Cortina 2021 è il primo evento importante dopo il rinvio delle Olimpiadi. Una forte responsabilità e un momento di rilancio per il Paese, ha dichiarato Alessandro Benetton.
Alessandro Benetton: ottenuto “effetto palla di neve”
Con la partecipazione di oltre 600 atleti provenienti da 71 Paesi, i Campionati Mondiali di Sci alpino iniziati a Cortina rappresentano la prima manifestazione sportiva di livello internazionale in tempi di Covid-19. Con tutte le difficoltà che ne conseguono. In primis, la mancanza di spettatori dal vivo. Intervistato da Monica d’Ascenzo per la rubrica “Diamo i numeri” de “Il Sole 24 Ore”, Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021, ha definito l’evento un “test” per il futuro. “Ci siamo adattati e abbiamo fatto nostro il concetto di flessibilità assoluta – ha dichiarato l’imprenditore – vogliamo essere un buon test per il mondo dello sport. Sebbene a porte chiuse, abbiamo l’occasione di far vedere che siamo capaci di fare un evento mediaticamente importantissimo. Per questo ci siamo concentrati molto sulla comunicazione”. Le previsioni sembrano dare ragione alle parole del Presidente: secondo le stime, l’evento verrà seguito da mezzo miliardo di persone tramite TV e web. Sembrano ormai lontane le difficoltà affrontate negli ultimi mesi, dal possibile rinvio alle forti restrizioni causate dalla pandemia. “Penso di poter dire che uno degli obiettivi è stato raggiunto – ha spiegato Alessandro Benetton – ossia quello che io chiamo l’effetto palla di neve, con tutti gli stakeholder che remano nella stessa direzione”. Stakeholder, istituzionali e non, che sono risultati fondamentali anche per la sostenibilità economica e permetteranno di chiudere il bilancio dell’evento in pareggio.
Alessandro Benetton: Cortina 2021 per rilanciare giovani e territorio
Tra gli obiettivi principali di Cortina 2021 il coinvolgimento dei giovani. Da un lato come spettatori, dall’altro come protagonisti delle attività organizzative. Per questa edizione dei Mondiali i social sono il collante: “Abbiamo messo su una squadra focalizzata sul tema – ha detto Alessandro Benetton – È fondamentale soprattutto per essere vicino ai giovani. La squadra della Fondazione è fatta di soli giovani del territorio, poi ci sono tantissimi volontari che si sono messi a disposizione”. Dedicato alle nuove generazioni è anche l’impegno preso dalla Fondazione in termini di valorizzazione del territorio: “Il rilancio dell’immagine di Cortina e dell’Italia è un asset sul quale i giovani potranno investire nel futuro. Con questa struttura organizzativa, abbiamo dimostrato che si può fare un grande evento e allo stesso tempo assistere a un rilancio per la comunità, nell’ottica della sostenibilità in termini di legalità, sicurezza e ambiente”. Tanti i benefici attesi in termini di mobilità, turismo e sport grazie alle opere di riqualificazione di piste, infrastrutture e al coinvolgimento della comunità locale: “Tra i lasciti che ho avuto in mente dal giorno 1 – ha concluso Alessandro Benetton – una squadra locale di giovani che possano far tesoro dell’esperienza dei Mondiali e poi riproporla per altri eventi, come ad esempio Milano-Cortina 2026”.