FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto: a Milano stiamo realizzando nuovi tasselli di città

In un’intervista rilasciata a “Il Giornale d’Italia”, l’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, ha illustrato i progressi fatti nei piani per la riqualificazione degli ex scali ferroviari di Milano, soffermandosi in particolare sul progetto per gli scali di Milano Farini e Milano San Cristoforo.

Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani

Umberto Lebruto: prende forma un accordo nato nel 2006

Era il 2006 quando FS Sistemi Urbani avviò il dialogo con Regione Lombardia e Comune di Milano per un accordo che riguardasse la riqualificazione degli ex scali ferroviari di Milano, raggiunto nel 2017. Da allora sono trascorsi sei anni, un periodo nel quale si sono “iniziati a rendere fruibili gli spazi abbandonati da tanti anni, non più utilizzati dai treni, degli scali ferroviari, alla città”. A raccontarlo è Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, in un’intervista rilasciata a “Il Giornale d’Italia”. “Per il progetto di riqualificazione degli scali ferroviari a Milano, abbiamo venduto già 4 scali dei 7 scali ferroviari”, spiegava qualche mese fa l’AD in occasione del lancio degli scali Farini e San Cristoforo, gli stessi che avrebbero portato il numero totale degli scali riqualificati a 6. “Un sogno che diventa realtà giorno per giorno – aveva affermato Umberto Lebrutodavvero se girate la città potete già vedere reti rosse plastificate, cantieri aperti dove si realizzano nuovi tasselli di città”.

Umberto Lebruto: cosa prevede il progetto di riqualificazione

Una delle priorità di questo progetto di riqualificazione è quella di riportare tanto verde in città. “Più del 65% delle aree saranno destinate ad aree verdi, con piazze e parchi – ha dichiarato Umberto Lebruto, riferendosi al piano per lo scalo Farini – Ci sarà un parco lineare bellissimo, longitudinale ai binari, che collegherà Porta Garibaldi con Bovisa”. “Poi – ha proseguito – ci saranno anche 360.000 m2 di superficie lordo a pavimento, quindi dei volumi, con un mix che varia dalla residenza, dal commerciale, dagli uffici. Ci sarà anche una forchetta che supera il 20-25% di residenza destinata all'inclusività, al social housing”. L’elemento principale dell’intero progetto resta però la ricucitura di quelle due parti di quartiere e città che per anni sono rimaste divise dai binari. “Finalmente si potrà andare da nord a sud a piedi o in bicicletta senza barriere da superare”, ha osservato infine l’AD di FS Sistemi Urbani.

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