Italian Energy Summit 2022, Stefano Donnarumma (Terna): “Investire su rinnovabili e accumuli”

L’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma ha preso parte lo scorso 28 settembre all’Italian Energy Summit 2022, evento promosso da “Il Sole 24 Ore”.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Stefano Donnarumma: integrazione delle rinnovabili e accumuli di grande taglia le priorità sul fronte energetico

Transizione energetica, aumento dei prezzi dell’energia, opportunità del PNRR e strategie per affrontare i futuri scenari geopolitici ed economici. Sono i principali temi affrontati durante l’ultima edizione dell’Italian Energy Summit, la due giorni promossa da “Il Sole 24 Ore” che si è tenuta alla Borsa di Milano gli scorsi 28 e 29 settembre. Tra i maggiori rappresentati del mondo energetico anche Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Al momento il Gruppo, responsabile della rete elettrica nazionale ad alta tensione, è al lavoro per guidare il Paese verso gli obiettivi nazionali ed europei sul clima. Sono 18 i miliardi che Terna investirà nel prossimo decennio con lo scopo di sviluppare le infrastrutture e abilitare le fonti rinnovabili. Sul fronte dell’indipendenza energetica l’aumento di produzione di energia da fonti green non è tuttavia l’unica priorità per il Paese, ha ricordato nel suo intervento Stefano Donnarumma: “Terna ha da tempo evidenziato la necessità di promuovere lo sviluppo di capacità di accumulo di grande taglia, fondamentale per accumulare grandi volumi di energia nelle ore centrali della giornata, quando la produzione del fotovoltaico è strutturalmente sovrabbondante, per restituirla soprattutto nelle ore serali e notturne”.

Stefano Donnarumma: con accumuli previsti dal PNIEC impatto positivo sul Pil

Per rendersi sempre più indipendenti dal gas e attenuare concretamente gli effetti del caro energia “serve un massiccio programma di investimenti in rinnovabili e accumuli”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, aggiungendo che il Paese non può permettersi di tergiversare ulteriormente. Per controllare al meglio la produzione da fonti rinnovabili non programmabili e garantire la sicurezza del sistema elettrico, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede il ricorso massivo a sistemi di accumulo: “Si può stimare un investimento complessivo necessario pari a circa 15 miliardi di euro che porterà un duplice beneficio: da un lato avrà un impatto positivo sul Pil pari a oltre 40 miliardi di euro; dall'altro sarà possibile immettere in rete circa 16 terawattora all'anno di energia rinnovabile". Nella parte finale del suo intervento l’AD e DG di Terna ha messo in evidenza la necessità di disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas: “Se già oggi il prezzo dell'energia elettrica fosse dipendente solo dal costo industriale delle fonti rinnovabili – ha spiegato Stefano Donnarummail prezzo di riferimento della componente energia della bolletta dell'ultimo trimestre sarebbe inferiore di quasi il 90%”.

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