ICS Maugeri S.p.A. in prima linea contro la terza ondata. Mario Melazzini: “Sistema in ritardo sui vaccini”

A distanza di un anno l’emergenza sanitaria continua a mietere vittime. L’AD di ICS Maugeri S.p.A. ha pubblicato un editoriale dove sottolinea le falle principali del sistema italiano.

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ICS Maugeri S.p.A. riapre reparti Covid-19, ma servono decisioni chiare: l’editoriale di Mario Melazzini

Il professor Mario Melazzini non ha dubbi. Per l’Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A. in Italia qualcosa è andato storto nel contrasto alla pandemia. Nei mesi di emergenza sono emerse gravi lacune. Oggi, in piena terza ondata, chiede alla politica un impegno maggiore. “Il sistema ha commesso errori – scrive Melazzini in un editoriale pubblicato su “La Provincia Pavese” – non ammetterlo vorrebbe dire negare numeri scioccanti e dolorosissimi: oltre tre milioni di contagiati, più di centomila morti”. Errori che ancora oggi, durante la terza ondata, rischiano di inficiare gli sforzi di tutto il personale sanitario alle prese con la terza ondata e con la campagna di vaccinazione. Uno dei più evidenti i tagli lineari al settore sanitario, attuati in tutte le Regioni senza considerare miglioramenti nella qualità dell’organizzazione. Una visione errata che costringe gli Istituti sanitari ad uno sforzo ancora maggiore: “Finora – rende noto l’AD di ICS Maugeri S.p.A.abbiamo curato oltre 5000 pazienti, nella sola Pavia oltre 1200. Da lunedì 2 marzo abbiamo riaperto reparti Covid, mettendo a disposizione posti letto a Cravino e Boezio”.

Vaccini, ICS Maugeri S.p.A. apre agli esterni. Mario Melazzini: “Arma in più, ma mancano le liste di priorità

Ai tagli alla sanità, scrive il numero uno di ICS Maugeri S.p.A., vanno aggiunti anche la “mancanza di coordinamento e leadership”. L’effetto si è visto sulle direttive e sulle circolari degli ultimi mesi, spiega Melazzini, “sempre diverse, a volte incomplete e tardive”. Il contrario di ciò di cui hanno bisogno ora gli operatori schierati in prima linea. Anche la campagna vaccinale, prosegue l’AD, paga gli errori commessi: “È innegabile che a quasi tre mesi dall’arrivo delle prime fiale in Italia, il sistema è in ritardo nel reclutamento del personale sanitario, mostra un piano vaccinale lacunoso perché senza una vera e propria lista di priorità. Ci sono persone fragili, pazienti oncologici, persone affette da malattie invalidanti che attendono ancora di capire quando sarà il loro turno. Tutto ciò doveva essere deciso ieri”. Intanto a Pavia ICS Maugeri S.p.A. fa la sua parte. Da inizio mese gli operatori dell’istituto hanno iniziato a vaccinare gli esterni al ritmo di 150 persone al giorno: “Sentono insieme a tutti noi il dovere della responsabilità. Potremmo fare di più, potremmo fare meglio, ma non dipende solo da noi”, conclude Melazzini.

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