Tyrrhenian Lab: al via il Master promosso da Terna, inaugurazione a Cagliari

È intitolato "Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica" il Master di II livello organizzato da Terna insieme alle Università di Cagliari, Palermo e Salerno. Il percorso formativo, altamente specialistico, è promosso nell'ambito del progetto Tyrrhenian Lab.

Terna: transizione ecologica, un Master di II livello per investire sulle competenze

100 milioni di euro investiti da Terna nei prossimi cinque anni per sviluppare competenze funzionali alla gestione del sistema elettrico e alla transizione ecologica. È quanto prevede il progetto Tyrrhenian Lab, realizzato dalla società che gestisce la rete elettrica a livello nazionale. "Siamo coscienti che la transizione ecologica è un passaggio fondamentale", ha dichiarato Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna: cruciale "non soltanto per il patto generazionale che abbiamo nei confronti dei nostri nipoti, quelli che verranno dopo di noi, ma anche un passo fondamentale per una maggiore indipendenza energetica del nostro Paese, cosa che oggi è una cruda verità con cui dobbiamo confrontarci". In questa direzione si muove il Master d'avanguardia di Terna, che punta alla creazione di professionalità specialistiche derivanti dall'ibridazione tra competenze manageriali, ingegneristiche, informatiche e statistiche. "La realizzazione di questa transizione passa anche attraverso lo sviluppo di competenze, in particolare di competenze digitali che sono uno degli asset intangibili ma fondamentale per poter gestire questo percorso di transizione", così in merito Francesco Del Pizzo, che aggiunge: "Dobbiamo investire sulle competenze attraverso la collaborazione con le istituzioni, in particolare con università eccellenti come questa di Cagliari".

Terna: competenze specialistiche e multidisciplinari nel progetto Tyrrhenian Lab

Presentato presso il Rettorato dell'Università degli Studi di Cagliari, il Master "Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica" ha durata di 12 mesi, in seguito ai quali 15 studenti selezionati saranno assunti da Terna e potranno operare nella sede di Cagliari. Diversi i profili professionali proposti, tra cui esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, esperti di sistemi di analisi e regolazione, esperti di gestione degli apparati di campo, nonché esperti dei sistemi di Automazione di Stazione (SAS) ed esperti di Sistemi IoT di Stazione. "I partecipanti al Master non pagano niente e firmano un contratto di assunzione. Quindi hanno già pianificato il loro futuro a tempo indeterminato", ha commentato Fabrizio Pilo, Prorettore Innovazione e Territorio dell'Università di Cagliari: "L'idea del Master è di avere un parterre di persone con competenze multidisciplinari molto differenziate e dare a tutti quella base culturale che serve per la digitalizzazione, per la trasformazione del sistema energetico". "Ingegneri elettrici, energetici, ma anche informatici, delle telecomunicazioni, dell'automatica, ambientali, economisti, fisici e matematici": tra questi "scegliamo i 15 più bravi, che devono essere i più bravi ma anche con le soft skills adatte per lavorare in un'azienda come Terna".

Il Gruppo FS conferma l’impegno sul PNRR: nel 2022 gare per 19 miliardi

L'Amministratore Delegato del Gruppo FS ha preso parte al Festival dell'Economia di Trento: "Il nostro obiettivo - ha detto Luigi Ferraris - è accelerare verso una mobilità più efficiente, sostenibile e interconnessa".

PNRR, gli obiettivi del Gruppo FS e i cantieri aperti

Quattro giorni di dibattiti sulle sfide che attendono il Paese, che oggi si trova ad affrontare sia gli effetti della pandemia che quelli del conflitto russo-ucraino. È il programma del Festival dell'Economia di Trento, tenutosi da giovedì 2 a domenica 5 giugno. Tra i protagonisti della 17esima edizione anche il Gruppo FS, che ha sostenuto l'iniziativa in qualità di main partner. L'Amministratore Delegato Luigi Ferraris è inoltre intervenuto al panel dal titolo "Osservatorio sul Pnrr: obiettivi raggiunti e criticità", che ha visto la partecipazione anche del Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Il manager ha evidenziato i traguardi raggiunti da Ferrovie dello Stato Italiane nel 2022: "Rete Ferroviaria Italiana è la nostra maggiore stazione appaltante e ad aprile ha già contabilizzato oltre il 12% dei fondi assegnati, più di 3 miliardi di euro". L'obiettivo è quello di bandire entro la fine dell'anno gare per un valore complessivo di circa 19 miliardi di euro. "Il Gruppo FS svolge un ruolo fondamentale nel PNRR − ha commentato Luigi Ferraris ricordando poi i principali cantieri aperti e le opere in corso − Sulla Napoli-Bari sono già stati affidati i lavori di tutti i lotti inseriti nel PNRR, sulla Palermo-Catania stiamo per riavviare due gare; in Liguria, sul Progetto Unico Nodo di Genova e Terzo Valico, lo scavo delle gallerie è arrivato rispettivamente al 94 e 79%; poi da Brescia verso Padova sulla trasversale Alta Velocità Torino-Venezia oggi si lavora sulle tratte Brescia - Verona e Verona - Bivio Vicenza".

Mobilità multimodale, il Gruppo FS pronto a lanciare piattaforma proprietaria

Per il Gruppo FS i fondi europei sono il mezzo per un fine ben più ambizioso: puntare ad una mobilità sempre più efficiente, sostenibile, sicura e resiliente. E soprattutto, sottolinea Luigi Ferraris, sempre più interconnessa con l'ecosistema dei trasporti. Innovazione e digitale saranno fondamentali per garantire un'offerta intermodale al passo con i tempi. Una proposta che Ferrovie dello Stato Italiane è già pronta ad ampliare dal prossimo settembre grazie al lancio di una Piattaforma Integrata di Mobilità Multimodale. Uno strumento che consentirà di usufruire non solo dei servizi messi a disposizione dal Gruppo FS, ma anche di quelli del Trasporto Pubblico Locale e di operatori terzi come ad esempio i noleggi auto. Crisi energetica e inflazione non frenano dunque l'impegno di FS Italiane, che pensa già agli obiettivi del prossimo anno: "Lanceremo tutte le gare necessarie per rispettare la scadenza al 2026 del Recovery". Merito anche dell'operato del Governo, ricorda Luigi Ferraris, che con il Decreto Aiuti è riuscito a fornire una risposta adeguata a quello che oggi, tra caro energia, inflazione e conflitto russo-ucraino, è "uno scenario in piena evoluzione".

Investimenti sostenibili ESG: BG4SDGs - Time to Change di Banca Generali, un esempio da Israele

Investimenti sostenibili ESG, il progetto BG4SDGs - Time to Change di Banca Generali raggiunge Israele per approfondire l'SDG numero 2. Un nuovo viaggio insieme al fotografo internazionale Stefano Guindani.

Investimenti sostenibili ESG: BG4SDGs - Time to Change di Banca Generali, un riflettore puntato sulla sostenibilità

BG4SDGs - Time to Change è il progetto di Banca Generali nato per raccontare la sostenibilità e riflettere sullo stato di avanzamento dell'Agenda ONU 2030. Per farlo, l'Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG ha collaborato con Stefano Guindani, fotografo di fama internazionale. Il viaggio ha esplorato situazioni di eccellenza e casi critici nel mondo dedicati al tema della sostenibilità e, in particolare, ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il progetto centra la lente fotografica sia sugli effetti generati dall'uomo sia sulle modalità per intervenire attraverso azioni di recupero sostenibile. Numerosi i luoghi visitati nell'iniziativa di Banca Generali, tra cui Kenya, Brasile, Norvegia, Australia, Stati Uniti, Sudafrica e Israele. In quest'ultima è stato approfondito il Sustainable Development Goal numero 2, che ha come obiettivo "porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile". Il principio di fondo è che i progetti spontanei e su piccola scala possano innescare effetti di lunga portata: anche in questo risiede l'importanza degli investimenti sostenibili ESG.

Banca Generali e investimenti sostenibili ESG: l'SDG numero 2 nel viaggio in Israele

Il settimo capitolo del progetto di Banca Generali mette a fuoco il Sustainable Development Goal numero 2: per l'occasione Stefano Guindani si è recato nei pressi di Tel Aviv, dove l'iniziativa BeeHome contribuisce a tutelare le api. Nato per opera di Saar Safra, BeeHome è un progetto a impatto zero sviluppato su alveari robotici alimentati a energia solare. Tra le caratteristiche del sistema vi è la possibilità di adattare i parametri dell'alveare attraverso i dati forniti all'apicoltore in tempo reale. Lo scopo, come detto, è tutelare l'esistenza delle api avviando percorsi virtuosi legati alla sostenibilità a tutto tondo. In che modo si inseriscono gli Investimenti sostenibili ESG in questo? Come evidenziato da Banca Generali in più occasioni, "anche gli investitori privati possono avere un ruolo attivo nella realizzazione dell'agenda internazionale per lo sviluppo sostenibile". Attraverso le proprie scelte d'investimento, infatti, è possibile "finanziare le imprese impegnate ad esempio nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell'uso più efficiente delle risorse, nell'offerta di servizi di cura di qualità o di prodotti per un'alimentazione sana o ancora imprese capaci di creare un ambiente di lavoro inclusivo e improntato al benessere dei propri collaboratori".

Atitech, iniziative sociali e futuro dell’azienda nell’intervista a Gianni Lettieri

Hub vaccinali, pasti per i bisognosi, ma anche fondi per la formazione e la salute dei figli dei dipendenti. Sotto la guida di Gianni Lettieri, Atitech porta avanti il suo impegno sul sociale e sul welfare. Intanto l'azienda punta alla creazione di un Polo unico per la manutenzione.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "In Atitech cambio di mentalità. L'azienda appartiene ai dipendenti"

Nonostante la pandemia e gli effetti del conflitto russo-ucraino, negli ultimi anni Atitech è stata protagonista di un percorso di forte crescita. Oltre ad aver portato a termine l'acquisizione del 70% di SEAS, società bergamasca di manutenzione aerei per Ryanair con basi in tutta Italia, la MRO guidata da Gianni Lettieri ha siglato un'importante partnership con l'israeliana IAI Aviation Group, diventando il primo stabilimento europeo di conversione cargo dei Boeing 737-700/800. Un percorso che, tuttavia, non ha intaccato l'impegno che da sempre l'azienda porta avanti su sociale e welfare. Per contrastare le recenti crisi, il Presidente ha avviato una serie di iniziative che hanno interessato da un lato territorio e comunità, dall'altro il benessere dei dipendenti. Una delle più recenti ha riguardato ad esempio l'allestimento dell'hub vaccinale più grande del Mezzogiorno all'interno dell'hangar Avio 2 di Capodichino. L'imprenditore ne ha parlato in una recente intervista pubblicata su "La Discussione": "Prima dell'hub - ha ricordato - per due natali di seguito abbiamo aperto la mensa aziendale e distribuito 200 pasti al giorno per le famiglie bisognose del territorio". Lato welfare, Atitech è stata una delle prime aziende italiane a mettere a disposizione un Fondo da 500mila euro per sostenere crescita e sviluppo professionale dei figli dei dipendenti. Iniziative che nel tempo, aggiunge Gianni Lettieri, hanno contribuito al cambio di mentalità dell'azienda: "I dipendenti devono capire che l'azienda gli appartiene e che se la trattano bene sarà dei loro figli, della loro famiglia".

Gianni Lettieri: con Olbia e Fiumicino pronti a dar vita a polo di manutenzione a 360°

Una politica che l'imprenditore intende perseguire anche su Fiumicino. Per Atitech queste sono infatti settimane di attesa. Lo scorso febbraio Gianni Lettieri ha infatti presentato un'offerta vincolante di acquisto per il ramo maintenance Alitalia messo a bando da Ita Airways e nelle prossime settimane verrà ufficializzato l'esito. Nel frattempo Atitech ha sottoscritto con la nuova compagnia di bandiera italiana un contratto preliminare di manutenzione. L'azienda ha inoltre ottenuto l'approvazione delle sigle sindacali grazie ad un pre-accordo che, oltre ad assicurare un contratto pluriennale in esclusiva con Ita su tutta la manutenzione degli aeromobili, si impegna anche a tutelare i livelli occupazionali del settore. Al progetto di Fiumicino si aggiunge poi quello su Olbia: "Circa 7-8 mesi fa Atitech comprò, dalla liquidazione in bonis di Air Italy, i laboratori e tutto il magazzino e ci fu chiesto dalle istituzioni di non abbandonare le professionalità della compagnia e di valutare la possibilità di fare una iniziativa su Olbia nei due hangar sull'aeroporto un tempo utilizzati da Meridiana e Air Italy". Sia Fiumicino che Olbia rappresentano step fondamentali per l'obiettivo che da qualche anno a questa parte Atitech si è impegnata a raggiungere, conclude Gianni Lettieri: la creazione di un'infrastruttura unica dedicata alla manutenzione aeronautica a 360°.

Pierroberto Folgiero: innovazione green e digitale nel futuro di Fincantieri

L'AD Pierroberto Folgiero: "Ci sono due grandi onde che trascineranno il business di Fincantieri. I due macro trend crocieristica e militare, e poi altri due trend che sono orizzontali cioè innovazione verde e digitale".

Pierroberto Folgiero

Innovazione green e digitale: Pierroberto Folgiero disegna il futuro di Fincantieri

Leader nell'innovazione. Ha le idee chiare Pierroberto Folgiero, dallo scorso 16 maggio Amministratore Delegato di Fincantieri. Fin dalla sua prima uscita pubblica nel nuovo ruolo, l'AD ha sottolineato come a trascinare il business di Fincantieri siano "due grandi onde: i macro trend crocieristica e militare, e poi altri due trend che sono orizzontali cioè innovazione verde e digitale". E lo ha ribadito anche lo scorso 30 maggio intervenendo a Monfalcone all'evento organizzato per il varo della Explora I: "Penso che Fincantieri, essendo leader mondiale, sarà anche leader sulla innovazione tecnologica per quanto riguarda il gas, il carburante e tutti i progetti di decarbonizzazione, fino all'idrogeno stesso", ha sottolineato l'AD Pierroberto Folgiero. "Tanto passato ma anche tanto ancora da fare, facendo leva su una leadership indiscussa" che, nei programmi dell'AD, sarà declinata anche sui versanti dell'innovazione verde e digitale.

Pierroberto Folgiero al TGR Friuli Venezia Giulia: Fincantieri "azienda con un grande passato ma a prova di futuro"

Made in Italy, carburanti verdi e sostenibilità. Ne ha parlato ai microfoni del TGR Friuli Venezia Giulia l'AD di Fincantieri Pierroberto Folgiero lo scorso 30 maggio in occasione della visita nei cantieri di Monfalcone per il varo della Explora I. "Un'emozione incredibile. Si percepisce il lavoro delle persone che ci hanno lavorato. L'ingegno. Il Made in Italy", ha commentato l'AD nell'intervista. Pierroberto Folgiero anche in questa occasione ha ricordato l'impegno di Fincantieri nella sostenibilità: "Essere leader nella transizione energetica, nei carburanti verdi, nel gas, nell'idrogeno, quando questi nuovi scenari saranno industrialmente percorribili, significa lanciare anche da questo punto di vista il messaggio della forza di un'azienda con un grande passato ma a prova di futuro".

Municipia S.p.A.: innovazione digitale al servizio di borghi italiani e realtà locali

Municipia S.p.A.: incentivare l'evoluzione digitale di borghi e altre piccole realtà locali non significa solamente garantire una rete di connessione efficiente quanto piuttosto creare infrastrutture digitali in grado di abilitare servizi utili al tessuto sociale, locale e turistico.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: i borghi italiani e l'importanza di valorizzarne la ricchezza paesaggistica e culturale

È Municipia S.p.A. a disegnare i borghi del futuro. La società del Gruppo Engineering, al fianco di Comuni di ogni dimensione nei processi di Digital Transformation, punta a valorizzare il patrimonio culturale attraverso infrastrutture e piattaforme di conservazione e accesso dati in grado di abilitare servizi digital e nuovi contenuti: innovazioni tecnologiche che miglioreranno l'esperienza di un viaggio arricchendo i luoghi della cultura di contenuti all'avanguardia e coinvolgendo i turisti in visite virtuali. L'obiettivo è potenziare, attraverso il digitale, esperienze personalizzate sempre più coinvolgenti e gratificanti. E quando si parla della ricchezza paesaggistica e culturale dell'Italia è impossibile non pensare anche a realtà più piccole come i borghi: come si legge sui canali social del presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani è bene quindi "rivolgere la nostra attenzione anche verso una modernizzazione di quest'ultimi, intendendo il risultato di un processo evolutivo che corre parallelo al progetto di sviluppo dell'intero Paese, senza travisare natura e attitudini del particolare luogo e della sua popolazione".

Municipia S.p.A: l'impegno per una crescita sociale ed economica delle realtà locali, all'insegna della sostenibilità

In sostanza "si tratta di associare alla bellezza paesaggistica e alla "cultura ambientale" anche l'inclusività, la sostenibilità e attrattività mediante un passaggio di innovazione": come ricorda il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani guarda in questa direzione anche "il 'Piano nazionale borghi' che fa capo al Ministero della Cultura e che si inserisce nell'ambito del Pnrr con l'obiettivo di valorizzare e rendere maggiormente fruibili i luoghi attraverso una politica di avvicinamento delle persone". Il patrimonio culturale di ciascun borgo si pone al centro delle azioni proposte e una sua valorizzazione attiva "non può esonerarsi da una riconversione digitale dei luoghi": riqualificazioni abitative ma anche energetiche, mobilità sostenibile, sviluppo di realtà virtuali per tour itineranti fra le attrazioni storico-artistiche locali sono alcuni degli esempi che cita Stefano De Capitani sottolineando il valore di "una sinergia fra mondo della cultura e quello dell'innovazione digitale" che punti "allo sviluppo attrattivo dei borghi, utile a contrastare il depauperamento della popolazione e delle attività locali, attivando così la nucleazione sul nostro territorio di opportunità partendo proprio dalle testimonianze culturali che sono state così diffusamente espresse". In questa grande sfida Municipia S.p.A. riveste, insieme ai suoi partner, un ruolo strategico per il rilancio delle realtà locali.

Il percorso professionale che ha portato Cristina Scocchia a diventare AD di importanti aziende

"Come ti vedi tra 15 anni?", le chiedevano. "Mi vedo Amministratore Delegato", rispondeva Cristina Scocchia durante i primi colloqui. Dopo essere stata ai vertici di L'Oréal e KIKO, oggi è AD di Illycaffé.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: dall'esordio in Procter & Gamble ad Amministratore Delegato di L'Oréal

Classe 1973, Cristina Scocchia ha esordito professionalmente, ancora prima di laurearsi, presso la multinazionale americana Procter & Gamble, conosciuta grazie all'Università Bocconi in occasione di un career day. Dopo uno stage di tre mesi, durante i quali ha dato il 200%, viene assunta dall'azienda. Interessata principalmente al mondo beauty, le affidano invece un prodotto per dentiere: "Ho sviluppato una campagna di comunicazione per Kukident per l'Europa, poi mi hanno dato anche la responsabilità per gli States. Questa marca, non proprio la più affascinante del mondo, mi ha fatto crescere". Nel 2007 può finalmente coronare il suo sogno passando al settore beauty dove lavora con ruoli diversi fino a diventare Responsabile di Max Factor in 75 Paesi del mondo. "Non avrei potuto essere più contenta", conferma l'AD di Illycaffè. "Sentivo la responsabilità di metterci la faccia, di fare scelte anche difficili, sapendo che avrebbero reso più forte l'azienda". Nel 2013 arriva la chiamata da L'Oréal per riportare l'azienda alla crescita. Cristina Scocchia trascorre sei mesi nella capitale francese con l'obiettivo di conoscere da vicino la nuova realtà e successivamente si trasferisce a Milano. Nel corso dei quattro anni in qualità di AD, non solo riesce a ridare slancio alla filiale, ma si impegna a favore dello smart working permettendo ai dipendenti di lavorare da casa per quattro giorni al mese. "È stata una sfida professionale riportare la filiale alla crescita dopo anni di segni in meno sui bilanci", racconta. "Sono stati anni belli, adrenalinici, affascinanti".

Cristina Scocchia riporta KIKO a una crescita profittevole

Nel 2017 arriva una nuova sfida per Cristina Scocchia: riportare KIKO, azienda leader nel make-up per le giovani donne, a una crescita profittevole. A luglio di quello stesso anno viene quindi nominata Amministratore Delegato. "Nelle multinazionali come AD di una filiale - spiega - non gestisci la cassa, gli azionisti, il prodotto e l'internazionalità. E quindi mi sono detta: forse è il momento giusto per provare a fare davvero tutto, dalla a alla zeta". Scelte mirate e consapevoli le consentono di rilanciare il brand grazie a un piano industriale di incremento a tre anni attraverso 90 milioni di investimenti. Se da una parte c'è stata la drastica chiusura di 137 negozi su 1.000 (tra Stati Uniti, Germania e Regno Unito), dall'altra sono stati inaugurati 20 nuovi shop in Medio Oriente e Asia. I risultati non tardano ad arrivare. "Nel 2018 abbiamo chiuso a 596 milioni e un forte incremento della profittabilità", ha commentato Cristina Scocchia. In seguito all'accordo con la piattaforma di Alibaba, Tmall, il canale e-commerce ha inoltre registrato un +28%. "Per incontrare i gusti delle Millennial che non sono una fascia omogenea, ma abbastanza variegata - ha poi aggiunto - sono nate le collezioni targhettizzate che hanno raggiunto il 21% del fatturato totale con un incremento a doppia cifra rispetto al 2017".

Terna, eccellenza italiana dei Lavori Sotto Tensione

Gli addetti di Terna sono gli unici in Italia a poter effettuare interventi di manutenzione senza interrompere il servizio. La società è tra le poche in Europa a poter contare su di un centro di formazione LST altamente qualificato.

Terna, i dettagli della metodologia e i numeri del Gruppo

Pochi sono a conoscenza del fatto che la sicurezza e l'efficienza della rete elettrica nazionale è garantita quotidianamente dai tecnici di Terna. Il Gruppo infatti non solo è uno dei più grandi operatori indipendenti europei per la trasmissione di energia, ma è anche riconosciuto a livello internazionale per l'expertise maturata nell'ambito dei Lavori Sotto Tensione (LST). Si tratta di una metodologia d'intervento particolarmente complessa che tuttavia consente di mantenere gli impianti in funzione, garantendo sicurezza, efficienza, qualità e soprattutto continuità del servizio di trasmissione. Una competenza acquisita con anni di studio, ricerca e sviluppo che ha portato alla creazione di un team di 200 tecnici altamente specializzati, gli unici nel Paese a poter effettuare questa particolare tipologia di interventi. Oggi sono circa 75.000 i chilometri di linee elettriche gestite da Terna, ai quali si aggiungono 900 stazioni sul territorio nazionale e 26 interconnessioni con l'estero: "Per questo motivo - ha dichiarato Alessandro Trebbi, Head Of Asset Management del Gruppo - le attività di operation and maintenance rivestono un ruolo essenziale per garantire l'efficienza e la sicurezza alla rete di trasmissione. Ogni anno Terna effettua dai 1.800 ai 3.000 interventi sotto tensione, per circa 25.000 ore di attività, che vedono impegnati i tecnici precedentemente addestrati nel nostro centro di alta formazione di Viverone, in Piemonte".

Terna, le attività del Centro di Formazione dedicato ai Lavori Sotto Tensione

Terna è infatti uno dei pochi operatori a poter contare su un proprio centro di addestramento dedicato ai Lavori Sotto Tensione. Un laboratorio di operatori esperti, provenienti anche da altri Paesi, in cui è possibile formarsi su tecniche, metodologie innovative e soprattutto gestione del rischio. Trattandosi di un'attività particolarmente delicata, l'addestramento dei tecnici avviene seguendo protocolli di sicurezza ferrei e una volta completato consente di ricoprire ruoli fondamentali come quello di operatore di cestello con braccio isolante o responsabile di conduzioni dei lavori (preposti). Non è un caso che proprio lo scorso giugno Terna abbia coordinato la tredicesima edizione di ICOLIM, kermesse internazionale dedicata proprio ai LST e alle condivisione di best practices, nuovi strumenti e innovazioni tecnologiche: "Grazie ai colleghi che si occupano di queste attività, i soli abilitati a effettuare tali delicate operazioni sulla rete ad alta tensione su tutto il territorio nazionale - ha commentato Trebbi - riusciamo a mantenere integra ed efficiente la rete elettrica, massimizzando i benefici, anche economici, per il sistema elettrico del nostro Paese".

Claudio Descalzi: l’AD di Eni traccia la “strada per la pace” alla “Festa di Avvenire”

L'idea di Eni è quella di rinunciare a un po' di profitto per creare valore per la comunità: la vision del Gruppo nell'intervento dell'AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

"Festa di Avvenire": il messaggio dell'AD di Eni Claudio Descalzi sul valore dell'energia e della sostenibilità

L'energia dà vita al mondo: Claudio Descalzi lo ha sottolineato più volte lo scorso 28 giugno intervenendo alla "Festa di Avvenire" in programma a Matera. "L'energia normalmente porta i frutti e la vita. Dove l'energia non c'è, come in Africa, vediamo che le persone soffrono, non riescono a mangiare, non riescono a svilupparsi", ha aggiunto l'AD di Eni che, nel corso del panel "Italia ed Europa tra conflitti e nuovi bisogni" ha avuto modo di confrontarsi con il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario generale per la città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro, e con il Direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio non solo su energia ma anche su sostenibilità, dialogo e pace, i temi al centro della sesta edizione dell'evento. Ritornando all'energia, l'AD Claudio Descalzi ha fatto presente come l'Italia, oltre a disporre di due grandi fonti di energia (le rinnovabili e il gas), abbia anche un grande vantaggio su cui far leva: "Può permettersi di diversificare, perché prende energia dal Nord Africa, dall'Africa sub-sahariana". In quest'ottica è fondamentale rafforzare il dialogo: "Dobbiamo aprirci all'Africa, dobbiamo essere i loro compagni di viaggio e aiutarli a svilupparsi. L'Africa è un grande continente dove presto vivranno 2 miliardi di persone, senza energia e a rischio fame. Africa ed Europa sono due componenti eterogenee che si devono accoppiare per il bene di entrambi". La soluzione è collaborare, incentivando il legame tra azienda e territorio: "L'idea di Eni è quella di rinunciare a un po' di profitto per creare valore per la comunità. In Africa tutti hanno cercato petrolio, perché si esporta facilmente. Noi abbiamo cercato anche e soprattutto gas, perché abbiamo deciso di svilupparlo per i mercati domestici, così da dare energia al territorio. Il 78% del gas scoperto in Africa viene restituito al continente. Questo è diventato fondamentale negli ultimi 20 anni. Rinunciamo a un po' di profitti, investiamo sulle infrastrutture locali, li aiutiamo a lasciare il carbone e le biomasse, che nell'Africa subsahariana uccidono 350.000 persone all'anno. Questo nostro modo di agire ha creato una porta, un dialogo, un rapporto di reciproca credibilità".

Claudio Descalzi: c'è bisogno di passare da un concetto di profitto, cioè materiale, a un concetto di valore, spirituale

La forza del territorio, il valore della comunità. Claudio Descalzi ha ricordato le parole del Vangelo per spiegare quale sia "la chiave vera di comunità" e dove risieda: "Quando diamo agli altri diventiamo ancora più forti, perché gli altri ci rendono forti". Parole che oggi sembriamo aver dimenticato: "C'è bisogno di passare da un concetto di profitto, cioè materiale, a un concetto di valore, spirituale. Vale per un'azienda, vale per chi gestisce una comunità: se parliamo dei valori, che sono l'obiettivo finale che dobbiamo raggiungere e che per noi sono valori cattolici, allora apriamo le porte del nostro interlocutore". In questo momento, ha aggiunto l'AD riferendosi a quanto sta avvenendo nel mondo, "nessuno si sacrifica e tutti combattono, abbiamo perso proprio la connessione con la spiritualità. Io penso che ci siano dei momenti in cui riconoscere di essere deboli può diventare una forza. Ed è chiaro che se tu vuoi sempre essere più forte e non lo sei può esserci un problema. Quindi devi essere forte nelle tecnologie, nell'intelligenza, nella capacità di capire gli altri, non nel fare braccio di ferro". Parlando dello scenario attuale, Claudio Descalzi ha ribadito l'impegno di Eni nel garantire la sicurezza energetica senza rinunciare a proseguire nel percorso di transizione nonostante la complessità della sfida: "Noi abbiamo iniziato la trasformazione della società otto anni fa e abbiamo investito più di 7 miliardi di euro in tecnologie per le rinnovabili. Siamo partiti dal principio che ci vuole un mix energetico. Non possiamo pensare che un solo tipo di energia possa sostituire tutti gli altri. Nella storia non è mai successo. Dobbiamo usare tutte le tecnologie a disposizione: l'eolico, il solare, ma anche l'idrogeno, la fusione nucleare a cui ci stiamo avvicinando... ricordando però che la prima fonte energetica globale oggi è ancora il carbone. È bello parlare di futuro, ma dobbiamo ricordarci che noi viviamo in questo momento e abbiamo bisogno di energia e di togliere la CO2 che stiamo emettendo. Ci vogliono investimenti, non ideologie: un vettore energetico è uno strumento per l'uomo, non una fede".

L’azienda Ideal Standard: una storia di passione, entusiasmo, collaborazione, impegno e orgoglio

Ideal Standard, il bilancio della partecipazione al Salone del Mobile: "Passione, entusiasmo, collaborazione, impegno e orgoglio. Questi sono stati i punti di forza che hanno fatto la differenza durante questi ultimi giorni".

Ideal Standard

Ideal Standard: i punti di forza dell'azienda nell'esperienza al Salone del Mobile di Milano

Il bilancio della partecipazione di Ideal Standard alla 60esima edizione del Salone del Mobile di Milano è nelle parole che l'azienda leader nella progettazione di soluzioni per il bagno ha affidato ai suoi social: "Passione, entusiasmo, collaborazione, impegno e orgoglio. Questi sono stati i punti di forza che hanno fatto la differenza durante questi ultimi giorni". Per la prima volta negli oltre 100 anni della sua storia Ideal Standard ha preso parte alla prestigiosa manifestazione. L'esperienza si è rivelata davvero positiva: "Un buonissimo risultato raggiunto anche grazie all'unione di un Team, un'unica squadra che puntava ad un unico obiettivo, la nostra prima presenza al Salone del Mobile di Milano 2022, una delle più grandi e più importanti fiere mondiali legate al mondo dell'Interior Design".

Ideal Standard: le proposte presentate in occasione della partecipazione alla manifestazione internazionale

L'eleganza e la raffinatezza che contraddistinguono i prodotti di Ideal Standard hanno spiccato anche negli spazi che le sono stati riservati durante il Salone del Mobile: uno stand di 400 mq in cui l'azienda ha avuto modo di presentare alcune delle sue più recenti soluzioni. Dalla linea Atelier Collections con Solos, Calla, Joy Neo fino a Singular™, l'innovativo approccio nella progettazione degli ambienti bagno sviluppato per permettere ai clienti di individuare tra le proposte dell'azienda la soluzione giusta per ogni spazio e campo d'applicazione. Migliaia di prodotti che attraversano differenti stili, misure, prestazioni tecniche e funzioni specifiche e raccontano l'expertise di Ideal Standard, la storia ultra-centennale delle innovazioni introdotte nel settore, l'iconicità delle proposte dell'azienda, il valore intramontabile riconosciuto al design, l'attenzione nel soddisfare esigenze attuali e future dei propri clienti.

Carlotta Ventura intervistata da “Adnkronos”: puntare su transizione ecologica, no alternative

Carlotta Ventura sul ruolo di Life Company assunto da A2A: "Vogliamo raccontare il nostro purpose, la nostra ragion d'essere. Abbiamo scelto di definirci una Life Company quando stavamo scrivendo il nuovo Piano Industriale: ci occupiamo di acqua, aria, ambiente, terra ed energia, elementi fondamentali per la vita".

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: il Piano Industriale 2021-2030 mette a terra il purpose di Life Company

Intervistata da "Adnkronos", Carlotta Ventura ha evidenziato alcuni dei pilastri sui cui A2A ha incentrato il proprio passaggio da multiutility a Life Company: economia circolare, sostenibilità di lungo periodo, attenzione alla qualità della vita, trasparenza. Un riposizionamento in cui il Gruppo ha focalizzato l'attenzione sul proprio purpose, ovvero i valori, le idee e i principi che ne caratterizzano l'essenza più profonda. Come spiegato dalla manager a capo dell'Area Communication, Sustainability and Regional Affairs, tale presa di coscienza è avvenuta in concomitanza con la preparazione del Piano Industriale 2021-2030. "Ci occupiamo di acqua, aria, ambiente, terra ed energia, elementi fondamentali per la vita. Nel senso che ci occupiamo della qualità della vita delle persone e delle comunità che serviamo", ha specificato Carlotta Ventura ad "Adnkronos": "Il Piano Industriale, presentato a gennaio 2021, mette a terra il purpose di Life Company e ne è la realizzazione concreta".

Carlotta Ventura: la transizione ecologica è un obbligo, non abbiamo alternative

Superare il concetto di multiutility e abbracciare quello più autentico di Life Company: è questa la filosofia che ha condotto A2A verso un percorso incentrato sui servizi essenziali alla vita. Come illustrato da Carlotta Ventura nell'intervista, lo stesso intento è espresso nel Piano Industriale 2021-2030 che mette in campo, in dieci anni, investimenti pari a 18 miliardi di euro. Nello specifico, 11 per la decarbonizzazione e l'elettrificazione dei consumi (con un focus sulle rinnovabili e sulla flessibilità del sistema elettrico) e 7 per aree quali il recupero di calore disperso, la riduzione delle perdite idriche e la chiusura del ciclo dei rifiuti. "Stiamo lavorando all'aggiornamento del Piano e misureremo tutto quello che facciamo secondo i criteri della Tassonomia Europea", ha aggiunto Carlotta Ventura, rimarcando come la direzione da seguire sia quella della transizione ecologica. Per la manager, "un obbligo, non abbiamo alternative, è evidente che vada portata a termine cercando di non lasciare indietro nessuno nel passaggio tecnologico e culturale che stiamo attraversando". La sfida, conclude, comporta impegno da parte di tutti, poiché il ruolo di una Life Company si concretizza anche "nel comportamento quotidiano di ogni persona di A2A, un'azienda da 13.000 dipendenti, tutti occupati a dare il proprio contributo per una crescita sostenibile".

OTK Kart Group: BIC Capital, guidata da Nicola Volpi, fa il suo ingresso nel settore dei go-kart

L'azienda di go-kart sceglie il club deal targato BIC Capital e QCapital per avviare un nuovo percorso di crescita. A guidare il gruppo di investitori Nicola Volpi e Stefano Miccinelli: "OTK Kart Group leader di un settore in crescita".

Nicola Volpi

Con il contributo di Nicola Volpi la "Ferrari" dei go-kart si prepara a rafforzare la leadership

Consolidare il trend di crescita e rafforzare la propria posizione sui mercati internazionali: è l'obiettivo dell'operazione di M&A che ha di recente visto come protagonista OTK Kart Group. L'azienda di Prevalle, leader mondiale nella produzione di go-kart da competizione e proprietaria del noto marchio Tony Kart, ha deciso di affidarsi ad un gruppo di investitori guidato da Nicola Volpi e Stefano Miccinelli. Il club deal, organizzato da BIC Capital e QCapital, rileverà il 70% del capitale andando ad affiancare la famiglia Robazzi, che continuerà non solo a detenere la restante quota del 30%, ma anche a guidare il Gruppo attraverso Roberto Robazzi, che manterrà l'incarico di Presidente e Amministratore Delegato, con la figlia Erica confermata nel ruolo di Direttore Marketing. Dopo i risultati dello scorso anno (35 milioni di ricavi e 6 milioni di Ebitda), ai quali si aggiungono le previsioni più che positive del 2022, OTK Kart Group si avvia ad aprire una nuova fase della sua storia. L'ingresso di investitori primari come l'ex Permira Nicola Volpi consentirà un'ulteriore espansione a livello mondiale in un momento particolarmente propizio per il settore. Sono anni floridi per il business dei go-kart, grazie soprattutto ad un interesse sempre più diffuso verso la Formula 1. Nei mercati USA, Australia e Nord Europa cresce il numero di clienti-piloti pronti a seguire le orme dei campioni, la maggior parte dei quali ha iniziato proprio sui circuiti di go-kart. Proprio nella Squadra corse di OTK Kart Group, la "Tony Kart Racing Team", hanno corso piloti del calibro di Michael e Mick Schumacher, Sebastian Vettel, Carlos Sainz e Jarno Trulli.

Il commento di Nicola Volpi sull'operazione

"Siamo davvero onorati - hanno dichiarato Nicola Volpi (BIC Capital) e Stefano Miccinelli (QCapital) - di entrare a far parte della famiglia di OTK Kart Group, una importante eccellenza del tessuto imprenditoriale del nostro Paese che da decenni è leader mondiale di un interessante settore. Insieme vogliamo contribuire a disegnare e implementare una nuova pagina della sua gloriosa storia". Tra gli obiettivi del nuovo percorso c'è anche la volontà di rafforzare la presenza dell'azienda in segmenti come la produzione e vendita di kart da noleggio per uso amatoriale: "Non vediamo l'ora - ha commentato l'AD Roberto Robazzi - di lavorare al fianco dei nuovi prestigiosi partner per intraprendere nuove sfide e continuare a costruire il futuro di OTK Kart Group a vantaggio dei dipendenti, dei clienti e di tutti gli appassionati". QCapital è una società specializzata in investimenti di private equity e dal suo lancio nel 2021 ha già organizzato un club deal con Intermonte Sim per investire nel made in Italy. È guidata dal Presidente Miccinelli e dall'AD Francesco Niutta. BIC Capital è stata fondata dagli ex Permira Nicola Volpi, dall'AD Antonio Zaccheo, Francesco De Mojana e Carlos Mallo: Nashi Argan e Bomaki i marchi in cui la società ha investito nel 2022.

Paolo Gallo: digitalizzazione ed efficienza energetica i driver del nuovo Piano di Italgas

Italgas punta a diventare gestore hi-tech e mette sul piatto 8,6 miliardi di investimenti. Risorse che, spiega Paolo Gallo al "Corriere della Sera", verranno destinate non solo alla digitalizzazione ma anche alla gestione idrica e all'efficienza energetica.

Paolo Gallo

Crisi energetica, Paolo Gallo: "Gas a sufficienza per il prossimo inverno, ma risorse non sono infinite"

Con il nuovo Piano industriale 2022-2028 Italgas dà ulteriore impulso al processo di digitalizzazione del network e si prepara a rivestire un ruolo centrale nel processo di transizione energetica del Paese. Un passaggio fondamentale che, considerata la crisi energetica in atto e le possibili ripercussioni del conflitto ucraino, va portato a termine nel minor tempo possibile. Ne ha parlato Paolo Gallo in una recente intervista pubblicata sul "Corriere della Sera". Una situazione "non facile", ha commentato l'AD del Gruppo, ma che Governo ed ENI stanno affrontando con ottimi risultati: grazie ai flussi alternativi provenienti da Nord Africa, Nord Europa e Azerbaijan, oggi l'Italia ha raggiunto il 60% circa di riempimento della capacità di stoccaggio: "In definitiva posso prevedere che il prossimo inverno dovremmo avere gas a sufficienza". Il Price cap al prezzo del gas proposto dal Governo italiano, aggiunge, è un'iniziativa "giusta e doverosa". Ma le risorse, avverte Paolo Gallo, non sono infinite e l'Italia non può permettersi di sprecarle. Ecco perché nella nuova strategia di Italgas fanno capolino, oltre ai nuovi gas rinnovabili, anche efficienza energetica e gestione idrica.

Paolo Gallo: "Disponibili all'acquisizione di reti idriche. A Torino un nuovo centro sull'innovazione"

Attualmente la rete del gas ha dispersioni intorno allo 0,1%. Il discorso appare ben diverso per la corrente elettrica e soprattutto per l'acqua, commenta Paolo Gallo, con la prima che presenta perdite del 10% e la seconda con picchi del 40%. Trasferire il know-how acquisito da Italgas alle reti idriche permetterebbe di ridurle in tempi brevi: "Un problema che questa estate è particolarmente sentito per via della siccità. Perciò siamo disponibili a valutare l'acquisizione di reti idriche o anche partnership industriali". La chiave di tutto è nella tecnologia, secondo l'AD la sfida principale della transizione. Italgas conta di portare a termine la digitalizzazione del network già entro il 2023, destinando al processo 2,7 miliardi degli 8,6 previsti dal Piano. Oltre alla manutenzione predittiva e agli interventi in remoto, una rete interamente digitalizzata consentirà ad Italgas di "accogliere tecnologie reverse flow per poter ospitare i nuovi gas, biometano e idrogeno". Anche l'efficienza energetica rientra tra le priorità della nuova strategia: "Attraverso le nostre Esco, Seaside e la torinese Fratelli Ceresa, vogliamo creare un grande polo nazionale che si occupi di efficienza energetica a tutto tondo. E lo faremo attraverso acquisizioni e aggregazioni. Abbiamo previsto 400 milioni di euro di investimenti, il doppio rispetto allo scorso piano". A conferma dell'importanza rivestita dall'innovazione, entro il 2024 il Gruppo guidato da Paolo Gallo intende inaugurare a Torino un centro di ricerca e formazione su competenze digitali, biometano e idrogeno verde: "Attraverso un know-how con pochi eguali al mondo, permetterà alle nostre reti e ai nostri impianti di continuare a giocare un ruolo strategico nella transizione energetica".

Alessandro Benetton: “Io vittima dell’effetto Mandela”

A volte il cervello umano "ripara" la memoria con ricordi errati, che possono trasformarsi in credenze collettive. Ne parla Alessandro Benetton nel suo ultimo video Youtube.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: cosa ha scoperto grazie all'errore su Einstein

Quando si parla di Einstein, molti danno per scontato che la carriera scolastica del noto fisico non sia stata delle più brillanti. Si tratta tuttavia di una leggenda metropolitana: lo scienziato non solo eccelleva nelle materie scientifiche, ma non fu bocciato neanche una volta. Un falso ricordo di cui è stato vittima di recente anche Alessandro Benetton. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, ha dichiarato l'imprenditore nell'ultima puntata di #UnCaffèConAlessandro: "Grazie a questo errore sono venuto a conoscenza di un fenomeno interessante e molto particolare, l'effetto Mandela, detto anche 'falso ricordo'. Si verifica nel momento in cui abbiamo un deficit di memoria e il nostro cervello cerca di tappare il buco con delle spiegazioni che, anche se sono plausibili, non sono vere". La maggior parte delle volte si tratta di ricordi personali, con un effetto limitato alla sfera privata. A volte capita tuttavia che il falso ricordo, come nel caso di Einstein, si faccia strada nella memoria collettiva. L'effetto Mandela è stato identificato dall'autrice Fiona Broome, che nel 2009 scoprì di aver creduto per anni che il Nobel per la pace fosse morto in prigione negli anni '80, mentre fu liberato nel '90 e morì nel 2013: "Potrà sembrare un banale errore - commenta Alessandro Benetton - ma Broome si rese conto che non era l'unica a ricordare la storia nel modo sbagliato. Si trattava di una falsa memoria condivisa, a cui molti aderivano perché abituati alle credenze comuni".

Alessandro Benetton: le ripercussioni dell'effetto Mandela sulla collettività

Dall'esperienza della Broome nasce il sito mandelaeffect.com, in cui cominciarono ad essere elencati tutti quei casi che potevano rientrare nell'effetto Mandela. Lo stesso Alessandro Benetton parla ad esempio dell'iconica frase recitata dalla Regina Cattiva di fronte allo Specchio Magico, con la frase corretta che non recita 'Specchio, specchio delle mie brame' ma 'Specchio, servo delle mie brame'. "Per me è pazzesco pensare che tutti possono convincersi di qualcosa di falso, a tal punto da cambiare la percezione collettiva. Tutta la vita ho sentito dire che Einstein era stato bocciato e ormai lo davo per scontato. Un po' mi dispiace - aggiunge con ironia Alessandro Benetton - perché l'idea che un genio come Einstein fosse stato bocciato per me era stata molte volte uno spunto motivazionale. Sempre Einstein però diceva che una persona che non ha mai commesso errori è una persona che non ha imparato nulla di nuovo. Per questo ringrazio l'autore dell'articolo che mi ha fatto notare l'errore: da un lato ho realizzato che la mia non è una memoria infallibile, dall'altro ho trovato una scusa per imparare qualcosa di nuovo".

L’azienda Ideal Standard: una storia di qualità e innovazione che dura da oltre 100 anni

Ideal Standard, leader nella performance da oltre 100 anni: nelle collezioni progettate dall'azienda l'incontro tra design e funzionalità.

Ideal Standard

Ideal Standard: in Solos l'expertise dell'azienda nel coniugare design e performance

L'azienda leader nella progettazione di soluzioni per il bagno, Ideal Standard, l'ha presentato ufficialmente a inizio giugno in occasione della sua prima, storica partecipazione al Salone del Mobile di Milano. Solos incarna l'essenza del minimalismo: prodotto "icona" della linea Atelier Collections, è un'innovativa combinazione di lavabo e miscelatore totalmente integrato. Le tecnologie ad alta performance di cui si compone restituiscono uno straordinario impatto visivo. Il design minimalista e i bordi sottili del lavabo, realizzati grazie alla tecnologia Diamatec®, trasmettono una sensazione di leggerezza ed eleganza senza tempo. La sofisticata struttura del miscelatore completamente integrata va ad esaltare ancora di più la purezza del design. Solos, dotato di funzioni di risparmio idrico e tecnologia moderna, è stato progettato da Ideal Standard nell'ottica di creare un perfetto connubio tra design e performance. È disponibile dal 2023.

Ideal Standard: da Diamatec® a Intellimix®, oltre 100 anni di innovazioni che hanno fatto la storia del settore

Diamatec® è una delle innovazioni introdotte da Ideal Standard che hanno contribuito a rivoluzionare l'intero settore e a impreziosirne la storia ultra-centennale. L'azienda leader dello stile moderno lavora da sempre in collaborazione con università, architetti, urbanisti e società edili leader in tutto il mondo nell'ottica di modellare positivamente il futuro del vivere moderno. Know-how, capacità ed esperienza leader del settore confluiscono in una gamma di prodotti sapientemente progettati per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, presenti e futuri. Tra questi Diamatec®, sviluppato tramite una miscela esclusiva di allumina e chamotte per ottenere i design più sottili e precisi in ceramica. Ne è derivato un nuovo materiale che consente ai designer di ottenere quasi l'impossibile: design altamente complessi e difficili abbinati a robustezza e durabilità senza precedenti. Tra le innovazioni di Ideal Standard presentate di recente al Salone del Mobile anche Intellimix®, il miscelatore touch-free intelligente che semplifica l'igiene con un'erogazione a tempo di acqua e sapone dallo stesso dispositivo. Il suo ciclo di lavaggio ottimizzato, completamente touch-free, riduce la diffusione dei batteri e virus. Intellimix® non si limita a garantire livelli superiori di igiene, ma consente di ridurre i costi di gestione, migliorare la sostenibilità e semplificare la manutenzione.

Municipia S.p.A.: Smart City e inclusione sociale, l’impegno della società del Gruppo Engineering

Municipia S.p.A. affianca numerosi Comuni italiani nella messa a terra di progetti che attraverso le nuove tecnologie puntano a raggiungere importanti obiettivi di inclusione sociale.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: il fulcro della partecipazione attiva dei cittadini nella Smart City

La digitalizzazione e la crescente domanda di servizi digitali, come Municipia S.p.A. ha modo di appurare quotidianamente nei progetti che porta avanti in tutto il Paese, cambiano il modo in cui i cittadini utilizzano i servizi pubblici e il modo in cui il valore viene co-creato tra organizzazioni pubbliche, aziende, cittadini e altri partner. Per le città questo impone un'evoluzione dell'attuale modello di pianificazione centralizzata verso uno più aperto e collaborativo che coinvolga sempre più significativamente i cittadini e le realtà del territorio. "Quello che accade intorno a noi modifica le nostre esigenze e priorità. La pandemia ne ha dato un segno tangibile nell'evoluzione delle città, dove è palesemente aumentato il senso di comunità e dove i settori smart hanno dato luogo all'intensificarsi delle interazioni fra abitanti e contesti digitali", osserva il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani spiegando come nella multidimensionalità della Smart City la trasformazione dei contesti urbani si coniughi "in maniera imprescindibile con il coinvolgimento attivo nella vita sociale dei suoi abitanti attraverso le nuove tecnologie, soprattutto se tale coinvolgimento è legato ad aspetti che vanno ad accrescere la qualità e sostenibilità del proprio ambiente di vita".

Municipia S.p.A.: interazione tra uomo e ambiente smart, la vision della società

In Italia, come osserva il presidente di Municipia S.p.A., ad aver raggiunto "importanti obiettivi di inclusione sociale" sono ad esempio Milano, Bologna, Torino: "Il capoluogo lombardo vede il suo punto di forza non solo nello sviluppo efficiente di infrastrutture tecnologiche all'avanguardia, ma anche nel forte utilizzo dei servizi digitali da parte dei cittadini. Positivi anche gli obiettivi raggiunti da Bologna e Torino, che accelerano il proprio sviluppo smart in termini di inclusione sociale e di skill dei cittadini". In questo quadro si inserisce Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering che "affianca numerosi Comuni italiani nella messa a terra di progetti mirati grazie alle nuove tecnologie: proprio Bologna, che ho appena citato, ne è un esempio". In una società "sempre più attenta alle opportunità e capacità di interazione del cittadino (o del visitatore) con gli ambiti multisettoriali delle città (mobilità, turismo, welfare, ecc.)", il "fattore umano" rappresenta dunque "una reale discriminante nel valutare lo sviluppo innovativo del contesto cittadino". La concezione umano-centrica, come spiega infine Stefano De Capitani, arriva ad assumere "un ruolo attivo di confronto e dialogo fra individuo e comunità con l'ambiente smart: un aspetto cruciale per la crescita delle nostre città".

Il quotidiano “La Discussione” intervista il Presidente di Atitech Gianni Lettieri

Intervistato dal quotidiano "La Discussione", Gianni Lettieri interviene su diversi temi d'attualità, tra i quali il conflitto Russia - Ucraina, e svela i progetti futuri di Atitech.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: cosa significa la guerra tra Russia e Ucraina per le nostre aziende

"È una tragedia inaspettata - afferma il Presidente di Atitech riferendosi al conflitto in Ucraina - arrivata proprio quando stavamo venendo fuori dal disastro pandemia, il mio timore è che duri troppo". L'Europa è già stata messa allo stremo da oltre due anni di pandemia e la guerra dietro casa nostra sta esasperando ulteriormente la situazione. A pagarne le conseguenze, come sottolinea Gianni Lettieri, saranno le aziende, i mercati e le famiglie. Esempi papabili degli effetti del conflitto si possono trovare ormai ovunque. "Abbiamo tre aerei a Capodichino, di compagnie russe, che sono fermi; finiti ma che non possono ritirare, immagino cosa possa significare per tante aziende manifatturiere", riporta il Patron di Atitech, secondo il quale "le diplomazie Europee devono agire tempestivamente per arrivare alla pace, con proposte concrete", in particolare se si considera che "il trascorrere del tempo porta seri problemi, soprattutto per l'impennata dell'inflazione".

Gianni Lettieri: il futuro di Atitech

Negli ultimi anni l'azienda specializzata nella manutenzione di aeromobili è cresciuta davvero tanto. "È stata conclusa l'acquisizione del 70% di SEAS, società di manutenzione di linea con sede a Bergamo e basi in tutta Italia; il restante 30% è rimasto ai due soci fondatori, che continueranno a gestire l'azienda. Inoltre, è stato chiuso il contratto con IAI - società aerospaziale Israeliana - per la conversione dei 737 Boeing da passeggeri a cargo", racconta il Presidente. Nel futuro di Atitech c'è Fiumicino. Gianni Lettieri riporta infatti che l'azienda ha partecipato al bando di gara per la vendita del ramo maintenance di Alitalia in amministrazione straordinaria. Questo significherebbe "rilevare tutta la parte di manutenzione che Alitalia faceva su Fiumicino". Al momento la trattativa sembrerebbe essersi conclusa con l'acquisizione da parte di Atitech del ramo manutenzione. Oltre a questo, un altro importante progetto riguarda invece la manutenzione e l'allestimento di business jet nei due hangar di Olbia un tempo utilizzati da Meridiana e Air Italy.

Alessandro Bernini: a Maire Tecnimont nuovi contratti per 96 milioni di dollari, il focus

Maire Tecnimont: le considerazioni dell'AD Alessandro Bernini in relazione ai nuovi contratti che le controllate Tecnimont e Stamicarbon si sono aggiudicate per progetti in Nigeria, in Europa, Medio Oriente ed Estremo Oriente.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: Maire Tecnimont, nuovi contratti per un valore di circa 96 milioni di dollari

L'Amministratore Delegato Alessandro Bernini ne ha così sottolineato il valore: "Questi nuovi contratti confermano la solida diversificazione geografica del nostro backlog e l'affidabilità della nostra proposta di valore technology-driven". Maire Tecnimont ha annunciato che le sue controllate Tecnimont e Stamicarbon si sono aggiudicate nuovi ordini e integrazioni per licensing, servizi di ingegneria ed attività di engineering, procurement e construction (EPC) per un valore complessivo di circa 96 milioni di dollari. I contratti sono stati aggiudicati da clienti internazionali in Nigeria, in Europa, Medio Oriente ed Estremo Oriente, a riprova di quanto sottolineato in merito dall'AD Alessandro Bernini.

Alessandro Bernini, AD di Maire Tecnimont: onorati di supportare la Nigeria

Maire Tecnimont, guidata dall'AD Alessandro Bernini, si è aggiudicata in particolare un contratto FEED da African Refineries Port Harcourt Limited per la realizzazione di un impianto di raffinazione della capacità di 100.000 barili al giorno, che sarà operativo nel 2025. L'impianto sarà realizzato all'interno del complesso di raffinazione di Port Harcourt, dove Tecnimont sta già eseguendo un contratto EPC per i lavori di ammodernamento del complesso. Il contratto comprende inoltre uno studio di fattibilità per un'unità indipendente dell'impianto, destinata alla produzione di biocarburante sostenibile per l'aviazione ("SAF" - Sustainable Aviation Fuel, o BioJet), che sarà basato sul portafoglio di iniziative verdi di NextChem, e userà i rifiuti organici come feedstock. "Siamo onorati di supportare la Nigeria sia nello sprigionare maggior valore aggiunto dalla trasformazione delle risorse naturali, sia nello sviluppo concreto dell'economia circolare per la prima volta nel Paese, considerato che il BioJet è una delle soluzioni più efficaci per ridurre l'impronta carbonica del settore dell'aviazione a livello globale", ha evidenziato l'AD Alessandro Bernini.

Da una collaborazione con ICS Maugeri S.p.A. nasce il poliambulatorio Codognosalute

ICS Maugeri S.p.A. collabora all'apertura di un importante centro medico specializzato nella città di Codogno, luogo simbolo della prima ondata di Coronavirus in Italia.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: con il nuovo poliambulatorio ampliamo l'offerta sanitaria della città

Si è tenuta lo scorso giovedì 20 giugno la cerimonia di inaugurazione del poliambulatorio Codognosalute, il centro medico specializzato nato in collaborazione con ICS Maugeri S.p.A. Al taglio del nastro era presente anche il parroco Iginio Passerini che ha dato la sua benedizione. Lo studio medico polispecialistico propone un'ampia gamma di prestazioni in regime privato e si rivolge principalmente ai cittadini di Codogno e della Bassa Lodigiana. Tra le specialità mediche messe a disposizione dal centro ci sono: cardiologia, otorinolaringoiatria, oculistica, ecografie cliniche, ginecologia e dermatologia. Per il Presidente di Lodisalute e Codognosalute, Guido Duccio Castellotti, si tratta di "un'occasione importante per Codogno" e di "un'iniziativa del territorio per il territorio". Come è tipico delle attività di ICS Maugeri S.p.A., anche la nuova realtà di Codogno si caratterizzerà per un atteggiamento etico che mette il paziente al centro.

La storia di ICS Maugeri S.p.A.

Il primo nucleo della società prende vita nel 1965, anno in cui viene istituita su iniziativa della Fondazione Salvatore Maugeri la prima Clinica del Lavoro. Fin dagli esordi la realtà si impegna nel campo clinico-assistenziale, preventivo, della ricerca e della formazione degli operatori della sanità. L'attività è quindi incentrata sull'aspetto clinico-assistenziale e sulla ricerca, interessandosi della diagnosi e della cura di malattie professionali, ma anche della prevenzione e definizione dei rischi che derivano dalle attività produttive, e della riabilitazione di pazienti affetti da patologie di natura cardiovascolare, respiratoria o neuromotoria. Nell'ottobre del 2016 tutte le attività sanitarie vengono ufficialmente conferite a ICS Maugeri S.p.A., che oggi è presente su tutto il territorio nazionale con diversi Istituti Scientifici, Unità di Riabilitazione inserite all'interno di strutture sanitarie pubbliche e Centri di Ricerca e Prevenzione.

FS Italiane, Luigi Ferraris a colloquio con i vertici UE per presentare il nuovo Piano Industriale

Cambiamento climatico e transizione impongono una visione strategica di ampio respiro. Con il suo nuovo Piano, Ferrovie dello Stato Italiane è pronta ad espandersi sui mercati europei e contribuire al processo. A dirlo è l'AD Luigi Ferraris, volato a Bruxelles per presentare la strategia.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris al Rail Forum Europe: "Il nuovo Piano FS pensato per affrontare le sfide di oggi"

Aumentare la capacità ferroviaria, raddoppiare la quota merci trasportata su rotaia e contribuire alla transizione green puntando su autoproduzione ed efficienza energetica. Sono gli obiettivi principali del nuovo Piano Industriale 2022-2031 di Ferrovie dello Stato Italiane. Investimenti per oltre 190 miliardi che tuttavia non si limiteranno ai confini nazionali: il Gruppo guidato da Luigi Ferraris intende assumere un ruolo da protagonista anche in Europa, facendosi promotore di servizi di mobilità sempre più sostenibili e interconnessi. È quanto annunciato dallo stesso AD a Bruxelles in occasione della due giorni promossa sul tema da Rail Forum Europe lo scorso 21 e 22 giugno. Il manager ha colto l'occasione per illustrare a Commissari e membri del Parlamento europeo i dettagli della nuova strategia di FS Italiane e gli effetti sulla mobilità attesi da qui ai prossimi dieci anni. Il Piano, ha dichiarato Luigi Ferraris, "è orientato a rispondere alle sfide senza precedenti che affrontiamo oggi, ed è stato progettato sullo sfondo delle grandi trasformazioni globali in corso". Uno sforzo ambizioso, quello del Gruppo, che prevede anche un profondo riassetto organizzativo. Nascono infatti i nuovi poli Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano, grazie ai quali FS Italiane potrà perseguire tre nuove iniziative: "L'efficienza energetica, un presidio coordinato sulle attività internazionali, nonché la creazione di un'unità centrale di servizi condivisi per le società controllate. Con la nuova governance - aggiunge Luigi Ferraris - rafforzeremo, inoltre, le sinergie tra le società operanti all'interno del Gruppo aumentandone l'efficienza e l'efficacia operativa".

Luigi Ferraris: "Nostra attenzione è su reti TEN-T. Puntare a mobilità intermodale"

Centrale nel Piano di Ferrovie dello Stato Italiane l'integrazione con le reti europee: "Se oggi siamo in grado di esprimere la nostra visione su scala europea - ricorda Luigi Ferraris - è grazie all'apertura dei mercati nazionali e servizi ferroviari introdotti a livello UE, e alla progressiva creazione di un unico insieme di norme tecniche oltre i confini dell'Unione". Il lavoro finora svolto sull'ERTMS (European Rail Traffic Management System) e sulla creazione di reti funzionali in tutta Europa va tuttavia accelerato: "Le reti TEN-T sono vitali e strumentali alla nostra visione, e seguiamo con grande interesse il dibattito sulla revisione del regolamento, in quanto è un fattore chiave per il trasferimento modale e per la sua crescita economica". Il trasporto ferroviario è solo uno dei tanti attori della mobilità e le sfide della competitività impongono un cambio di passo: "L'Unione Europea deve migliorare la qualità della sua connettività transfrontaliera con l'obiettivo di integrare non solo le principali città, capitali, hub multimodali, ma anche aeroporti in una moderna rete ad alta velocità, così come i servizi di trasporto merci". Per Luigi Ferraris l'impegno finora mostrato dalle Istituzioni europee sul cambiamento climatico e sulla transizione (Next Generation EU, il National Recovery and Resilience Faciilty e il più recente RePower EU) sono indizi di una visione strategica lungimirante e di ampio respiro: "Le istituzioni europee svolgono un ruolo cruciale nella definizione delle regole e degli obiettivi di domani, e non potevamo non guardare alla dimensione europea nella definizione delle nostre strategie".

Ideal Standard, al Salone internazionale del Bagno spazio all’innovativo miscelatore Intellimix®

Con la pandemia l'attenzione all'igiene delle mani è sempre più marcata. Frutto dell'esperienza di Ideal Standard, Intellimix® è un connubio tra innovazione, design e sostenibilità.

Ideal Standard

Ideal Standard: Intellimix®, nuovi livelli di igiene negli spazi condivisi

Attiva da oltre 100 anni nella progettazione di soluzioni per il bagno, Ideal Standard è un'azienda estremamente consapevole della necessità di continuare a ridefinire gli standard e progettare soluzioni innovative che consentano livelli sempre più elevati di igiene. Intellimix® è la risposta alle esigenze del mondo moderno: un miscelatore touch-free intelligente che, erogando acqua e sapone in quantità predefinite, garantisce allo stesso tempo igiene superiore, riduzione dei costi di gestione e attenzione alla sostenibilità. Con Intellimix® gli utenti degli ambienti condivisi vengono incoraggiati a lavarsi le mani utilizzando sempre il sapone, rispettando quindi le ultime indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul contrasto ai contagi e alle infezioni. Grazie al display TFT, l'innovativo miscelatore targato Ideal Standard condivide con gli utenti anche le istruzioni per un lavaggio ottimale, indicando tempi di risciacquo e insaponatura. La sua tecnologia garantisce un risparmio di sapone e di acqua che va dall'80% all'85%, consentendo sia il controllo dei costi che degli sprechi.

Ideal Standard: Intellimix® desta curiosità al Salone del Bagno 2022

Due i modelli di rubinetti smart disponibili, uno per il montaggio a parete e l'altro da appoggio. La serie Intellimix®, che oltre al classico colore cromato offre anche l'elegante versione in Nero Onyx, è stata realizzata dallo studio di design Palomba Serafini Associati e recentemente è stata presentata anche in occasione del Salone internazionale del Bagno 2022. Per la prima volta nella sua storia centenaria Ideal Standard ha infatti preso parte all'evento milanese. In uno spazio di 400mq realizzato dal Chief Designer Officer Roberto Palomba, l'azienda ha esposto le novità della famiglia Atelier Collections. Oltre ad osservare le nuove collezioni come Calla e Joy Neo, i visitatori hanno avuto l'opportunità di testare con mano l'efficienza di Intellimix®, che ha riscosso un notevole successo soprattutto per il contributo che offre in termini di sostenibilità sia dal punto di vista ambientale che economico. Il miscelatore touch-free è infatti una delle molteplici testimonianze del percorso intrapreso dall'azienda su decarbonizzazione, economia circolare e responsabilità sociale.

Private banking sempre più digital, parla l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa

Rilanciare un settore tradizionale come il private banking grazie alle opportunità offerte dall'innovazione. È la strategia perseguita da Banca Generali, uno dei primi istituti a sviluppare piattaforme digitali dedicate.

Private banking, l'approccio fintech di Banca Generali

L'evoluzione dei servizi finanziari appare sempre più legata allo sviluppo delle nuove tecnologie. Per le banche aprirsi al fintech non è più un'alternativa ma una scelta obbligata, con i clienti del private banking che oggi sono alla ricerca di customer experience in grado di sfruttare appieno i vantaggi del digitale. Un percorso che Banca Generali persegue con successo ormai dal 2015. A ricordarlo è l'Amministratore Delegato Gian Maria Mossa durante l'ultima edizione del Salone del Risparmio, tenutasi a Milano dal 10 al 12 maggio. Il manager ha preso parte alla tavola rotonda sul fintech, moderata dallo scrittore e youtuber Marco Montemagno e alla quale hanno partecipato anche il fondatore e AD di Illimity Bank Corrado Passera, il Marketing & Digital Director di AC Milan Lamberto Siega e la VP of Growth di Remote Elisa Rossi. "Siamo stati tra i primi a dotarci di una piattaforma di open banking - ha detto Mossa sul palco - Già nel 2015 abbiamo messo a disposizione della nostra rete di banker uno strumento in grado di guidare le scelte di pianificazione patrimoniale della clientela oltre la tradizionale sfera finanziaria, guardando anche alle proprietà immobiliari, alla fiscalità, al passaggio generazionale e alla gestione dell'impresa". Sette anni in cui Banca Generali è stata in grado di andare oltre il private banking tradizionale orientandosi verso un modello di digital wealth management in grado di integrare anche i servizi fintech.

Private banking: le attività di Banca Generali in ambito fintech

Oggi l'Istituto italiano leader nel private banking è pronto ad un ulteriore passo in avanti, come dimostra il lancio a inizio 2022 di BG Conio. La nuova piattaforma, la prima sviluppata da una banca italiana, è dedicata al mercato delle criptovalute e conta già una base di circa 20mila clienti. "Sono convinto che la blockchain porterà una grande innovazione in termini di semplicità, trasparenza, accesso ed efficacia a differenti modelli di servizio nell'industria finanziaria - ha detto l'AD di Banca Generali, che ha poi aggiunto - È importante aprirsi alle novità e comprendere la portata della tecnologia nell'evoluzione del nostro lavoro". Nata da una partnership con la società fondata da Vincenzo di Nicola e Christian Miccoli, BG Conio consente una compravendita di Bitcoin in totale autonomia e soprattutto sicurezza, senza uscire dall'ecosistema dell'Istituto. Per Gian Maria Mossa le monete digitali rappresentano il futuro del private banking e dei servizi finanziari in generale: "Credo sia molto positivo che anche in Italia gli organismi preposti stiano guardando in chiave costruttiva a questo percorso di innovazione che può aprire a nuove opportunità. Penso ad esempio alle applicazioni nei pagamenti o nelle dinamiche di fidelizzazione e creazione di experience sfruttando il mondo dei token".

Fabrizio Di Amato (Maire Tecnimont): “Possiamo produrre dai rifiuti il 10% del fabbisogno energetico”

La partenza a rilento del Pnrr rende necessario il coinvolgimento diretto di competenze e capitali dell'industria privata. A spiegarlo è Fabrizio Di Amato a "Il Giornale d'Italia".

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: Pnrr opportunità unica per la transizione, serve slancio verso le imprese

Energia e Pnrr: a parlare delle opportunità offerte dalle risorse europee anche Fabrizio Di Amato. Il Presidente del Gruppo Maire Tecnimont, leader nella trasformazione delle risorse naturali, è stato intervistato da "Il Giornale d'Italia" in occasione del "Forum Masseria". Tenutosi dal 27 al 29 maggio scorsi, l'evento è stato promosso per discutere delle risorse europee in relazione a temi strategici quali digitalizzazione, infrastrutture e salute. L'imprenditore è intervenuto come relatore al panel "L'economia dell'energia: quali prospettive con il Pnrr?". Il Piano, ha dichiarato al termine dell'incontro rispondendo alle domande de "Il Giornale d'Italia", rappresenta "un'occasione unica" per rilanciare l'economia del Paese e avviare il cambio di paradigma energetico. Soprattutto considerato il contesto: "Abbiamo un Governo con un Ministro dedicato alla transizione ecologica, quindi il tema energetico è tra quelli sul tavolo - sottolinea Fabrizio Di Amato, che aggiunge - con il Pnrr abbiamo tanti capitali a disposizione e abbiamo anche tante competenze". Il Presidente di Maire Tecnimont spinge per un maggiore coinvolgimento dell'industria dei privati: "Per colmare questo gap delle competenze bisognerebbe coniugare di più e avere più slancio da parte dello Stato verso le imprese".

Fabrizio Di Amato: con Maire Tecnimont investiamo nel gas di sintesi

Utilizzando l'enorme patrimonio culturale e di competenze accumulato dai player italiani, è possibile raggiungere due obiettivi. Sotto il punto di vista energetico, spiega Fabrizio Di Amato, le tecnologie oggi disponibili consentono di accelerare sull'autonomia energetica: "Come Gruppo abbiamo investito tantissimo nel fare dei nuovi prodotti che oggi noi importiamo, compreso il gas di sintesi, che potrebbe essere una risposta al problema. Abbiamo stimato che producendo e recuperando tutti i rifiuti che vanno oggi in discarica, si potrebbe produrre circa il 10% del gas necessario per il fabbisogno termoelettrico italiano". Lato Pnrr, coinvolgere l'industria significherebbe accelerarne la programmazione, moltiplicarne le risorse e offrire supporto alla Pubblica Amministrazione: "Sono convinto che se lavoriamo in questa direzione il Pnrr può essere un'opportunità straordinaria. Immaginiamo che tutti questi capitali a disposizione vengano levereggiati con capitali privati e finanziamenti del mondo del credito: possiamo moltiplicare per sei quello che oggi sono le somme a disposizione. Sono positivo - conclude Fabrizio Di Amato - dobbiamo rimboccarci le maniche e dare quell'impulso al Paese che tanto si aspetta".

Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris: “Con il nuovo Piano cambio di passo per il Mezzogiorno”

Rispondere in maniera adeguata alla nuova domanda di mobilità: è il principale obiettivo del nuovo Piano industriale presentato da Ferrovie dello Stato Italiane. A spiegarlo è Luigi Ferraris in un'intervista rilasciata a "Obiettivo News".

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: necessario trovare modelli produttivi più sostenibili

"Un Tempo Nuovo" è il titolo scelto da Ferrovie dello Stato Italiane per l'evento di presentazione del nuovo Piano Industriale al 2031. Un vero e proprio cambio di registro per il Gruppo guidato da Luigi Ferraris, che si prepara ad affrontare le grandi sfide del prossimo decennio. L'AD ne ha parlato in una recente intervista pubblicata su "Obiettivo News": "Il Tempo Nuovo significa in primo luogo un cambio di mentalità, di percezione - ha dichiarato - il nostro è un Piano che vuole contribuire alla crescita del Paese cercando allo stesso tempo di dare alcune risposte alle tante domande che il periodo storico che stiamo vivendo ci sta ponendo". Per l'AD è necessario trovare modelli produttivi alternativi, che mettano al centro anche valori sociali, di relazione, e che siano soprattutto più sostenibili. Integrata, semplice, interconnessa e rispettosa dell'ambiente: sono queste, spiega Luigi Ferraris, le caratteristiche della nuova domanda di mobilità alla quale FS Italiane intende rispondere: "Con il nostro Piano puntiamo a promuovere il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato, a raddoppiare il trasporto merci su ferro, a coprire almeno il 40% del nostro fabbisogno energetico autoproducendolo da fonti rinnovabili. È questo il nostro Tempo nuovo, e su cui lavoreremo per i prossimi dieci anni". Sul fronte della sostenibilità, l'obiettivo finale di Ferrovie dello Stato Italiane è raggiungere la carbon neutrality entro il 2040: "Contribuiremo alla transizione ecologica con un piano che permetterà anche di ridurre le emissioni di CO2 di circa 7,5 milioni di tonnellate annue".

Luigi Ferraris: Ferrovie dello Stato Italiane pronta a svolgere ruolo da protagonista nella transizione

Sud e Pnrr sono altri due temi al centro del nuovo Piano. Dei 190 miliardi di investimenti che FS Italiane è pronta a mettere sul piatto, il 60% sarà destinato al Mezzogiorno con l'obiettivo di colmare il gap con il Nord. La Napoli-Bari, il porto di Gioia Tauro e l'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria alcune delle opere in cantiere: "Non dimentichiamo le stazioni - sottolinea Luigi Ferraris - il Pnrr destina 700 milioni di euro per la riqualificazione di 54 scali del Sud Italia, che diventeranno non solo hub intermodali ma anche centri di servizi e funzioni utili per la collettività". Obiettivi "sfidanti e ambiziosi" che per essere raggiunti necessitano di un cambiamento radicale anche sul fronte della governance. Sono quattro i nuovi Poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano"), con la Holding che svolgerà funzione di indirizzo, coordinamento e controllo strategico e finanziario: "Siamo chiamati a svolgere un ruolo rilevante nel perseguimento degli obiettivi del Pnrr, e ad essere protagonisti del processo di transizione energetica. Una sfida che affrontiamo tutti noi, donne e uomini di FS, con impegno e determinazione, consapevoli della centralità delle nostre attività a beneficio del sistema Paese", conclude Luigi Ferraris.

Municipia S.p.A.: il valore dell’innovazione digitale nelle politiche di welfare dei Comuni

Municipia S.p.A.: maggiore inclusione ed equità sociale grazie all'analisi dei dati reali del territorio, così i Comuni possono davvero dare vita a un welfare di comunità e aiutare chi è in difficoltà economica.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. offre un sistema integrato di servizi digitali per politiche pubbliche data driven e proattive

Le politiche di welfare più incisive prendono il via dall'ambito locale, dove vanno affrontate facendo leva su criteri e strumenti all'avanguardia, quelli offerti dall'innovazione digitale: il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani lo ha sottolineato nei giorni scorsi sui suoi social. "Strategica è una gestione del welfare di comunità da parte dei Comuni, basato sulla raccolta ed analisi integrata dei dati inerenti tutta la popolazione": in questa direzione guarda quotidianamente Municipia S.p.A., al fianco degli Enti locali nella costruzione di un welfare di comunità che possa tradursi in vantaggi concreti per istituzioni, cittadini e stakeholder. La società del Gruppo Engineering è in grado di offrire un sistema integrato di servizi digitali per politiche pubbliche data driven e proattive: un'ampia gamma di soluzioni, anche in outsourcing, per garantire maggiore efficacia, attivazione delle risorse, controllo di fenomeni quali evasione ed elusione, semplificazione di tutte le procedure, aumento dei livelli essenziali di servizio, ampliamento del bacino di intervento sul territorio e sviluppo di nuovi servizi funzionali a dare risposte nuove e rapide alle esigenze dei cittadini-utenti e a favorire l'inclusione sociale.

Municipia S.p.A.: ecosistemi digitali a supporto del welfare nei Comuni, le soluzioni della società

L'importanza di un "welfare di comunità", come evidenzia il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, assume oggi ulteriore rilievo alla luce del quadro aggiornato sulla povertà in Italia delineato dall'ISTAT. "Il post pandemia che si apriva a buone prospettive di crescita economica anche per l'attuazione del Pnrr, si scontra con nuove difficoltà date dalle conseguenze della crisi energetica e dell'inflazione che sta crescendo a ritmi sostenuti. 5,6 milioni di persone nel nostro Paese sono in stato di povertà assoluta. E il contrasto alla situazione delineata parte, sì, dalle azioni del Governo centrale e dalle strategie internazionali, ma molto è a carico delle amministrazioni locali", scrive il presidente di Municipia S.p.A. sui suoi social riportando alcuni dei vantaggi concreti che si possono ottenere grazie a una nuova governance: maggiore conoscenza del territorio e dei reali bisogni economici e sociali; inclusione del terzo settore nelle programmazioni territoriali; riduzione dei costi, monitoraggio dell'erogazione sul territorio; implementazione del servizio in modo che possa essere offerto a più cittadini e sia volano per l'economia locale. In quest'ottica risultano indispensabili l'interconnessione dei dati, l'interoperabilità dei sistemi e un raccordo efficace delle programmazioni e azioni dei settori di gestione politico-amministrativa locale: diventa quindi possibile "implementare il valore dell'inclusione sociale e garantire la sostenibilità dei processi sul territorio, anche in prospettiva proattiva, salvaguardando in maniera equa salute, sicurezza e benessere dei cittadini".

Maurizio Tamagnini: “Inside Finance”, la puntata con il CEO di FSI

La crescita delle imprese italiane e il ruolo di FSI: la vision del CEO Maurizio Tamagnini nella puntata di "Inside Finance" di cui è protagonista.

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: "Inside Finance", il podcast con l'intervista al CEO di FSI

Maurizio Tamagnini guida FSI da quando è stata costituita, nel 2016, in seguito allo spin-off del team dell'ex Fondo Strategico Italiano. "È un Fondo privato, ma istituzionale. Il più grande fondo di capitale di rischio dedicato alle aziende industriali in Italia ed è uno dei tre più grandi fondi dedicati ad un solo paese in Europa", ha spiegato il CEO nell'intervista per "Inside Finance", serie di podcast dedicata a investitori, aziende e operatori del settore finanziario: FSI lavora "con lo scopo di promuovere l'accesso delle eccellenze dell'imprenditoria italiana nel mercato dei capitali tramite lo strumento del private equity, con una grande attenzione ai giovani talenti". La vision del CEO Maurizio Tamagnini e l'impronta che ha dato a FSI emergono nitidamente nell'intervista.

Maurizio Tamagnini: il valore del private equity nelle parole del CEO di FSI

Per Maurizio Tamagnini "la crescita dimensionale non è più un'opzione ma un atto dovuto per continuare a competere e a prosperare". Lo ha spiegato approfonditamente nell'intervista per "Inside Finance" sottolineando come nella sua ottica le aziende siano "un po' come le persone: nascono piccole ma devono svilupparsi, diventare grandi". Lo sviluppo dimensionale è quindi "un fattore essenziale per la prosperità" e "per raggiungere la massa critica in settori ad alta accelerazione come quelli dell'economia digitale": secondo il CEO "non può che avvenire tramite l'apertura di capitale verso operatori finanziari che però abbiano una comprensione delle tematiche industriali e un'ottica per ciò che le accompagna". In questa direzione guarda FSI: la crescita, l'eccellenza, la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali quali chiavi per lo sviluppo del benessere della collettività. "Stiamo lavorando con FSI nel cercare di mettere la benzina che i nostri investitori ci hanno dato a servizio delle aziende che hanno progetti coraggiosi", ha ricordato Maurizio Tamagnini sottolineando in merito il valore del private equity, strumento fondamentale.

Bando AriSLA, Mario Melazzini: i ricercatori rispondono alla fiducia riposta in loro dai pazienti

La Fondazione AriSLA (Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrifica), guidata dal Presidente Mario Melazzini, ogni anno rinnova il proprio impegno al fianco dei ricercatori aprendo un bando per il finanziamento di nuovi progetti di ricerca sulla SLA.

Mario Melazzini

Mario Melazzini: i termini del Bando 2022

L'obiettivo del bando è selezionare le proposte dei ricercatori italiani che potrebbero avere un vero impatto nell'ampliare le conoscenze relative ai meccanismi che portano all'insorgenza della SLA e nell'individuare potenziali approcci terapeutici da cui i pazienti potrebbero trarre beneficio. A parteciparvi saranno i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati non profit. Quest'anno, il bando indetto dalla Fondazione guidata da Mario Melazzini darà la possibilità ai partecipanti di candidarsi con due tipologie di progetti: il Pilot Grant e il Full Grant. Il primo riguarda studi sperimentali basati su idee innovative e originali, mentre il secondo comprende progetti che poggiano su dei solidi dati preliminari e hanno pertanto già buone prospettive di sviluppo. I Pilot grant avranno una durata massima di 12 mesi con un finanziamento non superiore a 60mila euro, i Full Grant potranno durare fino a 36 mesi con fondi che arriveranno fino a 240mila euro. La scadenza per la presentazione delle domande, le quali dovranno essere inoltrate tramite piattaforma online, è datata 5 maggio 2022. A valutare le proposte sarà una commissione scientifica costituita da esperti internazionali che premieranno il merito scientifico.

Il commento di Mario Melazzini: l'unica strada è investire nella ricerca

"Con questo nuovo Bando - commenta il Presidente Mario Melazzini - rinnoviamo il nostro impegno al fianco dei ricercatori, perché crediamo che investire in ricerca sia l'unica strada per ottenere risultati concreti e arrivare a terapie efficaci". Questo è "un momento di grande fermento dal punto di vista scientifico", aggiunge, "ed è importante per noi poter contribuire a sostenere la comunità scientifica italiana in ambito SLA sempre più determinata a raggiungere nuovi traguardi". L'anno scorso sono state ricevute più di 100 candidature e dai progetti finanziati è derivata una buona quantità di pubblicazioni scientifiche rilevanti, 326 per l'esattezza. Ciò conferma l'enorme impegno profuso dai ricercatori nello studio della SLA ed è in loro che i pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica ripongono la loro fiducia. "Noi come AriSLA intendiamo valorizzare il più possibile questo impegno e supportare i progetti valutati più meritevoli, affinché si possano compiere nuovi passi in avanti e contribuire a migliorare la Vita delle persone", conclude il Presidente.

FS Italiane, nel Piano presentato da Luigi Ferraris più capacità ferroviaria e raddoppio della quota merci su rotaia

Nuove infrastrutture, più merci su rotaia, trasporti multimodali e contributo diretto alla transizione energetica. È il futuro di Ferrovie dello Stato Italiane delineato dall'AD Luigi Ferraris: "Convertiremo spazi inutilizzati per impianti solari ed eolici".

Luigi Ferraris

Ferrovie dello Stato Italiane, gli obiettivi del nuovo Piano nella presentazione di Luigi Ferraris

È una visione strategica di lungo periodo quella illustrata lo scorso 16 maggio dall'Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane. Un Piano Industriale dalla durata decennale che prevede oltre 190 miliardi di investimenti. Due i principali risultati attesi dal Gruppo, come evidenziato da Luigi Ferraris: "Dobbiamo portare a casa un aumento della capacità disponibile ferroviarie dell'ordine del 20% attraverso investimenti in infrastrutture, sull'Alta velocità e sul trasporto ferroviario". L'altra priorità del Gruppo FS Italiane è raddoppiare la quota di merci trasportate su rotaia e agevolare la transizione: "Se l'Europa e noi non faremo nulla, ci troveremo da qua al 2030 con circa 800mila veicoli in più su strada, quindi si creerà un congestionamento importante". Non meno strategico l'obiettivo sul trasporto multimodale, aggiunge Luigi Ferraris: "Il Piano deve vedere un aumento della quota passeggeri e offrire un servizio che privilegi il trasporto collettivo, con maggior integrazione del treno, soprattutto regionale e trasporto locale, e delle piattaforme digitali".

Luigi Ferraris: FS Italiane primo consumatore di energia elettrica, svilupperemo unità di energy management

La nuova strategia di Ferrovie dello Stato Italiane mette in conto anche i mutamenti nello scenario energetico mondiale causati dal conflitto russo-ucraino: "Il Piano fa di più dal punto di vista dell'autoproduzione di energia - ha sottolineato Luigi Ferraris - ci siamo dati un obiettivo raggiungibile di produrre il 40% di energia per i nostri consumi, perché noi siamo il primo consumatore in Italia con 6 Terawatt/ora". Il Gruppo intende sfruttare gli spazi attualmente inutilizzati per installare impianti solari e piccole pale eoliche, in modo da accumulare energia nei momenti di eccesso. E non solo: "Svilupperemo una unità di business focalizzata sull'energy management e sull'efficienza energetica interna al Gruppo". Una nuova era per Ferrovie dello Stato Italiane, che proverà a stare al passo con il "grande ridisegno dell'infrastruttura" avviato dall'Europa facendo affidamento anche sui giovani: "Abbiamo infrastrutture civili che hanno mediamente 70 anni: è arrivato il momento di reingegnerizzare, rimodernare, rivedere. Un processo che durerà anche più di 10 anni ed è quindi importante avere dei giovani a bordo che diano continuità", ha concluso Luigi Ferraris.

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