Lunedì 1° maggio si è tenuta, presso lo stabilimento di Riva Acciaio a Lesegno, la celebrazione della Festa dei Lavoratori. La Messa è stata presieduta dal vescovo di Mondovì, Mons. Egidio Miragoli.
Riva Acciaio, celebrata a Lesegno la Festa dei Lavoratori
La Messa celebrata presso lo stabilimento di Riva Acciaio è stata l’occasione per riflettere su una giornata che unisce due ricorrenze, una civile e una religiosa: è stata la celebrazione della festa del lavoro e dei lavoratori, ma è stata anche la ricorrenza della festa liturgica di San Giuseppe lavoratore. “Dopo il nostro incontro del 18 dicembre in occasione della visita pastorale alla parrocchia di Lesegno, incontro che ricordo sempre con grande piacere, ritorno volentieri in questo luogo di lavoro e in questo giorno particolare”, ha precisato il Vescovo durante l’omelia. La Messa è stata l’occasione per ribadire la portata umanizzante del lavoro, l’importanza della sua dignità, nonché l’apporto di competenze e professionalità che ne derivano. Citando le parole dell’apostolo Paolo, “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini”, il Vescovo ha precisato: “Questo è il segreto: quale che sia il nostro lavoro, anche se magari è al di sotto delle nostre aspettative, anche se magari ci credevamo destinati a qualcosa di più, affrontarlo e svolgerlo di buon animo, farne un luogo di riscatto e capace di dare senso al nostro tempo”.
Lo stabilimento di Riva Acciaio ha fatto da cornice alla celebrazione del 1° maggio
Lo stabilimento di Lesegno, in provincia di Cuneo, che rappresenta un importante polo produttivo e, al contempo, il cuore tecnologico di Riva Acciaio, ha quindi fatto da cornice alla celebrazione del 1° maggio. Oltre a dedicare parte dell’omelia alla celebrazione del lavoro e dei lavoratori, il Vescovo si è soffermato sulla ricorrenza liturgica. Istituita ufficialmente nel 1955, la festa di Giuseppe lavoratore è stata introdotta con lo scopo di aiutare i lavoratori a non perdere il senso cristiano del lavoro. “Si ricorda oggi San Giuseppe, il padre terreno di Gesù, nella sua veste di falegname, o carpentiere, a testimonianza del fatto che anche il lavoro umile può rendere l’uomo partecipe del progetto divino della salvezza. Verrebbe da chiedersi quale sia il “senso cristiano del lavoro”, se esista, cioè, una spiritualità del lavoro”, ha spiegato il Vescovo. “Se Dio incarnato ha condiviso con noi la realtà del lavoro, esso non può non avere un senso spirituale. Poi, Gesù andrà a predicare, compiere miracoli, vivere la Passione. Ma, prima, ha ben più a lungo lavorato”. Mons. Miragoli ha ringraziato Riva Acciaio, i dirigenti e tutti coloro che “che hanno voluto questa celebrazione e hanno collaborato a prepararla”.