Claudio Descalzi: Eni e UKAEA accelerano la rivoluzione dell’energia da fusione

Claudio Descalzi: “L’energia da fusione è destinata a rivoluzionare il percorso globale di transizione energetica, accelerando la decarbonizzazione dei nostri sistemi economici e industriali, contribuendo a diffondere l’accesso all’energia e a ridurre i legami di dipendenza energetica nel quadro di una transizione più equa”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: Eni punta sull’energia da fusione, l’accordo e i progetti con UKAEA

L’AD Claudio Descalzi, nel rimarcarne il valore, ha sottolineato come ponga le basi “per un ulteriore progresso verso il traguardo della fusione”. Il riferimento è all’accordo che Eni ha sottoscritto lo scorso 7 marzo con The United Kingdom Atomic Energy Authority (UKAEA), l’organizzazione nazionale del Regno Unito responsabile della ricerca e sviluppo sostenibile dell’energia da fusione: al centro, nell’ambito di un più ampio impegno congiunto in attività di ricerca e sviluppo su progetti nel campo dell’energia da fusione, anche l’avvio dei lavori per la realizzazione del più grande e avanzato impianto al mondo per la gestione del ciclo del trizio, combustibile chiave nel processo di fusione. Il recupero e riutilizzo del trizio gioca infatti un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento e generazione del combustibile nelle future centrali elettriche a fusione e sarà quindi determinante nel rendere la tecnologia sempre più efficiente. L’energia da fusione, come ha ricordato anche l’AD Claudio Descalzi, è destinata a rivoluzionare il percorso globale di transizione energetica “accelerando la decarbonizzazione dei nostri sistemi economici e industriali, contribuendo a diffondere l’accesso all’energia e a ridurre i legami di dipendenza energetica nel quadro di una transizione più equa”.

Claudio Descalzi: partnership tecnologiche internazionali di sistema come questa sono indispensabili

Il traguardo della fusione è “sempre più concreto e non così lontano nel tempo”: ne è sicuro l’AD Claudio Descalzi. E in questo percorso la realizzazione dell’impianto denominato “UKAEA-Eni H3AT (pronunciato “heat”) Tritium Loop Facility" segnerà una tappa molto importante. Il nuovo impianto sarà localizzato nella sede UKAEA di Culham (Oxfordshire, Regno Unito) e sarà completato nel 2028: progettato per essere un centro d’eccellenza mondiale, offrirà all'industria e al mondo accademico l'opportunità di studiare soluzioni innovative per processare, stoccare e riciclare il trizio. Eni, insieme a UKAEA, lavorerà inoltre allo sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia nell’ambito dell’energia da fusione, incluse iniziative di trasferimento di competenze tra le parti: in particolare, il Gruppo guidato da Claudio Descalzi metterà in campo l’esperienza acquisita nella gestione e nello sviluppo di iniziative su larga scala e collaborerà anche a de-rischiare la roadmap di progetto. “Eni è fortemente impegnata in diversi ambiti di ricerca e sviluppo di questa complessa tecnologia, nella quale ha sempre creduto in modo convinto”, ha commentato l’AD che ha già spiegato in diverse occasioni come si tratti di un processo sicuro, più pulito e virtualmente inesauribile. “Per proseguire in questo sviluppo virtuoso, partnership tecnologiche internazionali di sistema come questa sono indispensabili”, ha aggiunto l’AD riferendosi ai progetti con UKAEA: una collaborazione che combina l’esperienza della realtà del Regno Unito nella ricerca e sviluppo sulla fusione con le consolidate capacità industriali di Eni nell’ambito dell’ingegneria impiantistica, nella messa in atto e nella gestione delle attività.