Green New Deal: SACE si occuperà della valutazione degli investimenti green delle aziende

SACE, l'AD Pierfrancesco Latini: "Banche e finanza possono giocare un ruolo centrale per la transizione ecologica".

Pierfrancesco Latini

SACE: nel 2020 mobilitate risorse per 46 miliardi

SACE ha svolto un ruolo fondamentale contro gli effetti della pandemia in Italia. Nel 2020 la società ha mobilitato risorse per 46 miliardi di euro, destinate a circa 15.000 imprese. Secondo i dati del bilancio di sostenibilità, presentato la scorsa settimana, 25 sono stati dedicati alle attività tradizionali come export credit e internazionalizzazione, mentre 21 alle coperture di "Garanzia Italia". Sono invece 300 i milioni stanziati per le garanzie green. Un'evoluzione che ha portato SACE oltre i confini operativi tradizionali, estendendo i suoi servizi a supporto di tutto il Sistema Paese. Un impegno al quale si aggiungerà anche la valutazione degli investimenti sostenibili delle aziende. Con il DL Semplificazioni di luglio, il Governo ha infatti affidato al Gruppo anche il compito di rilasciare garanzie verdi a supporto di progetti in linea con gli obiettivi del Green New Deal e del Recovery plan italiano.

SACE: la valutazione degli investimenti sostenibili

Attualmente SACE si occupa infatti di verificare che i progetti presentati siano "eligibile" per quanto riguarda il perimetro della sostenibilità. La società emette dei rating green, sulla base dei quali potranno intervenire a loro volta gli istituti di credito. "Il rating - ha spiegato Pierfrancesco Latini - rappresenta in generale un giudizio di affidabilità al quale le aziende tengono particolarmente in quanto ne evidenzia in un certo senso la sintesi della loro qualità sul mercato. Tiene conto di tutti gli aspetti caratterizzanti l'impresa, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo". Grazie ai criteri e alle metodologie adottate da SACE, a essere premiate sono le aziende che attuano progetti sostenibili. Gli effetti positivi della Garanzia Verde sono già stati registrati per iniziative che hanno riguardato realtà come EF Solare Italia. L'azienda operativa nel settore del fotovoltaico è stata infatti destinataria di un finanziamento multi-tranche di 160 milioni di euro complessivi erogati da Crédit Agricole Corporate and Investment Ban, Ing Italia e Intesa Sanpaolo. Ciò a dimostrazione del ruolo "centrale" di banche e finanza nella transizione energetica.

EssilorLuxottica, CdA nomina Francesco Milleri Amministratore Delegato

"Ringrazio il Consiglio e l'azienda intera per aver creduto in me e in tutto il management team del Gruppo": così Francesco Milleri esprime la sua soddisfazione per la conferma come Amministratore Delegato di EssilorLuxottica.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: il CdA lo nomina AD di EssilorLuxottica

Durante l'Assemblea annuale degli Azionisti di EssilorLuxottica, riunita in data 21 maggio 2021, il CdA ha conferito a Francesco Milleri l'incarico di Amministratore Delegato del Gruppo. Ad affiancarlo Paul du Saillant nel ruolo di Vice AD, anch'egli eletto nel corso della prima seduta del CdA presieduto nuovamente da Leonardo Del Vecchio. "Sono felice di continuare a lavorare con Paul e di guidare EssilorLuxottica attraverso un nuovo capitolo della sua storia", ha dichiarato, "raggiungendo ulteriori traguardi e creando valore per tutti i nostri stakeholder". In un messaggio scritto insieme al Vice AD e rivolto agli azionisti, Francesco Milleri ha inoltre commentato positivamente i risultati conseguiti nel 2020, sottolineando come EssilorLuxottica sia ben posizionata oggi "per sovraperformare e trasformare il settore dell'eyewear e dell'eyecare".

Focus su obiettivi e capitale umano: la riflessione di Francesco Milleri

Proiettata verso il futuro e guidata dall'AD Francesco Milleri, EssilorLuxottica continuerà dunque a guardare con fiducia verso nuovi traguardi. Dopo aver superato con successo il 2020 caratterizzato dalla pandemia, il Gruppo è infatti più che mai intenzionato a raggiungere nuovi e importanti obiettivi: "Continueremo a lavorare per garantire il benessere della nostra azienda e dei suoi dipendenti", ha commentato in merito l'AD, "con una tabella di marcia chiara in modo da raggiungere tutti i nostri obiettivi nel 2021 e oltre". Focus dunque orientato al futuro e, come sottolineato da Francesco Milleri, grande rilevanza per la componente umana: "Al nostro fianco avremo migliaia di talenti per realizzare la nostra Mission: aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita".

Paolo Gallo (Italgas): con il nuovo Piano al 2027 400 milioni destinati alle acquisizioni

L'AD Paolo Gallo ha commentato il nuovo Piano strategico di Italgas che mette al centro digitale e transizione energetica: "Puntiamo a ridurre del 30% le emissioni di Co2 rispetto al dato del 2020 e del 25% i consumi di energia".

Paolo Gallo

Paolo Gallo: gli obiettivi del Piano 2021-2027 di Italgas

Presentato lo scorso 15 giugno, il nuovo Piano strategico 2021-2027 di Italgas si basa su un obiettivo ben preciso: "estendere il network, completare la trasformazione digitale e guidare la transizione energetica dando impulso allo sviluppo di gas rinnovabili e all'efficienza energetica". Sono 7,9 i miliardi che l'azienda guidata da Paolo Gallo ha deciso di investire nei prossimi sette anni: 1,4 andranno alla digitalizzazione delle reti per accogliere gas rinnovabili e oltre 2 alle gare Atem (Ambito Territoriale Minimo). In tema di sostenibilità, il Gruppo intende ridurre del 30% le emissioni di gas a effetto serra e del 25% il consumo energetico. "Italgas punta a completare nel 2022 la digitalizzazione del network - ha spiegato l'AD - e disegnare la roadmap che confermerà il ruolo strategico delle reti del gas quale volano della transizione energetica". Per raggiungere i target prefissati, nel Piano promosso da Paolo Gallo anche una strategia dedicata alle acquisizioni future.

Paolo Gallo: acquisizioni Italgas dirette verso tre settori

"Le nostre operazioni di acquisizione, a cui abbiamo destinato 400 milioni di euro al 2027, sono dirette verso tre settori - ha dichiarato Paolo Gallo - la distribuzione del gas naturale e dell'acqua, nonché l'efficienza energetica. Proprio quest'ultimo - ha aggiunto - si presenta come un ambito molto frammentato, nel quale intendiamo ricoprire un ruolo di consolidatore, così da poter contribuire anche nell'efficienza agli obiettivi fissati dall'Unione europea". Un programma avviato lo scorso 14 giugno con l'acquisizione della torinese ESCo Ceresa, leader nei servizi energetici, che rappresenta una delle prime tappe della strategia di crescita portata avanti dal Gruppo verso la transizione energetica. Nel futuro di Italgas spazio anche per la finanza green: "L'obiettivo - ha detto Paolo Gallo - è andare sul mercato ed emettere i sustainability bond che sono legati al raggiungimento di target anche intermedi di sostenibilità".

Municipia S.p.A.: la partnership con Be Your Essence

Municipia S.p.A.: la partnership con Be Your Essence (BYE) punta a sostenere i Comuni nella ripresa post Covid per un rilancio più verde ed equo.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: la partnership all'insegna della sostenibilità, dello sviluppo economico-sociale e della tecnologia

Insieme per la ripresa post Covid. È l'impegno preso da Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione, con Be Your Essence (BYE). La partnership nasce dalla necessità sempre più evidente di improntare un nuovo paradigma che metta al centro le persone e accompagni gli Enti verso una trasformazione digitale sostenibile. Le scelte quotidiane delle Pubbliche Amministrazioni locali producono effetti a lungo termine sull'ambiente e sulla vita dei cittadini: un sistema di cui la pandemia ha fatto emergere le fragilità. Insieme a BYE, società del Gruppo Be Shaping The Future S.p.A. che promuove l'evoluzione delle città da "Smart" a "Wise" Cities in grado di avere comportamenti virtuosi in ambito ambientale e sociale, Municipia S.p.A. si propone dunque in questa delicata fase di rilancio di affiancare i Comuni e le loro partecipate nel percorso di rigenerazione urbana e offrire nuovi modelli di crescita in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie.

Municipia S.p.A.: la partnership con BYE per accompagnare i Comuni nel percorso di rigenerazione urbana

La lunga esperienza di Municipia S.p.A. insegna come la tecnologia possa giocare un ruolo decisivo nel migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione, a beneficio di cittadini e imprese: dalla mobilità all'efficientamento energetico, dalla sicurezza urbana alla gestione dei rifiuti fino alla valorizzazione dei beni culturali, al welfare e al turismo. È quanto ha sottolineato anche il Presidente Stefano De Capitani parlando dell'iniziativa: "Non può esserci cambiamento senza l'unione tra obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppo economico-sociale e tecnologia". È in questa direzione che guarda la partnership con BYE, al fine di "offrire agli Enti visione e concretezza, sfruttando al meglio anche i fondi europei". La ripartenza del Paese e la trasformazione per la Next Generation, come ricordato anche dal Presidente di Municipia S.p.A., passano attraverso "la collaborazione tra Pubblico e Privato e i Comuni sono le fondamenta della nostra società, il primo gradino nella scala del cambiamento".

Focus sulla carriera di Gianni Lettieri, imprenditore alla guida di Meridie S.p.A.

Gianni Lettieri è attualmente Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana. L'imprenditore è appassionato di lettura, musica e sport.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i primi anni della carriera

Sposato e padre di tre figli, Gianni Lettieri è un imprenditore di origini napoletane. A 19 anni entra nel mondo dell'imprenditoria, in particolare nell'ambito tessile. Nel 1979 apre un nuovo stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio. Questa prima avventura ha grande successo, tanto da riuscire ad esportare i prodotti anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1995 Gianni Lettieri avvia una joint venture con il gruppo indiano Raymond, costituendo la Raymond Calitri Denim. Successivamente, comincia a operare anche in ambito istituzionale: dal 2004 al 2010 è Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, è l'unico ad aver mantenuto questo ruolo così a lungo. Ha ricoperto inoltre diverse cariche per Confindustria, come quelle di Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Avellino e di Membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Campania.

Gianni Lettieri: l'esperienza nei settori dell'energia rinnovabile e della finanza

Gianni Lettieri inizia una nuova avventura imprenditoriale nel 2006 nel settore delle rinnovabili. Grazie alla holding di famiglia entra nel comparto finanziario e, con altri soci, fonda Meridie S.p.A. (già Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S.p.A.), prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa italiana. Attraverso Meridie, nel 2008, Gianni Lettieri avvia Medsolar S.p.A., pur rimanendo Presidente e Amministratore Delegato di Meridie. Acquisisce inoltre Atitech S.p.A., azienda italiana leader nella manutenzione degli aeromobili (sia civili che militari). La sede principale è a Napoli. Nel gennaio 2011 l'imprenditore è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Amministrazione e Legislazione di Impresa dall'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Appassionato di lettura e musica, è inoltre uno sportivo: ha partecipato alla Maratona di New York ottenendo un tempo di 3h 21'. È autore di un libro autobiografico: "L'imprenditore Scugnizzo. La mia Napoli, le mie sfide".

#BG4SDGs: Luigi Crema su energia e investimenti sostenibili ESG al talk di Banca Generali

Banca Generali: panoramica su sostenibilità, energia e benefici degli investimenti sostenibili ESG nell'ultimo incontro del ciclo dedicato agli obiettivi Onu.

Banca Generali: riduttivo focalizzarsi solo su rendimenti, investimenti sostenibili ESG necessari

"Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni": recita così il settimo obiettivo dell'Agenda Onu 2030. Sostenibilità e responsabilità sociale devono essere dunque i driver della strada verso un nuovo modello di sviluppo economico, che dovrà erigere le sue fondamenta su energia pulita e zero emissioni. Anche i mercati vanno in questa direzione: sono infatti sempre di più le realtà che si affidano agli investimenti sostenibili ESG, che si basano non solo sulle analisi finanziare ma su attenzione all'ambiente, agli equilibri sociali e alla buona governance. Di questo e dello sviluppo del settore energetico si è parlato durante l'ultimo talk promosso da Banca Generali sul tema degli SDGs. Ospite del terzo appuntamento del ciclo #BG4SDGs, dedicato al goal "Energia pulita e accessibile", Luigi Crema, Head of Research Unit presso la Fondazione Bruno Kessler. Un dialogo che offre una panoramica sugli sviluppi dell'idrogeno e sul ruolo di questa nuova fonte nella transizione energetica. Temi oggi centrali anche per il risparmio gestito, sempre più attento agli investimenti sostenibili ESG e ai benefici verso la collettività.

Banca Generali: "Con investimenti sostenibili ESG risparmiati 1.572 milioni di kg di CO2"

Da anni Banca Generali è impegnata a dare il suo contributo allo sviluppo sostenibile, adoperandosi in un percorso di crescita che mette al centro trasparenza, responsabilità sociale e innovazione. I recenti risultati degli investimenti sostenibili ESG parlano chiaro. "Nel 2020 i nostri clienti - si legge sul sito ufficiale del Gruppo - hanno contribuito a far risparmiare 1.572 milioni di kg di CO2 (pari al consumo medio di 11,1 milioni di viaggi in auto da Milano a Roma) 272 miliardi di litri d'acqua (pari a 3,9 miliardi di docce) e ha permesso di distribuire oltre 2 milioni di pasti biologici e offrire cure sanitarie a quasi 80mila pazienti". Ma cosa si intende per investimenti sostenibili ESG? La sigla sta per Environmental, Social, Governance: si tratta di investimenti che perseguono, oltre ad obiettivi tradizionali di tipo economico, anche risultati in tema di ambiente, responsabilità sociale e trasparenza della governance. È importante, secondo Banca Generali, rendersi conto che oggi "focalizzare la propria attenzione esclusivamente sui rendimenti finanziari e i fondamentali di un determinato settore o azienda è ormai diventato un esercizio riduttivo".

Cristina Scocchia: la manager alla guida di Kiko insignita della Legion d’Onore

Cristina Scocchia si è detta "onorata ed emozionata": la Legion d'Onore è una delle più alte onorificenze conferite dalla Francia.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: "Riconoscimento che cercherò di onorare con impegno e orgoglio"

Istituito da Napoleone Bonaparte, oggi l'Ordine nazionale della Legion d'Onore viene conferito a uomini e donne di tutte le nazionalità che si sono distinti per meriti straordinari nella vita militare e civile. Tra gli italiani insigniti anche Cristina Scocchia, attuale AD di Kiko Milano. La manager ha ricevuto l'onorificenza di "Chevalier dans l'ordre de la Légion d'Honneur" durante una cerimonia che si è tenuta a Palazzo Farnese, sede romana dell'Ambasciata francese. A consegnare il titolo l'ambasciatore Christian Masset, che ha definito "straordinario" e "sempre orientato verso il futuro" il percorso della dirigente, lodando in particolare il suo operato nel gruppo L'Oréal. "Sono onorata ed emozionata - ha commentato Cristina Scocchia a margine dell'evento - ricevere la Legione d'Onore è un grande privilegio". Dopo aver ringraziato sia l'ambasciatore che le istituzioni francesi, l'AD di Kiko si è detta pronta ad "onorare questo pregioso riconoscimento con impegno e orgoglio".

Cristina Scocchia: il percorso manageriale

Il conferimento a Cristina Scocchia del titolo di Cavaliere testimonia l'evoluzione della carriera professionale della manager. Nata in un piccolo paese della provincia di Sanremo, in Liguria, si trasferisce a Milano per frequentare l'Università Bocconi, dove si laurea a pieni voti in Economia e Commercio. Si specializza in seguito a Torino, dove consegue un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale. La svolta già durante gli anni di formazione: inizia, infatti, a lavorare per Procter&Gamble, passando in pochi anni dai prodotti per le pulizie al settore beauty, diventando Responsabile delle Cosmetics International Operations. Un'esperienza che la porta, nel 2014, ad assumere la guida di L'Oréal Italia in qualità di AD. Sotto la sua gestione, la divisione italiana ritorna a crescere, soprattutto grazie ad una strategia basata su innovazione e digitale. Nel 2017 Cristina Scocchia passa a Kiko Milano. Fin dai primi mesi della sua guida, si impegna per rafforzare efficacia finanziaria e operativa, raggiungendo risultati che oggi, nonostante la crisi pandemica, hanno permesso al Gruppo di programmare l'apertura di ulteriori 300 negozi entro il 2022.

Luiss, il Rettore Andrea Prencipe intervistato da “Huffington Post”

"Questa crisi ci ha permesso di fare un corso accelerato di futuro, e di velocizzare alcuni processi già avviati": le considerazioni del Rettore Andrea Prencipe sulla necessità di modelli innovativi per formare i professionisti del futuro.

Andrea Prencipe

Luiss, Andrea Prencipe: cruciale sapere intercettare e gestire le tendenze dell'innovazione

Considerare l'attuale periodo di crisi come un punto di partenza per cercare strade nuove e più efficaci: "Mai lasciarsi sfuggire una crisi", ricorda Andrea Prencipe citando Winston Churchill in una recente intervista rilasciata a "Huffington Post". Per l'occasione il Rettore dell'Università Luiss Guido Carli ha condiviso alcune riflessioni sul complicato contesto della pandemia e su ciò che questa può insegnare. "In effetti la pandemia ci ha offerto la grande opportunità di rivisitare non solo i contenuti della nostra offerta formativa, ma anche le modalità con cui raggiungiamo i nostri studenti": una sorta di "corso accelerato di futuro", così come definito dal Rettore, che ha permesso di velocizzare processi e percorsi già intrapresi da tempo dalla Luiss. Si considerino ad esempio le tre parole chiave quali interdisciplinarietà, digitalizzazione e internazionalizzazione, al centro dei programmi "Global Management and Politics", "Data Science and Management" e "Law, Digital Innovation and Sustainability" offerti dall'Ateneo. L'esigenza è quella di "formare professionisti abili a intercettare e gestire le tendenze dell'innovazione e della sostenibilità, della giurisprudenza e della scienza dei dati", ha specificato Andrea Prencipe, sottolineando la grande importanza di formare professionisti "poliedrici e 'future-ready', ricercati oggi da aziende ed istituzioni".

Andrea Prencipe: digitale e sostenibilità nell'identità Luiss

Ricordando inoltre come l'apprendimento sia "un processo sociale e socializzante", in cui la presenza deve essere valorizzata, il Rettore Andrea Prencipe ha evidenziato che la grande sfida oggi è "combinare in modo virtuoso la didattica in presenza con quella online e accogliere il digitale in modo strategico". Quello stesso digitale che, aggiunge, "deve avere una dimensione trasversale nei processi formativi" e che ormai è "stabilmente presente in tutti i nostri corsi di studio". La sfida della formazione e del lavoro, dunque, si giocherà in futuro anche per mezzo delle competenze digitali: ma, avverte, "oggi non basta più un livello di user capability". In altri termini, l'uso di uno smartphone, ad esempio, è sì fondamentale ma non può bastare: necessario è invece "saper utilizzare gli strumenti digitali in modo strategico". Digitale da un lato, quindi, e sostenibilità dall'altro: due aspetti su cui Andrea Prencipe si è soffermato nell'intervista e che fanno parte del focus su cui l'Ateneo romano è fortemente incentrato. "In Luiss il tema della sostenibilità è inteso in una dimensione ampia, sullo stesso piano dell'interdisciplinarietà e del digitale", sottolinea il Rettore: centrale nella didattica, la sostenibilità è cruciale anche sul piano della ricerca, dove "è oggetto di confine, non appartiene a nessuna disciplina ma sconfina in tutte, ha bisogno di diversi punti di osservazione". Non solo, la sostenibilità è anche "un principio organizzativo cardine della attività dell'Università: le iniziative che hanno una curvatura di sostenibilità sono sempre più importanti, sin dal progetto Plastic Less lanciato già due anni fa, e rimarrà un principio guida della nostra azione futura".

Acciaierie Bertoli Safau (Gruppo Danieli): a Cargnacco un nuovo impianto per vergelle speciali

Con un investimento da 190 milioni di euro, Gruppo Danieli ha ottenuto un impianto capace di produrre vergella di qualità con acciai speciali: alta flessibilità e basso impatto ambientale le caratteristiche che lo rendono uno dei più performanti al mondo.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: i dettagli del nuovo impianto ABS

Una produttività annua di 500.000 tonnellate a velocità massima di 400km/h, basso impatto ambientale e possibilità di offrire l'intera gamma dimensionale di vergella in acciaio speciale e di qualità. Sono le caratteristiche del Quality Wire Rod 4.0, il nuovo impianto targato Gruppo Danieli. Inaugurato lo scorso 8 giugno a Cargnacco, in provincia di Udine, l'impianto è stato realizzato per conto di Acciaierie Bertoli Safau (ABS), divisione di lavorazione dell'acciaio appartenente alla multinazionale. Dopo 20 mesi di lavori, un investimento totale di 190 milioni di euro e le più avanzate tecnologie, il QWR 4.0 è pronto a trasformare ABS in uno dei leader mondiali del settore siderurgico. La vergella che verrà prodotta differisce dalle tradizionali: il nuovo impianto è infatti specializzato nell'utilizzo di particolari tipologie di acciaio, dedicate principalmente all'automotive. Con il livello di produzione previsto e la capacità di offrire un "intero range dimensionale", il nuovo Quality Wire Rod di Gruppo Danieli è in grado di sviluppare, secondo le previsioni, un fatturato di 200 milioni di euro. Durante l'evento di inaugurazione, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga lo ha definito "il miglior impianto al mondo del settore".

Gruppo Danieli: con QWR basso impatto ambientale e intelligenza artificiale

Flessibilità e innovazione sono le parole chiave del nuovo laminatoio di Gruppo Danieli. La maggioranza delle attività di processo e di controllo dell'impianto sono infatti totalmente automatizzate, grazie sia all'intelligenza artificiale che ai nuovi strumenti di "Human-machine interface". Un sistema che consente, oltre che ad operare secondo logica "tailor-made", di ottenere maggiore sicurezza ed efficienza in fase di produzione attraverso un approccio definito "Zero man on the floor". A completamento dell'opera anche un magazzino automatico in grado di ospitare circa 12.000 tonnellate di bobine. Ma il QWR 4.0 porta novità soprattutto in materia di riduzione dell'impatto ambientale. Sarà infatti minimo l'utilizzo di gas, con il risultato di ottenere emissioni estremamente ridotte. Per riscaldare la billetta il laminatoio non utilizza più sali di piombo ma acqua a temperature controllate da un forno "Zero scale", capace di dimezzare il quantitativo di scaglia generata durante la lavorazione dei semi-prodotti. Anche Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico, ha commentato con soddisfazione il nuovo impianto di Gruppo Danieli: "Un grande segnale per tutta la politica italiana, non solo per l'industria", ha dichiarato all'inaugurazione.

Fibra ottica in Trentino: i progetti di Open Fiber nelle parole dell’AD Elisabetta Ripa

"La sinergia con la Provincia Autonoma di Trento, i Sindaci e Trentino Digitale rappresenta un fattore vincente del piano #BUL in questo territorio": così l'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa intervenendo all'incontro sul progetto Banda Ultra Larga in Trentino.

Elisabetta Ripa

Open Fiber, l'AD Elisabetta Ripa sul piano BUL: "Progetto eccezionale" per imprese e famiglie

La fibra ottica entro il 2022 in tutti i Comuni delle aree bianche, le valli, del Trentino: è quanto annunciato dall'AD Elisabetta Ripa in merito all'avanzamento del piano BUL (Banda Ultra Larga) nella regione subalpina. L'obiettivo è quello di trasformare la Provincia Autonoma di Trento nella prima "Digital Smart Land" dell'arco alpino: un territorio dunque che ricopra un ruolo da protagonista in quanto a sviluppo digitale, inclusione e sostenibilità. Gli sviluppi del progetto sono stati presentati durante una conferenza online a cui hanno preso parte, oltre all'AD di Open Fiber, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il Presidente del Consorzio Comuni Trentini Paride Gianmoena, insieme a Sindaci e autorità del territorio. Come segnalato dall'AD Elisabetta Ripa, proprio la cooperazione con gli Enti locali ha rappresentato "un fattore vincente del piano #BUL in questo territorio": ciò ha consentito di "superare insieme tutte le difficoltà tecniche e burocratiche connesse alla realizzazione di un'opera di queste dimensioni", ha aggiunto, "e di attuare un progetto eccezionale: rendere cioè questa fantastica provincia una Smart Land, con servizi digitali e all'avanguardia a disposizione di imprese e famiglie".

Elisabetta Ripa: rete FTTH in Trentino, i dettagli del progetto di Open Fiber

"La rete FTTH è un'alleata fondamentale non solo in un'epoca segnata dal Covid-19", ha rimarcato l'AD di Open Fiber, "ma è uno strumento necessario per la costruzione della Gigabit Society, di cui la Commissione ha aggiornato gli obiettivi al 2025". In questa direzione sono orientati i progetti della società guidata da Elisabetta Ripa che, nella Provincia Autonoma di Trento, è al lavoro nelle cosiddette "aree bianche" in qualità di concessionaria del bando pubblico di Infratel, in-house del Ministero per lo Sviluppo Economico. Le attività condurranno alla realizzazione di una rete FTTH (Fiber To The Home) nei Comuni inclusi nel piano, con un'infrastruttura che permette di raggiungere una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo. Come indicato dall'AD Elisabetta Ripa, 28 sono oggi le aree bianche in Trentino che dispongono di una rete interamente in fibra ottica, a cui si aggiungono 37 località che beneficiano di una connettività di tipo ultrabroadband: il totale ammonta a circa 33.000 utenze già in vendibilità con gli operatori partner di Open Fiber.

Fondo da 500.000 euro messo a disposizione dal Presidente di Atitech Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, Presidente della società di manutenzione aeronautica Atitech, ha istituito un fondo per i suoi dipendenti e le loro famiglie con l'intento di assicurare un futuro migliore ai giovani.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: un fondo per aiutare i genitori del Mezzogiorno

Gianni Lettieri ha deciso di istituire un fondo di 500.000 euro del quale potranno beneficiare i dipendenti di Atitech. Nello specifico, il fondo sarebbe destinato ai lavoratori con almeno dieci anni di anzianità aziendale e servirebbe a coprire i costi di avviamento per le attività professionali e imprenditoriali dei giovani, contribuire al pagamento delle rette universitarie per i figli dei lavoratori che vogliono studiare fuori sede o all'estero e, infine, sostenere le spese mediche non coperte dagli istituti previdenziali e assicurativi. Il Presidente di Atitech ha molto a cuore il benessere dei suoi dipendenti e cerca di creare le condizioni per aiutare chi è in difficoltà, convinto che l'azienda sia composta non solo da azionisti e manager ma soprattutto di maestranze, che devono sentirti supportati e devono sentirla un po' anche loro. In merito al fondo istituito spiega: "In particolare abbiamo voluto investire su una migliore copertura sanitaria del nostro personale e sull'avvenire lavorativo dei figli, che resta il principale problema dei padri e delle madri della Campania e di tutto il Mezzogiorno".

Come potranno accedere al fondo i lavoratori interessati? Gianni Lettieri chiarisce alcuni dubbi

Per accedere al fondo i dipendenti non dovranno fare altro che compilare un modulo da inoltrare all'azienda, dopodiché la domanda passerà al vaglio di una commissione, composta dal Direttore Finanziario, dal Direttore Generale, da quello dei servizi di manutenzione e del personale, che si occuperà di valutare la compatibilità della richiesta. Qualora questa venga approvata, dovrà poi ricevere la conferma del Presidente. Alla domanda sul motivo che ha portato all'istituzione del fondo, Gianni Lettieri risponde che lo ha fatto per "aiutare i giovani a mettersi in proprio, ad avviare una nuova attività facendo leva sulle proprie capacità", dato che questo costituisce "il modo migliore per sottrarre il Mezzogiorno alla pratica della ricerca del posto fisso" e rappresenta l'unica via per colmare "la distanza che continua a separarci dal nord e dall'Europa".

A2A: il focus dell’AD e DG Renato Mazzoncini su sfide e opportunità del Next Generation EU

"Transizione energetica e Next Generation EU: sfide e opportunità": la partecipazione dell'AD e DG di A2A Renato Mazzoncini alla IX conferenza di IAERE, Italian Association of Environmental and Resource Economists.

Renato Mazzoncini

L'AD e DG Renato Mazzoncini: accelerare sulla transizione energetica, le soluzioni di A2A

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A Renato Mazzoncini è intervenuto lo scorso 23 aprile alla tavola rotonda internazionale "Transizione energetica e Next Generation EU: sfide e opportunità", organizzata in occasione della IX conferenza di IAERE, Italian Association of Environmental and Resource Economists. L'AD e DG di A2A si è definito "un forte sostenitore dell'elettrificazione. Ma se pensiamo al 2050 e a un mondo a emissioni zero, occorre pensare che l'elettrificazione arriverà a coprire al massimo il 50% dei fabbisogni energetici". È necessario quindi "ripensare alle nostre reti di distribuzione di gas, anche se non sappiamo ancora quale sarà il tipo preponderante: se idrogeno, biocarburanti, biogas, biometano, gas naturale". Individuare "come investire sulla rete, in uno scenario di transizione molto importante, con investimenti per l'adattamento a gas diversi" è la sfida a cui è chiamata anche A2A, come ha evidenziato Renato Mazzoncini.

Il parere di Renato Mazzoncini: necessaria la semplificazione burocratica di cui si parla da decenni nel nostro Paese

Nel corso della tavola rotonda, Renato Mazzoncini si è espresso anche sulla regolamentazione del sistema: "Servirebbe omogeneità tra i player del settore e maggiore chiarezza su quali siano gli investimenti in sostenibilità davvero utili". L'AD e DG di A2A ha auspicato l'introduzione di misure più efficienti nell'orientare verso la conversione ecologica i comportamenti delle persone e delle aziende. Regolamentazione ma anche sburocratizzazione, come ha sottolineato Renato Mazzoncini parlando di "una necessaria semplificazione burocratica, di cui si parla da decenni nel nostro Paese". Nel corso dell'evento sono intervenuti anche il professor Robert Pindyck, Sloan School of Management MIT, il professor Rick van der Ploeg, Research Director Oxford Centre for Analysis of Resource Rich Economies, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Giuseppe Pasini, Presidente Gruppo Feralpi e Presidente Confindustria Brescia, e Gianluca Delbarba, Presidente di Acque Bresciane S.r.l.

Nicola Bedin: da Lifenet Healthcare a Snam, il percorso formativo e professionale

Lifenet Healthcare, nuova e moderna realtà nel panorama della sanità italiana, è nata nel 2017 su iniziativa di Nicola Bedin, da giugno 2020 Presidente di Snam.

Nicola Bedin

Lifenet Healthcare: focus sull'iniziativa imprenditoriale promossa da Nicola Bedin

Fondatore di Lifenet Healthcare, Nicola Bedin vanta una lunga esperienza manageriale in ambito ospedaliero. Ha lavorato per 12 anni all'interno del Gruppo Ospedaliero San Donato: dal 2005 Amministratore Delegato della capogruppo, ne ha coordinato la crescita portandola nel 2017 a conseguire ricavi annui per circa 1,6 miliardi di euro (erano circa 600 milioni nel 2005). È stato inoltre Amministratore Delegato all'interno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele (2012-2017) e dell'Università Vita-Salute San Raffaele (2015-2017). Nel 2018 Nicola Bedin dà vita a Lifenet Healthcare: focalizzato nel settore della salute con particolare riferimento alle attività ambulatoriali ed ospedaliere e con un orizzonte temporale di lungo periodo, il Gruppo è presente in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, con dieci aziende ospedaliere ed ambulatoriali al cui interno lavorano circa 800 persone.

Nicola Bedin: il profilo formativo e professionale del fondatore di Lifenet Healthcare

Originario di Montebelluna, in provincia di Treviso, Nicola Bedin si è laureato in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano. Nell'ambito del suo percorso formativo ha modo di prendere parte a diverse esperienze di studio all'estero: dopo aver frequentato il quarto anno di scuola superiore presso la Charter Oak High School, ritorna negli Stati Uniti per seguire ulteriori corsi presso atenei di rilievo mondiale come la University of Texas di Austin e la University of California di Berkeley. Nel 2001 inizia a lavorare come analista finanziario in Mediobanca. È il 2004 quando entra nel Gruppo Ospedaliero San Donato, principale operatore italiano nel settore ospedaliero, dove lavorerà fino al 2017. Tra il 2016 e la fine del 2019 è Amministratore non esecutivo della quotata Italgas S.p.A., nonché Presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate. Il 18 giugno 2020 Nicola Bedin è stato nominato Presidente di Snam. Lavora anche in ambito accademico: insegna oggi Economia Applicata presso l'Università degli Studi di Pavia in qualità di professore a contratto.

Terna, scienza e innovazione pilastri del futuro. Stefano Donnarumma: - 30% di C02 entro il 2030

Terna, l'AD e DG Stefano Donnarumma illustra il programma del Gruppo su taglio delle emissioni e integrazione delle rinnovabili: "Abbiamo già iniziato a lavorare su tutti i fattori produttivi e organizzativi".

Stefano Donnarumma

Terna, Stefano Donnarumma: "Con Science Based Target fatta promessa al pianeta, la rispetteremo"

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, Terna ha rinnovato il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico. Il gestore della rete elettrica ha un nuovo obiettivo, che l'AD e DG Stefano Donnarumma ha definito "ambizioso": ridurre le emissioni di CO2 del 30% entro il 2030. Il piano della società prevede un taglio di oltre 460mila tonnellate di anidride carbonica all'anno. Un risultato in linea con gli accordi di Parigi che sarà possibile grazie all'adozione di Science-based target (Sbt). In collaborazione con Carbonsink, Terna ha infatti delineato una strategia verso un'economia carbon neutral. Oltre a raggiungere la piena integrazione delle fonti rinnovabili grazie a ulteriori investimenti per lo sviluppo della rete elettrica, il progetto prevede attività per l'efficientamento dei consumi elettrici ed energetici, il contenimento delle perdite di gas "climalteranti" utilizzati in alcuni impianti, il taglio delle emissioni della flotta aziendale e quelle legate alla mobilità dei dipendenti. "Per centrare questo ambizioso obiettivo al 2030 - ha commentato Stefano Donnarumma - e dare il nostro contributo alla sfida globale per cercare di contenere l'emergenza climatica, abbiamo già iniziato a lavorare su tutti i fattori produttivi e organizzativi, con l'obiettivo di tagliare le emissioni del 30%, e anche di più se ci sarà possibile. Con il nostro Science-based target abbiamo fatto una promessa al pianeta, e la rispetteremo".

Terna: nel Piano illustrato da Stefano Donnarumma spazio a digitalizzazione e innovazione

Dei 9 miliardi previsti dal Piano 2021-2025 di Terna, il 95% è di natura sostenibile. Inoltre, parallelamente agli interventi dedicati alle rinnovabili, la società guidata da Stefano Donnarumma ha avviato anche diverse iniziative in tema di tutela e valorizzazione ambientale. Nel comunicato ufficiale si legge ad esempio di un progetto di piantumazione di alberi sul territorio italiano in collaborazione con la società AzzeroCO2, oltre a un piano di economia circolare traguardato al 2030. Lo scopo ultimo del gestore è guidare il Paese verso il raggiungimento degli obiettivi europei sulla lotta ai cambiamenti climatici. Per riuscirci, parte delle risorse messe in campo verranno investite in innovazione e digitalizzazione. 900 milioni sullo sviluppo digitale di azienda e infrastrutture, che verranno adeguate con l'obiettivo di sfruttare le potenzialità di big data, intelligenza artificiale e controlli da remoto. Nella strategia portata avanti da Stefano Donnarumma spazio anche per Open Innovation e ricerca di start up in grado di accelerare la trasformazione digitale, per il Gruppo un presupposto fondamentale per proseguire verso la transizione energetica.

EssilorLuxottica, Francesco Milleri di nuovo AD: “Ringrazio CdA e azienda per aver creduto in me”

In Luxottica dal 2016, prima con funzioni vicarie e poi come Vice Presidente, Francesco Milleri guida il Gruppo come Amministratore Delegato dal 2018.

Francesco Milleri

EssilorLuxottica, Francesco Milleri: "Felice di guidare il gruppo verso un nuovo capitolo"

Dati i risultati positivi della fusione, portata a compimento negli anni della sua gestione, EssilorLuxottica ha deciso di affidarsi nuovamente a Francesco Milleri. Lo scorso 21 maggio il nuovo CdA, nominato dall'Assemblea degli Azionisti, ha infatti riconfermato il manager come Amministratore Delegato del Gruppo. Proseguirà con il suo incarico anche Paul du Saillant, che continuerà a ricoprire il ruolo di Vice AD. "Sono felice di continuare a lavorare con Paul e di guidare EssilorLuxottica attraverso un nuovo capitolo della sua storia raggiungendo ulteriori traguardi e creando valore per tutti i nostri stakeholder − è stato il commento dell'AD, che ha poi aggiunto − Al nostro fianco avremo migliaia di talenti per realizzare la nostra Mission: aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita". Francesco Milleri è stato uno dei protagonisti del processo di integrazione iniziato nel 2018 tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor. Un percorso di crescita a doppie cifre che ha permesso al Gruppo di affrontare al meglio un anno particolare come il 2020: "Lo scorso anno abbiamo dimostrato una forte resilienza e potenziale di crescita - ha dichiarato du Saillant - non vedo l'ora di continuare a lavorare al fianco di Francesco e dei nostri 140.000 dipendenti per mettere a fattor comune le nostre risorse, a vantaggio di clienti e consumatori".

EssilorLuxottica: da Francesco Milleri un messaggio di fiducia

Gli effetti positivi della gestione di Francesco Milleri e Paul du Saillant hanno avuto un ulteriore riscontro nel 2021. EssilorLuxottica ha infatti chiuso il primo trimestre in positivo, registrando un +7,3% rispetto all'anno precedente sui ricavi consolidati, che hanno raggiunto quota 4.060 milioni. Nel messaggio agli Azionisti, AD e Vice AD hanno definito la pandemia il primo vero test del Gruppo. I risultati, si legge, "dimostrano la forza del modello di business e i benefici dell'integrazione". Oggi, grazie ai "passi da gigante" compiuti, il Gruppo è in grado di confermare "sinergie cumulative per 300-350 milioni di euro entro la fine del 2021 e per 420-600 milioni entro la fine del 2023". La posizione raggiunta da EssilorLuxottica nel settore dell'eyewear e dell'eyecare consente alla società di guardare al futuro con un sentimento di fiducia: "Siamo in grado di sovraperformare e trasformare il settore dell'eyewear e dell'eyecare. Continueremo a lavorare - concludono Francesco Milleri e Paul du Saillant - per garantire il benessere della nostra azienda e dei suoi dipendenti grazie ad una roadmap chiara e che consentirà alla nostra società di raggiungere e superare gli obiettivi posti per il 2021".

Top Manager: il profilo di Cristina Scocchia, dal 2017 AD di Kiko Milano

Ritratto formativo e professionale di Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Kiko Milano: l'impegno nel promuovere la sostenibilità, la diversità e i valori legati alla leadership e allo sviluppo aziendale.

Cristian Scocchia

Cristina Scocchia: dalla laurea a Kiko Milano, le tappe principali del percorso formativo e professionale

Ha iniziato a lavorare prima ancora di completare il proprio percorso formativo intrapreso presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Luigi Bocconi di Milano: è stato infatti durante un career day promosso dall'ateneo che Cristina Scocchia ha avuto modo di entrare in contatto con Procter&Gamble. È qui che cresce professionalmente a partire dal 1997: dopo uno stage di tre mesi, viene assunta. In contemporanea Cristina Scocchia porta avanti gli studi laureandosi con il massimo dei voti: successivamente consegue anche un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università di Torino. In Procter&Gamble arriva a ricoprire ruoli di crescente responsabilità sia su mercati consolidati come quelli europei sia su mercati emergenti quali Est Europa, Medio Oriente e Africa: a partire dal 2012 è al vertice delle Cosmetics International Operations, con la supervisione, nelle marche di sua competenza, di oltre 70 Paesi nel mondo. È il 2013 quando L'Oréal Italia le affida l'incarico di CEO.

Cristina Scocchia: riconoscimenti e altri incarichi

Nel luglio 2017 Cristina Scocchia inizia a lavorare in Kiko Milano S.p.A., azienda leader nel settore della cosmetica su scala internazionale. In qualità di CEO è incaricata di guidare un rapido ed intenso percorso di trasformazione e riorganizzazione al fine di aumentare l'efficacia finanziaria e operativa dell'azienda. Il turnaround si completa nel 2019 con il raddoppio dell'Ebitda generato rispetto al 2017. Nel corso della sua carriera le sono stati attribuiti diversi riconoscimenti di rilievo come la Mela d'Oro per il Management nell'ambito del 27esimo Premio Marisa Bellisario (2015) e il titolo di miglior CEO per la categoria Retail ai CEO Italian Awards (2019). Insignita nel giugno 2019 del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore, è stata inclusa nello stesso anno da "Forbes" tra le 100 donne leader più influenti. Nel corso della sua attività professionale, Cristina Scocchia è fortemente impegnata nel promuovere valori legati allo sviluppo aziendale, alla leadership, alla diversità e alla sostenibilità, temi discussi anche nell'ambito di conferenze e congressi a cui è invitata a intervenire. Opera inoltre nei Consigli di Amministrazione di EssilorLuxottica S.A. e Illycaffè S.p.A.: in passato si è distinta anche come Consigliere d'Amministrazione di Pirelli S.p.A., incarico ricoperto fino al 2020.

A2A, Renato Mazzoncini: “Infrastrutture indispensabili per transizione energetica ed economia circolare”

Nel Piano Industriale recentemente avviato da A2A transizione ecologica, energetica ed economia circolare rappresentano i pilastri della strategia delineata.

A2A

Renato Mazzoncini (A2A): ottimisti sulle rinnovabili, dal punto di vista tecnico siamo già pronti

Per Renato Mazzoncini quello dell'energia è un problema potenzialmente già risolto. Secondo l'AD di A2A entro il 2050 il pianeta avrà a disposizione tutti i mezzi e le tecnologie per portare a termine la transizione energetica. Questo grazie al boom degli investimenti sulle energie rinnovabili e soprattutto sulle infrastrutture ad esse collegate. Il manager ha affrontato il tema durante il webinar "Costruiamo il futuro, adesso", forum organizzato da M&G Investments sui temi chiave del 2021. Nel suo intervento, Renato Mazzoncini ha ricordato il Piano industriale lanciato dalla Life Company lo scorso gennaio. 16 miliardi di euro, di cui 10 alla transizione energetica: "Tutta Europa e tutto il mondo passerà tramite investimenti in questi campi, la corrente è a favore e bisogna saperla navigare bene- ha dichiarato Mazzoncini, che ha poi aggiunto - Agli investimenti che facciamo con il nostro flusso di cassa si possono sommare gli investimenti che arriveranno dal Recovery". Sono infatti 8 i miliardi che il Gruppo ha programmato di investire in alcuni dei settori chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "A2A è il primo player in tutto il mondo dell'ambiente in Italia e il secondo player dell'energia, quindi ha la struttura tecnica per realizzare gli investimenti".

A2A: la strategia oltre le rinnovabili

Nel Piano al 2030 di A2A c'è un'altra protagonista fondamentale, che è l'economia circolare. Sebbene nei prossimi anni l'energia rinnovabile rimarrà in primo piano, Renato Mazzoncini ha sottolineato come il vero problema del pianeta riguarderà infatti la scarsità delle risorse. Lo scorso anno, ha ricordato l'AD, il cosiddetto Earth Overshoot Day è caduto il 22 agosto: ciò vuol dire che già a metà anno erano state consumate tutte le risorse prodotte dalla Terra. "Se non facciamo niente - è il monito del manager - nel 2030 è previsto che la giornata cadrà agli inizi di maggio: vuol dire che entro aprile avremo finito le risorse sul pianeta e ci servirebbero 3 pianeti per sopravvivere". Si tratta di una questione da molti ancora sottovalutata, ma l'AD di A2A non ha dubbi: nei prossimi anni si assisterà ad una fortissima accelerazione degli investimenti e il focus, oggi sulle rinnovabili, si sposterà per forza di cosa verso le infrastrutture dedicate all'economia circolare: "Non possiamo mandare in discarica tutti i prodotti - ha concluso Renato Mazzoncini - dobbiamo recuperare il 65% a materia, riciclare e recuperare il resto in energia; su questo servono impianti e c'è tanto da lavorare".

Eni, l’AD Claudio Descalzi: l’impegno del Gruppo per la completa neutralità carbonica al 2050

Eni per un futuro energetico completamente decarbonizzato: l'AD Claudio Descalzi ha parlato del forte impegno del Gruppo per la neutralità carbonica.

Claudio Descalzi

Eni al 2050 illustrata dall'AD Claudio Descalzi

In linea con i criteri delineati nell'Accordo di Parigi, Eni è fortemente impegnata per favorire il raggiungimento della completa neutralità carbonica entro il 2050. In un messaggio pubblicato sul sito del Gruppo, è l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi a fare il punto sugli obiettivi per accelerare la rotta della transizione energetica. Un percorso legato a doppio filo con fattori di tipo ambientale, sociale e di governance (ESG): "Il prevenire e mitigare i cambiamenti climatici, guidando la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, è uno fra i fattori più determinanti nella creazione di valore di medio-lungo periodo". "Il nostro impegno alla completa neutralità carbonica entro il 2050", ha dichiarato Claudio Descalzi, "è in linea con le riduzioni richieste dall'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura a 1.5°C entro la fine del secolo": un programma che prevede per il Gruppo una grande accelerazione sulla capacità sviluppata da fonti rinnovabili e da biocarburanti, supportata da un importante processo di decarbonizzazione.

Eni, l'analisi di Claudio Descalzi sui punti chiave per ridurre l'impronta carbonica

E illustrando inoltre come, nonostante le criticità imposte dalla pandemia, il Piano Strategico 2021-2024 preveda "un aumento della componente legata alla decarbonizzazione ed allo sviluppo dei business green e retail", l'AD Claudio Descalzi ha posto l'accento sulla cruciale sfida della completa decarbonizzazione. "Eni, le sue persone e il Consiglio di Amministrazione hanno già compiuto numerosi passi nel percorso verso un mondo decarbonizzato", così l'AD nel messaggio, "intendiamo continuare a cogliere le opportunità create dalla transizione verso la completa neutralità carbonica, creando valore per tutti i nostri stakeholder". Un Piano Strategico "concreto, dettagliato ed economicamente sostenibile", ha segnalato l'AD, e incentrato su tecnologie proprietarie, integrazione e diversificazione. A ciò si aggiunge un'espansione delle "attività retail gas&power e rinnovabili, i prodotti-bio e l'economia circolare", prevedendo altresì "una crescente quota di gas nel portafoglio produttivo, dall'attuale 50% al 60% entro il 2030 e oltre il 90% entro il 2050". Ma accelerazione è la parola chiave anche su altri temi quali tecnologie di cattura e stoccaggio o utilizzo di CO2 (Ccs, Ccus), progetti forestry Redd+ e biocarburanti. "Un elemento cardine della strategia", ha aggiunto Claudio Descalzi, "sarà la maggiore focalizzazione sullo sviluppo di capacità da fonti rinnovabili e biocarburanti e la fusione dei nostri business delle energie rinnovabili e del retail gas&power": l'obiettivo è "sfruttare appieno le sinergie e passare dagli attuali 10 milioni di clienti a 15 milioni di clienti e 15 GW di capacità rinnovabile al 2030".

Overview Effect, Alessandro Benetton: gli astronauti ci insegnano a cambiare prospettiva

Nuovo appuntamento di #UnCaffèConAessandro: nell'ultimo video della rubrica curata da Alessandro Benetton, l'imprenditore introduce il concetto di Overview Effect e parla di Carton Pack, azienda che ha fatto della tutela ambientale uno dei suoi driver di crescita.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: come nasce l'Overview Effect

Quella dell'Overview Effect è una storia che ogni imprenditore dovrebbe conoscere. Noto in italiano come "effetto della veduta d'insieme", si tratta del cambiamento cognitivo sperimentato da alcuni astronauti osservando la Terra dallo spazio. A sostenerlo è Alessandro Benetton, fondatore di 21 Invest, che in uno dei suoi recenti contributi online spiega in che modo le missioni spaziali abbiano avuto un profondo impatto sulla consapevolezza degli esseri umani. "Nel 1972 l'equipaggio di Apollo 17 riuscì a fotografare la terra da lontano - racconta nel video pubblicato su Youtube - per la prima volta mostrò al mondo intero una nuova prospettiva, rivoluzionando il punto di vista di milioni di persone e contribuendo a far nascere il movimento ambientalista". Quando un astronauta è nello spazio e ha la possibilità di guardare il proprio pianeta, si rende conto di quanto la Terra sia fragile e piccola: "Quel nuovo punto di vista - commenta Alessandro Benetton - faceva sparire i confini delle nazioni e rendeva chiara la necessità di creare una società planetaria che lavorasse unita".

Alessandro Benetton: oggi fare impresa è condivisione di valore

Una nuova visione d'insieme inclusiva e globale fa ben capire l'importanza di un cambio di prospettiva così rivoluzionario. Ed è un concetto che può e deve essere esteso anche nel settore del business, osserva Alessandro Benetton. Gli imprenditori devono essere consapevoli che oggi fare impresa non vuol dire "pensare al proprio orticello", ma "creare valore e condividerlo con tutto il territorio". E non si tratta di comportarsi da benefattori, ma di agire come una persona consapevole che un punto di vista più ampio vuol dire maggior successo. Il caso di Carton Pack, controllata da 21 Invest, è paradigmatico. Nel 2020 l'azienda, attiva nel packaging, ha lanciato infatti un nuovo progetto in collaborazione con Plastic Bank per la creazione di prodotti che utilizzano plastica recuperata dagli oceani. "Troppo spesso mi capita di parlare con imprenditori la cui visione si limita alla propria azienda - conclude Alessandro Benetton - dobbiamo renderci conto che ogni azienda si muove in un ecosistema socio economico molto più ampio".

Augmented City: il ruolo di Municipia S.p.A. per città più sostenibili ed efficienti

Il profilo di Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: il valore della tecnologia per lo sviluppo di città più sostenibili, efficienti e sicure

Leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione, Municipia S.p.A. fa parte del Gruppo Engineering, principale realtà italiana nel settore della Digital Transformation con oltre 12.000 professionisti nel mondo, oltre 40 sedi e più di un miliardo di euro di ricavi annui. Specializzata nell'implementazione di servizi innovativi attraverso investimenti privati e assorbimento del rischio operativo, Municipia S.p.A. opera in diversi ambiti promuovendo sostenibilità finanziaria e ambientale, sicurezza, mobilità, welfare e interattività, anche nell'ottica di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Rendere le città più efficienti, sicure, sostenibili, dinamiche e inclusive agendo sul miglioramento dei servizi pubblici e riportando l'esperienza della persona al centro è la mission della società. Attraverso lo sviluppo di progetti ispirati ai principi dell'Augmented City, punta a trasformarle in luoghi ideali dove vivere, lavorare e investire, nella consapevolezza del ruolo primario che esse ricoprono da un punto di vista economico e sociale. Nel modello dell'Augmented City la tecnologia non è da intendersi come il fine ma come mezzo fondamentale per raggiungere un miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente circostante: un ulteriore passo avanti nel supportare politiche ambientali, sociali e di governo nella catena del valore degli investimenti.

Augmented City: il modello di Municipia S.p.A., guidata da Stefano De Capitani

Risiede nel partenariato pubblico-privato il metodo che Municipia S.p.A. propone, finalizzato a generare benefici nel miglioramento dei servizi per i cittadini e risparmi per l'Ente. La società guidata da Stefano De Capitani gestisce infatti servizi per Enti locali e cittadini incrementandone i livelli di efficienza, efficacia, trasparenza e sostenibilità attraverso la tecnologia digitale in settori cruciali tra cui la gestione delle entrate, il welfare, la mobilità, la raccolta dei rifiuti, l'efficientamento energetico, la sicurezza urbana, i servizi online, la cultura e il turismo. Impiegando anche formule di partenariato pubblico-privato e project financing, strumenti fondamentali in chiave Recovery Plan, il metodo porta diversi vantaggi: tra questi la limitazione dell'impatto sulla spesa pubblica senza assunzioni di rischi finanziari per l'Ente, la riduzione dei tempi di realizzazione del progetto, nonché una maggiore efficienza dal punto di vista gestionale. Sono cinque i pilastri dell'Augmented City su cui Municipia S.p.A. agisce al fine di trasformare singole iniziative in opportunità per il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani: sostenibilità finanziaria e ambientale, sicurezza, mobilità, welfare e interattività.

Incidenti sul lavoro, Mario Melazzini (ICS Maugeri Spa): “Non esiste benessere senza sicurezza”

Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook di ICS Maugeri Spa, il professor Mario Melazzini ha voluto ricordare i due operai recentemente deceduti in provincia di Pavia.

Mario Melazzini

Mario Melazzini (ICS Maugeri Spa): "Alle statistiche deve corrispondere un'azione concreta"

La tragica morte della giovane Luana D'Orazio, l'operaia 22enne uccisa lo scorso 3 maggio da un orditoio in un'azienda tessile di Montemurlo, ha spostato di nuovo l'attenzione dell'opinione pubblica sul fenomeno italiano delle morti bianche. Da gennaio sono già oltre 300 le vittime di incidenti sul lavoro. Una situazione insostenibile e che necessita di provvedimenti adeguati. A lanciare l'appello il professor Mario Melazzini, a capo di ICS Maugeri Spa. Attraverso la pagina Facebook degli Istituti Clinici di Pavia, l'AD spinge per "una forte azione concreta" che restituisca la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il monito arriva il giorno successivo all'incidente che ha causato la morte di altri due operai nella provincia di Pavia: "Per le statistiche sono in Italia il morto sul lavoro numero 305 e numero 306 dall'inizio dell'anno ma in ICS Maugeri Spa non possiamo accettare che l'incremento di morti, feriti, aumento delle malattie professionali siano solo frutto di elaborazioni statistiche alle quali non corrisponda una forte azione concreta". Mario Melazzini ricorda poi gli insegnamenti del fondatore degli Istituti, nati come clinica del lavoro: "Il professore Salvatore Maugeri scriveva che il boom economico sarebbe stato effimero senza il miglioramento della qualità della salute; che con la produzione abbiamo l'obbligo morale di controllare l'ambiente che ci circonda; che non può esistere vero benessere senza sicurezza sul lavoro".

Mario Melazzini: dalla diagnosi di SLA ai vertici di ICS Maugeri Spa

Originario di Pavia, classe 1958, Mario Melazzini è alla guida di ICS Maugeri Spa dal 2019. Oltre alla carica di Amministratore Delegato, ricopre anche quella di Direttore Generale e Direttore Scientifico. Attualmente è anche membro del CdA del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Management Board dell'Ema e del Committee for Medical Products for Human Use. Il successo del suo percorso professionale è testimoniato, oltre che dai numerosi incarichi pubblici e dall'impegno profuso nella ricerca scientifica, anche dalle numerose onorificenze ricevute durante gli oltre 30 anni di carriera. Tra le quali spiccano quella di Commendatore dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana", la Medaglia d'oro di Benemerenza Civica Ambrogino d'Oro del Comune di Milano e il Paul Harris Fellow della Fondazione Rotary. Risultati che Mario Melazzini è riuscito a raggiungere nonostante nel 2003 gli sia stata diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che lo costringe da anni su una sedia a rotelle. Una condizione personale che ha portato l'AD di ICS Maugeri Spa prima a fondare e oggi a presiedere AriSLA, dal 2008 il principale organismo in Italia e in Europa a occuparsi esclusivamente dell'individuazione di una terapia per le persone colpite dalla patologia.

Atitech, prima MRO Covid free: l’annuncio sui social di Gianni Lettieri

In un messaggio pubblicato sul canale Youtube di Atitech, il Presidente Gianni Lettieri ha parlato dell'impegno dell'azienda sul fronte dell'emergenza sanitaria.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Atitech tra i protagonisti della campagna vaccinale in Campania

"Sono felice di annunciare che tutti i dipendenti della nostra azienda sono stati vaccinati": così ha commentato Gianni Lettieri, Patron di Atitech, in un video diffuso sui canali social ufficiali lo scorso 22 maggio. Un risultato che ha reso la realtà di Capodichino "la prima società di manutenzione aeronautica Covid Free in Europa". Si tratta di un ulteriore tassello del percorso intrapreso da Atitech nel contrasto alla pandemia. L'azienda napoletana si è resa, infatti, protagonista della campagna vaccinale della città contribuendo alla realizzazione dell'Hub vaccinale di Capodichino. Inaugurato nella prima settimana di maggio, il Centro sorge nell'hangar Avio 2, che Atitech ha deciso di dare in comodato d'uso gratuito all'Asl Napoli Centro 1. Nel suo intervento Gianni Lettieri definisce la struttura "un'eccellenza italiana": grazie ai 12mila metri quadrati di spazio a disposizione e ai 30 box vaccinali installati, l'hub è infatti capace di raggiungere anche le ottomila somministrazioni al giorno.

Gianni Lettieri: il ruolo degli imprenditori nel contrasto alla crisi

Con il contributo del nuovo Centro, il più grande ed efficiente del Sud, potrebbe realizzarsi quindi l'obiettivo annunciato dal Presidente della Campania Vincenzo De Luca, e condiviso da Gianni Lettieri durante la giornata inaugurale: vaccinare tutti i cittadini napoletani entro luglio, con l'unico limite della disponibilità delle dosi, e tornare il più presto possibile alla normalità. Questa e le altre iniziative promosse da Atitech riflettono il pensiero espresso in più occasioni dal manager sul ruolo delle aziende e in generale del mondo dell'imprenditoria nel contrasto alla crisi economica causata dal Covid-19. In un momento di emergenza come quello attuale, secondo Gianni Lettieri, gli imprenditori hanno infatti l'obbligo morale di tutelare in primis i dipendenti e le loro famiglie, rivolgendo poi la propria attenzione alle esigenze del territorio. In uno dei suoi recenti appelli il Patron di Atitech ha parlato di "atto di coraggio", chiedendo ai colleghi di impegnarsi al massimo per non licenziare i lavoratori anche una volta terminato il blocco imposto dal Governo.

Alessandro Azzi: l’avvocato bresciano ancora alla guida delle BCC lombarde nel prossimo triennio

Originario di Montichiari, in provincia di Brescia, l'avvocato Alessandro Azzi è a capo della Federazione Lombarda BCC dal 1991.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: "Colgo con piacere e gratitudine questa sfida"

Lo scorso 29 maggio l'Assemblea della Federazione Lombarda BCC si è riunita per l'approvazione del Bilancio 2020 e per rinnovare i membri di Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Collegio dei Probiviri. Alessandro Azzi, Presidente in carica, è stato riconfermato nel suo ruolo. Alla guida della Federazione ininterrottamente dai primi anni '90, l'avvocato proseguirà il suo incarico per altri tre anni, fino al 2024. Il Presidente ha accettato con soddisfazione il rinnovo del mandato: "Colgo con piacere e gratitudine questa sfida - ha commentato - per cui mi è stato chiesto di continuare il mio percorso alla presidenza per un altro triennio, con il doppio obiettivo di rendere la Federazione sempre più protagonista di iniziative a sostegno dei territori di riferimento e di rilanciare e far riscoprire l'identità mutualistica ed il ruolo sociale delle BCC". Un impegno che le Banche di Credito Cooperativo della Lombardia hanno ampiamente dimostrato durante un 2020 sconvolto dall'emergenza sanitaria, economica e sociale, ha dichiarato Alessandro Azzi a margine della riunione.

Alessandro Azzi: BCC devono dare risposte ai nuovi bisogni

L'incremento dei volumi e delle quote di mercato del Credito Cooperativo registrate in Lombardia nell'ultimo periodo, secondo Alessandro Azzi, sono la prova del riconoscimento delle comunità territoriali di fronte allo sforzo delle Banche durante la pandemia. "La missione della Federazione è quella di sostenere il ruolo sociale ed economico delle BCC, dando risposte nuove ai nuovi bisogni delle famiglie e delle imprese del territorio - ha continuato il Presidente - in particolare, intendiamo rappresentare sempre di più un luogo di incontro e di scambio virtuoso per le tutte le nostre Associate, che fanno riferimento ad entrambe le Capogruppo (ICCREA e CCB), perché siamo convinti che, soprattutto in questo momento storico, l'unione faccia la forza". Tra le iniziative in linea con la strategia messa in campo dalla Federazione, che punta ad un rafforzamento del legame storico tra Banche e territori, Alessandro Azzi cita "Mutue Comunità". Il progetto, nato in collaborazione con Federcasse e COMIPA, promuove un nuovo modello di welfare comunitario dedicato a soci, clienti e dipendenti delle BCC lombarde, che riceveranno supporto, con iniziative e convenzioni mirate in ambito di salute, famiglia, tempo libero e cultura, per fronteggiare gli effetti della crisi scaturita dal Covid-19.

Italgas, rete digitale entro il 2022: il punto dell’AD Paolo Gallo a “Open innovation”

Il futuro di Italgas nelle parole dell'Amministratore Delegato Paolo Gallo: focus su innovazione e trasformazione digitale per rispondere efficacemente alla sfida della transizione sostenibile.

Paolo Gallo

L'innovazione al centro di Italgas: il messaggio di Paolo Gallo all'evento "Open innovation"

"L'anno prossimo saremo l'unica multiutility al mondo ad avere una rete totalmente digitale": è l'AD Paolo Gallo a tracciare la rotta di Italgas verso il futuro, ripercorrendo al contempo i grandi progressi compiuti negli ultimi anni. L'occasione è fornita da "Open innovation: università e impresa per dare futuro alle idee", evento organizzato online da "La Stampa". "Italgas ha messo l'innovazione al centro dell'attenzione da novembre 2016, quando è tornata in Borsa", ha raccontato l'AD: un percorso "veramente incredibile" realizzato nella consapevolezza di come un'infrastruttura del gas moderna ed efficiente possa posizionarsi in un ruolo centrale per gli obiettivi della transizione sostenibile. "L'innovazione è stata il centro della nostra attenzione", ha specificato Paolo Gallo, "ma soprattutto abbiamo avviato un processo di trasformazione digitale che ha coinvolto tutta l'azienda".

Italgas, l'AD Paolo Gallo: rete completamente digitale entro il 2022

Gli sforzi di Italgas sono dunque proiettati affinché tale percorso di efficientamento conduca verso un'infrastruttura al passo con gli standard oggi necessari. "Abbiamo valutato la trasformazione delle nostre reti per renderle completamente digitali", ha sottolineato l'AD Paolo Gallo durante "Open innovation", aggiungendo: "Una rete digitale è una rete che trasmette dati, che riceve informazioni, che è in grado di essere controllata da remoto e gestita da remoto". Il focus è dunque incentrato sull'innovazione e sul digitale, con l'importante obiettivo della totale digitalizzazione entro il 2022. "Abbiamo provveduto a sostituire i vecchi contatori con contatori intelligenti", ha aggiunto l'AD, "da qui a metà del prossimo anno qualunque dispositivo che oggi è sulla rete sarà digitale". In tal senso, l'impegno per il futuro è proseguire nell'opera di digitalizzazione, un percorso per cui "stiamo iniziando a raccogliere miliardi di dati e stiamo cercando di interpretarli per gestire in maniera completamente diversa la rete". Nel 2022, ha evidenziato in conclusione Paolo Gallo, "saremo l'unica multiutility al mondo ad avere una rete totalmente digitale".

Snam, obiettivo “successo sostenibile”: l’intervista al Presidente Nicola Bedin

Il Presidente Nicola Bedin parla al "Corriere della Sera" delle strategie adottate da Snam per perseguire il "successo sostenibile" e il "miglioramento della società in cui viviamo".

Nicola Bedin

Nicola Bedin: la logica del profitto non può essere l'unico indicatore delle performance di un'azienda

Il miglioramento della società in cui viviamo, l'interesse collettivo, le ricadute ambientali delle strategie adottate, la lotta alle disparità di genere: Snam guarda in questa direzione per il futuro, come ha sottolineato lo scorso 21 marzo il Presidente Nicola Bedin in un'intervista rilasciata al "Corriere della Sera". "La logica del profitto non può essere l'unico indicatore delle performance di un'azienda o di una classe dirigente" perché, come denota il Presidente, "quello che conta davvero è l'impronta delle nostre azioni e delle nostre decisioni per la comunità che rappresentiamo e per il mondo in cui viviamo". Nicola Bedin ha quindi ricordato l'impegno trasversale per la sostenibilità: nel Piano Strategico 2020-2024 "predisposto dal ceo Marco Alverà e dal management con la piena condivisione del consiglio abbiamo anticipato al 2040 il raggiungimento della neutralità carbonica, con un calo delle emissioni del 50% già entro il 2030" e sul fronte della Sustainable Finance "abbiamo collocato nel 2020 sul mercato due transition bond, uno da 500 e l'altro da 600 milioni, che hanno riscontrato una domanda molto superiore rispetto all'offerta. Un terzo è stato collocato a febbraio con tasso negativo".

Nicola Bedin: in Snam abbiamo individuato 22 indicatori come parametri Esg da raggiungere entro il 2023

"Puntiamo convinti sulla transizione energetica" ha sottolineato nell'intervista il Presidente di Snam Nicola Bedin. "Crediamo che i gas rinnovabili, dal biometano all'idrogeno, siano la strada da seguire": una strada "complementare, e non in contrasto, a quella dell'energia elettrica". L'impegno sul fronte della sostenibilità è sancito anche nello statuto di Snam, dove su proposta del CdA, l'articolo 2 è stato modificato con l'inserimento del "corporate purpose" aziendale secondo cui "la società svolge attività d'impresa con la finalità di favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell'ambiente e la progressiva decarbonizzazione". La direzione da seguire è quella del "successo sostenibile", come ribadito da Nicola Bedin: "Siamo stati la prima società italiana a costituire in seno al proprio cda un comitato Esg. Abbiamo individuato 22 indicatori come parametri da raggiungere entro il 2023. Significa adesso. Ad esempio nel 2020 sono cresciute del 15% le donne nel nostro organigramma, con posizioni via via sempre più apicali".

Valeur Group, l’acquisizione di LinkedTrade: le dichiarazioni del CEO Lorenzo Vangelisti

Valeur Group acquisisce LinkedTrade e integra la piattaforma FinTech per l'offerta di prodotti strutturati: "Un grande passo avanti per ampliare la nostra offerta di soluzioni d'investimento e il nostro profilo tecnologico".

Valeur Group: l'acquisizione di LinkedTrade, i dettagli dell'operazione

Per Valeur Group l'acquisizione di LinkedTrade rappresenta "un grande passo avanti per ampliare la nostra offerta di soluzioni d'investimento e il nostro profilo tecnologico". Lo ha sottolineato il fondatore e CEO Lorenzo Vangelisti in merito all'operazione annunciata lo scorso 20 maggio dal gruppo indipendente specializzato in asset management e trading. L'acquisizione permetterà a Valeur Group di disporre delle competenze tecnologiche della "piattaforma digitale leader nell'industria" della FinTech londinese ottenendo maggiore efficienza, riducendo i rischi operativi e aumentando il numero di canali di distribuzione. In base all'accordo, LinkedTrade manterrà la sua indipendenza mentre il gruppo fondato da Lorenzo Vangelisti continuerà a investire nello sviluppo della piattaforma SaaS multi-dealer, leader nella trasformazione digitale del settore dei prodotti strutturati.

Valeur Group: il profilo del gruppo specializzato in asset management, trading e consulenza

"Siamo fieri di questo accordo che da un lato ci consente di offrire ai nostri clienti un servizio ancora più completo e dall'altro rappresenta il punto di partenza per sviluppare ulteriormente la tecnologia di LinkedTrade", ha aggiunto il fondatore e CEO di Valeur Group Lorenzo Vangelisti parlando dell'acquisizione di LinkedTrade, FinTech company con sede a Londra che attraverso meccanismi automatici end-to-end di ideazione, determinazione prezzi, negoziazione e monitoraggio di prodotti strutturati li rende disponibili a tutti gli investitori con un elevato livello di trasparenza rispondendo alle esigenze dei clienti. Specializzato in asset management, consulenza, trading, ricerca e real estate, Valeur Group è un gruppo indipendente specializzato in asset management, advisory, risk management, trading, strutturazione di fondi di investimento e real estate. Fondato nel 2010, il Gruppo ha un'impronta europea, con presenza in Svizzera, Regno Unito e Lussemburgo. Grazie alle competenze ed alla profonda esperienza del suo Team, Valeur propone soluzioni ad alto valore aggiunto per strutturare strategie e prodotti di investimento personalizzati. L' offerta di servizi e prodotti d'investimento spazia tra tutte le classi d'attivo e diversi stili di gestione.

Intelligenza artificiale e digitalizzazione nel nuovo stabilimento di Gruppo Danieli

L'8 giugno ci sarà l'inaugurazione del nuovo laminatoio di Abs, la divisione steel making a cui fa capo Gruppo Danieli. Si tratta della prima acciaieria in cui l'intelligenza artificiale e la digitalizzazione affiancheranno l'uomo per ottenere la massima versatilità della produzione.

Gruppo Danieli

Il nuovo laminatoio all'avanguardia di Gruppo Danieli

Laddove una volta c'era una distesa di campi, adesso si erge uno stabilimento ad alta tecnologia che porta la firma di Gruppo Danieli, e che farà guadagnare alla società il primato in Europa nella produzione di prodotti tondi laminati. Grazie ad un investimento di 190 milioni di euro, il laminatoio produrrà acciaio sfruttando uno degli impianti più moderni e innovativi del mondo. Il Quality Wire Rod 4.0 si basa infatti su processi quasi del tutto automatizzati. Tale impianto consente agli operatori di condurre le operazioni a distanza, controllandole da digitale, mentre un sistema di sorveglianza della produzione, dotato di oltre 150 telecamere, propone agli addetti ai lavori i Point of interest, aiutandoli quindi nella gestione della produzione. Il laminatoio sarà in grado di produrre 500 mila tonnellate di tondino l'anno: dalla vergella di 5,5 mm al tondo Ratoforgia di 500 mm e al tondo 850 mm.

Gruppo Danieli e la transizione green dell'acciaio

Da tempo Gruppo Danieli mantiene la questione della sostenibilità in cima alla lista delle priorità aziendali. Il Presidente Gianpietro Benedetti può affermare con orgoglio che il Gruppo possiede "la leadership del green steel, ovvero dell'acciaio verde, a basso impatto e bassissime emissioni". Di fatto, il Gruppo è specializzato nella progettazione e realizzazione di acciaierie green, che mirano a ridurre drasticamente, e addirittura azzerare, le emissioni di CO2, sfruttando forni a energia elettrica o a gas, e che sono anche già pronti a poter funzionare con l'idrogeno. Il nuovo stabilimento di Udine si baserà ad esempio su un forno a gas capace di ridurre consumi ed emissioni, oltre a produrre la metà degli scarti di lavorazione. Questi ultimi verranno poi comunque recuperati e riciclati a loro volta, facendo di Gruppo Danieli una realtà leader anche nella transizione green dell'acciaio.

Terna, primo trimestre in crescita. Stefano Donnarumma: registi della transizione energetica

Per l'AD e DG Stefano Donnarumma i risultati ottenuti, insieme con gli investimenti a beneficio del sistema elettrico, confermano l'impegno del Gruppo nel percorso di ripresa del Paese.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna protagonista della transizione e del rilancio dell'Italia

Un inizio che lascia ben sperare, quello di Terna: con i risultati raggiunti nel primo trimestre di quest'anno l'operatore della rete elettrica nazionale ha confermato il trend positivo degli ultimi mesi del 2020. Rispetto ai numeri dello scorso anno, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma registra infatti una crescita di tutti gli indicatori economici. I ricavi hanno raggiunto quota 621,8 milioni di euro, con un aumento del 9,6%. Sale anche il margine operativo lordo (EBITDA), che passa a 453,6 milioni (+4,5%). Più modesto l'incremento dell'utile netto, che segna un +2% e arriva a 190,4 milioni. Il primato spetta agli investimenti: nel trimestre Terna è passata infatti dai 217,5 milioni del 2020 ai 241,5 milioni del 2021, con una crescita dell'11%. "I risultati del primo trimestre - ha dichiarato l'AD e DG Stefano Donnarumma commentando i numeri - confermano il ruolo di Terna quale regista della transizione energetica e importante volano della ripresa economica".

Stefano Donnarumma: partito formalmente NexTerna

"Nel corso del periodo abbiamo registrato avanzamenti di tutti i nostri principali progetti - ha continuato Stefano Donnarumma - in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy". Nell'ultimo trimestre Terna ha portato avanti diversi interventi nell'ambito del Tyrrhenian Link, dell'Adriatic Link e dell'interconnessione con la Francia, oltre ad avviare i survey preliminari del nuovo progetto SA.CO.I.3 e occuparsi di numerosi lavori di ammodernamento della rete locale. Novità anche per quanto riguarda i dipendenti: il Gruppo ha infatti ufficialmente avviato NexTerna. Si tratta di un programma di assunzioni previsto dal Piano che, ha spiegato Stefano Donnarumma, punta a rafforzare il capitale umano in vista delle sfide del futuro. Per i prossimi 5 anni, la società si è impegnata infatti ad assumere un numero importante di giovani, in particolare ingegneri e laureati STEM.

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