Al ruolo del gas di origine rinnovabile il Governo Draghi ha dedicato un capitolo del Pnrr. Soddisfatto Paolo Gallo, AD di Italgas: con il biometano passi avanti verso la transizione, ha dichiarato l'AD a "Il Sole 24 Ore".
Paolo Gallo: biometano indispensabile per raggiungere obiettivi nazionali ed europei sul clima
Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, inviato alla Commissione Europea lo scorso 30 aprile, tra i protagonisti della sezione dedicata alla transizione energetica figura il biometano. Nel testo del Recovery Plan si riconosce il valore strategico del gas naturale nel raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei. Una visione condivisa da Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas. Il manager è intervenuto sul tema durante "Recovery Plan, Pnrr: sfide e opportunità per il sistema Italia", tavola rotonda online promossa da "Il Sole 24 Ore". Per l'AD il biometano è "la risposta e la soluzione più prossima e immediatamente disponibile" agli obiettivi di transizione ecologica. Le sue caratteristiche lo collocano in perfetta sintonia con i principi dell'economia circolare. Non è un caso che la Francia preveda che entro il 2050 tutto il consumo di gas verrà coperto dal biometano: "A livello Ue si prevede che il peso del biometano possa raggiungere il 20-25% dell'attuale consumo di gas naturale - ha evidenziato Paolo Gallo - In Italia si parla di una quota di produzione di 8,5 miliardi di metri cubi raggiungibile al 2030".
Paolo Gallo: serve rete di distribuzione digitalizzata
Il biometano è quindi un alleato prezioso nel raggiungimento degli obiettivi italiani ed europei di transizione ecologica. In Europa il 90% degli impianti è già collegato alle reti di distribuzione. È su queste che bisogna puntare, ha spiegato Paolo Gallo: le reti infatti sono indispensabili per sfruttare a pieno le potenzialità di tutti i gas rinnovabili, che necessitano di essere immessi e distribuiti. In questa fase la loro digitalizzazione assume un ruolo di primo piano. Italgas si trova a metà del processo: l'azienda sta proseguendo infatti nel suo programma di installazione di contatori intelligenti e dispositivi che permettono di trasmettere dati e comandi da remoto. "È necessario che il network sia digitale per poter gestire i diversi flussi, la loro composizione, la pressione e il loro potere calorifico - ha sottolineato Paolo Gallo - nel nostro settore transizione energetica e digitale sono quindi estremamente connessi".