Marzio Perrelli: un anno straordinario per il Tennis su Sky

Dopo un 2024 di sfide e trionfi, Marzio Perrelli racconta il gran finale di una stagione che ha portato il tennis italiano e Sky Sport a livelli straordinari. Tra record di ascolti e appuntamenti esclusivi come il Masters di Parigi-Bercy e le Finals di Torino, Sky si prepara a regalare ancora spettacolo agli appassionati.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: Italia a tutto tennis grazie a Sky Sport

Non solo calcio per gli appassionati di sport in Italia. Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia, celebra un anno straordinario per il tennis trasmesso su Sky, che si avvia verso un gran finale. Con oltre 600 ore di trasmissioni in programma e dieci tornei da seguire nei prossimi 60 giorni, l’offerta Sky si conferma ricchissima e pensata per gli appassionati. L’inizio di questo sprint conclusivo si è già avuto con l’avvio del Masters 1000 di Parigi-Bercy, esclusiva di Sky, in onda fino al 3 novembre. Successivamente, gli occhi saranno puntati sulle Nitto ATP Finals a Torino dal 10 al 17 novembre, dove Jannik Sinner scenderà in campo con l’ambizione di consolidare il suo status tra i grandi del tennis internazionale. Le WTA Finals a Riyadh, dal 2 al 9 novembre, vedranno Jasmine Paolini protagonista sia in singolare che, insieme a Sara Errani, nel doppio, per tentare un nuovo successo dopo il trionfo olimpico di Parigi. A novembre, si concluderà con le Davis Cup Finals a Malaga (dal 19 al 24), dove l’Italia di Volandri tenterà di bissare il successo dell’anno precedente. "Il tennis è diventato un pilastro della Casa dello Sport di Sky", ha dichiarato Marzio Perrelli, sottolineando come l’emittente riesca a offrire ogni anno un’esperienza sempre più coinvolgente agli appassionati italiani.

Marzio Perrelli: nel 2024 record di ascolti per il tennis

Sky offrirà inoltre molti altri appuntamenti, come i tornei ATP 250 di Metz e Belgrado e le Next Gen ATP Finals a Jeddah, che chiuderanno la stagione dal 18 al 22 dicembre. Anche il circuito femminile proporrà eventi di rilievo: da lunedì 28 ottobre sono cominciati i tornei WTA 250 di Hong Kong, Jiangxi e Merida. Marzio Perrelli ha fatto notare che il 2024 è stato un anno di successo anche in termini di ascolti, con il tennis che ha rappresentato il 22% degli ascolti totali di Sky Sport, un incremento del 121% rispetto al 2023. Tra i momenti più seguiti figurano la finale del Masters 1000 di Miami tra Sinner e Dimitrov e la finale degli US Open tra Sinner e Fritz, che hanno attirato rispettivamente 1 milione e 511mila e 1 milione e 329mila spettatori medi. Tra le partite femminili, la finale di Wimbledon tra Barbora Krejcikova e Jasmine Paolini ha raggiunto quasi 1,7 milioni di contatti unici e il 9,7% di share. Oltre alle gare, Sky ha arricchito l’esperienza dei fan con contenuti originali: il 30 ottobre è andato in onda su Sky Sport “Jannik, oltre il tennis - Capitolo 3”, un ritratto inedito di Sinner, disponibile anche on demand e in anteprima su Sky Sport Insider. “Dieci mesi di grandi soddisfazioni sia sul campo per i nostri atleti che per i nostri ascolti. Sky continua a svolgere un ruolo di primo piano nella crescita dello sport”, ha concluso Marzio Perrelli.

Tommaso Putin: chi è il manager che ha contribuito al successo di Serenissima Ristorazione

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, ha ridefinito l'approccio aziendale nel settore della ristorazione collettiva, promuovendo una strategia basata su innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. La sua leadership ha portato l’azienda a crescere su scala globale e a rafforzare la presenza nei mercati internazionali.

Tommaso Putin

Tommaso Putin: formazione e prime esperienze professionali

Tommaso Putin ha costruito la sua carriera su una solida formazione accademica: il manager si è laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, dove ha, inoltre, completato la specializzazione in Amministrazione e Controllo di Gestione. Ha, oltretutto, arricchito il suo percorso con corsi di formazione internazionale in ambito business. Prima di entrare a far parte di Serenissima Ristorazione, una delle maggiori realtà attive nel campo della ristorazione collettiva e commerciale, ha maturato un'esperienza professionale in una società di revisione. Nel 2002 l’ingresso nell’azienda di famiglia con l’incarico di Chief Financial Officer: durante il suo mandato, Tommaso Putin ha contribuito significativamente all'espansione internazionale e alla modernizzazione dei processi aziendali. Dal 2020 ricopre anche il ruolo di Vicepresidente di ANIR Confindustria, assumendo dal 2023 la responsabilità delle deleghe per sostenibilità, innovazione e sicurezza.

Il ruolo di Tommaso Putin in Serenissima Ristorazione

È il 2022 quando Tommaso Putin raggiunge un ulteriore traguardo professionale: viene infatti nominato Vicepresidente di Serenissima Ristorazione. L’azienda si occupa della gestione dei servizi di ristorazione in ospedali, scuole, aziende e strutture pubbliche. Serenissima Ristorazione è una realtà solida e in continua crescita, che oggi può vantare un fatturato superiore ai 535 milioni di euro. Tommaso Putin ha avuto modo di rappresentare l'azienda in numerosi contesti istituzionali, tra cui il convegno "Disegniamo il futuro", dove ha illustrato le tecnologie innovative sviluppate, come il sistema di cottura “Cook & Chill”, ideato per ottimizzare la qualità, l'efficienza e la sicurezza nella preparazione alimentare.

Innovazione e sostenibilità: i pilastri del successo di Gruppo Riva

Con un’eredità che affonda le radici nel periodo del miracolo economico italiano del dopoguerra, Gruppo Riva è cresciuto fino a diventare un leader mondiale nella produzione di acciaio, con un particolare focus su qualità, innovazione e sostenibilità.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: dall’intuizione di Emilio Riva alla rivoluzione tecnologica della siderurgia italiana

Fondato nel 1954 da Emilio Riva, con il sostegno del fratello Adriano, Gruppo Riva ha saputo intuire il grande potenziale del settore siderurgico in un’Italia in piena ricostruzione. Inizialmente specializzata nella commercializzazione di rottami ferrosi destinati alle acciaierie a forno elettrico del bresciano, l’azienda ha avviato un percorso di espansione e acquisizione che l’ha portata a consolidare la propria presenza anche oltre i confini europei. La prima svolta decisiva per il Gruppo avviene nel 1956, quando Emilio Riva decide di entrare nella produzione diretta dell’acciaio. Il primo stabilimento viene inaugurato a marzo 1957 a Caronno Pertusella, vicino a Milano, dotato di un forno elettrico ad arco dalla capacità innovativa di 25 tonnellate, superiore agli standard italiani dell’epoca. Negli anni ‘60, una nuova era tecnologica si apre con l’introduzione della colata continua, tecnica che rivoluziona la produzione siderurgica e permette a Gruppo Riva di affermarsi ulteriormente sul mercato.

Gruppo Riva: espansione internazionale e innovazione siderurgica

L’espansione dell’azienda non si limita all’Italia: negli anni ‘70 e ‘80, Gruppo Riva comincia a guardare oltre i confini nazionali, acquisendo impianti in Spagna, Francia, Belgio e Germania. Una tappa fondamentale in questo processo di crescita internazionale è rappresentata dall’acquisizione, nel 1988, delle Acciaierie di Genova Cornigliano, la prima privatizzazione di una fabbrica siderurgica a ciclo integrale in Italia, a cui segue, nella prima parte degli anni 2000, l’Accordo di Programma, siglato insieme a Governo, Enti locali e parti sociali. Tale accordo promuove la decarbonizzazione dell’industria siderurgica italiana ed al contempo riesce a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e degli investimenti. L’operazione consente di consolidare il ruolo dell’azienda come attore chiave nella siderurgia europea. La diversificazione delle attività è un altro elemento cruciale nella strategia del Gruppo. È il 1981 quando, con l’acquisizione della società Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona, l’azienda entra nel mercato della vergella, ampliando ulteriormente il proprio portafoglio produttivo. Oggi, Gruppo Riva può contare su una rete produttiva che comprende 28 stabilimenti dislocati in sei Paesi: Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Con un organico di circa 5.500 dipendenti, continua a investire in tecnologie all’avanguardia, nella formazione continua del proprio personale tecnico e nel miglioramento delle condizioni di sicurezza negli stabilimenti, garantendone i più elevati standard.

Gruppo Argea: con Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini il vino italiano su scala globale

Botter S.p.A., parte integrante del Gruppo Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, è oggi il motore sostenibile di una realtà in rapida espansione. L’impegno congiunto verso una viticoltura innovativa e rispettosa dell’ambiente rafforza la presenza internazionale dei vini italiani, creando nuove opportunità sia nei mercati consolidati che in quelli emergenti.

Botter S.p.A.

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini: i marchi che stanno trasformando Argea

Il Gruppo Argea rappresenta oggi una delle realtà più significative del panorama vitivinicolo italiano e internazionale, grazie all'unione di tre marchi di prestigio: Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini. Con un fatturato consolidato di 449 milioni di euro nel 2023, si posiziona come il principale operatore privato nel settore vinicolo in Italia, conquistando mercati in oltre 85 Paesi, da quelli tradizionali come Stati Uniti, Regno Unito e Germania, a quelli emergenti come Cina e Corea del Sud. La strategia di crescita di Argea è guidata da una visione moderna e sostenibile. L’espansione, favorita sia da operazioni di acquisizione sia da una crescita organica, mira a rendere il gruppo un simbolo del vino italiano nel mondo. "L’integrazione delle risorse di Botter S.p.A., Mondodelvino e Zaccagnini ha rappresentato un momento di svolta per il nostro settore", ha dichiarato l’Amministratore Delegato Massimo Romani, che vede nella creazione di Argea un’occasione per promuovere i valori e la qualità del vino italiano su scala globale.

Dal Nebbiolo al Nero d’Avola: Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini portano la sostenibilità nel vino Italiano

Il Gruppo Argea non è solo sinonimo di produzione vinicola, ma anche di responsabilità ambientale e sociale. Un pilastro della strategia è, infatti, il programma di viticoltura sostenibile, che si propone di coniugare tradizione e innovazione tecnologica per ridurre l'impatto ambientale della filiera. Botter S.p.A., già riconosciuta per il suo impegno sostenibile, rappresenta il cuore green del Gruppo, con pratiche agricole rispettose dell’ambiente e tecniche innovative che puntano a garantire un futuro più ecologico per l’intero settore. L’organizzazione distribuita di Argea, con sei siti produttivi sparsi per l’Italia, consente di valorizzare al meglio la varietà dei terroir nazionali. Ogni cantina contribuisce al ricco ventaglio di etichette italiane, tra cui spiccano Barbera, Nebbiolo, Prosecco e Nero d’Avola. Questi vini non solo esprimono le qualità del territorio italiano, ma arricchiscono anche la scena internazionale con un’offerta sempre più attenta alle esigenze di consumatori consapevoli e interessati alla sostenibilità.

2023/2024 in pareggio: Gruppo Danieli punta su tecnologia green e trasporto sostenibile

Gruppo Danieli, uno dei principali player globali nel settore della siderurgia e della produzione di impianti industriali, ha chiuso il bilancio 2023/2024 in sostanziale pareggio, con un fatturato di quasi 4,5 miliardi di euro e un utile netto di circa 241 milioni di euro.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: efficienza e sostenibilità come risposta alla contrazione del mercato

I risultati ottenuti da Gruppo Danieli riflettono l’andamento divergente dei due principali rami d’attività aziendale: la costruzione di impianti, che ha registrato un aumento del 17% nei ricavi, e la produzione di acciaio tramite ABS, che ha subito un calo del 13%. Oggi, il contesto di mercato si sta facendo più complesso e dopo due anni di crescita sostenuta, il settore siderurgico globale sta affrontando una fase di contrazione. L’aumento dei costi energetici, in particolare in Italia, dove rappresentano il 30% dei costi di trasformazione, sta comprimendo i margini e influenzando la domanda. In risposta a queste sfide, il Gruppo ha deciso di rivedere la propria strategia di crescita. L’epoca dei grandi impianti destinati ad aumentare la capacità produttiva è ormai superata, ha fatto sapere l’AD Giacomo Mareschi Danieli. Gruppo Danieli ora si concentra sull’efficientamento degli impianti esistenti, con l’obiettivo di renderli più competitivi e sostenibili. Una scelta che, oltre a rispondere alla necessità di adattarsi alle nuove condizioni del mercato, punta anche a migliorare la competitività dell’azienda a lungo termine.

Gruppo Danieli: investimenti da 572 milioni in innovazione e obiettivi di sostenibilità per il futuro

Un esempio concreto della nuova strategia aziendale è il piano di investimenti di ABS, che prevede 572 milioni di euro destinati a una nuova linea produttiva. Al centro del progetto vi è l’installazione di un forno digitale e chiuso, capace di monitorare i consumi energetici e alimentato interamente da fonti rinnovabili, in linea con l’impegno di Gruppo Danieli verso la sostenibilità. Un altro obiettivo strategico riguarda la logistica. L’azienda ha infatti annunciato l’intenzione di incrementare significativamente l’uso della rotaia per il trasporto dei propri prodotti, passando dal 16% attuale al 45% entro il 2030. Guardando al futuro, il Gruppo prevede di mantenere un bilancio stabile per il prossimo anno, con una variabile importante rappresentata dall’impianto di Piombino. Il progetto, il cui ordine ha un valore di 1,5 miliardi di euro, potrebbe influenzare in modo significativo i risultati finanziari di Gruppo Danieli, con l’inizio delle operazioni previsto entro giugno 2025.

Stefano Donnarumma (Gruppo FS): focus su PNRR e internazionalizzazione

Durante la fiera internazionale Innotrans, Stefano Donnarumma ha svelato i dettagli della roadmap del Gruppo FS. Tracciando il quadro delle sfide e delle opportunità future per le infrastrutture italiane, il manager ha ribadito l’importanza delle opere connesse al PNRR e l’intenzione di espandere il know-how a livello globale.

Stefano Donnarumma, AD del Gruppo FS

Gruppo FS, Stefano Donnarumma a Innotrans 2024: “Nessun dubbio sulle opere del PNRR

Anche quest’anno il Gruppo FS è stato uno dei protagonisti di Innotrans, la principale fiera espositiva internazionale dedicata alle tecnologie dei trasporti. Durante l’evento, che si tiene ogni due anni a Berlino, l’Amministratore Delegato Stefano Antonio Donnarumma ha incontrato la stampa per discutere di vari temi legati al futuro delle infrastrutture ferroviarie italiane, con un'attenzione particolare agli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e alle ambizioni internazionali del Gruppo. “Non ci sono dubbi sulla realizzazione delle opere previste dal PNRR", ha dichiarato, sottolineando come il Gruppo FS abbia già messo in campo 10 dei 25 miliardi totali destinati al programma. Il piano è ormai entrato nella sua fase esecutiva, ha ricordato, e le opere saranno completate nei tempi previsti. Per quelle che potrebbero non essere concluse nei tempi tecnici del PNRR, il manager ha assicurato che ci sono altre fonti di finanziamento pronte a intervenire.

Gruppo FS: il trasporto nazionale resta centrale, pronto un piano quinquennale

Nel suo intervento, l’Amministratore Delegato ha anche voluto ribadire l'impegno prioritario del Gruppo FS nei confronti del servizio pubblico: “L’obbligo principale che abbiamo è far funzionare le ferrovie in Italia”. Un’affermazione, quella di Stefano Donnarumma, che rimarca la centralità del trasporto ferroviario nazionale per il Gruppo, sebbene FS continui a espandersi anche a livello internazionale, con ricavi che ad oggi ammontano a 2,3 miliardi di euro e oltre 11.000 dipendenti. Dalle parole del manager si evince anche l’ambizione di esportare il know-how sviluppato, in particolare quello relativo all’alta velocità, contribuendo così al miglioramento dei sistemi ferroviari di altri Paesi. Riguardo alla crescita strategica del Gruppo, Stefano Donnarumma ha poi annunciato un piano quinquennale che prevede collaborazioni sia a livello nazionale che internazionale. "Stiamo considerando partnership che ci permetteranno di consolidare la nostra presenza non solo in Italia, ma anche all'estero", ha dichiarato, confermando l’intenzione del Gruppo FS di giocare un ruolo chiave anche nello sviluppo delle reti ferroviarie globali.

Pier Silvio Berlusconi: “Programma di nuove assunzioni concentrato su under 30 e donne”

Il Gruppo MFE - MEDIAFOREUROPE, guidato dal CEO Pier Silvio Berlusconi, prosegue nel forte impegno nei confronti delle risorse umane, differenziandosi rispetto alle politiche di riduzione del personale attuate nel mondo dalle grandi aziende mediatiche.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi conferma nuove assunzioni in MFE

MFE - MEDIAFOREUROPE assume e il 50% dei nuovi ingressi riguarda giovani under 30, il restante 50% figure femminili. È il programma avviato da tempo dal Gruppo di Pier Silvio Berlusconi, che guarda all’occupazione e alla crossmedialità come leve per supportare la crescita in ambito nazionale ed europeo. MFE ha intrapreso tale strada “lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre anni, con un complessivo di 1.000 nuove assunzioni”, così il CEO in diverse occasioni soffermandosi sulla strategia tracciata per il Gruppo. Per tale ragione, il bilancio tra nuove entrate e uscite si prospetta “assolutamente positivo”, aveva aggiunto Pier Silvio Berlusconi in merito, specificando come gli ingressi coinvolgano anche professionisti da formare e non solo esperti in data science o orientati al digitale: “Tra loro ci saranno i nostri manager del futuro”.

Pier Silvio Berlusconi: assunzioni “il miglior investimento per il futuro”

Come evidenziato da Pier Silvio Berlusconi, il programma di assunzioni di MFE - MEDIAFOREUROPE si differenzia dalle tendenze al ridimensionamento di organico avvenute nel settore a livello mondiale. “Noi, visto che le cose stanno andando bene e pensando di fare il miglior investimento per il futuro, abbiamo lanciato questo programma di nuove assunzioni concentrato su under 30 e donne, e ci stiamo riuscendo”, così il CEO ponendo l’accento su una strategia che valorizza il capitale umano, creando parallelamente opportunità per i giovani e promuovendo maggiore diversità di genere. Tale impegno rappresenta una delle scommesse di MFE al futuro, in un contesto in cui l’innovazione e la diversificazione si confermano fondamentali per il successo: “Posso dire che il bilancio attesta che il nostro organico non è in discesa ma è in crescita cioè Mediaset sta creando nuova occupazione”, ha rimarcato Pier Silvio Berlusconi in conclusione.

EvolveArt, Fabrizio Di Amato (MAIRE): “I giovani, gli attori principali dei cambiamenti”

Alla premiazione degli otto vincitori del concorso EvolveArt, il Presidente del Gruppo e della Fondazione MAIRE Fabrizio Di Amato ha elogiato il ruolo delle nuove generazioni nella transizione energetica e digitale: “L'ambizione di MAIRE è proprio quella di dare e ricevere indicazioni e spunti dai giovani, che saranno gli attori principali dei cambiamenti”.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato alla premiazione di EvolveArt: l’arte come mezzo per sensibilizzare alle sfide del futuro

Con 280 opere e 50 licei artistici provenienti da 18 regioni italiane, la partecipazione al concorso indetto da Fondazione MAIRE, Associazione Amici della Biennale dei Licei Artistici (ABiLiArt), in collaborazione con la Rete Nazionale dei Licei Artistici e il Parco Archeologico del Colosseo, è stata davvero notevole. Studenti e studentesse hanno ideato e realizzato opere artistiche incentrate sul complesso tema della tecnologia e dell’innovazione nella transizione energetica: otto le cover proclamate vincitrici che faranno da copertina al magazine internazionale del Gruppo MAIRE, “Evolve”. Attraverso iniziative come EvolveArt, ha spiegato il Presidente del Gruppo e della Fondazione MAIRE Fabrizio Di Amato, si vogliono dare a studenti e studentesse “gli strumenti e la conoscenza per affrontare le problematiche ambientali approfondendo il significato di sviluppo sostenibile, così da orientarli alle opportunità lavorative della transizione energetica”. Un percorso di apprendimento nel quale l’arte diventa un mezzo per “sensibilizzare tutti alle grandi sfide del futuro”.

Fabrizio Di Amato: “I giovani saranno gli attori principali dei cambiamenti

Il Gruppo MAIRE supporta, mediante la Fondazione, la formazione degli ingegneri umanisti di domani, vale a dire quei professionisti che contribuiranno alla transizione energetica e digitale del futuro. Collaborando con scuole, università e terzo settore, la realtà leader nei settori dell’Engineering & Construction (E&C), Technology & Licensing ed Energy Business Development & Ventures promuove i giovani talenti e contrasta la povertà educativa. “L'ambizione di MAIRE è proprio quella di dare e ricevere indicazioni e spunti dai giovani, che saranno gli attori principali dei cambiamenti”, ha dichiarato Fabrizio Di Amato a margine della premiazione, sottolineando come le nuove generazioni siano in grado di coniugare ingegno, arte e industria.

La visione di Umberto Lebruto per le città italiane del futuro

FS Sistemi Urbani, guidata da Umberto Lebruto, sta trasformando il panorama urbano italiano attraverso iniziative di rigenerazione urbana sostenibile. Collaborando con amministrazioni locali e investitori privati, la società trasforma aree ferroviarie dismesse in nuovi quartieri vivibili, promuovendo mobilità intelligente e benessere collettivo.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: rigenerazione urbana e mobilità sostenibile

Alla recente cerimonia dei Global CEOforLIFE Awards, Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, ha illustrato come l'azienda stia collaborando con le amministrazioni locali per trasformare oltre 30 milioni di metri quadri di vecchi scali ferroviari in disuso. Questi spazi, situati intorno alle grandi stazioni e città, rappresentano un'opportunità unica per creare nuovi quartieri sostenibili. Attraverso il partenariato pubblico-privato, FS Sistemi Urbani e i Comuni sviluppano varianti urbanistiche che consentono di mettere queste aree sul mercato. Il settore privato investe quindi risorse proprie per realizzare infrastrutture che migliorano la qualità della vita, come parchi, piazze, strade e percorsi ciclo-pedonali. Secondo Umberto Lebruto, "questo rappresenta l'elemento di sostenibilità economica, sociale e ambientale".

Umberto Lebruto: il piano di FS Sistemi Urbani, dai vuoti urbani ai nuovi quartieri

Il processo di trasformazione urbana richiede tempo, soprattutto nella fase di approvazione delle varianti urbanistiche, che può durare dai 2 ai 5 anni, corrispondenti a un mandato amministrativo. "Una volta ottenuta la variante urbanistica, il percorso è tutto in discesa", afferma Umberto Lebruto. Il coinvolgimento dei cittadini attraverso dibattiti pubblici permette alle comunità di decidere come rigenerare questi spazi. Successivamente, il privato è incentivato ad accelerare i tempi di costruzione per dare vita a nuovi quartieri che favoriscono la mobilità intelligente e il benessere dei cittadini. Con questa strategia, FS Sistemi Urbani contribuisce in modo significativo alla sostenibilità e alla modernizzazione delle città italiane.

Alessandro Benetton: 2100 Ventures, innovazione ed eccellenza per il futuro del Paese

2100 Ventures, Alessandro Benetton racconta su LinkedIn le “storie di impresa che incapsulano la nostra visione”: da Ephos a Jet HR e BonusX, si punta su startup che con i loro progetti all’insegna dell’innovazione potrebbero riscrivere completamente il nostro futuro.

Alessandro Benetton

2100 Ventures, Alessandro Benetton: “Ci sono molte storie di successo che non vedo l'ora di condividere con voi”

Dietro 2100 Ventures, ha spiegato in diverse occasioni anche Alessandro Benetton a cui si deve l’idea del progetto, c’è la consapevolezza che oggi l’Europa si trova in una “nuova era d’innovazione industriale” e in questo le startup possono giocare un ruolo di considerevole rilievo in considerazione dell’impatto “sempre più importante” che avranno sul tessuto industriale: “Che si tratti di creare nuovo valore dai dati, di aiutare le industrie tradizionali a innovarsi digitalmente, o di trovare nuovi modelli nella transizione globale verso un’economia sostenibile”. 2100 Ventures nasce quindi per “essere un investitore paneuropeo dal cuore italiano”, con una vision però che si proietta ben oltre l’attività di investire in startup promettenti: l’orizzonte infatti è la creazione di “un vero e proprio ecosistema in cui le startup stesse possano prosperare attraverso un ampio network a disposizione dei founders”. Alessandro Benetton lo ha ribadito in diverse occasioni anche su LinkedIn nei post in cui aggiorna puntualmente sul viaggio di 2100 Ventures, iniziato ufficialmente nel novembre dello scorso anno, e delle startup coinvolte. Tra queste anche Ephos, su cui 2100 Ventures ha deciso di puntare in quanto “sta plasmando la frontiera della quantistica aprendo nuove possibilità per le tecnologie di domani”.

Alessandro Benetton: Ephos, esempio di come l’innovazione possa guidare la trasformazione sociale ed economica

Fondata da quattro ricercatori dal cuore italiano con competenze internazionali, spiega Alessandro Benetton, Ephos ha una missione ben chiara: diventare punto di riferimento nella produzione di chip fotonici basati sul vetro. Si tratta di “una tecnologia che potrebbe essere rivoluzionaria: i computer quantistici infatti possono elaborare informazioni utilizzando fenomeni quantistici non accessibili ai computer tradizionali, permettendoci di risolvere problemi complessi che oggi richiederebbero anni o addirittura secoli di calcolo”. Ephos guarda anche oltre: “Questa realtà vuole creare un ecosistema dove l’innovazione quantistica non sia solo una questione di prestazioni tecniche, ma diventi uno strumento per affrontare le grandi sfide globali, dalla sicurezza informatica al cambiamento climatico”. Non a caso la Nato, riconoscendone il valore strategico nel panorama internazionale, l’ha inserita all’interno del programma Nato Diana che mira a costruire infrastrutture tecnologiche avanzate e sicure. “Con una visione chiara, un team di talento e il supporto di partner come 2100 Ventures, Ephos si prepara a essere uno dei protagonisti della rivoluzione quantistica”, commenta Alessandro Benetton che, sempre su LinkedIn, aveva raccontato anche la storia di altre due startup, Jet HR e Bonus X, su cui 2100 Ventures punta in quanto “esempi chiave di innovazione italiana, guidata da giovani talenti che stanno ridefinendo le dinamiche del loro settore”.

Atitech: il polo di Olbia tra i pochi in Europa nella manutenzione dei business jet

Il Polo Atitech di Olbia è pronto a decollare con la consegna di due nuovi hangar. Il progetto mira a ripristinare Olbia come centro nevralgico per la manutenzione aerea. Le prime attività sui jet privati inizieranno in primavera. 

Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

Il Polo Atitech di Olbia pronto a decollare

Era prevista proprio per quest’ottobre la consegna dei due nuovi hangar con i quali Atitech darà il via alle operazioni presso il nuovo polo di Olbia. Qui, nei pressi della pista dell’aeroporto Costa Smeralda, sta prendendo sempre più forma il progetto, presentato lo scorso giugno, che vuole far tornare la città sarda a essere un centro nevralgico per la manutenzione aerea. Le prime attività di manutenzione partiranno entro la primavera e riguarderanno i jet privati, rendendo il Polo Atitech il primo in Italia ad operare in questo campo. “Saremo tra i pochi in Europa a fare manutenzione per i business jet – ha sottolineato Gianni Lettierie occuperemo un’area geografica oggi scoperta visto che, al momento, per questo tipo di attività di revisione occorre andare molto a nord”. Il progetto è frutto di una collaborazione tra Atitech e Geasar, con il supporto della Regione Sardegna.

Atitech: previste oltre 300 assunzioni

Sul piano assunzioni, Atitech ne ha annunciate 300 sicure ma ha già fatto sapere che l’obiettivo è arrivare, nei prossimi anni, a qualche migliaio di posti di lavoro. “Le 300 assunzioni – ha dichiarato Gianni Lettierisono il punto di partenza. Il concorrente a cui facciamo riferimento ha circa 3mila dipendenti. Un numero da loro raggiunto nel corso di decenni. Per diventare competitivi dovremo avere anche noi un numero adeguato di collaboratori altamente specializzati. Dal momento che stiamo parlando di un’attività nuova per il Paese sono convinto che stiamo aprendo una porta verso opportunità oggi inimmaginabili. Bisogna lavorare bene ed essere competitivi”. Per formare una forza lavoro altamente specializzata, Atitech ha investito importanti risorse in formazione, infrastrutture e ricerca e si avvarrà della collaborazione di centri e istituti universitari.

Gian Maria Mossa: la rivoluzione tecnologica nella vision di Banca Generali, l’intervento dell’AD

Banca Generali, l’AD Gian Maria Mossa: “Negli ultimi anni abbiamo investito moltissimo per diventare una banca “data driven”, guidata dai dati che rappresentano un patrimonio sempre più prezioso, e continueremo a investire sulle tecnologie del futuro”.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: crescita e innovazione passano dal talento e dalla tecnologia, la vision di Banca Generali

Crescita e innovazione per Banca Generali passano dal talento e dalla tecnologia. L’AD Gian Maria Mossa lo scrive su LinkedIn ripercorrendo quanto emerso lo scorso 30 settembre nell’ambito di “Ricette di Innovazione” in programma presso l’Università Milano-Bicocca. Al centro del talk il digital come nuovo paradigma di comunicazione e servizio: l'evoluzione nel calcio-media, formazione e servizi economici e finanziari. L’AD di Banca Generali ne ha parlato insieme alla Rettrice dell’ateneo Giovanna Iannantuoni, al Pro-Rettore Salvatore Torrisi e all’AD di Lega Serie A Luigi De Siervo. Ha ripercorso quanto Banca Generali ha fatto in questi anni sul fronte dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale a vantaggio dei clienti e di quanti vi lavorano. “Il digital impone nuovi modelli di comunicazione e servizio, ed è una chiave di volta ormai necessaria per rimanere competitivi”, sottolinea anche su LinkedIn l’AD Gian Maria Mossa riprendendo quanto stimato da Goldman Sachs Research: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul Pil mondiale sarà del 7% entro il 2033. È un trend che “le grandi realtà non possono sottovalutare”.

Gian Maria Mossa: mettiamo al centro il capitale umano e diamo alle persone l’opportunità fornita dall’innovazione

Secondo Gian Maria Mossale persone devono essere al centro della trasformazione tecnologica e nel cuore della trasformazione culturale necessaria per portare l’AI come abilitatore di produttività e qualità in tutti i processi e le relazioni”. È questa la direzione in cui guarda Banca Generali: “Abbiamo creato dei percorsi dedicati per tutte le nostre persone con l’accesso a contenuti e strumenti in grado di favorire il confronto e la progressiva integrazione nel proprio lavoro dei modelli più efficienti. Allo stesso tempo vogliamo trovare lo spazio per valorizzare i giovani con modelli organizzativi e iniziative che aiutino a scardinare le barriere classiche di organizzazioni complesse: hackathon, organizzazione per progetti, incontri non gerarchici ma funzionali alle diverse esigenze (progetto giovani, leadership inclusiva, valorizzazione dei talenti) sono solo alcuni esempi dello sforzo che ogni manager deve fare per guidare il cambiamento”. L’AD Gian Maria Mossa ricorda quindi come “mettiamo al centro il capitale umano e diamo alle persone l’opportunità fornita dall’innovazione, cogliendo i principali trend di sviluppo come l’AI che ha applicazioni molto concrete e rappresenta anche un pillar del prossimo Piano Strategico”. Non a caso in questi anni Banca Generali ha investito “moltissimo” per diventare “una banca ‘data driven’ guidata dai dati che rappresentano un patrimonio sempre più prezioso, e continueremo a investire sulle tecnologie del futuro”.

Sabrina De Filippis: Gruppo FS e Fondazione IncontraDonna per la prevenzione oncologica

La campagna "La prevenzione viaggia in treno", promossa dalla Fondazione IncontraDonna e dal Gruppo Ferrovie dello Stato, offre ai passeggeri dei treni Frecciarossa, Regionali e Intercity informazioni gratuite sulla prevenzione oncologica. L’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis commenta l’iniziativa e annuncia una nuova tappa.

Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics

Sabrina De Filippis: il sostegno del Gruppo FS per la prevenzione oncologica

“La prevenzione viaggia in treno” è la campagna Frecciarosa promossa dalla Fondazione IncontraDonna in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato, nel mese di ottobre, per lanciare un importante messaggio di prevenzione oncologica a tutti i passeggeri dei treni Frecciarossa, Regionali e Intercity. Durante questo periodo, possono infatti ricevere informazioni e consulenze gratuite sulla prevenzione del cancro dai medici dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, a bordo dei treni. Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, la società del Polo Logistica di FS, ha commentato la partecipazione del Gruppo all’iniziativa sul suo profilo LinkedIn. “Un onore poter fare la nostra parte nel progetto Frecciarosa insieme a Fondazione IncontraDonna – scrive la manager – L’iniziativa vuole coinvolgere sempre di più le fasce d’età più giovani, coinvolgendo anche studenti e studentesse della Sapienza Università di Roma e puntando a creare ed alimentare una cultura della prevenzione. Proprio per questo quest’anno sono stati ampliati i servizi disponibili anche con pap test e Vaccinazione HPV”.

Sabrina De Filippis: pap test e mammografie gratuite presso la stazione di San Lorenzo

È stata proprio l’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis ad annunciare l’aggiunta di una nuova tappa all’iniziativa, ovvero lo stazionamento, presso lo scalo ferroviario di San Lorenzo a Roma, di un’unità mobile. In collaborazione con la ASL ROMA 1, si dà ai passeggeri compresi nelle fasce d’età previste dal Servizio Sanitario Nazionale la possibilità di effettuare gratuitamente pap test, vaccinazioni HPV e mammografie. Presenti anche alcuni volontari della Fondazione IncontraDonna per sensibilizzare i viaggiatori sulle opportunità di screening. Giunta alla sua quattordicesima edizione, la campagna mette inoltre in evidenza l’importanza di diversi fattori nella prevenzione oncologica, come la pratica di uno sport e l’adozione di uno stile di vita sano. Si stima infatti che eliminando, o comunque modificando, i fattori di rischio, circa il 40% delle malattie oncologiche potrebbe essere evitato.

Pietro Labriola su Starlink: competizione equa in Italia

Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM, è intervenuto al convegno ComoLake 2024 per parlare delle sfide e delle opportunità nel settore delle telecomunicazioni in Italia. Ha affrontato temi cruciali quali la necessità di regole uniformi a livello europeo e l'impatto di nuovi concorrenti come Starlink sul mercato nazionale.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: regole uniformi per gli operatori europei

Pietro Labriola ha rimarcato la necessità di stabilire norme comuni per gli operatori telefonici a livello europeo. Infatti, secondo l’AD, la creazione di operatori paneuropei è auspicabile, ma solo se ci sono "norme uguali per tutti". Ha evidenziato come l'Italia sia in una posizione svantaggiata in termini di ritorno sugli investimenti, a causa di fattori quali l'elevato numero di operatori, il disequilibrio nelle quote di mercato, prezzi al ribasso e costi infrastrutturali elevati. Questa situazione rende difficile per le imprese investire adeguatamente, compromettendo lo sviluppo della digitalizzazione nel Paese.

Timori su Starlink: la posizione di Pietro Labriola

Interrogato sull'eventuale arrivo di Starlink, la tecnologia satellitare di Elon Musk, Pietro Labriola ha parlato della necessità che qualsiasi nuovo concorrente rispetti le stesse normative vigenti in Italia. "Qualunque tecnologia è benvenuta purché si abbiano le stesse regole", ha affermato. Ha sottolineato gli obblighi a cui gli operatori italiani devono attenersi, come l'intercettazione legale, l'assistenza clienti attiva 24 ore su 24 con personale umano e il supporto al controllo delle coste italiane. Inoltre, ha evidenziato gli ingenti investimenti nelle frequenze 5G, che non hanno ancora generato ritorni economici. Pietro Labriola ha aggiunto: "Chiunque venga a competere in Italia paghi le tasse in Italia e assuma persone sul nostro territorio nazionale", mettendo in luce l'importanza di una competizione equa e regolamentata.

Salone di Parigi, parla Luca de Meo: “Renault conferma gli obiettivi di profitto”

Nonostante le difficoltà dell’automotive europeo e la scelta di molti costruttori di abbassare le aspettative finanziarie, Renault Group ha invece confermato gli obiettivi. Ad annunciarlo è il CEO Luca de Meo, ospite del Salone di Parigi. Innovazione e qualità i punti fermi del Gruppo, che si dice pronto ad affrontare le sfide dell’elettrico.

Luca de Meo

Luca de Meo: “Design e costruzione per modelli di successo. Sì agli incentivi ma non come spinta principale”

Al Salone dell'Auto di Parigi, Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha confermato con fermezza la volontà del Gruppo di mantenere i propri obiettivi di profitto, ignorando l’ondata di revisioni al ribasso che ha colpito diversi concorrenti nel settore automotive. A differenza dei marchi tedeschi e di Stellantis, il manager ha ricordato che la performance attuale è soddisfacente: "Contrariamente ad altri, non rivediamo i nostri obiettivi di profitto perché tutto sta funzionando bene, comprese le vendite delle nostre auto elettriche". Le previsioni di Renault Group includono un margine operativo ≥ 7,5% e un free cash flow ≥ 2,5 miliardi di euro per l'anno in corso. Il manager ha evidenziato che, finora, non sono emersi segnali tali da indurre a riconsiderare le stime: "Non abbiamo ancora visto alcun segnale che ci suggerisca di cambiare la nostra guidance per l’anno". Renault Group ha dominato l'evento parigino con uno stand espositivo di dimensioni significative e la presentazione di due modelli che rinnovano la tradizione del marchio: Renault 4 E-tech Electric e Twingo E-Tech Electric, entrambe reinterpretate con un design moderno che richiama i classici del passato. Accanto a queste, la Renault 5 e il prototipo Embleme, una compatta a idrogeno, dimostrano l'impegno del marchio verso la mobilità sostenibile, con una gamma interamente elettrica. Per Luca de Meo, la buona riuscita di questi veicoli è chiara: "Le auto belle e costruite bene hanno successo", ha affermato, sottolineando come l'attrattiva estetica e la qualità costruttiva siano sempre più essenziali nelle vendite. Ha anche sminuito il ruolo degli incentivi, dichiarando che "i bonus sono solo una ciliegina sulla torta, non devono essere la ragione che spinge le vendite".

Dazi e norme UE, Luca de Meo: “Costruttori uniti per richieste alla politica”

In merito al mercato delle auto elettriche, attualmente fermo al 14% in Europa e al 4% in Italia, il CEO di Renault Group, nonché Presidente dell’ACEA, ha espresso riserve riguardo ai dazi in arrivo per le auto cinesi. I costruttori cinesi detengono infatti solo il 3% di quota di mercato in Europa e le misure ‘punitive’ sono inutili, sostiene Luca de Meo. "Basterebbe applicare le regole sulla concorrenza già esistenti in Europa", aggiunge. Il manager ha poi esortato i costruttori europei a unirsi per affrontare le sfide del mercato, paragonando l'approccio collettivo dei cinesi a un branco di lupi in caccia. "Dobbiamo imparare a fare squadra, uniti nelle richieste alla politica". Oltre alla competizione cinese, le Case automobilistiche europee dovranno affrontare una nuova normativa sulle emissioni di CO2 che entrerà in vigore nel 2025: i limiti scenderanno a meno di 94 grammi di CO2 per chilometro. Renault Group è al lavoro per rispettare le scadenze: "Stiamo lavorando per raggiungere tutti i target", ma il CEO ha anche accennato alla possibilità di acquistare crediti da produttori stranieri se necessario. Serve maggiore chiarezza dalle istituzioni europee: "È fondamentale capire cosa succederà l’anno prossimo, perché ora stiamo ricevendo ordini per le auto che consegneremo nel 2025", ha concluso Luca de Meo.

Amica Chips mette le persone al centro: la certificazione BP1ST

Amica Chips ha ricevuto la certificazione BP1ST che attesta il suo impegno nel mettere al centro dell’impresa le persone: il progetto condotto con l’azienda di consulenza strategica digitale Hengi.

Amica Chips

Amica Chips: le persone al centro dell’impresa

Mettere le persone al centro, valorizzandole, motivandole, coinvolgendole e trasmettendo loro i valori aziendali: questo è un obiettivo fondamentale per Amica Chips. La storica azienda di patatine confezionate considera infatti l’impresa come una sorta di microsocietà costituita da persone che vogliono capire chi sono e dove possono arrivare ed è convinta del fatto che soltanto accrescendo le loro capacità sia umane che professionali si potranno raggiungere queste ambizioni. Guardando al futuro, l’ultima sfida di Amica Chips è quella di riuscire a proporre uno stile di vita felice ai propri dipendenti, trasmettendo i valori e la filosofia dell’azienda che vede le persone al centro del gustoso e croccante mondo delle sue chips.

Amica Chips: la collaborazione con Hengi

A ulteriore conferma del costante impegno nell'accrescere il benessere delle persone in azienda, rendendo quest’ultima non solo un posto di lavoro sereno ed efficiente ma anche un luogo capace di rendere le persone più felici, Amica Chips ha conseguito la certificazione Best People First (BP1ST). Questa attesta, tra le altre cose, che la realtà fondata da Alfredo Moratti è orientata al benessere delle persone e al far sì che le risorse interne siano sempre più produttive e motivate. La certificazione è arrivata a seguito di un progetto condotto in collaborazione con Hengi: impiegando un software di formazione professionale è stato possibile riprodurre un quadro del benessere e della felicità dei dipendenti. Quello che ne è venuto fuori ha superato le aspettative. Secondo quanto emerso, il team di Amica Chips è composto da persone piene di entusiasmo e voglia di crescere, con valori allineati con quelli dell’azienda, ovvero: passione, determinazione, ambizione, coerenza e fiducia.

Un network nazionale per il benessere: la rete di Health Italia

Health Italia si distingue come una delle principali realtà nel panorama della sanità integrativa in Italia e in Europa, offrendo un’ampia gamma di servizi mirati alla cura e al benessere della persona. Fondata nel 2001, l’azienda è un leader nel settore dell’assistenza sanitaria, perseguendo l’obiettivo di promuovere il benessere attraverso la prevenzione e l’assistenza.

Health Italia

Health Italia: servizi e soluzioni

Con una proposta di servizi altamente personalizzati, Health Italia si dedica alla creazione di soluzioni su misura per il welfare aziendale, piani sanitari e programmi di flexible benefit. Si tratta di una strategia capace di contribuire a creare valore nei sistemi di protezione per famiglie e imprese, che si traduce inoltre in un impegno concreto verso la salute e il benessere dei dipendenti. L’azienda è quotata all’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e partecipa attivamente a diverse associazioni nazionali, tra cui ANSI, Assonext e Assolombarda. È inoltre impegnata sul fronte della sostenibilità, come attestato dal rating ESG ricevuto dalla Cerved Rating Agency, che le ha conferito una valutazione “A” high e un punteggio di 72.4. Supportata da una rete nazionale di strutture convenzionate, Health Italia offre servizi che comprendono soluzioni di telemedicina, progettate per rispondere in modo efficace alle attuali esigenze del settore. Attraverso Health Assistance, gestisce una centrale operativa e una rete di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti del settore. In aggiunta, nel campo del welfare aziendale, il servizio Hi Welfare è dedicato alla gestione dei piani di welfare per il personale di imprese ed enti, garantendo servizi personalizzati per il benessere dei dipendenti.

Health Italia: telemedicina e impegno sociale

Health Italia si distingue anche nel settore della telemedicina e delle prestazioni sanitarie, grazie a Health Point, che offre servizi di telemedicina attraverso una piattaforma online proprietaria, insieme a prestazioni sanitarie presso strutture convenzionate. L’azienda è attivamente coinvolta in iniziative di carattere sociale e culturale, sostenendo progetti a favore della mutualità, della solidarietà sociale e dell’assistenza sanitaria. Nel 2015 ha fondato la Fondazione Banca delle Visite Onlus, un’iniziativa che raccoglie donazioni per visite ed esami medici destinati a persone in difficoltà. Non solo, il Museo del Mutuo Soccorso è un ulteriore progetto volto a valorizzare la storia delle società di mutuo soccorso e a promuovere la ricerca nel campo della mutualità. Health Italia si dedica anche alla diffusione della cultura e delle informazioni relative al benessere, alla prevenzione e all’alimentazione attraverso il suo magazine “Health Online”. Affrontando temi di interesse pubblico, la rivista consente di promuovere la salute e il benessere della società.

Fabio Inzani: innovazione ed eccellenza nell'ingegneria

Fabio Inzani è un ingegnere italiano di rilievo nel settore dell'edilizia civile e ospedaliera. Con una formazione in ingegneria aeronautica e spaziale, ha fondato e guida Tecnicaer Engineering, contribuendo significativamente a progetti complessi e innovativi in tutta Italia. La sua carriera è caratterizzata da un forte impegno nell'innovazione tecnologica e nella sostenibilità.

Fabio Inzani

Fabio Inzani: Tecnicaer Engineering, leader nell'ingegneria civile e ospedaliera

Fabio Inzani, nato a Rimini nel 1967 e cresciuto ad Aosta, è una figura di rilievo nel panorama dell'ingegneria civile italiana. Laureatosi in Ingegneria Aeronautica e Spaziale presso il Politecnico di Torino, ha rapidamente indirizzato la sua carriera verso il settore dell'edilizia civile e ospedaliera. Nel 2001 ha fondato Tecnicaer Engineering, dove ricopre il ruolo di Presidente, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico. Sotto la sua guida, la società si è affermata nella progettazione e direzione lavori di strutture civili abitative e sanitarie, distinguendosi per innovazione e attenzione al risparmio energetico. Fabio Inzani è inoltre Amministratore Delegato e Direttore Tecnico del Consorzio Stabile Mythos dal 2008, consolidando ulteriormente la sua posizione nel settore. La sua esperienza professionale è arricchita da importanti incarichi, tra cui quello di Energy Manager presso il Ministero dell'Industria e di Tecnico Abilitato in materia di prevenzione incendi presso il Ministero degli Interni. Membro dell'International Federation of Hospital Engineering (IFHE), l’Ingegnere ha contribuito a numerosi progetti complessi, collaborando con enti pubblici e privati in tutta Italia. Tra le opere più significative il Nuovo Ospedale di Vimercate, il Nuovo Ospedale Pediatrico Buzzi di Milano e la nuova sede della Facoltà di Veterinaria a Lodi dell'Università degli Studi di Milano.

Fabio Inzani: la carriera nell'edilizia civile

La carriera di Fabio Inzani è costellata da riconoscimenti e successi. Nel 2004 l'Università Bocconi di Milano gli ha conferito il premio per i migliori progetti selezionati in sanità nell'ambito dell'iniziativa "Buoni Esempi", grazie al Project Financing per la Nuova Unità Spinale Unipolare di Torino. Oltre alla sua attività professionale, si dedica alla formazione e alla divulgazione. È stato docente presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano per il Master di II livello in Pianificazione, Programmazione e Progettazione dei Sistemi Ospedalieri e Socio-Sanitari. Inoltre, partecipa come relatore a numerosi convegni e ha pubblicato diversi articoli su tematiche legate alla sanità e all'energia. Impegnato nel Consiglio Nazionale del Centro Nazionale per l'Edilizia e la Tecnica Ospedaliera, Fabio Inzani continua a influenzare positivamente il settore dell'ingegneria civile in Italia. La sua visione innovativa e il suo approccio multidisciplinare lo rendono un punto di riferimento per professionisti e istituzioni. Inoltre, attraverso Tecnicaer Engineering, promuove soluzioni all'avanguardia nell'ambito dell'impiantistica avanzata, del teleriscaldamento e delle energie rinnovabili, contribuendo alla realizzazione di edifici sostenibili e tecnologicamente avanzati.

Ristrutturazione bagni e soluzioni edili: la storia di Star Italia

Fondata a Ferrara nel 2016, Star Italia si è affermata nel settore delle ristrutturazioni bagno grazie a un approccio integrato che unisce qualità dei materiali, competenze tecnologiche e attenzione alla sostenibilità. L'azienda è oggi un punto di riferimento nel mercato edilizio italiano.

Star Italia

Star Italia: la mission dell’azienda

Star Italia si distingue da oltre tre generazioni come un punto di riferimento nel settore delle ristrutturazioni bagno e nella conversione di vasche in docce. Fondata a Ferrara nel 2016, ha rapidamente consolidato la sua presenza a livello nazionale, ampliando il proprio raggio d'azione a numerosi servizi legati all’edilizia, tra cui l’installazione di vetrate, pergole, infissi e sistemi di climatizzazione. La mission dell'azienda è di fondere competenze tecniche avanzate con un’estetica di design, per realizzare spazi moderni, sicuri e accessibili, con un'attenzione particolare alla funzionalità e al comfort. Ogni progetto è caratterizzato da un approccio integrato, che pone il cliente al centro, garantendo ambienti personalizzati e progettati per favorire la libertà di movimento. Elemento distintivo del successo di Star Italia è l'attenzione alla qualità e alla cura del cliente in ogni fase del processo, dal disbrigo delle pratiche burocratiche fino alla gestione dei rifiuti e all'assistenza post-vendita. L'azienda, che conta circa 70 dipendenti e una rete di 150 agenti sul territorio, è particolarmente orientata all'inclusione, con un organico composto prevalentemente da giovani e donne.

L’impegno ESG di Star Italia

L’impegno di Star Italia per la sostenibilità si riflette in un approccio ESG a tutto tondo, che include l'uso di auto elettriche, impianti fotovoltaici e una forte sensibilità verso la riduzione dell'impatto ambientale. Ne è un esempio “L’isola del Bagno”, il complesso inaugurato a Lido di Spina, in provincia di Ferrara, nel 2022. Oltre 6.000 metri quadri di edilizia sostenibile, due edifici alimentati da energia rinnovabile prodotta da pannelli fotovoltaici e colonnine per le auto elettriche. L’azienda ferrarese si distingue inoltre per le sue politiche inclusive e l’impegno verso la parità di genere, che le hanno valso il riconoscimento di "Women Value Company", con una forza lavoro composta per l'85% da donne. Inoltre, l’età media dei dipendenti, che si aggira intorno ai 28 anni, testimonia l'attenzione dell'azienda nel favorire l'occupazione giovanile e valorizzare le nuove generazioni. Anche le iniziative di welfare e collaborazione con organizzazioni benefiche sottolineano il suo ruolo di impresa socialmente responsabile. Tra i premi ricevuti, spiccano il "Le Fonti Awards 2023" per Innovazione e Leadership e il riconoscimento “100 Top Products and Service” del 2024.

Valentina Pellegrini: il percorso professionale dell’imprenditrice

Valentina Pellegrini è un’imprenditrice e una dirigente d’azienda. Dal 2014 è Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini, realtà italiana attiva nel mercato dei servizi, dalla ristorazione alle forniture alimentari, dai buoni pasto al welfare aziendale, dalla distribuzione automatica alle pulizie e ai servizi integrati.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini: la formazione e l’ingresso nel Gruppo

Valentina Pellegrini entra nel Gruppo Pellegrini dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2010. Inizialmente impegnata nelle aree di Amministrazione e Gestione del Personale, viene nominata membro del Consiglio di Amministrazione e, nel 2014, Vicepresidente e Consigliere Delegato. La leadership di Valentina Pellegrini ha contribuito all’espansione della società e alla sua affermazione, a livello nazionale e internazionale, nel settore dei servizi. In particolare negli ambiti della ristorazione collettiva, del welfare aziendale, della distribuzione automatica, della pulizia e dei servizi integrati, delle forniture di derrate alimentari e della lavorazione delle carni fresche.

L’impegno di Valentina Pellegrini per il sociale, l’innovazione e la sostenibilità

Oltre alla carriera imprenditoriale, Valentina Pellegrini si dedica anche al sociale. Nel 2013 su espresso desiderio di tutta la famiglia Pellegrini, viene creata la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus e inaugurato il ristorante solidale Ruben a Milano, per dare concretamente supporto alle persone in difficoltà economica e sociale. La sua propensione per l’innovazione e la sostenibilità ha contribuito al successo commerciale del Gruppo, rendendolo la principale realtà imprenditoriale di proprietà italiana nel settore dei servizi, e ha portato alla creazione, nel 2016, dell’Accademia Pellegrini, un centro di eccellenza per la Ricerca, lo Sviluppo e la Formazione. Consigliere di Amministrazione per la Fondazione BPM dal 2020, l’imprenditrice è inoltre membro del Comitato Strategico di ORICON (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione) e membro del Consiglio Direttivo di Assolombarda.

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