Pier Silvio Berlusconi: MFE supera le aspettative, utile in forte crescita nel 2024

Pier Silvio Berlusconi al Tg5 commenta la performance di MFE nei primi nove mesi 2024: “Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti - caso direi abbastanza unico - ad accelerare ulteriormente”.

Pier Silvio Berlusconi

MFE: Pier Silvio Berlusconi anticipa al Tg5 i risultati del Gruppo

MFE – MEDIAFOREUROPE chiude i primi nove mesi del 2024 con numeri record: i risultati registrati nel periodo gennaio-settembre, presentati lo scorso 21 novembre, hanno superato le attese. Il CEO Pier Silvio Berlusconi, intervistato dal Tg5, ha anticipato i principali dati parlando dell’ottima performance realizzata: “Abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista. Rispetto alle nostre previsioni, al budget, abbiamo migliorato rispetto all’anno scorso e soprattutto anche rispetto agli ultimi tre mesi”. In netta crescita tutti i principali indicatori, come ha spiegato il CEO Pier Silvio Berlusconi sottolineando come “mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti - caso direi abbastanza unico - ad accelerare ulteriormente”. In questo, a giocare un ruolo importante è anche il sistema crossmediale di MFE che si contraddistingue per l’efficienza elevata e la capacità di attrarre gli investitori. Ma il merito è anche della strategia dettata dal CEO che punta su innovazione, qualità dei contenuti proposti e sulla creazione di sinergie anche tra i diversi mercati europei.

Pier Silvio Berlusconi: le dichiarazioni sulla performance di MFE e sull’offerta tv in Italia

Entrando nello specifico MFE - MEDIAFOREUROPE ha conseguito “un utile cresciuto del 38,7% rispetto al periodo omologo dell’anno precedente, quindi una crescita importante”. Nell’intervista Pier Silvio Berlusconi ha spiegato anche che “abbiamo migliorato la posizione finanziaria netta di circa 200 milioni rispetto alla fine dell’anno scorso e abbiamo remunerato tutti i nostri azionisti con un dividendo di circa 140 milioni di euro”. MFE punta a mantenere questo ritmo fino alla fine dell’anno, chiudendo così il 2024 “con questa marcia, con un andamento allineato ai 9 mesi”. Pier Silvio Berlusconi si è poi soffermato sul tema della qualità dell’offerta televisiva italiana, definendola unica nel panorama internazionale: “La tv italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l’importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un’offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Non c’è una televisione così ricca in Europa, ma oserei dire anche nel resto del mondo”. E Mediaset lo fa “in maniera completamente gratuita”: motivo di orgoglio in più per il Gruppo.

Invasi e acque reflue: le proposte di Luca Dal Fabbro per un uso sostenibile dell’acqua

La crisi idrica è una realtà che l’Italia non può ignorare. Secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, l’acqua rappresenta una delle maggiori opportunità per il futuro del Paese, a patto che si investano risorse significative per risolvere problemi strutturali.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Perdiamo il 60% dell’acqua depurata, servono investimenti

A margine della presentazione del Blue Book 2024 di Utilitalia e del Libro Bianco 2024 “Valore Acqua per l’Italia” a cura di The European House - Ambrosetti, Luca Dal Fabbro ha ribadito la necessità di un approccio sistematico e lungimirante. “I tubi italiani perdono il 60% dell’acqua che depuriamo”, ha affermato, ricordando come un sistema di infrastrutture obsolete penalizzi pesantemente la capacità del Paese di gestire l’acqua in maniera efficiente. “Si può risolvere questo problema rattoppando i tubi, trovando le perdite e creando una pipeline di acqua molto più resistente”, ha aggiunto. Tale soluzione richiede importanti investimenti ma rappresenta al contempo un’opportunità irrinunciabile. In questa direzione, Iren ha già messo in campo quasi 3 miliardi di euro nel proprio piano strategico, puntando su soluzioni concrete per ridurre le perdite idriche e ottimizzare l’uso dell’acqua. L’obiettivo principale è quindi la riduzione della dispersione, ha spiegato Luca Dal Fabbro, che deve passare anche dalla valorizzazione dell’acqua piovana: “Disperdiamo il 90% delle gocce d’acqua che cadono sul territorio e quindi occorre raccoglierla in invasi. C’è da fare un grosso progetto di invasi nazionale su cui noi siamo grandi sostenitori come Iren”.

Riciclo delle acque reflue, Luca Dal Fabbro: un’opportunità da cogliere

Un’ulteriore direttrice d’intervento proposta da Luca Dal Fabbro riguarda il riciclo delle acque reflue, spesso inutilizzate e disperse in mare. “In altri Paesi, le acque reflue vengono raccolte e depurate per l’agricoltura e l’industria”, ha spiegato. Se l’Italia seguisse questo esempio, introducendo una normativa ad hoc, secondo il manager si potrebbe ottenere fino al 30% dell’acqua necessaria per l’agricoltura, riducendo la dipendenza da risorse depurate e riducendo il carico sugli acquedotti nazionali. Il Presidente di Iren ha quindi concluso il suo intervento confermando la necessità di un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) specifico per l’acqua o di un “Piano Marshall” dedicato a questa risorsa. “Sarà costoso farlo? Forse sì, ma è un grandissimo investimento per il futuro, per i nostri figli e i nostri nipoti”, ha ribadito Luca Dal Fabbro.

Gianni Lettieri: la carriera imprenditoriale del Presidente di Atitech

L’imprenditore napoletano Gianni Lettieri (classe 1956) è alla guida di Meridie S.p.A. e Atitech. Inizia la sua carriera nel 1979 avviando uno stabilimento per la lavorazione di tessuti, poi fonda una società di denim nel 1989. Ha operato anche nel settore delle rinnovabili e ha avuto un ruolo rilevante nell’Unione degli Industriali.

Gianni Lettieri

Dal denim all’aviazione: la carriera di Gianni Lettieri

Classe 1956, Gianni Lettieri è un imprenditore e dirigente d’azienda di origini napoletane. Attualmente è alla guida di Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa, e di Atitech, MRO leader nel mercato EMEA. “L’imprenditore scugnizzo”, come si definisce nel suo libro autobiografico, inizia la sua avventura imprenditoriale nel 1979, quando decide di collaborare con un industriale lombardo per avviare uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio a Casandrino (NA) e Monza (MI). Prima di allora, aveva lavorato nel settore commerciale in un’azienda di La Spezia. Nel 1989, fonda la prima società europea specializzata nella produzione di tessuto denim-ring, per poi espandere l’attività negli Stati Uniti e in India, in partnership con il Gruppo Raymond. Negli anni, la sua leadership si è estesa anche ad organizzazioni come l’Unione degli Industriali di Avellino e di Napoli. Nel 2006, Gianni Lettieri fonda, invece, la CO.S.ER. S.r.l., incentrata sulle energie rinnovabili, poi crea Meridie Investimenti S.p.A., prima investiment company del Sud Italia ad essere quotata in Borsa, e nel 2008 fonda infine MEDSOLAR S.p.A., start up attiva nel settore delle rinnovabili. Nel 2009, diventa Presidente di Atitech, l’azienda di manutenzione aeromobili che acquistato il ramo manutentivo di Alitalia.

L’animo solidale di Gianni Lettieri

Ad accompagnare i successi imprenditoriali di Gianni Lettieri è stato il suo costante impegno in ambito sociale. Alla guida di Atitech, ha coinvolto l’azienda in diverse iniziative di solidarietà, come il progetto “Natale Solidale” avviato nel 2020, con il quale ha fornito pasti caldi alle famiglie in difficoltà. Durante l’emergenza per il Covid-19, l’imprenditore ha “prestato” alla Regione Campania uno degli hangar di Atitech per dare vita al centro vaccinale più grande del Mezzogiorno e ha donato 20.000 mascherine FFP2 al sistema sanitario regionale. Nel corso della sua carriera, è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Cuore d’Oro (2010-2011), il Premio Masaniello (2009) e il Premio Guido Dorso XXIX Edizione (2008), a cui si aggiunge la laurea honoris causa in Giurisprudenza conferitagli dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel 2011.

Da piccola realtà a leader nel settore degli snack: la storia di Amica Chips

Amica Chips è stata fondata il 22 maggio 1990 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, grazie all’intraprendenza di Alfredo Moratti. Oggi, l’azienda è leader nel mercato italiano delle patatine, con una sede di oltre 70.000 metri quadri, un organico composto da più di 350 persone e un fatturato che supera i 140 milioni di euro.

Amica Chips

Amica Chips: crescita e successo tra grande distribuzione e acquisizioni strategiche

Amica Chips inizia la sua corsa verso il successo nel 1991, quando diventa fornitrice di importanti catene della grande distribuzione, ottenendo una significativa visibilità sul mercato. Negli anni successivi, consolida ulteriormente il suo posizionamento attraverso una serie di acquisizioni strategiche. Nel 1996, rileva DORITA, una piccola azienda mantovana attiva nel settore degli snack, mentre nel 1998 è la volta di Pandal, un’impresa milanese specializzata nella produzione di chips, crostini e corn-flakes. Quest’ultima ha portato all’integrazione della produzione nel polo di Castiglione delle Stiviere. L’espansione prosegue poi nel 2004 con l’acquisizione del marchio MIA, ben conosciuto nel Triveneto, contribuendo a rafforzare la presenza di Amica Chips nel segmento snack e patatine.

Sostenibilità, l’impegno di Amica Chips

Amica Chips si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità: ha infatti aderito ai principi di economia circolare lanciando sul mercato una linea di confezioni contenenti il 30% di plastica riciclata. Non solo, l’impianto industriale è dotato di sistemi avanzati per il trattamento dei fumi e delle acque, restituendo queste risorse alla natura in perfette condizioni. A tali azioni sì è aggiunta un’ulteriore iniziativa: nel 2023, l’azienda ha intrapreso un nuovo progetto di riforestazione in collaborazione con la start-up Treebu, realizzando una foresta di 500 alberi di paulownia in Italia. Infine, parte dei ricavi della linea “Eldorada 2023” viene destinata alla piantumazione di nuovi alberi, con lo scopo di contrastare le emissioni di CO2. I prodotti di Amica Chips, che vengono distribuiti in più di 22 Paesi, riflettono un’attenzione costante alla qualità e una continua espansione della gamma offerta, che ne fanno un punto di riferimento nel settore agroalimentare.

Pier Silvio Berlusconi: il ruolo chiave del prodotto nel sistema crossmediale MFE

Il prodotto resta al centro del sistema crossmediale multi-piattaforma implementato da Mediaset: il dialogo tra tv lineare e piattaforme digital per valorizzare al massimo i titoli lanciati dal Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi

Il modello crossmediale Mediaset: focus sul progetto portato avanti da Pier Silvio Berlusconi

Di base c’è la propensione a sperimentare e innovare che costituisce uno dei pilastri su cui Pier Silvio Berlusconi ha improntato l’evoluzione di Mediaset. Lo conferma anche il lavoro portato avanti in questi anni sullo sviluppo di un sistema crossmediale: un modello sempre più integrato e all’avanguardia, destinato a fare scuola nel settore su scala internazionale. “È unico in Italia ed è esportabile in tutta Europa”, ha ricordato in diverse occasioni lo stesso Pier Silvio Berlusconi che, nel guardare al futuro del settore e alla concorrenza delle grandi piattaforme del web, ha intuito con lungimiranza le potenzialità di un sistema crossmediale all’avanguardia, in grado di andare oltre la semplice offerta televisiva per abbracciare una filosofia di circolarità tra i vari canali e le piattaforme digital. Non si tratta solamente di rispondere alle esigenze di un pubblico giovane e dinamico, sempre più sganciato dai flussi e dal palinsesto della televisione tradizionale, ma di dimostrare anche il potenziale sinergico tra lineare, on-demand e digital.

Pier Silvio Berlusconi: nella convergenza tra TV lineare, on-demand e digital il futuro dei media

La circolarità è l’elemento chiave nell’evoluzione del sistema crossmediale di Mediaset che si erge intorno alla consapevolezza che “la televisione generalista non è morta”, come anche Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato recentemente nel corso di diverse interviste. L’ottica infatti è di sviluppare prodotti e contenuti che siano al centro di un dialogo continuo, di un’interconnessione tra le diverse piattaforme di fruizione superando quindi la logica di semplice riproposizione da un media all’altro com’è stato fino ad oggi. In questo modo è il prodotto stesso ad arricchirsi e a completarsi nelle diverse modalità in cui circola e viene fruito massimizzando al contempo il valore dell’esperienza dell’utente. Punto di partenza può essere ad esempio Mediaset Infinity, con il lancio di contenuti completi e in alcuni casi esclusivi che costituiscono un’anteprima di ciò che arriverà poi in onda in tv su Canale 5 dove il programma troverà spazio nella sua forma più tradizionale per poi arrivare nuovamente alla piattaforma streaming con altri contenuti originali sempre legati al programma: un processo di scambio reciproco per rendere il programma visibile e fruibile in diversi momenti e modalità raggiungendo target sempre più ampi. Le sinergie create dal sistema crossmediale MFE permettono infatti una targetizzazione sempre più precisa dell’offerta pubblicitaria rendendola più personalizzata e meno invasiva e quindi anche a beneficio dell’utente. L’operazione portata avanti da Pier Silvio Berlusconi acquisirà ulteriore rilevanza con l’arrivo a dicembre della Total Audience e quindi di dati che permettono una visione completa sugli ascolti (tv lineare, on-demand, digital).

Alessandra Ricci: firmato un accordo per le esportazioni italiane in Brasile

Alessandra Ricci, AD di Sace, continua a guidare l'espansione delle imprese italiane nel mondo, con un focus particolare sul mercato brasiliano. Durante il Forum Imprenditoriale Italia-Brasile sono stati annunciati nuovi progetti volti a supportare la crescita economica, la sostenibilità e lo sviluppo sociale in Brasile, rafforzando le relazioni commerciali tra i due Paesi.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci annuncia nuovi accordi strategici per le esportazioni italiane in Brasile

In occasione del Forum, Alessandra Ricci ha illustrato importanti novità per il futuro delle esportazioni italiane in Brasile. Grazie all’impegno di Sace, sono stati garantiti finanziamenti per 500 milioni di euro a sostegno delle imprese italiane che operano nel Paese sudamericano. Tra i risultati più rilevanti, la manager ha sottolineato il raggiungimento di "2,7 miliardi di esportazioni assicurate e transazioni garantite in portafoglio", con l’obiettivo di far crescere il Made in Italy in un mercato ad alto potenziale come il Brasile. L'accordo più recente, frutto di una ristrutturazione Debt4ESG Swap, ha destinato fondi per 2 milioni di dollari a progetti di sviluppo sociale, focalizzandosi sull’adattamento climatico e la formazione professionale. “Siamo pronti a garantire fino a 500 milioni di euro, per supportare le esportazioni italiane in questa direzione”, ha dichiarato l’AD, evidenziando l’importanza della firma del Memorandum d’Intesa con Banco do Brasil e Cassa Depositi e Prestiti per promuovere iniziative ad alto impatto nel Paese sudamericano. Il Memorandum mira a rafforzare la collaborazione tra i due Paesi, creando nuove opportunità per le aziende italiane di espandersi e contribuire allo sviluppo socio-economico in terra carioca, con particolare attenzione alle aree vulnerabili del Rio Grande do Sul.

Sace: il ruolo di Alessandra Ricci nella crescita del Made in Italy

Il Forum Imprenditoriale Italia-Brasile, co-organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresenta una vetrina importante per consolidare le relazioni economiche tra i due Paesi. Alessandra Ricci ha ribadito l’impegno di Sace nel facilitare le esportazioni italiane attraverso progetti che non solo sostengono la crescita economica, ma che hanno anche un forte impatto sociale. “Grazie a un accordo di ristrutturazione Debt4ESG Swap con la Compagnia Siderurgica Nacional brasiliana, abbiamo messo a disposizione nuovi fondi per 2 milioni di dollari per progetti di sviluppo sociale nelle aree vulnerabili del Brasile, in particolare nel Rio Grande do Sul”, ha evidenziato la manager, riferendosi agli interventi già realizzati e alle prospettive future.

La carriera di Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l.

Daniele Ragone è un professionista nel settore della consulenza aziendale e finanziaria, con una carriera costruita sull’esperienza e sulla specializzazione in ambiti strategici quali la ristrutturazione aziendale, il risanamento e le operazioni straordinarie. Attualmente, è Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l. e Finelsir S.r.l., operando anche come dirigente d’azienda e commercialista, con competenze trasversali che spaziano dal diritto fallimentare al Project Finance e alle operazioni di M&A.

Daniele Ragone

Il percorso formativo di Daniele Ragone

Nato a Parma il 15 gennaio 1972, Daniele Ragone ha completato gli studi in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi della città, dove ha discusso una tesi in Diritto Commerciale dal titolo “Riforma del Collegio Sindacale nelle società non quotate”. La sua preparazione si è poi estesa anche all’area linguistica, con il conseguimento del First Certificate dell’University of Cambridge e di un diploma di lingua tedesca dal Goethe Institut. Ha inoltre partecipato al corso “English for Law and International Transactions” presso l’Università di Parma, a testimonianza del suo interesse per una formazione completa, essenziale per operare in contesti economici e legali globalizzati. Il percorso accademico di Daniele Ragone si arricchisce ulteriormente nel 2013 con il conseguimento di due Master: uno sulle Procedure Concorsuali presso IPSOA e l’altro come Revisore dei Conti degli Enti Pubblici con l’Unione Province Italiane. 

Gli incarichi professionali di Daniele Ragone

Da gennaio 2001, Daniele Ragone opera in qualità di partner presso lo Studio Ragone, rivestendo fino a novembre 2011 il ruolo di dottore commercialista e revisore contabile, nonché di Curatore Fallimentare e Consulente Tecnico per il Tribunale di Parma. Nel 2008, diventa partner di AUDIT TEAM S.r.l., società specializzata nella revisione contabile e nell’organizzazione aziendale, consolidando la sua esperienza nella consulenza per acquisizioni e collaborando con Sicav, SGR e fondi di investimento sia italiani sia internazionali. Oltre alle attività professionali, collabora, dal 2001 al 2007, con l’Università di Parma come assistente alla cattedra di Diritto Commerciale. La sua attività editoriale include numerosi contributi per riviste specializzate come ilfallimento.it e la “Gazzetta di Parma”, oltre a essere curatore del Codice del Fallimento del 2014, un’opera significativa per gli specialisti del settore. Oggi, Daniele Ragone mantiene diversi incarichi professionali come Curatore Fallimentare, Liquidatore, Amministratore e Sindaco Revisore.

Tecnicaer Engineering: innovazione e qualità nella progettazione di opere collettive

Fabio Inzani e Stefano Bonfante hanno unito le loro esperienze in Tecnicaer Engineering, realtà imprenditoriale che ha l’obiettivo di aumentare la qualità del settore di progettazione di opere collettive attraverso un approccio e dei servizi di prestigio.

Tecnicaer Engineering

La storia di Tecnicaer Engineering

Fondata ad Aosta nel 2004, Tecnicaer Engineering nasce dai professionisti Fabio Inzani e Stefano Bonfante, rispettivamente Ingegnere specializzato in progettazione ospedaliera e Ingegnere elettrico. La volontà è quella di portare le proprie conoscenze ed esperienze in una realtà imprenditoriale. Poco dopo, l’azienda apre una sede a Torino e, con il rinnovo dei vertici aziendali, i due fondatori avviano una nuova fase. L’obiettivo di Tecnicaer Engineering è potenziare il settore della progettazione sanitaria, scolastica, carceraria e delle grandi opere pubbliche attraverso un sistema di qualità caratterizzato da personale altamente qualificato e un know-how di alto livello. Sono state aperte anche due nuove sedi a Milano e a Firenze, per garantire un supporto maggiore ai clienti e una vicinanza alle aree operative. Ogni sede gode di una propria identità e offre servizi specializzati.

Tecnicaer Engineering: modello e servizi

All’interno del settore di progettazione, Tecnicaer Engineering offre servizi per la realizzazione di progetti di nuova costruzione o di azione su quelli esistenti, con specializzazione su opere di interesse collettivo quali: strutture sanitarie, scolastiche e detentive, nonché nelle principali infrastrutture civili e impiantistiche. Tra le eccellenze dell’azienda spiccano, per quanto concerne la costruzione di opere, l’inserimento nel territorio, l’urbanistica, gli elementi di design ed energetici e l’ingegneria clinica. L’alta qualità dei progetti è raggiunta grazie all’interdisciplinarità e alle capacità dei membri del team, strutturato per ogni disciplina progettuale che si occupa di tutte le fasi, includendo figure di alto spicco del mondo accademico. Per la sicurezza nella direzione dei lavori di un cantiere, Tecnicaer Engineering predispone un ufficio di Direzione Lavori e di Coordinamento della Sicurezza, che prevede la presenza di professionisti con esperienza pluridecennale in cantieri di importanza nazionale.

Star Italia: tre generazioni di eccellenza nella ristrutturazione dei bagni e nel design

Tre generazioni di qualità dei servizi nel settore della ristrutturazione dei bagni hanno permesso a Star Italia di diventare una delle maggiori realtà nel mercato nazionale. Unisce design e tecnologia dei progetti alla cura dei servizi verso i clienti.

Star Italia sede

Star Italia: qualità e cura del cliente

Avviata nel 2016 a Ferrara, Star Italia è attiva nel settore edile, specializzata nella ristrutturazione di bagni e nella trasformazione di vasche in doccia. Opera da oltre tre generazioni, in breve tempo si è consolidata su tutto il territorio italiano offrendo servizi quali installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. L’obiettivo è crescere costantemente nella progettazione, integrando conoscenze tecnologiche e di design, per migliorare gli interventi specializzati nella ristrutturazione di bagni ed edifici. Star Italia mira a costruire ambienti sicuri e accessibili, cancellando i rischi e permettendo il libero movimento. L’azienda è costruita su dei capi saldi che le permettono di eccellere nel mercato edile italiano: la qualità dei materiali, la personalizzazione, l’assistenza e la garanzia. Grande attenzione è posta nei confronti dei clienti durante le ristrutturazioni, occupandosi di documentazione, scelta dei materiali, esecuzione dei lavori, smaltimento dei rifiuti e assistenza post-vendita. La qualità dei suoi servizi ha permesso a Star Italia di ottenere alcuni riconoscimenti: il premio “Le Fonti Awards” nel 2023, come “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno” e, nel 2024, il premio di Class Editori “100 Top Products and Service”.

Welfare e sostenibilità di Star Italia

Formata da 150 agenti a supporto dei clienti e 70 dipendenti, Star Italia può vantare un organico caratterizzato da giovani under 30 e all’85% da donne. L’azienda ha avviato diversi piani welfare, con collaborazioni con l’Associazione FAI - Fondo per l’ambiente italiano, e ha attivato il progetto “Star con te”, in supporto delle persone in difficoltà. Inoltre, è anche sponsor delle squadre di calcio ADS Portuense, Latina Roma e il team di pallavolo femminile Project Star volley. Il fronte ESG è un obiettivo che è perseguito costantemente, difatti vi è grande attenzione per la sostenibilità ambientale, intraprendendo iniziative quali: l’uso di auto elettriche per gli spostamenti interni, l’autonomia energetica con l’uso di impianti fotovoltaici, raccolta differenziata in ufficio, eliminazione di comunicazioni cartacee e corsi di formazione specifici sul tema. Per la nuova sede di Comacchio è stata riqualificata un’area di 20.000 mq, dotata di colonnine di ricarica e con due edifici interamente alimentati a energia pulita.

Luca de Meo: nel futuro di Renault Group c’è l’elettrico

Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha riaffermato l'impegno dell'azienda nella transizione verso la mobilità elettrica. Nonostante la preoccupazione per i nuovi limiti di emissioni imposti dall'UE, continua a guidare il Gruppo nell’espandere la propria offerta di auto elettriche con modelli come la Renault 4 E-tech Electric e la Renault 5 E-tech Electric.

Luca de Meo

Luca de Meo: Renault Group convinta del suo percorso verso l’elettrificazione

Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, ha di recente ribadito che l’azienda ha tutta l’intenzione di essere protagonista nella transizione del settore automobilistico verso la mobilità sostenibile. Le dichiarazioni, rilasciate alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, rispondono a chi continua a citare il brand transalpino tra coloro che hanno dubbi sull’elettrificazione dei trasporti, a seguito delle posizioni prese da Luca de Meo sulle modalità con cui l’UE sta perseguendo la propria strategia per l’affermazione dell’auto elettrica. Il CEO si è infatti detto preoccupato per le conseguenze che deriverebbero dalla prossima entrata in vigore dei nuovi limiti sulle emissioni, dal momento in cui la maggior parte delle case automobilistiche ancora non è pronta a rispettarle, e sarà quindi costretta a versare multe così salate da rischiare di mettere in seria difficoltà diverse aziende. La sua richiesta di un percorso più graduale verso l’elettrificazione è stata vista, da alcuni, come un voler fare un passo indietro, teoria che viene contraddetta dalla presenza, sempre più vigorosa, di Renault nel mercato delle auto elettriche. Lo testimoniano gli ultimi modelli lanciati dal brand di Boulogne-Billancourt: Renault 4 E-tech Electric, un crossover a ’emissioni zero’, e la Renault 5 E-tech Electric, una city car 100% elettrica.

Luca de Meo: Ampere al centro della strategia del Gruppo

Negli ultimi anni, Renault Group ha puntato molto sulle auto ibride, soddisfacendo le esigenze di un gran numero di consumatori. Il CEO Luca de Meo ha però ricordato, nell’intervista rilasciata al quotidiano tedesco, che il futuro sarà dominato dalle auto elettriche, sottolineando come l’azienda da lui guidata sia impegnata al 100% nel percorso di elettrificazione della sua gamma. Centrale nella strategia per la transizione del Gruppo francese è Ampere, la divisione dei veicoli elettrici che si propone di ridurre fino al 40% i costi di sviluppo e di produzione tra la prima e la seconda generazione di veicoli elettrici appartenenti al segmento C. L’unità Advanced China Development Center è stata creata appositamente per favorire tale riduzione, ispirandosi al modello cinese. “I grandi progressi compiuti da Ampere in un solo anno – ha affermato Luca de Meo - dimostrano che si tratta della risposta più consolidata dell’industria automobilistica europea ai nuovi concorrenti provenienti dalla Cina e dall’Occidente. Facciamo la differenza e il nostro obiettivo è assumere un ruolo guida in Europa e oltre”.

FME Education: innovazione didattica con il metodo “learning by doing”

Da sempre, FME Education propone metodi didattici alternativi in ambito scolastico, di pari passo con l’evoluzione della società. Tra quelli proposti, il più apprezzato è il “learning by doing”, che unisce attività all’aperto, partecipazione e gioco alla classica didattica in aula.

FME Education

FME Education: approcci didattici innovativi

L’apprendimento necessita di adeguarsi alle dinamiche del mondo contemporaneo, per questo FME Education è al passo con i tempi nel favorire nuovi metodi didattici in ambito scolastico. Trovare nuovi approcci per rendere l’apprendimento più accessibile e agevole, che stimoli anche la crescita e lo sviluppo dello studente. Accompagnare l’insegnamento tradizionale con metodi che uniscono lo studio teorico all’esperienza pratica. FME Education sostiene l’idea che utilizzare diverse metodologie didattiche possa semplificare la comprensione di concetti e materie, oltre a giovare alla parte cognitiva e sociale. Per questo motivo, uno dei metodi maggiormente stimati è il “learning by doing”: imparare facendo, ovvero studiare tramite l’esperienza diretta. Quando si partecipa in maniera attiva e diretta, ci sono maggiori possibilità di assimilare conoscenze e competenze.

Esempi concreti dei metodi di FME Education

Tra le attività di “learning by doing” troviamo anche quelle attività didattiche svolte all’aperto, ovvero integrare lezioni nella natura con quelle in classe. Questo metodo favorisce il benessere psicofisico e riesce a unire teoria e pratica. Difatti, l’interazione con la natura e con l’aria aperta favorisce sia la curiosità che il coinvolgimento. Alcuni esempi pratici, secondo FME Education, possono essere: lezione di scienza all’aria aperta, toccando con mano le diverse tipologie di piante, fiori e poterli osservare dal vivo; lezioni di matematica e geometria fuori dall’aula, in giardini o parchi, in modo da calcolare e misurare aree e perimetri di spazi esistenti. Anche le materie umanistiche e artistiche rientrano in questo approccio: ad esempio, descrivendo le attività svolte all’esterno o usando i materiali raccolti per lavori artistici. FME Education è a favore della metodologia pratica per l’apprendimento, attraverso l’ibridazione di creatività, partecipazione e gioco come approccio stimolante e funzionante aventi come fine ultimo l’istruzione.

Gian Maria Mossa: Banca Generali verso i migliori risultati nella sua storia

Numeri record nei primi nove mesi del 2024 per Banca Generali. L’AD Gian Maria Mossa: “Ci avviamo verso i migliori risultati nella storia della banca in termini finanziari, di portafoglio clienti e numero di banker”.

Gian Maria Mossa

Banca Generali: il commento dell’AD Gian Maria Mossa sui risultati al 30 settembre

Gian Maria Mossa guida Banca Generali verso “i migliori risultati nella storia della banca in termini finanziari, di portafoglio clienti e numero di banker”: l’AD lo ha sottolineato commentando i risultati consolidati al 30 settembre 2024, che sono stati presentati lo scorso 7 novembre. Numeri record in termini di redditività e masse gestite: i primi nove mesi del 2024 si sono chiusi con un utile netto consolidato di €338,6 milioni, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno e al di sopra delle aspettative del consensus (335 milioni), mentre le masse gestite e amministrate per conto della clientela hanno superato la soglia dei 100 miliardi di euro a fine periodo (€101 miliardi, +14% a/a). Inoltre, nei nove mesi i flussi di raccolta sono aumentati del 9% a €4,7 miliardi, evidenziando una ripresa sempre più consistente della domanda di soluzioni gestite. L’AD Gian Maria Mossa ha evidenziato i “diversi trend positivi: forte interesse da parte di professionisti del settore e dal mondo bancario tradizionale al nostro modello di servizio, masse della clientela ai massimi storici superando il traguardo dei 100 miliardi di euro, slancio nella raccolta dai prodotti di risparmio gestito finanziario della casa e forte accelerazione della componente assicurativa nelle ultime settimane”.

Gian Maria Mossa: opa su Intermonte e BG Suisse Private Bank le fondamenta per nuovi traguardi di crescita

“Sul fronte dei conti, migliorano le voci ricorrenti che, abbinate all’efficienza operativa, ci proiettano verso nuovi ambiziosi traguardi non solo di redditività, ma anche di solidità”, ha spiegato l’AD Gian Maria Mossa che, nel sottolineare il valore della performance, si è soffermato anche sulle più rilevanti iniziative promosse da Banca Generali nei primi nove mesi del 2024. Tra queste il lancio dell’opa su Intermonte e l’apertura a Lugano di BG Suisse Private Bank, che “garantiscono le fondamenta per nuovi traguardi di crescita cui stiamo lavorando con grande impegno e determinazione”. Il manager ha posto l’attenzione anche sulla “forza dei nostri consulenti al vertice del settore per professionalità e sviluppo”: oggi, infatti, anche a fronte del momento di particolare complessità che stiamo vivendo, il loro ruolo assume una rilevanza maggiore, anche in ambito sociale, in quanto sono loro a dover costruire il rapporto di fiducia con il cliente. Figure specializzate nella gestione patrimoniale, in grado di proporre le soluzioni e i servizi più efficaci, adattati in base alle esigenze di investimento di famiglie e imprese: “L’apprezzamento che ci arriva dalla clientela e dagli imprenditori ci fa guardare con grande fiducia ai prossimi mesi”, ha ribadito infine l’AD Gian Maria Mossa.  

Diana Bracco: un’imprenditrice appassionata di scienza e arte

Un’imprenditrice e filantropa, una donna carismatica capace di ispirare le nuove generazioni: Diana Bracco ha contribuito a migliorare la vita di milioni di persone attraverso il Gruppo Bracco, di cui è Presidente e CEO, e la Fondazione Bracco, attiva in ambito scientifico, culturale e sociale.

Diana Bracco

Diana Bracco: la passione per la scienza

Fondato nel 1927 a Milano, il Gruppo Bracco è leader globale dell’imaging diagnostico. Ha fatto la storia della chimica e della medicina, in Italia e all’estero, contribuendo a migliorare la prevenzione, e quindi la vita, di milioni di persone in tutto il mondo. La Presidente e CEO Diana Bracco è un’imprenditrice e filantropa con oltre 50 anni di esperienza nel settore delle life sciences. Laureata in chimica all’Università di Pavia quando le donne nelle discipline STEM erano ancora pochissime, è da sempre innamorata della scienza e della ricerca e ha fatto dell’innovazione, della sostenibilità e dell’apertura internazionale il suo credo. La sua eroina è il Premio Nobel Marie Curie. Nel ruolo di Vicepresidente di Confindustria con la delega per Ricerca & Innovazione, ha offerto il suo contributo anche nell’associazionismo.

Gli interessi di Diana Bracco

Diana Bracco è anche una filantropa, amante della cultura e della musica, appassionata collezionista di arte contemporanea. La “Dottoressa” – come tutti la chiamano in azienda – è inoltre Presidente di Fondazione Bracco, realtà impegnata su tre versanti: scienza, cultura e sociale, con un’attenzione particolare ai giovani e alle donne. È stata la prima Presidente donna di Federchimica e di Assolombarda. Ambassador del B20 al G7 per il Women Empowerment, da anni Diana Bracco porta avanti battaglie a favore della parità di genere e del talento femminile in tutti gli ambiti della vita scientifica, imprenditoriale e sociale. È stata, infine, Presidente di Expo Milano 2015 e Commissario Generale per il Padiglione Italia.

Alessandro Benetton a RTL 102.5: Edizione diventa un case history ad Harvard

Alessandro Benetton ha annunciato in un’intervista rilasciata a RTL 102.5 che il progetto di trasformazione intrapreso in questi anni da Edizione è al centro di uno studio dell’Università di Harvard.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton a RTL 102.5: discontinuità e innovazione, il futuro è nei giovani

Alessandro Benetton lo ha annunciato anche nell’intervista a RTL 102.5 dello scorso 12 novembre: l’Università di Harvard ha scelto di realizzare un case history sul percorso di trasformazione di Edizione e delle sue principali società. Nel progetto sono stati coinvolti docenti e ricercatori del prestigioso ateneo: il pool, attraverso una serie di visite e interviste realizzate direttamente sul campo, ha studiato per oltre sei mesi il processo evolutivo approfondendo aspetti legati al business ma anche alla cultura aziendale. Lo studio ha riguardato in particolare “il nostro approccio all’innovazione e alla sostenibilità”. Alessandro Benetton, ai microfoni di RTL 102.5, ha parlato anche di parità di genere e delle iniziative che promuove coinvolgendo i giovani in quanto “saranno loro a disegnare il futuro”. Tra queste la Fondazione under 30 ispirata dal “desiderio di dare ai giovani certezze, anche economiche” e di offrire loro occasioni concrete per promuovere inclusione sociale, sostenibilità, terzo settore: “L’esercizio più importante che dobbiamo fare tutti noi è trovare le ragioni per cui andare d'accordo, più che sforzarci di fare la lista di quello che ci divide”.

Alessandro Benetton: il case history di Harvard su Edizione e sulle realtà del Gruppo

È “discontinuità” la parola chiave di questo percorso di trasformazione guidato da Alessandro Benetton. Emerge anche nello studio presentato lo scorso 8 novembre presso la sede di Boston dell’Università di Harvard. Il contenuto accademico è destinato a rimanere riservato in quanto sarà utilizzato dall’università americana nell’ambito delle proprie attività di docenza ma, come spiegato anche nel corso dell’evento di presentazione dello scorso 8 novembre a cui ha preso parte anche Alessandro Benetton, all’interno si trovano numerosi focus dedicati alle principali realtà del Gruppo Edizione: la nascita di Mundys, la nuova Capo Gruppo delle infrastrutture, il rinnovamento di partnership come quella con Abertis, la fusione tra Autogrill e Dufry che ha dato vita ad Avolta ma anche i progetti che hanno portato Aeroporti di Roma a diventare oggi il gestore aeroportuale leader nella sostenibilità e nella qualità dei servizi. Basti pensare all’Innovation Hub che sorge a Fiumicino attirando startup innovative da tutto il mondo.

Luigi Ferraris: connettività ed energia green per la crescita dell’Italia

All’Adnkronos Q&A è intervenuto Luigi Ferraris, AD di FiberCop, il quale ha sottolineato l'importanza della connettività nel favorire lo sviluppo digitale e la transizione green del Paese. Durante l'incontro, il manager ha evidenziato il ruolo cruciale di FiberCop, che gestisce l'infrastruttura di rete più estesa e capillare d’Italia, integrando telecomunicazioni ed energia per favorire lo sviluppo green.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: fibra ad alta capacità per lo sviluppo del Paese

“La nostra presenza è fondamentale, ritengo, anche per lo sviluppo del Paese, per la digitalizzazione dei vari processi. La connettività è un abilitatore importante anche dello sviluppo, per esempio, applicato al mondo dell'energia, al mondo delle rinnovabili”. Lo ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di FiberCop, in occasione del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A intitolato “Trasformazione green, investimenti e strategie”, tenutosi a Palazzo dell’Informazione a Roma. FiberCop gestisce l’infrastruttura di rete più avanzata, vasta e capillare del Paese, con oltre 25 milioni di chilometri di fibra, come ha sottolineato Luigi Ferraris, a cui si aggiunge “un’infrastruttura fisica che nasce dalla connettività portata dal rame nei decenni passati”, oltre 114,3 milioni di km rete tradizionale in rame, 10.500 centrali e oltre 152.000 armadi ripartilinea.

Luigi Ferraris: telecomunicazioni ed energia green

“Noi abbiamo già sul territorio delle aree di produzione di energia, in quanto siamo il secondo consumatore d'Italia. Abbiamo la possibilità anche di sviluppare attività di stoccaggio di energia, quindi contribuire a quello che è uno sviluppo ordinato del sistema Paese, attraverso connettività e utilizzo di energia rinnovabile, e quindi green.”, sostiene Luigi Ferraris in merito alla transizione digitale ed ecologica. La digitalizzazione e la connettività, insieme al mondo dell’energia, costituiscono tre assi a supporto dello sviluppo dell’Italia.

Sabrina De Filippis: sfide e soluzioni nel settore della logistica

Sabrina De Filippis, AD e DG di Mercitalia Logistics, ha analizzato le criticità e le opportunità nel settore della logistica e del trasporto merci in Italia e in Europa, con una particolare attenzione agli obiettivi di sviluppo e sostenibilità del Polo Logistica del Gruppo FS.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: strategie per un’Italia al centro della logistica europea

Secondo la manager, il contesto attuale è segnato da sfide globali e politiche, come la Brexit, la pandemia, la guerra in Ucraina e altre tensioni internazionali, che hanno evidenziato la necessità di rendere più resilienti le infrastrutture logistiche. In questo contesto, l’Italia, posizionata strategicamente nel Mediterraneo, è chiamata a rafforzare il proprio ruolo centrale nel mercato logistico europeo. “Il piano industriale del Polo Logistica del Gruppo FS – ha evidenziato Sabrina De Filippisè la risposta concreta con il quale stiamo affrontando queste sfide, rafforzando il network delle partnership di valore e sviluppando progetti infrastrutturali che permetteranno di collegare asset strategici con porti, interporti e terminali multimodali”. L’azione del Polo Logistica si focalizza sulla creazione di un “cantiere della logistica”, un insieme di iniziative per sfruttare le nuove infrastrutture e incrementare il trasporto su rotaia, promuovendo un’integrazione ottimale tra mare, ferrovia e gomma. L’obiettivo principale è rendere competitiva l’alternativa ferroviaria per il trasporto merci su lunghe distanze, lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio.

Sabrina De Filippis: sostenibilità, innovazione e digitalizzazione

Sul fronte della sostenibilità, l’obiettivo è ambizioso: ridurre le emissioni di CO₂ del 90% entro il 2050, in linea con le direttive europee. Mercitalia Logistics mira a incrementare la quota di merci trasportate su ferrovia, oggi ferma all’11%, promuovendo una logistica intermodale e integrata. Il Polo Logistica si propone come operatore di sistema, intensificando le collaborazioni internazionali per consolidare il trasporto intermodale su lunga distanza e riservando il primo e ultimo miglio alla modalità stradale. “Lavoriamo ogni giorno per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea, promuovendo una rete di trasporto intermodale per consegnare le merci in modo più sostenibile”, ha dichiarato Sabrina De Filippis. Al fine di garantire la competitività del trasporto ferroviario, il Polo Logistica ha stanziato 3 miliardi di euro per il rinnovamento della flotta, il potenziamento e la costruzione di nuovi terminal e la digitalizzazione. Quest’ultima, insieme all’innovazione, rappresenta uno dei fattori abilitanti del piano industriale del Gruppo. “Il nostro piano industriale – ha quindi concluso l’AD – prevede investimenti dedicati alla digitalizzazione, anche grazie a progetti innovativi”: l’iniziativa Smart Train, ad esempio, permette la raccolta di dati on-board per ottimizzare i processi, mentre il sistema DAC (Digital Automatic Coupling) rappresenta un passo avanti nella sicurezza e nell’efficienza del trasporto merci.

Valentina Pellegrini: “Con la nostra Fondazione aiuto concreto alle persone in difficoltà”

La Vicepresidente Valentina Pellegrini promuove le attività della Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus: trasformare la speranza in azione.

Valentina Pellegrini

Ernesto Pellegrini Onlus: impegno quotidiano nella difesa delle persone in difficoltà

La Fondazione Pellegrini ha ricevuto il Premio Robert F. Kennedy Human Rights Italia 2023 nel corso di “Be the Hope”, il gala annuale di RFK Human Rights Italia che premia persone, istituzioni e organizzazioni che si sono distinte per la difesa dei diritti umani. Un riconoscimento prestigioso che la no profit ha deciso di assegnare alla Onlus milanese non solo per il sostegno fornito a chi si trova in difficoltà, ma anche per la visione e la determinazione nel perseguire un futuro in cui la dignità umana è al centro di ogni azione. Valentina Pellegrini, Vicepresidente della Fondazione, era presente durante l’evento di premiazione: durante il suo intervento, ha ricordato i valori fondanti che muovono la Fondazione. “Questo premio è un simbolo del nostro impegno costante – ha dichiarato – un impegno che si traduce in azioni concrete a favore di chi, nel nostro quartiere del Giambellino a Milano, affronta momenti di difficoltà”.

Valentina Pellegrini: “Con RFK Human Rights Italia profonda condivisione di valori

“Be the Hope” non è stato solo un’occasione per celebrare i successi, ma anche un momento per riflettere sul significato più profondo della solidarietà. La Fondazione Pellegrini, sotto la guida di Ernesto Pellegrini, Presidente e fondatore, insieme a Valentina Pellegrini, si è distinta per il suo spirito di iniziativa e per la capacità di trasformare la speranza in azione. Il loro lavoro incarna lo spirito del discorso “Ripple of Hope” del senatore Robert F. Kennedy, creando onde di speranza che si propagano e si uniscono in una corrente capace di abbattere le barriere dell’oppressione. La famiglia Pellegrini ha dichiarato che proseguirà il suo cammino a fianco di chi ha più bisogno, ispirata dai valori condivisi con una delle più influenti organizzazioni internazionali per i diritti umani. Giustizia e uguaglianza sono le sfide e, al contempo, gli obiettivi: il lavoro della Fondazione continua tutt’oggi e continuerà anche in futuro.

Pier Silvio Berlusconi: MFE investe nel futuro puntando su assunzoni mirate

MFE, Pier Silvio Berlusconi: “Mentre molti licenziano, noi investiamo nel futuro con nuove assunzioni, focalizzandoci su giovani e donne. Puntare sui giovani e sui talenti sia in assoluto il miglior investimento per lo sviluppo”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, nuovi ingressi focalizzati su giovani ragazze e ragazzi under 30

Punto di forza di Mediaset, su cui anche il CEO Pier Silvio Berlusconi ha posto l’attenzione in più occasioni, è il programma di assunzioni focalizzato su under 30 e donne. “Mentre molti licenziano, noi investiamo nel futuro con nuove assunzioni, focalizzandoci su giovani e donne”, ha sottolineato recentemente anche al TG5 parlando della performance di MFE nel primo semestre 2024 e dei risultati economico-finanziari registrati. Non ridurre l’occupazione in tempi come questi è una sfida: basti pensare che sono stati oltre 90mila i licenziamenti nel settore dei media. Secondo Pier Silvio Berlusconi invece provare a non ridurre o addirittura ad aumentare il livello occupazionale deve essere nel Dna di ogni imprenditore: “Certo, non sempre è possibile. Noi ce l'abbiamo fatta, c'è stato un enorme ricambio, questo va detto. Ma c'è di più. Dall'anno scorso, abbiamo lanciato un programma, che prevede 250-300 ingressi completamenti nuovi, cioè non di ricambio generazionale. Ingressi che sono focalizzati su giovani ragazze e ragazzi under 30. Abbiamo chiuso l'anno scorso con più di 300, stiamo provando a fare la stessa cosa quest’anno e vogliamo e speriamo di riuscire a farla anche l’anno prossimo”.

Pier Silvio Berlusconi: MFE in controtendenza, nelle nuove assunzioni il miglior investimento per il futuro del settore

 “Penso che puntare sui giovani e sui talenti sia in assoluto il miglior investimento per lo sviluppo e per il futuro”: le parole di Pier Silvio Berlusconi esprimono chiaramente la direzione in cui guarda MFE, sempre più proiettata in avanti nell’ottica sia di affrontare e vincere le sfide imposte da un settore in rapida evoluzione che di riuscire a guidare questa trasformazione diventandone protagonista. Non a caso, il piano di assunzioni prevede l’inserimento di ruoli più tradizionali nel broadcasting ma anche di nuove professionalità in ambito tecnologico, digitale e innovativo per poter giocare un ruolo fondamentale nel rispondere in modo proattivo ai cambiamenti rapidi e alle nuove esigenze del mercato. E soprattutto “non assumiamo solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera”. Tra loro “ci sono i nostri manager del futuro”, aveva rimarcato anche il CEO Pier Silvio Berlusconi in un’intervista al “Corriere della Sera” dello scorso 18 marzo ribadendo la vision di MFE in merito: “Avremmo potuto stringere la cinghia, ‘fare economie’, ‘fare efficienza’ come si dice in gergo aziendale e come fanno le grandi multinazionali. Invece abbiamo preferito puntare sullo sviluppo con orgoglio. E con un po’ di coraggio farlo mentre il settore dei media va in direzione opposta. Il nostro organico sta crescendo”.

Susanna Esposito: l’importanza della comunicazione scientifica

La Prof.ssa Susanna Esposito ha presentato la quarta edizione del Master in Comunicazione Scientifica dell’Università di Parma, un percorso formativo interdisciplinare che punta a sviluppare le competenze comunicative di professionisti scientifici, arricchendo il loro profilo con abilità tecniche e pratiche.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: la presentazione del Master CoSe

Prende il via la quarta edizione del Master in Comunicazione Scientifica dell’Università di Parma, ed è stata la Prof.ssa Susanna Esposito a presentare il corso e a illustrarne le caratteristiche. “Abbiamo già formato oltre 150 partecipanti che ne hanno apprezzato le caratteristiche sia tecniche, che poi per quelle che sono le ricadute pratiche”. Il Master vanta un’ampia interdisciplinarità, professori provenienti da diversi ambiti permettono agli studenti di acquisire competenze diversificate: “La medicina ma anche altri ambiti scientifici, pensiamo alla biologia, alle scienze naturali, alla fisica, anche all'economia”, ha specificato Susanna Esposito. Inoltre, la Prof.ssa ha sottolineato la rilevanza delle doti comunicative: possedere ottime capacità di comunicazione riguarda non solo chi si occupa strettamente dell’ambito, ma coinvolge anche ricercatori della sfera scientifica o medica, i quali, nella società odierna, devono essere capaci di trasmettere le proprie competenze e le proprie ricerche in maniera appropriata.

La carriera professionale di Susanna Esposito

Prof.ssa ordinaria di Pediatria all’Università di Parma, Susanna Esposito è anche Direttrice della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Presidentessa dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid). Si è laureata in Medicina e Chirurgia con lode, per poi specializzarsi in Pediatria e Malattie Infettive. Ha ricoperto la carica di Direttrice dell’Unità Operativa Semplice di Infettivologia Pediatrica, poi della Clinica Pediatrica I. Dal 2010 al 2016 è stata Direttrice dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e dal 2016 al 2019 è stata Direttrice della Clinica Pediatrica presso l’Università di Perugia.

BV TECH rafforza la sua crescita con nuove acquisizioni

BV TECH, azienda leader nel settore ICT e della cybersecurity, continua a rafforzare la sua posizione nel mercato nazionale e internazionale attraverso investimenti strategici e acquisizioni mirate. Fondata dall'Ing. Raffaele Boccardo, l'azienda si distingue per l’offerta di soluzioni innovative nei settori chiave, contribuendo alla trasformazione digitale e alla protezione delle infrastrutture critiche.

BV TECH

BV TECH: espansione globale e risultati record nel 2023

Nel corso del 2023, BV TECH ha registrato una crescita significativa, consolidando un fatturato di 164 milioni di euro e un Ebitda Margin superiore al 22%. Questo successo è stato ulteriormente amplificato dall'acquisizione del Gruppo Arturai, specializzato in servizi globali di cloud security, enterprise security e web performance basati sulla piattaforma di Akamai. L'azienda, con oltre 1.300 dipendenti altamente specializzati, assicura operazioni in settori strategici per il Paese, evidenziando la sua presenza in ambiti quali difesa, spazio, sanità, pubblica amministrazione e telecomunicazioni. BV TECH opera sia in Italia che all'estero, con 20 sedi distribuite tra Europa e Stati Uniti.

Innovazione continua e sicurezza: la mission di BV TECH

La mission di BV TECH è costruire e mettere al sicuro il futuro attraverso ricerca e sviluppo, risvegliando una nuova coscienza tecnologica, presidiando la frontiera della sicurezza e della conoscenza. L'azienda investe annualmente circa il 10% dei ricavi in ricerca e sviluppo, dimostrando un forte impegno verso l'innovazione continua. Con competenze uniche in cybersecurity, cloud & infrastructure, software e data science, il Gruppo collabora con istituti di ricerca e università di tutto il mondo per progettare e incrementare i sistemi ICT nazionali, tutelando l'interesse nazionale attraverso collaborazioni pubblico-private di eccellenza.

Andrea Mascetti: Finlombarda e Sace insieme per sostenere la transizione ecologica delle imprese

Finlombarda, società finanziaria di Regione Lombardia, ha annunciato la firma della convenzione “Garanzia Green light” con Sace, nell’ambito del programma Green New Deal italiano. Le parole del Presidente Andrea Mascetti.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: Finlombarda e la convenzione “Garanzia Green light”

Sotto la guida di Andrea Mascetti, il recente accordo mira a supportare le imprese lombarde nell’accesso a finanziamenti dedicati a progetti capaci di rispettare gli obiettivi di sostenibilità definiti dalla Tassonomia europea. Grazie alla sottoscrizione della convenzione “Garanzia Green light”, le aziende avranno maggiori opportunità per sviluppare iniziative volte a promuovere energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica, trattare acque reflue, adottare pratiche di economia circolare e gestire i rifiuti in modo più sostenibile. Si tratta di settori che richiedono investimenti ingenti ma fondamentali per guidare le imprese verso un modello produttivo più rispettoso dell’ambiente.

Andrea Mascetti: verso una vera transizione ecologica

La collaborazione con Sace – ha fatto sapere il Presidente di Finlombarda Andrea Mascetticonferma l’impegno di Finlombarda per un’operatività ‘green’ incentrata su azioni concrete per un’economia circolare e una vera transizione ecologica delle imprese lombarde”. Il Presidente ha sottolineato come questo progetto rappresenti una risposta concreta alle sfide ambientali, contribuendo a creare un ecosistema produttivo più sostenibile e innovativo. La convenzione con Sace costituisce un ulteriore passo verso la modernizzazione del tessuto imprenditoriale lombardo, in linea con le priorità strategiche di Regione Lombardia, che guarda alla sostenibilità come a un elemento chiave per il futuro economico della regione.

Gianni Lettieri: oltre 40 anni di successi tra industria e solidarietà

Gianni Lettieri è un imprenditore di successo con oltre 40 anni di esperienza, oggi Presidente e AD di Meridie S.p.A. e Presidente di Atitech S.p.A. Ha iniziato nel settore tessile, entrando poi nel mondo delle energie rinnovabili e della manutenzione. Con numerosi riconoscimenti, ha sempre combinato il successo aziendale con un impegno concreto verso la comunità, portando avanti iniziative solidali e progetti di sviluppo per il Mezzogiorno.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: dagli esordi ad Atitech

Una carriera da imprenditore e dirigente d’azienda per Gianni Lettieri, che vanta più di 40 anni di esperienza professionale. Attualmente è Presidente e AD di Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa, ed è Presidente di Atitech S.p.A., la più grande MRO indipendente del mercato EMEA. Gianni Lettieri muove i suoi primi passi da imprenditore nel settore tessile, aprendo uno stabilimento produttivo insieme ad un industriale lombardo. Si specializza nel settore tessile e dell’abbigliamento e nel 1989 crea la prima società europea che produce tessuto denim-ring, facendosi notare anche negli Stati Uniti grazie alla sua conoscenza del mercato e del prodotto. Nel 1995 arriva anche in India, attraverso una joint venture con il gruppo Raymond. Dal 1992 al 1997 è Consigliere di Amministrazione di EDIME e diventa il primo Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli ad essere confermato per sei anni consecutivi. Grazie ad altri incarichi, l’imprenditore napoletano riesce a creare iniziative in aiuto delle aziende e dei giovani, insieme a progetti per contrastare la criminalità. Nel 2006 la svolta: Gianni Lettieri comincia a investire nel settore in rapida evoluzione dell’energia green, dando vita alla compagnia per lo sviluppo di energia Rinnovabile CO.S.ER. S.r.l. L’anno seguente fonda Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana, attraverso cui costituisce MEDSOLAR S.p.A. nel 2008, start up del comparto Energie Rinnovabili. Con l’acquisizione di Atitech S.p.A. nel 2009, ne diventa Presidente, trasformandola in sei anni nella più grande società indipendente di manutenzione d’Europa. Successivamente viene insignito della laurea honoris causa in Giurisprudenza.

Gianni Lettieri: iniziative per la comunità

Gianni Lettieri ha promosso un progetto di solidarietà in vista del primo Natale dall’esplosione della pandemia di Covid-19. Nell’arco delle festività natalizie, ogni giorno vengono consegnati centinaia di pasti caldi, grazie al supporto dell’associazione Larsec e dei suoi volontari. L’iniziativa è stata replicata negli anni successivi, fino ad arrivare a più di 200 pasti quotidiani. Nel 2021, il Presidente di Atitech ha trasformato un hangar di 10.000 mq in un hub vaccinale e ha donato 20.000 mascherine FFP2 al sistema sanitario regionale. Nell’anno seguente, Atitech ha rilevato gli asset di Ingegneria e Manutenzione di Alitalia, incrementando sia il know-how su attività di officina, sia gli scali su cui opera: ben 32, di cui 21 in Italia e 11 all’estero. Nella sua carriera Gianni Lettieri ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Guido Dorso XXIX Edizione, attribuitogli dal Presidente della Repubblica nel 2008 in Senato e il Premio Mediterraneo Economia e Impresa.

Claudio Descalzi: Eni chiude il terzo trimestre 2024 in crescita, obiettivi confermati

L’AD di Eni Claudio Descalzi commenta i risultati dei primi nove mesi 2024: “Siamo andati controcorrente e abbiamo seguito strade non tradizionali con il modello satellitare e i dati hanno confermato la positività dell’approccio”.

 Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: Eni chiude i risultati dei primi nove mesi battendo le stime degli analisti

Trimestre molto positivo, i dati confermano la bontà del nostro approccio”: lo sottolinea l’AD Claudio Descalzi a “Il Sole 24 Ore” commentando i risultati del terzo trimestre 2024. Eni nei primi nove mesi dell’anno ha registrato numeri superiori alle stime degli analisti grazie alla lungimirante gestione del portafoglio, sostenuta soprattutto dal successo del modello satellitare e del dual exploration model, e alla rigorosa disciplina finanziaria. E, come si legge nell’articolo pubblicato lo scorso 26 ottobre, beneficiando “di una notevole flessibilità che ha portato il Gruppo a slegarsi da un rapporto lineare con gli indicatori principali dell’industria, a partire dal prezzo del petrolio, distribuendo il business lungo tutta la catena del valore e diluendo l’impatto di uno scenario debole”. Nonostante l’indebolimento del prezzo del petrolio, il rafforzamento dell’euro e la flessione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici, Eni alla fine dei nove mesi continua a registrare risultati solidi: “Siamo andati controcorrente e abbiamo seguito strade non tradizionali con il modello satellitare e i dati hanno confermato la positività dell’approccio”. Non a caso l’AD Claudio Descalzi ha parlato di “performance di cassa e di redditività eccellenti” e ha evidenziato i continui progressi nella strategia di crescita e nel miglioramento del portafoglio. Nel corso dei nove mesi sono state conseguite importanti milestone di progetto che alimenteranno la crescita futura. 

Claudio Descalzi: Eni nel terzo trimestre 2024, le considerazioni dell’AD

I progressi strategici attraverso il nostro portafoglio sono evidenti”, ha commentato Claudio Descalzi in occasione dell’uscita dei risultati del triemstre. “Abbiamo aumentato la produzione upstream e nel contempo stiamo investendo nella successiva fase di crescita, per esempio conseguendo l’approvazione del piano di sviluppo dei nostri grandi progetti in Indonesia”: l’AD ha evidenziato come la strategia satellitare di Eni sia in continuo sviluppo e “in tale ambito, siamo lieti di confermare l’investimento da 2,9 miliardi di euro da parte del fondo KKR in Enilive, che fa seguito alla transazione analoga che ha riguardato Plenitude nella prima parte dell’anno e dimostra la nostra capacità di attrarre investimenti, confermando il valore che stiamo esprimendo”. È stata inoltre creata una nuova società satellite in ambito E&P nel Regno Unito “grazie alla combinazione con Ithaca Energy, un ulteriore passo a sostegno della crescita”. E al contempo Eni ha dato continuità al percorso intrapreso nella transizione energetica: “Nel trimestre abbiamo portato avanti i due progetti chiave di cattura/stoccaggio della CO2 di Ravenna in Italia e HyNet nel Regno Unito, mentre Plenitude continua a sviluppare la propria capacità di generazione rinnovabile e siamo al lavoro per costruire tre nuove bioraffinerie in Italia, Corea del Sud e Malesia”. Claudio Descalzi ha ribadito inoltre che “oltre ai traguardi finanziari e progettuali, siamo focalizzati sul miglioramento qualitativo del nostro portafoglio, sull’esplicitazione del valore inespresso dei business e sul mantenimento di una robusta posizione finanziaria”.

Alfredo Moratti: qualità e innovazione in Amica Chips

Alfredo Moratti ha trasformato Amica Chips in un’eccellenza del settore alimentare italiano, grazie all’attenzione alla qualità e alla sostenibilità. La sua visione imprenditoriale combina tradizione familiare e innovazione, creando prodotti apprezzati nel mercato e sostenendo progetti ambientali per un futuro ecologicamente responsabile.

Alfredo Moratti (Amica Chips)

Alfredo Moratti: la nascita di Amica Chips e il successo imprenditoriale

Alfredo Moratti ha fondato Amica Chips nel 1990. La sua dedizione alla qualità dei prodotti e alla sicurezza ha fatto sì che l’azienda si affermasse rapidamente nel mercato, arrivando a essere presente in grandi catene come Esselunga. Con il passare degli anni, Amica Chips ha inglobato marchi come Dorita e Pandal, ampliando il suo portafoglio e rafforzando la sua posizione nel settore degli snack. L’impegno di Alfredo Moratti verso l’eccellenza si è consolidato con l’ampliamento della produzione e l’adozione di tecnologie avanzate, contribuendo a fare di Amica Chips un punto di riferimento tra i produttori di snack.

Sostenibilità e innovazione: l’impegno di Alfredo Moratti

Oltre alla crescita del marchio, Alfredo Moratti ha dato grande importanza alla sostenibilità ambientale. Grazie alla collaborazione con la famiglia, l’azienda si è trasformata in una realtà attenta al futuro del Pianeta, integrando soluzioni ecocompatibili nei suoi processi produttivi. Tra le principali iniziative, l’azienda utilizza imballaggi contenenti plastica riciclata e ha recentemente lanciato un progetto di riforestazione per compensare le emissioni di CO2. Amica Chips, sotto la guida di Alfredo Moratti, dimostra come l’impegno per la sostenibilità possa coesistere con l’innovazione e la qualità, valori fondamentali per un futuro responsabile nel settore alimentare.

Paolo Gallo su biometano e idrogeno: migliore sicurezza e calo dei costi

Alla conferenza Enlit 2024 Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, ha parlato di come il biometano rappresenti il giusto equilibrio tra sicurezza delle forniture e costi più bassi per famiglie e imprese. Aggiungendo, inoltre, che l’idrogeno “offre grandi opportunità anche di stoccaggio dell’energia”.

Paolo Gallo

Paolo Gallo sull’obiettivo dell’Ue sull’energia

Abbandonare approcci ideologici e scegliere la neutralità tecnologica, vale a dire considerare le soluzioni infrastrutturali disponibili e più idonee a garantire energia sicura, sostenibile e a costi contenuti”. Così ha parlato l’AD di Italgas Paolo Gallo sul palco della conferenza Enlit tenutasi dal 22 al 24 ottobre 2024. Si tratta di trovare un equilibrio tra sicurezza delle forniture e calo dei costi sia per le famiglie che per le imprese, “la soluzione immediata a questa equazione arriva dal biometano”. L’Amministratore Delegato ha evidenziato come questa opzione possa rimpiazzare il 25% del gas russo e la fonte già rientri nel piano europeo RePOwerEU. Con un occhio verso prospettive future, Paolo Gallo inserisce nell’equazione anche l’idrogeno, nonostante l’uso diffuso “lo vedremo però tra qualche anno: bisogna investire ancora in ricerca e sviluppo”.

La carriera professionale di Paolo Gallo

Attualmente Paolo Gallo ricopre le cariche di Amministratore Delegato di Italgas e Presidente della principale controllata da Italgas Reti. Precedentemente, dal 2014 al 2016, ha operato in qualità di AD di Grandi Stazioni, raggiungendo l’obiettivo di portare a termine la privatizzazione. Tra gli altri incarichi di rilevanza, per Acea S.p.A. è stato prima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato dal 2011 al 2014. Per il gruppo Edison, dal 2002 al 2011, ha ricoperto il ruolo di Direttore Strategie e Innovazione e successivamente di Direttore Generale e Amministratore Delegato di Edipower.

Luigi Lovaglio: dalla carriera internazionale a MPS

Luigi Lovaglio è un rinomato banchiere italiano che ha influenzato significativamente il panorama finanziario europeo. Con una carriera che spazia da ruoli chiave nel Credito Italiano alla guida di importanti istituti bancari come Banca Monte dei Paschi di Siena, Lovaglio ha lasciato un segno indelebile nel settore.

Luigi Lovaglio su Wikiceo

La carriera internazionale di Luigi Lovaglio nel settore bancario

Luigi Lovaglio, nato a Potenza il 4 agosto 1955, si laurea in economia e commercio all'Università di Bologna. Inizia il suo percorso professionale nel 1973 presso il Credito Italiano, dove acquisisce una vasta esperienza in diverse aree del business commerciale. Negli anni '90, partecipa attivamente al processo di privatizzazione e fusione che porta alla nascita del Gruppo Unicredit, assumendo il ruolo di Capo del Dipartimento Strategia e Pianificazione di Gruppo. Diventa uno dei fondatori della Divisione Nuova Europa, contribuendo all'espansione in Europa Centrale e Orientale con l'acquisizione di Bank Pekao SA in Polonia.

Nel corso degli anni 2000, Lovaglio ricopre posizioni di vertice in importanti istituti bancari dell'Europa dell'Est. È Vicepresidente e Direttore Esecutivo di Bulbank in Bulgaria e Direttore Generale di Bank Pekao in Polonia. La sua leadership porta a operazioni di fusione e scorporo di successo, consolidando la crescita delle banche sotto la sua guida. Nel 2011, viene nominato Presidente e CEO di Bank Pekao, trasformandola nella principale società per capitalizzazione di mercato in Polonia.

Il ruolo di Luigi Lovaglio alla guida di Monte dei Paschi

Dopo aver guidato il Credito Valtellinese come CEO Amministratore Delegato e Direttore Generale fino al 2021, Luigi Lovaglio assume nel 2022 la leadership di Banca Monte dei Paschi di Siena. Sotto la sua direzione, l'istituto chiude il primo semestre del 2023 con un utile superiore ai 600 milioni di euro, rafforzando gli indicatori patrimoniali e ponendo le basi per una solida redditività futura. La sua visione strategica prepara la banca ad affrontare con successo gli scenari futuri e gli stress test del settore.

Parallelamente, Lovaglio ricopre dal 2022 il ruolo di consigliere nell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), contribuendo attivamente allo sviluppo del settore finanziario italiano. Nel 2008, è stato insignito dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, riconoscimento del suo significativo contributo alla cooperazione economica tra Italia e Polonia.

Serenissima Ristorazione presenta il secondo Bilancio di Sostenibilità

Serenissima Ristorazione, leader nella ristorazione collettiva, continua a distinguersi per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. Attraverso nuovi investimenti, collaborazioni strategiche e riconoscimenti ottenuti, l'azienda dimostra una visione orientata al futuro e alla creazione di valore condiviso.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: il secondo Bilancio di Sostenibilità

Serenissima Ristorazione ha presentato il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, analizzando le azioni e gli investimenti compiuti per promuovere una crescita sempre più inclusiva e sostenibile. Il report esamina dettagliatamente l'impatto ambientale e sociale dell'azienda, prendendo in considerazione i dati relativi al biennio 2022-2023. "L'impegno per la sostenibilità orienta le nostre scelte d’impresa e le visioni aziendali e manageriali per il presente e per il futuro", ha commentato Maria Leida Putin, responsabile dell'Area Tecnica di Serenissima Ristorazione. "Sappiamo che il cammino verso la sostenibilità è lungo e richiede continui sforzi, ma siamo convinti che sia la scelta giusta per il futuro della nostra azienda e della società in generale".

L'impegno ambientale e sociale di Serenissima Ristorazione

Nel 2023, Serenissima Ristorazione ha avviato una collaborazione con Animenta, associazione no profit impegnata nella sensibilizzazione su disturbi dell'alimentazione e della nutrizione. Attraverso questa partnership, l'azienda ha donato terapie e organizzato incontri in vari licei italiani per promuovere la consapevolezza su questi temi. Tra i progetti di inclusione sociale spiccano le collaborazioni con Caritas, Legambiente e il "Progetto 739", volto a favorire l'inclusione e l'occupazione di persone con disabilità. All'interno dell'azienda è stata istituita la Serenissima Corporate Academy, che ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei collaboratori e delle collaboratrici provenienti da diverse nazioni e a promuovere l'innovazione. Serenissima Ristorazione continua il suo impegno nella riduzione degli sprechi alimentari attraverso iniziative come la donazione di cibo non somministrato a enti benefici come il Banco Alimentare e collaborazioni con Too Good To Go. Nel 2023, oltre 14.000 kg di rifiuti alimentari sono stati trasformati in prodotti utili per compostaggio. L'anno precedente, l'azienda ha investito oltre 30 milioni di euro nello sviluppo tecnologico e nella riduzione dell'impatto ambientale, installando tra l'altro un impianto fotovoltaico nel Centro di Cottura di Mogliano Veneto. Per il 2024 sono stati stanziati ulteriori 60 milioni di euro per potenziare queste iniziative. Serenissima Ristorazione sostiene inoltre la filiera a km 0, favorendo fornitori italiani che costituiscono il 99% della catena di fornitura, riducendo così le emissioni legate ai trasporti. A riconoscimento del suo impegno, l'azienda ha ricevuto la pergamena "Green" del Premio Industria Felix nel giugno 2024, confermando la sua dedizione nella lotta al cambiamento climatico.

Botter S.p.A.: rinnovamento e patrimonio nel Settore Vinicolo

Botter S.p.A., parte del Gruppo Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, è uno dei protagonisti del vino italiano nel panorama internazionale. Fondata nel 1928 da Carlo Botter a Fossalta di Piave, l'azienda ha evoluto la sua offerta diversificata di vini DOC e DOCG, puntando sull’espansione globale. L’impegno per la sostenibilità è oggi al centro della sua mission, per contribuire alla crescita del settore enologico italiano e valorizzare le eccellenze del Made in Italy.

Botter S.p.A.

Botter S.p.A.: l'espansione internazionale del marchio

Botter S.p.A. si è evoluta da piccola attività specializzata nella vendita di vino in fusti e damigiane a protagonista del settore enologico mondiale, oggi parte del Gruppo Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini. Sin dagli anni ‘50, l’azienda ha intrapreso un percorso strategico di espansione, concentrandosi dapprima sul mercato italiano per poi conquistare con successo quello internazionale. Oggi, con un’ampia gamma di vini, tra cui Prosecco, Primitivo e Pinot Grigio, l’azienda si distingue tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo.

Sostenibilità e tradizione nel settore vitivinicolo con Botter S.p.A.

L'impegno di Botter S.p.A. non si limita alla produzione e commercializzazione dei migliori vini italiani. Oggi, l'azienda riveste un ruolo centrale nella promozione della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Per l’appunto, la loro mission è contribuire alla transizione ecologica, sostenendo un futuro sostenibile per il settore. Parte del progetto di aggregazione di Argea, Botter S.p.A. promuove l’eccellenza italiana, valorizzando le identità del territorio e preservando le tradizioni vinicole come espressione della cultura enologica. Con la sua vasta offerta e un forte orientamento internazionale, l’azienda contribuisce a consolidare la posizione del vino italiano nel panorama globale, mantenendo viva la tradizione del Made in Italy.

L’Enciclopedia Motta Junior di Federico Motta Editore

Federico Motta Editore ha lasciato un segno indelebile nel panorama editoriale italiano con la pubblicazione dell’Enciclopedia Motta Junior, un’opera che ha rappresentato uno dei suoi più grandi successi.

Enciclopedia Motta Junior di Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: il vademecum per i giovani studenti

Pensata come un vero e proprio vademecum per i giovani lettori, l’Enciclopedia è stata creata da Federico Motta Editore al fine di fornire risposte chiare e accessibili, rivolgendosi in particolare agli studenti delle scuole elementari e medie. Pubblicata agli inizi del XXI secolo, l’Enciclopedia Motta Junior si distingueva per la sua capacità di affrontare temi complessi in modo semplice e diretto. Il progetto si articolava in dieci volumi, ognuno dei quali dedicato a un’area specifica del sapere: dalla storia umana alla geografia e astronomia, dalla letteratura universale all’arte e architettura, fino a temi come la comunicazione, l’ambiente, la medicina, le scienze e lo sport. Ogni volume era corredato da un dizionario enciclopedico ricco di illustrazioni, capace di facilitare ulteriormente la comprensione e l’apprendimento.

Federico Motta Editore: un ponte tra conoscenza scolastica e curiosità individuale

L’Enciclopedia Motta Junior si è affermata come uno strumento essenziale per la consultazione e la didattica. Grazie alla sua immediatezza nella presentazione delle informazioni e all’esaustività dei contenuti, ha svolto un ruolo fondamentale nell’aiutare gli studenti a sviluppare competenze di ricerca e ad approfondire le loro conoscenze. L’opera è stata apprezzata per il suo contributo alle esigenze di studio dei ragazzi rappresentando un ponte tra la conoscenza scolastica e la curiosità individuale. Attraverso questa Enciclopedia, Federico Motta Editore ha confermato il suo impegno nel promuovere l’apprendimento e la diffusione del sapere tra i più giovani, offrendo un prezioso strumento didattico in grado di accompagnarli nel loro percorso di crescita e formazione.

Articoli Correlati