Gianni Lettieri: Atitech, ancora un Natale all’insegna della solidarietà

Anche quest’anno, Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, ha dimostrato che il successo aziendale può andare di pari passo con l’attenzione verso il territorio, grazie alla mensa solidale che durante le ultime festività natalizie ha distribuito migliaia di pasti alle famiglie napoletane in difficoltà.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Atitech, un Natale di speranza per oltre 2.000 persone

A Napoli, il Natale si è tinto di solidarietà grazie alla quinta edizione della mensa solidale organizzata da Atitech. In soli 17 giorni, oltre 2.000 pasti caldi sono stati distribuiti a chi ne aveva più bisogno, un risultato importante reso possibile dall’impegno della cooperativa di giovani napoletani Klarc nella preparazione e confezionamento, nonché dal lavoro di 15 volontari dell’associazione Larsec, che si sono dedicati con entusiasmo alla distribuzione sul territorio. Promotore dell’iniziativa il Presidente di Atitech Gianni Lettieri, che per la quinta edizione ha puntato a trasmettere anche un messaggio diretto di speranza e vicinanza. Ogni pasto, infatti, era accompagnato da un biglietto con il menu del giorno e una frase beneaugurante, un piccolo gesto che ha aggiunto un tocco di umanità all’azione solidale. A supportare Atitech in questo ambizioso progetto sono state anche la cooperativa sociale Klarc, un ente specializzato in servizi educativi, assistenziali e di supporto tecnico alle pubbliche amministrazioni, e l’associazione culturale Larsec, da quasi dieci anni attiva nella rigenerazione del quartiere Secondigliano.

Crescita economica e sviluppo del territorio: la vision di Gianni Lettieri

Il Patron di Atitech Gianni Lettieri ha sottolineato l’importanza del ruolo che hanno le aziende nel rispondere anche alle necessità del territorio in cui operano. Ogni sorriso ricevuto dai beneficiari è stato percepito come un regalo prezioso e un incoraggiamento a continuare su questa strada, ha dichiarato l’imprenditore. Sotto la sua guida, Atitech non solo si è affermata come la più grande MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) indipendente del mercato EMEA, con sedi strategiche a Napoli Capodichino e Roma Fiumicino, ma ha anche rafforzato il proprio impegno nel sociale, in particolare durante l’emergenza Covid-19. Oggi, l’azienda napoletana supporta oltre 100 clienti tra compagnie aeree, enti istituzionali e governativi, ma non ha mai perso di vista il legame con la comunità locale. La mensa solidale, infatti, non è un episodio isolato, bensì parte di una strategia più ampia di responsabilità sociale che mira a fare la differenza sul territorio. “Imprenditore scugnizzo”, come lui stesso si definisce, Gianni Lettieri ha sempre portato avanti una filosofia aziendale basata sulla crescita economica, l’innovazione e la valorizzazione dei dipendenti, e allo stesso tempo sulla funzione dell’impresa come agente di cambiamento positivo, capace di unire risultati concreti e attenzione alle persone.

Enrico Vita: le esperienze dirigenziali, da Indesit ad Amplifon

Enrico Vita è un ingegnere e dirigente: dal 2015, ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amplifon, incarico che ha ottenuto grazie anche alle competenze maturate nella sua esperienza ventennale presso Indesit. Qui ha assunto cariche di crescente responsabilità in Italia e all’estero, diventando Direttore Generale per le operazioni commerciali in UK e Irlanda e Chief Commerical e Operating Officer.

Enrico Vita

Enrico Vita: l’esperienza ventennale in Indesit in Italia e all’estero

Enrico Vita è AD e DG di Amplifon dal 2015. Si è laureato nel 1993 in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Ancona e, due anni dopo, è entrato in Indesit Company (precedentemente Merloni Elettrodomestici) presso cui ha lavorato per circa 20 anni, ricoprendo diversi incarichi dirigenziali, sia in Italia che all’estero. Dopo aver assunto la carica di Plant Manager in Turchia, è stato nominato Direttore Ricerca & Sviluppo per la divisione Cooling e, successivamente, è stato nominato Responsabile della Supply Chain del Gruppo Indesit. Enrico Vita ha proseguito la sua carriera nell’azienda all’estero quando, nel 2007, ha assunto la carica di Direttore Generale per le operazioni commerciali nel Regno Unito e in Irlanda. Tre anni dopo, nel 2010, è tornato in Italia, ricoprendo diversi ruoli manageriali in Indesit, tra cui quello di Chief Commercial Officer e quello di Chief Operating Officer, con la responsabilità di tutte le funzioni commerciali, di marketing e post-vendita.

Enrico Vita: gli incarichi in Amplifon

Nel 2014, dopo un’esperienza professionale ventennale presso Indesit, Enrico Vita è entrato a far parte di Amplifon, ricoprendo l’incarico di Executive Vice President per la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). L’anno seguente, è diventato Chief Operating Officer, ruolo che ha ampliato le sue funzioni aziendali, di Marketing, IT e Supply Chain, oltre che il suo raggio di responsabilità sulle regioni APAC e America, presso cui l’azienda opera. Nel 2015, Enrico Vita è stato nominato Amministratore Delegato, incarico che ricopre tutt’ora e, nel 2018, è diventato membro del CdA di Ariston Thermo S.p.A., realtà attiva nel settore del comfort termico ad alta tecnologia e sostenibile.

FME Education: la sfida educativa che combina gioco e studio

FME Education, per aumentare la partecipazione e il coinvolgimento degli studenti, sviluppa contenuti che sono incentrati sui principi dell’edutainment e della gamification. La chiave è introdurre i meccanismi dei giochi come strumento di coinvolgimento per i ragazzi, mettendoli al centro di un’esperienza interattiva e dinamica, in cui possono apprendere in modo innovativo e divertente.

FME Education

FME Education: nuovi contenuti per gli studenti per coinvolgerli nello studio

FME Education punta sulla creazione di contenuti coinvolgenti e innovativi per riuscire a motivare ragazzi e ragazze nello studio. Per catturare l’interesse dei più giovani e motivare la loro partecipazione, l’editore sceglie come comune denominatore il gioco. Infatti, attraverso la componente ludica, è possibile rendere coinvolgente e piacevole anche un’attività come lo studio, che per molti risulta solo una pratica noiosa. FME Education segue quelle che sono le principali metodologie che negli ultimi anni hanno preso piede all’interno del mondo educativo. L’editore realizza contenuti digitali innovativi per la formazione, rivolti alle famiglie e alle scuole, oltre che agli studenti e agli insegnanti, unendo innovazione e creatività.

FME Education: una didattica basata sulla gamification e sull’edutainment

Sono sempre più numerosi gli studi pedagogici e psicologici che supportano l’utilizzo di pratiche che rendono le attività di apprendimento più stimolanti attraverso l’interazione. Sono due i principi cardine di questi metodi: l’edutainment e la gamification, da cui FME Education ha tratto ispirazione per i suoi contenuti, che sfruttano le caratteristiche e le meccaniche del gioco per aumentare l’attenzione e la partecipazione degli studenti. Sfruttando la gamification, è possibile unire le dinamiche del gioco con gli ambiti educativi. Questi approcci permettono di attingere da progetti videoludici già esistenti, oppure crearne di nuovi, mettendo gli studenti al centro di questa esperienza: rendendoli veri e propri game designer oltre che consumatori. Un’esperienza didattica del tutto innovativa che FME Education ha abbracciato del tutto tramite le sue piattaforme e i suoi contenuti adatti per gli insegnanti e per gli studenti. L'obiettivo rimane quello di promuovere comportamenti positivi che favoriscano il conseguimento degli obiettivi didattici.

Antonio Baravalle: come il CEO di Lavazza ha raddoppiato il fatturato globale

Dietro il successo globale di Lavazza c’è la guida di Antonio Baravalle, CEO dal 2011, che ha saputo trasformare un’azienda storica in un leader internazionale del caffè. Con una carriera costruita su esperienze in aziende come Fiat e Mondadori, il manager ha portato Lavazza a nuovi livelli di crescita, senza mai perdere di vista l’impegno verso la sostenibilità e le comunità.

Antonio Baravalle è su Wikiceo

La carriera nell’automotive

Nato a Torino nel 1964, Antonio Baravalle rappresenta l’incarnazione di una leadership visionaria e innovativa. Laureato in Biologia, ha conseguito un MBA presso la SAA - Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, il manager ha sempre dimostrato una curiosità insaziabile e una capacità unica di affrontare nuove sfide. ha costruito una carriera di successo in alcune delle più importanti multinazionali del mondo, come Diageo, Fiat e Mondadori, dove ha ricoperto ruoli strategici in marketing e vendite. Nel 2008 è stato infine nominato CEO di Alfa Romeo. Nel 2011, il suo ingresso in Lavazza ha segnato l’inizio di una nuova era per l’azienda torinese. In soli dieci anni, Baravalle ha trasformato Lavazza da realtà familiare a gruppo globale, raddoppiando il fatturato e ampliando la presenza internazionale.

Il percorso in Lavazza

La strategia di Antonio Baravalle non si è limitata alla crescita economica: il manager ha posto al centro del suo operato l’innovazione sostenibile, integrando nuovi marchi e promuovendo un modello di business responsabile che rispetta l’ambiente e le comunità locali. Baravalle ha saputo mantenere l’indipendenza dell’azienda, proteggendone i valori fondanti e ampliandone l’impatto globale grazie a strategie mirate di internazionalizzazione e diversificazione. Il suo impegno è stato riconosciuto a livello internazionale: nel 2020, Fortune Italia lo ha inserito tra i “Businessperson of the Year” per il settore food, celebrando la sua capacità di coniugare risultati economici e responsabilità sociale. Oggi, Antonio Baravalle continua a guidare Lavazza con l’obiettivo di “risvegliare ogni mattina un mondo migliore” incarnando i valori di eccellenza e innovazione che hanno reso il marchio un simbolo di qualità italiana nel mondo.

Cotral, Manolo Cipolla: via libera all’assunzione di 100 autisti

Cotral ha avuto il via libera dalla Giunta della Regione per l’assunzione di 100 nuovi autisti che andranno a operare nelle undici unità di rete. Il Presidente Manolo Cipolla: “L’azienda intende avviare sin da subito le procedure di selezione per assicurare l’inserimento delle nuove risorse in tempi rapidi”.

Cotral, guidata da Manolo Cipolla

Cotral: approvata l’assunzione di 100 nuovi autisti nella società guidata da Manolo Cipolla

La Giunta della Regione Lazio ha approvato la delibera sul piano del fabbisogno di Cotral. Prevista, tra le altre cose, anche l’assunzione di 100 nuovi autisti per rendere il servizio ancora più efficiente. Saranno assunti con contratto a tempo indeterminato e andranno a operare in una delle cosiddette “unità di rete”, ovvero gli ambiti territoriali che gestiscono il trasporto nelle rispettive aree. Si tratta di un sistema ideato allo scopo di razionalizzare le risorse e affidare il coordinamento a chi vive da vicino il territorio. L’Assessore Fabrizio Ghera ha ribadito che “il trasporto pubblico locale è una priorità nell’azione di governo della Giunta” e che attraverso tale iniziativa si vuole rafforzare “l’azione preziosa” svolta dalla società guidata dal Presidente Manolo Cipolla. “Dopo l’acquisto dei 58 bus per il Giubileo, proseguiamo nell'azione di efficientamento e rinnovamento, sempre nell'ottica di garantire ai cittadini il diritto alla mobilità e ai servizi pubblici annessi”, ha aggiunto Ghera. Anche Roberto Ricci, responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, ha commentato l’approvazione della delibera definendola “un’ottima notizia, segnale del fatto che la scelta del vertice sta rafforzando la società con investimenti sul futuro, ovvero sul turn-over oltre che sull’ampliamento del parco auto”.

Manolo Cipolla: “Maggiore efficienza e puntualità per i nostri utenti

Il Presidente di Cotral Manolo Cipolla ha invece espresso la sua soddisfazione in una nota. “Accolgo con soddisfazione l’approvazione da parte della Regione Lazio della delibera che autorizza l’assunzione di 100 nuovi autisti a tempo determinato – ha dichiarato – Questo importante passo testimonia l’impegno della Regione e di Cotral verso il miglioramento costante del servizio di trasporto pubblico locale”. Poi ha aggiunto: “L’ingresso di nuovi autisti ci consentirà di potenziare ulteriormente l’offerta di mobilità sul territorio, garantendo una maggiore efficienza e puntualità per i nostri utenti. L’azienda intende avviare sin da subito le procedure di selezione per assicurare l’inserimento delle nuove risorse in tempi rapidi. Investire nelle persone è il cuore della nostra strategia per un trasporto pubblico sempre più vicino alle esigenze dei cittadini e sostenibile per il futuro”. Il reclutamento dei nuovi autisti fa seguito all’assunzione di altri 50 lavoratori che sono stati selezionati in occasione degli eventi giubilari. Grazie all’ingresso del nuovo personale, quei lavoratori che avevano fatto richiesta per essere trasferiti verso tratte più vicine alle loro famiglie potranno finalmente essere ascoltati.

Alessandro Bernini guida NEXTCHEM verso il futuro

Alessandro Bernini è tra i manager più impegnati a favorire la crescita di realtà industriali orientate alla transizione energetica. Il suo percorso professionale, costellato di tappe strategiche, contribuisce a ridisegnare l’offerta tecnologica di settore, con progetti sostenibili e ambiziosi.

Alessandro Bernini

Leadership strategica in MAIRE: i risultati conseguiti da Alessandro Bernini

MAIRE, società di ingegneria quotata su Euronext Milan e specializzata in soluzioni innovative per la transizione energetica, ha registrato un incremento rilevante delle proprie attività nei primi nove mesi del 2024. A presentare una panoramica dei risultati, e a delineare la direzione intrapresa dal Gruppo, è stato il CEO Alessandro Bernini, che intende consolidarne le capacità tecniche attraverso l’integrazione di nuove competenze e il rafforzamento dell’organico. Ha affermato il manager: “Siamo lieti di presentare i risultati dei primi nove mesi del 2024, che riflettono una crescita costante a doppia cifra delle metriche principali e un aumento della redditività. Presentiamo oggi la nuova organizzazione della business unit Sustainable Technology Solutions che fa capo a NEXTCHEM, all’avanguardia nell’offrire soluzioni innovative e scalabili per soddisfare la crescente domanda globale di energia e di processi industriali sostenibili”, sottolineando come l’obiettivo principale sia soddisfare le crescenti richieste globali di sviluppo sostenibile. L’espansione del portafoglio ordini, accanto all’acquisizione di APS Group, testimonia la volontà di abbracciare nuovi mercati, puntando su soluzioni efficaci che spaziano dal segmento energetico fino all’ambito dei processi industriali. Il CEO ha posto l’accento anche sul ruolo di NEXTCHEM, business unit che lavorerà a stretto contatto con partner internazionali per realizzare progetti di ampio respiro, in linea con l’impegno verso la costante innovazione.

Alessandro Bernini: le nuove sfide sostenibili di NEXTCHEM

Il secondo capitolo della strategia prevede una riorganizzazione interna, centrata sulla suddivisione di NEXTCHEM in tre settori: Sustainable Fertilizers, Low Carbon Energy Vectors e Circular Solutions. Questo assetto mira a rendere l’offerta ancora più articolata, dai fertilizzanti ecologici alle soluzioni di energia a ridotto impatto ambientale, passando per modelli circolari volti al recupero e al riutilizzo delle risorse. Alessandro Bernini ha ribadito che l’equilibrio tra innovazione e attenzione alla sostenibilità garantisce un vantaggio competitivo, capace di rispondere a investimenti crescenti nei comparti energetici e industriali. Ha evidenziato inoltre: “Proseguiamo nel nostro impegno per fornire soluzioni efficaci ed economicamente sostenibili per i clienti e le comunità che serviamo. Al contempo, la business unit Integrated E&C Solutions continua a crescere espandendo le proprie capacità di ingegneria, favorita dal ciclo di investimenti crescenti nel settore energetico”. L’annuncio della nomina di Fabio Fritelli, Group Chief Financial Officer di MAIRE, quale Amministratore Delegato della nuova struttura, conferma la volontà di rafforzare le competenze specialistiche e di tracciare una rotta ben definita verso opportunità emergenti. L’enfasi sull’“elevata visibilità sulla crescita dei prossimi anni” e il richiamo alle “iniziative strategiche” confermano un posizionamento di rilievo sul mercato internazionale, con prospettive di ulteriore sviluppo nel medio-lungo termine.

Anci 2024, l’intervento dell’AD di A2A Renato Mazzoncini

L’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini è intervenuto nel corso dell’Assemblea Annuale di Anci 2024, sottolineando il ruolo fondamentale delle multiutility nel fronteggiare la crisi demografica e il cambiamento climatico: “Le aziende come la nostra con business diversificati che vanno dall’acqua all’illuminazione pubblica, fino alla gestione dei rifiuti, possono essere alleate straordinarie per le città che vogliono essere competitive e attrattive”.

Renato Mazzoncini (A2A)

Renato Mazzoncini: le multiutility alleate straordinarie delle città

Nel corso dell’ultima Assemblea Annuale di Anci sono emerse con forza le nuove priorità dei Comuni italiani. Rispetto alle questioni più tradizionali quali mobilità, vivibilità e sicurezza, oggi crisi climatica e demografica si stanno imponendo come questioni cruciali. Nel suo intervento, l’AD di A2A ha fatto notare che per le città del futuro l’obiettivo primario dovrebbe essere rimanere attrattive, efficienti e produttive a beneficio di famiglie e cittadini. La crescente urbanizzazione, con il 72% della popolazione che vive in aree urbane (dato destinato a salire ulteriormente), rende quindi necessaria una profonda riflessione su come farle diventare sostenibili. Dall’intervento di Renato Mazzoncini è emerso come il tema demografico sia intrinsecamente legato a quello del cambiamento climatico. “Investire in decarbonizzazione ed economia circolare nelle città porta vantaggi concreti anche ai cittadini– ha affermato il manager – Le aziende multiutility che amministrano dall'acqua all'illuminazione pubblica, fino alla gestione dei rifiuti, possono essere alleate straordinarie per le città che vogliono essere competitive e attrattive”.

Renato Mazzoncini: decarbonizzazione ed economia circolare, vantaggi concreti per i cittadini

Renato Mazzoncini ha fatto notare come l’economia di densità che caratterizza i centri urbani determini maggiori efficienze. “Un milione di euro di PIL in area urbana consuma il 72% di energia in meno rispetto a un'area rurale – ha evidenziato – Investire in una rete elettrica cittadina, ad esempio, permette di allacciare cinque volte più utenze rispetto a un'area rurale.”. Il manager ha proseguito portando l’esempio della Tari: “Con una raccolta differenziata oltre il 65%, la Tari media si aggira intorno ai 260 euro, rispetto ai 360 dovuti a livelli di differenziata inferiori. Un buon ciclo dei rifiuti consente di ridurre i costi. Lo stesso vale per la generazione di energia. Sviluppare la rete elettrica consente al cittadino di scegliere le pompe di calore in sostituzione del gas riducendo i costi di riscaldamento e climatizzazione”. Secondo l’AD di A2A, perseguire un approccio che metta al primo posto l’economia circolare e la sostenibilità, renderebbe quindi le città più attrattive, contribuendo di conseguenza anche a contrastare il fenomeno del calo demografico. “Le pubbliche amministrazioni – ha concluso Renato Mazzoncini – affrontano un compito difficile e ingrato, ma le aziende possono supportarle nel dibattito pubblico, fornendo dati e informazioni che rassicurino sui benefici e sull’impatto ambientale”.

Il CEO Giacomo Mareschi Danieli: così Gruppo Danieli risponde alle sfide del settore

Gruppo Danieli, parla il CEO Giacomo Mareschi Danieli: “Stiamo valutando alcune acquisizioni strategiche, in Italia e all’estero, in modo da completare l’offerta per i nostri clienti. L’idea è avere in portafoglio di aziende, magari piccole ma molto specializzate, sull’alluminio o sull’acciaio. Abbiamo una solidità finanziaria che ci consente di attuare questi piani”.

Giacomo Mareschi Danieli

Giacomo Mareschi Danieli: l’intervista al CEO di Gruppo Danieli

La manifattura sta attraversando una congiuntura complessa, ma non per questo ci si deve fasciare la testa”: anzi per Giacomo Mareschi Danieliè proprio adesso il momento per cogliere le occasioni migliori”. Il CEO di Gruppo Danieli lo spiega in un’intervista pubblicata lo scorso 16 gennaio sulle testate de “Il NordEst”: al centro le difficoltà che si trova oggi ad affrontare il settore dell’acciaio, alle prese anche con l’aumento dei costi dell’energia e una politica dei tassi d’interesse che negli ultimi anni è stata “poco accomodante”. Senza dimenticare i grandi stravolgimenti a livello geopolitico che sono sotto gli occhi di tutti. In questo contesto, spiega Giacomo Mareschi Danieli, la nota positiva è che i progetti di investimento, da parte dei clienti, ci sono ma “nel contempo gli stessi clienti sono attendisti, vogliono capire l’evoluzione dei mercati”. Per Gruppo Danieli, aggiunge il CEO, il settore plant making (gli impianti chiavi in mano) si mantiene “molto positivo”. Per quanto riguarda lo steel making (l’acciaieria Abs) l’obiettivo invece è il pareggio. “Siamo comunque un Gruppo che diversifica molto, le sfide non ci spaventano”, sottolinea il CEO nell’intervista.

Giacomo Mareschi Danieli: “È proprio adesso il momento per cogliere le occasioni migliori

Stiamo valutando alcune acquisizioni strategiche, in Italia e all’estero, in modo da completare l’offerta per i nostri clienti”: l’idea, prosegue Giacomo Mareschi Danieli, è “avere un portafoglio di aziende, magari piccole ma molto specializzate, sull’alluminio o sull’acciaio”. Il Gruppo può contare infatti su “una solidità finanziaria che ci consente di attuare questi piani”, ribadisce il CEO confermando inoltre che “per quanto riguarda Abs partirà entro l’anno l’investimento da 400 milioni di euro per il nuovo impianto green, qui in Friuli”. Tra i vari progetti su cui è al lavoro Gruppo Danieli attualmente c’è anche il grande impianto green a Piombino insieme a Metinvest. “Piombino è strategico per il nostro business, per la tecnologia che sarà impiegata e per la rilevanza del partner industriale, che è molto forte”, rimarca Giacomo Mareschi Danieli nell’intervista: “In Toscana abbiamo il supporto della Regione, degli enti locali, ma anche di Sace, Invitalia, Cassa depositi e prestiti. La nostra quota, nel project financing è del 25%, come fornitura sarebbe di 1 miliardo di euro, uno degli investimenti più importanti attualmente in Italia. È stato risolto il problema della proprietà del sito dove sorgerà l’impianto, stiamo definendo l’accordo di programma e con le banche completeremo il piano finanziario. La progettazione potrebbe partire in questo semestre, i cantieri entro il 2025 o l’inizio del 2026. Poi ci vorranno 26, 30 mesi di lavoro prima di avviare l’acciaieria”.

Marzio Perrelli: il percorso del manager tra finanza e sport

Marzio Perrelli è Executive Vice President di Sky Italia e Responsabile di Sky Sport dal 2018. Ha iniziato la sua carriera professionale nel mondo della finanza internazionale, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità presso Goldman Sachs e HSBC Bank.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: l’esperienza professionale nella finanza internazionale

Con alle spalle una consolidata carriera nel settore della finanza internazionale, Marzio Perrelli ha virato verso il settore dei media e sportivo nel 2018, con la nomina come Executive Vice President di Sky Italia e responsabile di Sky Sport, nello specifico dei team Editorial, Production, oltre che dello Sports Rights Portfolio. Dopo essersi laureato in Economia e Commercio presso l’Università LUISS di Roma, è entrato, nel 1993, in Goldman Sachs New York attraverso il programma di formazione per analisti della divisione Fixed Income, Commodities, and Currencies di Goldman Sachs & Co., emergendo come unico italiano selezionato su 120 associati. L’anno successivo, Marzio Perrelli si è trasferito presso la sede londinese di Goldman Sachs International, opportunità che gli ha permesso di sviluppare profonde conoscenze del mercato finanziario europeo, gestendo un network di clienti istituzionali di rilievo. Grazie alle capacità assimilate, è stato nominato per il ruolo di Responsabile del Desk italiano.

Marzio Perrelli: la carriera in Sky Sport

Il 2001 è stato l’anno del suo ritorno in Italia, in seguito alla nomina come CEO e Head of Global Markets per Goldman Sachs Milan, con la responsabilità di avviare le operazioni dei mercati obbligazionari e nei mercati high yield e CLO della banca a livello nazionale. Sotto la guida di Marzio Perrelli, la divisione italiana è diventata un modello per gli operatori domestici in titoli, dai governativi fino ai mercati high yield. Nel 2004, ha fatto il suo ingresso in HSBC Bank Plc Italy, ricoprendo la carica di Head of Global Banking and Markets e CEO. Per oltre dieci anni ha svolto un ruolo chiave nel consolidamento della leadership di HSBC nell’Export Finance e nel business transfrontaliero tra Europa, Asia e Sud America. Il 2018 ha segnato l’ingresso di Marzio Perrelli in Sky italia, nominato Executive Vice President e Responsabile di Sky Sport, con la guida strategica e operativa della divisione sportiva. Con lo scopo di accrescere l'offerta e consolidare la leadership di Sky tra i broadcaster sportivi, ha assunto la supervisione dei team editoriali e di produzione, in aggiunta alla gestione e al potenziamento dell'intero portafoglio dei diritti sportivi.

Amica Chips: lo sguardo rivolto al futuro di Alfredo Moratti con nuove patatine e acquisizioni

Amica Chips ha consolidato il suo status di leader nel mercato delle patatine e snack. Uno sguardo proiettato al futuro quello di Alfredo Moratti: costanti novità del catalogo e acquisizioni strategiche hanno reso l’azienda un punto di riferimento del proprio settore.

Amica Chips

Amica Chips: le novità in catalogo e lo sguardo al futuro di Alfredo Moratti

Amica Chips è leader nel settore delle patatine, traguardo che l’azienda fondata da Alfredo Moratti è riuscita a raggiungere tramite il suo costante aggiornamento e alla cura nel mantenere aggiornata la propria offerta e distribuzione. A dimostrazione di ciò, lo scorso autunno sono stati lanciati da Amica Chips numerosi nuovi prodotti: un mix di spezie per gli amanti della cucina orientale contraddistingue il gusto delle chips MASALA; i cornetti di masi al burro d’arachidi o le Sour Cream & Onion dal gusto unico. In aggiunta, al catalogo si sono aggiunte le nuove AMI’, disponibili al gusto ORIGINAL, PAPRIKA E SALSA BBQ, accompagnate da un comodo packaging conoidale apri e chiudi che permette di preservarne la freschezza, insieme alle PARTYBOX, un assortimento di diverse patatine, ideale per ogni tipo di festa. Con lo sguardo rivolto al futuro, Alfredo Moratti ha previsto già le uscite per il 2025: le nuove Senorita Tortilla, una nuova ricetta costituita da un mix di farine per rendere i triangoli di mais ancora più croccanti e saporiti. La nuova uscita, accompagnata da una grafica moderna, sarà presentata con diversi gusti oltre all’ORIGINAL: CHILI, NACHO CHEESE e SALSA BBQ. Per l’anno corrente è prevista la produzione di una nuova patatina: la LITTLE RANCH, un rombo di mais nuovo e gustoso.

Amica Chips: la patatina croccante di Alfredo Moratti che ha conquistato il mondo

Fondata da Alfredo Moratti nel 1990 a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, Amica Chips è riuscita a guadagnarsi un posto da primato nel settore delle patatine. I suoi prodotti sono esportati in più di 22 Paesi nel mondo, grazie a un catalogo in continuo aggiornamento che le ha permesso di rientrare, nel 1991, nella fornitura per la grande distribuzione. Ciò che ha permesso ad Amica Chips di imporsi nel mercato delle patatine e snack è la costante proiezione verso il futuro, che si è manifestata tramite una serie di acquisizioni strategiche. Nel 1996, ha acquisito DORITA, una promettente azienda mantovana di snack e patatine; due anni dopo, ha rilevato Pandal, azienda milanese di chips, crostini e corn flakes, spostando la produzione proprio a Castiglione delle Stiviere. Invece, nel 2004, ha acquisito MIA, una famosa società del Triveneto. L’azienda di Alfredo Moratti è ormai un punto di riferimento consolidato nel settore di riferimento, con più di 350 dipendenti, una struttura di 70.000 mq e un fatturato che supera i 140 milioni di euro.

L’impegno di Riva Acciaio in materia di sicurezza e di qualità

Riva Acciaio è una delle principali realtà siderurgiche italiane e fa parte del Gruppo Riva, operatore leader a livello europeo nel settore dell’acciaio. Fondato nel 1954 da Emilio Riva, il Gruppo ha saputo consolidarsi come punto di riferimento nel panorama industriale globale, mettendo al centro dell’attività la qualità dei suoi prodotti e un impegno costante verso la sicurezza e la sostenibilità ambientale.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: la sostenibilità ambientale

Riva Acciaio ha sempre considerato lo sviluppo produttivo come strettamente legato alla compatibilità con l’ambiente. La sostenibilità ambientale è infatti un fattore imprescindibile per l’azienda, un obiettivo costante che evolve di pari passo con i progressi scientifici e tecnologici, con le nuove sensibilità dei cittadini e con le aspettative di tutti gli stakeholder coinvolti. Per questo, ha consolidato, una politica ambientale rigorosa e costantemente aggiornata, applicata a tutti gli stabilimenti del Gruppo. Tale politica mira a garantire il rispetto della sostenibilità delle attività produttive, dei prodotti e dei servizi, con l’adozione delle “migliori tecniche disponibili” (BAT), un insieme di pratiche individuate a livello europeo e internazionale per ridurre l’impatto ambientale.

Riva Acciaio, conformità alle normative ambientali e impegno per la sostenibilità

Gli impianti produttivi di Riva Acciaio hanno adottato i criteri imposti dalle BAT, ottenendo le necessarie autorizzazioni ambientali, tra cui l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), rilasciate dopo meticolosi programmi di verifica da parte delle autorità competenti. Tali autorizzazioni stabiliscono costanti programmi di monitoraggio delle fonti emissive, garantendo che ogni impianto operi nel pieno rispetto delle normative ambientali. Per garantire la massima trasparenza e il rispetto dei più alti standard, Riva Acciaio si avvale di enti di certificazione primari che conducono periodici audit sugli stabilimenti. Tutti gli impianti sono certificati secondo la norma UNI EN ISO 14001, che attesta l’impegno nella gestione ambientale e nel miglioramento continuo delle prestazioni ecologiche aziendali. Questa certificazione internazionale richiede che le aziende non solo rispettino le normative vigenti, ma anche che dimostrino un impegno costante nell’adozione di pratiche sostenibili, promuovendo un impatto positivo sull’ambiente a lungo termine.

Diana Bracco: accordo con il Ministero degli Esteri per il “progettoDiventerò nel Mondo”

Con la firma dell’accordo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Diana Bracco, AD e Presidente del Gruppo Bracco, ha dato il via al “progettoDiventerò nel Mondo”, ideato da Fondazione Bracco con lo scopo di promuovere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole italiane all’estero tra le studentesse e gli studenti.

Diana Bracco

Diana Bracco: accordo con il Ministero degli Affari Esteri per il “progettoDiventerò nel Mondo”

Si è tenuta a Milano, lo scorso dicembre, la seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese, evento organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Ringrazio di cuore il Ministro Tajani per questo incontro che sancisce l’avvio di un progetto di collaborazione tra Ministero degli Esteri e Fondazione Bracco per la promozione della lingua e della cultura scientifica nelle nostre scuole italiane all’estero”. Queste le parole di Diana Bracco, AD e Presidente del Gruppo Bracco, intervenuta dopo la firma dell’accordo con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per il “progettoDiventerò nel Mondo”. L’iniziativa, ideata dalla Fondazione Bracco per le scuole italiane all’estero, si pone come scopo di promuovere “la formazione dei giovani con anche l'obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie STEM e favorire i percorsi scientifici al femminile", ha aggiunto Diana Bracco.

Diana Bracco: promuovere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole

Il progetto della Fondazione è attivo dall’inizio del 2025, nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Ababa e a seguire in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti. Diana Bracco ha precisato che “il nostro obiettivo è diffondere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole italiane all'estero. È bello che il lancio di questo progetto rivolto a studenti e studentesse giovanissimi sia nell’ambito della seconda edizione della Conferenza. Ringrazio, in particolare, l’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica del Ministero per l’aiuto concreto che ci sta dando”. "Il Gruppo Bracco è leader globale nel settore dell'imaging diagnostico e conosce bene l'importanza di fare Sistema per avere successo all'estero”, ha concluso Diana Bracco.

L’AD Stefano Venier: la strategia di Snam abbraccia un paradigma di sicurezza e transizione

“La transizione non è un percorso lineare né rapido. Richiede una combinazione di soluzioni e tempo per costruire un sistema resiliente, efficiente e pronto a rispondere alle sfide future”: la risposta di Snam nell’intervista all’AD Stefano Venier sul “Corriere della Sera”.

Stefano Venier

Stefano Venier lancia il nuovo Piano Strategico di Snam: la presentazione il prossimo 22 gennaio 

Infrastrutture, diversificazione e transizione non sono solo obiettivi: sono il nostro impegno per rendere l’Italia un hub energetico per l’Europa”, lo sottolinea anche su LinkedIn l’AD di Snam Stefano Venier ribadendo quanto evidenziato anche nel corso di un’intervista che il “Corriere della Sera” ha pubblicato lo scorso 13 gennaio nell’inserto “L’Economia”. Parlando del Piano Strategico che Snam presenterà alla comunità finanziaria e ai media il prossimo 22 gennaio, l’AD spiega che sono previsti, in prospettiva, oltre 12 miliardi di euro di investimenti netti entro il 2029: “Intendiamo consolidare le infrastrutture energetiche, rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti e accelerare la transizione energetica verso un futuro più sostenibile”. In questa direzione guarda anche Snam con un ambizioso Piano Strategico che, come ribadisce Stefano Venier, “abbraccia un paradigma di sicurezza e transizione, unendo visione e pragmatismo”.

Snam, Stefano Venier: confermeremo anche gli investimenti sui business della transizione

Come ricorda anche l’AD Stefano Venier nell’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, negli ultimi tre anni Snam ha più che raddoppiato gli investimenti annuali: “Nel 2023 e nel 2024 abbiamo dato il via a opere per oltre 4 miliardi dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalle Regioni e in questo momento abbiamo oltre 700 cantieri aperti”. Molti i progetti: “Dal rafforzamento degli stoccaggi, al completamento della Linea Adriatica, alla gestione delle FSRU come l’Italis LNG, che ha ricevuto più di 50 navi di gas naturale liquefatto, e la BW Singapore in arrivo a Ravenna, investiamo per garantire stabilità in un contesto che resta fragile, come dimostrano gli eventi recenti legati alla domanda di gas improvvisa e alla crisi produttiva delle rinnovabili della fine dello scorso anno”. Inoltre “confermeremo anche gli investimenti sui business della transizione”, rassicura l’AD Stefano Venier: idrogeno, con progetti di impatto internazionale come il SoutH2corridor, biometano e CCS, fronte sul quale il progetto Ravenna CCS insieme a Eni sta dando risposte oltre le aspettative. “La transizione non è un percorso lineare né rapido. Richiede una combinazione di soluzioni e tempo per costruire un sistema resiliente, efficiente e pronto a rispondere alle sfide future”: la risposta di Snam, conferma l’AD, è nell’impegno, nella vision, nel pragmatismo su cui si erge anche il nuovo Piano Strategico che i media e la comunità finanziaria conosceranno il prossimo 22 gennaio.

Pier Silvio Berlusconi: innovazione e crescita nei piani di MFE - MEDIAFOREUROPE

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE - MEDIAFOREUROPE, traccia un percorso chiaro per il futuro del Gruppo, guardando all’Europa come mercato strategico.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE accelera in Europa

MFE continua a dimostrare la propria solidità e capacità di innovazione e adattamento in un settore, quello mediatico, tuttora in costante evoluzione. E riesce a farlo chiudendo un 2024 da risultati eccezionali sotto tutti i punti di vista, in primis nell’ascolto e nella performance economica, guardando con fiducia al 2025: “Spero che questo sia l’anno buono per il cambio di passo nella nostra strategia internazionale”, aveva dichiarato Pier Silvio Berlusconi in occasione dell’incontro con la stampa organizzato a dicembre per fare il punto sulla stagione 2024. Alcuni dati su tutti: “Quest’anno supereremo le 9.000 ore di contenuti autoprodotti, con una crescita del 20%”, aveva specificato il CEO, nella prospettiva di crescere ulteriormente sia in ambito nazionale che internazionale. Nel frattempo, MFE continua a rafforzare la propria posizione sia in termini di ascolti che di pubblicità, nel contesto di un settore mediatico tuttora complesso che vede molte realtà, anche multinazionali, affrontare difficoltà connesse in parte agli squilibri del mercato pubblicitario. MFE rappresenta in tal senso un’eccezione sul panorama europeo, proseguendo un percorso di costante crescita dal periodo pre-pandemico.

Pier Silvio Berlusconi: l’obiettivo del primo vero broadcaster europeo

L’efficacia di un sistema crossmediale improntato su qualità, contenuti e tecnologia, insieme al forte focus sul capitale umano, continuano ad avere grande rilevanza nella crescita avviata da Pier Silvio Berlusconi per MFE. Lo ha ricordato il CEO ringraziando l’intero team per i risultati raggiunti: “Abbiamo lavorato molto e prodotto tanto. Quest’anno supereremo le 9.000 ore di contenuti autoprodotti, con una crescita del 20%. È stato un lavoro faticoso, ma i risultati sono arrivati”. I numeri si evidenziano anche nei dati d’ascolto, con Mediaset che ha raggiunto i livelli di ascolto del servizio pubblico per il secondo anno consecutivo: l’obiettivo, tuttavia, non è fronteggiarsi con la Rai, quanto piuttosto “generare contatti pubblicitari, e Mediaset oggi genera il 55-56% dei GRP (Gross Rating Points, ndr) delle emittenti televisive italiane”, ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi. In crescita anche la raccolta pubblicitaria, che conferma il trend positivo registrato in Italia a fine 2023, con segnali incoraggianti anche in Spagna attraverso un efficace rinnovamento dell’offerta televisiva e digitale. L’Europa rimane pertanto l’orizzonte verso cui è orientato il Gruppo, con lo scopo di creare “il primo vero broadcaster europeo che abbia un’impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet”. Nessuna logica di conquista fine a se stessa, ha specificato il CEO, bensì un progetto ambizioso anche per lo sviluppo dell’intero settore a livello nazionale e internazionale.

“Diario di Volo”, Paolo Gallo: la transizione energetica passa per la trasformazione digitale

In “Diario di Volo” Paolo Gallo esplora la sinergia tra sostenibilità e digitalizzazione, proponendo un approccio innovativo per le aziende. L’autore presenta la trasformazione digitale come chiave per una transizione energetica efficace.

Paolo Gallo

“Diario di Volo”: il libro di Paolo Gallo sul legame tra sostenibilità e digitalizzazione

“Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità” vuole essere una guida per le imprese che sono intenzionate a rafforzare il proprio impegno sostenibile. L’autore, l’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo, riporta al suo interno i progressi compiuti dal Gruppo da lui guidato nell’ambito della sostenibilità e della digitalizzazione. Quest’ultima, in particolare viene presentata come il requisito indispensabile per raggiungere gli obiettivi della prima. A supporto del binomio sostenibilità - digitalizzazione ci sono una serie di casi studio e progetti reali tratti dall’esperienza di Italgas, che è riuscita a trasformare la propria rete di distribuzione del gas in un’infrastruttura digitale all’avanguardia. Utilizzando un linguaggio accessibile, Paolo Gallo racconta di come l’adozione di soluzioni digitali avanzate consenta di trasformare l’intero settore energetico, rendendo le infrastrutture adattabili anche a risorse eco-friendly come i biogas e l’idrogeno. A completare il vademecum di strategie per la transizione energetica pure una sezione dedicata all’aspetto umano, in cui vengono affrontati temi come il mindset aziendale e lo sviluppo delle competenze.

La biografia di Paolo Gallo

Paolo Gallo nasce a Torino nel 1961 e si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico della città. Conseguito un MBA presso l’Università degli Studi di Torino, avvia la sua carriera in Fiat Avio S.p.A.: qui resta per 13 anni crescendo professionalmente e arrivando a ricoprire posizioni di responsabilità. A partire dal 1997, prende parte a progetti legati al mondo dell’energia in Italia, India e Brasile, assistendo anche alla nascita di Fiat Energia. Nel 2002, passa al Gruppo Edison in qualità di Direttore Strategie e Innovazione. Tra il 2003 e il 2011, ricopre i ruoli di Direttore Generale e, successivamente, Amministratore Delegato di Edipower. Nel triennio seguente, è dapprima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato della multiutility Acea S.p.A. Nel 2014, viene nominato Amministratore Delegato di Grandi Stazioni, della quale cura la privatizzazione. Nel 2016, entra in Italgas, società leader nella distribuzione del gas naturale, dove opera tutt’ora in qualità di Amministratore Delegato. Paolo Gallo è inoltre attivo in ambito accademico. È stato Direttore del Corso MBA presso la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino tra il 1992 e il 1993 e Professore di “Valutazioni economico-finanziarie di Investimenti Industriali” fino al 2002. Dal 2018, si occupa dei corsi di Re-engineering Operational Processes (Master Digital Ecosystem) e di Energy Management (Master Energy Industry) presso la Luiss Business School. È, infine, autore e co-autore di importanti pubblicazioni di settore.

Terna: un nuovo elettrodotto interrato per l’area nord di Napoli

È stato approvato il progetto di Terna per dotare l’area nord di Napoli con una nuova rete elettrica più sicura, affidabile e che migliora la qualità del territorio e del paesaggio. In cantiere anche altri lavori sulla rete dei Comuni tra Napoli e Caserta per incrementare la qualità della vita delle comunità, dei servizi e dell’ambiente.

Terna

Terna: ammodernamento della rete elettrica nell’area nord di Napoli

È stata approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica la proposta di Terna, società italiana attiva nel settore della trasmissione dell’energia elettrica, per l’area nord di Napoli. Il progetto prevede l’ammodernamento dell’elettrodotto Patria - Sant’Antimo, attraverso la dotazione nell’area nord della città di un nuovo collegamento della rete elettrica più sicuro e moderno, demolendo circa 25 chilometri di elettrodotti. Il costo dell’operazione ammonterebbe a circa 20 milioni di euro e include l’installazione di una nuova linea elettrica di 8,5 chilometri, di cui 8 interrati. Il progetto di Terna attraverserà i territori di Napoli, Marano, Mugnano, Melito e Sant’Antimo e avrà un impatto positivo sui Comuni coinvolti. Difatti, in sede ministeriale, l’azienda ha dichiarato che con l’abbattimento dei 25 elettrodotti verranno liberati circa 21 ettari di territorio in aree molto urbanizzate, restituendoli alla popolazione. In aggiunta, l’operazione influirà sul miglioramento della qualità del servizio elettrico locale, impattando positivamente sull’ambiente e sul paesaggio, attraverso nuove infrastrutture con cavi interrati.

Terna: i futuri progetti sulla linea elettrica nazionale

Il progetto di Terna rientra in un vasto intervento di rinnovo della rete elettrica che coinvolgerà anche l’elettrodotto di Sant’Antonio - Fratta. Infatti, una linea interrata attraverserà i Comuni di Sant’Antimo, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore e Sant’Arpino, in provincia di Caserta. “Terna conferma così il proprio impegno nel potenziamento e nella sostenibilità della rete elettrica, contribuendo alla tutela del paesaggio e al miglioramento della qualità della vita delle comunità della provincia di Napoli e Caserta”. Questo secondo intervento prevede un investimento di circa 18 milioni di euro, con lo scopo di liberare 17 ettari di territorio nelle aree dei centri abitati, demolendo 5 chilometri di linee aeree e smaltendo 17 tralicci. Inoltre, Terna ha presentato il Piano di Sviluppo 2023-2032: 30 nuovi progetti infrastrutturali e lo sviluppo della rete Hypergrid, una tecnologia basata sulla trasmissione della corrente continua che permette di raddoppiare la capacità di scambio, ottenendo gli obiettivi di transizione e sicurezza.

Claudio Descalzi: il modello satellitare di Eni per la transizione energetica

Claudio Descalzi: quello sviluppato da Eni è un modello organizzativo e finanziario innovativo che bilancia attività tradizionali e business della transizione energetica.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: focus sul modello satellitare di Eni

L’AD Claudio Descalzi ne aveva parlato come di “una scommessa doverosa” lo scorso 23 aprile intervenendo a Palazzo Mezzanotte nel corso dell’evento “I 35 anni di MF - Milano Finanza”: il modello satellitare di Eni, aveva spiegato il manager rimarcandone il valore, consente infatti di mantenere un giusto equilibrio tra investimenti e rendimenti in risposta alla necessità di fronteggiare le sfide sempre più complesse che le realtà del settore energetico sono chiamate ad affrontare. È infatti attraverso una strategia organizzativa e finanziaria unica che Eni oggi può accelerare lo sviluppo di nuovi business ad alto potenziale legati alla transizione energetica mantenendo la solidità che contraddistingue il Gruppo nelle attività tradizionali, inserite anch’esse in un comune percorso di decarbonizzazione. Le aziende satelliti sono infatti in grado di accedere al mercato dei capitali con una loro autonomia, così da poter finanziare la propria crescita rivolgendosi a investitori specializzati: allo stesso tempo, ognuna di esse rimane parte integrante di Eni e può continuare a beneficiare di tecnologie, know-how, servizi. Il nostro modello satellitare ci consente di ridurre l’impegno finanziario per la crescita e di esplicitare il loro valore di mercato”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi in diverse occasioni.

Claudio Descalzi: Eni verso un unico obiettivo, accelerare la transizione energetica

Il modello satellitare, come spiegato anche dall’AD Claudio Descalzi, è la risposta di Eni al potenziale trade off che emerge tra continuare con attività più tradizionali che generano flussi di cassa elevati, ma offrono profili di crescita ridotti, o investire nei settori ad alta crescita della transizione energetica in cui possiamo generare valore significativo ma che richiedono capitale”: con l’apertura a nuovi investimenti, consente infatti di ridurre l’assorbimento di capitale necessario a sostenere i nuovi business e a salvaguardare la remunerazione degli azionisti che continua a essere alimentata dal Free Cash Flow generato dalle attività tradizionali. “La transizione energetica è irreversibile, e dobbiamo garantirne la realizzazione senza sacrificare la competitività del sistema produttivo e la sostenibilità sociale”: nelle parole dell’AD Claudio Descalzi si riflette efficacemente il valore della sfida a cui Eni risponde sempre più efficacemente, come dicono anche i risultati delle trimestrali, con il modello satellitare.

Fabrizio Di Amato: l'espansione globale di MAIRE raccontata alla presentazione del report Guamari

Fabrizio Di Amato, Presidente del Gruppo MAIRE, è intervenuto lo scorso dicembre all’evento annuale di presentazione del report Guamari. In quell’occasione, ha parlato del processo di adattamento e trasformazione della sua azienda.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: l’intervento all’evento di presentazione del report Guamari

Si è tenuta a Roma lo scorso dicembre l’undicesima edizione dell’incontro-dibattito di presentazione, organizzato da Guamari, del report 2024 on the Italian Architecture, Engineering and Costruction Industry. All’evento ha preso parte anche Fabrizio Di Amato, Presidente e fondatore del Gruppo MAIRE, che ha raccontato le riflessioni e i momenti di adattamento dell’azienda alle esigenze del mercato globale. “All’inizio eravamo tre persone, ora siamo più di 9.000 dipendenti, un’avventura che ha avuto inizio in un piccolo ufficio a Roma, ma che oggi si è espansa a livello globale. La chiave della distinzione stava nella capacità di gestire la distribuzione — ha affermato Fabrizio Di Amato — e nel coniugare le competenze dell’ingegneria con quelle del project management. L’intuizione si è concretizzata nella partnership con Fiat Engineering, che ha permesso al Gruppo MAIRE di ampliare le sue competenze e di estendere la propria attività oltre i confini nazionali”.

Fabrizio Di Amato: un nuovo Polo di Ingegneria a Catania

MAIRE ha lavorato maggiormente all’estero negli ultimi anni, ma il Gruppo ha deciso di dare il proprio contributo al Paese aprendo “un nuovo Polo di Ingegneria a Catania, dove sono previste nuove assunzioni per coprire competenze specifiche in settori strategici, in accordo con l’Università della città. Questo progetto rappresenta una sfida e una speranza — ha dichiarato Fabrizio Di Amatoma anche un segnale di ottimismo in un periodo di incertezze”. Infine, il manager si è soffermato sulla questione della transizione energetica: “Se alcuni la vedono come un problema, per me rappresenta una grande opportunità. Questo cambiamento sta portando alla necessità di aggiornare e riconvertire interi settori industriali, che dovranno essere adattati alle nuove esigenze di sostenibilità”.

Gianni Lettieri: visione imprenditoriale e impegno per il Mezzogiorno

Gianni Lettieri, nato a Napoli nel 1956, è un imprenditore di successo e dirigente d’azienda con una carriera poliedrica e una profonda attenzione verso il territorio e la sostenibilità. Attualmente, ricopre il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa, e di Presidente di Atitech, azienda leader nel settore MRO (Manutenzione, Riparazione e Revisione) per aeromobili nell’area EMEA.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, l’esordio professionale e il settore tessile

La carriera di Gianni Lettieri ha inizio nel 1975, anno in cui entra in un’azienda di La Spezia e si occupa di aspetti commerciali mentre frequenta la facoltà di Economia Aziendale. Nel 1979, dà inizio al suo percorso imprenditoriale, avviando uno stabilimento produttivo per la lavorazione dei tessuti a Casandrino (NA) e Monza (MI). Nel 1989, fonda la prima società europea specializzata nella produzione di tessuto denim-ring, affermandosi anche sui mercati internazionali, come gli Stati Uniti e l’India. Qui avvia una joint venture con il gruppo Raymond, costituendo la Raymond Calitri India, la prima azienda di produzione di tessuto denim nel territorio indiano. È il 1992 quando Gianni Lettieri partecipa all’asta per la privatizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali, consolidando ulteriormente la sua esperienza nel tessile. Nel 2000, viene nominato Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Avellino e, quattro anni dopo, dell’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, entrando a far parte del Comitato Centrale Mezzogiorno di Confindustria Nazionale.

I ruoli di Gianni Lettieri in Meridie e Atitech

Nel 2007, Gianni Lettieri fonda Meridie S.p.A., holding familiare con la quale entra ufficialmente nel settore finanziario. Grazie alla sua guida, Meridie diventa la prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MTF di Borsa Italiana. Due anni più tardi, diventa Presidente di Atitech, azienda italiana leader nella manutenzione degli aeromobili. Sotto la sua guida, acquisisce lo stabilimento Alenia di Capodichino nel 2015 e, nel 2022, si aggiudica il settore manutenzione di Alitalia a Fiumicino, ampliando le sue operazioni con nuovi hangar e linee operative per aeromobili “narrow body” e “wide body”. Oltre al successo imprenditoriale, Gianni Lettieri è noto per il suo impegno verso la comunità. Durante la pandemia di Covid-19, ha messo a disposizione un hangar di Atitech per creare il centro vaccinale più grande del Sud Italia e ha donato 20.000 mascherine FFP2 alla sanità regionale. Nel corso degli anni, Gianni Lettieri ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Cuore d’Oro (2010-2011), il Premio Masaniello (2009) e il Premio Guido Dorso XXIX Edizione (2008). Nel 2011, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope gli ha conferito una laurea honoris causa in Giurisprudenza per le sue competenze in amministrazione e legislazione d’impresa.

Mario Putin: automazione e qualità, il segreto di Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione è leader nel settore della ristorazione aziendale e collettiva grazie alla gestione di Mario Putin. L’azienda è pioniere nell’uso del metodo di cottura Cook&Chill, e ad oggi riesce a preparare 200.000 pasti al giorno.

Mario Putin

Le esperienze imprenditoriali di Mario Putin

Serenissima Ristorazione è leader nel settore della ristorazione collettiva. La società è guidata da Mario Putin, imprenditore nato a Villaverla nel 1949 in una famiglia numerosa: è il più piccolo di dieci fratelli. All’età di 16 anni, si è trasferito in Spagna per aiutare i fratelli Alberto e Giovanni nella conduzione della loro azienda, “Automatismo para ceramica”. Nel 1969, è tornato in Italia e ha costruito una casa a Costabissara, che dopo il matrimonio è divenuta la sua residenza. Entrato in società con suo fratello Franco, Mario Putin si è occupato dell’amministrazione dell’azienda IPAC, attiva nel settore installazioni automatiche e costruzioni. Successivamente, ha deciso di affittare un capannone di proprietà all’azienda vicentina Serenissima Ristorazione, attiva nel settore della ristorazione.

Mario Putin: il successo di Serenissima Ristorazione

Dopo aver rilevato alcune quote della società, Mario Putin ha iniziato ad occuparsi della gestione di Serenissima Ristorazione. L’imprenditore ha intuito che la bassa produzione del settore della ristorazione era causata da una scarsa automazione dei processi, per questo motivo ha deciso di pensare a un nuovo metodo per offrire i pasti e ha puntato sulla qualità. Nel 1996, Mario Putin ha deciso di canalizzare i suoi sforzi interamente in Serenissima Ristorazione, lasciando la gestione congiunta di IPAC. In poco tempo, l’azienda di ristorazione aziendale e collettiva è diventata leader del suo settore. Serenissima Ristorazione è l’unica in Italia ad utilizzare il metodo Cook&Chill, sfruttando il legame refrigerato, grazie a questa e ad altre tecnologie riesce a produrre 200.000 pasti al giorno, all’interno dei suoi centri di cottura.

Ares Ambiente: etica e sostenibilità come pilastri aziendali

Ares Ambiente, da sempre orientata al miglioramento delle proprie performance, ha scelto di sottoporsi a verifiche periodiche da parte di enti esterni. Si tratta di controlli che assicurano la conformità dell’azienda alle normative vigenti e garantiscono inoltre la soddisfazione continua dei clienti.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: trasparenza ed etica aziendale

Tale prassi rafforza la fiducia nei confronti dell’azienda da parte di tutti gli stakeholder e la sua reputazione come fornitore affidabile. Nel quadro della responsabilità sociale d’impresa, Ares Ambiente adotta il “Bilancio SA8000”, uno strumento di rendicontazione che riflette i valori etici e le performance aziendali. Il bilancio offre una visione trasparente e accurata delle azioni e degli obiettivi dell’azienda, riflettendo il suo impegno verso pratiche responsabili e sostenibili. In tale ottica, il Gruppo redige anche una dichiarazione ambientale, secondo il Regolamento EMAS CE n.1221/2009, che consente di presentare alla comunità e agli enti esterni una panoramica completa delle attività e degli obiettivi ambientali di Ares Ambiente. L’obiettivo è quello di sensibilizzare tutti gli attori coinvolti sulle questioni ambientali e rafforzare la consapevolezza riguardo l’impatto delle attività aziendali.

Ares Ambiente: qualità operativa e impegno sostenibile

All’interno dell’azienda, la gestione delle operazioni è organizzata in modo da assicurare la massima qualità dei servizi. Attraverso una chiara divisione delle responsabilità, l’adozione di protocolli operativi rigorosi e il monitoraggio costante dei processi, Ares Ambiente garantisce che ogni attività venga svolta secondo standard elevati. La formazione continua dei dipendenti è un altro aspetto fondamentale per mantenere questi livelli di qualità. L’azienda non limita il proprio impegno alla sola gestione interna, ma si adopera al fine di promuovere un approccio sostenibile tra tutti i suoi interlocutori. Coinvolge attivamente dipendenti, fornitori e clienti in una rete di pratiche virtuose, che incoraggiano comportamenti rispettosi dell’ambiente e una maggiore attenzione all’ecosostenibilità.

Susan Carol Holland, “Voilà!” a Parigi: un’iniziativa per il benessere degli anziani

La Fondazione Amplifon, presieduta da Susan Carol Holland, ha avviato lo scorso ottobre il progetto “Ciao!” in Francia, inaugurandolo presso Notre Dame de Bon Secours a Parigi, una casa di cura che ospita circa 240 anziani. L’iniziativa in Francia prende il nome di “Voilà!” e rappresenta un’importante tappa, dopo le esperienze di successo in Italia, Portogallo e Australia.

Susan Carol Holland

Susan Carol Holland: il progetto “Voilà” in Francia

L’evento inaugurale dello scorso ottobre ha visto la partecipazione della Presidente Susan Carol Holland, che ha aperto la cerimonia con un discorso di benvenuto. Presenti anche Maria Cristina Ferradini, AD della Fondazione, Amaury Dutreil, Direttore Generale di Amplifon France, e rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia e del 14° Arrondissement di Parigi. “Ciao!” – “Voilà!” in Francia – è pensato per migliorare la qualità della vita degli anziani attraverso una serie di attività interattive e coinvolgenti. Tra le proposte ci sono tour virtuali, lezioni di yoga e momenti di condivisione digitale che stimolano l’interazione sociale e il benessere psicofisico. Questo approccio innovativo si pone l’obiettivo di creare un legame tra comunità locali e internazionali, rafforzando il senso di appartenenza e solidarietà.

Susan Carol Holland: “Siamo molto orgogliosi di favorire l’inclusione sociale delle persone anziane anche in Francia

Nel corso dell’evento, gli anziani ospiti hanno partecipato a una lezione di yoga virtuale e a collegamenti digitali con residenze in Italia e Portogallo. Questi momenti di condivisione hanno confermato il valore aggiunto del progetto, che punta a connettere persone di diverse nazionalità e culture, promuovendo uno scambio ricco e significativo. “Con questa iniziativa – ha commentato Susan Carol Hollandproseguiamo il percorso di internazionalizzazione della nostra Fondazione, in linea con il DNA di Amplifon, portando i nostri progetti sociali in uno dei Paesi nei quali il nostro Gruppo è maggiormente presente. Siamo molto orgogliosi di favorire l’inclusione sociale delle persone anziane anche in Francia e di consentire ai dipendenti locali del Gruppo Amplifon di avere un impatto positivo sulla vita delle persone grazie alle attività di volontariato”.

Gian Maria Mossa: il dicembre storico di Banca Generali, focus sui risultati record

Gian Maria Mossa: “Abbiamo raggiunto nuovi massimi in termini di Totale attivi dei nostri clienti, sopra i 103 miliardi di euro, in termini di attivi gestiti in Lussemburgo, con oltre 23 miliardi di euro, e di servizi di investimento gestiti dall’Italia, con Gestioni Patrimoniali e Consulenza Evoluta che hanno superato i 23 miliardi di euro”.

Gian Maria Mossa (Banca Generali)

Per Banca Generali si è chiuso il miglior dicembre di sempre nella sua storia: la soddisfazione di Gian Maria Mossa

Banca Generali ha chiuso il miglior dicembre della sua storia. Non nasconde la soddisfazione l’AD Gian Maria Mossa che, nel sottolineare il valore dei risultati, evidenzia il superamento dei target prefissati. “Abbiamo raggiunto nuovi massimi in termini di Totale attivi dei nostri clienti, sopra i 103 miliardi di euro, in termini di attivi gestiti in Lussemburgo, con oltre 23 miliardi di euro, e di servizi di investimento gestiti dall’Italia, con Gestioni Patrimoniali e Consulenza Evoluta che hanno superato i 23 miliardi di euro”, rimarca l’AD Gian Maria Mossa. “Siamo stati in grado di raggiungere non solo nuove vette di crescita di masse e flussi, ma anche in termini dimensionali attirando numerosi nuovi talenti tra giovani e profili d’esperienza allineati al nostro posizionamento di leadership nel private”, ha aggiunto rimarcando “la forza, il valore e l’unicità” del modello di Banca Generali.

Gian Maria Mossa: raggiunto uno dei principali obiettivi di crescita del piano 2022-2024 di Banca Generali

Nel dicembre, che anche l’AD Gian Maria Mossa ha evidenziato essere “il migliore di sempre”, la raccolta netta di Banca Generali si attesta a 980 milioni (con un progresso del 18% su anno) portando il totale annuale a 6,6 miliardi (+14% a/a) e quindi ben oltre la guidance rivista a 6,5 miliardi. Estendendo lo sguardo al triennio 2022-2024 la raccolta netta cumulata, con il contributo del dato dello scorso anno, arriva a 18,2 miliardi: Banca Generali ha quindi raggiunto uno dei principali obiettivi di crescita definiti nel corrispondente piano triennale, nonostante uno scenario caratterizzato da difficoltà crescenti e che nelle sue fasi di avvio (il 2022 e parte del 2023) ha visto una delle peggiori crisi di sempre abbattersi sui mercati finanziari internazionali. Sfide a cui Banca Generali ha risposto con il “grande lavoro svolto dai nostri banker e della qualità delle soluzioni di investimento che abbiamo proposto al mercato” che, ricorda Gian Maria Mossa, nell’ultimo trimestre è stato portato avanti anche “a quattro mani con Generali per offrire una soluzione unica nel mondo dei wrapper assicurativi” permettendo all’Istituto di chiudere l’anno “con oltre 1 miliardo di raccolta netta sulle polizze”. E ora si guarda al 2025: il valore del modello di Banca Generali, “arricchito dal rinnovato impegno su molteplici progettualità a cui stiamo lavorando, ci danno grande fiducia sulla competitività e la capacità di continuare a sovraperformare il mercato”.

Amica Chips: la visione imprenditoriale di Alfredo Moratti che unisce tradizione e innovazione

Amica Chips è caratterizzata dalla visione del suo fondatore e Presidente Alfredo Moratti, che ha puntato sulla qualità della materia prima, ottenendo un importante successo nazionale. Con un modello imprenditoriale basato su tradizione e innovazione, l’azienda è oggi leader del settore degli snack.

Alfredo Moratti, Presidente e Fondatore di Amica Chips

Alfredo Moratti: la fondazione di Amica Chips

Alfredo Moratti è il fondatore di Amica Chips, realtà che ricopre oggi un ruolo di spicco nell’industria alimentare italiana. Nato il 2 agosto 1953 a Castiglione delle Stiviere, ha iniziato la sua carriera maturando esperienza come operaio nell’azienda di famiglia, specializzata in escavatori, e sviluppando una forte disciplina al lavoro. Nel 1990, Alfredo Moratti ha fondato Amica Chips con un’idea precisa, la produzione di patatine con un’elevata qualità del prodotto e con una massima attenzione alla sicurezza. Successivamente, le patatine sono entrate sugli scaffali dei supermercati Esselunga, avviando così una distribuzione in tutto il Paese. Con l’acquisizione di Dorita, Pandal e Mia, Amica Chips ha consolidato la sua presenza nel mercato degli snack.

Alfredo Moratti: il successo imprenditoriale di Amica Chips

Grazie alla crescita e allo sviluppo di Amica Chips, è stato possibile investire in nuovi macchinari di produzione all’avanguardia, con i quali Alfredo Moratti è riuscito ad espandere e rinforzare l’infrastruttura aziendale. Il modello imprenditoriale dell’azienda ruota intorno alla famiglia, difatti per festeggiare i 25 anni di attività è stato organizzato un evento a cui hanno partecipato i dipendenti, insieme alle famiglie e agli amici, con lo scopo di celebrare il passato e lanciare l’azienda verso il futuro. Alfredo Moratti riesce a unire tradizione e innovazione, confermandosi un punto di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano.

Susanna Esposito: il freddo? Non è responsabile del raffreddore ma agevola la diffusione virale

Il freddo causa il raffreddore? Secondo gli esperti la risposta è negativa ma ci sarebbero dei fattori che favoriscono la diffusione di virus e batteri tra la popolazione nei mesi invernali: il parere della professoressa Susanna Esposito.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: il freddo non è la causa del raffreddore

“Copriti altrimenti ti ammali”, ci ripetevano le nostre mamme all’approcciarsi della stagione invernale. Da sempre, il freddo viene associato ai cosiddetti “malanni invernali”, al punto da divenire credenza comune che siano proprio le basse temperature a causare febbri e raffreddori. Una convinzione non del tutto corretta che però gli esperti faticano a estirpare. In un’intervista rilasciata a “Today”, la professoressa Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma, prova a chiarire come stanno davvero le cose. “Un colpo di freddo – precisa – non è mai causa diretta del raffreddore o della febbre ma può essere un fattore che, in un soggetto con le vie aeree già colonizzate da virus, favorisce la replicazione virale, soprattutto se l’ambiente è umido”. Secondo uno studio della Northeastern University di Boston, inalare aria fredda indebolirebbe la risposta immunitaria messa in atto dalla mucosa nasale per contrastare gli attacchi degli agenti patogeni. I ricercatori hanno evidenziato come, passando da una temperatura di circa 25° a una di 4,4°, la quantità di vescicole extracellulari contenenti le proteine antimicrobiche, capaci di proteggerci da virus e batteri, diminuisca del 42%.

Susanna Esposito: la correlazione tra freddo e malanni

Il freddo dunque non dà origine ai malanni ma concorre alla loro insorgenza. Stando a quanto spiegato dalla professoressa Susanna Esposito, diversi virus, inclusi il rinovirus e i virus dell’influenza, restano infettivi più a lungo e si replicano con maggiore velocità quando le temperature sono basse e i livelli di umidità escono da una certa soglia. Se questo si unisce al fatto che in inverno le persone tendono a trascorrere gran parte del tempo in luoghi chiusi e a contatto con altri, le probabilità che i germi si diffondano aumentano notevolmente. I virus respiratori, infatti, si diffondono generalmente entro un raggio di quasi due metri dalla persona infetta. Una distanza che difficilmente può essere rispettata negli ambienti al chiuso. Nel caso di alcuni virus, poi, come il virus respiratorio sinciziale, il contagio segue un andamento stagionale con il picco che in Italia si verifica solitamente in pieno inverno, tra dicembre e febbraio. Infine, a causa di una minore esposizione alla luce solare, nei mesi invernali c’è più carenza di vitamina D, un elemento fondamentale per la salute del sistema immunitario. Alcune ricerche confermerebbero che esiste una correlazione tra il calo dei livelli di vitamina D e una maggiore debolezza del sistema immunitario, che sarebbe quindi più soggetto ad attacchi da parte di virus e batteri.

Euroristorazione: un modello di sostenibilità e innovazione nella ristorazione collettiva

Fondata nel 1996 a Vicenza, Euroristorazione rappresenta oggi un punto di riferimento nella ristorazione collettiva, con quasi tre decenni di esperienza.

Euroristorazione

Euroristorazione: menu personalizzati e dieta mediterranea per un’alimentazione sostenibile

Specializzata in servizi per enti pubblici e privati – come ospedali, scuole, aziende e comunità religiose – Euroristorazione gestisce i pasti di circa 40 strutture socio-sanitarie, servendo oltre 160 Comuni e 2.000 enti. L’azienda si distingue per la capacità di creare menu personalizzati basati sui principi della dieta mediterranea e sulle linee guida nutrizionali nazionali e regionali. La scelta di fornitori locali e di prodotti stagionali garantisce pasti sani, equilibrati e sostenibili. Insignita del Premio Industria Felix come “Miglior impresa del settore ristorazione per performance gestionale, affidabilità finanziaria Cerved e sostenibilità con sede legale nella regione Veneto”, Euroristorazione si conferma tra le 1.000 imprese Best Performer 2023 di Vicenza.

Tecnologia e ambiente: le nuove frontiere di Euroristorazione

Euroristorazione si avvale di software gestionali e di una piattaforma digitale avanzata per ottimizzare i servizi. Tale approccio innovativo le consente di progettare e riqualificare cucine e locali, oltre a offrire soluzioni di ristorazione per aziende prive di cucina interna. Da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente, adotta pratiche sostenibili che le consentono di ridurre gli sprechi alimentari, grazie a software di programmazione, donare le eccedenze alimentari, utilizzare packaging biodegradabile, scegliere detergenti certificati Ecolabel e ricorrere a energia pulita generata da impianti fotovoltaici. Tutti interventi che riflettono una visione aziendale orientata all’innovazione, all’efficienza e alla tutela ambientale.

Star Italia: leader nella ristrutturazione di bagni e nell’innovazione sostenibile

Star Italia è una delle principali realtà nella ristrutturazione di bagni e nella trasformazione di vasche in doccia. Si impegna ad assicurare l’alta qualità dei prodotti e la massima assistenza al cliente, dall’inizio alla fine dei lavori.

Star Italia

Star Italia: la leadership nella ristrutturazione di bagni

Star Italia, avviata nel 2016, è un’azienda leader nella ristrutturazione di bagni e nella trasformazione di vasche in doccia. In poco tempo, è diventata una realtà importante nel suo settore e, negli ultimi tre anni, ha triplicato il suo fatturato. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’esperienza dei suoi 60 collaboratori e collaboratrici, con un’età media tra i 28 e i 30 anni e un 85% di donne. “Energia fresca e idee brillanti, senza dimenticare l’esperienza maturata negli anni”, ha sottolineato Ennio Massimo, AD dell’azienda. Star Italia segue il cliente in tutte le fasi, dalla consulenza iniziale alle pratiche burocratiche e assistenza in caso di problemi: “Seguiamo tutto il progetto dall’inizio alla fine, con un nostro architetto per la progettazione, squadre esterne e uno studio tecnico”. Da sempre attenta agli aspetti ESG, l’azienda ha riqualificato un’area di circa 20.000 metri quadrati per la sua sede a Comacchio, costruendo due edifici alimentati con pannelli fotovoltaici e installando colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Star Italia: eccellenza nei servizi

Star Italia mantiene un’elevata qualità dei suoi servizi da oltre tre generazioni, grazie alla presenza di consulenti e installatori in tutta Italia. Grande attenzione è posta sull’uso di materiali di prima qualità, soluzioni su misura e dieci anni di garanzia, con un servizio di assistenza attivo 24 ore al giorno per sette giorni la settimana, tutto l’anno. La ristrutturazione del bagno include la sostituzione di tutti i materiali, dalla rimozione dei vecchi sanitari al cambio del pavimento e dei rivestimenti, nonché delle tubature. Star Italia si impegna nel rispettare la puntualità di consegna dei lavori, avvalendosi di tecnici e operatori altamente qualificati. Dopo il primo sopralluogo in cui i tecnici esaminano gli spazi e le necessità del cliente, i lavori vengono svolti con la massima sicurezza, rispettando ogni normativa in vigore.

Sabrina De Filippis: inaugurata SONLOG, la nuova cabina di regia del Polo Logistica del Gruppo FS

Inaugurata a dicembre la sala operativa di Mercitalia Rail SONLOG. L’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis ha annunciato l’inizio di un nuovo capitolo per il Polo Logistica di Ferrovie dello Stato Italiane.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: una nuova pagina per il Polo Logistica

L’inaugurazione di oggi apre un’altra nuova pagina del Polo Logistica, una pagina che abbiamo dedicato al cuore pulsante dell’operation aziendale: la nostra sala operativa”. Così Sabrina De Filippis, l’AD di Mercitalia Logistics, ha commentato a dicembre l’apertura ufficiale della Sala Operativa Nazionale Logistica (SONLOG) di Mercitalia Rail, società del Polo Logistica del Gruppo FS. Nel suo discorso, la manager ha sottolineato l’importanza strategica di quella che sarà una vera e propria cabina di regia all’avanguardia del traffico di treni merci. Da qui verranno monitorati, 24 ore su 24, gli oltre 80mila treni che ogni anno movimentano circa 35 milioni di tonnellate di merci tra l’Italia e il resto d’Europa. La sala, dotata delle più moderne tecnologie, è situata a Milano, in uno scalo ferroviario che risale ai primi anni del Novecento.

Sabrina De Filippis: un’attività sempre più coordinata tra le anime del Polo

Per ospitare l’innovativa struttura, lo Scalo di Segrate è stato soggetto a un importante intervento di restyling che lo ha reso più moderno, confortevole e, soprattutto, funzionale. Al suo interno è stato realizzato un percorso grafico volto a celebrare la storia del trasporto merci attraverso l’alternanza di immagini d’epoca e messaggi chiave del Polo Logistica, in un simbolico viaggio dal passato al futuro. “È in questo luogo che ogni giorno lavoriamo per i nostri clienti, grazie ad un’attività sempre più coordinata tra le diverse anime del Polo e finalizzata a mettere al centro del nostro agire quotidiano la qualità del servizio”, ha dichiarato l’AD Sabrina De Filippis. A supportare il team di 90 operatori di SONLOG sarà un presidio attivo a Roma, in costante contatto con la sala milanese e la Sala Operativa di RFI. Al fine di offrire ai clienti un supporto rapido ed efficace, è stata inoltre attivata un’area dedicata al Post Vendita e all’Assistenza Clienti, la quale opererà in sinergia con la Sala Operativa.

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