Generazioni future e Mezzogiorno: il punto nelle parole di Gianni Lettieri (Atitech)

Italia e Mezzogiorno, ripartenza e nuove generazioni: i temi al centro dell'editoriale di Gianni Lettieri pubblicato su "Riparte l'Italia".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: rendere strutturale la crescita del PIL, PNRR per colmare il gap Sud-Nord

"Dopo oltre un anno in cui interi settori produttivi del nostro Paese sono rimasti bloccati è arrivato il momento in cui devono essere messe in campo, senza tentennamenti da parte del Governo e di tutte le istituzioni, sia nazionali che locali, delle azioni per dare uno slancio alla nostra economia": lo scrive con chiarezza Gianni Lettieri, imprenditore alla guida di Atitech, in un intervento pubblicato l'8 ottobre 2021 su "Riparte l'Italia". Un editoriale che evidenzia con lucidità alcuni punti chiave su cui innestare il rilancio del Paese: "È finito il tempo delle incertezze: bisogna rendere strutturale l'innalzamento del PIL avuto quest'anno", scrive, segnalando come non manchino al Governo "gli strumenti per sostenere soprattutto le piccole e medie aziende, le più colpite dalla pandemia". Tra questi, anche gli "investimenti diretti e indiretti che arriveranno grazie al PNRR, che deve essere utilizzato per colmare, una volta per sempre, il gap che separa il Mezzogiorno d'Italia dal Nord". La situazione economica attuale, prosegue Gianni Lettieri, rivela una crescita del PIL più rapida rispetto agli altri Paesi, segnando un +5%. Ma il valore, avverte, sarà comunque bilanciato dai dati negativi di partenza "che vanno, per alcune aree, oltre il 10%, per cui il risultato finale sarà comunque -5% rispetto al PIL ante pandemia".

I giovani e la rotta per la ripartenza: per Gianni Lettieri, cruciale il ruolo della politica

Luci e ombre, dunque, descritte nell'intervento di Gianni Lettieri, che si rispecchiano anche nelle differenti realtà presenti all'interno del Paese: "Da un lato aziende che hanno mantenuto il loro mercato, e sono crescenti anche in termini di profitti, e aziende che, invece, escono in ginocchio da questo periodo. Le prime sono riuscite a tenere saldi anche i livelli occupazionali, le seconde oggi sopravvivono solo grazie alla cassa integrazione legata allo stato di emergenza. Temo che quando finirà molte di queste saranno costrette ad operazioni di ristrutturazione, compreso riduzioni di personale". Altro punto affrontato nell'editoriale è quello della mancanza di manodopera, un tema che l'imprenditore ricollega anche al reddito di cittadinanza che "inevitabilmente disincentiva le persone a trovare occupazione. Io non sono contrario al reddito di cittadinanza ma è uno strumento che va rivisto e riconosciuto solo a chi ha realmente bisogno perché non può lavorare". Per Gianni Lettieri, tale strumento ha favorito anche un aumento del lavoro nero, soprattutto nel Sud: "Molti, infatti, pur di non perdere il reddito di cittadinanza, chiedono di non essere assunti o regolarizzati in modo da guadagnare senza lasciarne traccia". Oggi, alla luce dello scenario nel Paese, qual è dunque un passaggio chiave su cui far convergere le forze e le strategie? Per il Presidente di Atitech, un ruolo essenziale dev'essere quello delle istituzioni, sia nazionali che locali: "I partiti, la politica, hanno la grande responsabilità di riprendere quel ruolo di pianificazione e sviluppo", scrive in conclusione all'editoriale, "di pensare non alle prossime elezioni - siamo un Paese in perenne campagna elettorale - ma alle prossime generazioni".

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