In qualità di Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Expo di Osaka 2025, Gruppo Bracco, guidato da Diana Bracco, ha offerto un contributo cruciale per l’esposizione del ritratto di Itō Mancio: come obiettivo, la diffusione dell’eccellenza dell’Italia in ambito culturale e scientifico.
Diana Bracco: il contributo del Gruppo Bracco per l’esposizione del quadro di Tintoretto all’Expo di Osaka 2025
“La prima missione dal Giappone all’Italia. Il ritratto di Itō Mancio tra arte, cultura e scienza” è stato il nome del convegno che si è svolto lo scorso 16 aprile presso il Padiglione Italia dell’Expo di Osaka 2025, evento che si tiene dal 13 aprile al 13 ottobre. Sotto la guida di Diana Bracco, il Gruppo Bracco è stato Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale e il suo contributo è stato fondamentale per esporre il quadro dipinto da Tintoretto nel 1585, ritraente il capo della prima missione diplomatica giapponese in Europa. “Il concept rappresenta un’opportunità unica per far conoscere l’eccellenza del nostro Paese in ambito culturale, artistico, scientifico e tecnologico”, ha aggiunto Diana Bracco, intervenuta in video da Milano.
Diana Bracco: il quadro raffigurante Itō Mancio come simbolo di unione
“La campagna diagnostica non invasiva su Itō Mancio propone al grande pubblico un viaggio sorprendente all’interno del dipinto, entrando grazie alla scienza negli strati nascosti nell’opera, sollevando i veli del tempo e svelando così misteri dell’arte”, ha dichiarato Diana Bracco. A margine dell’attuale contesto politico e sociale internazionale, come motto dell’Expo di Osaka il Giappone ha scelto “Uniti nella diversità”, espressione che presenta una forte carica simbolica. Per questo, la scelta dell’opera esposta al Padiglione Italia è altrettanto significativa, poiché il soggetto ritratto fu protagonista della prima Missione Tenshō inviata in Europa e in Italia per portare gli omaggi al Papa tra il 1582 e il 1585. Il dipinto di Tintoretto è stato sottoposto a una minuziosa campagna di indagini diagnostiche non invasiva prima di essere esposto, come ha specificato Diana Bracco, grazie al contributo della Fondazione Bracco.
