Il divario tra Nord e Sud Italia rimane una sfida cruciale. Gli incentivi non sono la risposta giusta, è tempo di una ricetta diversa, fatta di investimenti strategici e sostegno alle start-up e ai giovani. A dirlo è Gianni Lettieri, Presidente di Atitech e fondatore di Meridie.
Il Mezzogiorno tra sfide e opportunità: la visione di Gianni Lettieri a Sorrento D’Autore
Durante la prima giornata di Sorrento D’Autore, rassegna culturale dello scorso ottobre, il Presidente di Atitech Gianni Lettieri ha condiviso una prospettiva inedita e lungimirante sul futuro economico e infrastrutturale del Mezzogiorno. In un panel dedicato proprio al Sud Italia, le sue dichiarazioni – che rimangono estremamente attuali anche in questo 2025 – hanno messo in luce le esigenze di investimenti e riforme strutturali per colmare il persistente divario con il Nord. “Ci sono studi che dicono che nel Mezzogiorno per colmare il gap che ci separa dal Nord Italia servirebbero miliardi di euro di investimenti ogni anno per dieci anni consecutivi”, ha dichiarato Gianni Lettieri, evidenziando la portata della sfida. Si tratta di un divario infrastrutturale enorme. Un esempio lampante il progetto della Napoli-Bari o ancora il collegamento tra i vari porti del Sud. Eppure, il Mezzogiorno possiede risorse oggi sempre più insostituibili: “Abbiamo un capitale umano straordinario, abbiamo spazi che in altre regioni del Paese non ci sono più, e siamo l’area del Paese che risponde meglio alle crisi”. Tuttavia, nonostante queste potenzialità, il Sud continua a soffrire di una carenza di investimenti e di un sistema finanziario che spesso non risponde alle necessità delle piccole imprese e delle start-up.
Gianni Lettieri: basta incentivi, servono modelli che promuovono l’imprenditoria
Il Presidente di Atitech ha inoltre espresso una critica costruttiva nei confronti del sistema di finanziamento attuale. “Le idee e i progetti ci sono, ma il sistema dei finanziamenti è legato a logiche impossibili che frenano lo sviluppo”, ha ricordato Gianni Lettieri. In altri termini, le istituzioni devono adottare modelli più flessibili e vicini alle esigenze reali degli imprenditori, soprattutto di quelli che operano nelle prime fasi di sviluppo di start-up innovative. Un ulteriore passaggio riguarda la necessità di orientare nuovamente gli investimenti verso il sostegno ai giovani. “Piuttosto che chiedere incentivi, il Sud deve puntare ad avere infrastrutture che rendano competitivo il territorio”, è il pensiero dell’imprenditore. Investire nelle infrastrutture e nella formazione dei giovani è un imperativo per dare continuità a quella “nuova vivacità economica” che il Mezzogiorno sta sperimentando negli ultimi anni. Per Gianni Lettieri la rotta da tracciare è chiara: occorre dare maggiore attenzione alle start-up, ritenute il motore principale della creazione di nuovi posti di lavoro e di opportunità per l’intero Paese. In quest’ottica, ha auspicato la creazione di un sistema di banche territoriali e finanziamenti mirati, capaci di supportare l’imprenditorialità locale e di valorizzare le risorse umane e territoriali. Le necessità di infrastrutture moderne e di una rete finanziaria più inclusiva si intrecciano con la spinta verso l’innovazione e la sostenibilità: un approccio integrato, che unisca investimenti pubblici e privati, è dunque imprescindibile. Le parole del Presidente di Atitech veicolano un messaggio preciso e rivolto a tutti gli attori coinvolti: per colmare il divario con il Nord, il Mezzogiorno deve essere protagonista di un ambizioso progetto di rinnovamento strutturale, capace di tradurre il suo straordinario capitale umano e territoriale in crescita economica e competitività.