Luca de Meo: il rischio delle normative ambientali UE per l’automotive

Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha espresso la sua opinione sul pooling come soluzione per affrontare la minaccia delle multe del Green Deal europeo, dichiarando che potrebbe indebolire l’industria automobilistica europea, favorendo i costruttori esteri.

Luca de Meo

Luca de Meo: “Tutto questo porta all'indebolimento dell'industria europea

“Senza una posizione chiara da parte della Commissione Europea, i produttori sono costretti a prendere decisioni controproducenti come l'acquisto di crediti dai concorrenti, potenziali tagli alla produzione e via discorrendo”, ha evidenziato Luca de Meo, CEO di Renault Group, in merito alla manovra di pooling. Le leggi ambientali dell’UE costringono l’industria dell’automotive a fabbricare auto elettriche che non vengono assorbite dal mercato, a discapito delle auto tradizionali. Il pooling rappresenta una soluzione a questo problema e sulla carta si propone di evitare l’incorrere in multe miliardarie: per soddisfare i requisiti ambientali dell’UE, il pooling permetterebbe alle case automobilistiche di combinare le loro flotte, bilanciando i veicoli più inquinanti con quelli più green. “Tutto questo porta all'indebolimento dell'industria europea”, ha ribadito Luca de Meo, in favore dei costruttori esteri. 

Luca de Meo: le conseguenze del pooling

La produzione di tutta l’industria europea rischia di non raggiungere la soglia di competitività a causa dell’attuale legislazione sulle emissioni inquinanti del settore dell’automotive e, secondo Luca de Meo, le risorse assegnate per i piani di elettrificazione rischiano di essere spostate verso produttori non europei. Il pooling, infatti, non è totalmente gratuito, i costruttori formalmente più rispettosi dell’ambiente avranno un vantaggio, poiché venderanno ad un prezzo molto alto, ma inferiore a quello delle multe, il loro know-how a quelli che hanno difficoltà a raggiungere la soglia minima delle emissioni. Il Green Deal rischia di far pagare numerose multe all’industria ma, come ha evidenziato Luca de Meo in precedenza, è auspicabile un rinvio della data di scadenza delle multe relative all’anno corrente e l’apertura di un dialogo tra l’UE e i costruttori. Inoltre, è necessario un confronto tra l’industria automobilistica europea e quella cinese, come negli anni precedenti si è aperto un confronto con quella americana dopo la rivoluzione di Ford.

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