Health Italia: fornitore innovativo nel settore della sanità integrativa

Health Italia è pioniere nell’assistenza sanitaria integrativa di qualità e del benessere. È leader a livello italiano ed europeo grazie alla sua rete di servizi diversificati. Con oltre 15.000 dipendenti e 8.500 strutture gestite, il Gruppo è impegnato in attività socio-culturali.

Health Italia

Health Italia: pioniere del panorama healthcare

Fondata nel 2001, Health Italia è precursore dell’assistenza sanitaria integrativa e del benessere sul territorio italiano, attraverso la prevenzione e un’assistenza medica di qualità. La mission è migliorare i sistemi di tutela per persone e aziende con soluzioni personalizzate, quali welfare aziendali – con il servizio “Hi Welfare” – coperture sanitarie e programmi di benefit flessibili. Con una rete di strutture affiliate, soluzioni di telemedicina che rispondono alle necessità della contemporaneità, Health Italia è uno dei fornitori più innovativi e affidabili del panorama nazionale ed europeo, grazie alle sue proposte diversificate di assistenza sanitaria integrativa. Con Health Assistance ed Healt Point, piattaforma online di proprietà e servizi medici presso il proprio centro polispecialistico e odontoiatrico, l’azienda coordina l’accesso a 8.500 strutture sanitarie e può contare sul lavoro di 15.000 collaboratori.

L’impegno socio-culturale di Health Italia

Health Italia è attiva anche in ambito sociale e culturale. Nel 2015 ha creato la Fondazione Banca delle Visite Onlus, da cui sono scaturiti due progetti: Banca delle Visite, con lo scopo di raccogliere fondi per permettere a persone indigenti di accedere a visite mediche ed esami; Museo del Mutuo Soccorso, che intende conservare la storia delle società di mutuo soccorso e incentivare la ricerca nel campo della mutualità. Inoltre, il Gruppo si occupa anche di divulgare cultura e informazione sul benessere, prevenzione, nutrizione e tematiche di interesse collettivo tramite il magazine “Health Online”. Health Italia è membro di numerose associazioni italiane, tra cui ANSI, Assonext e Assolombarda; inoltre è anche attiva per la sostenibilità ambientale: lo testimonia la massima valutazione dal rating ESG e un punteggio di 72.4 da Cerved Rating Agency.

Dalla laurea alla leadership in Italgas: la carriera di Paolo Gallo

Paolo Gallo, classe 1961, è attualmente Amministratore Delegato di Italgas. Originario di Torino, la sua carriera è un esempio di eccellenza manageriale e innovazione nel panorama industriale ed energetico.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: formazione e primi passi professionali

Paolo Gallo si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino e prosegue il percorso formativo con un MBA presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 1988 esordisce professionalmente in Fiat Avio S.p.A., dove, nel corso di 13 anni, scala ruoli di crescente responsabilità, contribuendo a progetti strategici in settori altamente tecnologici. Nel 1997 inizia a occuparsi di energia, sviluppando progetti in Italia, India e Brasile. La sua visione e competenza lo portano a partecipare alla creazione di Fiat Energia, il ramo del Gruppo Fiat dedicato alla generazione elettrica. È il 2002 quando approda al Gruppo Edison, inizialmente come Direttore Strategie e Innovazione. Successivamente ricopre incarichi di rilievo, tra cui quello di Amministratore Delegato di Edipower dal 2003 al 2011, dove guida processi di innovazione e trasformazione strategica. La carriera di Paolo Gallo prosegue in Acea S.p.A., multiutility quotata alla Borsa di Milano, dove tra il 2011 e il 2014 è prima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato. Terminata tale esperienza, assume la guida di Grandi Stazioni come Amministratore Delegato, con l’incarico di gestirne la privatizzazione.

Paolo Gallo e la leadership in Italgas

Dal 2016 Paolo Gallo è Amministratore Delegato di Italgas. Sotto la sua guida, l’azienda consolida la propria posizione di leadership nel settore della distribuzione del gas naturale, con un focus su sostenibilità, digitalizzazione e transizione energetica. Il suo impegno nel promuovere la sostenibilità lo porta, nel 2020, alla nomina di Presidente di Gas Distributors for Sustainability (GD4S), organismo che rappresenta i principali operatori europei del settore. Il mandato viene rinnovato nel 2021, riconoscendo il suo contributo strategico. Parallelamente alla carriera manageriale, Paolo Gallo ha sempre mantenuto un forte legame con il mondo accademico. Tra il 1992 e il 1993 è stato Direttore del Corso MBA presso la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino e docente di “Valutazioni economico-finanziarie di Investimenti Industriali” fino al 2002. Dal 2018 collabora con la Luiss Business School, tenendo corsi di Re-engineering Operational Processes (Master Digital Ecosystem) e di Energy Management (Master Energy Industry).

Festival della gentilezza: Enrico Vita sull’importanza della gentilezza

Il CEO di Amplifon Enrico Vita ha tenuto un discorso al Festival della gentilezza su come costruire un’azienda gentile, portando l’esempio del Gruppo che amministra. La strada percorsa da Amplifon, che l’ha portata a 75 anni di successi, è costituita da un ambiente sano in cui esprimersi al massimo e da un team di “brave persone”.

Enrico Vita (Amplifon)

Enrico Vita: applicare la gentilezza in azienda

A Milano si è tenuto il Festival della gentilezza, organizzato da Fondazione Amplifon e “Corriere della Sera”. In questa occasione è intervenuto il CEO di Amplifon Enrico Vita avviando una riflessione sul concetto di gentilezza, un aspetto necessario nella concitazione del mondo in cui viviamo. Da un punto di vista manageriale, il discorso è stato orientato sull’applicazione della gentilezza in azienda, la cui realtà è spesso soggetta a stress, tensioni e conflitti a causa di una struttura gerarchica e degli obiettivi da raggiungere. Secondo Enrico Vita è possibile creare un’impresa gentile solo attraverso una guida che sappia comunicare questo valore. “Per me un'azienda gentile è prima di tutto un'azienda autentica. Una realtà con una cultura solida, basata su pochi principi chiari e fondamentali, ma profondamente radicati e condivisi da tutti”.

Enrico Vita: il modello di Amplifon

È la trasparenza la chiave all’interno di una cultura aziendale, grazie alla quale è possibile ricevere e ottenere fiducia, comunicando con onestà. Un altro tassello che si aggiunge all’equazione, secondo Enrico Vita, è il circondarsi di “brave persone”, ovvero persone che riescano a incarnare e riflettere i valori aziendali, non solo dipendenti che si distinguono nel loro lavoro. “Trasparenza, etica, merito, spirito di squadra, apertura all’aiuto reciproco e un ambiente in cui gli errori non vengono puniti, ma servono come opportunità di apprendimento”, ha sottolineato il CEO di Amplifon. Il modo per costruire un’impresa gentile consiste anche nel creare un ambiente sano in cui le persone possano crescere professionalmente ed esprimere tutte le loro capacità. Questo approccio ha permesso ad Amplifon di svilupparsi in 75 anni di storia, con 20.000 dipendenti in 26 Paesi che hanno come unico obiettivo quello di migliorare la qualità di vita dei clienti.

A2A: Renato Mazzoncini interviene al “39° Convegno di Capri”

Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A: “Oggi il tema dell’energia è centrale. L’Italia è entrata nella crisi energetica, con uno dei livelli di autonomia energetica più bassi in Europa, al 22%”.

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo A2A

Renato Mazzoncini: migliorare il livello di autonomia energetica nazionale

Politica, istituzioni e imprese a confronto su argomenti cruciali per il futuro del Paese, ponendo lo sguardo sul Mediterraneo e sullo scenario geopolitico globale. Questo lo scopo del “39° Convegno di Capri”, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria e tenutosi sull’isola campana dall’11 al 12 ottobre. Occasione in cui l’AD e DG di A2A Renato Mazzoncini, intervenuto ai microfoni de “Il Giornale d’Italia”, ha condiviso una riflessione sulle opportunità derivanti dal nuovo scenario energetico e su quali siano le strade percorribili. “Oggi il tema dell’energia è centrale. Di fronte alla crisi energetica - quando si sono interrotti i flussi di gas dalla Russia - l’Italia aveva uno dei livelli di autonomia energetica più bassi in Europa, al 22%”, ha dichiarato osservando che “le uniche fonti di energia che abbiamo in Italia sono il vento, il sole, l’acqua e i rifiuti e le abbiamo sviluppate poco negli ultimi anni”. Di contro, il nuovo Piano nazionale dell’energia prevede una crescita delle rinnovabili con particolare attenzione al fotovoltaico, all’eolico e all’idroelettrico. Attivando il loro pieno potenziale è possibile raggiungere un 58% di autonomia. Ma “non è ancora sufficiente”, ha sottolineato Renato Mazzoncini, e per questo sarà necessario continuare a importare energia: “In parte dalla Francia, con il suo nucleare, in attesa magari di svilupparlo anche da noi, e in parte dall’Africa, come dimostra il progetto di un elettrodotto da parte di Terna per collegare la Tunisia con la Sicilia”.

Renato Mazzoncini: proseguire nella crescita delle rinnovabili

Il Nord Africa può giocare un ruolo chiave nel futuro energetico dell’Italia sviluppando ulteriormente le proprie fonti rinnovabili, soprattutto solare ed eolico, in virtù dell’abbondanza di sole e vento presenti in Paesi come Tunisia, Algeria e Libia. Come evidenziato da Renato Mazzoncini, si realizzerebbe una produzione energetica significativa che potrebbe essere trasferita anche in Italia. “Quindi si sta lavorando sempre di più in questa direzione e su un rapporto col Mediterraneo centrale”, così l’AD e DG di A2A: “Se oggi l’Italia è accesa è grazie ai rapporti con l’Africa perché, dopo la chiusura dei flussi dalla Russia, il gas che oggi è ancora la componente energetica preponderante arriva dall’Algeria, dalla Libia, oltre che dal Tap e quindi dall’Azerbaigian”. Una riflessione, inoltre, su quanto l’indipendenza dalla Russia sia un’opzione percorribile: “Non avremmo voluto quello che è accaduto, però oggi sta diventando certamente un’opportunità”, così l’AD e DG Renato Mazzoncini al termine dell’intervista.

Sostenibilità e innovazione: Botter S.p.A. entra nel Gruppo Argea per il futuro del vino italiano

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini entrano a far parte del Gruppo Argea, una delle maggiori realtà del settore vitivinicolo italiano, con l’obiettivo di raggiungere maggiori esportazioni estere e una viticoltura sostenibile.

Botter S.p.A.

Botter S.p.A., insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, nel Gruppo Argea

“Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l'intero comparto enologico sui mercati mondiali”, ha affermato l’AD di Argea, Massimo Romani, in merito alla acquisizione di Botter S.p.A., che insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, è entrato a far parte del Gruppo. Gli elevati ricavi del 2023, 449 milioni di euro, hanno permesso ad Argea di crescere maggiormente attraverso una strategia di acquisizioni, con scopo la sostenibilità e l’estensione internazionale. L’azienda esporta già in 85 Paesi, UK, USA, Germania, Cina e Corea del Sud, facendo conoscere al mondo le ampie tipologie di vino italiano: Barbera, Nebbiolo, Prosecco, e Nero d'Avola.

Botter S.p.A.: viticoltura sostenibile per Argea

“Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l'ambiente in cui operiamo. Un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all'estero che in Italia”. L’obiettivo di Argea prevede anche un forte interesse per la sostenibilità ambientale, per questo è stato deciso di puntare sulla viticoltura sostenibile, in armonia con l’ambiente e il territorio, di cui Botter S.p.A. è pioniere. L’acquisizione di Cantina Zaccagnini, invece, persegue lo scopo di maggior crescita e sviluppo su scala mondiale.

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