A Padova la laurea ad honorem al CEO di Intesa Sanpaolo: riconosciuto a Carlo Messina l'impegno nel rendere la banca un soggetto economico, che può generare investimenti per imprese, famiglie e società.
Carlo Messina: laurea magistrale ad honorem in Economics and Finance al CEO di Intesa Sanpaolo
L’Università di Padova ha conferito a Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, la Laurea Magistrale ad Honorem in Economics and Finance su proposta del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali "Marco Fanno" nel corso di una cerimonia in programma lo scorso 13 marzo presso l’Aula Magna di Palazzo del Bo. “È considerato uno dei principali banchieri europei; guida il maggior gruppo bancario del Paese e tra i primi 5 nell’area euro, con circa 94.000 dipendenti in Italia e all'estero, oltre 430 miliardi di finanziamenti in essere a imprese e famiglie, e 1,3 trilioni di attività finanziarie gestite e amministrate. Sotto la sua guida il Gruppo ha espresso un forte impegno ESG, raggiungendo un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e l’attenzione ai temi ambientali. Intesa Sanpaolo ha, inoltre, sempre posto grande attenzione al mondo universitario sostenendo la ricerca e supportando tutti gli studenti e le studentesse per favorire lo sviluppo dei talenti”, si legge sul sito dell’ateneo. Il CEO Carlo Messina nel corso della cerimonia ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “Le prospettive economiche dell’Italia e del Veneto e il ruolo di Intesa Sanpaolo”.
La Lectio Magistralis di Carlo Messina all’Università di Padova
L’Italia, ha spiegato il CEO Carlo Messina nel corso della sua lectio magistralis, è il Paese meglio posizionato in Europa in quanto “ha fattori di forza collegati con elementi dell’economia reale, ha fondamentali fortissimi”. Merito dei suoi due pilastri, imprese e famiglie, come ha fatto notare il CEO. Le imprese italiane oggi sono “le più solide in Europa: questa è la conseguenza di un lavoro eccezionale svolto nel corso degli anni in cui il PIL aveva più difficoltà a crescere”. Carlo Messina ne ha quindi sottolineato il valore: “Hanno lavorato sulla loro struttura finanziaria, riducendo la dipendenza dal credito bancario, lavorando su innovazione e diversificazione delle fonti di approvvigionamento e dei mercati di sbocco. In questo ambito, il Veneto rappresenta un territorio leader e di frontiera”. In parallelo “le famiglie italiane hanno sempre avuto un risparmio superiore alla media di tutti i Paesi europei e hanno continuato a mantenerlo anche con le condizioni createsi nella pandemia, mantenendo però un livello di indebitamento che è il più basso tra i Paesi Europei”. Due pilastri che costituiscono la forza di un Paese “che ha dimostrato di saper uscire da una fase complessa come quella della pandemia, registrando una reazione che ha portato a una crescita che è stata superiore – oltre 4% - rispetto a quella della Germania, della Francia e della Spagna”.