Nicola Volpi, il ritratto: dall’iter formativo e professionale alla passione per l’arte

Nicola Volpi ha alle spalle oltre 30 anni di esperienza nel settore del Private Equity con operazioni guidate sia in Italia che in Europa: il manager in un'intervista a "Forbes" del 2020 ha raccontato la sua passione per l'arte e il collezionismo.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: formazione e crescita professionale dell'esperto di Private Equity

Noto per l'esperienza ultratrentennale nel Private Equity, Nicola Volpi guida oggi in qualità di CEO Movidea, società di investimento specializzata nel settore dei beni e dei servizi nel lusso di cui è anche Socio co-fondatore. Professionalmente cresciuto in Sanpaolo Finance, Investment Bank del gruppo San Paolo (oggi Banca Intesa) dove ha ricoperto il ruolo di Responsabile della divisione di Leverage Finance, nel 1987 ha organizzato il finanziamento dei primi Buy Out realizzati in Italia. Il pionierismo permea la sua carriera: nel 1995 è entrato in Schroder Ventures Italy, una delle prime realtà ad occuparsi di Private Equity in Italia. Due anni più tardi è stato scelto per diventarne partner. Dal 2005 in Permira Associati S.p.A. nel ruolo di Chief Executive Officer, è entrato successivamente nell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua gestione, Permira Italia ha portato a termine numerose operazioni di acquisizione e dismissione di aziende leader nei propri mercati: Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL, Veneta Cucine. Nicola Volpi si è laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, ha conseguito una specializzazione in Finanza presso la SDA Bocconi. Opera attualmente anche nel Consiglio di Amministrazione della Horacio Pagani S.p.A., di cui è diventato azionista nel 2013, con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita.

Nicola Volpi: la passione per l'arte e il collezionismo nell'intervista a "Forbes"

In un'intervista pubblicata su "Forbes" nel novembre 2020, Nicola Volpi si racconta in uno dei suoi lati meno conosciuti e svela la passione per l'arte e per il collezionismo. L'interesse, nato dal fortunato incontro con il grande collezionista ed esperto d'arte Giuseppe Iannaccone, lo ha portato negli anni ad acquistare opere di grande valore. "Non mi definisco un collezionista o un esperto d'arte ma tutt'al più un appassionato di arte contemporanea", ha precisato però il CEO di Movidea parlando delle due condizioni che devono verificarsi affinché scelga di investire in un'opera piuttosto che in un'altra: "La prima essenziale è che l'opera piaccia a me e a mia moglie. Non conservo opere in un caveau di una banca come alcuni grandi collezionisti, quindi dobbiamo avere il piacere di fruirne quotidianamente. Se l'opera ci piace allora mi confronto con Giuseppe Iannaccone sulla scelta anche in termini di valore dell'opera e dell'artista. Questa è la seconda condizione da verificare per battezzare l'acquisto". Acquirente ma anche committente: Nicola Volpi non si lascia infatti sfuggire "l'opportunità di commissionare un'opera direttamente all'artista che la realizza specificatamente per me". Poter conoscere l'artista, discutere con lui il progetto che ha in mente e quindi comprenderne intimamente il significato, capire la tecnica con cui dipinge o modella, fino a vedere la nascita dell'opera è per lui "un'emozione diversa". Non a caso ha commissionato tre opere anche a TV Boy, il Banksy italiano: "Un artista che vuole parlare solo con le sue opere e che tende a celarsi da una immagine pubblica".

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