Pier Silvio Berlusconi: MFE, un altro anno record per ascolti e raccolta pubblicitaria

Pier Silvio Berlusconi: “Noi ci misuriamo con noi stessi, facciamo una televisione commerciale e quindi dobbiamo guardare ai contatti pubblicitari. Lì siamo messi ancora meglio e devo anche dire che Publitalia quest'anno ha fatto un miracolo. Siamo riusciti a tenere la stessa quota di mercato dell'anno scorso, una quota record in un anno così complicato”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: ascolti e raccolta pubblicitaria, un altro anno eccezionale per Mediaset

In quello che può considerarsi a tutti gli effetti “un anno eccezionale”, come anche il CEO Pier Silvio Berlusconi lo ha definito lo scorso 11 dicembre nel corso di un incontro con la stampa, non rientrano solamente i risultati di rilievo registrati da MFE in un periodo particolarmente difficile per il settore Media a livello globale ma anche gli ascolti che continuano a premiare il Gruppo. Difficile immaginarlo a inizio 2024 guardando a come i competitor potessero contare su eventi di rilevanza internazionale come gli Europei o le Olimpiadi: nonostante ciò “anche quest’anno siamo un soffio sopra la Rai”. Pier Silvio Berlusconi dice bene: “Anche”. Perché lo stesso è successo nel 2023: l’anno dello “storico sorpasso nelle 24 ore nei confronti della Rai”. Ma al di là dei numeri, di aspettative disattese in positivo e di storici traguardi, come rimarca giustamente il CEO, “raggiungere o superare la Rai non è per nulla nei nostri obiettivi: noi ci misuriamo con noi stessi, facciamo una televisione commerciale e quindi dobbiamo guardare ai contatti pubblicitari”.

Pier Silvio Berlusconi: abbiamo tenuto la stessa quota di mercato dell’anno scorso in un 2024 così complicato

Lì siamo messi ancora meglio e devo anche dire che Publitalia quest’anno ha fatto un miracolo”, ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi in riferimento alla raccolta pubblicitaria e ai numeri registrati nel corso dell’anno. “Siamo riusciti a tenere la stessa quota di mercato dell’anno scorso, una quota record in un anno così complicato”, ha spiegato lo scorso 18 dicembre nel giorno in cui ha incontrato i collaboratori e le collaboratrici di Publitalia e poi quelli di Mediaset (in totale più di 3.000 persone) nel campus di Cologno per scambiare gli auguri natalizi. Il loro valore è nei numeri costantemente in crescita che registra MFE: anche nel terzo trimestre, nonostante l’incertezza internazionale e gli eventi sportivi trasmessi dalla concorrenza (Europei di calcio fino a metà luglio e Olimpiadi di Parigi tra fine luglio e la prima parte di agosto), “si registra una netta accelerazione della raccolta pubblicitaria lorda del Gruppo, superiore a ogni aspettativa tenendo anche conto della strutturale bassa stagionalità del mercato nel periodo estivo”, si leggeva nella nota diffusa a novembre in occasione dell’approvazione dei risultati dei primi nove mesi. Trainante l’Italia dove la raccolta è andata particolarmente bene (+11,8%) e ha portato la variazione dei nove mesi a un +8,3%. E il merito è anche di quanti ogni giorno con il loro impegno contribuiscono alla crescita del Gruppo, come ha ricordato Pier Silvio Berlusconi ringraziandoli: “Tutti i giorni, tutti voi fate un grandissimo lavoro e fate in modo che la nostra azienda sia veramente un esempio per tutti gli altri”.

Umberto Lebruto guida il progetto di sviluppo sostenibile e intermodale per Napoli

Umberto Lebruto, AD e DG di FS Sistemi Urbani, guida il progetto di riqualificazione urbana di Napoli, trasformando l’area ferroviaria orientale in un hub intermodale. Fondamentale è stata la sinergia tra istituzioni pubbliche e private per il progetto.

Umberto Lebruto

Umerto Lebruto: Napoli, il progetto per lo sviluppo sostenibile e intermodale della città

È FS Sistemi Urbani a condurre il progetto di riqualificazione urbana di Napoli. Come evidenziato da Umberto Lebruto, AD e DG della società, l’obiettivo è puntare a uno sviluppo sostenibile e intermodale e, non a caso, il progetto copre la trasformazione dell’area ferroviaria orientale, circa 180.000 metri quadrati, da Porta Nolana fino alla Stazione Centrale. Non solo un rinnovamento delle infrastrutture, ma la creazione di un hub intermodale che sarà centrale per il futuro della città. Per tutta la regione Campania, RFI ha previsto investimenti per oltre 23 miliardi di euro, a significare che il progetto di rigenerazione dell’area orientale di Napoli non è un’eccezione, ma si colloca all’interno di una strategia di sviluppo infrastrutturale che comprende zone come i Campi Flegrei. I progetti di riqualificazione copriranno il 3% dell’area della città, mettendo in luce ex scali ferroviari e con un potenziale valore aggiunto di 700 milioni di euro e un impatto socio-economico entro il 2050.

Umberto Lebruto: sinergia tra pubblico e privato come modello per le altre città

Per la riuscita del progetto e il successo nel lungo periodo è stata cruciale la collaborazione tra pubblico e privato, permettendo di avere una base finanziaria stabile, ma anche di realizzare soluzioni innovative. Questa collaborazione istituzionale è stata siglata dall’Accordo di Programma firmato tra Regione Campania, Comune di Napoli, EAV, RFI e FS Sistemi Urbani. Come ha anche aggiunto Umberto Lebruto: “Abbiamo lavorato in sinergia con le istituzioni locali in tempi stretti. Un modello che può fare scuola”. Questo aumenterà la qualità di vita degli abitanti e l’attività economica locale, oltre che modificare l’urbanistica della città. Di buon auspicio deve essere questa sinergia tra pubblico e privato, un esempio per tutte le città italiane e d’Europa che devono affrontare progetti ambiziosi come questo.

Gianni Lettieri: "Serve una visione industriale per il futuro del Paese"

Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, è intervenuto agli Stati Generali della Ripartenza. Molti i punti toccati: dai giovani al futuro del Paese, avere una visione industriale chiara e prendersi cura del territorio.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: fondamentale avere una visione industriale del Paese

“Gli Stati Uniti innovano, la Cina copia e in Europa si fanno le regole per creare “lacci e lacciuoli” alle imprese”, ha affermato Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, agli Stati Generali della Ripartenza, organizzati dall’Osservatorio “Riparte l’Italia”. L’imprenditore si è soffermato sul discorso giovani e sulla loro crescita, sottolineando: “A noi imprenditori spetta in maniera importante e pressante tramettere ai giovani la passione di fare impresa per garantire il nostro futuro e lo sviluppo del Paese e aiutarli a sostenere i costi e i rischi dell’avviare le start up. Per tenere legati i giovani a una realtà aziendale è necessario formarli e dare loro opportunità di crescita. Per questo motivo in Atitech curiamo al nostro interno la formazione dei giovani e avremo, a breve, una nostra Academy dedicata”. Ha proseguito Gianni Lettieri: “Bisogna avere una visione industriale del Paese, un progetto chiaro di quello che vogliamo fare e tenere a livello industriale”.

Gianni Lettieri: iniziative per il territorio

L’intervento di Gianni Lettieri si è spostato poi sulle iniziative sociali promosse da Atitech nei confronti del territorio. “Dobbiamo assumerci una responsabilità importante, che è quella di pensare anche al territorio in cui operiamo, e smetterla con l’egoismo per il quale si pensa soltanto al bene all’interno delle mura della propria azienda. Per questo motivo abbiamo scelto di avviare delle iniziative a sostegno del territorio”. Come ogni anno dal 2020, durante le feste natalizie, Atitech avvierà la mensa solidale, distribuendo 200 pasti caldi al giorno alle famiglie dei dintorni di Capodichino. “La mia idea è in realtà quella di aprire questa iniziativa tutto l’anno. Abbiamo inoltre istituito un fondo per i figli dei dipendenti che vogliono studiare all’estero e poi tornare in Italia – ha concluso Gianni Lettieri – e, durante la pandemia, abbiamo trasformato un hangar in un hub vaccinale che ha consentito la somministrazione fino a 8.000 vaccini al giorno”.

Enrico Vita: innovazione e sostenibilità alla guida del futuro di Amplifon

Enrico Vita, AD e DG del Gruppo Amplifon, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione. Tramite la nuova divisione AmplifonX, la tecnologia viene utilizzata per migliorare i servizi offerti, tra cui Amplifon App e i nuovi strumenti di diagnostica audiologica.

Enrico Vita (Amplifon)

Enrico Vita: il percorso d’innovazione di Amplifon

Il recente sviluppo raggiunto da Amplifon si è basato su quattro pilastri fondamentali: persone, innovazione, crescita e sostenibilità. In quest’ottica, il Gruppo guidato da Enrico Vita ha aperto da tre anni una divisione di ricerca e sviluppo: AmplifonX. Lo scopo è quello di migliorare la customer experience e i servizi offerti, aiutare gli audioprotesisti che lavorano nelle sedi tramite il supporto di esperti di software e hardware, data science e designer. In aggiunta, la nuova divisione punta a migliorare lo sviluppo di Amplifon App, l’applicazione che permette ai clienti di poter regolare l’apparecchio acustico a proprio piacimento. “L’innovazione è una componente chiave”, ha evidenziato Enrico Vita, “la tecnologia ci consente di integrare l’assistenza del negozio fisico, che resta insostituibile, con nuove modalità, creando una vera esperienza omnicanale”. La strada dell’innovazione è stata intrapresa da Amplifon con l’ingresso in Next Age, primo acceleratore di startup in Europa, come main partner. Successivamente, è stato sottoscritto un accordo di partnership con Plug e Play Italia, che ha permesso al Gruppo sotto la guida di Enrico Vita la collaborazione con startup internazionali.

Enrico Vita: piano pluriennale di sostenibilità di Amplifon

La nuova divisione AmplifonX ha il compito di distribuire i nuovi strumenti di diagnostica audiologica come OtoPad e OtoKiosk: il primo è un audiometro digitale che esegue test dell’udito di massima precisione su iPad. Inoltre, questo prodotto consente di fornire, tramite test avanzati, dati diagnostici ai motori AI proprietari con il fine di rendere più efficiente il servizio clienti. OtoKiosk, audiometro digitale per test rapidi, sfrutta l’AI avanzata per generare video-assistenti virtuali in grado di supportare il cliente. Il Gruppo guidato da Enrico Vita ha basato il suo sviluppo su un piano pluriennale di sostenibilità, basato su 20 obiettivi e quattro dimensioni, con il contributo di nuovi finanziamenti sustainability-linked e amortizing, per un totale di 250 milioni di euro.

Cristina Scocchia: abbattere il soffitto di cristallo per un futuro più equo

Cristina Scocchia, AD di illycaffè e figura di rilievo nel panorama economico italiano, offre un’analisi lucida e impattante sulla condizione delle donne nel mondo del lavoro, mettendo in luce le difficoltà, i pregiudizi e la necessità di un cambio culturale.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: l’importanza di abbattere il soffitto di cristallo

Cristina Scocchia parla senza filtri del “soffitto di cristallo” che molte donne si trovano a combattere nel corso della loro carriera. Invitata nelle università, si rivolge spesso alle studentesse che incontra, ricordando loro che “dare testate al soffitto di cristallo è doloroso. Ogni testata che darete avrà un costo. Ci sarà un prezzo da pagare e farà male”. Ma una volta che quel soffitto crollerà, chi verrà dopo di noi troverà meno ostacoli. Secondo l’AD, in Italia manca una vera cultura di parità. Le donne che si affermano professionalmente spesso vengono fatte sentire in colpa, come se il successo professionale fosse incompatibile con il ruolo di madre o con una vita personale appagante. “Se fai carriera automaticamente non sei una buona madre e sei anche una donna egoista”, osserva Cristina Scocchia, rimarcando un doppio standard che discrimina fin dalle scuole.

Leadership, gender gap e purpose: Cristina Scocchia sfida pregiudizi e stereotipi

Un altro tema centrale è quello della leadership femminile. Secondo Cristina Scocchia, il concetto non dipende dal genere, ma dai valori e dalle competenze. Nonostante ciò, il pregiudizio verso le donne ai vertici aziendali persiste. Le donne sono spesso etichettate come empatiche e gentili, mentre gli uomini vengono considerati assertivi e capaci di decidere, spiega l’AD, contestando l’idea che in tempi di crisi si cerchi l’“uomo forte” per guidare le aziende. “La donna ha fatto per centinaia di anni l’angelo del focolare, ora non dobbiamo fare gli angeli del CdA”, aggiunge, rifiutando l’idea di costruire nuovi stereotipi. Secondo la manager, le aziende possono fare la loro parte per promuovere l’equilibrio di genere, ma il cambiamento deve partire dalla società e dall’educazione: “Bisogna insegnare questi principi alle elementari, alle medie e poi nelle università”. Cristina Scocchia affronta infine il tema del purpose, ovvero lo scopo di un’azienda che va oltre il profitto. “A me dispiace – fa sapere – che si debba dimostrare alle aziende che serve un purpose per aumentare il profitto. Mi disturba proprio a livello etico perché io credo che un leader debba sapere integrare il valore economico con i valori etici, sociali e ambientali”. Anche il gender gap ha un costo economico. L’AD conclude quindi ricordando che un tasso di occupazione femminile pari a quello maschile farebbe aumentare il PIL italiano del 12%: “Sono metriche economiche che vanno ribadite, ma è abbastanza triste doverlo fare”.

Claudio Descalzi: la partecipazione dell’AD di Eni al Forum Coldiretti

L’AD Claudio Descalzi al XXII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Coldiretti: “Dobbiamo decarbonizzare tutto quello che è industrialmente pesante, ma dobbiamo essere rapidissimi”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: meno ideologia e più pragmatismo, la vision di Eni su decarbonizzazione e transizione energetica

L’AD Claudio Descalzi lo ha evidenziato in diverse occasioni ed è tornato a ribadirlo anche lo scorso 28 novembre nel corso del XXII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Coldiretti a Roma: su transizione energetica e decarbonizzazione le ideologie non portano lontano. È il pragmatismo invece che oggi può davvero fare la differenza. Lascia parlare i numeri l’AD di Eni. “Il problema che abbiamo in Europa è che il mondo va ancora all’80% con i fossili: ormai da 20 anni siamo attorno all’81-82%, l’Europa un po’ meno siamo attorno al 68-69, il carbone è ancora il primo sull’energia elettrica”, ha spiegato Claudio Descalzi ribadendo che “se vogliamo avere l’energia con costi accessibili per la società civile, l’industria e ovviamente per tutta la parte tech, come l’intelligenza artificiale, dobbiamo comportarci in modo diverso”. Inutili quindi le “visioni ideologiche” come quella sul biocarburante: “L’Europa non lo vuole, vuole gli e-Fuel un mix di CO2 e idrogeno verde che vuol dire anche che al litro pagheremmo 20 volte tanto”. Necessarie invece soluzioni tempestive (“Vorrei ricordare che l’Europa solo da qualche mese ha sdoganato la cattura della CO2”) e concrete. Tra queste il nucleare: “Deve essere fatto. Dobbiamo decarbonizzare tutto ciò che è industrialmente pesante e che non usa elettricità perché ci sono moltissime attività che non usano elettricità. Dobbiamo essere rapidissimi”.

Claudio Descalzi: il punto sul progetto Eni-MIT per lo sviluppo di energia da fusione nucleare

Parlando del nucleare, l’AD Claudio Descalzi ha ricordato il progetto di fusione che Eni sta portando avanti in uno spin-off del MIT: “Siamo molto avanti, Ora finiremo la centrale entro fine 2025 e arrivare a un primo test a fine 2026, poi dovremo ottenere più elettricità di quella che si utilizza per innescare la fusione, nel 2027”. L’ipotesi è di un lancio commerciale “per il 2031-2032”. Il nucleare “si può fare, lo ha fatto la Francia, lo facevamo: chiaramente c’è un modello diverso”, ha specificato l’AD di Eni. “Prima c’era la grande centrale con una rete e quella centrale forniva energia a tutto. Ora c’è il prospetto di andare sulla modularità perché occupa meno spazio”: il nucleare oggi può essere determinante nel ridurre i costi dell’energia perchè è “un’alternativa al base-load per le rinnovabili che sono intermittenti e hanno un costo molto importante legato alle batterie e un load factor molto basso”. Nell’intervento di Claudio Descalzi si evince chiaramente la necessità di accelerare: “Siamo indietro non solo sull'energia nucleare, siamo indietro su moltissime cose, e non parlo dell'Italia che tutto sommato, ha un suo mix energetico come quasi tutti i Paesi del Mediterraneo che è fatto da gas e rinnovabili”.

Alfredo Moratti: il percorso imprenditoriale del fondatore di Amica Chips

Nato il 2 agosto 1953 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, Alfredo Moratti è un imprenditore e dirigente d’azienda noto per aver fondato Amica Chips, una delle principali realtà italiane nel settore degli snack.

Alfredo Moratti

Alfredo Moratti: la fondazione di Amica Chips

Il percorso professionale di Alfredo Moratti ha inizio quando esordisce in qualità di operaio nell’azienda di famiglia, attiva nel settore degli escavatori. Questa esperienza lo segna profondamente, inculcandogli una forte etica del lavoro e l’importanza della qualità, principi che porterà con sé nel suo futuro imprenditoriale. Nel 1990, spinto dalla volontà di intraprendere un’avventura autonoma, fonda Amica Chips. L’azienda nasce con un obiettivo chiaro: produrre patatine fritte di alta qualità, puntando su materie prime selezionate e su processi produttivi innovativi. Grazie a una visione strategica e a un’impeccabile gestione, l’azienda si distingue rapidamente nel mercato italiano, anche attraverso la collaborazione con la grande distribuzione, come ESSELUNGA, che facilita la diffusione del brand. Negli anni successivi, Alfredo Moratti espande il raggio d’azione dell’azienda acquisendo marchi già noti nel settore degli snack come DORITA, PANDAL e MIA. Queste operazioni, oltre a rafforzare la posizione dell’azienda sul mercato, ne confermano anche l’impegno verso qualità e innovazione.

Alfredo Moratti: un’azienda a conduzione familiare

L’identità familiare di Amica Chips è uno degli elementi distintivi dell’azienda. Nel corso degli anni, Alfredo Moratti coinvolge i figli Laura e Oscar, seguiti poi da altri membri della famiglia. Questo tipo di gestione ha garantito continuità trasmettendo valori che ancora oggi sono alla base del successo aziendale. Sotto la guida di Alfredo Moratti, il Gruppo ha costantemente investito nell’ammodernamento delle strutture produttive. Tra i progetti più significativi si annoverano l’ampliamento dello stabilimento e la costruzione di un magazzino centralizzato all’avanguardia, pensato per migliorare l’efficienza e supportare una crescita sostenibile. Nel 2015, Amica Chips ha celebrato il suo 25º anniversario con un evento che ha coinvolto dipendenti, famiglie e amici. Un’occasione per riflettere sui successi passati, ma anche un’opportunità per guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.

Serenissima Ristorazione: inclusione sociale grazie al “Progetto 739”

Serenissima Ristorazione prosegue il suo impegno a favore dell’inclusione sociale con l’espansione del “Progetto 739”, un’iniziativa dedicata a promuovere il valore dell’unicità e delle capacità di ogni individuo.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: il “Progetto 739”

Il “Progetto 739” è stato avviato in collaborazione con ULSS 8 Berica, Caritas, Legambiente e il Circolo Noi San Lazzaro, con l’obiettivo di creare un modello virtuoso per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità medio-lieve. L’iniziativa promossa da Serenissima Ristorazione prevede il coinvolgimento di educatori che supportano i partecipanti durante tutte le fasi delle attività lavorative, garantendo un accompagnamento personalizzato e finalizzato a valorizzare le abilità di ciascun individuo. Grazie agli ottimi risultati ottenuti, il programma integrerà altre due persone, ampliando così le possibilità di inclusione lavorativa presso la cucina dell’ospedale San Bortolo di Vicenza.

Serenissima Ristorazione: i dettagli dell’iniziativa

Fino a oggi, come ricorda Serenissima Ristorazione, cinque persone hanno avuto l’opportunità di lavorare in un ambiente inclusivo e stimolante, sviluppando competenze utili per accrescere la propria autonomia e migliorare la qualità della vita. L’ampliamento del progetto a nuovi partecipanti rappresenta un ulteriore passo avanti verso la costruzione di una società più equa e inclusiva. Si tratta di un modello di integrazione sociale capace di favorire il benessere personale dei partecipanti e, al contempo, di contribuire a sensibilizzare la comunità sull’importanza della diversità e sul ruolo fondamentale che ciascun individuo può svolgere nella collettività.

Promuovere la gallerista come imprenditrice: Diana Bracco al “Premio Imprenditrici ad arte”

In occasione della seconda edizione del “Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad arte”, l’AD e Presidente del Gruppo Bracco ha ribadito l’importanza della parità di genere attraverso la promozione del ruolo della gallerista come imprenditrice e, più in generale, dell’arte contemporanea come strumento sociale.

Diana Bracco

Diana Bracco: la seconda edizione del “Premio Imprenditrici ad arte”

Si è tenuta ad Artissima la seconda edizione del “Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad arte”, istituito da Fondazione Bracco, in collaborazione con Fondazione Roberto de Silva e Diana Bracco, per promuovere la figura della gallerista come imprenditrice. “La valorizzazione delle donne nei vari ambiti della vita sociale, economica, politica e culturale è da sempre al centro del mio impegno nella responsabilità sociale d’impresa, nelle istituzioni e nel mondo aziendale”, ha ribadito Diana Bracco. L’obiettivo del Premio è diffondere l’arte contemporanea attraverso il lavoro della gallerista. L’AD e Presidente del Gruppo Bracco ha dichiarato in merito: “L’impegno delle nostre Fondazioni è promuovere l’uguaglianza di genere e sostenere l’imprenditorialità femminile, nonché la valorizzazione dell’arte contemporanea come strumento di cambiamento sociale”.

Diana Bracco: l’importanza dell’arte contemporanea

“L’arte ha anzitutto un valore sociale, per la sua capacità di parlare un linguaggio universale in grado di sensibilizzare tutti. Attraverso il patrimonio artistico, possiamo costruire ponti tra diverse comunità e generazioni, favorendo un senso di appartenenza e identità comune. Ma l’arte può avere effetti terapeutici, offrendo conforto, ispirazione e un mezzo di espressione personale”, ha commentato Diana Bracco riguardo la sua passione per l’arte. Sia l’arte che la scienza hanno bisogno di creatività e di un pensiero oltre gli schemi, per questo “sono affascinata dal modo in cui l’arte contemporanea riesce a leggere e indagare le complessità del mondo di oggi”. Non sono mancati i consigli a giovani imprenditrici che vogliono cimentarsi nel mondo dell’arte: “Le relazioni sono fondamentali per il successo. Senza dimenticare naturalmente il supporto concreto agli artisti emergenti, aiutandoli a sviluppare la loro carriera e a ottenere visibilità nel mercato dell’arte”, ha evidenziato Diana Bracco.

Amica Chips promuove iniziative a sostegno del territorio e delle persone in difficoltà

Amica Chips promuove una serie di iniziative in ambito sociale per sostenere il territorio e le persone in difficoltà: aiuti all’ASST degli Spedali Civili di Brescia nell’acquisto di strumenti di ultima generazione per il reparto di oncologia; collaborazione con Onlus per open day esclusivo dell’azienda, che diventa anche location per la regia di un cortometraggio.

Amica Chips

Amica Chips: a supporto di Spedali Civili di Brescia

Amica Chips, guidata da Alfredo Moratti, sostiene l’AAST di Spedali Civili di Brescia, prendendo parte al progetto per acquistare macchinari Hi-Tech per il reparto di oncologia. La ASST è stata dotata di strumenti all’avanguardia per la prevenzione e la cura, specifici per l’utilizzo su bambini molto piccoli. I macchinari sono messi a disposizione di Brescia e provincia; inoltre, tutti gli ospedali del territorio possono rivolgersi a Spedali Civili di Brescia per usufruire degli strumenti di ultima generazione. Il progetto è stato supportato grazie alle iniziative dell’Associazione La Zebra Odv, attiva sul territorio con manifestazioni per la raccolta fondi a scopo benefico, e tramite aiuti privati, tra cui quello di Amica Chips.

Amica Chips: open day ed esperienze educative per Onlus

Le iniziative sociali di cui Amica Chips si è resa partecipe hanno visto la collaborazione con la Cooperativa UN DONO NUOVO O.N.L.U.S., che si occupa di gestire un laboratorio polivalente, a Piubega (Mantova), per ragazze e ragazzi maggiorenni con disabilità medio-lieve.  L’associazione è impegnata nell’organizzazione di attività con scopo educativo per insegnare a vivere in gruppo, coinvolgendo persone dai 18 ai 65 anni. L’azienda di patatine si è resa disponibile nell’organizzare con l’Onlus un open day esclusivo, con visita aziendale ed esperienze dedicate appositamente. Per il 2025 Amica Chips ha messo a disposizione le struttura dell’azienda per un progetto di un cortometraggio con cui la Cooperativa ha intenzione di partecipare al Festival del Cinema Nuovo, evento in collaborazione con Mediafriends Onlus.

Gianni Versace: dalla Calabria alle passerelle globali

Gianni Versace, genio creativo della moda, ha segnato un'epoca con il suo stile innovativo e inconfondibile. Dalla sua infanzia a Reggio Calabria all'ascesa come icona mondiale, il suo impatto sulla moda è intramontabile, così come le sue collaborazioni con fotografi e modelle di fama internazionale. Un viaggio nella vita e nel lavoro di uno stilista che ha cambiato il volto del fashion.

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Gianni Versace: dagli esordi alla conquista della moda mondiale

Gianni Versace, nato a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946, iniziò il suo percorso nel mondo della moda nell'atelier di sua madre, dove mosse i primi passi come apprendista. Trasferitosi a Milano nel 1972, intraprese collaborazioni con Genny, Complice e Callaghan, firmando collezioni che ridefinirono i canoni del prêt-à-porter. Nel 1978, Versace debuttò con la sua prima collezione donna, attirando l'attenzione per l'uso innovativo di materiali e design. La partnership con il fotografo Richard Avedon portò alla realizzazione di un libro che raccoglieva le fotografie più iconiche delle campagne pubblicitarie del brand. Inoltre, Versace estese il suo talento ai costumi teatrali, dimostrando una versatilità artistica unica.

Il mito di Gianni Versace: tra arte, moda e tragica scomparsa

Negli anni Novanta, il brand Versace conquistò il panorama mondiale, complice la creazione del profumo "Versus" e campagne pubblicitarie rivoluzionarie. Le sue sfilate non erano solo eventi di moda, ma veri spettacoli artistici, animati dalle top model più celebri del tempo, come Naomi Campbell e Claudia Schiffer. Tuttavia, la mattina del 15 luglio 1997, il mondo della moda fu sconvolto dall'assassinio di Versace nella sua abitazione di Miami Beach. La sua eredità vive oggi attraverso la direzione della sorella Donatella, che guida la casa di moda verso nuove vette. Gianni Versace rimane un'icona intramontabile, il cui contributo continua a ispirare generazioni di creativi.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset primo editore tv in Italia, il CEO incontra i giornalisti

Pier Silvio Berlusconi: “Mi piace sottolineare che la tv italiana è la più ricca di Europa, anzi del mondo. Ciò che va in onda in una sera qualunque tra noi e la Rai nel resto dell’Europa si vede in una settimana”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, Italia traina la raccolta pubblicitaria

Ha affrontato diversi argomenti il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi nel corso dell’incontro con la stampa in programma lo scorso 11 dicembre. Televisione e settore media in generale, gli ascolti dei programmi Mediaset che si conferma primo editore italiano nonostante i grandi eventi di punta della Rai. E ancora la performance economico-finanziaria di MFE che chiude un altro “anno eccezionale” con tutti gli indicatori in netta crescita e continuando al contempo ad assumere, al contrario dei big mondiali del settore che invece tagliano posti e riducono i costi. Senza dimenticare il progetto MFE per la creazione di un polo paneuropeo nel settore dell'intrattenimento e dei contenuti in grado di “competere” con i player globali del settore grazie alla diversificazione geografica che “attutisce gli squilibri nei diversi mercati” e al sistema crossmediale di MFE sempre più evoluto ed esportabile in tutta Europa. “Noi abbiamo un progetto industriale in cui crediamo. Abbiamo la prova che il nostro modello sia efficace e la prova che, unendo le forze per avere sinergie come abbiamo fatto in Spagna, funziona”, ha detto non a caso Pier Silvio Berlusconi. Lo dicono anche i dati relativi alla raccolta pubblicitaria con stime in netto aumento, determinate principalmente dal “sostenuto andamento dei ricavi in Italia”. Come spiega il Gruppo infatti, “grazie anche a un quarto trimestre in crescita rispetto a quello record dello scorso anno, MFE in Italia raggiungerà a fine 2024 una crescita superiore al 6%, pur in assenza di eventi sportivi sui propri canali come Olimpiadi e Europei di Calcio, oltre alla Champions League da settembre”. In Spagna “in un mercato che dopo il buon avvio della prima parte dell'anno sta attraversando una fase di rallentamento”, MFE punta comunque a conseguire nel 2024 un livello dei ricavi pubblicitari “in linea con quelli dello scorso anno”.

Pier Silvio Berlusconi: ascolti, Mediaset si riconferma primo editore italiano

Che questo 2024 per MFE sia un “anno eccezionale” lo dicono anche gli ascolti, superiori alle aspettative. Lo stesso Pier Silvio Berlusconi, con realismo, aveva sottolineato come sarebbe stato quasi impossibile replicare quanto avvenuto nel 2023: per la prima volta nella sua storia infatti Mediaset aveva superato la Rai negli ascolti sul totale giornata. “Riuscirete a ripetere l’anno in cui sarete davanti alla Rai nelle 24 ore? La risposta è: uno, non ci interessa; due, assolutamente no, è praticamente matematicamente impossibile perché arrivano gli Europei e le Olimpiadi”, aveva dichiarato il CEO a inizio anno, aggiungendo che la priorità di Mediaset non era il confronto diretto con la Rai ma il consolidamento della sua leadership come editore crossmediale. E invece, nonostante gli appuntamenti televisivi di straordinaria rilevanza trasmessi dalla Rai quest’anno come il Festival di Sanremo, gli Europei di calcio e le Olimpiadi, Mediaset si è riconfermata primo editore italiano. Merito anche di un’offerta che integra intrattenimento, informazione e fiction di qualità mantenendo alta l’attenzione del pubblico in tutte le fasce orarie: “Tanto lavoro e tanto prodotto, nel 2024 supereremo le 9mila ore di autoprodotto con una crescita di quasi il 20% rispetto al 2020”. Ma Pier Silvio Berlusconi ha ricordato che vincere nei confronti del servizio pubblico “non è nei nostri obiettivi, noi facciamo la gara con noi stessi”. Mediaset, ha ricordato, è una televisione commerciale: “Lavoriamo per ottenere risultati pubblicitari e andiamo molto bene. La quota di contatti lordi delle campagne pubblicitarie raggiunta da Mediaset da sempre oscilla tra il 55% e il 56%. Come si sa noi per i palinsesti spendiamo molto meno e questi risultati sono molto efficaci. Mi piace sottolineare che la tv italiana è la più ricca di Europa, anzi del mondo. Ciò che va in onda in una sera qualunque tra noi e la Rai nel resto dell’Europa si vede in una settimana”.

Stefano Donnarumma al Foro di dialogo Italia - Spagna su Green Deal e investimenti nel Paese

Intervenuto al Foro di dialogo Italia – Spagna, Stefano Donnarumma, AD del Gruppo FS, ha evidenziato l’importanza di una collaborazione europea per il raggiungimento degli obiettivi europei sulle emissioni di CO2, ribadendo la necessità di affidarsi anche a finanziamenti privati e non solo pubblici.

Stefano Donnarumma

L’intervento di Stefano Donnarumma al 20esimo Foro di dialogo Italia - Spagna

In occasione del 20esimo Foro di dialogo Italia - Spagna, tenutosi il 3 e 4 dicembre a Barcellona, Stefano Donnarumma è intervenuto al Panel "Accompagnare la transizione: il futuro del Green Deal europeo". "La mobilità ferroviaria, il suo sviluppo e la sua crescita può rappresentare un fattore chiave per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi del Green Deal europeo in materia di sostenibilità", ha evidenziato l’AD del Gruppo FS, aggiungendo l’importanza di una cooperazione europea per raggiungere il 55% di riduzione di CO2 entro il 2030, tramite "un collegamento ferroviario efficace tra le diverse capitali europee con linee ad alta velocità che permettano di raggiungere importanti risultati anche dal punto di vista ambientale". Grazie ai 25 miliardi assegnati dal PNRR, Stefano Donnarumma ha aggiunto che "come Ferrovie dello Stato siamo pienamente impegnati nella realizzazione di opere che cambieranno la mobilità del Paese. Stiamo, infatti, portando l’alta velocità ferroviaria in zone del Paese dove è assente” (come la tratta Napoli-Bari o la Salerno-Reggio Calabria).

Stefano Donnarumma: investimenti per ridurre le emissioni dei trasporti

I piani del Gruppo FS comprendono investimenti per le infrastrutture del Paese pari a 100 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, in aggiunta alle operazioni di modernizzazione dei treni. Secondo Stefano Donnarumma, questi progetti pongono le basi per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione del 90% delle emissioni di CO2 dei trasporti entro il 2050 e per questo “il focus che abbiamo posto è sull’intermodalità dei trasporti e sul dialogo ferro-gomma e porti nel campo del trasporto delle merci". Un punto cruciale affrontato nell’intervento di Stefano Donnarumma è stato sulla “possibilità di utilizzare anche altre fonti di finanziamento, che non siano solo quelle pubbliche. Una valutazione che deve essere anche internazionale, come accaduto in altri settori come quello delle reti elettriche. Ovviamente questo cambiamento deve essere accompagnato da un quadro regolatorio adeguato". L’AD ha concluso, dando appuntamento al 12 dicembre a Roma per la presentazione del Piano Strategico del Gruppo FS.

Luca de Meo (Renault Group): “Nel 2026 direte addio all’Alpine A110 R Ultime”

Il CEO di Renault Group Luca de Meo ha annunciato il lancio della nuova Alpine A110: richiamerà nel design la storica auto ma sarà ancora più performante e completamente elettrica. Il debutto nel 2026.

Luca de Meo

Luca de Meo: la nuova Alpine A110 in arrivo nel 2026

Sarà completamente elettrica e molto più leggera rispetto alle concorrenti a benzina: la nuova Alpine A110 debutterà nel 2026. Lo ha annunciato il CEO di Renault Group Luca de Meo in un’intervista rilasciata alla rivista “Autocar”. Progettata da zero dagli ingegneri francesi e basata su una piattaforma dedicata completamente inedita, la versione definitiva della A110 sarà “più leggera di un’auto comparabile con un motore a combustione, ma senza compromessi sulle prestazioni”. Sul piano del design, il manager alla guida di Renault Group ha assicurato che la nuova auto sportiva continuerà a mantenere un forte legame con la tradizione, richiamando nell’aspetto la prima, e iconica, generazione di A110.

Luca de Meo: un investimento importante sotto tutti i punti di vista

L’arrivo sul mercato della nuova A110 elettrica coinciderà con l’addio all’attuale Alpine A110 R Ultime, che sarà definitivamente ritirata dai listini. Come spiegato anche dal CEO di Alpine Philippe Krief, il 2026 rappresenterà l’anno del passaggio ufficiale, con lo stop della produzione di una serie limitata di vetture per l’adeguamento ai regolamenti GSR2. Nell’intervista rilasciata al magazine britannico, il CEO di Renault Group Luca de Meo ha sottolineato inoltre che la realizzazione di quest’ultimo modello ha richiesto investimenti economici particolarmente ingenti, da considerarsi però fondamentali per rafforzare il posizionamento e la credibilità del brand Alpine.

Tutti i dati energetici del Paese sull’hub digitale di Terna

Da ottobre è online il nuovo portale di Terna con i dati relativi al fabbisogno, alla produzione e alla trasmissione di energia elettrica del Paese. Nel decimo mese dell’anno, l’Italia raggiunge i 25,5 miliardi di kWh di fabbisogno.

Terna

Terna: a ottobre 25,5 miliardi di kWh di fabbisogno di energia elettrica in Italia

Secondo i dati forniti dal gestore della rete elettrica nazionale Terna, lo scorso mese di ottobre il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato di 25,5 miliardi di kWh. Tenendo conto del giorno lavorativo in più e della temperatura media mensile, rispetto a ottobre dello scorso anno c’è stata una variazione dello 0,6%. Nei primi dieci mesi dell’anno, il fabbisogno è cresciuto del 2,3% rispetto al 2023. L’indice IMCEI di Terna ha inoltre messo in evidenza una diminuzione del 2,3% nei consumi delle imprese “energivore”. Positivi il settore cartario, siderurgico, alimentare e dei metalli non ferrosi. In flessione i comparti chimico, cemento calce e gesso, mezzi di trasporto, ceramiche e vetrarie e meccanica. In merito alla produzione nazionale, questa si attesta a 21,5 miliardi di kWh, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 41,2% della domanda elettrica.

Dati trasparenti sul nuovo portale di Terna

A partire dal 24 ottobre 2024 è possibile consultare il nuovo portale dati di Terna. Il Gruppo ha deciso di raccogliere in un unico hub digitale tutti i dati, in tempo reale e statistici, del sistema elettrico italiano. Al suo interno sono contenute tutte le informazioni relative alla produzione di energia elettrica, al fabbisogno e alla trasmissione, inclusi i dati concernenti i sistemi di accumulo. Nel rapporto mensile viene inoltre riportata una sezione dedicata alla variazione netta di capacità rinnovabile installata, con il dettaglio regionale. Il portale è il risultato dell’ambizioso progetto di data sharing di Terna, che il Gruppo ha realizzato in virtù del suo ruolo di primo piano nella transizione energetica del Paese.

Sostenibilità e controlli: Riva Acciaio al passo con gli standard ambientali

In che modo Riva Acciaio riesce a mantenere gli standard produttivi in linea con la sostenibilità ambientale, perseguendo l’obiettivo e rimanendo aggiornati con gli sviluppi tecnologici e scientifici e con la sensibilità dei cittadini e degli stakeholder.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: responsabilità sociale

Tutti gli stabilimenti di Riva Acciaio, ormai da anni, seguono una politica di compatibilità e sostenibilità ambientale. Difatti, gli impianti di produzione seguono le “migliori tecniche disponibili” (BAT) sul mercato europeo e internazionale. L’obiettivo principale di Riva Acciaio è quello di promuovere un’attività di produzione in linea con la sostenibilità dell’ambiente, camminando di pari passo con le nuove scoperte tecnologiche e scientifiche, rispettando la sensibilità delle persone e degli stakeholder. Uno scopo che è in continuo aggiornamento.

Riva Acciaio: tipi di verifiche per garantire la sostenibilità

Gli impianti produttivi di Riva Acciaio sono sottoposti a rigorosi controlli e verifiche da parte dell’autorità Competente (ARPA). Inoltre, hanno ottenuto le autorizzazioni ambientali necessarie per l’attività produttiva, tra queste l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). L’attenzione alla sostenibilità si evince anche dal mantenimento della certificazione ISO 14001 (certificazione volontaria), che consente un monitoraggio sistematico delle performances ambientali e un impegno costante nella riduzione dell’impatto dell’attività aziendale sull’ambiente, anche attraverso l’uso accorto e razionale delle risorse naturali ed energetiche.

Piano Strategico 2024-2030 di Italgas, Paolo Gallo: 750 milioni per idrico ed efficienza energetica

L’Amministratore Delegato Paolo Gallo ribadisce la centralità della trasformazione digitale nella strategia di Italgas per rafforzare la presenza nel settore idrico e dell’efficienza energetica.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: il focus di Italgas resta sulla trasformazione digitale

La trasformazione digitale continua a costituire la principale leva strategica di Italgas anche nel Piano Strategico 2024-2030. È così che il Gruppo intende rafforzare la propria presenza nel settore idrico e in quello dell’efficienza energetica. “Con 750 milioni di euro – ha affermato l’Amministratore Delegato Paolo Gallo all’alba della presentazione del Piano Strategico alla comunità finanziaria – continueremo a lavorare per rafforzare il nostro ruolo di player di riferimento nell’acqua, che sconta la carenza di adeguati investimenti intelligenti sulle reti, e per crescere nell’efficienza energetica quale strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica”.

Paolo Gallo: 450 milioni per digitalizzare la rete idrica

Osservando nel dettaglio il nuovo piano, il Gruppo guidato da Paolo Gallo prevede di investire, nei prossimi sette anni, circa 450 milioni di euro nel settore idrico. Questi andranno a finanziare operazioni di M&A e la traslazione delle best practice e delle tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas alle reti dell’acqua. Il focus sarà sulla digitalizzazione della rete idrica, con l’applicazione di Dana4Water, l’installazione di water smart meter e la sostituzione in massa delle condotte e dei collegamenti al fine di ridurre le perdite idriche. Sul fronte dell’efficienza energetica, le attività di Italgas si concentreranno principalmente sull’espansione del business, in termini organici e per linee esterne, per un investimento complessivo di 300 milioni di euro.

Alfredo Moratti: Amica Chips, responsabilità e impegno per un futuro green

Amica Chips promuove azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale, migliorare le condizioni di lavoro e sostenere le comunità locali, con obiettivi misurabili: un impegno supportato anche dal fondatore e Presidente Alfredo Moratti.

Amica Chips

Amica Chips disegna un futuro sostenibile: la vision di Alfredo Moratti, fondatore e Presidente

Era il 2017 quando Amica Chips, su iniziativa di Alfredo Moratti che l’ha fondata e ancora oggi la guida in qualità di Presidente, intraprese un nuovo percorso di sostenibilità plasmando la propria vision sui 17 Sustainable Development Goals - SDGs 17 dell’Onu, nella consapevolezza che “solo uno sforzo collettivo coordinato potrà davvero cambiare le nostre società in direzione di maggiore equità, giustizia e sicurezza per il futuro”. Individuati i 7 goals maggiormente in linea con la catena di valore di Amica Chips, si è proceduto a tradurli in azioni concrete identificando inoltre gli indicatori per misurarli. Da allora si sono susseguite una serie di iniziative di rilievo, portate avanti anche grazie al sostegno del fondatore e Presidente Alfredo Moratti. Ridurre l’impatto ambientale, migliorare le condizioni di lavoro e supportare le comunità in cui opera sono le direzioni in cui Amica Chips guarda oggi con attenzione crescente, anche in considerazione del ruolo di responsabilità che un’azienda attiva a livello internazionale ha il compito di rivestire verso l’ambiente, la comunità e i propri collaboratori.

Alfredo Moratti: le iniziative sostenibili di Amica Chips

La salvaguardia dell’ambiente è uno degli obiettivi che l’azienda fondata da Alfredo Moratti persegue su più fronti. Emerge anche nei prodotti Amica Chips l’attenzione nel rendere ogni aspetto del processo produttivo più eco-compatibile. L’azienda inoltre, grazie all’integrazione di materiali riciclati, da anni contribuisce a diminuire il consumo di plastica vergine, promuovendo un approccio sostenibile alla gestione dei rifiuti. Ma l’impegno di Amica Chips va ben oltre: lo testimonia ad esempio il progetto di riforestazione avviato nel 2023 in collaborazione con la start-up Treebu. La messa a dimora di 500 alberi di paulownia non è solo simbolica: questi alberi sono noti per la loro capacità di assorbire grandi quantità di CO2, contribuendo concretamente alla compensazione delle emissioni aziendali. E in questa direzione guarda anche il progetto di ampliamento dello stabilimento di Castiglione delle Stiviere che, in linea con la vision del fondatore e Presidente Alfredo Moratti, si configura come uno dei pilastri della strategia di sostenibilità di Amica Chips: lo spazio di 6.000 metri quadrati sarà alimentato da un avanzato impianto fotovoltaico e integrerà 288 moduli per la produzione di energia rinnovabile. Non solo: anche all’esterno, nell’area circostante, è prevista la piantumazione di piante autoctone in modo da creare un ecosistema verde che favorisce la biodiversità e migliora la qualità degli spazi lavorativi.

Premio Industria Felix: Euroristorazione tra le migliori imprese venete

Euroristorazione ha ricevuto il Premio Industria Felix per le sfide superate e l’eccellenza dei servizi raggiunti nella ristorazione collettiva durante l’anno della pandemia del 2021. Grande attenzione riposta nella sostenibilità ambientale con l’utilizzo di energia pulita e prodotti compostabili.

Euroristorazione logo

Euroristorazione: il Premio Industria Felix

Euroristorazione è stata insignita del Premio Industria Felix per la qualità dei servizi raggiunta nel 2021, considerate le difficoltà della pandemia da Covid-19. La 48esima edizione dell’evento di premiazione si è tenuta lo scorso 14 aprile a Fossalta di Portogruaro (VE), con l’organizzazione di Industria Felix Magazine, supplemento con “Il Sole 24 Ore”, in collaborazione con Cerved. Insieme ad altre 25 aziende venete, Euroristorazione è stata premiata per l’eccellenza raggiunta negli anni nel settore della ristorazione collettiva, con 17 centri di cottura e 20 milioni di pasti annui. Le motivazioni del riconoscimento sono state: “Miglior impresa del settore ristorazione per performance gestionale, affidabilità finanziaria Cerved e sostenibilità con sede legale nella regione Veneto”.

Euroristorazione: le attività nel settore della ristorazione scolastica

Un altro degli obiettivi raggiunti da Euroristorazione è nel settore della ristorazione scolastica: alla qualità di pasti sani e adeguati alle esigenze di tutti, si aggiunge l’educazione alimentare. Una serie di progetti volti a coinvolgere e responsabilizzare i bambini sulle buone abitudini alimentari. Euroristorazione è attiva anche sul versante ambientale, un impegno continuo verso la sostenibilità e compatibilità con l’ambiente che è mantenuto tramite l’uso di energia di fonti rinnovabili, dall’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili e dalle collaborazioni attivate con Enti benefici per diminuire lo spreco alimentare.

Eccellenza e leadership: Star Italia premiata nel 2023

Star Italia, fondata a Ferrara nel 2016, si distingue per l'innovazione nella ristrutturazione di bagni e conversione di vasche in docce. Con un forte impegno verso sostenibilità e responsabilità sociale, l'azienda unisce design e tecnologia per creare ambienti sicuri e accessibili, offrendo servizi di alta qualità in tutta Italia.

Star Italia

Star Italia: innovazione e design per bagni accessibili

Star Italia, attiva da oltre tre generazioni, si afferma anche per una gamma completa di servizi edili su tutto il territorio nazionale, tra cui l'installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. La mission dell’azienda è espandere l'approccio progettuale integrando competenze tecnologiche e di design per creare ambienti sicuri e accessibili, garantendo alle persone la possibilità di muoversi liberamente e senza rischi. La qualità dei materiali, la personalizzazione dei progetti e l'eccellente assistenza al cliente sono i pilastri su cui si basa l'operato di Star Italia. L'azienda segue i clienti in ogni fase della ristrutturazione del bagno: dalla documentazione iniziale alla scelta dei materiali, dall'esecuzione dei lavori allo smaltimento dei rifiuti, fino all'assistenza post-vendita. Tale attenzione le ha consentito di conquistare una posizione di primo piano nel settore edilizio nazionale. Con circa 70 dipendenti e una rete di 150 agenti, l'azienda vanta un team giovane e dinamico, con una maggioranza di under 30 e un organico composto per l'85% da donne.

Star Italia: impegno ESG e riconoscimenti nazionali

Un elemento centrale nella filosofia di Star Italia è l'impegno verso le pratiche ESG (Environmental, Social, and Governance). L'azienda attua diverse iniziative per la sostenibilità ambientale, come l'utilizzo di auto elettriche per gli spostamenti interni, impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di energia, eliminazione delle comunicazioni cartacee tramite posta elettronica e raccolta differenziata in ogni ufficio. Per la nuova sede operativa di Comacchio, la società ha riqualificato un'area di circa 20.000 metri quadrati, costruendo due edifici alimentati con energia green e dotati di colonnine di ricarica. Sul fronte sociale, l'azienda promuove programmi welfare collaborando con l'Associazione FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano ETS e ha avviato il progetto "Star con te" a supporto delle persone in difficoltà. Inoltre, sponsorizza squadre sportive locali come ADS Portuense, Latina Roma e la squadra di pallavolo femminile Project Star Volley. Per la qualità dei suoi servizi e l'impegno ESG, Star Italia ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio "Le Fonti Awards" 2023 come "Eccellenza dell'Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno" e il Premio "100 Top Products and Service" assegnato nel 2024 da Class Editori.

Progetto HOPE: Daniele Ragone promuove la prevenzione al 40° anniversario di Exodus

Visite gratuite per la prevenzione fornite da Progetti del Cuore, guidata da Daniele Ragone, per l’evento Spazio della Solidarietà.  La società benefit ha aderito al Progetto HOPE insieme alla Fondazione Exodus.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: una clinica mobile allo Spazio della Solidarietà

Il Progetto HOPE è stato presente allo Spazio della Solidarietà di Milano per festeggiare il 40° anniversario della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi, lo scorso 24 novembre. L’iniziativa è promossa da Progetti del Cuore, società benefit guidata da Daniele Ragone, la quale ha contribuito a rendere accessibili esami e visite specialistiche per la prevenzione a uomini e donne in tutto il Paese. Per l’occasione, una clinica mobile dotata di strumenti all’avanguardia e un team di medici ha eseguito ecografie e mammografie per lo screening del tumore al seno, dalle 9 alle 18:30 in Piazza Duomo, con consegna del referto immediata. Le prenotazioni si sono aperte il mese prima per chiunque non si fosse già sottoposto ad esami specifici nell’ultimo anno o inserito in protocolli medici per patologie pregresse.

Daniele Ragone: con il Progetto HOPE in giro per l’Italia

Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore, ha commentato: “Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di essere presenti all’evento Spazio della Solidarietà organizzato dalla Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi nel cuore di Milano, per due ragioni: ribadire l’importanza della prevenzione per i tumori al seno e dare il nostro contributo alla collettività, offrendo screening gratuiti a chi non può permettersi di affrontare spese mediche e sensibilizzare tutte le persone, in particolare i più giovani, all’importanza della prevenzione”. Quello di Progetto HOPE è un percorso che attraversa tutta Italia e ha già permesso a più di 1.000 persone di sottoporsi a controlli preventivi gratuiti. “Ringraziamo Exodus e don Antonio, oltre che il Sindaco e il Comune di Milano, per averci invitato a partecipare a questa iniziativa di grande importanza sociale”, ha concluso Daniele Ragone.

BV TECH: innovazione e sicurezza nella trasformazione digitale

BV TECH è tra i principali player del settore ICT e Cybersecurity. Grazie a un approccio integrato, investimenti costanti in ricerca e sviluppo e una forte presenza internazionale, l’azienda si pone come leader nella trasformazione digitale, contribuendo a un futuro tecnologico sicuro e connesso.

BV TECH

La crescita di BV TECH nel panorama ICT e Cybersecurity

BV TECH, fondata nel 2005 dall’Ing. Raffaele Boccardo, rappresenta oggi un punto di riferimento nel settore ICT e della sicurezza. Grazie a una metodologia completa e all'avanguardia, il Gruppo coniuga tecnologia avanzata e ricerca continua per affrontare le sfide più complesse della trasformazione digitale. "Securing the Future" è più di un motto: è un impegno concreto verso il progresso tecnologico del Paese. Nel 2024, il Gruppo ha consolidato ricavi pari a 182 milioni di euro e un Ebitda assestato al 22,1%, risultati che testimoniano la solidità e la capacità strategica dell’azienda. Un passo fondamentale è stata l’acquisizione del Gruppo Arturai, leader nella Cybersecurity, che ha potenziato l’offerta in settori chiave quali Cloud Security e Web Performance, rafforzando ulteriormente la presenza internazionale di BV TECH.

BV TECH: strategie per il futuro e focus su innovazione e sviluppo

Con 1.300 dipendenti, BV TECH opera in 20 sedi, tra cui Milano, Roma e Genova, e in Paesi quali Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, Portogallo, Spagna e Svezia. Le principali aree di competenza includono Cybersecurity, Cloud & Infrastructure, Software e Data Science, elementi essenziali per progettare e realizzare sistemi ICT avanzati e sicuri. La mission della società è chiara: mettere al sicuro il futuro dell’Italia attraverso soluzioni innovative, collaborazioni strategiche pubblico-privato e investimenti annui in ricerca pari al 10% dei ricavi. Infatti, grazie a competenze distintive e a un team altamente qualificato, l'azienda lavora costantemente per assicurare standard elevati di tecnologia e protezione delle informazioni.

Tecnicaer Engineering e la riqualificazione del Palazzo di Giustizia di Milano: tradizione e innovazione

Tecnicaer Engineering è al centro di un progetto di riqualificazione che segna una nuova fase per uno degli edifici più emblematici di Milano: il Palazzo di Giustizia. Concepito nel 1932 dall’architetto Marcello Piacentini, l’edificio ha attraversato decenni di storia, conservando un fascino unico grazie alla sua imponente architettura e agli interni decorati. Oggi, l’ambizioso intervento che coinvolge il Palazzo si propone di coniugare il rispetto per il passato con le sfide moderne della sostenibilità e dell’efficienza.

Tecnicaer Engineering nella riqualificazione del Tribunale di Milano

Il coinvolgimento di Tecnicaer Engineering nella riqualificazione del Palazzo di Giustizia di Milano

Tecnicaer Engineering, realtà di rilievo nel panorama dell’ingegneria italiana, è stata incaricata di un compito complesso: intervenire su un’icona dell’architettura milanese, preservandone l’integrità storica, ma integrando soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’approccio adottato dall’azienda si basa su un equilibrio tra tradizione e innovazione, dove ogni elemento del Palazzo di Giustizia viene trattato con la massima attenzione, senza compromettere l’essenza storica del luogo. Le maestose facciate in marmo e le stanze interne, intrise di memoria, saranno restaurate con cura, mentre nuovi impianti e tecnologie moderne contribuiranno a rendere l’edificio più funzionale ed ecologico. Il progetto non si limita alla conservazione, ma guarda decisamente al futuro, introducendo soluzioni per una gestione ottimizzata delle risorse e un minor impatto ambientale. Tecnicaer Engineering applica, infatti, tecnologie sostenibili che, oltre a migliorare l’efficienza energetica, rendono il Palazzo di Giustizia un esempio di come è possibile rispettare il passato e allo stesso tempo rispondere alle esigenze di modernità.

Tecnicaer Engineering: 20 anni di successi e visione nell’innovazione ingegneristica

La filosofia alla base di questo intervento si riflette anche nella storia di Tecnicaer Engineering, che nasce 20 anni fa ad Aosta grazie alla visione di Fabio Inzani e Stefano Bonfante. Le loro esperienze e competenze, in particolare nel settore ospedaliero e impiantistico, hanno dato vita a una realtà in grado di gestire con successo progetti complessi, affermandosi in settori chiave come la sanità, l’istruzione e le grandi opere pubbliche. Per l’azienda, il Palazzo di Giustizia di Milano è solo uno dei numerosi progetti in corso. Tra i più recenti ci sono infatti il Parco della Salute di Torino, destinato a diventare un polo sanitario e tecnologico di riferimento, e il nuovo Ospedale Felettino di La Spezia, che promette di essere all’avanguardia per efficienza e adattabilità ai futuri sviluppi.

Pier Silvio Berlusconi celebra il successo di This is me nella puntata finale dello show

La sorpresa di Pier Silvio Berlusconi a Silvia Toffanin nella puntata finale di This is me. Il CEO saluta e ringrazia anche Maria De Filippi e il suo team che da 23 anni porta avanti “Amici”, un programma che non solo ha scritto una nuova pagina della televisione italiana ma ha cambiato anche le forme della musica contemporanea italiana: “Per noi celebrare questo prodotto è qualcosa che ci dà veramente orgoglio”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi a sorpresa per il gran finale di This is me: il valore di un prodotto come “Amici” nelle parole del CEO

Quando lo scorso luglio, in occasione della presentazione dei palinsesti 2024/2025, ne annunciò l’arrivo, Pier Silvio Berlusconi spiegò che l’idea era nata durante una conversazione con Maria De Filippi: “Le ho detto che è realmente importante il successo di Amici, e che non si parla solo di prodotto televisivo di grande successo, Maria sta scrivendo l’ultimo pezzo della musica moderna italiana, e che bisognerebbe celebrarla. Maria si è detta d'accordo con me e ha sottolineato che sarebbe bello anche per i suoi talenti, ma che naturalmente non poteva celebrarli lei, così le è venuta l'idea di coinvolgere Silvia Toffanin..”. Oggi, all’indomani dell’ultima puntata di This is me si può ben dire che anche il pubblico, se avesse potuto partecipare a quella conversazione, si sarebbe detto d’accordo: lo show-evento, partito già molto bene lo scorso 21 novembre, ha chiuso il 5 dicembre con la terza puntata raccogliendo 3.034.000 spettatori e il 21,8% di share. Numeri importanti che denotano l’accoglienza positiva da parte del pubblico. E a sorpresa, nel corso dell’ultima puntata, è intervenuto anche il CEO Pier Silvio Berlusconi a ricordare cosa “Amici” rappresenta per Canale 5: “Questo spettacolo è qualcosa che ci rende davvero orgogliosi. "Amici" non ha fatto solo anni di grande televisione, ha scritto una nuova pagina della televisione italiana e addirittura, con una ventata di freschezza, di novità, ha cambiato le forme della musica contemporanea italiana e questo è un grande merito. Quindi per noi celebrare questo prodotto è qualcosa che ci dà veramente orgoglio”.

Pier Silvio Berlusconi: “Il talento è un dono e deve essere onorato e c'è solo un modo per onorarlo e questo modo è l'impegno”

“Siamo qua per celebrare chi il talento ce l'ha veramente”, ha esordito Pier Silvio Berlusconi dopo aver salutato il pubblico, gli ospiti e la conduttrice e compagna Silvia Toffanin, tanto sorpresa quanto emozionata. “Il talento è un dono e deve essere onorato e c'è solo un modo per onorarlo veramente, e questo modo è l'impegno”, ha proseguito il CEO ringraziando Maria De Filippi che “ha reso tutto questo una bellissima realtà”. Prima di abbandonare lo studio, il CEO ha dedicato un pensiero anche alla compagna: “Voglio ringraziare anche la mia Silvia. Ecco, lei è una prova di quanto sia necessario impegnarsi. Voi non vi immaginate quanto lei sia scrupolosa nel suo lavoro, nel fare il suo prodotto. Studia, lavora su tutto, e quindi è davvero una grande professionista. Quindi Silvia. Sono orgoglioso di te”. L’ingresso in studio di Pier Silvio Berlusconi (00:06) ha registrato il picco di share, con il 29%. Il CEO di Mediaset ha voluto ringraziare ulteriormente quanti hanno lavorato al programma anche il giorno dopo alla luce degli importanti ascolti registrati: “This is me è un concentrato di talento, amore per lo spettacolo e per la televisione. Grazie Maria e grazie a tutto il team di Fascino. Avete fatto ancora una volta un lavoro straordinario. Grazie a tutte le star che si sono esibite e agli artisti che si sono raccontati in quello stesso studio dove è iniziata la loro storia. Un grazie speciale a Silvia che ha condotto queste tre serate evento con il suo stile inconfondibile, unendo calore e professionalità”.

Gianni Lettieri: dall’industria tessile alla guida di Meridie e Atitech

Gianni Lettieri, con oltre 40 anni di carriera alle spalle, ha costruito la sua esperienza imprenditoriale partendo dai settori tessile e abbigliamento per poi approdare alle energie rinnovabili. Attualmente, ricopre i ruoli di Presidente e AD di Meridie S.p.A. e Presidente di Atitech S.p.A. Il suo impegno verso la comunità gli è valso importanti riconoscimenti.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: la carriera professionale

Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A. e Presidente di Atitech S.p.A., Gianni Lettieri ha avviato la sua carriera aprendo uno stabilimento produttivo nel settore tessile, ambito in cui si è specializzato, insieme a quello dell’abbigliamento. Infatti, nel 1989, ha aperto la prima azienda europea incentrata sulla produzione di denim-ring, con cui ha raggiunto anche gli USA. Una joint venture con il gruppo Raymond gli ha permesso di espandere la sua attività anche in India, nel 1995. Successivamente, Gianni Lettieri è stato Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli e, grazie alle sue capacità, è stato confermato per sei anni di fila, unico nella storia dell’ente. Nel 2006, passa al settore dell’energia green, con l’apertura della compagnia CO.S.ER. S.r.l. L’anno seguente, l’imprenditore avvia Meridie S.p.A., prima investment company del meridione ad essere quotata in borsa sul segmento MIV, attraverso cui costituisce MEDSOLAR S.p.A. nel 2008, start up del comparto Energie Rinnovabili. Nel 2009, rileva Atitech S.p.A. e ne diventa Presidente. Nel 2021, acquisisce le risorse di Ingegneria e Manutenzione di Alitalia, aumentando il numero di scali su cui opera a 32, di cui undici all’estero. Grazie ai suoi incarichi, ha avviato delle iniziative a sostegno delle aziende e dei giovani del Sud Italia, oltre che progetti per contrastare la criminalità.

Gianni Lettieri: il supporto al territorio

Durante il periodo della pandemia da Covid-19, Gianni Lettieri ha promosso una serie di iniziative verso il territorio. Nelle feste natalizie, le mense di Atitech hanno accolto 50 famiglie in difficoltà e 150 pasti caldi sono stati offerti quotidianamente, con l’aiuto dei volontari dell’associazione Larsec. Nel 2021, ha fornito gli spazi di un hangar di 10.000 mq per trasformarlo in un hub vaccinale e ha donato 20.000 mascherine FFP2 al sistema sanitario regionale. Premi e riconoscimenti gli sono stati assegnati per le sue attività, tra cui il Premio Guido Dorso XXIX Edizione, attribuitogli dal Presidente della Repubblica nel 2008 in Senato, e il Premio Mediterraneo Economia e Impresa. Gli è stata conferita la laurea honoris causa in Giurisprudenza.

Botter S.p.A., da azienda locale a leader nell’export di vini italiani con il Gruppo Argea

Botter S.p.A. vanta una lunga storia nel settore vitivinicolo italiano. Partita come piccola azienda specializzata nella vendita al dettaglio di vino in fusti e damigiane, oggi è tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo. Con diverse etichette e una forte presenza internazionale, punta a far crescere il prestigio del Made in Italy.

Botter S.p.A.

La nascita e lo sviluppo di Botter S.p.A.

Fondata nel 1928 a Fossalta di Piave, Botter S.p.A. è un brand storico ed emblematico nel settore vitivinicolo italiano. Nata come piccola realtà commerciale specializzata nella vendita al dettaglio di vino in fusti e damigiane, oggi l’azienda fa parte insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini del Gruppo Argea, il principale attore privato nel mercato del vino a livello nazionale. Negli anni ’50, Botter S.p.A. intraprese un percorso strategico per la commercializzazione dei vini in bottiglia, concentrandosi inizialmente sul mercato italiano e poi espandendosi a livello internazionale. Grazie al presidio su tipologie di vino particolarmente di successo come il Prosecco, il Primitivo e il Pinot Grigio, l’azienda è riuscita a posizionarsi tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo, divenendo un punto di riferimento nel panorama enologico del Paese.

Botter S.p.A.: tradizione, sostenibilità e innovazione per il futuro del settore vitivinicolo

Con il passare degli anni, Botter S.p.A. ha saputo coniugare l’esperienza nella produzione di vini DOC e DOCG con un’eccellente strategia di commercializzazione sui mercati esteri, che oggi si integrano con la volontà di rispondere alle sfide della transizione ecologica della filiera vitivinicola. L’azienda, come tutto il Gruppo Argea, è infatti attivamente impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale, economica e sociale, mirata a uno sviluppo etico e sostenibile del settore. Con la sua vasta offerta di denominazioni ed etichette, unita a un forte orientamento internazionale, Botter S.p.A. è il fulcro di un progetto che punta a valorizzare le tradizioni e le identità locali, contribuendo, insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, a far crescere il prestigio e la presenza del vino italiano nel mondo, con uno sguardo proiettato verso un futuro sempre più responsabile.

Andrea Mascetti: multidisciplinarietà al servizio dei clienti per il suo Studio Legale

Lo Studio Legale di Andrea Mascetti è stato inserito nella prestigiosa classifica stilata da “Il Sole 24 Ore”, in collaborazione con Statista, dei migliori Studi Legali del 2024 per il settore Diritto Amministrativo e degli Appalti.

Andrea Mascetti

Lo Studio Legale di Andrea Mascetti inserito nella classifica de “Il Sole 24 Ore”

Lo Studio Legale Mascetti (SLM), fondato da Andrea Mascetti nel 2004, è stato inserito nella prestigiosa classifica redatta da “Il Sole 24 Ore” in collaborazione con Statista. Lo Studio è stato premiato per essersi distinto nel campo “Amministrativo e Appalti” nel ranking che elenca i migliori Studi Legali del 2024 in base alla loro area di specializzazione e in base al numero di segnalazioni. “Ogni giorno cerchiamo di trovare una risposta adeguata ed efficace attraverso un impegno verso l’eccellenza, che è fatto di studio e di aggiornamento, a cui si affianca una profonda dedizione verso il nostro lavoro”, ha dichiarato Andrea Mascetti. Lo SLM comprende due sedi, a Milano e Varese, ed è caratterizzato da una multidisciplinarietà tale da fornire consulenze in ambito giudiziale e stragiudiziale, grazie anche alle collaborazioni avviate al di fuori del Paese. Il fondatore dello Studio si è espresso a riguardo: “La multidisciplinarietà delle competenze che abbiamo nel tempo maturato gioca in questo contesto un ruolo fondamentale a vantaggio di coloro che devono confrontarsi con profili di attività e di rischio sempre più articolati e mutevoli”.

Andrea Mascetti: un team legale multidisciplinare

Lo Studio di Andrea Mascetti si avvale di un team di professionisti che può soddisfare le necessità di qualunque cliente. Specializzato nel Diritto Commerciale e Amministrativo, lo Studio ha poi esteso le sue competenze in Diritto Penale, Web Reputation e in Diritto dell’Arte. Inoltre, in 20 anni, lo Studio ha sempre ampliato le sue aree di attività in quei settori che attirano l’attenzione dell’opinione pubblica: Diritto Ambientale, la normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (Legge 231). La sfida che si è posto Andrea Mascetti è quella di affrontare “qualsiasi questione in modo approfondito, mirato e completo, oltre che reperire la soluzione più adatta alle esigenze del cliente”. Ha poi concluso il fondatore dello Studio: “Ogni giorno ci poniamo la domanda di come declinare il nostro lavoro di professionisti del Diritto con le aspettative e gli interessi dei nostri clienti, in un contesto dove la complessità normativa e la velocità dei tempi di reazione sembrano non concedere tregua”. Andrea Mascetti, oltre a dirigere il suo studio professionale, svolge un ruolo chiave come Presidente di diversi organismi di vigilanza, offrendo la sua vasta esperienza sia a livello locale che nazionale. Ricopre inoltre la carica di Presidente di Finlombarda, la società finanziaria della Regione Lombardia, contribuendo attivamente allo sviluppo economico del territorio.

Gruppo Danieli, leader mondiale della laminazione e innovazione siderurgica

Leader mondiale della laminazione diretta da prodotti lunghi e della laminazione diretta da colata continua, Gruppo Danieli ha alle spalle oltre un secolo di storia, quando fu fondata dall’esperienza di Mario Danieli a Buttrio.

Diana Bracco

La storia di Gruppo Danieli

Mario Danieli, dopo l’esperienza in un’acciaieria da lui fondata nel 1914 a Milano, ha dato vita a Gruppo Danieli nel 1948 a Buttrio (Udine). Fino al 1960, Danieli ha prodotto incudini e cesoie. Solo successivamente, con il figlio Luigi, ha iniziato a fabbricare macchinari per laminatoi per barre d’armatura e laminatoi completi per minimill in Italia, Spagna, Germania e UK. Nel 1964, ha inizio la collaborazione con Emilio Riva, il quale commissiona la costruzione della prima macchina di colata continua di tipo curvo in Italia. Cecilia Danieli, in azienda dal 1977, viene nominata Presidente nel 1984. Nello stesso anno, Gruppo Danieli viene quotato in Borsa. Insieme alla realizzazione dei primi forni ad arco elettrico per Asea Metallurgy, l’azienda ha prodotto impianti ausiliari, di depurazione fumi e di trattamento acque, gru di distribuzione elettrica ed edifici. Negli anni ’90, Gruppo Danieli diventa leader mondiale nella distribuzione di minimill completi per prodotti lunghi in acciaio commerciale e di alta qualità, esportando laminatoi con cambio automatico in USA, Taiwan e Spagna.

Gruppo Danieli: l’impegno per la sostenibilità e la sicurezza degli operatori

Con l’acquisizione di Wean Industries e United Engineering negli USA, il Gruppo si prefissa l’obiettivo di progettare e distribuire impianti per acciaieri integrate. Le successive acquisizioni hanno permesso a Gruppo Danieli di diventare fornitore completo altamente tecnologico di acciaierie integrate e miniacciaierie elettriche. Negli anni 2000, sono stati aperti i primi stabilimenti esteri, tra cui quello in Thailandia, Cina, India e centri di assistenza negli USA e in Vietnam. L’acquisizione di Acciaierie Bertoli nel 1980, unita ad un’altra acciaieria del Friuli-Venezia Giulia, dà vita ad Acciaierie Bertoli Safau (ABS), che ad oggi è tra i primi produttori di acciaio in Europa. Le principali attività di Gruppo Danieli riguardano Plantmaking e Steelmaking, ma oltre alla siderurgia, l’impegno è rivolto verso il miglioramento degli impianti per garantire maggior sicurezza agli operatori e una maggior sostenibilità ambientale. Infatti, grazie all’invenzione del Q-One nel 2016, Gruppo Danieli punta a ridurre quasi a zero le emissioni elettriche della produzione. Dal 2015, il Gruppo è leader della laminazione diretta da colata continua e, dal 2020, l’uso della tecnologia Octocaster ha permesso di raddoppiare la velocità di fusione delle fondatrici rispetto alla generazione precedente. Dal 2021, il Gruppo è leader mondiale della laminazione diretta da prodotti lunghi. Tramite la Danieli Academy, dal 1995 viene promossa nelle scuole e università “imparare facendo”, per stimolare studenti e docenti.

Alessandra Ricci guida la crescita di Sace del 65%

Alessandra Ricci continua a influenzare positivamente il panorama economico attraverso la sua guida in Sace. Con una forte enfasi su innovazione, sostenibilità e supporto alle imprese, la manager promuove iniziative che mirano non solo alla crescita economica ma anche all'impatto sociale e ambientale.

Alessandra Ricci (SACE)

Alessandra Ricci guida Sace verso risultati record

Sotto la leadership dinamica di Alessandra Ricci, Sace ha registrato un impressionante aumento del 65% dell'utile netto nel primo semestre del 2024. La manager, riconosciuta tra le 50 donne più influenti d'Italia nel 2022, ha portato la realtà assicurativo-finanziaria controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze a nuovi livelli di successo. La sua filosofia è chiara: investire in innovazione e competenze per rafforzare la competitività e ottenere un ritorno sul capitale investito. "È stata una bella semestrale – osserva – ma oltre che dei risultati economici siamo soddisfatti dell'impact factor". Sotto il suo mandato, Sace ha mobilitato 80 miliardi di euro attraverso il Piano Insieme2025, generando un impatto significativo sul sistema produttivo italiano e sostenendo oltre 1,3 milioni di posti di lavoro. Uno dei fattori chiave di questo successo è legato alla minore rischiosità del portafoglio complessivo, segno di una gestione attenta e lungimirante.

Alessandra Ricci: l’importanza della sostenibilità e dell’innovazione

Alessandra Ricci crede fermamente nell'importanza della sostenibilità e dell'innovazione come motori di crescita per le imprese italiane. "Le imprese continuano a investire. E fanno investimenti per i miglioramenti di processo e di prodotto. Sempre in chiave di sostenibilità", afferma. Con l'introduzione della polizza Protezione Rischio Clima, Sace offre alle aziende una tutela contro i rischi climatici, enfatizzando la necessità di prepararsi alle sfide ambientali future. La manager sottolinea l'importanza di un'adeguata protezione: le aziende devono essere consapevoli dei rischi che corrono senza una copertura assicurativa adeguata e di come questo possa influenzare i costi futuri. Inoltre, attraverso iniziative come Women in Export, promuove la formazione e la condivisione di esperienze tra donne nel mondo degli affari, affrontando il gap di genere nel settore. "Il talento delle persone è equamente distribuito. Se ci sono più maschi al comando significa che c'è un bias di tipo culturale che non è stato ancora combattuto", sostiene. La sua passione per il cicloturismo riflette il suo approccio equilibrato alla vita e al lavoro, valorizzando il viaggio lento e la connessione con il territorio, dimostrando come anche nel frenetico mondo degli affari sia possibile trovare armonia e sostenibilità.

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