FSI ha identificato il settore farmaceutico come una priorità: le considerazioni del CEO Maurizio Tamagnini sull'investimento in Sterling.
Maurizio Tamagnini: FSI punta su Sterling, azienda farmaceutica leader nella produzione di principi attivi
L'annuncio è arrivato nei giorni scorsi: FSI, la SGR guidata da Maurizio Tamagnini, ha sottoscritto con Sterling un contratto vincolante per una partnership finalizzata alla creazione di un'azienda di riferimento a livello europeo nel settore della produzione di principi attivi farmaceutici. FSI sarà al fianco della famiglia Ferlin, fondatrice e investitore di lungo termine di Sterling, nella realizzazione di un progetto di crescita trasformazionale, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo del gruppo. In base a quanto previsto dall'accordo, a seguito del completamento dell'operazione la SGR arriverà a detenere il 35% del capitale: la quasi totalità dell'investimento di FSI sarà strutturato tramite aumento di capitale, al fine di dotare l'azienda delle risorse finanziare necessarie per intraprendere un ambizioso piano di sviluppo sia organico che tramite acquisizioni. Sterling, con un fatturato di circa 50 milioni di euro e circa 300 dipendenti, è leader nella produzione di principi attivi utilizzati per trattare patologie in ambito oncologico, respiratorio e dermatologico: rappresenta quindi una di quelle "eccellenze del Made in Italy" a cui FSI guarda da sempre con particolare attenzione, coerentemente con la sua vocazione di investitore "mission-related" nell'economia italiana e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come ricordato in diverse occasioni proprio dal CEO Maurizio Tamagnini.
Maurizio Tamagnini: gli obiettivi dell'investimento nella vision del CEO di FSI
Il valore dell'operazione emerge nelle parole del CEO Maurizio Tamagnini: "L'investimento di FSI, a supporto di Sterling ed in partnership con famiglia Ferlin, ha l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di una bellissima azienda umbra nel settore della produzione dei principi attivi farmaceutici, dove l'Italia detiene una posizione di leadership a livello europeo e mondiale". Il progetto, attraverso l'aumento di capitale messo a disposizione di Sterling, punta in particolare a "fornire carburante per la crescita dell'azienda tramite un rafforzamento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo, un'espansione della base produttiva e garantendo la flessibilità finanziaria per acquisizioni". FSI ha identificato il settore farmaceutico come una priorità: l'auspicio del CEO Maurizio Tamagnini è di "accompagnare la famiglia Ferlin in un processo di crescita trasformazionale simile a quello che abbiamo da anni intrapreso con la famiglia Marcucci in Kedrion".