Auro Palomba: “Community player di primo piano nel mercato internazionale”

Community, società fondata e guidata da Auro Palomba, si è posizionata come unica italiana tra i primi 20 advisor in Europa.

Considerato uno degli advisor più competenti del settore, Auro Palomba è il fondatore di Community. Secondo Mergermarket, il Gruppo si posiziona come unico italiano tra i primi 20 d'Europa e consegue il primato nazionale per numero di deal. Tale riconoscimento ne conferma la leadership in Italia e in Europa.
Auro Palomba

Auro Palomba: Community è il primo advisor italiano per la comunicazione finanziaria in Europa

Mergermarket, osservatorio privilegiato di intelligence finanziaria, ha posizionato Community, Gruppo di reputation management fondato e guidato da Auro Palomba, come primo e unico advisor di comunicazione italiano, tra i primi 20 del settore in Europa. La società, inoltre, ha conseguito il primato nazionale per numero di operazioni, dati i 16 deal per un controvalore di USD 1,048 miliardi (pari a 7,1 miliardi di Euro); un riconoscimento che conferma la leadership del Gruppo in Italia e in Europa. Community ha sede a Milano, Roma e Treviso, ha una rete di partnership estesa anche in altri Paesi e già nell'anno 2018 si è distinta come prima società italiana di PR advisory. Oggi, l'azienda guidata da Auro Palomba conta 50 professionisti attivi tra le varie sedi e coordinati da: Giuliano Pasini, Roberto Patriarca, Marco Rubini e Pasquo Cicchini, in qualità di Team Leader. Il professore Daniele Marini, invece, segue le attività dell'Ufficio Studi del gruppo.

Auro Palomba: "Community player di primo piano"

"Con questo riconoscimento Community si conferma un player di primo piano nel mercato nazionale e internazionale della consulenza nell'ambito della comunicazione finanziaria, in particolare per grandi aziende e investitori che vogliono approcciare il mercato italiano. Siamo molto soddisfatti che la classifica di Mergermarket abbia ancora una volta riconosciuto le competenze del nostro team, coeso, motivato e preparato, e la nostra capacità di visione strategica in deal internazionali" ha dichiarato il Presidente Auro Palomba. L'advisor ha fondato nel 2001 la società, che nel corso di quasi vent'anni ha ampliato i propri servizi e le competenze legate alla comunicazione digitale, formazione e pubblic affairs. Nel 2018, Auro Palomba, insieme al CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi, ha dato vita a Reputation Science, la prima joint venture tra comunicazione tradizionale e digitale. L'accordo più recente è stato siglato nel luglio 2019 con Nativa, finalizzato a costruire un competence center utile per il supporto delle società nell'implementare progetti di reputazione e sostenibilità.

Fabrizio Palermo commenta il nuovo piano industriale di Cdp

Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Cassa depositi e prestiti, ha commentato gli obiettivi principali del nuovo piano industriale. Come ha rivelato in un'intervista rilasciata a "Il Sole 24 Ore", si vuole dare valore al mondo delle imprese, in particolare quelle medie e piccole che costituiscono la spina dorsale dell'Italia.
Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato Cassa depositi e prestiti

Fabrizio Palermo presenta il nuovo piano industriale di Cdp

Fabrizio Palermo, alla guida di Cassa depositi e prestiti, ha illustrato il nuovo piano industriale. L'Amministratore Delegato si è soffermato sul mondo delle imprese, in particolare quelle medie e piccole, che costituiscono la spina dorsale del nostro Paese. Nello specifico, Cdp non sarà presente solo a Roma ma punta a organizzare iniziative su tutto il territorio italiano che gli permetteranno di stringere partnership strategiche con 60mila Pmi in circa tre anni, il triplo di quelle attuali. Sulla base del modello francese della Caisse de dépôts, Fabrizio Palermo vuole supportare le aziende, la pubblica amministrazione e lo sviluppo infrastrutturale del Paese: "Andremo sempre di più dove le imprese vivono, producono, vendono. Il tutto in complementarietà con le banche e in sinergia con le fondazioni bancarie" ha dichiarato l'AD.

Fabrizio Palermo: l'esperienza professionale

Nato a Perugia nel 1971, Fabrizio Palermo consegue a pieni voti la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1994. Un anno più tardi si trasferisce a Londra, dove avvia il proprio iter professionale. La prima esperienza che matura è nella Divisione Investment Banking di Morgan Stanley, dove si occupa prevalentemente di operazioni di collocamento azionario e obbligazionario, acquisizione e fusione tra imprese. Nel 1998 approda in McKinsey e si specializza nel risanamento e rilancio di grandi gruppi industriali e finanziari fino al 2005, quando si sposta in Fincantieri. Nel corso degli anni ricopre posizioni e ruoli di vertice all'interno del Gruppo: è Direttore Business Development e Corporate Finance a riporto dell'Amministratore Delegato; Chief Financial Officer e Vice Direttore Generale. Dal 2014 al 2018 è Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili del Gruppo Cassa depositi e prestiti, responsabile sia della raccolta postale ed obbligazionaria, sia della gestione della liquidità, del portafoglio investimenti e dell'Asset Liability Management di Gruppo. Attualmente, Fabrizio Palermo è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale dell'istituzione finanziaria.

Gianpietro Benedetti: l’analisi sulla situazione politica ed economica attuale

Una visione più d'insieme, che non guardi al successo immediato ma al futuro del Paese: l'invito del Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. Gianpietro Benedetti nell'intervista a "Il Messaggero Veneto".
Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: l'intervista a "Il Messaggero Veneto"

"Manca la visione. I politici devono guardare lontano, non al consenso immediato": intervistato da "Il Messaggero Veneto", Gianpietro Benedetti parla dell'attuale situazione politica ed economica in Italia. Il Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. ammette di essere preoccupato per l'economia italiana: "Basta confrontare il Pil del nostro Paese dal 2000 a oggi con quello degli altri. Da allora siamo gli unici a essere arretrati, come il gambero". Nonostante ciò, confida nel Presidente della Repubblica: "Saprà cosa fare". E in questa prospettiva Gianpietro Benedetti sottolinea l'importanza di essere propositivi nel guardare al futuro. Nella sua ottica, manca infatti una visione d'insieme su ciò che deve essere fatto: "Serve un grande piano per i prossimi vent'anni e cambiare le regole. Investimenti pubblici su scuola e famiglia, sulle infrastrutture. Semplificare la burocrazia, ancora adesso l'Italia non è uno Stato friendly (amichevole) nei confronti di chi vuole intraprendere. E poi ristrutturare la spesa pubblica e limitare al massimo l'evasione fiscale, favorendo la competitività".

Gianpietro Benedetti: il ritratto formativo e professionale

Gianpietro Benedetti è Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche SpA, la multinazionale specializzata nel settore della produzione di impianti siderurgici. Il suo percorso professionale si incrocia con la crescita internazionale di questa azienda che ha sede a Buttrio. Dopo aver concluso gli studi presso l'istituto Tecnico "A. Malignani" di Udine infatti, vi comincia a lavorare come ingegnere progettista. In seguito viene chiamato a ricoprire incarichi di crescente responsabilità, arrivando a dirigere prima l'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione e successivamente quello Technical Sales e l'Ufficio Tecnici, Project Managers, Technical Sales, Erection e start-up, Centro Ricerche. Dal 1986 Co-Amministratore Delegato del gruppo, riceve la nomina di Direttore Generale cinque anni dopo. Nel 1999 diventa Amministratore Delegato: il 26 settembre 2017 viene nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Executive Board, incarico che ricopre tuttora. Dal 2010 opera inoltre come Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica ed aeronautica" (Udine). Gianpietro Benedetti è proprietario di numerosi brevetti di macchine e processi per la produzione dell'acciaio: ne sono stati registrati a suo nome oltre ottanta. Nel 2006 è insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro: lo scorso anno ha ricevuto la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal dall'AIST (Association for Iron & Steel Technology). Due le lauree ad honorem che gli sono state conferite nel corso della sua carriera: in Ingegneria Meccanica (2000, Università degli Studi di Trieste), in Ingegneria Gestionale (2016, Università di Udine). Inoltre nel 2018 il MIB School of Management di Trieste gli ha consegnato il Diploma M.B.A. in International Business.

A2A: competenze e iter professionale dell’AD e DG Valerio Camerano

Energia, ambiente e infrastrutture sono alcuni dei settori in cui ha operato nel corso della sua carriera Valerio Camerano: oggi alla guida di A2A, si impegna nell’incentivare sviluppo tecnologico e innovazione sostenibile.

Ritratto di Valerio Camerano, attuale Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A: lo scorso anno è stato incluso tra le eccellenze dell'imprenditoria Made in Italy dalla rivista "Forbes".
Valerio Camerano, amministratore delegato A2A

Valerio Camerano: il percorso formativo e professionale

Oggi Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A, una delle principali multiutility italiane specializzate nel settore dell'energia e dell'ambiente, Valerio Camerano nasce a Roma nel 1963. Dopo la laurea in Economia e Commercio conseguita presso l'Università Luiss Guido Carli, frequenta l'Advanced Management Programme della INSEAD Business School in Francia, a Fontainebleau. È in CITIBANK che nel 1991 dà il via alla propria carriera occupandosi di investimenti e Corporate Banking. Grazie alle competenze acquisite, gli vengono affidati incarichi di crescente responsabilità. Nel 2000 Valerio Camerano entra in Camuzzi nel ruolo di Direttore Strategie e Sviluppo. L'anno successivo diventa Direttore Generale di Plenia, realtà nata dalla separazione societaria tra rete gas e clienti. Il 2002 ne segna l'inizio dell'esperienza in Enel, dove opera inizialmente come Direttore Generale di Enel Gas: coordina circa 500 persone, conseguendo un fatturato di 1.5 miliardi di Euro. Nei quattro anni nel gruppo arriva a ricoprire le posizioni di Amministratore Unico di tre società operative e di Consigliere di Amministrazione in quattro realtà.

Valerio Camerano: l'impegno in A2A e i riconoscimenti ricevuti

Nel 2006 Valerio Camerano entra in GDF SUEZ Energie: Responsabile di tutte le attività della Società di Vendita e Trading di Gas ed Energia Elettrica in Italia, gestisce un fatturato di 2 miliardi di euro e 50 TWh di energia venduta. È inoltre membro del Comitato esecutivo: questo ruolo lo porta ad assumersi Responsabilità circa il Business Development, le Comunicazioni e le Relazioni Istituzionali per quanto concerne il territorio italiano. Conclusa tale esperienza, Valerio Camerano arriva in A2A: in qualità di AD e, dal 2017, di DG ha contribuito al raggiungimento di diversi traguardi, tra cui 16 quarter positivi, il migliore risultato nella storia del gruppo. La sua gestione si caratterizza anche per il forte impegno nel promuovere attività e progetti orientati all'innovazione sostenibile. Già Vicepresidente di Elettricità Futura, opera attualmente anche all'interno della Giunta Esecutiva di Utilitalia. È inoltre Vicepresidente del Gruppo Energia di Assolombarda. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Manager Utility 2011 nella categoria "Energia e Local Utilities": lo scorso anno è stato premiato nell'ambito dei Ceo Italian Awards. La rivista "Forbes" lo ha incluso nel 2018 tra le eccellenze dell'imprenditoria Made in Italy.

Autostrade per l’Italia tra “Eroi della Sicurezza” e “#seisicuro”: il valore dei due progetti

Sicurezza stradale: tra i progetti realizzati da Autostrade per l’Italia nell’ambito della collaborazione con la Polizia di Stato anche “Eroi della Sicurezza”, quest’anno all’ottava edizione, e la campagna estiva “#seisicuro”.

Le iniziative di Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato puntano a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della sicurezza al volante e a riconoscere l'impegno di chi ogni giorno lavora in strada per assistere e soccorrere chi ne ha bisogno.
Autostrade per l'Italia

"Eroi della Sicurezza": l'ottava edizione dell'iniziativa di Autostrade per l'Italia

Un riconoscimento al coraggio, al valore professionale di chi quotidianamente opera soccorrendo chi si trova in difficoltà sulle strade italiane. "Eroi della sicurezza", progetto di Autostrade per l'Italia, è giunto quest'anno all'ottava edizione, che si è svolta a maggio in concomitanza con il "Giro nel Giro", altra iniziativa ideata e lanciata dalla società in occasione del Giro d'Italia, la più importante manifestazione ciclistica del Paese. Otto premiazioni quindi a margine di ogni tappa del "Giro nel Giro" e di altre quattro del Giro d'Italia: i riconoscimenti sono andati ad agenti della Polizia Stradale che insieme ad addetti alla viabilità di Autostrade per l'Italia si sono distinti in particolari attività di soccorso o effettuando interventi significativi durante il servizio. In alcuni casi arrivando anche a salvare vite. L'idea, oltre a riconoscerne il profondo senso del dovere e l'abnegazione, è anche di promuovere e farne conoscere ulteriormente impegno e professionalità.

Autostrade per l'Italia: la campagna "#seisicuro" con Polizia di Stato

La collaborazione tra Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato in ambito di sicurezza ha avuto un ulteriore sviluppo questa estate, in occasione dei grandi esodi. Insieme, le due realtà hanno dato vita a un'imponente campagna informativa, strutturata su più fronti. Innanzitutto attraverso la promozione di video istruttivi e ironici, interpretati dal comico Dario Vegassola e trasmessi dalle principali emittenti televisive e radiofoniche, hanno puntato a far riflettere gli automobilisti sui comportamenti scorretti e pericolosi che, secondo le più recenti statistiche, sono tra le principali cause di incidentalità: l'utilizzo improprio dello smartphone, eccesso di velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza, consumo di alcol e droghe al volante. Non solo: "#seisicuro" ha visto Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato dare vita a una vera e propria 'carovana' che ha percorso il Paese da fine luglio a inizio: agenti e personale Aspi hanno incontrato in 19 aree di servizio dislocate lungo la rete gli automobilisti per fornire loro una serie di servizi di caring: dall'assistenza sanitaria di primo livello - praticata dalla Croce Rossa - a informazioni del traffico in tempo reale, da notizie e consigli per una guida sicura alla distribuzione di materiale informativo viaggiare senza rischi. Adulti e bambini hanno inoltre potuto compilare un quiz digitale sulla guida sicura, per verificare il loro livello di consapevolezza. E in alcune aree è stato offerto gratuitamente un servizio di lavaggio dei cristalli e dei fanali, tra i primi requisiti per la sicurezza al volante.

Convegno Airi, Luigino Lusuriello: il valore umano resti al centro della trasformazione digitale

L'intervento di Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, al convegno annuale dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale: per sfruttare al massimo le potenzialità derivate da Intelligenza Artificiale e innovazione, l'esperienza e le competenze dell'uomo restano fondamentali.
Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer Eni

Airi: la partecipazione di Luigino Lusuriello al convegno annuale su Intelligenza Artificiale e innovazione

"Per trasformare il potenziale della trasformazione digitale in un beneficio per l'azienda dobbiamo mettere le persone al centro": Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, lo ha sottolineato intervenendo all'incontro annuale dell'Airi, l'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Un'importante occasione di confronto su Intelligenza Artificiale, innovazione e il loro impatto su sistemi produttivi e modelli di business. L'esperienza di Eni in questo ambito è nota: il gruppo già da tempo sfrutta le opportunità derivate dalla trasformazione digitale. La sicurezza delle persone e degli impianti, l'efficienza operativa e l'ambiente sono alcuni degli ambiti dove gli influssi della digitalizzazione sono particolarmente evidenti. "Solo con le persone al centro effettivamente riusciamo a estrarre beneficio dalle tecnologie digitali" ha ricordato Luigino Lusuriello. Un'analisi in linea con quanto emerso durante l'incontro: il know-how dell'uomo, l'esperienza e la sua capacità di ragionamento rimangono valori imprescindibili nell'ottica di programmare e sfruttare al meglio le potenzialità delle macchine. Durante l'evento Eni è stata insignito del Premio Oscar Masi per lo sviluppo di algoritmi predittivi funzionali alla riduzione dei tempi non produttivi degli impianti di perforazione.

Luigino Lusuriello: il profilo formativo e professionale dell'attuale Chief Digital Officer di Eni

Originario di Genova,Luigino Lusuriello ricopre attualmente il ruolo di Chief Digital Officer in Eni. Laureatosi in Ingegneria Meccanica presso l'Università della città ligure, entra in Agip S.p.A. come progettista di strutture onshore e offshore. Il suo percorso professionale si arricchisce in seguito di una serie di esperienze importanti all'estero per Eni: nel 2004 è Managing Director di Eni Congo e successivamente ricopre lo stesso incarico per Eni UK. Rientra in Italia nel 2009, nominato Vice President per il coordinamento gestionale in Kazakhstan-Karachaganak: nel 2011 diventa Senior Vice President Programma Iraq. Tra il 2013 e il 2018 Executive Vice President Operations del gruppo, Luigino Lusuriello ne guida la trasformazione digitale da settembre dello scorso anno in qualità di Chief Digital Officer. Ha perfezionato la sua formazione, completando il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford.

Claudio Descalzi: Eni tra economia circolare e decarbonizzazione per la sostenibilità

Economia circolare, decarbonizzazione e sviluppo sostenibile: come ribadito in diverse occasioni dall'AD Claudio Descalzi, Eni si impegna da anni per incentivare la transizione energetica e fronteggiare il climate change, a salvaguardia del pianeta.
Claudio Descalzi

Economia circolare, l'impegno di Eni: il commento dell'AD Claudio Descalzi

"Siamo lontani dal contenere l'aumento delle temperature ben al di sotto del limite dei 2°C fissato dalla COP21 di Parigi. Dovremmo scendere entro il 2030 dagli attuali 32 a 24 miliardi di tonnellate di CO2 che emettiamo ogni anno nell'atmosfera, ma al ritmo attuale rischiamo invece di salire a 34 miliardi": a tracciare il quadro della situazione è Claudio Descalzi. Come si legge in un approfondimento di "Tech Economy" su economia circolare e best practice che riporta le parole dell'Amministratore Delegato di Eni, "secondo l'International Energy Agency (IEA), di questo passo la temperatura salirà di 2.7°C ed entro il 2040 avremo esaurito il limite massimo di emissioni che assicura il contenimento entro i due gradi". Numeri che hanno portato il gruppo a impegnarsi su più fronti nell'ottica di incentivare uno sviluppo sempre più sostenibile: lo dicono i numerosi progetti realizzati in Italia e negli altri Paesi in cui Eni opera, gli accordi sottoscritti con centri di ricerca, università e altre realtà di rilievo, gli investimenti in tecnologia e innovazione. È una sfida enorme, come sottolinea l'AD Claudio Descalzi, "ma altrettanto lo è l'opportunità che ci si presenta: salvare il pianeta creando al contempo un'economia nuova, più inclusiva, costruendo un'intera gamma di imprese e posti di lavoro che ancora non esistono. Servono generosità, l'impegno di tutti e un deciso cambio di mentalità nei Paesi più avanzati".

Claudio Descalzi: tre best practice realizzate da Eni in materia di economia circolare

Il focus di "Tech Economy" riporta tre esempi di best practice realizzate dal gruppo guidato da Claudio Descalzi: l'impianto pilota "Waste to Fuel" di Gela, la riqualificazione produttiva del sito storico di Assemini e il piano di sviluppo e riqualificazione industriale che trasformerà in un'isola energetica l'area industriale dell'ex stabilimento del polo petrolchimico di Ravenna. Progetti in cui si riflette la visione dell'AD di Eni, espressa in diverse occasioni: "Dobbiamo agire ora, insieme, governi, società e anche i grandi fondi. Dobbiamo farlo creando nuove opportunità per tutti, legate all'economia circolare". Ma per Claudio Descalzi ognuno di noi può fare qualcosa per salvare il pianeta: "Cominciando, per esempio, dallo sprecare meno ed essere più efficienti nell'uso dell'energia".

Alessandro Benetton: l’intervista di “The Business Year” al Presidente di 21 Invest

La storia di 21 Invest, il gruppo specializzato in private equity fondato da Alessandro Benetton: intervistato da "The Business Year", il Presidente ne ripercorre la crescita e illustra i nuovi progetti.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton a "The Business Year": 21 Invest, un'intuizione vincente

"Sin dal primo giorno, la mia idea era individuare le correlazioni tra differenti variabili in settori diversi": era il 1992 quando nacque 21 Invest, come racconta il fondatore e Presidente Alessandro Benetton a "The Business Year". Intuendo che avrebbe potuto esserci un nuovo modo di leggere la PMI italiana, l'imprenditore ha dato vita a una delle prime realtà del Paese specializzate in private equity: oggi, ventisette anni dopo, è un gruppo conosciuto su scala internazionale. Fondamentale, come spiega il Presidente nell'intervista, è comprendere pienamente in quale direzione sta andando in termini di marketing, produttività e comunicazione l'azienda in cui si sceglie di investire. Capire quanto il paradigma su cui vivono sia contemporaneo o necessiti di cambiamenti è importante per riuscire a carpirne il potenziale di crescita e dare una efficace interpretazione sul loro futuro. In questi ventisette anni sono numerose le aziende che, attraverso l'apporto di 21 Invest, sono cresciute significativamente, arrivando anche sui mercati esteri. Oggi come nel 1992 l'obiettivo resta lo stesso: "Individuare aziende e imprenditori d'eccellenza che possano creare valore per gli investitori e per la società". E in futuro 21 Invest, come sottolinea Alessandro Benetton, continuerà a guardare verso i settori della grande distribuzione e del food, riservando sempre particolare attenzione alla sostenibilità: "Siamo la prima azienda di private equity al mondo ad aver abbracciato l'iniziativa Shared Value di Michael Porter".

Alessandro Benetton: il profilo formativo e professionale del Presidente di 21 Invest

Nato nel 1964 a Treviso, Alessandro Benetton intraprende un percorso formativo di stampo internazionale: nel 1987 si laurea in Business Administration presso l'Università di Boston e successivamente prende parte al Master in Business Administration dell'Harvard Business School. È in Goldman Sachs International che dà il via alla propria carriera, lavorando come analista specializzato in ambito M&A ed Equity Offering all'interno del dipartimento di Global Finance nella sede di Londra. Nel 1988 viene nominato Presidente di Benetton Formula: guiderà la scuderia per un decennio vincendo due campionati mondiali piloti, uno costruttori e 26 Gran Premi di Formula 1. Nel 1992 l'imprenditore dà vita a 21 Invest, tra le prime realtà in Italia a occuparsi di private equity. All'attività nel gruppo, oggi Alessandro Benetton affianca quella di Presidente di Fondazione Cortina 2021, incarico che gli è stato conferito nel 2017. Insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro nel 2010, ha ottenuto il Premio EY Imprenditore dell'Anno nel 2011, il Premio Vittorio De Sica nel 2014 e il Premio America della Fondazione Italia USA nel 2016, oltre a diversi altri riconoscimenti.

Terna tra sostenibilità e innovazione: l’intervista all’AD e DG Luigi Ferraris

Terna accompagna l'Italia nel processo di transizione energetica: l'AD Luigi Ferraris a "Il Sole 24 Ore" sottolinea l'impegno del gruppo per un sistema elettrico sempre più intelligente e sostenibile.
Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: Terna, investimenti e progetti a sostegno del Paese e della sostenibilità

Terna è pronta a sostenere il Paese incentivando il processo di transizione energetica già in atto, come ha sottolineato l'AD e DG Luigi Ferraris in un'intervista a "Il Sole 24 Ore" pubblicata lo scorso 6 agosto. Lo dicono gli oltre sei miliardi che il gruppo ha in programma di investire nel quinquennio 2019-2023 per potenziare il sistema elettrico del Paese. E lo dice anche il progetto per l'apertura di otto Innovation Hub dove sviluppare e testare nuove idee al servizio della rete. Un importante impegno su più fronti: l'ottica, come ha evidenziato l'AD e DG Luigi Ferraris nell'intervista, è "assicurare la piena integrazione delle fonti verdi, garantendo al tempo stesso l'adeguatezza e la sicurezza del sistema". Le rapide trasformazioni che ha subito il settore negli ultimi anni necessitano infatti di "una rete sempre più intelligente, in cui la velocità e l'esecuzione diventano un elemento chiave". Terna ne è consapevole e guarda in questa direzione.

Terna: il valore della "progettazione partecipata" nelle parole dell'AD e DG Luigi Ferraris

Nell'intervista a "Il Sole 24 Ore", l'AD e DG Terna Luigi Ferraris illustra le contromisure necessarie per affrontare le criticità derivate dalle profonde trasformazioni che ha subito il settore negli ultimi anni. Cinque le linee di intervento: "Rafforzare progressivamente l'impegno sulla rete e sulle interconnessioni con l'estero per rafforzare la magliatura della rete e ridurre le congestioni in modo da sfruttare tutta la produzione da rinnovabili concentrata prevalentemente al Sud; disporre di strumenti, come il mercato delle capacità (il "capacity market" con le prime aste che lanceremo entro novembre) e i contratti di acquisto a lungo termine (i cosiddetti "Ppa"), che consentano a chi produce energia con le centrali termoelettriche e le rinnovabili di avere corretti segnali di prezzo nel lungo periodo; sviluppare ulteriore capacità di accumulo (pompaggi, batterie e elettrochimiche, power to gas che permette di produrre idrogeno per via elettrochimica sfruttando l'energia elettrica generata da impianti rinnovabili, etc); e, infine, investire in digitalizzazione perché dobbiamo passare dalla logica dei watt a quella dei byte". L'AD Luigi Ferraris parla anche della "progettazione partecipata", da costruire e condividere quindi con le comunità locali attraverso un dialogo continuo e costruttivo. Si tratta di un "driver strategico" per Terna: "Nel 2018, abbiamo avuto 330 interazioni sul territorio e, nei primi sei mesi di quest'anno, siamo già a quota 200".

Giovanni Lo Storto traccia gli scenari futuri del lavoro

Giovanni Lo Storto, Direttore Generale dell'Università Luiss Guido Carli, ha partecipato al convegno "L'evoluzione delle professioni e l'impatto sul welfare", organizzato da Valore, la società di consulenza che riunisce investitori istituzionali, casse di previdenza, professionisti e i rappresentanti del mondo manageriale.
Giovanni Lo Storto

Giovanni Lo Storto al convegno "L'evoluzione delle professioni e l'impatto sul welfare"

In qualità di Direttore Generale dell'Università Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto è sempre stato attento a problematiche attinenti al mondo del lavoro, fortemente dinamico e soggetto a mutamenti con ripercussioni significative sulla società e sulla vita quotidiana dei cittadini. A tal proposito, ha partecipato al convegno "L'evoluzione delle professioni e l'impatto sul welfare", organizzato da Valore, società di consulenza che riunisce investitori istituzionali, casse di previdenza, professionisti e i rappresentanti del mondo manageriale. Alla base, un documento inviato ai ministri Salvini e Di Maio in cui nove esperti illustreranno le dimensioni future del lavoro e come questo verrà influenzato dalle tecnologie digitali. Accanto a Giovanni Lo Storto, hanno presenziato Cristina Pozzi, Davide Casaleggio, Mario Mantovani (presidente Cida), Sergio Corbello (presidente Assoprevidenza) e Francesco Verbaro.

Giovanni Lo Storto: il profilo professionale

Direttore Generale dell'Università Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto è nato in provincia di Foggia nel 1970. Durante la propria carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti: è Cavaliere dell'Ordine al Merito e Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed è stato insignito del Premio Guido Carli sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Dopo aver conseguito la laurea in Economia presso la Luiss, matura le prime esperienze lavorative in Bartolini come Direttore operativo di filiale e poi presso l'Unione Italiana di Riassicurazione e in Swiss Re. La sua carriera professionale inizia nel mondo accademico, prima in qualità di assistente, poi di professore a contratto presso la LUISS Guido Carli. Già Vice Direttore dell'Ateneo, diventa Direttore Generale nel 2013. Attualmente, Giovanni Lo Storto è anche Vice Presidente Esecutivo e membro del Consiglio di Amministrazione di LA4G e fa parte di quello delle riviste Internazionale e Formiche. È Consigliere di Amministrazione Indipendente di Pirelli & C. S.p.A. da maggio 2018, Co-founder di LuissEnlabs e autore del libro "Erostudente. Il desiderio di prendere il largo", pubblicato da Rubbettino nel maggio del 2017.

Claudio Machetti (Enel): si prolunga la collaborazione con Sonatrach

Claudio Machetti, Direttore della Business Line Global Trading di Enel, ha firmato l'accordo per l'estensione del contratto di fornitura di gas con la compagnia petrolifera statale algerina Sonatrach. Il prolungamento sarà di otto anni a partire da gennaio 2020.
Claudio Machetti

Claudio Machetti: esteso nel tempo l'accordo Enel - Sonatrach

Enel e Sonatrach sono sempre più legate l'una all'altra. La multinazionale italiana dell'energia è infatti fresca di accordo per un prolungamento nel tempo dell'attuale contratto che ha in essere e che la vincola con la compagnia petrolifera algerina di proprietà dello Stato. Tale intesa governa la questione concernente l'approvvigionamento di gas, il cui contratto vigente termina a dicembre 2019. All'appuntamento per la sottoscrizione ufficiale dell'accordo in rappresentanza di Enel vi era Claudio Machetti, Direttore della Business Line Global Trading di Enel, unitamente ad Ahmed Mazighi, Vice Presidente del Gruppo algerino. Entrando più nel dettaglio, la nuova intesa ribadisce, rafforzandola, la collaborazione di lunga data esistente tra le due realtà. Questo perchè mette nero su bianco la garanzia di una fornitura per otto anni da parte dell'Algeria a decorrere da gennaio 2020, con possibilità di ulteriore rinnovo per altri 24 mesi. Lo stesso Claudio Machetti ha sottolineato il valore strategico della partnership, nata quasi 30 anni fa, esprimendo personalmente gratitudine nei confronti di Sonatrach per essere stata al passo con i continui mutamenti del vivace mercato del gas italiano ed europeo, configurandosi come un fornitore affidabile e di qualità.

Claudio Machetti: la carriera del Presidente di Enel Global Trading

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti si laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza" della Capitale. Dopo aver lavorato con profitto nel comparto finanziario, nel 2000 imprime una svolta decisiva al proprio percorso dirigenziale. In quell'anno infatti è assunto in Enel come Responsabile dell'Area Finanza. Contemporaneamente è attivo nel lancio della società finanziaria del Gruppo, Enel Factor, per la quale ricopre la carica di Amministratore Delegato. Negli stessi anni collabora anche alla fondazione di Enel Insurance, la società assicuratrice di cui sarà Presidente fino al 2014. Nel 2005, già Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen, di operai, impiegati e quadri, viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Successivamente, tra il 2009 ed il 2014, ricopre il ruolo di Risk Manager del gruppo. Nel 2014 Enel subisce un profondo riassetto e Claudio Machetti è chiamato al timone della neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line della corporation, con mansioni di gestione del sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e di governo dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica negli stati dove opera Enel. Ad oggi è Amministratore Unico di Enel Global Trading S.p.A.. In passato è stato componente dei Consigli di Amministrazione di diverse controllate e consociate, quali Wind Telecomunicazioni, Terna ed Endesa.

PFE S.p.A. rinnova la partnership con South Kensington Sailing Team

La partnership tra PFE S.p.A. e il South Kensington nasce da una affinità di pensiero e di interessi tra l'Amministratore Delegato Salvatore Navarra e l'armatore Massimo Licata D'Andrea: perché guidare un'azienda al successo è un po' come governare un'imbarcazione per vincere una regata.
PFE S.p.A.


PFE: la partnership e la passione per la Vela

PFE S.p.A. ha rinnovato il suo sostegno come main sponsor del South Kensington Sailing Team. "Trovarsi al timone di una grande azienda per darne la direzione e coordinare un team al fine di raggiungere un obiettivo finale grazie all'apporto e lo sforzo di tutti, ognuno con il proprio ruolo. Decisione al comando e leadership all'interno di un gruppo affiatato, questi i fattori che accomunano il mondo della Vela con le dinamiche quotidiane di un'azienda": sono le parole di Salvatore Navarra, Presidente del Cda di PFE S.p.A., in seguito alla conferma della partnership. L'interesse per il team nasce alcuni anni fa da una proficua affinità tra l'imprenditore e l'armatore licatese Massimo Licata D'Andrea, che partecipa al Campionato Italiano di Vela d'Altura. Entrambi hanno da sempre accomunato il modus operandi all'interno di una azienda alla gestione di un'imbarcazione da regata, oltre a condividere l'amore per la loro terra. PFE S.p.A. ha rinnovato i suoi auguri con passione per la stagione sportiva avviata: "Seguiremo le gesta sportive di un'eccellenza, non soltanto perché la Vela è una delle massime espressioni di sport di squadra ma anche perché la nostra azienda è molto attenta nel sostenere progetti sportivi e culturali che siano sani e, soprattutto, che valorizzino il brand in Italia e nel mondo", ha concluso Salvatore Navarra.


PFE S.p.A.: i servizi offerti

Nata nel 1988, PFE S.p.A. è guidata da Salvatore Navarra. L'azienda è attiva nel settore del cleaning e del facility management: da subito, si è dotata di un'organizzazione di risorse umane e di mezzi che le ha permesso di affermarsi ed espandere l'offerta, ampliando le attività svolte nel settore sanitario, civile e industriale. La vision di PFE S.p.A. è racchiusa nell'affermazione "PFE è un'azienda fatta di persone". Da qui nasce l'attenzione alla costruzione di un team di risorse umane professionali, specializzate e organizzate in modo da lavorare in sinergia e offrire i migliori risultati possibili, con un occhio di riguardo per i clienti ma anche per i dipendenti che danno vita all'azienda. La società guidata da Salvatore Navarra oggi fornisce un asset di servizi in ambito sanitario, civile ed industriale che affianca alla pulizia e alla sanificazione degli ambienti anche attività legate al facility management (manutenzione degli impianti, bonifica delle condotte aerauliche, gestione del verde, facchinaggio, guardaroba e lavanderia, portierato, servizi integrati per l'efficienza energetica).

Terna investe 6,2 mld sulla rete entro il 2023: il commento di Luigi Ferraris

La transizione energetica è appena iniziata ma il funzionamento della rete è già completamente cambiato. Per rinnovarla, Terna ha stanziato 6,2 miliardi di investimenti, un piano sostenuto dagli ottimi risultati consolidati del 2018. Il commento dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris, AD Terna

Luigi Ferraris (Terna) commenta i risultati consolidati del 2018

Accelerare la transizione energetica del Paese grazie all'investimento più alto di sempre: è l'obiettivo di Terna e dell'attuale piano strategico approvato dal CdA insieme ai risultati consolidati del 2018. La società punta a investire 6,2 miliardi di euro sul rinnovamento della rete elettrica italiana per favorire così la piena integrazione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili non programmabili. L'operazione è sostenuta dagli ottimi risultati consolidati del 2018, che registrano un utile netto di oltre 706 milioni di euro, in crescita del 2,7% sul 2017, e un Ebitda di 1 miliardo e 650 milioni di euro, in incremento del 2,9%. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, ha presentato i dati e ha commentato: "Ci affacciamo all'inizio di questo piano, che è il 2019, in ottima salute. Abbiamo chiuso il consuntivo con risultati in crescita rispetto al 2017, che è un'ottima base di partenza per verificare e testare la nostra capacità di realizzare il piano 2019-2023". La società guidata da Luigi Ferraris punta a favorire un sistema con più auto elettriche, più pompe di calore, minore capacità produttiva da fonti fossili e maggiore da fonti rinnovabili come il vento e il sole.

Luigi Ferraris: il piano strategico di Terna

"Il piano", ha aggiunto Luigi Ferraris, "comporta investimenti di interconnessione con l'estero, lo sbottigliamento di alcune aree geografiche per favorire un'ottimizzazione del collegamento tra rinnovabili e luoghi di consumo, comporta investimenti nel miglioramento della rete esistente e investimenti in resilienza per affrontare anche condizioni climatiche sempre più estreme e sempre più avverse, e comporta soprattutto investimenti in innovazione e digitalizzazione della rete". Fino a 10 o 15 anni fa, infatti, gli impianti di generazione erano pochi e grandi. Oggi invece i punti di produzione di energia in Italia sono più di 800.000. La transizione è appena cominciata ma la rete già funziona in modo nettamente diverso rispetto a pochi anni fa. Luigi Ferraris è alla guida di Terna da maggio 2017. Ha iniziato la sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse per poi passare alla società energetica ERG S.p.A. in qualità di Consigliere. Ha svolto il medesimo ruolo per PSC S.p.A., per poi ricoprire varie posizioni manageriali di primo piano nel Gruppo Enel. Prima di passare alla guida di Terna, è stato Chief Financial Officer di Poste Italiane.

AdR: il focus dell’AD del gruppo Atlantia Giovanni Castellucci sulla crescita della società

Il Leonardo da Vinci di Fiumicino, gestito da Aeroporti di Roma, è il miglior aeroporto d'Europa per il secondo anno consecutivo: il commento di Giovanni Castellucci, AD del gruppo Atlantia.

Giovanni Castellucci, AD Atlantia
Atlantia, l'AD Giovanni Castellucci: Fiumicino miglior aeroporto europeo per il secondo anno consecutivo

"Orgogliosi di questo rinnovato primato": è particolarmente soddisfatto l'Amministratore Delegato di Atlantia Giovanni Castellucci per l'ennesimo, importante riconoscimento internazionale ottenuto da Aeroporti di Roma per la gestione del Leonardo da Vinci di Roma. Per il secondo anno consecutivo lo scalo ha conquistato la prima posizione nella classifica ufficiale di "Airport Council International", associazione istituzionale che rileva in modo indipendente il gradimento dei passeggeri nei principali aeroporti del mondo. Già lo scorso anno il riconoscimento era stato attribuito al Leonardo da Vinci: si tratta di un record quindi, perché è la prima volta che a vincerlo è lo stesso aeroporto per due volte di seguito. Gli ottimi risultati ottenuti da Aeroporti di Roma nell'innovazione tecnologica e gestionale a supporto dell'efficienza delle operazioni e della qualità dei servizi come nel caso degli e-gates sono alcuni dei motivi che hanno portato la giuria ad assegnare il riconoscimento allo scalo romano. Fondamentali anche la comprovata efficienza dei terminal, la forte attenzione riservata alla gestione della sicurezza, alla stretta collaborazione con le compagnie aeree, al monitoraggio continuo delle prestazioni e la definizione di chiari obiettivi ambientali. Sono i frutti della "cura Atlantia", come è stata definita lo scorso maggio dall'AD Giovanni Castellucci, intervenuto a Fiumicino per inaugurare la mostra dedicata a Leonardo da Vinci che si può visitare all'interno dell'aeroporto.

Giovanni Castellucci: l'AD di Atlantia commenta la vittoria del Leonardo da Vinci

Commentando la vittoria del riconoscimento, l'AD del gruppo Atlantia Giovanni Castellucci ha ricordato "l'impegno quotidiano e appassionato dei nostri collaboratori e di tutti i nostri partners, da Enac a Enav, alla polizia di frontiera e all'hub carrier Alitalia, per citarne solo alcuni". La classifica Aci (Airport Council International) prende in considerazione 20 scali europei, dove gravitano oltre 25 milioni di passeggeri. Sono stati valutati in base alla qualità dei servizi, all'innovazione tecnologica, all'efficienza delle infrastrutture. In finale il Leonardo da Vinci ha superato gli aeroporti di Monaco di Baviera, Copenaghen, Dublino, Istanbul Sabiha Gökçen, Londra Gatwick, Mosca Sheremetyevo e Vienna. "Siamo determinati a rendere l'aeroporto sempre migliore per aiutare le compagnie aeree che vi operano ad essere sempre più competitive, nell'affrontare le crescenti sfide globali" ha sottolineato infine l'AD Giovanni Castellucci.

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