Idroelettrico e repowering: le chiavi per un’energia più sostenibile secondo Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro ha recentemente rilasciato un’intervista a “Repubblica” in cui ha analizzato le sfide e le opportunità del settore energetico italiano. Secondo il Presidente di Iren, per contenere il caro energia è necessario puntare su una strategia basata sul repowering delle fonti rinnovabili esistenti e sulla valorizzazione del settore idrico.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: meno gas e più rinnovabili con il repowering

Il sistema energetico italiano, ha rimarcato Luca Dal Fabbro, soffre di una forte dipendenza dal gas, rendendo il Paese vulnerabile alla volatilità dei prezzi sul mercato internazionale. La speculazione finanziaria sulla Borsa di Amsterdam ha amplificato le oscillazioni dei costi, rendendo indispensabile un intervento da parte dell’Unione Europea per limitare l’influenza dei trader non industriali. Disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas “vorrebbe dire separare l’Italia dal resto del mercato europeo”, ha fatto sapere il Presidente. Un punto chiave dell’intervista riguarda il potenziamento degli impianti rinnovabili esistenti attraverso il cosiddetto “repowering”. “Sviluppare aste nazionali, sia di Stato sia tra privati e solo su base volontaria fra produttori che fanno il repowering della capacità installate, rappresenterebbe una valida opzione per liberare il potenziale di sviluppo delle fonti rinnovabili, tra i 15 e i 20 TWh, e così soddisfare i fabbisogni della domanda di energia verde a prezzi stabili ed adeguati”, ha fatto sapere Luca Dal Fabbro. Questo approccio consentirebbe una maggiore sicurezza energetica, riducendo la dipendenza da fonti fossili e abbassando i costi per i consumatori.

Gestione idrica e investimenti: la visione di Luca Dal Fabbro

L’idroelettrico, secondo Luca Dal Fabbro, rappresenta una risorsa essenziale per il mix energetico nazionale. Con un investimento di circa 15 miliardi di euro, l’Italia potrebbe aumentare del 30% la produzione di energia idroelettrica rispetto ai livelli del 2023, garantendo una produzione aggiuntiva di 10-12,5 TWh all’anno. Questo investimento non solo migliorerebbe la stabilità della rete, ma favorirebbe anche una gestione più efficiente delle risorse idriche, utile per affrontare le sempre più frequenti emergenze legate alla siccità. Il Presidente ha poi commentato l’idea di aprire gare pubbliche per le concessioni idroelettriche: “Indire gare aperte ad operatori meramente finanziari non presenti nel territorio è un errore a danno del Paese”. “Non è un discorso sovranista, ma di buon senso e tutela del bene comune”, ha ribadito. Nell’intervista, il manager ha citato anche la a recente acquisizione del 100% di Iren Acqua, che ha confermato l’interesse di Iren per la gestione delle risorse idriche. Il settore, ha fatto sapere il Presidente, necessita di una forte industrializzazione per garantire maggiore efficienza e qualità del servizio. “Il servizio idrico è un settore importante, su cui andranno investite ingenti risorse, partendo dal contenimento delle perdite, che in Italia sono al 40%. Gli enti pubblici spesso non hanno capacità di investimento, bisogna trovare altre soluzioni”, ha affermato. Luca Dal Fabbro ha infine escluso il nucleare come soluzione a breve e medio termine, sottolineando la necessità di investire in tecnologie più sicure. “Vedo poi priorità più urgenti. Penso all’efficienza energetica del patrimonio immobiliare che, da sola, potrebbe farci risparmiare tra il 5 e il 7% dei consumi nelle città”, ha dichiarato. Un esempio è il progetto di Iren a Torino, con la riqualificazione di oltre 800 edifici pubblici.

Tra innovazione e sostenibilità: il ruolo di Paolo Gallo nel settore energetico

Paolo Gallo è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italgas, una delle principali realtà del settore della distribuzione del gas in Italia e in Europa. Con un percorso professionale che si estende per oltre tre decenni, ha maturato una vasta esperienza nella gestione di grandi aziende del comparto energetico e infrastrutturale, guidando processi di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: dall’aeronautica al settore energetico

Nato a Torino nel 1961, Paolo Gallo si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico della città e successivamente consegue un MBA presso la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino. La sua carriera inizia nel 1988 in Fiat Avio: qui, in 13 anni, ricopre diversi ruoli di responsabilità. A partire dal 1997, si specializza nel settore energetico, sviluppando nuove iniziative in Italia, India e Brasile. Nel 2001, assume un ruolo chiave nella riorganizzazione delle attività di generazione di energia elettrica del Gruppo Fiat attraverso Fiat Energia, di cui diventa Amministratore Delegato fino al 2002. Entra poi in Edison dove, dal 2002 al 2011, ricopre il ruolo di Direttore Strategie e Innovazione e successivamente diventa Amministratore Delegato di Edipower. Dal 2011 al 2014, Paolo Gallo guida Acea S.p.A., una delle principali multiutility italiane quotate in Borsa, prima come Direttore Generale e poi come Amministratore Delegato. In questi anni, Acea rafforza la propria posizione nel mercato energetico e idrico, puntando su digitalizzazione e innovazione. Dal 2014 al 2016, assume la guida di Grandi Stazioni come Amministratore Delegato, portando a termine il processo di privatizzazione della società.

Paolo Gallo: Italgas e l’impegno accademico

Nel 2016, Paolo Gallo viene nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italgas, azienda leader nella distribuzione del gas in Italia. Sotto la sua leadership, la società ha avviato un importante piano di trasformazione digitale, puntando su innovazione e sostenibilità per modernizzare le infrastrutture e migliorare l’efficienza operativa. Parallelamente alla sua attività manageriale, ha avuto un ruolo attivo nel mondo accademico. Ha insegnato presso l’Università degli Studi di Torino e la Luiss Business School, tenendo corsi su valutazioni economico-finanziarie, energy management e digitalizzazione aziendale. Oltre al suo impegno nel settore energetico, Paolo Gallo è autore di due libri: Fuori dal labirinto - Innovazione, tecnologia e i pregiudizi sulla transizione energetica e Diario di volo - Come guidare la transizione digitale tra innovazione e sostenibilità, in cui analizza i cambiamenti del settore energetico e industriale alla luce delle nuove tecnologie e della transizione ecologica.

Andrea Mascetti: “Anticipo Contributi”, 35 milioni per le imprese lombarde

Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia guidata dal Presidente Andrea Mascetti, ha lanciato una nuova iniziativa, “Anticipo Contributi”, con l’obiettivo di fornire maggiore liquidità alle imprese del territorio.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: “Finlombarda conferma impegno a favore dell’intero sistema produttivo lombardo”

L’operazione, sostenuta da un fondo di 35 milioni di euro, si propone di agevolare l’attuazione di progetti finanziati con contributi regionali o con risorse del PNRR gestite dalla Regione Lombardia. Andrea Mascetti ha rimarcato l’importanza strategica di questa iniziativa, sottolineando il ruolo fondamentale dell’ente nel rispondere alle esigenze di liquidità e investimento delle imprese lombarde. “Con questa iniziativa, trasversale a tutti i settori produttivi, Finlombarda conferma il suo impegno a favore dell’intero sistema produttivo lombardo, ampliando la propria offerta di prodotti finanziari per rispondere con sempre più efficacia alle esigenze di liquidità e investimento delle imprese del territorio, coerentemente con il proprio compito istituzionale”, ha dichiarato il Presidente. Il progetto “Anticipo Contributi” si rivolge a tutte le imprese lombarde, escluse le micro imprese, che abbiano ottenuto un contributo regionale. Le aziende potranno accedere a finanziamenti fino al 100% della quota non agevolata del progetto e ottenere un’anticipazione del contributo stesso, facilitando così la realizzazione delle iniziative imprenditoriali senza dover attendere l’erogazione delle risorse pubbliche.

Andrea Mascetti: l’importanza di un approccio lungimirante

Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di sostegno alle imprese già promosso da Finlombarda. Tra i programmi più significativi spicca l’Agrifood Basket Bond, un piano di investimenti dedicati al settore agroalimentare, con un finanziamento fino a 75 milioni di euro per sostenere la filiera lombarda. Secondo Andrea Mascetti, la chiave per il successo economico della regione risiede in un approccio lungimirante, che favorisca la crescita e la resilienza delle imprese locali. Il Vicepresidente e Assessore al Bilancio e Finanza di Regione Lombardia ha ribadito l’importanza di garantire alle PMI strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato. “L’iniziativa sostiene la competitività e resilienza delle imprese lombarde, confermando l’impegno di Regione Lombardia nel promuovere e tutelare l’eccellenza del territorio garantendo liquidità e pronta disponibilità delle risorse per una celere messa a terra delle progettualità delle piccole e medie imprese, per una crescita ed una competitività sostenibile e duratura”, ha dichiarato.

Manolo Cipolla: dalla gestione aziendale alla presidenza di Cotral

Manolo Cipolla è Presidente di Cotral S.p.A. e membro del CdA di RFI - Rete Ferroviaria Italiana, con alle spalle 20 anni di esperienza nel settore dei trasporti. Ha maturato competenze nella pianificazione di progetti per l’efficientamento e la sostenibilità della mobilità.

Manolo Cipolla

La carriera di Manolo Cipolla nel trasporto pubblico

Con oltre 20 anni di esperienza come dirigente nel settore dei trasporti e nella gestione di organizzazioni, Manolo Cipolla è Presidente di Cotral S.p.A. Nel 2004, ha iniziato la sua esperienza professionale nell’azienda di trasporto pubblico extraurbano della Regione Lazio, assumendo ruoli amministrativi connessi alle aree della fatturazione passiva e della gestione documentale per l’acquisto di beni e servizi. Con il bagaglio professionale sviluppato, dal 2009 ha avviato un percorso professionale che lo ha portato ad assumere incarichi di maggiore responsabilità all’interno del settore del trasporto pubblico, in aziende come: Trambus S.p.A., Met.Ro S.p.A. e ATAC S.p.A. Manolo Cipolla ha incrementato le proprie competenze in ambiti strategici come la gestione degli affari generali, l’organizzazione degli approvvigionamenti tecnico-industriali e l’ottimizzazione delle operazioni aziendali.

Manolo Cipolla: il percorso professionale in Cotral

Nel 2014, Manolo Cipolla è impegnato nella fondazione di Romana Parts S.r.l., società attiva nel settore della fornitura di ricambi per i trasporti, che ha guidato per dieci anni. La gestione dell’azienda è stata cruciale per potenziare le sue competenze e capacità nel comparto, in particolare nella logistica applicata ai trasporti. Nel 2023, viene nominato membro del CdA di RFI - Rete Ferroviaria Italiana: nel ruolo, partecipa alla pianificazione di progetti per il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie del Paese. Dall’anno successivo, ricopre il ruolo di Presidente di Cotral S.p.A., società di trasporto pubblico extraurbano regionale. La leadership di Manolo Cipolla si è concentrata sul potenziamento dell’efficienza operativa dell’azienda, tramite soluzioni innovative che rendono il trasporto pubblico sostenibile, efficiente e accessibile a tutti.

Annalaura Lettieri: il successo di Atitech

Avvocato e manager esperta di operazioni di fusione e acquisizione, diritto societario e mercati finanziari, Annalaura Lettieri è Membro del Consiglio di Amministrazione di Atitech, la più grande MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) indipendente dell’area EMEA, ed è Group General Counsel di Meridie S.p.A., la prima investment company dedicata alle PMI del Centro-Sud Italia quotata in Borsa.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri: dagli studi in Giurisprudenza ai primi incarichi professionali

La carriera di Annalaura Lettieri ha avuto inizio con una laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, sua città natale. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo professionale in qualità di Assistant nella sede napoletana di PricewaterhouseCoopers, ha affinato le sue competenze presso il Dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo tra il 2002 e il 2005, specializzandosi in operazioni di mercato dei capitali, ristrutturazione bancaria e fusioni e acquisizioni (M&A). Dal 2005, ha assunto il ruolo di General Counsel della divisione immobiliare di MCM Holding S.p.A., con deleghe per lo sviluppo di un importante progetto immobiliare a Salerno e per la quotazione di Meridie S.p.A. in Borsa.

Annalaura Lettieri: esperienza e strategia al servizio della crescita aziendale

Dal 2008, Annalaura Lettieri ha collaborato con diverse aziende italiane, offrendo assistenza in operazioni di M&A, private equity, project finance e corporate governance. Tra le società che hanno beneficiato del suo contributo figurano Fondo Greco S.r.l., Le Cotoniere S.p.A., La Fabbrica S.r.l., Atitech S.p.A., Atitech Manufacturing S.r.l., Manutenzioni Aeronautiche S.r.l. e Meridie S.p.A. Grazie alla sua esperienza, ha svolto un ruolo chiave nel successo finanziario e strategico di queste realtà. Uno dei traguardi più significativi della sua carriera è stato il supporto strategico ad Atitech, culminato nell’ottenimento di un maxi-finanziamento da 15 milioni di euro con il supporto di Iccrea Banca, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Banco BPM. Questo investimento è stato cruciale per il finanziamento di progetti di efficientamento energetico, espansione territoriale e sviluppo dell’azienda. Annalaura Lettieri ha inoltre coordinato la partecipazione al bando europeo per l’acquisizione del ramo Maintenance di Alitalia, un’operazione che ha rafforzato ulteriormente la posizione di Atitech nel settore MRO.

Marzio Perrelli e la strategia vincente di Sky Sport: più eventi, più qualità, più emozioni

Sky continua a rafforzare la sua posizione come punto di riferimento per gli appassionati di sport. Grazie anche al contributo di Marzio Perrelli, Executive Vice President di Sky Sport, il brand ha ampliato e potenziato la propria offerta, rispondendo con determinazione alla crescente competizione delle piattaforme di streaming. Il focus resta chiaro: offrire la più ampia copertura di discipline sportive, garantendo qualità e innovazione ai propri abbonati.

Marzio Perrelli

Sky, Marzio Perrelli: un’offerta sportiva senza precedenti

Nell’ultima stagione, Sky Sport ha raggiunto numeri impressionanti: ben 22 discipline diverse e oltre 13mila ore di eventi in diretta, pari a 35 ore al giorno di trasmissioni live. “Difficile trovare un’offerta del genere anche su scala internazionale”, ha dichiarato Marzio Perrelli in un’intervista rilasciata a “Prima Comunicazione”. La strategia di Sky Sport non è solo quella di ampliare il numero di eventi trasmessi, ma anche di arricchire la qualità della copertura con approfondimenti, talent, pre e post gara, rubriche e studi di alto livello grazie all’innovazione dello Sky Touch. “L’obiettivo che ci siamo prefissati – ha ribadito il manager – è stato quello di garantire al nostro abbonato la più vasta offerta di discipline sportive, di soddisfare la grande fame e passione per lo sport, durante tutto l’arco dell’anno, coprendo le manifestazioni più importanti a livello domestico e internazionale”.

Calcio, tennis e motori, Marzio Perrelli: i pilastri di Sky Sport

Il calcio rimane il cuore pulsante della programmazione di Sky Sport, con una copertura totale delle competizioni europee e nazionali più importanti. L’attenzione del Gruppo si è però spostata anche sul tennis, con una proposta che include tutti i tornei Atp e Wta, le Finals e l’esclusiva di Wimbledon: “La nostra offerta di tennis, nel momento di massimo splendore del movimento italiano degli ultimi decenni, è davvero straordinaria”, ha confermato Marzio Perrelli. Anche gli sport motoristici stanno vivendo una fase di grande interesse, sia per la MotoGP sia per la Formula 1: i recenti successi dei team italiani hanno infatti contribuito a un incremento di audience e passione. “Ci aspettano stagioni entusiasmanti – ha quindi concluso Marzio Perrelli, ribadendo il forte interesse per il calcio – con tre classifiche europee, di tre campionati diversi con le squadre più forti del continente, in cui ogni partita è determinante. Porteremo nelle case dei nostri abbonati l’atmosfera che si respira negli stadi”.

MAIRE, Alessandro Bernini: la politica trumpiana non influenza la nostra strategia

Il CEO di MARE Alessandro Bernini ha risposto alle domande dei giornalisti sugli effetti dei dazi durante il Capital Market Day 2025: “L’impatto sul nostro business è zero, abbiamo una supply chain domestica”. La strategia del Gruppo resta invariata.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: l’impatto dei dazi sul nostro business è zero

Mentre Trump continua a parlare di dazi che, secondo alcune voci, andrebbero a colpire il settore agroalimentare con forti ripercussioni sull’export italiano, il Gruppo ingegneristico MAIRE va avanti per la sua strada, forte di una strategia che sembrerebbe essere immune a quello che arriva da oltreoceano. La politica trumpiana sui dazi “non ci ha indotto a modificare la nostra strategia. Allo stato attuale, stante la geografia dei dazi, l’impatto sul nostro business è zero”. Queste le parole di Alessandro Bernini, CEO di MAIRE, ai microfoni dei giornalisti nel corso del Capital Market Day 2025, l’evento durante il quale il Gruppo ha presentato i risultati del 2024 e gli obiettivi per il prossimo futuro alla business community nazionale ed internazionale, tra le mura dell’headquarter milanese della società. “Per quello che si serve in Italia e in Europa – ha proseguito il manager – abbiamo una supply chain domestica, con la nostra vendor list italiana che valorizza l’economia del nostro Paese, per quanto ci è possibile”.

Alessandro Bernini: i risultati finanziari del 2024

Al Capital Market Day 2025, sono stati illustrati anche “gli eccezionali risultati finanziari dell’esercizio 2024” di MAIRE, come definiti dal CEO Alessandro Bernini. Una conferma, secondo il manager, del costante impegno nell’eccellenza esecutiva e nella leadership tecnologica, nonché dell’efficacia della strategia portata avanti dal Gruppo. “I ricavi hanno registrato una elevata crescita a doppia cifra, sfiorando i sei miliardi di euro, mentre il risultato netto consolidato ha raggiunto un nuovo record”, ha commentato Alessandro Bernini. “Con il nuovo piano strategico decennale – ha aggiunto – siamo pronti a generare un impatto ancora maggiore. Il nostro modello di business focalizzato sulle tecnologie a basse emissioni e circolari tramite NextChem, insieme con la leadership esecutiva di Tecnimont nel downstream, ci posiziona come protagonisti della transizione energetica, in grado di offrire soluzioni sostenibili ai nostri clienti. Continueremo a investire in tecnologia e innovazione per mantenere la nostra posizione di avanguardia”.

Alessandro Benetton porta Edizione all’A&F Live 2025: numeri e valori del Gruppo

Alessandro Benetton all’Università Bocconi di Milano per l’evento A&F Live 2025: “La sfida che abbiamo in Edizione è quella di immaginare che il progresso, i benefici anche economici, non siano in contrapposizione con i benefici per l’ambiente che ci circonda. Questi nuovi parametri possono dare vita a un nuovo rinascimento aziendale”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Edizione, in tre anni un cambiamento “profondissimo”

Innovazione e sostenibilità sono i pilastri della “nuova Edizione”: il Presidente Alessandro Benetton ne ha parlato lo scorso 18 marzo all’evento A&F Live 2025 “L’Europa al bivio tra Cina e Stati Uniti nell’era di Trump” che si è tenuto all’Università Bocconi di Milano. “La sfida che abbiamo in Edizione è quella di immaginare che il progresso, i benefici anche economici, non siano in contrapposizione con i benefici per l’ambiente che ci circonda”, ha spiegato l’imprenditore sottolineando come questi nuovi parametri possano dare vita a “un nuovo rinascimento aziendale”. Alessandro Benetton si è quindi soffermato sul percorso di trasformazione che ha impresso a Edizione: un cambiamento “profondissimo, che ha dato vita a cose di cui siamo orgogliosi”. È stato un processo “solido e fatto di scelte”, ha rimarcato il Presidente: “Lo abbiamo fatto in un momento di profonda discontinuità che abbiamo voluto; abbiamo fatto da soli un passaggio generazionale”. E i risultati sono arrivati: “Negli ultimi tre anni il valore patrimoniale netto di Edizione è cresciuto del 15%, aggiungendo in media un miliardo di euro all'anno”.

Alessandro Benetton: Mundys, innovazione e sostenibilità i pilastri della crescita

Nelle realtà della galassia Edizione sono diversi gli “esempi concreti di sviluppo, crescita e innovazione” che sono stati realizzati in questi anni: Alessandro Benetton, rispondendo alle domande di Walter Galbiati, ne ha menzionato qualcuno anche nel corso dell’evento dello scorso 18 marzo. Inoltre ha annunciato che “nei prossimi tre anni (2025-2027), avremo la possibilità di programmare ulteriori investimenti per 6 miliardi di euro da parte di Mundys, la nostra capogruppo leader nel settore delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”. Negli ultimi tre anni (2022-2024) sono oltre 4,4 miliardi di euro gli investimenti organici promossi, di cui 1,4 circa in Italia. Molteplici gli indirizzi: il potenziamento e l’ampliamento delle infrastrutture in concessione, così da garantire sempre un alto livello di qualità del servizio; l’introduzione di innovazioni tecnologiche per erogare nuovi servizi digitali agli utenti; la riduzione in modo significativo delle emissioni delle proprie infrastrutture anche generando energia tramite fonti rinnovabili; la promozione di servizi innovativi che consentano la maggiore scorrevolezza del traffico (e la riduzione delle emissioni) nelle grandi aree urbane. Dal punto di vista della crescita inorganica, nel periodo 2022-25 Mundys ha effettuato investimenti per oltre 2,5 miliardi di euro (pari a 7 miliardi di euro EV 100%) per acquisire nuovi assets in Francia, Spagna, Porto Rico, Cile. Inoltre, come ha ricordato in più occasioni anche Alessandro Benetton che ne è Vicepresidente, Mundys è stata tra le prime società in Italia a dotarsi di un Climate Action Plan che prevede 150 azioni concrete per azzerare emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040. Non a caso, lo scorso gennaio AdR ha inaugurato a Fiumicino il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo europeo e tra i più estesi a livello globale realizzato all’interno di un confine aeroportuale (investimento di 50 milioni di euro): un passo importante verso lo sviluppo sostenibile dell’infrastruttura e il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030 che ADR si è prefissata.

Giuseppina Di Foggia: il nuovo Piano di Sviluppo di Terna prevede 23 miliardi per la transizione energetica

Giuseppina Di Foggia ha presentato il nuovo Piano di Sviluppo 2025 - 2034 di Terna, pensato per raggiungere i traguardi prefissati dalla transizione energetica europea. Particolare attenzione riposta verso l’interconnessione con l’estero e le connessioni per rinnovabili e data center.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: i dettagli del nuovo Piano di Sviluppo di Terna

“Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è, infatti, essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili”, ha evidenziato Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna. Il nuovo Piano di Sviluppo 2025 - 2034 del Gruppo prevede 23 miliardi di euro da investire nei prossimi dieci anni per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica, indipendenza ed efficienza del sistema elettrico. “Una rete di trasmissione adeguata e interconnessa, insieme alle attuali misure legislative e agli strumenti di incentivazione, è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima al 2030”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia. Il nuovo Piano di Terna include un aumento della capacità installata di energia solare ed eolica, oltre alla capacità di scambio di energia tra zone di mercato e alla riduzione di emissioni di CO2.

Giuseppina Di Foggia: i progetti con l’estero di Terna

Secondo Giuseppina Di Foggia, “sono in costante aumento le richieste di connessione di impianti rinnovabili, di sistemi di accumulo e di data center”. Stando a quanto riportato dai dati rilasciati da Terna al 31 dicembre 2024, le richieste di connessione per impianti rinnovabili ammontano a 348 GW, mentre le richieste per i data center a circa 30 GW. L’Italia può godere di una posizione geografica strategica, dato che è al centro del Mediterraneo e rappresenta un ponte energetico tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente e, per questo motivo, Terna ha aumentato le interconnessioni e le capacità di trasporto con l’estero di circa il 40%. Sa.Co.I.3 è uno dei progetti pianificati, e già avviato lo scorso febbraio, che prevede il rimodernamento dell’interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana. Altri progetti annunciati da Giuseppina Di Foggia sono: Elmed, previsto dal Piano Mattei per l’Africa, approvato sia dal Governo italiano che da quello tunisino; un progetto di raddoppio dell’interconnessione tra Italia e Grecia.

Acciaio e progresso: il ruolo chiave di Gruppo Riva nell’industria siderurgica

L’acciaio rappresenta una delle risorse maggiormente impiegate nei principali settori produttivi e tecnologici, occupando da secoli un ruolo di rilievo nello sviluppo della civiltà. Tra le aziende che hanno contribuito in modo significativo all’evoluzione di questo settore spicca Gruppo Riva, uno dei principali operatori siderurgici in Europa.

Gruppo Riva

Innovazione e acciaio: il ruolo di Gruppo Riva nella siderurgia moderna

Grazie alle sue caratteristiche uniche, come l’elevata resistenza a pressioni, temperature, agenti atmosferici e corrosione, oltre alla sua duttilità e flessibilità, l’acciaio ha trovato un’ampia gamma di applicazioni. Qualità che hanno reso possibile il progresso in molteplici ambiti, dalle infrastrutture ai trasporti, dalla meccanica all’edilizia. Il ruolo dell’industria siderurgica è stato determinante nel massimizzare le potenzialità dell’acciaio. Negli ultimi decenni, l’adozione di tecnologie innovative ha infatti migliorato la produttività, la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità ambientale, trasformando l’acciaio in un materiale sempre più evoluto. Si tratta di un processo di innovazione che ha contribuito a rendere l’acciaio un prodotto all’avanguardia, rispondendo alle esigenze di un mondo in continua evoluzione. In tale contesto, Gruppo Riva rappresenta un’eccellenza nel panorama siderurgico internazionale. Fondato nel 1954 da Emilio Riva, il Gruppo è oggi il primo operatore siderurgico italiano e uno dei principali attori europei nel settore dell’acciaio. Specializzata nella produzione di prodotti “lunghi” tramite acciaierie ad arco elettrico, l’azienda ha saputo conquistare una posizione di leadership grazie a una strategia di crescita e investimenti mirati.

Espansione e qualità: la strategia vincente di Gruppo Riva nel mercato globale

Presieduto dal 2014 da Claudio Riva, Gruppo Riva possiede stabilimenti produttivi in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada, e ha consolidato la sua presenza sui mercati internazionali, garantendo elevati standard produttivi e qualitativi. Uno degli elementi chiave della strategia aziendale è il costante investimento in innovazione. L’azienda si impegna ogni anno in un significativo programma di investimenti volto a migliorare la qualità dei prodotti e dei processi produttivi, nonché a garantire i più elevati standard di sicurezza negli stabilimenti e ridurre ulteriormente e costantemente l’impatto ambientale delle proprie attività, in un’ottica di economia circolare e sostenibile. Il portafoglio prodotti di Gruppo Riva è ampio e diversificato, con particolare attenzione a settori che richiedono standard qualitativi elevati, come la meccanica, l’automotive, l’oil and gas ed il movimento terra.

Gruppo Danieli e Newcleo: alleanza per un acciaio a basse emissioni

Gruppo Danieli ha stretto una partnership con Newcleo, produttrice di piccoli reattori nucleari, per efficientare e ridurre l’impatto della produzione siderurgica di acciaio verde attraverso l’energia e il calore sviluppati dai reattori.

Gruppo Danieli

La collaborazione tra Gruppo Danieli e Newcleo per la decarbonizzazione del siderurgico

Al via la collaborazione di Gruppo Danieli con Newcleo, la startup che sviluppa piccoli reattori nucleari intenta a espandere i propri mercati di riferimento e avviare nuove partnership riguardo la tecnologia del reattore veloce raffreddato a piombo. Nello specifico, l’accordo prevede lo studio di un eventuale integrazione degli impianti di acciaio verde di Gruppo Danieli con l’energia nucleare, in linea con la decarbonizzazione della produzione di acciaio usando elettricità e calore di origine nucleare. L’unione delle due realtà ha il fine di diminuire i costi energetici e l’impatto ambientale dell’industria siderurgica. Quest’ultima, infatti, è oggetto del dibattito della Commissione Europea riguardo il raggiungimento del Clean Industrial Deal. “La Commissione Europea ha intrapreso un’azione coraggiosa per aiutare le industrie ad alta intensità energetica ad abbassare i costi energetici e impegnando oltre 100 miliardi di euro a sostegno della produzione pulita made in EU”.

Gruppo Danieli: l’impegno per la sostenibilità ambientale e l’efficienza produttiva

Con obiettivi ben chiari in mente, Gruppo Danieli si impegna con questa partnership a sviluppare un modo per sfruttare al meglio i reattori veloci raffreddati a piombo di Newcleo, in modo da integrarli con le proprie tecnologie per la produzione di acciaio. Da un lato la produzione di green steel, dall’altro l’energia da fonte nucleare sostenibile per ottenere la decarbonizzazione dell’industria siderurgica: attraverso la potenza dei reattori sarà possibile generare energia elettrica e calore a temperature elevate con cui alimentare gli stabilimenti di Gruppo Danieli impegnati nella produzione di acciaio verde. Il Gruppo da sempre si pone lo scopo di ridurre l’impatto ambientale e incrementare l’efficienza produttiva, diminuendo le emissioni di CO2 e i costi di trasformazione. Una delle soluzioni adottate è la progettazione del nuovo forno ad arco elettrico.

Valentina Pellegrini guida l’innovazione del Gruppo Pellegrini

Valentina Pellegrini è riconosciuta per la leadership innovativa e l’impegno sociale nel Gruppo Pellegrini, realtà che fornisce servizi in forma diretta ad aziende, enti scolastici, ospedali, RSA ed altre Istituzioni, in Italia e all'estero. Il Gruppo può contare su oltre 11.000 collaboratori e collaboratrici distribuiti tra le sedi di Milano, Roma e Mendrisio. Nel 2024, ha fatto registrare ricavi pari a 1 miliardo di euro.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini: leadership e innovazione nel Gruppo Pellegrini

Valentina Pellegrini è Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini dal 2014, dopo aver consolidato la propria esperienza nelle aree di amministrazione e gestione del personale. Laureatasi in Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha guidato il Gruppo Pellegrini attraverso un'importante fase di espansione, rendendolo leader nazionale e internazionale nel settore della ristorazione collettiva, welfare aziendale, distribuzione automatica e servizi integrati. La manager ha inoltre contribuito attivamente all’internazionalizzazione dell’azienda, attraverso il suo ruolo strategico nel Comitato di Pellegrini Catering Overseas. È stata, inoltre, promotrice dell'Accademia Pellegrini, fondata nel 2016 come centro di eccellenza per ricerca, sviluppo e formazione, rafforzando l’impegno dell’azienda verso innovazione e sostenibilità.

Valentina Pellegrini, impegno sociale e ruoli istituzionali

Accanto alla sua carriera professionale, Valentina Pellegrini ha sempre mostrato un forte impegno sociale, culminato con il lancio nel 2013, insieme alla famiglia, della Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus. Tra le principali iniziative figura il Ristorante Solidale Ruben di Milano, diventato un esempio di supporto concreto a persone in difficoltà economica e sociale. La Fondazione, inoltre, promuove progetti dedicati ai cosiddetti "nuovi poveri", puntando sulla ripartenza e l’inclusione. La manager ricopre, inoltre, importanti ruoli istituzionali: è membro del Comitato Strategico di ORICON dal 2017, del Consiglio Direttivo di Assolombarda dal 2021 e Consigliere di Amministrazione della Fondazione BPM dal 2020. Il suo approccio etico e l’integrità professionale hanno contribuito significativamente alla reputazione e al successo commerciale del Gruppo Pellegrini.

Ares Ambiente: innovazione e sostenibilità nella gestione dei rifiuti

Elemento di congiunzione tra i principali soggetti del ciclo di gestione del rifiuto, Ares Ambiente opera nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati. L’azienda si distingue per la sua efficienza, economicità e trasparenza, garantendo servizi di smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi su tutto il territorio nazionale.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: esperienza e affidabilità nella gestione di oltre 830 codici CER

Grazie alla sua esperienza, Ares Ambiente è in grado di gestire rifiuti provenienti da una vasta gamma di attività produttive, dalla vendita all’ingrosso alla distribuzione di prodotti appartenenti a diverse categorie merceologiche. L’azienda offre soluzioni per il trattamento di rifiuti conformi all’Elenco Europeo dei Rifiuti (EER 2014/955/UE), coprendo oltre 830 codici CER. Le categorie di rifiuti trattate includono: rifiuti urbani provenienti da abitazioni civili, strade, aree pubbliche, aree verdi, parchi e cimiteri; rifiuti speciali generati da attività industriali, artigianali, agricole, commerciali e di servizio; rifiuti pericolosi contenenti alte concentrazioni di sostanze inquinanti o classificati tali per origine; rifiuti non pericolosi privi di inquinanti sopra i limiti di legge o considerati non pericolosi assoluti. Nel 2022, Ares Ambiente è stata riconosciuta tra le 10.000 imprese italiane “Best Performer” da ItalyPost, distinguendosi tra le 1.000 aziende della provincia di Bergamo, una delle aree con maggiore densità imprenditoriale della Lombardia.

Ares Ambiente: qualità, sicurezza e trasparenza nella gestione dei rifiuti

Ares Ambiente si mantiene costantemente aggiornata sulle normative vigenti e si impegna a garantire una gestione responsabile dei rifiuti. La sua attività si basa su un Sistema di Gestione Integrata di Qualità, Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale, volto a migliorare costantemente le prestazioni aziendali. In conformità con il Modello 231 (D.Lgs 231/2001), l’azienda adotta un sistema strutturato di protocolli e un Organismo di Vigilanza indipendente. Il codice etico promuove inoltre valori di correttezza, lealtà, integrità e trasparenza, fondamentali per la prevenzione del rischio-reato e per la reputazione aziendale. Ares Ambiente è iscritta presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali - Sezione Regionale della Lombardia e possiede numerose certificazioni, tra cui: UNI EN ISO 9001:2015 (Qualità); UNI EN ISO 14001:2015 e Regolamento EMAS (Ambiente); UNI ISO 45001:2018 (Sicurezza); SA 8000:2014 (Responsabilità Sociale); “Certificato di Eccellenza” e “Convalida Dichiarazione Ambientale”.

Comtel, ingresso in Borsa e nuove acquisizioni: parla l’AD Fabio Lazzerini

Sotto la guida di Fabio Lazzerini, Comtel ha inaugurato una nuova era, culminata lo scorso febbraio con l'IPO e la significativa acquisizione di NovaNext. Ed è solo l’inizio: con il nuovo Piano industriale, l’azienda è pronta a espandere il proprio raggio d'azione sia a livello nazionale che internazionale.

Fabio Lazzerini

Fabio Lazzerini: Comtel rinnova il business debuttando su Piazza Affari, previste ulteriori operazioni M&A

Il primo passo è stato il più simbolico: l’ingresso in Borsa, lo scorso 19 febbraio, con un flottante del 10,98% (2.022.000 azioni su 18.422.000 complessive). Ma per Comtel, veterana dell’ICT italiano con oltre 30 anni di esperienza e otto sedi distribuite nel Paese, la quotazione è solo l’inizio. L’obiettivo, ribadito dall’Amministratore Delegato Fabio Lazzerini in una recente intervista, è ambizioso: mettere il turbo al Piano Industriale appena approvato, investendo con decisione su crescita organica e acquisizioni strategiche. Più nel dettaglio, Comtel punta a “una forte crescita sia per linee interne che attraverso operazioni strategiche di M&A”. E infatti il secondo passo non si è fatto attendere: l’ingresso nel capitale di NovaNext, società specializzata in soluzioni Enterprise Networking, Cyber Security, Internet of Things, Data Center & Cloud e Digital Workplace. Un’acquisizione del 60% delle quote che, ha spiegato Fabio Lazzerini, apre a nuove opportunità e rafforza il posizionamento di Comtel su mercati sempre più digitali e integrati.

Fabio Lazzerini: “90% raccolta finanziaria destinato a tecnologia e nuovi mercati

La recente acquisizione di NovaNext ci consentirà di ampliare il nostro business e offrire nuovi servizi ai clienti”, ha commentato Fabio Lazzerini. Con le sue tre sedi (Torino, Milano, Roma), i 140 collaboratori e collaboratrici e i 37 milioni di euro di fatturato nel 2024, la realtà piemontese porta in dote oltre 35 anni di esperienza e un know-how altamente complementare. Fondata nel 1992 come Intelrom, oggi Comtel collabora con i leader del settore per offrire soluzioni su misura a imprese che vogliono trasformarsi digitalmente e competere in un mercato globale interconnesso. La mission è chiara: mettere a disposizione competenze consolidate e tecnologie all’avanguardia per semplificare la gestione aziendale, offrendo un servizio one‑stop shop. Il debutto a Piazza Affari rappresenta uno step decisivo per imporsi ancora di più in un mercato che appare fortemente in crescita. Fabio Lazzerini ha concluso sottolineando che il 90% della raccolta finanziaria sarà infatti destinato all’espansione delle capacità tecnologiche e geografiche dell’azienda. Un percorso che dunque riguarderà non solo l’Italia, ma che si rivolgerà anche ai mercati internazionali.

La tecnologia che rivoluziona la medicina: Susanna Esposito presenta DIGICARE

Susanna Esposito ha inaugurato DIGICARE, una Scuola di Alta Formazione per preparare gli operatori all’utilizzo della sanità digitale. L’iniziativa, frutto di collaborazioni tra università e partner strategici, offre agli interessati competenze avanzate per la diagnosi e la cura a distanza.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: un percorso per chi vuole guidare il cambiamento nel settore

Un percorso formativo avanzato che integra telemedicina, intelligenza artificiale e robotica per trasformare il panorama sanitario con l’obiettivo di una medicina sempre più personalizzata. Si tratta di DIGICARE, la Scuola di Alta Formazione lanciata dalla Prof.ssa Susanna Esposito, docente di Pediatria all’Università di Parma e responsabile della Clinica Pediatrica Pietro Barilla. Rivolto ad appassionati di innovazioni come la telemedicina, l’Intelligenza Artificiale e la robotica in ambito medico-chirurgico, il progetto è nato grazie all’assegnazione del bando emiliano “AVVISO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI ALTA FORMAZIONE PER UNA REGIONE DELLA CONOSCENZA EUROPEA E ATRATTIVA PER FSE+ 2021/2027”. Durante la presentazione, Susanna Esposito ha sottolineato come l’iniziativa offra un’opportunità senza precedenti a chi ambisce a guidare il cambiamento nel settore sanitario. Opportunità resa possibile grazie alla collaborazione dell’Università di Parma con altri atenei regionali – tra cui l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Bologna e l’Università di Ferrara – e con partner strategici come Clust-ER Health e la Società Italiana di Telemedicina.

Susanna Esposito: DIGICARE per un sistema sanitario moderno e accessibile

Entrando nel dettaglio, la Scuola di Alta Formazione mira a formare figure altamente specializzate nell’ambito delle tecnologie digitali, strumenti fondamentali per un sistema sanitario in rapida evoluzione. Il modello formativo si fonda su una rete di collaborazioni che unisce il mondo accademico, il comparto produttivo locale e realtà internazionali, promuovendo scambi tra ricerca, istruzione e industria. DIGICARE offre competenze pratiche per l’uso di strumenti digitali nella diagnosi, nel monitoraggio e nel trattamento a distanza, con un particolare focus sulla medicina personalizzata e sull’integrazione di dati biometrici, clinici, ambientali e comportamentali, sempre nel rigoroso rispetto delle normative e dell’etica professionale. Gli interessati potranno aderire gratuitamente a uno o più moduli formativi, strutturati in 100 ore di lezioni teoriche e seminari, affiancate da 33 ore di project work, laboratori pratici, workshop e mentorship. “Con DIGICARE -- ha rimarcato Susanna Esposito - potremmo costruire un sistema sanitario sempre più moderno e accessibile”.

Renato Mazzoncini: il primo car sharing a guida autonoma a Brescia

Renato Mazzoncini, AD di A2A, ha presentato a gennaio l’avvio di una sperimentazione, la prima in Europa, per il car sharing del futuro.  A Brescia una Fiat 500 elettrica ha percorso il primo miglio su strada urbana.  Nel progetto anche test per la ricarica wireless.

Renato Mazzoncini (A2A)

Renato Mazzoncini: “Il primo car sharing a guida autonoma d’Europa”

Nel mese di gennaio, si è tenuto a Brescia, presso l’Auditorium del Termoutilizzatore, l’evento "A Brescia il primo miglio del car sharing del futuro", organizzato da A2A, MOST - Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile e Politecnico di Milano. Per l’occasione, è intervenuto Renato Mazzoncini, AD della Life Company: “Oggi si lancia il primo miglio di guida autonoma in Europa dedicato al car sharing”. Con l’evento si è inaugurata la prima sperimentazione su strada urbana di un veicolo elettrico a guida autonoma per questo tipo di servizio. “L'idea è utilizzare la guida autonoma per rendere più efficiente il car sharing”, superando la difficoltà di trovare veicoli, ha evidenziato Renato Mazzoncini. “Con la guida autonoma, una volta prenotato, il veicolo va da solo a prendere l'utente e quando il cliente scende dalla vettura quest’ultima si sposta di nuovo da sola per parcheggiare, raggiungere altre persone o ricaricarsi”. 

Renato Mazzoncini: la rivoluzione del car sharing

Una sperimentazione, quella avviata con A2A, che potrà rivoluzionare il car sharing. “Per far questo, occorre riuscire a far circolare il veicolo in guida autonoma in una città. Brescia ha avuto la visione di autorizzare questo progetto sulle proprie strade”, ha affermato Renato Mazzoncini. “Il Politecnico di Milano, nell'ambito di MOST Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, di cui siamo parte anche noi, ci sta lavorando e sono fiducioso che si possa arrivare a grandi risultati anche in tempi brevi". Renato Mazzoncini ha poi aggiunto che al momento "siamo in una fase sperimentale. Si potrebbe immaginare tra un paio d'anni di avere il servizio davvero in esercizio per i cittadini".

Mario Putin: come Serenissima Ristorazione personalizza i suoi servizi

Serenissima Ristorazione è una delle principali realtà nel settore della ristorazione collettiva e commerciale: la guida di Mario Putin ha garantito il successo attraverso una visione impostata su qualità, innovazione e rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

Serenissima Ristorazione

Mario Putin: i servizi personalizzati offerti da Serenissima Ristorazione

Fondata a metà degli anni ‘80, Serenissima Ristorazione è guidata da Mario Putin e, sotto la sua direzione, ha consolidato la leadership nel settore della ristorazione commerciale e collettiva. Attualmente, controlla 13 società collegate, in Italia e all’estero. Grazie all’insieme delle sue competenze, Serenissima Ristorazione è in grado di offrire soluzioni in base alle necessità di ogni cliente e, per questo, è presente in tutti i servizi di ristorazione, tra cui: sociosanitaria, scolastica, aziendale, per istituti religiosi e per la terza età; bar, self service, ristoranti alla carta; fornitura e distribuzione di prodotti alimentari e ortofrutticoli freschi; vending, catering e banqueting. Sotto la guida di Mario Putin, l’azienda progetta e sviluppa servizi flessibili e personalizzati in base alle specifiche necessità del cliente.

L’attenzione di Mario Putin per la sicurezza alimentare e la qualità

Serenissima Ristorazione ha sempre posto grande attenzione per la sicurezza dei suoi stabilimenti e per la sostenibilità ambientale. Dal 1998, infatti, l’azienda ha conseguito la Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità Aziendale, attenendosi alla normativa UNI EN ISO 9001, che ha aggiornato di recente come previsto dalla norma UNI EN ISO 9001:08. Per quanto concerne il garantire la sicurezza e la salute dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici, Serenissima Ristorazione ha conseguito la certificazione OHSAS 18001:2007 - Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Mentre per assicurare la sicurezza per la manipolazione degli alimenti ha ottenuto l’attestato UNI 10854:99 - Linee Guida sul Sistema HACCP. Tra i valori che Mario Putin ha portato all’azienda vi è il rispetto per la sicurezza alimentare e la rintracciabilità dei pasti attraverso le certificazioni UNI EN ISO 22000:05 e UNI EN ISO 22005, e il metodo innovativo Cook and Chill.

Euroristorazione: sostenibilità e innovazione nella ristorazione collettiva

Euroristorazione, azienda fondata nel 1996, è un’eccellenza nel settore della ristorazione collettiva, con un forte impegno verso la sostenibilità e la qualità del servizio offerto.

Euroristorazione

Una strategia green a 360°: le scelte sostenibili di Euroristorazione

Euroristorazione ha adottato una strategia green che coinvolge ogni aspetto della sua attività. Tra le scelte più significative rientrano: l’utilizzo di ingredienti a chilometro zero, con la preferenza per fornitori locali per garantire freschezza e ridurre l’impatto ambientale del trasporto; riduzione degli sprechi grazie all’utilizzo di software avanzati per la programmazione e la previsione dei pasti, ottimizzando le risorse e minimizzando gli scarti; sostenibilità logistica supportata dall’impiego di piattaforme logistiche che riducono l’utilizzo di mezzi pesanti, diminuendo le emissioni di CO2; packaging eco-friendly che consente l’eliminazione della plastica monouso a favore di materiali biodegradabili o riciclabili; donazioni alimentari per la redistribuzione delle eccedenze a enti benefici per combattere lo spreco e sostenere le comunità in difficoltà; l’installazione di impianti fotovoltaici nei centri cottura per ridurre il consumo di energia da fonti fossili e l’utilizzo di detergenti con marchio Ecolabel per garantire igiene e sostenibilità.

L’impegno di Euroristorazione verso la qualità

Euroristorazione si distingue nel settore della ristorazione collettiva grazie a un impegno costante verso la qualità e la sostenibilità ambientale. Con quasi 30 anni di esperienza, l’azienda serve oltre 160 Comuni e 2.000 enti, tra cui scuole, aziende e comunità religiose, offrendo menu personalizzati e bilanciati, ispirati ai principi della dieta mediterranea e conformi alle linee guida nutrizionali nazionali e regionali. Il profondo impegno di Euroristorazione è stato premiato nel 2023 con il Premio Industria Felix, che ha riconosciuto l’azienda come “Miglior impresa del settore ristorazione per performance gestionale, affidabilità finanziaria Cerved e sostenibilità con sede legale nella regione Veneto”. Questo attestato conferma la capacità dell’azienda di coniugare eccellenza gestionale e rispetto per l’ambiente, dimostrando che la ristorazione collettiva può essere innovativa e responsabile.

Stefano Venier, risultati 2024 di Snam: investimenti record e crescita solida verso il Net Zero

Nei risultati 2024 l’impegno di Snam nel continuare a investire “in infrastrutture strategiche e nella transizione energetica per un sistema sempre più sicuro, sostenibile e competitivo”: la vision dell’AD Stefano Venier.

Stefano Venier

Stefano Venier: il 2024 di Snam, investimenti record ed EBITDA adjusted e Utile netto adjusted in crescita

Snam, commenta l’AD Stefano Venier, chiude il 2024 con “risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa”: a caratterizzare la performance gli investimenti record (a +31 rispetto al 2023) e l’incremento rilevante dell’EBITDA adjusted (+13,9%) e dell’Utile netto adjusted (+10,4%). Numeri che “riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro”, evidenzia l’AD Stefano Venier. E proprio guardando agli investimenti, nel 2024 ne sono stati promossi per 2.875 milioni di euro (+31%). Tra questi l’avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, l’avvio di quelli della Linea Adriatica e gli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi, si legge nella nota diffusa da Snam, è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea. Nel 2024, sono stati raggiunti traguardi significativi sul fronte della sostenibilità: basti pensare alla pubblicazione del primo Piano di Transizione e alla significativa riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 che sono valsi a Snam diversi riconoscimenti come ad esempio il premio per il miglior bilancio non finanziario italiano (Oscar di Bilancio), il Gold Standard assegnato dall’UN OGMP per il quarto anno consecutivo e il premio Sustainable Issuer of the Year da IFR (International Financing Review).

Snam per la sostenibilità, Stefano Venier: progressi 2024 anticipano ambiziosi obiettivi fissati nel Transition Plan

Nel sottolineare il valore della crescita registrata nel 2024, l’AD Stefano Venier ha rimarcato come sia stata conseguita “in uno scenario energetico che rimane incerto”. Nonostante ciò “stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale con l'acquisizione di Adriatic LNG ed Edison Stoccaggio, attraverso un piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, il più significativo della nostra storia”. I risultati 2024, oltre a confermare l’impegno di Snam nel continuare a investire “in infrastrutture strategiche e nella transizione energetica per un sistema sempre più sicuro, sostenibile e competitivo”, permettono di proporre all'Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1743 euro per azione: unitamente all’acconto di 0,1162 euro per azione distribuito nel mese di gennaio 2025, determina un dividendo complessivo per l’anno 2024 di 0,2905 euro per azione (in crescita del 3% rispetto al 2023 e in linea con la dividend policy). “L’ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan”, ha rimarcato infine l’AD Stefano Venier.

Samuele Frosio: nel 2017, investiti 2 milioni per la seconda palestra McFIT a Torino

Nel 2017, è stata Inaugurata la seconda palestra di McFIT a Torino, sotto la guida di Samuele Frosio, Amministratore Unico di RSG Group Italia. Una struttura dal costo di 2 milioni di euro, 1.900 metri quadrati sviluppati su tre piani e decorati con street arti dai tratti orientali.

Samuele Frosio

Samuele Frosio: aperta la seconda palestra di McFIT a Torino nel 2017

McFIT, la catena di fitness della holding tedesca RSG Group GmbH, guidata da Samuele Frosio, ha inaugurato nel 2017 la seconda palestra nella città di Torino. Una struttura situata nel quartiere Aurora, che si sviluppa su una superfice di 1.900 metri quadrati su tre piani. Gli interni della palestra sono influenzati da un design etnico, le pareti sono decorate con street art dai richiami orientali, con rappresentazioni di Buddha e samurai nelle sale principali. L’investimento allocato per lo stabilimento di McFIT ammontava a 2 milioni di euro e, all’epoca Samuele Frosio aveva rimarcato: "Entro l'anno le palestre del Gruppo a Torino saranno quattro, sarà la città italiana con più centri". Attualmente, RSG Group Italia conta 42 sedi operative, oltre 160.000 abbonati e un fatturato di più di 50 milioni di euro.

Samuele Frosio: la missione sociale di McFIT

Non è la prima volta che le palestre del Gruppo vengono associate alla street art, come ha testimoniato l’iniziativa “Graffitismo italiano”, una mostra gratuita avente come luogo deputato proprio i luoghi di fitness. Poiché, le palestre sono anche “uno spazio dove riconoscersi — ha dichiarato Samuele Frosio — dove crescere personalmente, sviluppare delle idee e quindi coltivare la bellezza. Perché secondo noi, la bellezza nel mondo d’oggi è necessaria”. Luoghi come le palestre sono spazi in cui i ragazzi e ragazze si esprimono e si incontrano, per questo motivo l’iniziativa è intenta a portare l’arte proprio in quei luoghi. Le strutture del Gruppo sono aperte tutti i giorni dell’anno e hanno un costo molto contenuto, perché “noi abbiamo come missione il fitness per tutti”, ha specificato Samuele Frosio.

Pasqualino Monti: con Free Route risparmiati 90 milioni di kg di carburante

Con l’intervento al Green Deal del trasporto aereo, Pasqualino Monti ha raccontato i traguardi raggiunti grazie alla strategia di Enav per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione e la decarbonizzazione del trasporto aereo.

Pasqualino Monti

Pasqualino Monti al Green Deal del trasporto aereo

Pasqualino Monti, AD di Enav, ha preso parte al “Green Deal del trasporto aereo - Intermodalità e capacità infrastrutturale”, che si è tenuto lo scorso febbraio a Roma. L’evento è stato organizzato da Enac (Ente nazionale aviazione civile) e Luiss School of Law, con il sostegno di Enav e di Aeroporti di Roma. Attraverso una strategia di innovazione, Enav è stata eletta come migliore service provider di navigazione aerea d’Europa. In aggiunta, è stata incoronata con il premio più importante per la strategia di decarbonizzazione, oltre ad essere inserita nella celebre “A list” di CDP. Secondo Pasqualino Monti, “grazie all’implementazione del Free Route, le compagnie aeree hanno risparmiato 90 milioni di chilogrammi di carburante nell’ultimo anno, riducendo le emissioni di CO₂ di circa 285 milioni di chilogrammi”. 

Pasqualino Monti: il modello di Enav per la sostenibilità del trasporto aereo

La realtà guidata da Pasqualino Monti ha avuto un ruolo cruciale per favorire la diminuzione dell’impatto ambientale delle operazioni aeree, attraverso la digitalizzazione degli stabilimenti. L’impegno di Enav verso la sostenibilità e l’efficientamento digitale e tecnologico è rinnovato, attraverso l’implementazione del servizio Aman (Arrival Manager), a sostegno dei controllori del traffico aereo nella gestione degli arrivi, in condizioni di traffico intenso. “In un aeroporto come quello di Roma-Fiumicino, l’uso di Aman ha permesso di ottenere un risparmio annuo di carburante di 366.000 chilogrammi, equivalente a una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di CO₂”, ha dichiarato Pasqualino Monti. Enav ha spianato la strada, mostrando un metodo che include digitalizzazione e tecnologie innovative, per aumentare la sostenibilità ambientale del trasporto aereo. Come hanno dimostrato i rapporti del settore di EASA (European Aviation Safety Agency), quello dell’azienda è un modello che può diffondersi a livello mondiale.

Gianni Prandi: Assist Group rende la Basilica di San Pietro più accessibile e interattiva

La Basilica di San Pietro si proietta nel futuro grazie a un ecosistema digitale innovativo che rivoluziona l’esperienza dei pellegrini e dei fedeli. Questo importante progetto di digitalizzazione, sviluppato in collaborazione con Assist Group, guidata da Gianni Prandi, permette di rendere la visita più accessibile, interattiva e inclusiva.

Gianni Prandi

Gianni Prandi: il ruolo di Assist Group

Fondata da Gianni Prandi, Assist Group è leader nella comunicazione strategica multicanale a livello internazionale. Il Gruppo, attraverso le sue società specializzate, ha realizzato un ecosistema digitale per la Basilica di San Pietro, integrando servizi innovativi che pongono il pellegrino al centro dell’esperienza di visita. Grazie all’Intelligenza Artificiale, alle tecnologie digitali e a un’interfaccia intuitiva, il nuovo sistema consente di accedere a informazioni aggiornate, prenotare ingressi riservati e vivere esperienze immersive che valorizzano il patrimonio storico e spirituale della Basilica di San Pietro. Il nuovo ecosistema digitale offre ai visitatori prenotazioni online con accessi dedicati per ridurre le attese, audioguide multilingua, disponibili in sette lingue, ed esperienze immersive virtuali, realizzate grazie alla tecnologia Microsoft AI, che consentono anche a chi non può recarsi a Roma di esplorare la Basilica da remoto. Il progetto, pensato in occasione del Giubileo, permetterà a milioni di fedeli di organizzare negli anni al meglio la propria visita e di vivere un’esperienza più profonda e coinvolgente.

L’analisi di Gianni Prandi

Il fondatore Gianni Prandi ha descritto il progetto portato avanti da Assist Group come “ambizioso” e simbolo dell’impegno del Gruppo nell’innovazione, senza però dimenticare il rispetto per il valore storico e culturale della Basilica di San Pietro. “Grazie al nuovo ecosistema digitale, la Basilica di San Pietro spalanca le sue porte al mondo, offrendo ai pellegrini e ai visitatori le chiavi di accesso per conoscerla più da vicino”, ha rimarcato. Orgoglioso del contributo di Assist Group, Gianni Prandi ha ribadito l’importanza di San Pietro come cuore della Chiesa cattolica e punto di riferimento per milioni di fedeli. La piattaforma digitale, accessibile online, rappresenta così un ponte tra tradizione e tecnologia, rendendo l’esperienza di visita più interattiva e coinvolgente.

Luca de Meo: le sfide dell’automotive europeo, intervista al CEO di Renault Group

In un'intervista rilasciata a CNBC, Luca de Meo ha posto l’attenzione sulle sfide del mercato auto europeo, alle prese da un lato con il protezionismo di Paesi come gli Stati Uniti, dall’altro con una profonda crisi della produzione e il conseguente invecchiamento dei veicoli. Per il CEO di Renault Group, l’unica soluzione è fornire un deciso impulso alla domanda.

Luca de Meo

Luca de Meo: Renault Group in salute, ma i dazi minacciano tutti

Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha recentemente raccontato a CNBC il suo punto di vista sullo stato dell’arte del settore automobilistico europeo. Al centro dell’intervista l'impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump e le reazioni a catena di Paesi come la Cina. Nell'intervista, il manager ha dichiarato di non essere preoccupato, o comunque “molto meno preoccupato” rispetto ai competitor che hanno diversi interessi negli Stati Uniti e in Cina. “Noi di Renault Group non avremo impatti in futuro. Chiaramente però sta aumentando la pressione sull’industria automotive europea e in generale su tutti, perché i dazi colpiscono potenzialmente non solo l’Europa”. Sebbene Renault Group non preveda ripercussioni dirette, l'intero comparto dell’auto è comunque sottoposto a crescenti pressioni, ha precisato Luca de Meo: le misure protezionistiche non interessano solo il mercato europeo, ma hanno ripercussioni su scala globale.

Luca de Meo: “Serve shock della domanda

Entrando nel dettaglio delle criticità del mercato europeo, il CEO di Renault Group si è limitato a riportare due dati particolarmente indicativi del contesto. Il primo è che dal 2020 circa a oggi, nel Vecchio Continente si registrano qualcosa come 20 milioni di immatricolazioni in meno. Il secondo dato è che, negli ultimi 15 anni, l’età media dei veicoli è salita da 7,5 a 12 anni: “Quello che serve è uno shock della domanda – ha affermato Luca de Meodobbiamo tornare ai livelli storici, perché questo fenomeno è un danno anche per la transizione”. L’aumento dell’età media significa infatti che circolano ancora molte auto inquinanti. E aumentare la domanda significa generare flussi di cassa utili da reinvestire nella transizione verso auto più sicure e sostenibili. Solo così è possibile garantire non solo la competitività del settore, ma anche il benessere dei consumatori e il progresso verso una mobilità più ecologica. “Anche le persone saranno più felici di avere auto migliori, più sicure e sostenibili. È una priorità, dobbiamo discutere di come riportare il nostro mercato al giusto livello”.

Sabrina De Filippis: siglato accordo tra Mercitalia e PJM per gli Smart Train

Mercitalia Intermodal, controllata del Gruppo FS, ha stretto un accordo con PJM per equipaggiare 600 vagoni con la tecnologia Smart Train. L’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis: “L’innovazione e la digitalizzazione sono due dei fattori chiave del nostro piano strategico”.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: innovazione e digitalizzazione, fattori chiave del nostro piano strategico

Mercitalia Intermodal, controllata del Polo Logistica del Gruppo FS, ha siglato un’importante intesa con PJM per dotare la flotta di tecnologie digitali avanzate. Stando ai termini dell’accordo, tra il 2025 e il 2027 l’azienda americana metterà a disposizione della società di Ferrovie dello Stato Italiane le nuove tecnologie Smart Train, installando su circa 600 vagoni intermodali il sistema digitale WaggonTracker. Un’innovazione che consentirà di migliorare l’efficienza operativa e la gestione della manutenzione della flotta. L’innovativo sistema tecnologico di monitoraggio integrato è capace di controllare in tempo reale l’impianto frenante, la stabilità del carico, la composizione del treno e il rischio di deragliamento, garantendo la massima affidabilità grazie anche a un sistema di trasmissione dati sicuro e criptato e a un sistema radio locale per la comunicazione immediata tra vagoni e macchinista. Come ricordato dall’AD e DG di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis, la partnership rientra tra gli obiettivi di digitalizzazione del Gruppo. “L’innovazione e la digitalizzazione – ha rimarcato la manager – sono due dei fattori chiave del nostro piano strategico 2025-2029 che prevede investimenti dedicati alla digitalizzazione, grazie anche a progetti innovativi come lo Smart Train”.

Sabrina De Filippis: lo Smart Train contribuirà all’evoluzione della logistica globale

Siamo costantemente impegnati nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per ridurre significativamente l’impatto ambientale delle operazioni logistiche, garantendo al contempo un servizio di alta qualità – ha proseguito Sabrina De FilippisLo Smart Train è uno dei progetti che permetteranno a Mercitalia Logistics di diventare uno dei protagonisti dei processi logistici europei contribuendo all’evoluzione della logistica globale”. Tra gli aspetti più interessanti della tecnologia c’è la sua compatibilità con i futuri sistemi DAC (Digital Automatic Coupling), con i quali sarà possibile accoppiare, in maniera automatica e digitale, i carri. Il sistema può, inoltre, essere integrato con applicazioni personalizzate, mediante un’alimentazione ad alta potenza. I vantaggi più significativi del suo utilizzo includono una riduzione dei tempi di preparazione del treno, l’ottimizzazione della gestione degli asset e della manutenzione, una maggiore affidabilità e facilità d’uso dei mezzi, minori tempi di fermo per le riparazioni, con conseguente riduzione dei costi operativi. La tecnologia è già stata premiata con diversi riconoscimenti, tra cui il Premio di Stato per la Digitalizzazione.

MFE, Pier Silvio Berlusconi: performance positiva nel 2024, obiettivo Europa

MFE - MEDIAFOREUROPE, Gruppo internazionale attivo nel settore dei media e della comunicazione, mira a consolidare ulteriormente la propria leadership su scala europea. Come evidenziato dal CEO Pier Silvio Berlusconi commentando i dati consolidati preliminari del 2024, il successo è frutto anche della strategia crossmediale che integra tv, tv connesse, digitale, radio e digital out of home.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: approccio crossmediale vincente per MFE

Dopo un 2024 caratterizzato da ottime performance, MFE - MEDIAFOREUROPE prosegue nel percorso di crescita con un modello innovativo che integra televisione e piattaforme digitali all’insegna della crossmedialità. L’obiettivo dichiarato in più occasioni da Pier Silvio Berlusconi rimane la creazione del primo grande broadcaster europeo in grado di competere con i colossi internazionali. Una visione che trae origine fin dalla nascita del Gruppo avvenuta nel 2021 per opera del CEO, che ne ha costruito il successo grazie a una strategia che unisce l’ampia esperienza Mediaset con un approccio tecnologico all’avanguardia. MFE - MEDIAFOREUROPE opera oggi su più fronti sia a livello geografico (Italia, Spagna, Germania) sia in termini di proposta e contenuti: dalla tv tradizionale al digitale, dalla radio all’out-of-home, rafforzandone la leadership sia in Italia che all’estero. Tra gli elementi fondamentali un sistema crossmediale esportabile che coniuga contenuti locali di alta qualità, tecnologicamente avanzati e sempre più protagonisti su scala internazionale. Con la guida di Pier Silvio Berlusconi, il Gruppo punta anche a stimolare la competitività complessiva del settore mediatico a livello nazionale ed europeo.

MFE, sotto la guida di Pier Silvio Berlusconi, registra un 2024 in forte crescita

Grazie al sistema crossmediale incentrato su innovazione tecnologica, qualità e capitale umano, MFE riesce a concludere un altro anno di traguardi eccezionali. Lo attestano i risultati consolidati preliminari del 2024 che, nel dettaglio, segnano un aumento dei ricavi del 5% raggiungendo i 2,949 miliardi di euro, un risultato operativo “adjusted” di 370 milioni (+18% su base reported), al netto delle poste non ricorrenti, e un utile netto consolidato di 251 milioni, in crescita del 15% escludendo la partecipazione in P7S1. Forte aumento anche per la generazione di cassa a 343 milioni di euro (+23%) che riduce significativamente l’indebitamento finanziario netto, sceso da 903 a 692 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il Gruppo ha inoltre distribuito 140 milioni di euro di dividendi agli azionisti. Guardando ancora al 2024, il cui bilancio consolidato sarà presentato il 16 aprile al CdA per approvazione, emerge come MFE abbia raggiunto per la prima volta sul mercato italiano una quota del 40,9%, superando gli obiettivi e rafforzando la propria posizione in un settore altamente competitivo. Merito anche del sistema crossmediale al centro della strategia di crescita improntata da Pier Silvio Berlusconi per MFE.

SACE, Alessandra Ricci: intese con AMEA Power e Metito Utilities per facilitare l’export

SACE, guidata dell’AD Alessandra Ricci, ha raggiunto un’intesa con Metito Utilities e AMEA Power per promuovere gli investimenti in Africa e facilitare l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane nell’ambito di settori strategici quali energia, acqua e idrogeno verde.

Alessandra Ricci

SACE, Alessandra Ricci: l’accordo con Metito Utilities faciliterà le esportazioni e la crescita delle nostre aziende

L'accordo di collaborazione tra SACE e Metito Utilities conferma il nostro impegno strategico in Africa, in linea con il Piano Mattei. Questa partnership sostiene le imprese italiane in settori come l’acqua, le acque reflue, la desalinizzazione e i progetti di conversione dei rifiuti in energia”. Così l’AD del Gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessandra Ricci ha commentato la firma dell’intesa con Metito Utilities, avvenuta nel corso dell’Italy - UAE Business Forum a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed Al Nahyan. L’accordo è in linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa e riguarda soluzioni assicurative e finanziarie per un importo fino a 100 milioni di dollari, con SACE nel ruolo di facilitatore delle esportazioni verso gli Emirati Arabi e l’Africa. La partnership è incentrata soprattutto sulla realizzazione di progetti relativi a settori strategici come quello dell’acqua, delle acque reflue, della desalinizzazione e della conversione di rifiuti in energia. “Avvalendosi dell'esperienza di Metito e le nostre soluzioni finanziarie, miriamo a facilitare le esportazioni e a migliorare la crescita delle aziende italiane – ha rimarcato Alessandra Ricci – Ci aspettiamo risultati significativi e ulteriori partnership nella direzione dell’innovazione”.

Alessandra Ricci: investimenti fino a 250 milioni di dollari per l’energia rinnovabile

Quello con Metito Utilities non è stato l’unico accordo siglato da SACE per promuovere gli investimenti in Africa. L’AD del Gruppo ha infatti apposto la sua firma anche sull’intesa con AMEA Power L.L.C., azienda specializzata in progetti di energia rinnovabile con sede a Dubai. Pure in questo caso, SACE avrà il compito di facilitare l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane nel campo dell’energia rinnovabile, dell’acqua e desalinizzazione, della produzione di ammoniaca e idrogeno verde e in altri settori fondamentali. La realtà guidata da Alessandra Ricci metterà a disposizione soluzioni assicurative e finanziarie per un importo fino a 250 milioni di dollari, compresi prestiti non vincolati garantiti tramite Push Strategy e l’organizzazione di iniziative di matchmaking. “Siamo entusiasti di collaborare con AMEA Power L.L.C. attraverso questo accordo, grazie anche al coordinamento con il nostro ufficio di Dubai – ha evidenziato l’AD – L’intesa riflette il nostro impegno a esplorare opportunità reciproche e organizzare eventi che coinvolgano AMEA Power L.L.C. e il tessuto imprenditoriale italiano. Siamo particolarmente concentrati su settori strategici e siamo aperti a scambiare informazioni su progetti in corso o potenziali nuovi progetti e best practice in aree di interesse reciproco, al fine di creare una forte sinergia che avvantaggi entrambe le economie”.

Stefano Donnarumma: innovazione, sicurezza e mobilità integrata al centro del piano del Gruppo FS

Il Gruppo FS si prepara a un futuro di grande trasformazione, con un Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per oltre 100 miliardi di euro. A delineare gli obiettivi di questa ambiziosa strategia è l’AD Stefano Donnarumma in un’intervista rilasciata a “Economy Magazine”.

Stefano Donnarumma

Gruppo FS accelera su Alta Velocità e sicurezza, Stefano Donnarumma: 60 miliardi per la mobilità del futuro

Il cuore del nuovo Piano Strategico è lo sviluppo di una mobilità sempre più integrata, sostenibile e intermodale. Ben 60 miliardi di euro saranno destinati all’infrastruttura ferroviaria, con l’obiettivo di aumentare del 30% il numero di persone raggiunte dall’Alta Velocità. Centrale sarà anche l’innovazione, con l’introduzione del sistema ERTMS su tutta la rete e un piano di autoproduzione energetica per rendere il sistema ferroviario più efficiente e sostenibile. Uno dei temi fondamentali affrontati da Stefano Donnarumma riguarda la sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario. “La sicurezza rappresenta per noi un fondamento imprescindibile, un dovere morale verso i nostri dipendenti e i milioni di viaggiatori che ogni giorno si affidano a noi”, ha ribadito l’AD. L’aumento delle attività di sorveglianza e le campagne di sensibilizzazione hanno già portato a una riduzione dell’11% delle aggressioni a bordo dei treni nel 2024. “Con FS Security siamo impegnati a garantire massimi livelli di protezione in sinergia con le Forze dell’ordine”, ha aggiunto il manager. Parallelamente, il Gruppo FS sta lavorando per migliorare la tempestività degli interventi in caso di anomalie, ridurre la congestione nelle stazioni e specializzare le linee per una circolazione più fluida.

Stefano Donnarumma: il Gruppo FS rivoluziona il trasporto in Italia e in Europa

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità unica per modernizzare le infrastrutture ferroviarie. Dei 25 miliardi di euro assegnati, il Gruppo FS ha già messo a consuntivo 12 miliardi, procedendo a un ritmo di spesa di 800 milioni di euro al mese. La sfida è rispettare i tempi imposti dal PNRR, con un avanzamento significativo atteso entro l’estate del 2026. La digitalizzazione giocherà un ruolo chiave nella trasformazione di Ferrovie dello Stato Italiane. “L’ammodernamento dell’intero sistema passa inevitabilmente dall’innovazione, dove prevediamo di investire oltre due miliardi di euro in dieci anni”, ha spiegato Stefano Donnarumma. “Per garantire un servizio moderno, innovativo e sostenibile occorre una trasformazione della flotta di treni e bus”. Tra le novità, il rinnovamento della flotta con 46 nuovi Frecciarossa 1000 e oltre 1.260 autobus a basso impatto ambientale. Il Gruppo FS non si limita a potenziare le linee ferroviarie, ma punta a migliorare l’intermodalità tra ferrovia e altri mezzi di trasporto. “Il riassetto delle aree esterne, i cosiddetti piazzali di stazione, avranno un ruolo chiave perché costituiranno il fulcro dell’interscambio con altre modalità di trasporto. Renderemo accessibili via ferro anche gli aeroporti, crediamo fermamente nell’intermodalità aereo-treno come spinta per la mobilità del futuro”. Grazie agli investimenti del PNRR, nuovi aeroporti come quelli di Bergamo, Venezia, Brindisi e Olbia saranno collegati alla rete ferroviaria, favorendo una mobilità più efficiente e sostenibile. Il Gruppo, ha concluso Stefano Donnarumma, guarda anche oltre i confini nazionali. Già presente in diversi Paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania, il Gruppo FS intende rafforzare la sua presenza all’estero attraverso FS International, esportando il proprio know-how tecnologico e ingegneristico nei mercati globali.

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