Pensare nel presente per costruire il futuro dell’energia: nella vision dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi innovazione, diversificazione e pragmatismo sono fondamentali per garantire sicurezza e sostenibilità e soddisfare una domanda in rapida crescita a livello globale.
Claudio Descalzi: come la strategia energetica di Eni riesce a coniugare presente e futuro
“Il futuro dell’energia dipende dalla domanda, perché dobbiamo pensare al presente e anche al futuro, e poi da un’offerta che deve essere diversificata, che deve coprire la domanda, ma anche pensare a una necessaria trasformazione, di un’energia che abbia la minore emissione possibile. Questo è quello che si sta facendo in tutto il mondo”: l’intervento dell’AD Claudio Descalzi lo scorso gennaio a “La Ripartenza” delinea efficacemente la direzione verso cui Eni guarda per disegnare il futuro dell’energia e l’approccio con cui il Gruppo sta affrontando le sfide sempre più complesse che le grandi realtà del settore si trovano a fronteggiare oggi, dalla rapida crescita della domanda di energia a livello globale alla necessità di garantire la sicurezza energetica, senza indietreggiare nel percorso di transizione green. Mai come oggi fondamentali secondo Claudio Descalzi sono equilibrio e pragmatismo: “L’energia è complessa, ha bisogno di investimenti, ha bisogno di un futuro dove la parola d’ordine è ‘tecnologia’, innovazione e diversificazione, pensando sempre al presente, perché se non si pensa al presente, ma si pensa di lavorare solo per il futuro, si creano disoccupazione e povertà”, aveva spiegato l’AD di Eni anche in quell’occasione.
Eni, Claudio Descalzi: pragmatismo, innovazione e visione chiara per il futuro dell’energia
Il presente, aveva inoltre fatto notare Claudio Descalzi durante l’evento, impone di pensare anche a come i progetti energetici siano sempre più legati a “grossi investimenti e grandi tempi autorizzativi, soprattutto quando si parla di una nuova offerta, di nuove tecnologie”. Basti pensare all’idrogeno verde, ai biocarburanti, agli e-fuel: “Tutto quello che è nuovo deve essere normato, soprattutto in Europa, e questo porta via molto tempo, ma soprattutto gli investimenti devono avere dei ritorni, perché non possiamo vivere di incentivi, soprattutto in un continente come quello europeo che ha margini fiscali praticamente nulli, il debito supera in quasi tutti i paesi europei il PIL di ogni Paese”. Pragmatismo dunque, sostenuto da una vision chiara e da strategie in grado di coniugare innovazione, sostenibilità e sicurezza energetica in un contesto globale in continuo mutamento. Diversificare le fonti di energia ma anche diversificare le tecnologie e le geografie: questa la direzione in cui si sta muovendo Eni, fortemente focalizzata sull’innnovazione, per riuscire a raggiungere l’obiettivo Net Zero e garantire, al contempo, la sicurezza degli approvvigionamenti e l’accesso all’energia in un mondo che vede una forte crescita demografica abbinata a un aumento generale dei consumi.
