Claudio Descalzi, Italian Energy Summit 2021: l’intervento dell’AD di Eni

All'Italian Energy Summit 2021 il punto su transizione energetica e sostenibilità quali elementi centrali nelle scelte aziendali, come sottolineato dall'AD di Eni Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi all'evento organizzato da "Il Sole 24 Ore" su transizione e strategie energetiche

Quali le maggiori sfide che il Paese è chiamato ad affrontare per la transizione energetica in atto? Questi e altri interrogativi sono stati affrontati da Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ospite dell'Italian Energy Summit 2021. Organizzato nelle giornate del 29 e 30 settembre da "Il Sole 24 Ore", l'evento ha visto la partecipazione delle realtà protagoniste nello scenario energetico internazionale, con l'obiettivo di fare il punto sulla transizione sostenibile. Un percorso di indubbia importanza ma su cui, come segnala l'AD di Eni, negli ultimi anni si è assistito a una riduzione degli investimenti: "Adesso stiamo riprendendo e l'economia ha bisogno di energia che, nella parte elettrica, viene soprattutto e con continuità dal gas". L'intervento di Claudio Descalzi ha evidenziato come, dalla mancanza di investimenti, scaturisca "un'offerta molto limitata: questo non è un problema solo europeo, c'è una certa scarsità di gas. Bisogna capire che se si parla di eliminare immediatamente e completamente gli idrocarburi, non possiamo per legge modificare l'offerta senza modificare prima la domanda".

Eni, Claudio Descalzi: necessario intendere l'energia come "un mosaico integrato di diverse fonti"

"Quando si riprende a consumare, se la domanda è ancora quella e l'offerta è stata ridotta, i prezzi salgono", ha aggiunto Claudio Descalzi nel corso del dibattito. L'AD ha sottolineato inoltre che, se l'intenzione è ridurre l'utilizzo di carbone, gas e petrolio, "bisogna anche modificare la domanda, altrimenti ci troveremo di fronte a prezzi altissimi e problemi seri per gli individui e per le aziende". Per quanto concerne, invece, il tema della "carbon tax", l'AD ha illustrato come l'Italia sia "l'unica in Europa che giustamente paga delle tasse sulla CO2 che produciamo, è sacrosanto". A livello continentale, "compriamo tutto il gas che utilizziamo, ormai l'Europa non ha quasi più produzione propria". In tale scenario, l'AD Claudio Descalzi ha posto in evidenza che la quota delle rinnovabili sta crescendo ma, nonostante ciò, "nell'ultimo mese la quantità di rinnovabili in Italia, parlando di media di utilizzo per 4-5 ore al giorno, è sul 3% per quanto riguarda l'eolico, al 6/7% circa per il solare. Può toccare anche punte del 20%, però per periodi limitati, non c'è continuità. Abbiamo un problema di continuità e periodo limitato". Per vincere la sfida, ha dichiarato in conclusione, "dobbiamo capire che l'energia deve essere un mosaico integrato di diverse fonti e in pochissimo tempo sarà possibile cambiare questi paradigmi".

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