Terna, investimenti a + 11,9% nei primi nove mesi del 2020: l’analisi di Stefano Donnarumma

Terna, risultati in crescita nei primi nove mesi del 2020: a colpire in particolare è il dato relativo agli investimenti, a +11,9% rispetto al 2019, come evidenzia l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Stefano Donnarumma: Terna regista della transizione energetica e motore della crescita economica

L'emergenza Coronavirus ha segnato profondamente i primi nove mesi dell'anno incidendo su un mercato in continua evoluzione. In questo scenario non si arresta la crescita di Terna: lo dicono i risultati del terzo trimestre, approvati dal CdA lo scorso 11 novembre. Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma registra un incremento di tutti gli indicatori economici: ricavi a 1.780,6 milioni di euro, in rialzo del 6,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, EBITDA a 1.323,3 milioni di euro (+3,5%). L'utile netto di Gruppo si attesta a 569,1 milioni di euro (+3%), mentre gli investimenti arrivano a 749,5 milioni di euro (+11,9% rispetto al 2019). Numeri che hanno permesso al CdA di deliberare la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell'esercizio 2020 pari a 9,09 centesimi di euro per azione, in crescita dell'8% rispetto all'esercizio precedente e in linea con gli indirizzi del Piano Strategico 2020-2024. "Nel terzo trimestre Terna ha registrato risultati molto solidi, con investimenti in forte crescita in tutte le aree del Paese, a conferma del proprio ruolo di regista della transizione energetica e di motore della crescita economica", ha evidenziato in merito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma.

Investimenti, la rilevante crescita nei primi nove mesi del 2020: il focus dell'AD e DG Stefano Donnarumma

Nel commentare i risultati, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma si è soffermato in particolare sul dato relativo agli investimenti: un rialzo a doppia cifra nonostante il contesto difficile su cui ha inciso la pandemia e il conseguente lockdown. Diversi i progetti realizzati in questi primi nove mesi: tra questi gli interventi in Campania e in Sicilia per accrescere la capacità di scambio tra le diverse zone del mercato elettrico; la razionalizzazione della rete elettrica dell'area metropolitana di Napoli e gli avanzamenti dei cantieri per l'interconnessione con la Francia. Il Gruppo a fine luglio è intervenuto anche sui 19 tralicci elettrici demoliti nella Laguna di Venezia con i lavori di rimozione delle fondazioni in calcestruzzo armato, mentre a fine settembre è stato avviato il piano di consultazione pubblica per il nuovo elettrodotto Italia-Tunisia. Lo scorso mese è stata inaugurata la nuova linea elettrica che collega Capri alla terraferma: un'opera all'avanguardia tecnologica in cui Terna ha investito complessivamente 150 milioni di euro. In occasione della presentazione dei risultati, l'AD e DG Stefano Donnarumma ha annunciato per il prossimo 19 novembre il lancio del nuovo Piano Industriale 2021-2025 "con l'obiettivo di contribuire ulteriormente alla ripresa dell'Italia".

Nicola Bedin: lo statuto di Snam più green e all’insegna della parità di genere

Le proposte di modifica dello statuto di Snam deliberate dal CdA che presiede Nicola Bedin: l'impegno nel favorire la transizione energetica ormai da diversi anni è sempre più al centro delle strategie dell'azienda.

Nicola Bedin

Nicola Bedin, la proposta del CdA di Snam: transizione energetica e parità di genere nello statuto

Il crescente impegno di Snam nella transizione energetica non si limita solo al piano industriale. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi lo scorso 28 dicembre sotto la presidenza di Nicola Bedin, ha deliberato di proporre all'Assemblea straordinaria degli Azionisti, in programma il prossimo 2 febbraio, l'approvazione di alcune modifiche allo Statuto tra cui l'inserimento del "corporate purpose", principio che guida le aziende nella valorizzazione della loro dimensione sociale: per Snam si traduce nell'impegno "a favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell'ambiente e la progressiva decarbonizzazione" (nuovo comma 1, articolo 2). Da anni ormai la sostenibilità ne plasma attività e strategie: non a caso la proposta del CdA, che Nicola Bedin presiede dallo scorso giugno, si allinea con quanto definito nel piano strategico 2020-2024 lanciato lo scorso 25 novembre "che prevede il raggiungimento della neutralità carbonica nel 2040, oltre a un incremento degli investimenti dedicati alla transizione energetica e all'adeguamento delle infrastrutture della società al trasporto e allo stoccaggio dell'idrogeno". Nella nota diffusa in merito, Snam precisa inoltre come l'introduzione del "corporate purpose" (Energia per ispirare il mondo) nello Statuto contribuirà ad orientare sempre più l'attività dell'azienda alla creazione di valore nel lungo termine preservando gli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti: "Ciò riflette la sempre maggiore integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle strategie di Snam, in linea con la best practice internazionale e con le raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance adottato da Borsa Italiana". Il 2 febbraio l'Assemblea straordinaria degli Azionisti è chiamata a deliberare anche sull'introduzione nello statuto di una clausola sulla parità di genere e altre modifiche deliberate dal CdA.

Nicola Bedin: ritratto formativo e professionale del Presidente di Snam

Presidente di Snam da giugno 2020, Nicola Bedin è originario di Montebelluna (TV) dove è nato nel 1977. Il suo percorso formativo si caratterizza per le numerose esperienze di studio all'estero, presso la Charter Oak High School in California, l'University of Texas di Austin e l'University of California di Berkeley e culmina con il conseguimento della laurea in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano con il massimo dei voti e la lode. La sua carriera inizia in Mediobanca dove tra il 2001 e il 2004 opera come analista finanziario: successivamente è chiamato dal prof. Giuseppe Rotelli quale suo assistente nel Gruppo Ospedaliero San Donato, principale operatore italiano nel settore ospedaliero. Nel 2005 ne diventa Amministratore Delegato, incarico che ricoprirà fino al 2017. Dal 2015 al settembre 2017 AD dell'Università Vita-Salute San Raffaele, opera inoltre a partire dal 2016 e fino all'aprile 2019 nel ruolo di Amministratore non esecutivo della quotata Italgas S.p.A., nonché di Presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate. Nel 2018 Nicola Bedin dà vita a Lifenet Healthcare, iniziativa imprenditoriale nel settore healthcare che ad oggi annovera dieci aziende ospedaliere ed ambulatoriali e dà lavoro a circa 800 persone, con presenza in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel giugno 2020 diventa Presidente di Snam. Particolarmente attivo anche in ambito accademico, è professore a contratto presso l'Università degli Studi di Pavia per l'insegnamento di economia applicata.

Fabrizio Palermo: rilancio del turismo e sostegno a territori e imprese, gli impegni di CDP

Il rilancio dell'economia italiana nel mondo post Covid passa anche attraverso il turismo e il sostegno alle imprese: le considerazioni dell'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo, intervenuto nel corso dell'evento digitale "Made in Italy - The Restart" promosso da "Il Sole 24 Ore" e "Financial Times".

Fabrizio Palermo

CDP, l'AD e DG Fabrizio Palermo: il valore del turismo per il Paese e la necessità di rilanciare il settore

"Rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell'occupazione": lascia parlare i numeri l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo nel sottolineare come il turismo rappresenti "un settore chiave per il Paese". Intervenuto lo scorso 6 ottobre nel corso di uno dei convegni organizzati nell'ambito di "Made in Italy: il rilancio dell'economia italiana nel mondo post Covid", evento promosso da "Il Sole 24 Ore" e "Financial Times", l'AD ha rimarcato l'impegno di CDP su questo fronte, focalizzandosi in particolare sul rilancio del turismo. Quattro i pilastri da cui ripartire: formazione, innovazione, consolidamento dei gestori e valorizzazione asset immobiliari. In merito alla formazione, su iniziativa del Gruppo è stato lanciato il piano "Scuola italiana ospitalità", che si pone come obiettivo quello di "formare manager in grado di gestire strutture alberghiere e facilitare l'incontro domanda/offerta". Sul fronte dell'innovazione "abbiamo promosso il "Fondo Nazionale Innovazione", con ben 11 start-up nel settore del turismo". Non solo: CDP guarda inoltre al consolidamento dei gestori, nella consapevolezza che "il turismo ha bisogno di campioni nazionali dell'hotellerie in Italia per trascinare il settore". E infine, in relazione agli asset immobiliari, Fabrizio Palermo ha ricordato come sia stato lanciato il "Fondo nazionale del turismo" nell'ottica di "valorizzare strutture storiche e iconiche dell'ospitalità italiana".

Cassa Depositi e Prestiti tra investimenti e supporto alle imprese: il focus dell'AD e DG Fabrizio Palermo

Il Made in Italy "può tornare a correre": a sostenerlo è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo nel suo intervento lo scorso 6 ottobre al forum "Made in Italy: il rilancio dell'economia italiana nel mondo post Covid". "L'Italia ha grandi potenzialità e una grande capacità di innovazione", ha aggiunto l'AD ricordando che "siamo il secondo Paese manifatturiero d'Europa" e invitando a "fare leva su questi punti di forza" con coraggio e determinazione. "Noi ci siamo, come ci siamo sempre stati, per investire nel futuro dell'Italia": da 170 anni a fianco delle imprese, CDP investe in infrastrutture sia fisiche che digitali e opera a supporto delle PA nello sviluppo di progetti. Oggi con l'attuale piano industriale che "porta un sostegno molto importante alle imprese con tutta una serie di prodotti" il Gruppo punta a raggiungerne nell'arco di piano 60 mila "e siamo già a 40 mila". Focus anche sull'export dove, sulla base dell'approccio per filiera sviluppato dal Gruppo, sono stati siglati "accordi importanti in diversi settori a sostegno di alcune filiere". E ancora: "Abbiamo sviluppato strumenti di liquidita fuori dall'Italia, come in Cina. Avendo lanciato il fondo nazionale dell'innovazione, puntiamo a lanciare più di 1000 start up collegandole con le aziende". Fabrizio Palermo ha inoltre evidenziato l'importanza di continuare a puntare sulla vicinanza al territorio perché è "fondamentale per capire le esigenze": in questa prospettiva "bisogna cercare di fare sistema rimanendo vicino alle aziende sul territorio".

ADIPEC 2020, Claudio Descalzi (Eni): “Le priorità dell’industria energetica sono cambiate

Claudio Descalzi, intervenuto all'edizione 2020 della Conferenza Internazionale sul petrolio: "Investiti più di 4 miliardi in ricerca e sviluppo".

Claudio Descalzi, AD Eni

Il futuro dell'energia: il commento di Claudio Descalzi

"L'industria energetica, in partricolare quella del petrolio e del gas, sta attraversando una tempesta che ha colpito il mercato e la capacità di investire": non usa mezzi termini l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, intervenuto alla Conferenza Internazionale sul petrolio di Abu Dhabi del 2020. L'edizione di quest'anno, che si è svolta online il 9 novembre e ha visto la partecipazione di quasi 20mila professionisti del settore, nasce con lo scopo di ideare nuove strategie di successo per il settore energetico, attualmente alle prese con gli effetti e le implicazioni causate dalla pandemia da Covid-19. Secondo il manager di Eni la crisi è innegabile ma si intravedono spiragli positivi: "L'industria è stata flessibile e la reazione immediata. Proprio per questo, bisogna continuare a investire, ma in campi nuovi". Una strategia che il Gruppo sta mettendo in atto da anni: "Eni ha iniziato dal 2014 a seguire questo percorso, investendo più di 4 miliardi in sviluppo e ricerca", ha spiegato Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: la sfida di Eni

L'impegno di Eni, iniziato con l'adesione all'Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile, ha portato diversi risultati: "Abbiamo creato nuovi strumenti e trasformato alcune raffinerie in bioraffinerie. Abbiamo lavorato molto anche sull'economia circolare", ha dichiarato Claudio Descalzi. Il percorso è stato realizzato interamente dai lavoratori del Gruppo: "L'abbiamo fatto con le nostre persone, abbiamo usato il 95% delle nostre tecnologie, sviluppate da noi, abbiamo aumentato i ricercatori da 250 a 1.500 e migliorato il network con i Centri di Ricerca e le Università, aprendo inoltre sette nostri punti di ricerca". Oggi Eni continua nel suo processo di transizione energetica, preparandosi a quello che il manager ha definito un cambiamento irreversibile e necessario: "Le priorità sono cambiate. Negli ultimi sei anni Eni ha individuato circa 7 miliardi di nuove risorse, e si sta focalizzando per individuare le migliori. L'obiettivo è quello di creare un'energia sempre più sostenibile e prodotti decarbonizzati, in modo che i clienti possano usare prodotti senza tracce di Co2. Un grande obiettivo per Eni - ha sottolineato Claudio Descalzi - perché ora abbiamo più di 9 milioni di clienti e ne vogliamo raggiungere 20 milioni".

Crisi Covid-19, Pierfrancesco Latini: “Export giocherà ruolo propulsivo nella ripartenza”

Pierfrancesco Latini: "Non possiamo che ripartire dal Made in Italy".

Pierfrancesco Latini

Italia, export e futuro: l'intervento di Pierfrancesco Latini

Secondo l'ultimo Rapporto Export "Open (again)" di SACE, già dal 2021 sarà possibile una ripresa relativamente rapida per le esportazioni italiane. Per questo l'Amministratore Delegato Pierfrancesco Latini, nel suo intervento al webinar "Made in Italy: the Restart", ha dichiarato che la ripartenza economica post Covid del Paese sarà possibile solo se l'export assumerà un ruolo di primo piano. La tre giorni di forum e discussioni, promossa da "Il Sole 24 Ore" e "Financial Times" e tenutasi dal 6 all'8 ottobre, è stata l'occasione per parlare delle sfide che attendono il Paese. Sfide che potranno essere vinte solo se a fare da traino saranno i grandi fattori di resilienza italiani, ossia export ed eccellenze settoriali. "La Moda, l'Arredo, il Design, il Food, la Meccanica, l'Ingegneria, il Turismo: sono settori in cui l'italianità è sinonimo riconosciuto di qualità, affidabilità e creatività. È da qui che dobbiamo ripartire. Non solo per dare forza all'export, ma per la competitività di tutto il Sistema Paese", ha spiegato Pierfrancesco Latini. Un auspicio che si basa su un dato fondamentale: "L'Italia è un grande Paese esportatore. Il quarto in Europa per l'export totale di beni, ma il terzo al mondo per i prodotti di consumo, tra cui spiccano proprio il Food, la Moda e l'Arredo".

Pierfrancesco Latini: infrastrutture, green e nuovo Piano Industriale

Tuttavia per raggiungere un obiettivo così importante è essenziale puntare sulle infrastrutture: "Non solo fisiche, ma anche digitali - ha dichiarato Pierfrancesco Latini - ad esempio l'e-commerce italiano viaggia da anni su tassi di crescita a doppia cifra, eppure in valore assoluto siamo ancora in ritardo rispetto ai colossi mondiali ed europei. E per un Paese con la nostra propensione all'export stiamo parlando di un potenziale veramente importante ancora inespresso". Inoltre, secondo il manager, il rilancio dipenderà anche dall'approccio del Paese al trend globale della sostenibilità, che in Europa è stato messo nero su bianco grazie al Green New Deal: "Non ci sarà una vera ripartenza senza un'economia pulita e circolare, senza una mobilità sostenibile, senza una profonda integrazione dei cicli industriali con tecnologie a basse emissioni". Nella parte finale del suo intervento, l'AD di SACE annuncia le tre traiettorie contenute nel nuovo Piano Industriale e che guideranno le attività future del Gruppo: "Maggior sostegno alle esportazioni grazie a un sistema evoluto di coassicurazione fra SACE e il Ministero dell'Economia e delle Finanze; rilancio dell'economia nazionale in una logica più strutturale e - conclude Pierfrancesco Latini - supporto alla sostenibilità attraverso le risorse e gli strumenti del Green New Deal".

Diversity & Inclusion: l’impegno di FS Italiane e la vision dell’AD e DG Gianfranco Battisti

L'inclusione e la parità di genere driver fondamentali per il futuro: l'AD e DG Gianfranco Battisti racconta l'impegno di FS Italiane in materia di Diversity & Inclusion.

Gianfranco Battisti, AD Gruppo FS Italiane

Diversity & Inclusion, si rafforza l'impegno del Gruppo FS Italiane: le considerazioni dell'AD e DG Gianfranco Battisti

"La diversità è una vera ricchezza, un'opportunità di crescita personale, professionale e collettiva, per poter costruire una società inclusiva, in ogni ambito della vita": lo ha sottolineato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti parlando dell'impegno del Gruppo FS Italiane sul fronte delle politiche di Diversity & Inclusion. "Il nostro obiettivo è quello di promuovere una strategia dell'inclusione nel settore dei trasporti, per una mobilità accessibile a tutti e un mondo del lavoro sempre più inclusivo e sostenibile, che si arricchisce di competenze e professionalità specifiche con un miglioramento del clima organizzativo", ha spiegato l'AD e DG di FS Italiane, nominato nel novembre 2019 Ambasciatore europeo per la diversità dalla Commissaria Europea ai Trasporti Violeta Bulc. In particolare il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti guarda alla tutela della dignità, dei diritti, del benessere e dell'inclusione delle persone con disabilità, nella consapevolezza che sia ormai diventato necessario evolvere dal concetto di integrazione a quello di inclusione delle persone con disabilità: la loro condizione oggettiva di salute è infatti solo un elemento accessorio rispetto alla complessità della persona e alle sue competenze e attitudini, che sono un valore aggiunto per l'Azienda.

Gianfranco Battisti: parità di genere, in crescita il numero di donne che lavorano in FS Italiane

L'AD e DG Gianfranco Battisti ha ricordato come siano in continuo aumento i servizi di accoglienza e accompagnamento delle persone con disabilità in stazione e a bordo treno, gestiti dalle 14 Sale Blu: "Inoltre tutte le nostre Frecce dispongono di aree attrezzate per il trasporto di persone a ridotta mobilità o con disabilità motoria e il personale di Trenitalia è formato per garantire massima assistenza; gli autobus della flotta di Busitalia garantiscono una facile accessibilità, oltre ad essere dotati di numerosi punti di sostegno a bordo". Non a caso il Gruppo è promotore del nuovo progetto InclusivaMENTE, un percorso di change management rivolto ai dipendenti per accompagnarli verso il progressivo abbandono di tutti quegli stereotipi e pregiudizi (di genere, età, orientamento, abilità, etnia, competenze, status socio-economico, credenze politiche, religiose o di altra natura) che influiscono inconsciamente sulle loro scelte e azioni quotidiane. Ma FS Italiane guarda anche all'abbattimento degli stereotipi di genere e delle barriere alla presenza femminile nei mestieri tecnici. Sul fronte della parità di genere parlano i numeri: il trend della presenza femminile all'interno del Gruppo è cresciuto del 3,1% dal 2015 ad oggi. Nello specifico le donne nel CdA sono aumentate del 12,5%; le donne con livello di dirigente sono aumentate del 5,6%; le donne con livello di quadro apicale sono aumentate del 5,4%. L'idea alla base, come più volte sostenuto da Gianfranco Battisti, è che statisticamente il talento si distribuisce equamente fra uomini e donne e non ci si può permettere di ignorare il 50% del talento nazionale.

Finanza nell’epoca dell’emergenza sanitaria: l’intervento di Fabrizio Palermo (CDP)

Una tavola rotonda per parlare di finanza e sistema Paese dopo il Covid-19: Fabrizio Palermo, alla guida di Cassa Depositi e Prestiti, vi ha partecipato sottolineando su quali aspetti è necessario puntare nel futuro. Fondamentali saranno infrastrutture, digitale e sostenibilità.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo interviene alla Digital Finance Community Week

"La pandemia ce lo sta insegnando: il futuro è rappresentato da connettività, pagamenti digitali e logistica". Sono le parole dell'Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. Il manager ha partecipato alla tavola rotonda intitolata "Finanza e sistema paese un anno dopo. Come la crisi Covid ha mutato l'idea del ruolo dello stato nell'economia", in occasione della Digital Finance Community Week. "Durante l'emergenza Covid, abbiamo supportato con liquidità le imprese, abbiamo fatto rinegoziazioni senza precedenti, per 20 miliardi, per consentire agli enti territoriali di fare investimenti nell'immediato". Fabrizio Palermo ha sottolineato come la pandemia abbia portato a una generale accelerazione di tutti i percorsi di sviluppo già in atto. "Abbiamo accelerato anche noi: stiamo lanciando progetti ambiziosi per supportare settori come quello culturale e dello spettacolo". CDP punta a essere sempre più vicina allo sviluppo del Paese, sostenendo le infrastrutture, il digitale, la sostenibilità, i trasporti e il sociale.

Fabrizio Palermo: le tappe del percorso professionale

Fabrizio Palermo ricopre la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti dal 2018. È Amministratore Delegato di CDP Reti S.p.A., membro del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. e Co-Presidente del Business Forum Italia-Cina. Laureato cum laude in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma, ha iniziato la sua carriera professionale nel 1995 a Londra, operando all'interno della Divisione Investment Banking di Morgan Stanley. Passato a McKinsey nel 1998 in qualità di consulente strategico, è in seguito approdato in Gruppo Fincantieri nel 2005. Ricoprendo ruoli di crescente rilevanza, Fabrizio Palermo è diventato Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari del Gruppo CDP nel 2014. Dal 2017 siede nella Commissione Italo-Francese per il progetto di alleanza tra Fincantieri e Naval Group, che punta alla creazione di un campione europeo della cantieristica.

Filiera automotive, 7,5 miliardi mobilitati da SACE: la strategia del Gruppo guidato da Pierfrancesco Latini

La società guidata da Pierfrancesco Latini consolida il suo ruolo di promotore per l'industria automobilistica.

Pierfrancesco Latini

Rilancio dell'automotive: il progetto del Gruppo guidato da Pierfrancesco Latini

Con le numerose limitazioni agli spostamenti decise dai Governi nazionali per contrastare la pandemia da Covid-19, uno dei comparti più colpiti è stato senza dubbio quello dell'automotive. E quello italiano non fa eccezione: lo dimostrano i dati pubblicati da SACE, che solo nei primi 9 mesi del 2020 ha mobilitato 7,5 miliardi a sostegno della filiera. In una nota ufficiale il Gruppo guidato da Pierfrancesco Latini ha diffuso i risultati delle iniziative messe in campo, sottolineando l'importanza del settore per il Paese: "Una filiera - si legge nel comunicato - riconosciuta a livello globale, composta da oltre 5.500 imprese, strategica non solo per i numeri che rappresenta - il 6,2% del Pil, il 7% degli occupati del settore manifatturiero del Paese - ma anche per gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo che risultano determinanti per la competitività in questo contesto di rapidi cambiamenti tecnologici". L'impegno finanziario di SACE è stato destinato in particolare a export, processi di internazionalizzazione e sostegno alla liquidità. Un piano che ha riguardato non solo le grandi aziende: uno degli obiettivi principali del Gruppo guidato da Pierfrancesco Latini è infatti quello di sostenere soprattutto Mid-cap e PMI, oggi alle prese con i cambiamenti imposti da transizione energetica, guida autonoma e mobilità.

Oltre i finanziamenti: i servizi del Gruppo guidato da Pierfrancesco Latini

Il ruolo di SACE per la filiera dell'automotive non si traduce solo in investimenti: sono infatti numerose le iniziative che il Gruppo, sotto la guida di Pierfrancesco Latini, ha messo in campo per guidare lo sviluppo del comparto. Oltre a fornire supporto finanziario destinato a innovazioni e sostenibilità, SACE si è impegnata infatti "nell'accompagnare e sostenere le aziende dell'automotive italiano nella fase di scouting di nuove opportunità commerciali all'estero". Un esempio sono gli eventi di business matching promossi negli ultimi mesi, che hanno visto anche la partecipazione dell'Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), attraverso i quali il Gruppo ha messo in contatto diverse PMI italiane con i procurement team delle controparti estere. Ma il ruolo della società guidata da Pierfrancesco Latini a beneficio dell'industria automobilistica sarà centrale anche nei prossimi mesi: nel Decreto Semplificazioni emanato questa estate il Governo italiano ha assegnato infatti a SACE il compito di rilasciare garanzie per tutti quei progetti che rientreranno nel "Green New Deal" europeo.

Il Sussidiario.net: l’AD di Enel Francesco Starace parla di sostenibilità e sussidiarietà

"Serve ritrovare fiducia e felicità nello stare insieme": a "Il Sussidiario.net" l'AD e DG di Enel Francesco Starace spiega come ripartire dopo l'emergenza Coronavirus.

Francesco Starace

Sostenibilità e Sussidiarietà: il contributo dell'AD e DG di Enel Francesco Starace

L'impegno sul fronte della transizione energetica, le sfide intraprese per promuovere lo sviluppo sostenibile e la risposta di Enel all'emergenza sanitaria ed economica correlata alla pandemia sono alcuni dei temi su cui si è espresso l'AD Francesco Starace nel suo intervento per il ciclo "Sostenibilità e Sussidiarietà" promosso da "Il Sussidiario.net". In merito agli obiettivi Onu "abbiamo deciso di aderire a 4 impegni dei 17 obiettivi stilati dall'Onu": questo non implica che il Gruppo non si stia attivando anche in altri ambiti "ma un'azienda deve badare a pochi impegni alla volta se no diventa troppo poco focalizzata". Gli Obiettivi 7, 9, 11, 13 dell'Onu verso il 2030 sono quelli su cui si sta concentrando Enel: energia pulita verde a tutti; attività per sviluppo industriale e innovazione; tensione a rendere sostenibili le città del mondo, sforzo su vita nelle aree metropolitane; lotta al cambiamento climatico. "Tutte le nostre attività fanno riferimento a questi 4 obiettivi" ha spiegato Francesco Starace, invitando a riflettere su come la crisi scaturita dall'emergenza Coronavirus possa rivelarsi un'occasione per la sostenibilità: "La pandemia ci dice quante cose abbiamo sbagliato. Le diseguaglianze tra chi ha e chi non ha, chi può e chi non può (anche tra chi può e non può permettersi un lockdown) ci fa riflettere su quanto serve la sostenibilità nel mondo e ci ha chiarito che è bene accelerare su questa strada se non vogliamo schiantarci".

Francesco Starace: investiamo nel nuovo per rendere il mondo più sostenibile

"Bisogna ripartire tutti insieme altrimenti tra qualche anno ci si rifermerà se qualcuno rimane indietro; bisogna poi investire nelle cose che sapevamo ci servivano anche prima del Covid": sono queste le direzioni da seguire per una ripresa efficace secondo l'AD di Enel Francesco Starace"Investiamo nel nuovo per rendere il mondo più sostenibile" ha auspicato l'AD nel suo intervento sottolineando inoltre come l'opportunità di cambiare subito le condizioni per una "nuova" economia debba inesorabilmente accompagnarsi a una necessaria riscoperta della fiducia nello stare insieme. "Difficile rimetterci in cammino se abbiamo paura di stare insieme. Oltre al vaccino, servirà sentirsi felici di stare insieme e non più timorosi, questa sarà qualcosa che nel tempo lascerà il segno" ha spiegato in merito Francesco Staraceevidenziando come per riprendere questa fiducia occorra lavorare sui giovani e non solo. "Enel ha visione con finalità che va oltre alla distribuzione dei dividendi per i nostri azionisti. Il motivo del nostro operare è portare la luce accesa laddove la gente vive, lavora e si muove" ha ribadito in conclusione l'AD: "Una mission meravigliosa da fare in armonia con l'ambiente, d'accordo con le persone e aiutandole ad avere più facilmente la risorsa dell'energia elettrica a costi sempre più sostenibili e bassi, ecco lì è il nostro contributo alla sostenibilità".

Decarbonizzazione, Claudio Descalzi: “Futuro di Eni non sarà basato sul petrolio”

 Tra piattaforme che ricavano energia dalle onde del mare e la cattura di CO2, Claudio Descalzi ha descritto la strategia futura di Eni per continuare la transizione energetica portata avanti dal Gruppo.

Claudio Descalzi

L'intervento di Claudio Descalzi nel corso della conferenza "Obbligati a crescere"

Lo scorso giovedì 17 settembre si è tenuto l'appuntamento annuale del Gruppo Caltagirone Editore dal titolo "Obbligati a crescere". L'evento, in diretta streaming, si è concentrato quest'anno sulla ripresa economica del Paese in un contesto socio-economico internazionale profondamente mutato dalla pandemia. Tra gli ospiti Claudio Descalzi, al suo terzo mandato come Amministratore Delegato di Eni, che fin da subito ha messo in chiaro i progetti del Gruppo parlando di un "cambiamento irreversibile e necessario". Un rinnovamento che "non sarà basato sul petrolio", ha affermato il manager. Eni punta infatti alla decarbonizzazione, tassello del processo di transizione energetica che il Gruppo ha avviato nel 2014. "Eni stava già cambiando pelle e Dna", ha continuato Claudio Descalzi: ora l'emergenza sanitaria "ha accelerato la trasformazione e anche la società dovrà percorrere strade diverse".

Claudio Descalzi: i progetti in fieri

Il processo di cambiamento che Eni sta affrontando sarà obbligato ma graduale: "Va realizzato per passi - ha specificato Claudio Descalzi - c'è bisogno di tempo per i cambiamenti, pensando soprattutto alle infrastrutture. Mantenendo quest'ultime senza rottamare tutto ciò in cui hai investito". Nel suo intervento il manager ha citato le bioraffinerie realizzate a Venezia e a Gela, simbolo dell'impegno dell'azienda nel campo della sostenibilità ambientale. Ma l'AD ha parlato anche di energia circolare, portando l'esempio del futuro hub di Ravenna, che sarà il più grande centro al mondo di cattura e stoccaggio di anidride carbonica. Spazio anche per un altro progetto cruciale, lo sviluppo della piattaforma in grado di ricavare energia direttamente dalle onde del mare: "Lo abbiamo sviluppato e presentato con l'università di Torino, può dare energia a prezzi contenuti alle isole e non solo". Durante il webinar Claudio Descalzi è intervenuto anche sulla situazione dell'Africa, da sempre al centro delle strategie di ENI: "Il dialogo è fondamentale. E trovare degli accordi è indispensabile per trovare strade nuove anche per gli investimenti e la sicurezza energetica. Tutti devono essere ispirati dalla pace: anche in Europa bisogna stare lontani da tentazioni di egemonia. Va rispettata per esempio la sovranità e l'indipendenza della Libia".

Decreto Agosto: Nicola Bedin promuove l’iniziativa sugli ammortamenti

Economista e professore presso l'Università degli Studi di Pavia, da giugno 2020 Nicola Bedin è Presidente di Snam, la società energetica controllata da Cassa Depositi e Prestiti.

Nicola Bedin
Nicola Bedin: gli effetti della sospensione degli ammortamenti

Lo scorso 12 ottobre la Camera ha approvato la legge di conversione del Decreto Agosto, il provvedimento da 25 miliardi di euro messo in campo dal Governo italiano per il rilancio dell'economia italiana colpita dagli effetti dell'emergenza Covid-19. Nel testo è stata riconfermata la sospensione temporanea degli ammortamenti per le immobilizzazioni: l'iniziativa è stata promossa da Nicola Bedin, economista e attuale Presidente di Snam. Una misura importante che nasce con lo scopo di tutelare il tessuto produttivo del Paese. Le aziende adesso potranno infatti sospendere gli ammortamenti per il periodo di un anno, rinviando la rilevazione delle quote all'esercizio successivo e mantenendo così il valore delle immobilizzazioni risalenti al bilancio pre-emergenza. La procedura, come si legge nel testo, è applicabile sia ai beni materiali che a quelli immateriali. Nel momento in cui un'azienda decide di approfittare della sospensione, dovrà obbligatoriamente destinare a una riserva indisponibile utili di ammontare corrispondente alla quota di ammortamento non effettuata. La misura promossa da Nicola Bedin è stata ideata con il fine di permettere alle aziende di avere maggiore liquidità: con bilanci "migliorati", potranno infatti accedere più facilmente a eventuali finanziamenti.

Nicola Bedin: il profilo professionale

Nicola Bedin ricopre dal 18 giugno scorso l'incarico di Presidente di Snam, società quotata alla Borsa di Milano e attiva nel trasporto, nello stoccaggio e nella rigassificazione del metano. Nato a Montebelluno (Treviso) nel 1977, si laurea con lode in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano. La prima esperienza professionale è in Mediobanca dove, dal 2001 al 2004, è analista finanziario. L'anno successivo la sua carriera prende una svolta: viene infatti nominato Amministratore Delegato del Gruppo Ospedaliero San Donato, dove resta fino al 2017. Durante i dodici anni alla guida del Gruppo, è stato protagonista del rilancio dell'IRCCS Ospedale San Raffaele, oltre a ricoprire la carica di Amministratore Delegato dell'Università Vita-Salute San Raffaele. Prima di assumere l'incarico di Presidente di Snam, Nicola Bedin ha operato in qualità di Amministratore non esecutivo di Italgas. Attualmente è anche professore a contratto di Economia Applicata presso l'Università degli Studi di Pavia.

Emozioni e business, Alessandro Benetton: “Relazioni sono la base di un’azienda sana”

Per spiegare l'importanza delle emozioni nel mondo imprenditoriale, Alessandro Benetton cita The Social Network, il famoso film sulla creazione di Facebook.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il ruolo delle emozioni

"Se vuoi avere successo come imprenditore, le emozioni lasciale a casa: è una frase che mi hanno ripetuto fino alla nausea e che ancora oggi sento dire. È una frase non vera. Veniamo da un'epoca in cui le emozioni per un imprenditore venivano considerate come un difetto, una debolezza: ecco non è così": Alessandro Benetton apre con queste parole il suo nuovo video Youtube dedicato al rapporto tra emozioni e attività imprenditoriale. Nel nuovo appuntamento della rubrica #UnCaffèConAlessandro, condivisa anche dal portale del "Corriere della Sera", il fondatore di 21 Invest prova dunque a invertire la tendenza, dimostrando che esistono due motivi che rendono le emozioni un'arma fondamentale per un imprenditore. "Il primo, il più importante, sono le persone. Le emozioni sono contagiose, sono ciò che ci lega a chi ci sta intorno. L'attività di un imprenditore non esiste senza i rapporti umani ed è impossibile costruire dei rapporti umani se non si è in grado di gestire le proprie emozioni", ha spiegato Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: emozioni alla base dell'agire

Per dare forza alla sua tesi, Alessandro Benetton cita il film The Social Network, che racconta la nascita di Facebook: "Quando si finisce di vedere il film si capisce una cosa: Zuckerberg era un genio informatico e del business, ma perché Facebook potesse diventare quello che è oggi gli mancava un elemento, saper gestire i rapporti umani". Nella storia è palese la difficoltà del fondatore del Social nel gestire le relazioni personali con partner investitori e collaboratori: "Questo perché nonostante la sua intelligenza non riusciva a gestire le sue emozioni anzi tendeva ad escluderle, a reprimerle. Lasciando le emozioni fuori dalla porta non si possono costruire le relazioni che sono la base di un'azienda sana". Il secondo motivo che porta a dover tenere in conto le emozioni è invece già presente nella parola stessa: "La seconda ragione è la motivazione, lo stimolo a fare meglio. La radice della parola emozione è il verbo latino 'moveo' che significa muovere, questo perché per esperienza le emozioni sono la vera benzina del nostro agire". Senza benzina si rischia di rimanere fermi: "Ogni cosa importante che ho fatto l'ho fatta perché a trascinarmi c'era un'emozione. La mia azienda è nata grazie alla voglia di riscatto, all'amore per quello che faccio e forse grazie anche a un po' di rabbia agonistica. Partendo da questo poi si è sviluppata grazie alla razionalità, ma senza una base di emozioni oggi non sarei qui", ha concluso Alessandro Benetton.

Stefano Donnarumma: l’AD e DG di Terna interviene al convegno del Consorzio ELIS

Consorzio ELIS, l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma al convegno "Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo": i giovani, la scuola e l'orientamento universitario sono fondamentali per la rinascita del Paese.

Stefano Donnarumma, AD e DG Terna

Consorzio ELIS, Stefano Donnarumma: il contributo di Terna per il sistema scolastico e la valorizzazione dei giovani

Tracciare la rotta per la rinascita del Paese a partire dalla scuola, dall'impresa e dal mondo del lavoro: a darsi questo obiettivo sono stati gli oltre cento CEO di Grandi Imprese Italiane del Consorzio ELIS che, accogliendo l'invito dell'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma e dell'AD di Generali Italia e Global Business Lines Generali Marco Sesana, si sono riuniti lo scorso 13 ottobre a Villa Blanc, sede della Luiss Business School. "Oggi si è parlato di futuro collegandolo al futuro dei ragazzi, quindi della scuola e dell'orientamento scolastico", ha commentato in merito l'AD e DG di Terna, spiegando come a segnare inesorabilmente il corso dei prossimi anni sarà "la tecnologia applicata alle infrastrutture, ai trasporti, all'energia in un progetto di sostenibilità ambientale che non potrà che essere la base portante delle nostre iniziative". I ragazzi sono chiamati ad essere "attori" di questo disegno e devono studiare e prepararsi assiduamente: "Noi di Terna possiamo dare un contributo soprattutto per la modernizzazione di alcuni aspetti e concetti che possono essere trasferiti con la scuola, alla scuola per gli studenti", ha sottolineato Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna: gli studenti di oggi sono le risorse del domani, investiamo su di loro

Parla dell'importanza di puntare sui giovani l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma, intervistato a margine dell'incontro ELIS: "È sicuramente una questione di investimento sul futuro. Le imprese come le nostre che sono imprese che hanno programmi decennali o ventennali, devono investire sui giovani, devono fare in modo che i giovani arrivino a un determinato momento avendo studiato le giuste materie, avendo sviluppato skills utili alla costruzione di questo futuro". Secondo Stefano Donnarumma, che ha ricoperto la presidenza del semestre ELIS, quella di "educare i giovani a essere agenti del cambiamento e orientarli alle professioni del futuro è una delle principali sfide che abbiamo come manager e come persone": il Sistema Scuola-Impresa nasce in quest'ottica per "contribuire all'innovazione del sistema educativo, mettendo al centro lo studente nella scoperta dei propri talenti". Solo facendo sistema fra scuole, professori, aziende e manager, come ricorda l'AD e DG di Terna, è possibile "dare un futuro diverso al nostro Paese".

Italia e Colombia potenziano le relazioni grazie a FS Italiane: il focus dell’AD Gianfranco Battisti

FS Italiane contribuisce al rafforzamento dei rapporti istituzionali tra Italia e Colombia: l'apporto del Gruppo nelle parole dell'AD e DG Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti, AD FS

Gianfranco Battisti: i progetti del Gruppo FS Italiane in Colombia

Nel 2020 la crescita internazionale di FS Italiane è passata anche attraverso la Colombia. Lo scorso agosto il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti, tramite la sua società d'ingegneria Italferr, si è infatti aggiudicato la gara per la supervisione dei lavori della linea 1 della metropolitana di Bogotá: una vittoria che, come sottolineato dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale in un'intervista a "Il Sole 24 Ore", conferma "il nostro impegno e la volontà di creare valore non solo nel mercato domestico europeo ma anche negli altri continenti". La commessa del valore di oltre 50 milioni di euro include anche Metropolitana milanese (Mm) e riguarda un più ampio progetto, il "Plmb - Primera Línea del Metro de Bogotá - Tramo 1", finalizzato alla realizzazione di 24 chilometri di linea metropolitana, 16 stazioni e tratte in sotterranea e depositi per il materiale rotabile: l'investimento complessivo è pari a 4,3 miliardi di dollari americani. "Siamo orgogliosi di poter esportare nel mondo le nostre competenze per la realizzazione di importanti progetti infrastrutturali e per l'implementazione dei servizi di trasporto che contribuiranno allo sviluppo economico e sostenibile dei Paesi in cui siamo presenti", aveva sottolineato in merito l'AD e DG Gianfranco Battisti nel commentare la notizia.

FS Italiane: l'AD e DG Gianfranco Battisti incontra gli esponenti del Governo colombiano e l'Ambasciatore in Italia

Le attività del Gruppo FS Italiane in Colombia sono state al centro di un incontro che si è tenuto a Roma lo scorso settembre tra l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti, rappresentanti del Governo colombiano e l'Ambasciatore in Italia, Gloria Isabel Ramírez. L'occasione è stata la "Colombian Investment Summit", in programma dal 7 al 9 ottobre: un evento internazionale nato per promuovere l'individuazione e la pianificazione di investimenti in infrastrutture strategiche nel Paese sudamericano. L'Ambasciatore ha parlato dell'aggiudicazione della gara relativa alla metro di Bogotà, evidenziando come l'arrivo di FS Italiane in Colombia sia "una grande notizia perché la recente apertura a Bogotá di una branch della società controllata da FS, Italferr, creerà nuovi posti di lavoro confermando le ottime relazioni tra i due Paesi". La cooperazione congiunta dei Ministeri degli Affari Esteri italiano e colombiano, come rimarcato inoltre dall'AD e DG Gianfranco Battisti, genererà "molte opportunità di sviluppo in vari settori fra cui le grandi opere infrastrutturali e i trasporti ferroviari e stradali, anche grazie al trasferimento di tecnologie e know-how".

Terna: l’AD e DG Stefano Donnarumma a “Next Generation” auspica un’Italia esportatrice di energia

 Un'Italia esportatrice di energia: è l'auspicio dell'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma per la transizione energetica, come indicato nel corso dell'intervista rilasciata in occasione di "Next Generation".

Stefano Donnarumma, AD e DG Terna

Terna: la partecipazione dell'AD e DG Stefano Donnarumma all'evento "Next Generation"

"Se dovessi auspicare un futuro per l'Italia la vorrei esportatrice di energia": nell'intervista rilasciata in occasione dell'evento "Next Generation: the italian innovation society", l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma ha evidenziato come nelle ultime settimane la Francia "che manuteneva centrali nucleari" abbia fruito dell'energia esportata dai nostri territori. "È una delle poche volte che è successo" ha spiegato l'AD e DG di Terna sottolineandone il valore strategico per il sistema-Paese. Da qui l'impegno nel costruire un'Italia in cui le infrastrutture, anche nell'ottica di accelerare la transizione energetica, permettano "non solo di produrre energia rinnovabile al sud per consumarla al nord ma anche di portarla dal nord della Tunisia a Berlino". Terna, come ribadito in questa prospettiva da Stefano Donnarumma, "è il regista del settore elettrico italiano anche dal punto di vista dello sviluppo di tutti gli investimenti che servono ad accompagnare la transizione energetica per abilitare lo sviluppo delle rinnovabili".

Stefano Donnarumma: gli investimenti di Terna per abilitare transizione energetica e sviluppo del Paese

Nel suo intervento all'evento "Next Generation", l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma ha espresso "grande soddisfazione" per il progetto inaugurato la scorsa settimana alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: la nuova linea elettrica che collega Capri alla terraferma. "È sostanzialmente l'esempio pratico dello sviluppo infrastrutturale favorevole alla transizione energetica", ha sottolineato l'AD e DG di Terna spiegando come "siamo un'azienda che investe un miliardo e mezzo l'anno, con un trend in crescita, e questi investimenti servono per abilitare lo sviluppo delle rinnovabili e per abilitare tutte le attività di sviluppo industriale". Stefano Donnarumma ha parlato anche dei consumi energetici che nei primi nove mesi dell'anno, confrontati allo stesso periodo dell'anno scorso, si attestano in calo del 7% circa. Nonostante ciò, a settembre 2020 i consumi elettrici sono tornati al livello del 2019: "Un segnale importante di ripresa: mediamente ogni punto di assorbimento elettrico corrisponde a un punto di Pil e questo vuol dire che i grandi energivori italiani, quindi le aziende italiane, stanno lavorando molto".

Alessandro Benetton: perché è fondamentale investire nella formazione interna

 Nell'ultimo appuntamento della sua rubrica Youtube, Alessandro Benetton pone l'accento sull'importanza per le aziende di creare valore attraverso la formazione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: formazione attività essenziale

Verso la fine di agosto, Google ha annunciato un nuovo progetto denominato "Google Career Certificates". I media italiani hanno subito veicolato la notizia parlando della nuova "università" californiana. "In realtà non è proprio così - ha spiegato Alessandro Benetton nel suo ultimo contributo video "Trasforma la tua azienda in una scuola" - in pratica si tratta di corsi intensivi di sei mesi con cui Google vuol formare delle persone per dei lavori in ambito digitale". Secondo il fondatore di 21 Invest, sebbene sia nato un dibattito nel campo dell'istruzione, questa mossa di Google avrà un notevole impatto soprattutto dal punto di vista imprenditoriale: "Questa notizia è importante perché evidenzia in modo chiaro un elemento che oggi è fondamentale per tutti gli imprenditori: ogni azienda deve sviluppare al proprio interno il suo sistema di formazione. E non parlo di lezione di un paio d'ore fatte durante i ritagli di tempo - ha affermato Alessandro Benetton - ma di veri e propri corsi di formazione pensati e strutturati come un'attività essenziale per l'azienda".

Alessandro Benetton: il caso di Forno d'Asolo

Il modello aziendale adottato da Google non è certo una novità: sono molte le realtà che negli ultimi tempi hanno deciso di investire nella formazione dei propri dipendenti. Ma Alessandro Benetton va oltre: "Le imprese devono attivarsi concretamente nell'ambito della formazione non solo dei dipendenti, ma anche dei clienti e dei fornitori e di tutti i soggetti che contribuiscono a creare valore per i sistemi industriali". Un'azienda che diventa anche centro di formazione crea un valore aggiunto per tutto l'ecosistema e quindi anche per se stessa, sostiene l'imprenditore. Nel video viene portato l'esempio delle scelte fatte da 21 Invest in merito all'acquisizione di Forno d'Asolo, attiva nel settore dei prodotti da forno: "Nel 2014, quando abbiamo affiancato il management, uno dei progetti che abbiamo subito deciso di fare è stata la Forno d'Asolo Academy, dei corsi di aggiornamento per i clienti, che in questo caso sono bar e caffetterie, su come gestire il prodotto durante tutte le sue fasi e formare i dipendenti. Si è poi aggiunto un master in professione barista". Perché questa particolare scelta? "Mantenere sempre aggiornati i propri clienti significa avere attività più longeve, mentre formare nuovi professionisti serve a dare a più persone la possibilità di incominciare una propria azienda. Henry Ford diceva che la competitività di un Paese non incomincia nelle fabbriche o nei centri di ricerca ma nelle scuole: credo che oggi sia un compito degli imprenditori".

 Autodefinitosi "imprenditore scugnizzo", Gianni Lettieri ha fondato Meridie S.p.A. con alcuni soci nel 2007: la società è di fatto la prima investment company del Sud Italia a essere quotata nel segmento MIV di Borsa Italiana. L'imprenditore ha ricevuto diversi riconoscimenti e una Laurea Honoris Causa grazie ai traguardi professionali raggiunti.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: l'inizio della carriera

Imprenditore di origini napoletane, Gianni Lettieri avvia la sua carriera nel settore tessile a 19 anni. Nel 1979 entra nel mondo dell'imprenditoria aprendo uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio: l'attività ha molto successo soprattutto all'estero, negli Stati Uniti. In India avvia una joint venture nel 1995, unendosi al gruppo Raymond e costituendo la Raymond Calitri Denim, prima azienda di produzione del tessuto denim in India. Successivamente Gianni Lettieri dà inizio al suo impegno in ambito istituzionale: dal 2004 fino al dicembre 2010 è Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli. Tutt'oggi è l'unico ad aver retto tale ruolo per un periodo così longevo. Ha anche ricoperto diverse cariche per Confindustria. È inoltre Consigliere di Amministrazione de "Il Sole 24 Ore" e di Edime, società editrice de "Il Mattino".

Gianni Lettieri: la fondazione di Meridie S.p.A. e i riconoscimenti

Nel 2006 Gianni Lettieri ha dato vita alla Compagnia per lo sviluppo di energia Rinnovabile CO.S.ER. S.r.l., attiva nell'ambito della produzione di energia da fonti rinnovabili. L'anno successivo, attraverso la holding di famiglia, avvia con altri soci Meridie S.p.A., entrando nel settore finanziario. Si tratta della prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana. Durante la sua carriera Gianni Lettieri è stato insignito di diversi riconoscimenti per l'ottimo operato: tra questi vi è il Premio Guido Dorso XXIX Edizione (2008), consegnato dall'Associazione Internazionale Guido Dorso in Senato dal Presidente della Repubblica per la tenacia dimostrata nel rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo dell'area meridionale. Il Premio Cuore d'Oro (2010-2011) e il Premio Masaniello (2009) sono arrivati in seguito, insieme al Premio Mediterraneo Economia e Impresa (2011) conferito per i traguardi raggiunti dall'Unione degli Industriali di Napoli sotto la sua guida. Nel gennaio del 2011 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Amministrazione e Legislazione d'Impresa presso l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope".

Alessandro Benetton: fare formazione in azienda significa creare valore e dare longevità al business

 Nella sua video rubrica settimanale, Alessandro Benetton si dedica a diversi temi d'attualità legati all'innovazione e al mondo dell'imprenditoria: al centro dell'episodio più recente di "#UnCaffèConAlessandro" vi è la formazione in ambito aziendale, a partire dal caso di "Google Career Certificates".

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la formazione in ambito aziendale

"Le imprese devono attivarsi concretamente nell'ambito della formazione non solo dei dipendenti, ma anche dei clienti, dei fornitori, di tutti i soggetti che contribuiscono a creare valore per il sistema industriale": Alessandro Benetton si è così espresso di recente, nella sua video rubrica "#UnCaffèConAlessandro". I video dell'imprenditore sono consuetamente ripostati sulle pagine online del "Corriere della Sera": si tratta di brevi riflessioni riguardanti temi di interesse comune e attualità, o legati all'innovazione e al mondo del business. Di recente Alessandro Benetton si è occupato del tema della formazione in ambito aziendale, portando il caso particolare di Google: l'azienda infatti ha lanciato "Google Career Certificates", un corso intensivo di sei mesi con cui formare nuove professionalità in ambito digitale. "Questa mossa di Google ha scatenato diverse reazioni nel mondo dell'istruzione. Qualcuno ha detto che è l'inizio della fine per l'università classica, altri che non sarà un grande cambiamento. Non voglio affrontare la notizia dal punto di vista dell'istruzione ma da quello imprenditoriale", ha dichiarato Alessandro Benetton nel suo ultimo video.

Alessandro Benetton: 21 Invest e il caso virtuoso di Forno d'Asolo

Oggi per tutti gli imprenditori la formazione del personale è fondamentale: "Ogni azienda deve sviluppare al proprio interno il suo sistema di formazione. Non parlo di lezioni di un paio di ore fatte durante i ritagli di tempo, ma di veri e propri corsi di formazione pensati e strutturati come un'attività essenziale per l'azienda", ha spiegato Alessandro Benetton. L'imprenditore, alla guida di 21 Invest, col suo team ha puntato nel 2014 sull'azienda Forno d'Asolo, attiva nel settore dei prodotti da forno. Dopo aver affiancato il management, lo step successivo è stato la nascita di Forno d'Asolo Academy, una serie di corsi di aggiornamento per formare i dipendenti. In seguito è nato anche un Master per la formazione di barman professionisti, per i ragazzi dell'alberghiero interessati a intraprendere questa carriera. "Mantenere sempre aggiornati i propri clienti significa attività più longeve, mentre formare nuovi professionisti serve a dare a più persone la possibilità di dar vita a una propria azienda. In entrambi i casi per Forno d'Asolo significava assicurarsi una maggiore richiesta per i propri prodotti", ha affermato Alessandro Benetton. "Quando un'azienda diventa centro di formazione, crea valore per tutto l'ecosistema industriale e quindi anche per se stessa".

AV, tecnologia e ingegneria: il know how di FS Italiane, Gruppo guidato da Gianfranco Battisti

 Il modello di Alta Velocità di FS Italiane alla conquista del mercato internazionale dei trasporti: "Siamo orgogliosi di esportare l'eccellenza italiana all'estero", ha commentato l'AD e DG Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti, AD FS Italiane

Gianfranco Battisti: l'impegno di FS Italiane per esportare il Made in Italy nel mondo

Un grande patrimonio di competenze tecnologiche, ingegneristiche e progettuali è tra gli elementi che maggiormente caratterizzano la crescita di FS Italiane nel settore mondiale dei trasporti: uno sviluppo che consente al Gruppo guidato da Gianfranco Battisti di essere riconosciuto come punto di riferimento internazionale nel business dell'infrastruttura e dei servizi di ingegneria. "In FS Italiane, con 350 milioni di passeggeri trasportati in Italia in 10 anni sulla rete di Alta Velocità, abbiamo sviluppato competenze uniche in Europa, apprezzate nei mercati del Vecchio continente e non solo": così l'AD e DG ha commentato i risultati di un'espansione che, già da una decina d'anni, ha condotto FS Italiane alla conquista di segmenti di mercato via via più ampi, consentendo inoltre al Gruppo di fornire un prezioso contributo anche nello sviluppo di una rete europea più sostenibile e interoperabile, un ambito in cui la società guidata da Gianfranco Battisti è fortemente impegnata.

Gianfranco Battisti: l'eccellenza di FS Italiane e la crescita nel mondo

"Siamo orgogliosi di mettere a disposizione il nostro know how fuori dai confini nazionali", ha proseguito Gianfranco Battisti, "e di esportare l'eccellenza italiana non solo per il settore ferroviario ma anche per le tecnologie innovative che utilizziamo". E sono proprio le capacità ingegneristiche e progettuali di FS Italiane a rappresentare quell'eccellenza tutta italiana tanto apprezzata all'estero, una serie di competenze che da sempre caratterizzano il viaggio intrapreso dal Gruppo oltre i confini nazionali. È questo il caso del suo ingresso nel mercato passeggeri in Germania, un'espansione avvenuta nel 2011 con Netinera, il secondo operatore nel trasporto regionale tedesco. Nel 2016 la crescita è proseguita in Francia con l'acquisto di Thello, l'operatore che gestisce i servizi passeggeri con l'Italia. L'anno seguente segna l'ulteriore espansione nel mercato greco, olandese e infine britannico dove, in consorzio con FirstGroup, FS Italiane si è aggiudicata il franchising ferroviario sulla costa occidentale dell'isola. Ma, come sottolineato dall'AD e DG Gianfranco Battisti, la qualità e l'avanguardia dell'AV italiana sono elementi molto apprezzati anche fuori dall'Europa: non a caso, il Gruppo è impegnato in grandi progetti industriali anche in altri continenti come America, Asia, Africa e nel Medio Oriente.

Stefano Donnarumma: l’intervista all’AD e DG di Terna nell’ambito dell’Italian Energy Summit

 L'AD e DG Stefano Donnarumma porta Terna all'Italian Energy Summit de "Il Sole 24 Ore": al centro del suo intervento il "ruolo del Transmission System Operator nella transizione energetica".

Stefano Donnarumma, AD Terna

Terna, l'AD e DG Stefano Donnarumma all'Italian Energy Summit: il valore della sostenibilità in risposta alla pandemia

L'emergenza Coronavirus ha messo alla prova il sistema elettrico: l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma ne ha parlato lo scorso 29 settembre, intervenendo all'Italian Energy Summit, l'evento organizzato da 'Il Sole 24 Ore'. L'AD e DG ha evidenziato l'impatto della pandemia sui consumi di energia elettrica: un calo "del 7-8% su base annua con picchi nella prima parte del lockdown". In estate si è registrata una ripresa: in questo scenario l'Italia esporta quantitativi di energia "abbastanza significativi" poiché "in Francia alcune importanti centrali di produzione nucleare sono in manutenzione e di conseguenza bisogna supplire a questa carenza". Secondo Stefano Donnarumma dunque il Coronavirus ha costituito "una palestra" per il sistema elettrico nazionale "su situazioni e condizioni che si potranno verificare in futuro". E anche in questa prospettiva gli investimenti del Gruppo in ottica "green" acquisiscono ancor più valore: "Nel piano decennale di Terna si parla di 14 miliardi destinati all'irrobustimento del sistema, la resilienza e la capacità di incrementare questo sviluppo. Stiamo lavorando a breve termine per accelerare anche nei prossimi 4-5 anni".

Transizione energetica e decarbonizzazione: l'impegno di Terna nelle parole dell'AD e DG Stefano Donnarumma

"È dovere nostro, delle istituzioni e delle autorità regolatorie, puntare al raggiungimento dei target di decarbonizzazione", ha sottolineato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma nel corso dell'Italian Energy Summit. "Gli strumenti si possono rivedere, nel comune sforzo di raggiungere quei target", ha spiegato l'AD che, in questa prospettiva, ha annunciato per "fine autunno, indicativamente novembre" il lancio di un nuovo piano industriale, orientato a rafforzare ulteriormente il ruolo del Gruppo nella transizione energetica. Le fonti verdi avranno sempre più peso: "Terna deve fare di tutto nei prossimi anni per abilitare questa crescita. Da un lato, dovrà continuare negli investimenti per sbottigliare la rete e, dall'altro, dovrà raggiungere ancor meglio di oggi le aree di potenziale sviluppo". Quella della decarbonizzazione, secondo l'AD e DG Stefano Donnarumma "è una partita che deve essere vinta e che dovrà essere giocata da tutti con massima energia e orientamento al risultato".

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