

"Uno spazio di lavoro" e "narrazione" capace di raccontare i valori del design e la continua ricerca dell'innovazione che da sempre contraddistinguono la storia e l'operato dell'azienda. È con questo obiettivo che nasce il nuovo showroom di Ideal Standard. Progettato dallo studio Palomba Serafini Associati all'interno dell'Headquarter di Milano, in via Borsi 9, lo showroom è composto da ben sei ambienti, ai quali si aggiungono una parte riservata alla relazione con il professionista e una zona dedicata alla formazione. Lo spazio, dal design semplice e pulito che richiama le radici storiche dell'azienda reinterpretandole in chiave moderna, va oltre il semplice concetto di esposizione e consente ad architetti e business partner una vera e propria "visione organica" delle soluzioni offerte da Ideal Standard. E non solo: all'interno dell'area meeting verrà lanciato un programma di formazione destinato a studenti, installatori e architetti.

Ideal Standard: nel nuovo showroom focus su Atelier Collections

Dotati di ampie vetrate, luminosi e con specchi d'acqua, gli spazi dell'Headquarter di Ideal Standard hanno consentito allo Studio Palomba Serafini di creare "un percorso di scoperta dei prodotti, l'apertura e il dialogo delle vetrine espositive esterne con il contesto circostante e il controllo della luce". I sei ambienti, caratterizzati da una superficie effetto cemento unitaria, trasformano lo showroom in una "galleria" che introduce gli avventori a tutte le possibili soluzioni disponibili. L'attuale allestimento, che verrà costantemente aggiornato, si concentra in particolare sulla Atelier Collections, la linea lanciata da Ideal Standard per rendere omaggio ai maestri del design che in passato hanno collaborato con l'azienda. Lavabi Ipalyss, Tipo-Z e Linda-X, miscelatori Joy, specchi Conca. E ancora, vasche, cabine doccia, mobili: tutti prodotti in cui la storia del design si coniuga elegantemente con i benefici dell'innovazione.

Startup, Renato Mazzoncini: A2A, collaborazione con EUREKA! Venture SGR

A2A insieme a Eureka! Venture SGR per investire in innovazione: per il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini si tratta di un ulteriore passo nel programma di Corporate Venture Capital (CVC) nato nel 2019.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: A2A, l'ingresso in "Eureka! Fund I - Technology Transfer"

L'accordo è stato siglato lo scorso 9 dicembre: A2A, la Life Company guidata da Renato Mazzoncini, entra in "Eureka! Fund I Technology Transfer". Focalizzato su investimenti in advanced materials e più in generale in applicazioni e soluzioni riconducibili alla Scienza ed Ingegneria dei Materiali, "Eureka! Fund I - Technology Transfer" investe negli stadi iniziali di crescita delle startup, anche grazie alla partnership con 31 Università e Centri di Ricerca Scientifica del Paese. Per A2A l'operazione di traduce in un ulteriore passo avanti nel programma di Corporate Venture Capital (CVC) avviato nel 2019 per promuovere l'innovazione del Gruppo tramite investimenti in startup early stage operanti in business strategici come la transizione energetica e l'economia circolare, in linea con il Piano Industriale lanciato nei mesi scorsi dall'AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini: il focus dell'AD di A2A sull'operazione

È l'AD Renato Mazzoncini a evidenziare il valore dell'accordo. "Grazie a questa collaborazione A2A potrà ampliare il proprio programma di Corporate Venture Capital, sostenere la nascita di startup legate al mondo della ricerca e dei poli di trasferimento tecnologico": un'operazione finalizzata allo sviluppo di tecnologie attraverso cui A2A intende "rafforzare ulteriormente gli investimenti in nuove soluzioni che possano contribuire alla realizzazione di infrastrutture strategiche per il Paese e alla sua transizione ecologica". L'iniziativa si colloca all'interno della più ampia strategia di Open Innovation di A2A, modello sinergico di scouting di startup e pmi, progetti di sperimentazione, challenge e attività di corporate entrepreneurship: "L'innovazione è un aspetto determinante per il successo del nostro Gruppo", ha ricordato in merito l'AD Renato Mazzoncini.

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