Fintech, quale trasformazione con l’intelligenza artificiale? Banca Generali esamina le evoluzioni del settore con un articolo pubblicato sul blog.
Tecnologia e IA nel Fintech: l’analisi di Banca Generali
Se è vero che la tecnologia, soprattutto nell’ultimo periodo con l’intelligenza artificiale, è in grado di offrire grandi vantaggi in termini di velocità ed elaborazione dei dati, è anche vero che tale evoluzione viene segnalata da più fronti come un elemento delicato negli aspetti legati alla sicurezza. A maggior ragione se trattiamo argomenti che impattano largamente sulla vita delle persone: salute, emergenze, stretta attualità, economia, finanza, per citarne alcuni. Sul tema è intervenuto Banca Generali, Istituto leader nel settore Fintech, con un articolo di approfondimento che analizza alcuni scenari legati all’intelligenza artificiale. Un ambito in crescita esponenziale con un mercato mondiale che ha già superato quota 100 miliardi (fonte Statista) e i maggiori colossi tech impegnati nel creare soluzioni sempre più avanzate. Tra i vantaggi più significativi quello di poter raccogliere e analizzare ingenti quantità di dati: come illustrato da Banca Generali, si tratta di “un processo che, se impiegato su larga scala, può avere esiti rivoluzionari per molti settori strategici, dalle infrastrutture alla sanità”. Diversi, però, anche i risvolti da valutare con cautela, ad esempio nel settore economico e finanziario: “Uno di questi è la sicurezza e la trasparenza dei dati utilizzati dagli algoritmi di intelligenza artificiale”, ha osservato in merito Corrado Cominotto, Responsabile Gestioni Patrimoniali Attive di Banca Generali.
Fintech: per Banca Generali fondamentale il “team di professionisti per prendere decisioni informate”
A sottolineare la delicatezza della questione è, ad esempio, la recente disputa tra ChatGPT e il Garante della Privacy italiano, il quale “ha evidenziato il rischio che questi algoritmi possano utilizzare dati personali in modo improprio o addirittura illegale”, così Corrado Cominotto nell’approfondimento di Banca Generali. Non solo: nel settore economico e finanziario è da valutare con attenzione anche l’accuratezza delle informazioni raccolte dall’IA, poiché “si potrebbe pensare, infatti, di prendere come verità assoluta ogni aggiornamento o previsione di mercato, basati su algoritmi che spesso mal interpretano vari fattori e circostanze fondamentali, generando manipolazione di mercato o creazione di bolle speculative”. Come riuscire, pertanto, a beneficiare del supporto della tecnologia senza incorrere in interpretazioni errate? Banca Generali specifica nell’articolo che “le decisioni finali devono sempre essere prese da un team di professionisti con il compito di analizzare le informazioni raccolte e prendere decisioni informate, basate su anni di esperienza nel settore”. La stessa esperienza che, negli anni, ha portato l’Istituto a divenire un punto di riferimento nel settore Fintech, con un’estesa rete di consulenti specializzati in tema di scelte finanziarie, patrimoniali e di risparmio privato. Quanto al futuro dell’IA, conclude l’articolo, “anche l’Italia dovrà trovare il suo cammino, ma con le dovute precauzioni. Che dovranno essere massime in quei settori – come per esempio quello bancario e finanziario – che poggiano parte del loro successo su due valori-pilastro come la fiducia e la riservatezza”.