CEO del futuro, Francesco Starace (Enel): capire gli altri mantenendo la propria identità

Ascoltare gli altri con umiltà e curiosità, senza tuttavia perdere il contatto con la propria identità: Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, riflette sul significato del ruolo di CEO.

Francesco Starace

Francesco Starace: CEO, cosa vuol dire essere a capo di un'azienda

Oggi guidare un'azienda è un'attività che richiede qualità e competenze sempre più diversificate: lo sa bene Francesco Starace, che dal 2014 è a capo di Enel. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale ne ha parlato recentemente a "CEO Confidential". Curato da "Il Sole 24 Ore", si tratta di una serie di videointerviste con focus sulla leadership del futuro tra sostenibilità e nuove sfide. "Innanzitutto non bisogna dimenticare che essere CEO vuol dire essere responsabili - sottolinea il manager - avere un grado di coscienza del fatto che si ha la possibilità di fare cose che creano valore, lavoro e quindi benessere nella società". Una responsabilità che spesso si traduce in solitudine: "Quando devi prendere una decisione, anche dopo aver ascoltato tutti, c'è un momento di solitudine. Ma non è una cosa pesante, anzi, è quasi benefico stare a sentire se stessi e farsi guidare da ciò che pensi sia giusto". È indispensabile inoltre essere capaci di capire a fondo le esigenze degli stakeholder: "Molto spesso la comprensione avviene in maniera superficiale. Ci vogliono umiltà, curiosità e capacità di entrare nei problemi degli altri, cercando di capire le motivazioni. Se per una persona tutto ciò rappresenta una 'fatica' - avverte Francesco Starace - allora è meglio cambiare mestiere".

Francesco Starace: l'importanza della vision aziendale

Per l'AD di Enel il leader del futuro deve essere quindi in grado di immedesimarsi negli altri. Tuttavia, avverte Francesco Starace, deve riuscirci "senza nascondersi a se stesso", mantenendo la sua identità. Solo partendo da queste qualità di base un CEO ha le carte in regola per avviare un percorso di successo. Il focus dell'intervento si sposta poi sull'importanza, per le aziende, di avere una vision chiara e ben definita: "Tutte le aziende hanno un motivo di essere. Se si interrogano sul motivo vero, sono quelle che trovano al loro interno la cosiddetta 'visione'. Che non è altro che una proiezione nel futuro del proprio modo di essere in forma potente". Il manager porta l'esempio di Enel, nata nel dopoguerra con l'obiettivo di portare elettricità, fondamentale per lo sviluppo del Paese: "Qual è la visione che vogliamo avere nel futuro? Permettere alla società di prosperare, vivere bene, senza impattare l'ambiente e senza ipotecare il futuro dei nostri figli. Farlo quindi in maniera sempre più sostenibile". L'economa circolare, aggiunge Francesco Starace, sarà uno dei pilastri delle strategie future. Ma in un senso più ampio rispetto al pensiero comune di semplice riciclo: "Anche se non è possibile una circolarità assoluta, c'è la possibilità dal punto di vista economico di fare grandi passi avanti sull'utilizzo efficiente delle risorse. Sia quelle ambientali che umane. Ci sono tanti esempi di economia circolare che riguardano persone che non valorizziamo, nelle quali possiamo investire e rendere più felici".

Articoli Correlati