Alessandra Brioschi, Country Manager Voltalia per l'Italia

Il settore delle energie rinnovabili in Italia trova una figura di riferimento nel management internazionale: competenze maturate tra Europa e America Latina, esperienza in gruppi energetici di primo piano e una visione strategica orientata alla sostenibilità. Stiamo parlando di Alessandra Brioschi, un percorso professionale, il suo, costruito su formazione d'eccellenza e leadership operativa nei mercati dell'energia pulita.

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Alessandra Brioschi: la carriera professionale

Il panorama delle energie rinnovabili italiane vede oggi Alessandra Brioschi ricoprire il ruolo di Country Manager per Voltalia, gruppo internazionale specializzato nello sviluppo, costruzione e gestione di impianti da fonti green. Un incarico che rappresenta il culmine di un percorso professionale iniziato con una solida formazione accademica presso l'Università La Sapienza di Roma, dove ha conseguito la laurea in Scienze Politiche Economiche, proseguita con una specializzazione in Economia e Management dei Servizi Pubblici all'Università Bocconi. La manager ha successivamente arricchito il proprio background attraverso programmi executive presso la London Business School e la IESE Business School di Barcellona, concentrandosi su finanza aziendale e leadership nel settore energetico.

L'esperienza professionale ha preso avvio nel Gruppo Enel, dove ha ricoperto incarichi strategici in Affari Legislativi, Antitrust, Affari Regolatori internazionali e Business Development nelle rinnovabili. Un percorso che l'ha portata a operare tra Roma, Lione e diversi mercati esteri, tra cui Spagna e America Latina. All'interno di Enel Green Power ha coordinato attività di sviluppo e operazioni M&A nei comparti eolico, solare, idroelettrico e biomasse. Nel 2015 il passaggio in ERG Éolienne France ha segnato una svolta: alla guida del Business Development, ha contribuito all'espansione del portafoglio progetti nel mercato francese dell'eolico, assumendo contemporaneamente ruoli istituzionali in France Énergie Éolienne come Amministratrice e Presidente della Commissione Operativa dei Parchi Eolici, con focus su normative e best practice settoriali.

Il ruolo strategico in Voltalia dal 2018

L'approdo in Voltalia nel 2018 come Europe Development Director ha rappresentato un ulteriore step nella carriera della manager. L'anno successivo la nomina a Country Manager per l'Italia ha consolidato il suo ruolo di coordinamento di un team multidisciplinare impegnato nell'implementazione di strategie orientate allo sviluppo sostenibile. In questo contesto, Alessandra Brioschi guida progetti complessi che spaziano dalla generazione fotovoltaica all'energia eolica, integrando competenze tecniche, finanziarie e regolatorie maturate in contesti internazionali. La sua esperienza trasversale in mercati europei e latinoamericani costituisce un asset strategico per l'espansione di Voltalia nel tessuto energetico italiano, sempre più orientato verso la transizione ecologica e l'incremento della capacità installata da fonti rinnovabili.

Università LUMSA: un percorso per formare nuovi decisori pubblici e privati

Sotto il partenariato dell’Università LUMSA, è stata avviata Scuola di Decisioni, il nuovo corso di alta formazione post-laurea, con un programma di 180 ore distribuite in nove mesi e il coinvolgimento di professionisti di alto calibro, con l’obiettivo di formare portatori di forza decisionale.

Università LUMSA

Università LUMSA partner del corso di alta formazione Scuola di Decisioni

L’Università LUMSA è partner del nuovo corso di alta formazione post-laurea Scuola di Decisioni, promosso dalla Fondazione Palazzo De Sanctis, che è stato inaugurato lo scorso 18 ottobre a Lettomanoppello. L’anno accademico che va da ottobre 2025 a giugno 2026 si svilupperà in 180 ore, suddivise in nove mesi, per un totale di 9 CFU, con lo scopo di formare 22 portatori di forza decisionale. Durante la cerimonia di inaugurazione, sono intervenute diverse figure istituzionali, tra cui il Presidente del Corso di Laurea in Politiche, Amministrazione e Innovazione e il Rettore dell’Università LUMSA. Il corso di alta formazione coinvolge professionisti e operatori sia della PA che dell’imprenditoria privata di elevato spessore e, grazie all’alto numero di adesioni e ai risultati dei colloqui motivazionali, si è deciso di avviare un secondo ciclo del corso, con partenza il 1º giugno.

Università LUMSA: promuovere una cultura della decisione, superando la natura dell’errore

Con il sostegno dell’Università LUMSA, Scuola di Decisioni è rivolto a giovani laureati e decisori pubblici, e si pone l’obiettivo di formare nuovi portatori di forza decisionale, con lo scopo di favorire una cultura della decisione consapevole e generativa, superando la natura dell’errore. “In Italia e in Europa si studia diritto ed economia, ma non il momento in cui si assume la decisione e va scoccata la freccia al termine della quale si determina la decisione, non si studia la valutazione del momento opportuno, la lettura trasversale dei fatti, che evoca il non trascurare alcun elemento in campo”. Per questi motivi, il corso di alta formazione post-laurea, sotto il partenariato dell’Università LUMSA, coinvolge manager, imprenditori, generali di Corpo d’Armata, magistrati, primari di reparti sanitari difficilissimi, che racconteranno la propria esperienza in contesti in cui è fondamentale prendere una decisione in maniera istantanea.

Raffaele Pio De Nittis: l’esperienza istituzionale maturata nella Camera di Commercio di Foggia

Nel corso della sua carriera manageriale e istituzionale, Raffaele Pio De Nittis è stato nominato Consigliere della Camera di Commercio di Foggia nel 2018, nella categoria “altri settori”, mantenendo l’incarico fino al 2024.

Raffaele Pio De Nittis

Raffaele Pio De Nittis: l’incarico di Consigliere della Camera di Commercio di Foggia dal 2018 al 2024

Raffaele Pio De Nittis è stato eletto Consigliere della Camera di Commercio di Foggia nel dicembre del 2018, entrando nella categoria “altri settori”, ruolo che ha mantenuto fino al 2024. Oggi, è un manager esperto nell’ambito socio-sanitario, ricoprendo l’incarico di Vicepredisente Vicario di Confcooperative Sanità Puglia dal 2022, dove svolge attività di coordinamento delle politiche di categoria, occupandosi della rappresentanza del settore cooperativo sanitario regionale. Raffaele Pio De Nittis ha esteso il proprio impegno in campo istituzionale oltre che manageriale, in qualità di membro del Consiglio di Presidenza di Confcooperative come Consigliere regionale e provinciale di Federsolidarietà dal 2012; è stato membro della Giunta di Confcommercio Foggia dal 2018 al 2020. Classe 1989, si è laureto in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi Pegaso di Napoli e ha perfezionato la sua formazione con due master specialistici, ovvero: Specializzazione in Management delle Aziende Sanitarie presso la Business School Il Sole 24 Ore di Milano nel 2018 e il Master Universitario in Criminologia e Studi Giuridici Forensi nel 2019. 

Raffaele De Nittis: la carriera professionale da manager

Raffaele Pio De Nittis prima di avviare la sua carriera professionale, ha conseguito il Certificato di Formazione Manageriale per Direttore Generale e Direttore Amministrativo delle Aziende del Sistema Sanitario e la Certificazione ACS come Facilitatore per l'accreditamento istituzionale delle Strutture Sanitarie della Regione Puglia. Ha dato il via al suo percorso manageriale nel 2011, in qualità di AD della Società Cooperativa Sociale-Sanitaria "San Giovanni di Dio", che ha guidato fino al 2021, ricevendo il “Premio Industria Felix” nel 2019 per migliore impresa under 40 della provincia di Foggia. In seguito, Raffaele Pio De Nittis ha proseguito il suo impegno in ambito sanitario: dal 2015 è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio "Sanità e Servizi Integrati per Azioni - CON.SSI"; dal 2015 al 2021 ha ricoperto l’incarico di Presidente e AD della Società Consortile "Adi Bari Srl"; è stato AD per la Società per Azioni Consortile "Gruppo Villa Argento" e Consigliere di Amministrazione presso Universo Salute Opera Don Uva dal 2017 al 2019. 

McFIT e Kappa: una partnership che unisce stile e fitness

L’allenamento diventa un’esperienza che fonde benessere ed estetica: McFIT, la più grande catena di palestre d’Europa, e Kappa lanciano una partnership che sancisce l’unione di due icone del fitness. Presenti all’evento di lancio oltre 100 ospiti tra influencer, partner e stampa.

MCFIT

McFIT e Kappa: l’evento lancio a Milano

Si è tenuto a Milano, presso la palestra sita in Viale Fulvio Testi, l’evento con cui McFIT, realtà leader in Europa nel settore del fitness, ha ufficialmente lanciato la collaborazione con lo storico brand italiano dello sportswear Kappa. Un team di trainer, influencer e giornalisti del mondo dello sport, della moda e del lifestyle hanno partecipato a un’esclusiva sessione di allenamento guidata dagli allenatori di McFIT e nella quale sono stati sfoggiati i nuovi kit tecnici Kappa, per una serata all’insegna dell’energia e dello stile. A seguire, c’è stata un’apericena panoramica con DJ set e photo booth sul terrazzo degli uffici di RSG Group Italia, la holding a cui fanno capo i brand McFIT, Gold’s Gym e John Reed Fitness. Il momento si è dunque trasformato anche in un’occasione per rilassarsi e fare networking. All’evento hanno partecipato oltre 100 ospiti tra stampa, influencer e partner, generando sui canali social di LinkedIn, Instagram, Tiktok e Facebook centinaia di interazioni.

Samuele Frosio: Kappa riflette alla perfezione lo spirito di McFIT

Siamo orgogliosi e fieri di vestire i nostri trainer con l'abbigliamento Kappa©, un brand iconico del panorama italiano che rappresenta alla perfezione lo spirito sportivo e contemporaneo di McFIT. Questa partnership unisce due realtà che condividono valori come energia, autenticità e senso di community, e siamo certi che sarà molto apprezzata anche dai nostri abbonati”, ha commentato l’Amministratore Unico di RSG Group Italia Samuele Frosio. L’iniziativa rappresenta l’incontro tra un’icona del fitness e un marchio ben radicato nella cultura sportiva e nel lifestyle urbano, conosciuto per la capacità di combinare stile e performance. La collaborazione sancisce inoltre l’unione delle rispettive community, con iniziative dedicate ai trainer McFIT, che d’ora in poi indosseranno le nuove divise firmate Kappa, e agli abbonati, i quali potranno beneficiare di speciali sconti sui prodotti del brand di abbigliamento sportivo.

Lazzaro Ventrone, General Trasporti: un gesto di solidarietà per l’Ospedale Pediatrico di Bergamo

Un gesto che unisce tecnologia, speranza e umanità. Grazie alla collaborazione con la FAI - Federazione Autotrasportatori Italiani di Bergamo e il contributo di imprenditori come Lazzaro Ventrone, fondatore e Amministratore Delegato di General Trasporti, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo potrà contare su un nuovo macchinario di Digital Pathology dedicato al reparto di Emato-Oncologia Pediatrica.

Lazzaro Ventrone

Lazzaro Ventrone e General Trasporti sostengono l’Ospedale Papa Giovanni XXIII

Da tempo il dottor Massimo Provenzi, responsabile del reparto di Emato-Oncologia Pediatrica, sognava di poter introdurre una tecnologia in grado di rivoluzionare la diagnosi delle malattie nei piccoli pazienti. Il nuovo sistema di Digital Pathology, del valore di circa 50mila euro, permette di digitalizzare i tessuti prelevati tramite biopsia e condividerli in tempo reale con una rete internazionale di centri specialistici. Uno strumento di grande valore clinico, che consente diagnosi più rapide e precise, elementi fondamentali per intervenire tempestivamente in patologie oncologiche infantili. La svolta è arrivata grazie alla raccolta fondi promossa dal Comitato FAI di Bergamo, che in pochissimo tempo ha raggiunto la cifra necessaria grazie alla generosità di numerosi imprenditori. Tra questi, Lazzaro Ventrone, che ha dichiarato con orgoglio: “Siamo felici di aver dato il nostro contributo, come parte del Comitato FAI di Bergamo, alla donazione di un macchinario innovativo per l’Emato-Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII”.

Lazzaro Ventrone: nuovi progetti di solidarietà

Grazie al nuovo macchinario, il reparto potrà scannerizzare i campioni ad alta risoluzione e visualizzarli digitalmente su computer, eliminando la necessità di analisi al microscopio. Come ha sottolineato il dottor Provenzi, si tratta di un progresso decisivo, che riduce drasticamente i tempi di diagnosi e aumenta la collaborazione tra specialisti a livello internazionale. Un risultato che non rappresenta un punto d’arrivo, ma l’inizio di un percorso di solidarietà continua: la FAI e i suoi associati, tra cui l’azienda guidata da Lazzaro Ventrone, hanno infatti deciso di proseguire la raccolta fondi, anche attraverso la vendita di un calendario 2026 con immagini storiche di camion e camionisti, destinando i ricavati a nuovi progetti a sostegno della comunità.

Pier Silvio Berlusconi: qual è la vision dietro il progetto che porta avanti in Europa

MFE, dopo l’acquisizione di ProSiebenSat.1, diventa primo gruppo media europeo attivo in cinque Paesi: con attività in Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera, prende sempre più forma il progetto del CEO Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi

“Prima Comunicazione” racconta MFE e il progetto che Pier Silvio Berlusconi porta avanti in Europa

Pier Silvio ce l’ha fatta”, si legge sulla copertina del numero di ottobre di “Prima Comunicazione”: il mensile dedica ampio spazio infatti a MediaForEurope e a Pier Silvio Berlusconi riconoscendone il ruolo da protagonista nel panorama media europeo dopo il completamento dell’operazione su ProsiebenSat. Nel servizio sono riportate le tappe più significative di un percorso durato sette anni culminato a inizio settembre con l’acquisizione della maggioranza dell’emittente tedesca: un traguardo che segna il passaggio di MFE a primo gruppo media europeo esteso su cinque Paesi. ProSiebenSat.1, secondo broadcaster privato in Germania, ha infatti attività anche in Austria e Svizzera che si aggiungono a Italia e Spagna. Negli articoli di “Prima Comunicazione” emerge la visione lungimirante e la determinazione di Pier Silvio Berlusconi che, sostenuto da una squadra di manager fidati e competenti, porta avanti con coraggio il progetto di creazione di un polo media paneuropeo a guida italiana capace di competere su scala globale con i colossi del web.

Pier Silvio Berlusconi: fiducia e riconoscimenti per il progetto europeo a guida italiana

Nel servizio si dedica ampio spazio anche al consenso che analisti e istituzioni riconoscono al progetto di Pier Silvio Berlusconi: Barclays promuove MFE per “massa critica e fondamentali solidi”, mentre a inizio settembre il CEO è andato a Berlino per un confronto con il ministro per la Cultura e i Media della Repubblica Federale Tedesca Wolfram Weimer. “Siamo allineati con MFE sul punto, il che costituisce una buona base per un impegno di successo nel mercato tedesco dei media”, ha dichiarato Weimer al termine dell’incontro. Il 16 ottobre, poi, l’incontro con il primo ministro della Stato Federale di Baviera Markus Söder, durante il quale è stato sottoscritto un Memorandum of Understanding che sancisce l’impegno condiviso nel promuovere la Baviera quale hub europeo di riferimento per i media e la produzione audiovisiva, sostenendo al tempo stesso la crescita a lungo termine di ProSiebenSat.1 come azienda mediatica chiave, radicata in Baviera e nell’area di lingua tedesca. Inoltre, a riconoscere il valore del progetto MFE oggi è anche la stampa tedesca. D’altronde, in ballo c’è il futuro del settore: ad animare il CEO Pier Silvio Berlusconi quando decise di intraprendere questo percorso anni fa ci fu proprio l’intuizione lungimirante su come sarebbe evoluto lo scenario media che ha consentito al Gruppo italiano di prepararsi al meglio per affrontare le sfide sempre più ambiziose che le grandi realtà si sarebbero trovate davanti di lì a breve. Nasce da qui il progetto di dare vita a un grande gruppo media a livello europeo che unisce operatori televisivi di rilievo di più Paesi con l’obiettivo di competere sempre più efficacemente con i giganti dello streaming e del web mantenendo però la produzione locale dei contenuti. Le sinergie, ha spiegato più volte Berlusconi, si dovranno creare a livello tecnologico, in particolare sulle piattaforme streaming ma non solo, e anche a livello pubblicitario. La direzione è tracciata.

Ricerca, innovazione e startup: la vision dell’AD Claudio Descalzi agli Eni Award 2025

“La ricerca scientifica nasce da una visione, un'ipotesi, una formulazione, un esperimento: la vera sfida è portare questi progressi dalla teoria all'applicazione pratica e su larga scala”, ha rimarcato Claudio Descalzi in occasione dell’evento per la consegna degli Eni Award 2025.

Claudio Descalzi

Eni: cosa ha detto il CEO Claudio Descalzi alla cerimonia di consegna degli Eni Award 2025

La ricerca scientifica nasce da una visione, un'ipotesi, una formulazione, un esperimento”: per l’AD di Eni Claudio Descalzi “la vera sfida è portare questi progressi dalla teoria all'applicazione pratica e su larga scala”. Lo ha sottolineato anche lo scorso 8 ottobre intervenendo alla cerimonia di consegna degli Eni Award 2025, in programma al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Insieme al Presidente di Eni Giuseppe Zafarana, Claudio Descalzi nel suo intervento ha rimarcato il valore strategico del riconoscimento che Eni assegna dal 2008 a ricercatori di eccellenza a livello mondiale per l’importanza dei loro studi nei campi dell’energia e dell’ambiente, coerentemente con l’impegno del Gruppo nel favorire la sostenibilità e l’accesso all’energia in accordo ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. “Questo premio vuole essere anche un invito a liberare il potenziale della conoscenza e trasformarlo in energia cinetica, generando soluzioni in grado di incidere concretamente sulla vita delle persone”: nel suo discorso, il CEO di Eni ha infatti ribadito l’importanza della ricerca scientifica quale leva fondamentale nell’affrontare le sfide energetiche. “La ricerca non può rimanere confinata a livello accademico, misurando il proprio valore unicamente attraverso articoli e riconoscimenti”: al contrario “deve essere aiutata ad uscire dai laboratori, contaminarsi con il mondo produttivo, per creare sviluppo, innovazione e nuove realtà imprenditoriali che puntino su tecnologie impattanti”.

Claudio Descalzi: ricercatori, aziende e istituzioni collaborino insieme per creare sviluppo

Claudio Descalzi ha quindi rimarcato la necessità di una forte collaborazione tra il mondo della ricerca e quello dell’industria: “Un impegno condiviso che coinvolga ricercatori e aziende chiamate a mettere a disposizione competenze, risorse e capitali e soprattutto condivisione del rischio. Oltre a ciò servono istituzioni che creino norme che favoriscano questo connubio”. Un passaggio chiave dell’intervento di Claudio Descalzi è stato dedicato alle startup ad alto contenuto tecnologico, che “necessitano di un ambiente che accolga e valorizzi la loro energia, senza imbrigliarla in una moltitudine di regole e norme, ancora prima che queste imprese abbiano raggiunto la maturità”. L’appello del CEO di Eni nasce dai dati attuali: “C'è una ragione evidente se la quota di startup europee tra i cosiddetti unicorni a livello globale, le società valutate almeno 1 miliardo di dollari, è scesa all'8%, mentre gli Stati Uniti contano per oltre il 60%”. Per invertire questa tendenza è fondamentale “creare un ecosistema virtuoso, dove le istituzioni competenti e le aziende già consolidate lavorino insieme per portare alla maturità le realtà più promettenti”.

Terna: boom di domande nella prima asta del MACSE

Nella prima gara del MACSE l’offerta ha superato di quattro volte la domanda: prezzi al di sotto del premio di riserva. L’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia: “Gli esiti dell’asta evidenziano una grande competizione e un forte interesse da parte del mercato”.

Terna

Terna: assegnati 10 GWh di capacità di accumulo di energia

Il 30 settembre, si è svolta la prima asta del MACSE (Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico), conclusasi con l’assegnazione di 10 GWh di capacità di accumulo, per un valore pari al 100% del fabbisogno richiesto per il Sud e le isole. L’interesse da parte del mercato si è rivelato particolarmente elevato, con le offerte che hanno superato di oltre quattro volte la domanda e un prezzo medio di assegnazione pari a 12.959 €/Megawattora-anno, ovvero di molto al di sotto del premio di riserva (fissato a 37.000 euro/Megawattora-anno). La gara è stata effettuata per quattro aree – Centro Sud, Sud e Calabria, Sicilia e Sardegna – e per ciascuna Terna ha definito i quantitativi minimi e massimi di approvvigionamento. Il processo è risultato coerente con le previsioni fatte dal gestore della rete elettrica nazionale rispetto al percorso di maturazione della tecnologia contrattualizzata tramite l’asta 2028 e dei relativi costi, la cui riduzione è stata intercettata dagli esiti dell’asta. Gli impianti aggiudicati, consistenti in batterie agli ioni di litio, dovrebbero entrare in funzione nel 2028.

Giuseppina Di Foggia: Terna in prima linea per garantire una rete elettrica resiliente, intelligente e sostenibile

Gli esiti dell’asta evidenziano una grande competizione e un forte interesse da parte del mercato. Stiamo parlando di un volume di investimenti associato stimabile in circa un miliardo di euro, che permetterà di migliorare l’integrazione delle rinnovabili”, ha commentato l’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia. La manager ha poi aggiunto: “Le prossime aste seguiranno l’evoluzione della generazione rinnovabile e dello sviluppo della rete: dal 2023 ad oggi sono già entrati in esercizio oltre 17 GW di nuovi impianti FER. Terna è in prima linea per garantire una rete elettrica sempre più resiliente, intelligente e sostenibile”. La capacità di stoccaggio approvvigionata attraverso il MACSE, la cui disciplina è stata definita dal Gruppo sulla base del d.lgs. 210/2021 e della delibera ARERA 247/23, rivestirà un ruolo chiave nell’esercizio del sistema elettrico negli anni a venire, che si presuppone saranno caratterizzati da una crescente diffusione delle fonti di energia rinnovabile non programmabile, consentendone la piena integrazione nel sistema elettrico nazionale.

Alessandro Benetton: così Benetton Formula ha rotto gli schemi della Formula 1

Alessandro Benetton: “Capita nelle aziende che si fermi la voglia di andare oltre e si smette di crescere, ma ci deve essere sempre qualcuno che deve emergere e fare la differenza e smuovere il team. Penso che le aziende durante il cambiamento debbano identificare leader capaci di fare la differenza”.

Alessandro Benetton

Benetton Formula, il ricordo di Alessandro Benetton: “Anni straordinari”

Quella di Benetton Formula è stata un’avventura che ha segnato la storia della Formula 1 ma anche quella di Alessandro Benetton, all’epoca alla guida del team, e della sua famiglia: oggi quella straordinaria storia rivive in un documentario prodotto da Slim Dogs Production in collaborazione con Sky. “Sono stati degli anni straordinari, abbiamo introdotto il lifestyle nella Formula 1, sono stati anni in cui è cambiata profondamente la sicurezza. Basta pensare a Imola ’94. La tecnologia oggi è molto più sofisticata, il mondo della comunicazione più ampio. Rimane però sempre questa grande voglia di vincere da parte dei piloti, come punto centrale”, ha raccontato Alessandro Benetton ai microfoni di “Race Anatomy” dopo il GP di Singapore. La voce dell’imprenditore impreziosisce anche il documentario “Benetton Formula”, nelle sale dei The Space Cinema il 14, 15 e 16 novembre e su Sky e NOW a partire dal 30 novembre: “È stato un ciclo straordinario che riguarda un po’ la storia della nostra famiglia, raccontata attraverso la Formula 1, e che poi a un certo punto è caduta anche per noi in una zona di comfort. Ci siamo dimenticati che il cambiamento, la discontinuità, fossero parte del nostro Dna”. Oggi, a distanza di 30 anni dagli storici trionfi mondiali del team, Benetton resta legato a quell’esperienza: “Guardo sempre con simpatia la Formula 1, guardo alla Red Bull e mi viene in mente la Benetton di quegli anni”.

Leadership e cambiamento: l’eredità degli anni in Formula 1 nelle parole di Alessandro Benetton

Parlando poi di una famosa battuta attribuita all’Avvocato Gianni Agnelli (“Ma com'è possibile che gente che fa dei pullover sia meglio di noi a fare delle macchine di Formula Uno?”), Alessandro Benetton ha spiegato che il successo di quegli anni era nel coraggio del cambiamento: “Viene più facile quando non hai niente da perdere. Quando invece la tradizione, il nome, le sicurezze, i successi passati diventano una gabbia, lì cadi nella trappola. Ecco, partivamo con tante speranze e pochi punti fermi. Questo ci ha dato il coraggio di cambiare. Oggi voglio proprio riproporre questo ragionamento all'interno del nostro Gruppo, come abbiamo fatto negli ultimi anni. Per ricordarci che anche quando pensi di aver trovato, come diceva uno scrittore, tutte le risposte, qualcuno ti cambia le domande”. L’esperienza in Formula 1 ha quindi lasciato in Alessandro Benetton una visione molto chiara del ruolo della leadership nei momenti di svolta: “Capita nelle aziende che si fermi la voglia di andare oltre e si smette di crescere, ma ci deve essere sempre qualcuno che deve emergere e fare la differenza e smuovere il team. Penso che le aziende durante il cambiamento debbano identificare leader capaci di fare la differenza. Non ne ho in mente uno per Ferrari, ma sono figure importanti che devono invogliare il team”.

Fabio Inzani: Tecnicaer Engineering menzionata dall’Osservatorio sul Merito

Tecnicaer Engineering si occupa della progettazione di grandi opere complesse, funzionali e rispettose dell’ambiente nei settori ospedaliero, educativo, sportivo, militare e penitenziario. Guidata dal Presidente Fabio Inzani, è stata menzionata dall’Osservatorio sul Merito che le ha dedicato un articolo nel giugno del 2024, in occasione dei 20 anni di attività.

Fabio Inzani

Tecnicaer Engineering: una testimonianza della passione e visione di Fabio Inzani e Stefano Bonfante

Tecnicaer Engineering nasce dall’unione delle competenze di Fabio Inzani e Stefano Bonfante. Ingegnere specializzato in progettazione ospedaliera il primo e ingegnere elettrico il secondo, nel 2004 hanno fondato un’azienda con l’obiettivo di realizzare progetti in grado di mettere al centro le persone e rispondere alle esigenze della comunità. Divenuta punto di riferimento nazionale nella progettazione integrata con sedi a Torino, Milano e Firenze, è stata protagonista di un articolo uscito nel giugno del 2024 con lo speciale distribuito durante il G7 dell’Osservatorio sul Merito. Nel tempo, Tecnicaer Engineering ha rafforzato il know-how, ampliando il proprio team multidisciplinare con cui riesce a gestire progetti particolarmente complessi in ambito sanitario, scolastico e delle grandi opere pubbliche. Tra quelli più rilevanti a cui ha lavorato l’azienda ci sono il Parco della Salute di Torino, destinato a trasformare la zona del lingotto attraverso l’integrazione di una struttura altamente tecnologica e l’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini, progettato per essere un edificio flessibile, accogliente e sostenibile.

Tecnicaer Engineering raccontata dal Presidente Fabio Inzani

Siamo in grado di operare con precisione e con strumenti innovativi, sia nel processo progettuale che di realizzazione dell’opera, sviluppando ogni ambito disciplinare, dall’inserimento nel territorio all’urbanistica, dal design alle tecnologie impiantistiche, dagli aspetti energetici alle strutture e all’ingegneria clinica, con particolare efficacia nei progetti complessi in cui l’attenzione coordinata a tutti gli aspetti del processo è fondamentale per raggiungere l’eccellenza nei risultati – sottolinea Fabio Inzani, fondatore e Presidente di Tecnicaer Engineering – L’integrazione tra le discipline e le specifiche competenze dei professionisti che lavorano in team, l’organizzazione interna, la pianificazione produttiva e un’efficace struttura di project management consentono di raggiungere elevati standard qualitativi, rispondendo ai desiderata dei committenti, nel rispetto dei tempi e del budget pianificati. Ognuno dei nostri professionisti condivide con il team la propria unicità, umana e professionale, con l’obiettivo di una progettualità che trova il miglior equilibrio fra ingegnerizzazione, estetica e benessere”.

Olbia, Atitech apre il nuovo stabilimento per il ricondizionamento dei jet privati

Atitech ha presentato il nuovo stabilimento per la manutenzione dei jet privati che sorge presso l’aeroporto di Olbia. Il Presidente Gianni Lettieri: “È una grandissima opportunità per noi come azienda, per il territorio e per i giovani”. I dipendenti sono tutti ex collaboratori di Meridiana o Air italy.

Atitech

Atitech: un nuovo polo di eccellenza nelle manutenzioni aeronautiche

Venerdì 3 ottobre, è stato presentato in Costa Smeralda un nuovo polo di eccellenza nel campo delle manutenzioni aeronautiche per jet privati. Uno stabilimento da 12mila metri quadrati che sorge nei due giganteschi hangar accanto all’aeroporto di Olbia, destinato al ricondizionamento dei business jet. I capannoni, di proprietà della Geasar, sono stati affidati ad Atitech, la più grande azienda indipendente sul mercato EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) attiva nel settore. Attualmente conta circa 50 lavoratori, tutti ex dipendenti di Meridiana o Air Italy. Reso possibile dalla visione del Presidente di Atitech Gianni Lettieri e dalla collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il progetto prevede un piano ambizioso che, a fronte di un investimento di 16 milioni di euro, punta a raggiungere una pianta organica di 330 unità dirette e oltre 100 nell’indotto.

Atitech, Gianni Lettieri: una grande opportunità per l’azienda, il territorio e i giovani

Questa è un’attività nuova ma che ha un grossissimo sviluppo – ha commentato il Presidente di Atitech Gianni LettieriÈ una grandissima opportunità per noi come azienda, per il territorio e per i giovani”. All’evento di presentazione c’era anche la Presidente della Regione Alessandra Todde, la quale ha voluto sottolineare “il passaggio importante per la Regione di vedere partire un polo in un contesto competitivo, un modello industriale che ha spazio, possibilità di crescita in un territorio come Olbia che promette innovazione e, tramite i corsi universitari, punta a trattenere talenti nella nostra terra. Si tratta di una delle tante iniziative trasformative che come Regione appoggiamo per dare il segno che qui in Sardegna si sta bene e che si può crescere”. Presenti inoltre il numero uno dell’Enac Pierluigi Di Palma ed altri esponenti del mondo imprenditoriale italiano e internazionale. Grazie anche al patrimonio di professionalità rappresentato dai tecnici che si sono formati sull’isola, il settore presenta grandi prospettive.

Fondazione Amplifon: la Onlus presieduta da Susan Holland sbarca in Spagna con “Ciao!”

Dopo il successo riscosso in Italia, Fondazione Amplifon ha esteso il progetto “Ciao!” in Francia, Svizzera, Portogallo e Australia: dal 1° ottobre è partito anche in Spagna. La Presidente Susan Holland: “Per la prima volta, avviamo un progetto in sinergia con Fundación GAES”.

Susan Holland

La Onlus guidata da Susan Holland avvia “Ciao!” a Barcellona

Nata nel 2020 durante il periodo del lockdown per la pandemia da COVID-19, l’iniziativa “Ciao!” voleva inizialmente dare agli ospiti delle RSA l’opportunità di tenersi in contatto con le proprie famiglie. In seguito, il progetto si è arricchito di tanti eventi e attività pensate per migliorare la vita degli anziani attraverso la tecnologia. Viaggi virtuali, concerti, lezioni di yoga: così i residenti di oltre 280 RSA tra Italia, Francia, Svizzera, Portogallo e Australia stanno riacquisendo un senso di comunità, tornando a essere parte attiva della società. Visto il riscontro positivo di questi anni, Fondazione Amplifon ha di recente lanciato “Ciao!” anche in Spagna. Grazie alla partnership con Fundación GAES Solidaria, a inizio ottobre la Onlus presieduta da Susan Holland ha avviato il progetto presso due residenze sanitarie assistenziali di Barcellona – la Residenza Vallbona e la Residenza Jaume Batlle – coinvolgendo oltre 200 anziani.

Susan Holland: i valori alla base del progetto

Con l’avvio di “Ciao!” in Spagna, estendiamo la presenza internazionale della Fondazione a un Paese molto importante per il nostro Gruppo, in linea con il DNA globale di Amplifon”, ha dichiarato Susan Holland. La manager ha poi aggiunto: “Per la prima volta, avviamo un progetto in sinergia con Fundación GAES, una fondazione nostra gemella, profondamente radicata e riconosciuta in Catalogna e in tutta la Spagna. Insieme, condividiamo i valori di inclusione sociale e solidarietà alla base di questo progetto”. L’iniziativa, che riflette appieno i valori della fondazione con lo scopo di promuovere l’inclusione sociale e restituire qualità alla vita delle persone più fragili della società, ha riscosso un grande successo in Italia. Nel 2023, Fondazione Amplifon ha quindi deciso di estenderla a livello internazionale. “Ciao!” non è però l’unica iniziativa nato in seno alla Onlus, che nel 2024 ha investito 4 milioni di euro per otto progetti, raggiungendo ben 26.000 beneficiari diretti.

Fabrizio Ruggiero al Meeting di Rimini: l’articolo 46 “è una grande opportunità”

Fabrizio Ruggiero, AD di Edenred Italia, è stato intervistato da “Askanews” nel corso della 46esima edizione del Meeting di Rimini lo scorso agosto. Il manager si è soffermato sull’importanza dell’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione come un modo per migliorare la rappresentanza dei lavoratori nelle aziende, sottolineando l’importanza del welfare come strumento per incrementare il loro benessere e la produttività aziendale.

Fabrizio Ruggiero

Fabrizio Ruggiero: l’opportunità rappresentata dall’articolo 46 della Costituzione

All’interno della cornice della 46esima edizione del Meeting di Rimini, che si è tenuto dal 22 al 27 agosto, l’AD di Edenred Italia Fabrizio Ruggiero ha rilasciato un’intervista ad “Askanews”. L’azienda è leader in Italia del settore del welfare aziendale e, con oltre 40 anni di esperienza maturata nel settore, concentra il proprio sviluppo su una strategia incentrata sul miglioramento del benessere in azienda. “Oggi è l’occasione per approfondire l’implementazione dell’articolo 46 della Costituzione — ha ribadito Fabrizio Ruggiero — che definisce in maniera migliore come dare rappresentanza a lavoratori e alle associazioni all’interno del mondo dell’impresa”. 

Fabrizio Ruggiero: il benessere dei lavoratori come leva per la crescita produttiva

Secondo Fabrizio Ruggiero, il benessere dei lavoratori è uno strumento concreto per migliorare anche le performance aziendali. In questa ottica, nell’eventuale attuazione dell’articolo 46 della Costituzione “vediamo una grande opportunità data da questa legge nel consentire la possibilità di nominare responsabili dei piani di welfare, ovvero persone che possano occuparsi dell’attuazione del welfare in azienda — ha aggiunto Fabrizio Ruggiero — e di come le politiche di benessere dei dipendenti portino anche ad miglioramento di produttività e dei risultati aziendali”.

Italgas, Paolo Gallo: “Biometano e idrogeno per un futuro energetico sostenibile”

Paolo Gallo è stato confermato lo scorso maggio come Amministratore Delegato di Italgas per il suo quarto mandato consecutivo, con la nomina arrivata dal nuovo Consiglio di Amministrazione dopo l’assemblea dei soci a Torino. A presiedere il Gruppo Paolo Ciocca, mentre la strategia per i prossimi anni punta a rafforzare il ruolo di Italgas come protagonista della transizione energetica digitale del Paese.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: nasce un’unica Italgas, avanti su biometano e idrogeno

È un quarto mandato molto sfidante, non solo per me ma per tutto il Consiglio di Amministrazione”, aveva dichiarato Paolo Gallo lo scorso maggio, sottolineando l’importanza del processo di integrazione con 2i Rete Gas, un’operazione del valore complessivo di oltre 5 miliardi di euro che ha portato alla nascita di un’unica entità legale e di un unico sistema informativo. “Avremo una rete di 150mila chilometri che coprirà ancora più capillarmente l’Italia. Dobbiamo essere organizzati per gestire al meglio due società che diventano una sola”, aveva aggiunto. Nel futuro di Italgas non ci sarà solo il metano, ma anche nuove molecole energetiche come biometano, idrogeno e gas sintetici. “Il biometano è una realtà. Noi abbiamo ricevuto oltre 300 richieste di preventivo per connessione. C’è molto fermento nella realizzazione di nuovi impianti o di upgrade, con biogas che diventa biometano”, aveva spiegato Paolo Gallo, annunciando che tra gli obiettivi del nuovo mandato c’è quello di promuovere la realizzazione di nuovi impianti in tutta Italia.

Paolo Gallo: Italgas accelera sull’idrogeno verde

Italgas è pronta anche a testare sul campo il potenziale dell’idrogeno verde. Prima dell’estate, Paolo Gallo aveva annunciato la messa “in esercizio del progetto pilota in Sardegna, che farà vedere che un’economia sull’idrogeno verde si può realizzare”. Sul fronte finanziario, l’assemblea ha approvato i conti 2024, chiusi con un utile netto di oltre 506 milioni di euro. Gli azionisti riceveranno un dividendo di oltre 40 centesimi per azione, in crescita del 15,3% rispetto all’anno precedente. Un segnale di solidità e continuità per un Gruppo che continua a innovare, investendo su digitale e neutralità tecnologica per affrontare le sfide della decarbonizzazione.

Diversità nei team aziendali, il punto di vista di Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri, General Counsel e membro del CdA di Meridie e Atitech, ha condiviso la sua visione sulla leadership femminile e sulla diversity nelle aziende, oggi temi sempre più centrali nel panorama economico e sociale italiano.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri su leadership femminile e inclusione

Annalaura Lettieri ha sottolineato come una leadership inclusiva e diversificata rappresenti un fattore chiave per la crescita e l’innovazione delle aziende. “Da figlia di un imprenditore che promuove diverse iniziative per il sociale, ho imparato fin da giovane l’importanza di valorizzare le differenze e promuovere l’uguaglianza di opportunità all’interno di un team di lavoro”, ha raccontato. Secondo la manager, la diversità – che sia di genere, di età, background culturale ed esperienze professionali – arricchisce i team, favorendo dinamiche più creative e innovative. Le donne, in particolare, apportano una prospettiva unica e preziosa alla leadership aziendale. Ed è proprio sulle donne che Annalaura Lettieri si è soffermata mettendo in luce la loro capacità di ascolto, problem solving e gestione delle relazioni, strumenti fondamentali per creare un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo. Le leader femminili tendono inoltre a privilegiare una visione sostenibile e a lungo termine, bilanciando il benessere dei collaboratori con gli obiettivi strategici dell’azienda.

Annalaura Lettieri: diversity e innovazione, le chiavi del successo

La diversity “favorisce la creazione di soluzioni innovative e in grado di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più globale e diversificata – ha ribadito Annalaura lettieriLa capacità di mettersi nei panni degli altri e di comprendere le diverse prospettive ed esigenze dei clienti è un vantaggio competitivo fondamentale in un mercato sempre più concorrenziale e dinamico”. La leadership femminile e la diversity rappresentano leve strategiche per promuovere innovazione, creatività e crescita sostenibile. Un approccio che, secondo la manager, rappresenta anche una strada privilegiata verso una società più inclusiva e un futuro migliore.

Samuele Frosio: McFIT, dal Cinema Vittoria a una palestra all’avanguardia nel segno della bellezza

Samuele Frosio: il centro fitness di McFIT a Novara, costruito nel vecchio Cinema Vittoria, conserva la bellezza intrinseca del luogo, creando uno spazio di aggregazione e un centro culturale per la città.

Samuele Frosio

Samuele Frosio: la bellezza al centro della palestra McFIT di Novara

Intervenendo all’inaugurazione della palestra della catena di fitness nella città di Novara, Samuele Frosio ha rimarcato come “la riqualificazione di uno spazio simbolico come lo storico Cinema Vittoria, che da sempre ha rappresentato un centro culturale di aggregazione, sintetizza lo spirito del nostro progetto McFIT”. Presentata lo scorso giugno e seguita da cinque giorni di OpenDoors gratuiti, la palestra è stata costruita nella struttura del vecchio cinema della città, restituendo uno spazio di fitness all’avanguardia, ma che conserva e rispetta quegli aspetti di bellezza caratteristici del luogo. “Per questo motivo — ha specificato Samuele Frosio — il tema della bellezza non poteva non essere preso in considerazione dal punto di vista umano nella creazione di un luogo dove le persone possono sentirsi protagoniste del proprio percorso. La bellezza aiuta a renderci migliori e a cambiare il mondo”.

Samuele Frosio: la palestra di Novara come punto di riferimento per la città

Presente all’inaugurazione non solo l’Amministratore Unico di RSG Group Samuele Frosio, ma anche due protagonisti del mondo dello sport e del benessere, ovvero Giorgio Malan, medaglia di bronzo nel pentathlon moderno alle Olimpiadi di Parigi 2024, e Giulia Calcaterra, atleta e content creator. La palestra McFIT di Novara si estende in uno spazio all’avanguardia di 1.400 metri quadrati, dotato di moderni strumenti per il training e progettato con un design che possa esaltare il contesto architettonico della comunità. Samuele Frosio ha infatti dichiarato: “Restituire valori alla città di Novara attraverso luoghi che respirano dell’anima stessa culturale della città significa offrire non solo una palestra, ma un punto di riferimento accessibile, motivante e contemporaneo”.

Riva Acciaio: un’azienda all’avanguardia nel settore dell’acciaio

Specializzata nella realizzazione di prodotti lunghi e nell’acciaio di qualità, Riva Acciaio è una delle più grandi realtà siderurgiche italiane: i suoi prodotti riforniscono i settori della meccanica, dell’automotive e del movimento terra.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: innovazione e qualità nel settore siderurgico

Fondata da Emilio e Adriano Riva nel 1954, Riva Acciaio è tra le più importanti realtà siderurgiche italiane. Controllata da Riva Forni Elettrici, raggruppa al suo interno le attività di Gruppo Riva, uno dei maggiori operatori siderurgici in Europa. L’azienda è specializzata nella realizzazione di prodotti lunghi e acciai di qualità. In questo segmento di mercato vanta una leadership consolidata, sostenuta da oltre 70 anni di esperienza nel settore. I comparti merceologici riforniti da Riva Acciaio comprendono la meccanica, l’automotive e il movimento terra, che esigono standard qualitativi particolarmente elevati. Tra i suoi punti di forza c’è la grande attenzione al tema dell’innovazione tecnologica. Presso l’avanzato laboratorio di ricerca e sviluppo situato all’interno dello stabilimento di Lesegno (CN), dove sono presenti apparecchiature innovative come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”, vengono portati avanti importanti progetti insieme a centri universitari e di ricerca.

La storia di Riva Acciaio dal 1954 agli anni ‘80

Riva Acciaio è considerato il nucleo storico di Gruppo Riva. L’azienda è nata negli anni ’50 su iniziativa di Emilio Riva e di suo fratello Adriano, che captarono le grandi prospettive di sviluppo del settore siderurgico nell’Italia del dopoguerra. In un Paese bisognoso di essere riscostruito, i fratelli Riva diedero vita alla Riva & C. s.a.s., una società inizialmente dedicata al commercio di rottami ferrosi. Fatto il passaggio da “fornitore” a “produttore”, con il primo stabilimento di Caronno Pertusella, l’azienda si sviluppa rapidamente grazie a una strategia basata su qualità, innovazione e crescita. Dopo aver realizzato una fabbrica all’avanguardia con una capacità di gran lunga superiore alla media, continua a incrementare la produzione fino ad arrivare a produrre nel 1962 circa 190mila tonnellate di acciaio. Negli anni ’60, introduce sul mercato una novità rivoluzionaria che consentirà di migliorare la resa del ciclo produttivo e ridurre i costi: la colata continua curva a tre linee. Gli anni ’70 e ’80 sono, invece, caratterizzati da una serie di acquisizioni che porteranno, oltre alla crescita sul territorio italiano, anche all’espansione all’estero, e quindi all’affermazione della realtà come uno dei più grandi operatori siderurgici europei.

Pasqualino Monti: Enav guida la trasformazione del traffico aereo con efficienza e tecnologia

Intervistato alla seconda edizione dell’evento “In Motion” di “Forbes Italia”, Pasqualino Monti, AD di Enav, ha evidenziato la centralità dell’azienda nella gestione del traffico aereo in Italia e in Europa, punto di riferimento globale grazie all’esportazione della propria tecnologia.

Pasqualino Monti

Pasqualino Monti: il ruolo di Enav in Italia e nel mondo all’evento “In Motion”

L’AD di Enav Pasqualino Monti, alla guida della società leader della gestione del traffico aereo in Italia e miglior service provider d’Europa, è stato intervistato in occasione dell’evento “In Motion”, giunto alla seconda edizione e organizzato da “Forbes Italia”, che si è tenuto lo scorso 1° ottobre a Roma. “Enav in Italia gestisce lo spazio aereo nazionale e quindi il traffico aereo, per cui ha in pancia una tecnologia che le consente di essere oggi uno dei service provider più efficienti in Europa”, ha rimarcato Pasqualino Monti. Per quanto riguarda il mercato internazionale, l’azienda concentra le proprie attività in 85 Paesi, esportando la propria tecnologia “per cercare di soddisfare le esigenze di un mercato globale che richiede sempre di più efficienza”. 

Pasqualino Monti: il piano di crescita di Enav si basa su innovazione, sostenibilità ed espansione

Sotto la guida di Pasqualino Monti, il piano di crescita di Enav si sviluppa seguendo diverse linee. L’innovazione tecnologica rappresenta un aspetto cruciale: Enav persegue l’ammodernamento delle infrastrutture, con la transizione da quattro a due Acc, l’installazione di torri di controllo digitali gestite da remoto e soluzioni indirizzate al cloud e all’IA per ICT. Accanto alla linea dell’innovazione, però, corre parallela quella della sostenibilità ambientale: è stata raggiunta infatti la carbon neutrality attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e l’efficientamento energetico degli impianti. La visione manageriale di Pasqualino Monti guida Enav sia verso l’espansione in nuovi mercati in forte ascesa, con l’inaugurazione di nuove sedi in India, Brasile e Arabia Saudita entro un anno, sia verso nuovi settori, come quello dei droni. Nello specifico, l’azienda si pone l’obiettivo di consolidare la propria leadership anche in ambito droni, non solo come fornitore, ma anche attraverso la creazione di un ecosistema intelligente e uno spazio aereo dedicato.

Comtel, Fabio Lazzerini: “Le persone sono il nostro principale asset”

Comtel accelera la sua traiettoria di crescita. Dopo la quotazione in Borsa del 19 febbraio, l’azienda – da 30 anni protagonista in Italia nell’integrazione di sistemi ICT e tecnologie per la comunicazione – punta ora a un’espansione sempre più ampia, anche oltre i confini nazionali. A delineare la visione strategica è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabio Lazzerini, intervistato per la rubrica “Italpress Economy”.

Comtel

Comtel accelera sulla crescita: Piano Industriale ambizioso e nuove acquisizioni

Abbiamo un Piano Industriale abbastanza aggressivo e un piano di crescita importante. L’obiettivo è aumentare sensibilmente fatturato e redditività. Per questo ci siamo quotati: per essere più trasparenti e per assoggettarci volontariamente alle regole della massima trasparenza”, ha spiegato l’AD. La strategia di sviluppo di Comtel non si limita alla crescita organica. L’azienda sta infatti valutando nuove acquisizioni sul mercato, in linea con le promesse fatte agli investitori. “Abbiamo ancora delle operazioni all’orizzonte, stiamo continuando a guardare aziende che sono sul mercato e che sono disponibili ad essere acquisite – ha fatto sapere Fabio LazzeriniÈ una fase interessante perché ci sono molte aziende che sono nate negli anni del boom dell’information technology e dove adesso c’è un ricambio generazionale che non necessariamente porta una continuità aziendale”. Un passaggio chiave in questa fase di espansione è stata l’acquisizione, lo scorso luglio, di una divisione di NEC. Un’operazione resa possibile anche grazie alla recente quotazione: “L’aggiudicazione di questa azienda – ha spiegato il manager – è avvenuta anche perché siamo quotati in Borsa, perché ci ha dato una certificazione di serietà. Abbiamo esteso, per la prima volta nella storia di Comtel, la nostra operation anche all’estero”.

Comtel: persone e sostenibilità al centro

Fabio Lazzerini ha inoltre sottolineato il ruolo centrale delle persone nel successo dell’azienda: “Per noi le persone sono l’asset fondamentale”. Comtel ha infatti avviato diversi programmi di welfare e formazione, tra cui Com.talent, un’Academy dedicata ai neodiplomati che entrano in azienda, seguono un percorso formativo e vengono poi certificati. La sostenibilità è un altro pilastro della strategia aziendale. “I nostri magazzini a San Donato Milanese sono tutti dotati di pannelli fotovoltaici, c’è attenzione al recupero e le tecnologie non vengono buttate ma riciclate, magari donate alle istituzioni; abbiamo avuto una serie di iniziative di trasparenza interna, di mobilità interna, di parificazione della remunerazione tra uomini e donne – ha spiegato l’AD – Tutto questo perché dobbiamo attrarre persone di valore proprio perché il capitale umano è una parte importante”. Comtel, ha ricordato il manager, utilizza già l’Intelligenza Artificiale nei processi interni – dai bandi di gara alla gestione delle chiamate dei clienti – non come strumento di riduzione dei costi, ma di efficienza. “Stiamo introducendo l’Intelligenza Artificiale come strumento da affiancare alle soluzioni tecnologiche per educare le aziende che la adottano ad utilizzarla nel migliore dei modi”, ha rimarcato. A conferma dell’approccio multidisciplinare e innovativo di Comtel, Fabio Lazzerini ha infine ricordato l’ingresso dell’azienda nella Fondazione Anthem, dove il mondo dell’ingegneria incontra quello medicale per esplorare come le nuove tecnologie possano contribuire al benessere e alla salute.

Paolo Arrigoni: “L’Italia ha tutti i requisiti per centrare gli obiettivi del 2030”

La transizione energetica e le strategie per accompagnare imprese e artigiani verso un futuro sostenibile sono stati i temi al centro della XXI edizione dell’“Energies and Transition High School” di Confartigianato Imprese, in programma dall’1 al 3 ottobre a Domus de Maria (Cagliari). Tra gli ospiti, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE - Gestori Servizi Energetici.

Paolo Arrigoni

Transizione energetica, Paolo Arrigoni: “Italia a buon punto

L’evento, organizzato in collaborazione con i consorzi energia Caem, CEnPI e Multienergia, ha riunito istituzioni, esperti, accademici e rappresentanti del mondo produttivo per fare il punto su sfide e opportunità legate al nuovo scenario energetico globale. Tra i presenti, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE - Gestore dei Servizi Energetici, che ha illustrato lo stato dell’arte della transizione italiana e le prospettive al 2030. “La transizione energetica in Italia è a buon punto – ha dichiarato il Presidente – Nel 2024 le fonti rinnovabili hanno coperto il 41,4% dei consumi elettrici, con una potenza installata di 79 GW a fine agosto. L’obiettivo per il 2030 è di raggiungere 131 GW e la traiettoria è positiva”. Paolo Arrigoni ha sottolineato come, accanto alle rinnovabili, un ruolo fondamentale sia giocato dall’efficienza energetica. Proprio in questa direzione si inserisce l’aggiornamento del Conto Termico, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e operativo dall’inizio del 2026: uno strumento da 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 destinati alla Pubblica Amministrazione e 500 ai privati. Il nuovo quadro normativo prevede incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, ma anche per il settore terziario e i privati, che potranno beneficiare di contributi a fondo perduto per sostituire gli impianti di climatizzazione e migliorare l’efficienza dei consumi.

Paolo Arrigoni: “Obiettivi 2030 raggiungibili

La convention di Confartigianato ha acceso i riflettori sui temi più rilevanti per il futuro delle micro e piccole imprese italiane: dalle ricadute dei cambiamenti climatici ai costi energetici, passando per le opportunità legate alle nuove tecnologie e al mix di fonti, rinnovabili e nucleare. Il confronto, arricchito da esperti, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti, ha evidenziato come la transizione green rappresenti non solo una sfida, ma anche un’opportunità strategica per il Made in Italy. “Il paniere degli strumenti si allarga, e ci sono novità molto importanti – ha concluso Paolo ArrigoniDobbiamo essere positivi: l’Italia ha tutte le condizioni per centrare con successo gli obiettivi al 2030”.

Eni e CFS, Claudio Descalzi: così la fusione nucleare diventa una realtà industriale

Claudio Descalzi: “In un contesto come quello attuale di crescente domanda di energia, Eni sostiene lo sviluppo dell’energia da fusione come nuovo paradigma energetico in grado di produrre energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile”.

Claudio Descalzi

Energia del futuro: l’impegno di Claudio Descalzi e di Eni nella fusione nucleare con CFS

Eni, guidata da Claudio Descalzi, ha siglato un accordo di acquisto di energia (Power Purchase Agreement - PPA) da oltre 1 miliardo di dollari con Commonwealth Fusion Systems (CFS) ampliando la partnership strategica che prosegue da diversi anni per la commercializzazione dell’energia da fusione: al centro dell’accordo l’acquisto da parte di Eni di energia elettrica decarbonizzata prodotta da ARC, primo impianto a fusione nucleare su scala industriale da 400 MW che CFS sta realizzando nella contea di Chesterfield, in Virginia (USA). L’allaccio alla rete elettrica è previsto all’inizio del prossimo decennio. È il secondo accordo di fornitura di energia che CFS ha sottoscritto in tre mesi per la sua centrale a fusione su scala industriale in grado di immettere elettricità in rete: una tappa cruciale nella transizione verso fonti energetiche pulite, come ha ricordato in diverse occasioni anche l’AD di Eni Claudio Descalzi.

Energia da fusione: la vision di Claudio Descalzi e di Eni

Nel sottolineare il valore del progetto, l’AD Claudio Descalzi ha ribadito che “questa collaborazione strategica, con un impegno tangibile per l’acquisto di energia da fusione, segna un momento di svolta in cui la fusione diventa una prospettiva industriale effettiva”. Eni guarda da anni in questa direzione: nel 2018, la decisione di investire in CFS mettendo a disposizione il proprio know-how tecnologico e ora l’acquisto di energia da fusione, a riprova del forte impegno nel “rendere l’energia da fusione una realtà promuovendo l’industrializzazione per un futuro energetico più sostenibile”. Lo ha rimarcato l’AD Claudio Descalzi: “In un contesto come quello attuale di crescente domanda di energia, Eni sostiene lo sviluppo dell’energia da fusione come nuovo paradigma energetico in grado di produrre energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile”.

Pier Silvio Berlusconi: MFE rivoluziona il settore media in Europa

Pier Silvio Berlusconi: “MFE ha un progetto industriale concreto. Vogliamo costruire un polo paneuropeo del broadcasting e dei media capace finalmente di resistere e competere con i giganti del web”.

Pier Silvio Berlusconi

A Berlino l’incontro tra Pier Silvio Berlusconi e il Ministro Wolfram Weimer

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE - MEDIAFOREUROPE, porta avanti il progetto del primo grande broadcaster mediatico europeo. Come ribadito in diverse occasioni, l’iniziativa punta a potenziarne ulteriormente la presenza nel settore internazionale, guardando verso l’obiettivo di un network capace di competere con i giganti del web. Direzione confermata anche dall’OPA sulla TV tedesca ProSiebenSat.1, in cui MFE ha raggiunto una partecipazione del 75,67%. Tale passo accresce la presenza del Gruppo in Europa, in particolare in cinque mercati cruciali (Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera) con potenzialità di oltre 100 milioni di spettatori come bacino di utenza. “MFE ha un progetto industriale concreto. Vogliamo costruire un polo paneuropeo del broadcasting e dei media capace finalmente di resistere e competere con i giganti del web”, così il CEO a margine dell’incontro con Wolfram Weimer, Ministro della Cultura e dei Media, tenutosi a Berlino presso la Cancelleria Federale. “Siamo fermamente convinti che la Germania sia il punto di partenza fondamentale per qualunque progetto di sviluppo europeo”, ha aggiunto in merito Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi guida MFE in Europa: l’eco sulla stampa nazionale ed estera

A seguito dell’incontro istituzionale con Pier Silvio Berlusconi, il Ministro della Cultura e dei Media Wolfram Weimer ha espresso soddisfazione per gli impegni assunti dal Gruppo. “L'indipendenza editoriale è di centrale importanza e non deve essere toccata. Siamo su questo pienamente d’accordo: una buona base per un impegno di successo nel mercato tedesco dei media”, ha dichiarato il Ministro: “Siamo lieti che MFE onori questi impegni. Se ora da Monaco di Baviera nascerà una grande piattaforma paneuropea, sarà una buona notizia”. Gli sviluppi sul progetto hanno trovato ampio spazio sulla stampa nazionale ed estera, con diverse testate che ne hanno evidenziato la portata. Non sorprende, infatti, come la validità dell’iniziativa sia stata presa in analisi, anche in passato, da numerose realtà che ne hanno sottolineato l’importanza anche in un’ottica di supporto verso il settore e il relativo indotto. Nello specifico dell’operazione su ProSiebenSat.1, MFE ha già ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni dalla Baviera, puntando ora a potenziare la produzione di contenuti locali, valorizzare l’occupazione e investire in nuove figure professionali, come fatto in passato. “La libertà editoriale e giornalistica, con il pluralismo che dà voce a tutti, resta per noi un valore fondamentale. Vogliamo offrire una televisione sempre più nazionale, su misura per il pubblico tedesco, con più informazione, più intrattenimento e più fiction”, ha evidenziato Pier Silvio Berlusconi in conclusione.

Diana Bracco: il contributo alla valorizzazione del ritratto di Tintoretto esposto in Giappone

In qualità di Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Expo di Osaka 2025, Gruppo Bracco, guidato da Diana Bracco, ha offerto un contributo cruciale per l’esposizione del ritratto di Itō Mancio: come obiettivo, la diffusione dell’eccellenza dell’Italia in ambito culturale e scientifico.

Diana Bracco

Diana Bracco: il contributo del Gruppo Bracco per l’esposizione del quadro di Tintoretto all’Expo di Osaka 2025

“La prima missione dal Giappone all’Italia. Il ritratto di Itō Mancio tra arte, cultura e scienza” è stato il nome del convegno che si è svolto lo scorso 16 aprile presso il Padiglione Italia dell’Expo di Osaka 2025, evento che si tiene dal 13 aprile al 13 ottobre. Sotto la guida di Diana Bracco, il Gruppo Bracco è stato Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale e il suo contributo è stato fondamentale per esporre il quadro dipinto da Tintoretto nel 1585, ritraente il capo della prima missione diplomatica giapponese in Europa. “Il concept rappresenta un’opportunità unica per far conoscere l’eccellenza del nostro Paese in ambito culturale, artistico, scientifico e tecnologico”, ha aggiunto Diana Bracco, intervenuta in video da Milano.

Diana Bracco: il quadro raffigurante Itō Mancio come simbolo di unione

“La campagna diagnostica non invasiva su Itō Mancio propone al grande pubblico un viaggio sorprendente all’interno del dipinto, entrando grazie alla scienza negli strati nascosti nell’opera, sollevando i veli del tempo e svelando così misteri dell’arte”, ha dichiarato Diana Bracco. A margine dell’attuale contesto politico e sociale internazionale, come motto dell’Expo di Osaka il Giappone ha scelto “Uniti nella diversità”, espressione che presenta una forte carica simbolica. Per questo, la scelta dell’opera esposta al Padiglione Italia è altrettanto significativa, poiché il soggetto ritratto fu protagonista della prima Missione Tenshō inviata in Europa e in Italia per portare gli omaggi al Papa tra il 1582 e il 1585. Il dipinto di Tintoretto è stato sottoposto a una minuziosa campagna di indagini diagnostiche non invasiva prima di essere esposto, come ha specificato Diana Bracco, grazie al contributo della Fondazione Bracco.

Flavio Cattaneo: collaborazione tra settore pubblico e privato per investimenti sostenibili

Flavio Cattaneo è intervenuto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e alla UN High Level Week, promuovendo una collaborazione tra pubblico e privato per consolidare le infrastrutture per la transizione energetica e parlando di leadership resiliente e sostenibilità.

Flavio Cattaneo

Flavio Cattaneo: collaborazione tra pubblico e privato per spingere la sostenibilità

La nostra partecipazione all'ottantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite e alla UN High Level Week riflette il costante impegno di Enel per un futuro a zero emissioni”, ha ribadito l’Amministratore Delegato di Enel Flavio Cattaneo. Ai due eventi hanno partecipato leader provenienti da tutto il mondo e il manager è intervenuto nel corso di importanti incontri, nei quali ha promosso la partnership tra settore pubblico e privato con il fine di aumentare gli investimenti sostenibili e la crescita inclusiva, fondamentali per migliorare le infrastrutture di rete e puntare sulle energie rinnovabili. Sotto la guida di Flavio Cattaneo, Enel ha ribadito il suo impegno per la transizione energetica, promuovendo collaborazioni strategiche e un’economia globale resiliente. 

Flavio Cattaneo: dall’”Un Global Compact” al “Dilemmas Forum”

Al fine di stimolare la transizione energetica anche in quei Paesi emergenti “servono, infatti, politiche trasparenti, quadri normativi che tengano conto dei rischi climatici e processi autorizzativi semplificati — ha dichiarato Flavio Cattaneo — è in questo modo che si può realizzare una transizione energetica giusta e a prova di futuro". Tra gli altri eventi a cui Enel ha preso parte anche l’“UN Global Compact”, una tavola rotonda organizzata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, con focus sull’accelerazione di finanziamenti e investimenti del settore privato per una crescita economica più sostenibile. “Dilemmas Forum” è l’iniziativa organizzata da Global Compact Legal Council, e co-presieduto da Enel, a cui ha partecipato Flavio Cattaneo per discutere sui temi relativi alla leadership responsabile e alla sostenibilità, consolidando un business resiliente e la creazione di valore nel lungo periodo.

Università LUMSA: un arricchimento reciproco con il LUMSA University Africa Center

In occasione dell’evento “Educazione, competenze e crescita in Africa ed Europa”, l’Università LUMSA ha presentato il LUMSA University Africa Center, per favorire la cooperazione e la formazione tra Europa e Africa e promuovere l’arricchimento di studenti e studentesse di entrambi i continenti.

Università LUMSA

Università LUMSA: LUMSA University Africa Center, i dettagli del progetto

 “Siamo molto lieti di aprire la nostra università a questo nuovo grande interesse per l’Africa, con il nostro stile: un percorso reciproco, proprio perché le relazioni arricchiscono entrambi i contraenti”, ha dichiarato il Rettore dell’Università LUMSA Francesco Bonini lo scorso 15 settembre, in occasione dell’evento “Educazione, competenze e crescita in Africa ed Europa”, ospitato nella sede romana dell’università. L’iniziativa si è prefissata lo scopo di tirare le somme sulla cooperazione tra Europa e Africa e di discutere dei progetti sulla formazione dei giovani africani. In questo contesto, è stato presentato il LUMSA University Africa Center, un approccio per creare valore e sviluppo attraverso l’educazione e la formazione. Presso il campus romano dell’Università LUMSA, infatti, è stato già avviato il progetto attraverso attività di ricerca e, soprattutto, di formazione, con un programma di dieci borse di studio per la partecipazione a un’esperienza di mobilità internazionale presso The Catholic University of Eastern Africa. 

Università LUMSA: un arricchimento per studenti e studentesse italiani ed africani

“Quello che vogliamo testimoniare, anche a partire dalla nostra identità, è proprio un’attenzione all’Africa — ha evidenziato il Rettore dell’Università LUMSA — che diventa arricchimento anche per noi, oltre che per questo continente, che rappresenta il nostro futuro e rappresenta anche il nostro presente”. Con una proiezione al 2025 di 2,5 miliardi di abitanti, l’Africa possiede un alto tasso demografico, in totale controtendenza rispetto all’Europa. A margine di questo dato, l’Africa può diventare un partner cruciale per il vecchio continente che, in cambio, può restituire educazione, formazione e sviluppo. Il LUMSA University Africa Center, in quest’ottica, opera nell’interesse di studenti e studentesse sia italiani che africani, “proprio perché possono fare delle esperienze concrete — ha concluso il Rettore dell’Università LUMSA — per vivere un mondo che sia di prosperità e di pace finalmente per tutti”.

Serenissima Ristorazione, Mario Putin: oltre tre decenni di crescita e innovazione

Nel 1986, Mario Putin acquisì le quote di maggioranza di Serenissima Ristorazione, avviando un percorso di grande crescita, culminato con l’affermazione dell’azienda quale leader nel settore della ristorazione collettiva.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: un big della ristorazione collettiva grazie alla visione imprenditoriale di Mario Putin

Serenissima Ristorazione è uno dei maggiori player italiani nel settore della ristorazione collettiva e commerciale. A guidare la sua crescita negli ultimi 30 anni è stato il Presidente Mario Putin, che rilevò l’azienda a metà degli anni ’80 trasformandola in una realtà di grande successo attiva su tutto il territorio nazionale. Con sede a Vicenza e un organico composto da oltre 10.500 collaboratori e collaboratrici, è la capogruppo di 14 società collegate, diffuse in Italia, Europa e America. La sua offerta interessa diversi segmenti della ristorazione, ovvero socio-sanitaria, scolastica, aziendale e commerciale. Tra i servizi proposti ci sono: l’allestimento e la gestione di mense, centri cottura e luoghi ristoro; la produzione e distribuzione di pasti, piatti pronti e semilavorati; la pianificazione della logistica; la gestione di bar, self-service e distributori automatici. L’azienda è specializzata nella progettazione e nello sviluppo di servizi di ristorazione flessibili e personalizzati, che consentono di soddisfare le specifiche necessità di ogni cliente.

I valori trasmessi da Mario Putin all’interno di Serenissima Ristorazione

Fin da quando prese in mano le redini dell’azienda, Mario Putin impostò alcuni valori fondamentali: la qualità, l’innovazione e la sicurezza. Sono numerose le certificazioni che testimoniano l’impegno di Serenissima Ristorazione in tal senso. Tra queste troviamo la UNI EN ISO 9001:2015 e la UNI EN ISO 22000:2018 relative ai sistemi di gestione per la qualità e la sicurezza alimentare, la UNI EN ISO 22005:2008 sul sistema di gestione per la rintracciabilità nelle filiere agroalimentari e la UNI 11584:2021 per la progettazione di menù comuni e speciali destinati alla ristorazione collettiva pubblica e privata per le realtà. Alcune certificazioni, come la UNI 11941:2024 e la DTP 108, riguardano invece la capacità di Serenissima Ristorazione di garantire servizi di qualità anche a persone con esigenze specifiche, ad esempio i soggetti disfagici e i celiaci. Molta attenzione è, inoltre, posta sul tema della sostenibilità ambientale, dimostrata dalla UNI EN ISO 14001:2015, dalla UNI EN ISO 14040:2006 e UNI EN ISO 14044:2006, e dall’adozione dell’EMAS (sistema comunitario di ecogestione e audit), nonché dalle numerose iniziative promosse dentro e fuori l’organizzazione.

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