Energia, Francesco Starace a “Specchio”: l’Europa può farcela

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento eppure continua a cambiare: il futuro dell'energia nell'intervista all'AD e DG di Enel Francesco Starace per "Specchio".

Francesco Starace

Francesco Starace: nella rivoluzione elettrica l'Europa è molto avanti perché ha investito nella digitalizzazione

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento, eppure continua a cambiare, spesso senza che noi ce ne accorgiamo. Intervistato per "Specchio", settimanale de "La Stampa", l'AD e DG di Enel Francesco Starace affronta diversi argomenti di stretta attualità focalizzandosi in particolare sui cambiamenti che interessano il mercato energetico. "Man mano che l'elettricità diventa decarbonizzata si fa anche più economica e meno volatile, e quindi ci si chiede se utilizzarla in modi fino ad allora inconcepibili. Oggi parliamo di trasporti, auto e camion, ma vedrete presto anche il riscaldamento e il raffreddamento, le pompe di calore elettriche sono molto meglio delle caldaie a gas", spiega l'AD di Enel. "I processi industriali diventeranno sempre più elettrificati. Cosa vuol dire avere milioni di auto con le batterie da ricaricare? E milioni di pompe di calore? Come adattare la rete? Come fare in modo che questi cambiamenti siano sicuri e affidabili?": come ricorda Francesco Starace, rispondere a queste domande è il lavoro di quanti oggi operano nel mercato dell'energia. Nel quadro della rivoluzione elettrica "l'Europa è molto avanti perché abbiamo investito nella combinazione di digitale ed elettrico molto prima": il sistema europeo è "il più solido, performante e attrezzato per il futuro".

Francesco Starace: rinnovabili e idrogeno green, la vision di Enel

Oggi le rinnovabili sono competitive, è necessario promuoverle per ridurre la dipendenza dal gas. Lo sottolinea l'AD Francesco Starace nell'intervista su "Specchio" pubblicata lo scorso 13 marzo: "Sono meno care e più prevedibili. Il costo di produzione è più o meno fisso, un cambiamento enorme dopo che, dagli anni '60 in poi vivevamo in una grande volatilità dei prezzi del petrolio. Ed è terribile dover pianificare l'economia su qualcosa fuori dal nostro controllo e totalmente imprevedibile". Enel lo ha intuito da tempo, lo dicono i numeri: "In termini di capacità rinnovabile, 5-6 anni fa abbiamo scoperto di essere la più grande azienda privata al mondo, e lo siamo anche oggi, oltre a essere quelli che crescono di più. Nel 2021 abbiamo installato più capacità rinnovabile di chiunque altro, così come avvenuto negli ultimi quattro anni". E quest'anno "produrremo quasi il 55% di energia da fonti rinnovabili. Ci aspettiamo un incremento annuo del 5%". Francesco Starace parla anche del valore dell'idrogeno green come fonte principale di energia pulita ricordando come quello "verde", prodotto dall'elettrolisi, sia oggi più costoso rispetto a quello "grigio", derivato dal gas o dal carbone: "Quello verde però non produce CO2, non ha un impatto sul clima. Potrebbe diventare competitivo? Ci sono due fattori. Il primo è che l'energia rinnovabile usata per produrlo deve costare sotto i 40 euro per megawattora, e ci siamo arrivati, e il secondo è che il costo dell'elettrolisi deve ridursi di un fattore di sei, il che è molto cospicuo, ma parecchi altri settori, incluso quello delle batterie, sono già riusciti a realizzare simili riduzioni nei loro costi".

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