"Non c'è sviluppo sostenibile senza equità sociale": il contributo dell'AD di Enel Francesco Starace per il Libro dei Fatti 2020 di "Adnkronos".
Enel, l'AD Francesco Starace sul Libro dei Fatti 2020 di "Adnkronos": sviluppo sostenibile ed equità sociale inscindibili
Si è ormai venuto a determinare un nuovo paradigma che considera "inscindibili" lo sviluppo sostenibile e l'equità sociale. "Non vi è l'uno senza l'altro", spiega l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace in un intervento pubblicato sull'edizione 2020 del Libro dei Fatti di "Adnkronos". L'AD invita a riflettere sul tema e a sfruttare quella che definisce un'occasione "irrinunciabile": la transizione energetica equa "con le opportunità che è in grado di abilitare in termini di investimenti e di nuovi posti di lavoro". In merito alla pandemia Francesco Starace sottolinea come l'impatto nella memoria e nella struttura delle società ed economie sia destinato a lasciare il segno: "Il 2020 non sarà ricordato come un anno uguale agli altri. La crisi da Covid-19, che ha agito come un acceleratore di trend legati alla transizione energetica che erano già in atto, come la decarbonizzazione, l'elettrificazione e la digitalizzazione, ci ha anche mostrato che la sostenibilità non è un costo o un lusso". In questo contesto "la sostenibilità aiuta a ridurre il rischio ed è pienamente allineata ai risultati economici e finanziari delle aziende", osserva l'AD di Enel: "Le aziende sostenibili sono più resilienti, più competitive e meno rischiose".
Francesco Starace: Enel per la sostenibilità tra rinnovabili e un approccio di economia circolare in tutte le sue attività
Sul Libro dei Fatti 2020 di "Adnkronos" l'AD Francesco Starace ribadisce l'impegno di Enel verso un modello di business sostenibile che "va oltre l'investimento nelle rinnovabili, adottando un approccio di economia circolare in tutte le sue attività, dalla generazione e distribuzione di energia elettrica fino al cliente". Per Enel infatti "la sostenibilità è intrinseca all'obiettivo di ridurre l'impronta ambientale dei contatori elettronici, massimizzando il riutilizzo a fine vita dei materiali che li compongono e introducendo il concetto di sostenibilità sin dalla fase di design". Non solo: come evidenzia l'AD è anche "nelle metriche di valutazione del livello di circolarità dei prodotti e servizi offerti ai clienti, compresi quelli industriali e della Pubblica amministrazione, per consentire scelte consapevoli e sostenibili". Si inseriscono inoltre in questo percorso "i progetti rivolti alle smart cities, ovvero alle megalopoli di domani che già oggi assorbono il 75% dell'energia primaria globale". La transizione energetica secondo Francesco Starace ricoprirà quindi "un ruolo primario relativamente al funzionamento economico e sociale nelle smart cities, combinando creazione di valore e incremento della qualità della vita delle comunità che vi abitano".