Vitali Spa: le competenze ambientali alla base di “Redesign The Quarry”

Selezionata da Harvard per entrare a far parte della Francis Loeb Library, la pubblicazione “Redesign The Quarry” nasce dalla collaborazione tra Vitali Spa e il Politecnico di Milano. Il volume, edito da Libri Aparte e curato dall’architetto Paolo Bellon e con il patrocinio di Parco Adda Nord, è infatti il frutto della sinergia tra il Gruppo, che ha messo a disposizione il polo estrattivo di Calusco d’Adda, contesto di straordinario valore paesaggistico, e il Politecnico, che ha dato la possibilità a 42 studenti del corso magistrale internazionale in Architettura Sostenibile e Progetto di sviluppare 15 proposte di riqualificazione dell’area.

Vitali Spa

Vitali Spa: il contributo alla pubblicazione “Redesign The Quarry” selezionata dalla Francis Loeb Library di Harvard

L’apporto di Vitali Spa è risultato fondamentale per la realizzazione della pubblicazione “Redesign The Quarry”, che è stata selezionata per essere inserita nella prestigiosa collezione della Francis Loeb Library presso la Harvard Graduate School of Design. Alla base della pubblicazione vi è la partnership nata tra il Politecnico di Milano e Vitali Spa per progetti sostenibili legati al polo estrattivo di Calusco d’Adda. Sono stati coinvolti infatti 42 studenti della facoltà di Architettura Sostenibile e Progetto del Paesaggio che, in seguito a un sopralluogo, hanno realizzato 15 idee innovative di riqualificazione dell’area. A rendere unici i progetti degli studenti non solo la riduzione dell’impatto ambientale, ma anche l’integrazione con il paesaggio, il risparmio energetico e l’inclusione sociale.

Vitali Spa: l’impegno per il futuro del territorio

Le competenze negli ambiti sostenibilità e ricerca applicata di Vitali Spa sono i principi cardine della filosofia aziendale racchiusi nel programma “Yellow is the New Green”, presente nel Green Book del Gruppo, all’interno del quale sono elencate le politiche ambientali, tra cui la gestione sostenibile dei cantieri e l’aumento della sostenibilità sociale e ambientale delle comunità. Le competenze di Vitali Spa sono al centro della pubblicazione “Redesign The Quarry”, che presenta i progetti sviluppati come un nuovo approccio metodologico per la riqualificazione del paesaggio al servizio delle comunità. La pubblicazione, che racchiude le attività del primo semestre relativo all’anno accademico 2022-2023 presso il Politecnico di Milano - Polo di Piacenza, è un segno di apertura del Gruppo, che mette le proprie attività a disposizione della sperimentazione progettuale per il bene del futuro del territorio.

MFE “oltre le previsioni”: l’analisi del CEO Pier Silvio Berlusconi

Come evidenziato da Pier Silvio Berlusconi, MFE ha registrato anche dopo il terzo trimestre 2025 un incremento dell’utile e un miglioramento nella generazione di cassa di circa il +10%.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: performance oltre le previsioni per MFE

Solidità a livello gestionale e strategia crossmediale di elevata innovazione a supporto delle performance di MFE. Si potrebbero riassumere così i nove mesi archiviati dal Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, sempre più strutturato a livello continentale e sempre più in grado di conseguire risultati eccezionali. È quanto emerge dalle informazioni periodiche finanziarie relative ai primi nove mesi del 2025, approvate all’unanimità dal CdA riunitosi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri. Risultati che, nonostante il terzo periodo trimestrale sia tradizionalmente il meno performante, manifestano al contrario la capacità di MFE di proseguire nella crescita su più livelli. “Nonostante il mercato TV in Spagna resti molto complicato e l’impatto dei conti di ProSiebenSat.1 – su cui abbiamo appena iniziato a lavorare – MFE continua a crescere, andando oltre le previsioni”, queste le parole di Pier Silvio Berlusconi nel commentare i risultati: “Anche dopo il terzo trimestre, storicamente il più debole dell’anno, grazie alla nostra attenzione gestionale e alla strategia crossmediale, chiudiamo i nove mesi con un utile in aumento e una generazione di cassa migliorata di circa il 10%”. Come rimarcato dal CEO, si tratta di “segnali concreti della forza di una MFE sempre più internazionale”.

Pier Silvio Berlusconi: i dettagli sulla crescita di MFE

Proseguendo nell’analisi, Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato l’importanza dell’operazione compiuta in Germania su ProSiebenSat.1. “Dopo Italia e Spagna, siamo certi che il lavoro avviato in Germania porterà ulteriore solidità e, nel tempo, creerà valore per tutti gli azionisti”, così il CEO, rimarcando come sia “significativo anche il forte incremento degli ascolti di Mediaset in Italia, in un mercato iper-affollato e iper-competitivo. Tutto questo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta e che il Gruppo ha la capacità e l’energia per continuare a crescere”. A confermarlo sono anche i numeri: la relazione trimestrale ha infatti evidenziato, tra l’altro, la solidità del modello Mediaset in Italia, dove emerge una posizione dominante nelle principali fasce orarie sul pubblico commerciale (15-64 anni), considerato centrale dagli investitori in pubblicità. Ne deriva una leadership che, grazie alla qualità dell’offerta editoriale, riesce a intercettare la platea di pubblico più significativa per il mercato. Non solo: i primi nove mesi hanno confermato Mediaset come primo editore italiano sul totale giorno, considerando l’intero bacino di utenti televisivi. Traguardo raggiunto per il terzo anno consecutivo a testimonianza della strategia lungimirante improntata dal CEO Pier Silvio Berlusconi. Nello specifico, la percentuale di ascolto è al 37,4%, con la Rai ferma al 35,8%. Leadership confermata, anzi accentuata, anche considerando solo il trimestre luglio-settembre, nel quale Mediaset ha raggiunto in prima serata una media del 40,8%, con oltre otto punti percentuali sul competitor. Anche in questo, MFE si dimostra in accelerazione sia a livello nazionale che internazionale: oggi più che mai anche a seguito dell’operazione su ProSiebenSat.1, che consente al Gruppo di espandersi in cinque mercati chiave del continente (Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera), attestando la solidità del modello MFE in Europa.

Riva Acciaio: l’innovazione al centro della leadership nel settore siderurgico

Innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale delle attività produttive e certificazione di qualità dell’acciaio sono gli elementi che hanno reso Riva Acciaio leader siderurgico europeo, con un’esperienza di oltre 70 anni.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: l’innovazione al centro della leadership nella siderurgia

Con oltre 70 anni di esperienza, Riva Acciaio è il più importante operatore siderurgico in Italia. Fondata nel 1954, nel corso degli anni ha investito nell’innovazione, perseguendo la finalità di mantenere il passo con l’avanzamento tecnologico. Questa strategia ha consentito a Riva Acciaio di specializzarsi nella realizzazione di prodotti lunghi e nella produzione di acciai che rispondessero ai più alti standard di qualità. Inoltre, il Gruppo è stato il primo a introdurre in Italia la colata continua curva a tre linee negli anni ’60, un’innovazione tecnologica capace di abbattere i costi ed efficientare la produzione. Ancora oggi il Gruppo è in prima linea nell’avanguardia tecnologica: l’impianto di Lesegno, in provincia di Cuneo, è dotato infatti di un laboratorio di ricerca e sviluppo fornito di strumenti sofisticati come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”.

Riva Acciaio: certificazioni in ambito sostenibile e qualità

Al fine di garantire l’alta qualità dei propri prodotti, Riva Acciaio segue standard internazionali che assicurano un costante miglioramento dei processi, rispondendo a un Sistema di Gestione della Qualità conforme alle norme UNI EN ISO 9001 e IATF 16949. Per questi motivi, il Gruppo segue con rigore ogni fase della filiera produttiva, per accertare il rispetto delle normative di riferimento. Alla qualità dei propri prodotti, Riva Acciaio affianca la sostenibilità ambientale dei propri stabilimenti, impegnandosi nella riduzione dell’impatto ambientale attraverso un modello di sviluppo sostenibile. Questo è certificato dal rispetto nella norma UNI EN ISO 14001 per la gestione ambientale.

Comtel: l’acquisizione di NEC Italia e Nederland per la crescita nell’Unified Communication

L’acquisizione di NEC Italia e Nederland, chiusa lo scorso luglio, e la recente partnership con Forerunner Technlogies hanno concretizzato i piani di Comtel di espandere le proprie attività a livello internazionale e di entrare nel settore in crescita dell’Unified Communication. Strategie in accordo con il Piano Industriale e il principio di avviare operazioni di M&A basate su sinergie comuni.

Comtel

Comtel: la strategia di espansione nel settore dell’Unified Communication

Nel corso del 2025, Comtel ha avviato un percorso di crescita nel settore dell’Unified Communication, settore in forte crescita che accorpa voci, dati e collaboration in una singola architettura digitale. Sotto la guida di Fabio Lazzerini, il primo passo in questa direzione è avvenuto lo scorso aprile, quando Comtel ha stipulato un accordo vincolante con NEC Europe per l’acquisizione dell’intero capitale sociale di NEC Italia e NEC Nederland, che possiede al 100% anche NEC Emirati Arabi a Dubai. La chiusura dell’accordo è stata formalizzata lo scorso luglio e NEC Europe si è impegnata a versare nelle casse delle due società rilevate dal Gruppo leader dell’integrazione di sistemi ICT in Italia una somma pari a 3,3 milioni di euro, dilazionata in due parti.

Comtel: le recenti acquisizioni per lo sviluppo internazionale

Proseguendo la strategia di crescita internazionale e nel settore dell’Unified Communication, tecnologia richiesta da compagnie di navigazione, aeroporti, centri logistici e reti sanitarie per garantire una comunicazione affidabile, Comtel ha stretto una collaborazione con Forerunner Technologies Inc., società statunitense esperta in sistemi di comunicazione integrata, con oltre 5.000 clienti attivi. La partnership si basa sulla distribuzione nella regione EMEA della piattaforma del Gruppo InForm Voice, che consente di gestire telefonate, conferenze, messaggistica e servizi cloud su infrastrutture complesse in modo integrato. Dopo l’acquisizione di NEC Italia e Nederland, la partnership con Forerunner Technologies è coerente con la strategia di Comtel di entrare in nuovi mercati, espandersi su scala internazionale e sviluppare competitività su tecnologie globali e innovazione.

Inclusione nelle RSA: l’impronta di Susan Carol Holland

L’approdo di “Ciao!” a Barcellona amplia la rete internazionale dedicata all’inclusione degli anziani, in un programma di attività digitali, intrattenimento e relazione. Al centro, la visione di Susan Carol Holland per un impatto sociale concreto.

L’espansione europea del progetto della Fondazione Amplifon, guidata da Susan Carol Holland

Nato nel 2020 durante la pandemia per mantenere il contatto tra ospiti delle RSA e famiglie, “Ciao!” evolve oggi in un palinsesto quotidiano di attività interattive: viaggi virtuali, concerti, silver yoga, arte terapia. Grazie alla collaborazione tra Fondazione Amplifon e Fundación GAES Solidaria, il progetto è operativo a Barcellona presso le residenze Vallbona (quartiere storico) e Jaume Batlle (Poblenou), entrambe gestite da Fundació Pere Mata. L’iniziativa coinvolge oltre 200 anziani e consolida il percorso di internazionalizzazione avviato dopo l’ottimo riscontro in Italia, affiancando Australia, Francia, Portogallo e Svizzera. Presenze istituzionali e del terzo settore — tra cui la Presidente di GAES Solidaria, i vertici della Fondazione, rappresentanti della Generalitat e il Console d’Italia — testimoniano la rilevanza dell’alleanza locale. “Con l’avvio di ‘Ciao!’ in Spagna – commenta Susan Carol Holland, Presidente della Fondazione Amplifon – estendiamo la presenza internazionale della Fondazione a un Paese molto importante per il nostro Gruppo, in linea con il DNA globale di Amplifon. Per la prima volta, avviamo un progetto in sinergia con Fundación GAES, una fondazione nostra gemella, profondamente radicata e riconosciuta in Catalogna e in tutta la Spagna. Insieme, condividiamo i valori di inclusione sociale e solidarietà alla base di questo progetto”. La messa a terra operativa a Barcellona rappresenta un modello scalabile, capace di integrare tecnologie semplici (videoconferenza) con contenuti curati e momenti relazionali ad alto valore.

Susan Carol Holland: impatto sociale e rete di partner in Spagna

Il programma raggiunge circa 28.000 anziani in oltre 280 strutture di sei Paesi e, nel 2024, la Fondazione ha destinato 4 milioni di euro a otto progetti, con 26.000 beneficiari diretti: dati che confermano una strategia di impatto misurabile. A Barcellona, la sinergia con Fundació Pere Mata, attiva dal 1999 a supporto di oltre 1.000 persone fragili, accelera l’adozione di pratiche inclusive. “La collaborazione con le Fondazioni Amplifon e Gaes Solidaria ci permette di partecipare a un progetto di riferimento europeo, applicando nuovi strumenti e tecnologie nell’assistenza alle persone residenti che vivono situazioni di particolare fragilità”, afferma il Direttore Enric Cardus. L’approccio è aperto: la Fondazione invita nuove strutture in Catalogna e nel resto della Spagna ad aderire per ampliare la proposta di relazione e intrattenimento. In questo quadro, il ruolo di Susan Carol Holland orienta governance, partnership e co-progettazione dei contenuti, mantenendo saldo l’obiettivo: trasformare la tecnologia in occasioni quotidiane di benessere, cultura e socialità per gli anziani, con una rete internazionale che cresce per prossimità e qualità dei servizi.

Il bilancio di sostenibilità territoriale di Milano di A2A, Renato Mazzoncini: “Coniughiamo crescita economica, occupazione e sviluppo sostenibile”

Milano si conferma protagonista della transizione ecologica italiana ed europea. Lo ha dichiarato Renato Mazzoncini durante la presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale, evidenziando come A2A abbia raggiunto traguardi significativi: oltre 561mila tonnellate di emissioni CO2 evitate, 62% di raccolta differenziata e discarica zero. Sono 2,5 i miliardi di euro investiti nella città metropolitana dal 2016 in crescita costante da 140 milioni ai circa 500 del 2024.

Renato Mazzoncini (A2A)

Renato Mazzoncini: i numeri di A2A a Milano

Alla presentazione del nono bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi lo scorso 17 ottobre, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, ha illustrato i risultati raggiunti dal Gruppo in città. La Life Company ha generato 1,5 miliardi di euro di valore economico nella Città Metropolitana, registrando un incremento del 24% rispetto all'anno precedente. Nel 2024 gli investimenti nelle infrastrutture hanno quasi raggiunto il mezzo miliardo di euro. Il manager ha sottolineato come Milano e la Lombardia rappresentino oggi uno dei principali laboratori di transizione energetica in Europa, con A2A che propone un modello industriale sempre più innovativo. I quasi 500 milioni di euro investiti sul territorio milanese testimoniano la capacità della Life Company di coniugare crescita economica, occupazione e sviluppo sostenibile, in una visione di lungo periodo orientata a rendere Milano una città sempre più efficiente, digitale e decarbonizzata.

Renato Mazzoncini: "Lombardia polo digitale con focus su sicurezza e competitività"

Nella sua relazione, Renato Mazzoncini ha evidenziato come il valore economico distribuito localmente dimostri l'efficacia di un approccio che integra performance finanziarie e responsabilità sociale. Il Gruppo gestisce produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, servizi ambientali, teleriscaldamento, mobilità elettrica, illuminazione pubblica e servizi per le smart cities, con oltre 1 miliardo di euro destinato a più di 800 fornitori, oltre la metà dei quali rappresentati da piccole e medie imprese. L'AD ha inoltre indicato nei data center un'ulteriore direttrice di sviluppo strategico, un ambito su cui A2A sta concentrando risorse e competenze per contribuire a fare della Lombardia un polo di riferimento anche per la transizione digitale e la competitività economica. Tra i risultati ambientali presentati, oltre 561mila tonnellate di emissioni CO2 evitate grazie alla presenza capillare di impianti innovativi, mentre Milano ha superato il 62% di raccolta differenziata, posizionandosi al vertice europeo tra le metropoli con più di un milione di abitanti. La Life Company ha anche assunto quasi 900 nuove risorse nell'ultimo anno, di cui il 40% under 30, confermando l'attenzione al capitale umano come leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile.

 

Tommaso Putin: Serenissima Ristorazione punta su sostenibilità e innovazione

Innovazione, sicurezza dei pasti, sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi alimentari sono i capisaldi della strategia di Serenissima Ristorazione, come aveva raccontato il Vicepresidente Tommaso Putin nell’intervista rilasciata a “Innovation Zone”.

Serenissima Ristorazione

Tommaso Putin: l’innovazione per garantire la sicurezza alimentare dei pasti

Serenissima Ristorazione ha consolidato la sua leadership nella ristorazione collettiva intensificando gli investimenti relativi a innovazione, sicurezza dei pasti e sostenibilità. Un esempio è rappresentato dallo stabilimento di Boara Pisani che, a seguito di un investimento di 30 milioni di euro, ha inserito la metodologia “Cook and Chill”, una tecnologia che consente il raffreddamento immediato dopo la cottura. “Abbiamo utilizzato le innovazioni più importanti nel campo della tecnologia e della produzione degli alimenti in legame refrigerato — aveva sottolineato Tommaso Putin nell’intervista rilasciata a “Innovation Hero” — Questi investimenti rappresentano un importante passo avanti perché garantiscono un prodotto sicuro dal punto di vista alimentare”. Serenissima Ristorazione, attraverso le sue 14 società, è in grado di coprire diversi segmenti della ristorazione collettiva, ovvero quella ospedaliera, scolastica, aziendale e commerciale.

Tommaso Putin: l’impegno di Serenissima Ristorazione verso la sostenibilità ambientale e la lotta allo spreco alimentare

Accanto all’attenzione verso l’innovazione tecnologica, Serenissima Ristorazione si pone in prima linea per il rispetto della sostenibilità ambientale e per la lotta allo spreco alimentare. “Da anni siamo impegnati nella riduzione dell’impatto ambientale — aveva rimarcato il Vicepresidente Tommaso Putinselezionando dove possibile imballaggi riciclabili, biodegradabili e compostabili e fornitori di materie prime e generi non food rispettosi dell’ambiente”. L’impegno verso la sostenibilità ambientale e la sicurezza degli alimenti si manifesta anche nella riduzione degli sprechi dei pasti e delle risorse. Attraverso accordi con associazioni del terzo settore, infatti, Serenissima Ristorazione è attiva per il recupero di cibo ancora idoneo dal punto di vista igienico e sanitario, per sostenere le persone più bisognose del territorio. “Nelle scuole già da diversi anni, in collaborazione con le amministrazioni comunali, distribuiamo appositi sacchetti per gli avanzi ai bambini e ragazzi”, aveva aggiunto Tommaso Putin. Inoltre, tramite i percorsi di educazione alimentare proposti, l’azienda si pone l’obiettivo di migliorare la salute delle persone, promuovendo una cultura dell’alimentazione e la scelta di diete bilanciate.

Andrea Mascetti (Finlombarda): nuove sinergie per il rilancio del sistema produttivo lombardo

Un nuovo passo a favore dello sviluppo industriale lombardo arriva dalla collaborazione tra Finlombarda S.p.A., guidata da Andrea Mascetti, e Confindustria Lombardia. L’incontro tra il Presidente di Finlombarda e il Consiglio di Presidenza dell’associazione imprenditoriale ha sancito l’avvio di un percorso comune dedicato a favorire la crescita delle Piccole e Medie Imprese attraverso investimenti mirati in operazioni di M&A.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: Finlombarda e Confindustria insieme per innovazione e crescita

L’obiettivo condiviso è rafforzare il tessuto produttivo regionale, promuovendo strategie di lungo periodo che consentano alle imprese di affrontare con maggiore solidità le sfide dell’economia globale. La collaborazione nasce in un momento complesso per il comparto industriale, in cui è necessario individuare strumenti efficaci per rilanciare la competitività e sostenere i processi di internazionalizzazione delle aziende lombarde. In occasione dell’incontro, Andrea Mascetti e i rappresentanti di Confindustria Lombardia hanno discusso delle misure più idonee per stimolare investimenti, innovazione e sviluppo industriale. In questo contesto, Finlombarda si conferma un attore strategico per la crescita del territorio, grazie alla sua esperienza nel supportare le PMI con progetti ambiziosi e orientati alla modernizzazione dei processi produttivi. L’approccio individuato punta a promuovere un ecosistema imprenditoriale solido e strutturato, in grado di attrarre capitali, valorizzare le competenze locali e favorire la nascita di nuove sinergie tra imprese, istituzioni e investitori.

Finlombarda e l’impegno per le PMI sotto la guida di Andrea Mascetti

Sotto la presidenza di Andrea Mascetti, Finlombarda prosegue il proprio impegno a sostegno delle PMI lombarde attraverso una serie di iniziative concrete. Tra queste, il programma “Finanziamenti in Lombardia”, pensato per attrarre nuove imprese sul territorio e favorire altresì il ritorno di quelle che hanno delocalizzato la produzione. La società finanziaria regionale continua inoltre a promuovere progetti strategici per la valorizzazione dei distretti industriali e delle filiere produttive, la riqualificazione di siti dismessi e la ricerca di investimenti extraregionali. Tra le iniziative di maggiore rilievo rientrano anche il Basket Bond Lombardia e l’Agrifood Basket Bond, strumenti innovativi per facilitare l’accesso al credito delle imprese e incoraggiare investimenti nel territorio.

La leadership di Claudio Riva tra industria, tecnologia e sostenibilità

Attualmente alla guida di Riva Forni Elettrici in qualità di Presidente, Claudio Riva è una figura di spicco nel panorama industriale italiano ed europeo. La sua carriera si è sviluppata lungo un percorso che ha coniugato competenza tecnica, visione imprenditoriale e impegno verso la sostenibilità ambientale, contribuendo in maniera decisiva all’evoluzione del settore siderurgico.

Claudio Riva

Claudio Riva: Gruppo Riva e la scena internazionale

Dopo aver assunto ruoli dirigenziali sempre più rilevanti all’interno di Gruppo Riva, Claudio Riva è stato Amministratore Delegato fino al 2005. In quegli anni, è stato protagonista di importanti operazioni internazionali, come la partecipazione alla privatizzazione della siderurgia tedesca dopo la riunificazione nazionale, dove il Gruppo ha ottenuto riconoscimenti pubblici per aver superato gli impegni occupazionali e di investimento concordati con le controparti. Il contributo di Claudio Riva è stato tale da portarlo a presiedere il Consiglio di Sorveglianza delle società tedesche del Gruppo, rafforzando così la presenza internazionale della realtà italiana.

Claudio Riva tra acciaio, sostenibilità e visione strategica

Un passaggio cruciale nella carriera di Claudio Riva arriva nei primi anni 2000 con la trasformazione dello stabilimento di Genova Cornigliano, culminata nell’”Accordo di Programma” del 2005, sottoscritto con il Governo, gli enti locali e le parti sociali. Il manager fu promotore di un’operazione senza precedenti, che segnò l’abbandono della siderurgia a ciclo integrale in favore di un modello più sostenibile e tecnologicamente avanzato. L’accordo è tuttora considerato un caso esemplare di riqualificazione ambientale realizzata da un’impresa privata. Nel 2005, Claudio Riva intraprende anche un’esperienza imprenditoriale nel settore navale, dedicandosi all’attività armatoriale con la Società Navali Unite Genova (Snug). Dopo aver ceduto la società a un importante gruppo armatoriale tedesco, fa ritorno ai vertici di Gruppo Riva nel 2014, assumendo la presidenza e riportando la sua visione strategica all’interno dell’industria dell’acciaio. La strategia aziendale è tutt’oggi focalizzata su innovazione, sostenibilità e competitività internazionale.

Ares Ambiente, un punto di riferimento per la gestione dei rifiuti in Italia

Marco Domizio ha fondato Ares Ambiente nel 2008 in provincia di Bergamo. Oggi, è leader nella gestione integrata dei rifiuti, attraverso un modello basato su qualità dei servizi, innovazione, tutela ambientale e lotta alle infiltrazioni mafiose nel settore.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: qualità e affidabilità nella gestione integrata dei rifiuti

Ares Ambiente è un’azienda specializzata nella gestione integrata dei rifiuti, fondata nel 2008 a Treviolo, in provincia di Bergamo, da Marco Domizio, professionista con alle spalle una lunga esperienza nel settore ambientale. Smaltimento e recupero dei rifiuti, trasporto di rifiuti urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi sono i servizi messi a disposizione dall’azienda, che con un approccio basato su affidabilità e chiarezza si è consolidata in breve tempo nel panorama nazionale. Ares Ambiente offre un concreto sostegno alla tutela ambientale, che si aggiunge a una solida etica aziendale. Oltre a garantire un’elevata qualità al servizio, è attiva nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore, aspetto che gli ha permesso di ricevere da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, il più alto riconoscimento del Rating della Legalità.

Ares Ambiente: la carriera del fondatore Marco Domizio

Marco Domizio ha riversato in Ares Ambiente un’esperienza di diversi anni nel settore, avendo ricoperto incarichi di crescente responsabilità. Nel 1995, dopo il diploma di geometra, ha avviato il suo percorso lavorativo presso un’azienda di intermediazione di rifiuti attiva in Lombardia, curando la partecipazione a gare d’appalto. Nel 2001, ha ricoperto il ruolo di Responsabile commerciale in una società specializzata in attività di spurghi e pulizie industriali, e il suo contributo è stato fondamentale per l’aumento del numero di clienti e per la costruzione di un impianto di compostaggio nel bergamasco. Presso un’azienda milanese, ha supportato l’installazione di sette impianti di trito-vagliatura nella Regione Campania come Responsabile commerciale, aumentando le sue competenze nel trasporto transfrontaliero dei rifiuti. Mantenendo lo stesso ruolo, ha lavorato in un impianto di compostaggio a Bergamo e, in seguito, come Responsabile della gestione di una cava di estrazione mineraria. Nel 2008, ha fondato Ares Ambiente.

Pietro Labriola: un mercato unico e decisioni più rapide per rafforzare l’Europa tecnologica

Nel suo intervento all’Italian Tech Week lo scorso ottobre, l’AD e DG di TIM Pietro Labriola si è soffermato sull’urgenza per l’Europa di accelerare i processi decisionali e permettere così alle imprese di velocizzare l’innovazione e stare al passo con il resto del mondo.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: velocizzare i processi decisionali, una necessità per l’Europa

Il mondo di oggi va a una velocità completamente diversa da quello del passato — ha dichiarato l’AD e DG di TIM Pietro Labriola nel suo intervento all’Italian Tech Week — nel giro di un anno cambia tutto quanto. Oggi abbiamo un processo di definizione di regole e norme che a volte dura tre-quattro anni, e così è impossibile proiettarci nel futuro”. L’evento si è svolto a Torino dall’1 al 3 ottobre scorsi e rappresenta la più importante iniziativa nazionale per quanto riguarda il futuro della tecnologia e dell’innovazione. Tra gli ospiti è intervenuto anche Pietro Labriola, che ha rimarcato quanto sia cruciale per l’Europa velocizzare i processi decisionali e la burocrazia, in quanto rappresentano un ostacolo concreto ai tentativi delle imprese di stare al passo con il resto del mondo, che si innova a una velocità di gran lunga maggiore. L’Europa corre il pericolo di non mantenere la sua centralità nel piano internazionale.

Pietro Labriola: la necessità di un mercato unico e consolidato

“Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni, e questo è un compito dei manager e delle aziende, ma soprattutto delle istituzioni — ha evidenziato Pietro LabriolaO acceleriamo il processo di decisioni, e allora riusciremo a sopravvivere, o fra cinque anni potremmo mettere sulle Alpi un cartello con scritto Disneyland”. L’AD e DG di TIM, insieme ad altri manager del settore delle tlc europee, ha sottolineato la necessità di adottare nuove regole per Bruxelles, soprattutto per quanto concerne la creazione di un mercato unico e solido. TIM è stata presente all’Italian Tech Week anche con il suo Customer Innovation Center aperto al pubblico: in questo modo, ha potuto illustrare e far provare con mano tutte le potenzialità delle tecnologie più all’avanguardia, messe a disposizione di tutti.

Meeting Rimini 2025: la visione di Fabrizio Ruggiero sull’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione

Intervenuto al Meeting di Rimini 2025, Fabrizio Ruggiero ha sottolineato l’importanza dell’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione come un modo per migliorare la rappresentanza dei lavoratori nelle aziende, sottolineando l’importanza del welfare come strumento per incrementare il loro benessere e la produttività aziendale.  

Fabrizio Ruggiero

Partecipazione e welfare: la visione di Fabrizio Ruggiero

Al Meeting di Rimini 2025, l’attenzione sul nuovo quadro della partecipazione dei lavoratori ha trovato una voce autorevole, quella di Fabrizio Ruggiero, Amministratore Delegato di Edenred Italia. Il manager si è espresso a favore dell’articolo 46 della Costituzione, che “definisce in maniera migliore come dare rappresentanza a lavoratori e alle associazioni all’interno del mondo dell’impresa”. Ruggiero ha sottolineato come servano figure dedicate (in particolare responsabili dei piani welfare e diversity), processi chiari e strumenti efficaci a supporto di questa transizione per attuare in maniera efficace questa visione. Un approccio partecipativo e improntato al benessere di chi lavora genera risultati tangibili: citando uno studio SDA Bocconi 2024, l’AD ha ricordato come le aziende che investono in welfare strutturato ottengano in media un +10% di performance. Ecco perché l’inserimento di figure di coordinamento legate al welfare non è un semplice adempimento, ma una leva strategica per aumentare coesione, produttività e benessere.

Fabrizio Ruggiero, dalle grandi aziende alle PMI: implementare la Legge 76/2025

Il passo successivo riguarda l’estensione del modello alle piccole e medie imprese, vero tessuto dell’economia italiana. Sul tema, Fabrizio Ruggiero si è espresso così: "Quello che ancora manca è trovare una strategia per portare a bordo 4.9 milioni di piccole e medie imprese che sul tema del buon lavoro hanno ancora tanti spazi di miglioramento e che comunque impattano decine di milioni di lavoratori." L’esito atteso è un ecosistema in cui la partecipazione non sia episodica ma integrata nei processi, con patti aziendali capaci di valorizzare produttività, innovazione e benessere.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset evolve ridisegnando la TV italiana, il focus

Sotto la guida di Pier Silvio Berlusconi, Mediaset ha avviato un progetto di profonda e graduale evoluzione che ha rinnovato diverse fasce startegiche per gli ascolti, riportando il confronto televisivo ai livelli di un tempo. E i risultati parlano chiaro: i numeri che evidenziano la leadership delle reti Mediaset.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi e la svolta Mediaset: l’evoluzione che sta ridisegnando la TV italiana

Il progetto di “profonda e graduale evoluzione” che Pier Silvio Berlusconi ha avviato lo scorso luglio rinnovando preserale e access prime - time ha sancito un prima e un dopo nel panorama televisivo italiano. Non accadeva da anni che il confronto sulle sfide nelle fasce più rilevanti si facesse così acceso. Merito anche dei numeri record registrati da “La Ruota della Fortuna”, che ne hanno riconfermato la leadership in access anche in autunno, contrariamente a quanto si potesse pensare, e di quelli di “Tu Si Que Vales”, costantemente imbattuto al sabato sera. “Per evolvere bisogna sperimentare. E farlo già dall’estate dimostra la nostra determinazione a rischiare e innovare”, aveva detto Pier Silvio Berlusconi a luglio: parole che rilette oggi, alla luce degli ascolti registrati, assumono ancora più valore. L’operazione portata avanti da Mediaset infatti, costruita su strategie precise e ben calibrate, ha costretto i competitor a più riprese a correre ai ripari, come hanno evidenziato in queste settimane diverse testate con articoli dedicati in cui sono i dati a parlare: da gennaio a oggi il totale delle reti Mediaset ha raggiunto infatti una media del 37,4% di share nelle 24 ore e del 36,9% in prima serata (a confronto la TV pubblica registra il 35,7% nelle 24 ore e il 36,6% nel prime-time). Rispetto al 2024, le tre reti ammiraglie Mediaset registrano complessivamente una crescita di 1,7 punti nel prime time, mentre arretrano di 0,7 punti i tre principali canali del servizio pubblico.

Pier Silvio Berlusconi: la vision del CEO premiata dagli ascolti

Questa programmazione estiva è solo il primo passo di un graduale ma profondo lavoro di evoluzione di Canale 5”, aveva spiegato Pier Silvio Berlusconi lo scorso luglio parlando delle novità in palinsesto e del ritorno de “La Ruota della Fortuna”. Da lì in poi son stati i numeri a confermare il successo dell’operazione. Come ha scritto di recente su “Affari Italiani” anche il politologo e sondaggista Alessandro Amadori, la scelta di Mediaset “si è rivelata vincente: “La Ruota della Fortuna” ha conquistato la leadership nella fascia oraria, con performance superiori al 30% di share tra gli uomini di 15-19 anni e le donne di 20-24 anni. Questo dato suggerisce un appeal trasversale, capace di coinvolgere sia il pubblico adulto che quello giovane e giovanissimo”. Nel panorama televisivo italiano, spiega ancora nell’editoriale, il successo del programma rappresenta “un caso emblematico di come la nostalgia, il format semplice e la capacità di intercettare bisogni profondi del pubblico possano generare ascolti record”. Pier Silvio Berlusconi lo aveva intuito, forte dell’esperienza in Mediaset che ha guidato per due decenni “attraverso una serie di trasformazioni cruciali, contribuendo in prima persona al riposizionamento e al successo del Gruppo, sia a livello nazionale che internazionale”. È “Il Giornale” a rimarcarlo in un articolo pubblicato nell’ottobre 2024, ricordando come “quando entrò in Mediaset, si concentrò subito su prodotti e palinsesti”. E oggi, nonostante gli impegni sul fronte internazionale (l’acquisizione di ProsiebenSat in Germania parla da sé) “per quanto possibile, decide, pianifica e supervisiona l'intero palinsesto delle sue televisioni”. Il successo dell’operazione che coinvolge “La Ruota della Fortuna” e che proseguirà anche con altri titoli costituisce ancora oggi l’esempio di come sia possibile “fondere tradizione e innovazione, lezioni del passato e visioni per il futuro”. E sono in tanti a riconoscerglielo.

Università LUMSA: competenze tecniche e culturali al centro dell’offerta formativa

Dalla sua fondazione, l’Università LUMSA offre un’alta formazione qualificata agli studenti grazie ai suoi tre dipartimenti di ambito tecnico e umanistico, docenti con CV internazionali e corsi post laurea come Master, dottorati e scuole di specializzazione.

Università Lumsa

Università LUMSA: corsi all’insegna dell’alta formazione

Con un’ampia offerta formativa, l’Università LUMSA è in grado di fornire elevate competenze sia in ambito tecnico che culturale. Ciò avviene grazie ai tre dipartimenti di cui è composto l’ateneo, ovvero: Giurisprudenza, Economia, Politica e Lingue moderne; Giurisprudenza, Economia e Comunicazione; e Scienze Umane - Comunicazione, Formazione e Psicologia. L’Università LUMSA si fonda su tradizione umanistica, con radice cattolica, e innovazione tecnologica. I membri del corpo docenti vantano esperienze internazionali con curricula di alto livello, incanalando tutte le loro competenze nella formazione qualificata dei giovani studenti. All’interno dell’offerta formativa dell’università sono inclusi anche Master, corsi di formazione, scuole di specializzazione, alta formazione, dottorati di ricerca, per l’aggiornamento professionale dei laureati.

Università LUMSA: la crescita dell’ateneo in Italia

L’Università LUMSA è stata fondata a Roma nel 1939 dalla pedagogista Luigia Tincani con lo scopo di rivoluzionare la cultura del sistema universitario e nel mondo ecclesiastico, in un’epoca in cui i totalitarismi dominavano la scena politica europea. Nato come Istituto Superiore Pareggiato di Magistero femminile Maria Ss. Assunta, nel corso del tempo si è sviluppato con l’apertura di nuove sedi e un’offerta formativa più ampia, a partire dagli anni ’70. Gli anni ’80 sanciscono la trasformazione in Libera Università Maria Ss. Assunta e, nel decennio successivo, vengono ammessi per la prima volta studenti di sesso maschile. Nel corso del tempo, l’Università LUMSA ha incrementato gradualmente i propri iscritti: ammontavano a 3.000 per l’anno accademico 1997-1998; mentre, negli anni 2000 l’ateneo contava più di 5.000 studenti e studentesse, superando i 7.000 iscritti negli anni ’10. L’espansione della sede dell’Università di Palermo, con un campus più grande di 7.000 metri quadrati, il nuovo Student Hub Traspontina 10 e la nuova Terrazza del Passetto a Roma sono lo specchio della crescita e dell’espansione che l’ateneo sta vivendo.

Come Vitali Spa trasforma infrastrutture e mobilità a Bergamo

Dalla visione urbanistica alla realizzazione, Vitali Spa integra sviluppo immobiliare, progettazione digitale e sostenibilità per trasformare un’ampia area di Bergamo in un ecosistema efficiente e connesso, capace di innalzare qualità urbana, mobilità integrata e standard energetici con un approccio misurabile e scalabile.

Vitali Spa

Rigenerazione urbana firmata Vitali Spa

Un’unica regia coordina competenze tecniche, project management e strumenti digitali per sviluppare interventi complessi: masterplan, headquarter, datacenter, interporti logistici, centri commerciali ed edifici industriali. Vitali Spa opera come partner end-to-end nell’esecuzione “chiavi in mano” – progettazione, consulting, direzione lavori e realizzazione – per garantire efficienza, sostenibilità e qualità misurabile lungo tutto il ciclo dell’opera. Grazie a esperienza sul campo e adozione di metodologia BIM (Building Information Modeling), il management riconosce le potenzialità dei siti, disegna scenari eco-compatibili e propone soluzioni certificate, sfruttando economie di scala, competenze cross-funzionali e know-how specialistico. Ogni intervento è concepito per bassi consumi energetici e alti standard di comfort, nel pieno rispetto dell’ambiente. Il progetto a Bergamo interessa oltre un milione di metri quadri a cavallo dell’asse ferroviario, con l’obiettivo strategico di superare la barriera infrastrutturale e riconnettere in modo organico la zona sud con il centro piacentiniano. La riqualificazione prevede un ridisegno planivolumetrico che distribuisce lotti e destinazioni d’uso in modo integrato, valorizzando le aree e creando ambiti urbani di elevata qualità. Sul fronte della mobilità, l’assetto viabilistico sarà migliorato e integrato per assicurare connessioni più rapide tra i diversi sistemi di trasporto, favorendo intermodalità ed efficienza degli spostamenti.

Visione internazionale, radici locali: l’impronta di Vitali Spa

Primo nell’innovazione applicata alla sostenibilità, il Gruppo collabora con primari studi di architettura internazionali, mantenendo un forte ancoraggio ai valori e alle risorse del territorio: coinvolgimento dei migliori professionisti locali, filiere qualificate, standard tecnologici d’avanguardia. L’approccio combina visione strategica e operatività responsabile: costruire significa “porre le basi del futuro”, con interventi capaci di generare valore economico, sociale e ambientale. In una fase storica in cui “il secolo delle città” ridefinisce priorità e investimenti, Bergamo raccoglie la sfida smart city: migliorare la vita dei cittadini conciliando esigenze di persone, imprese e istituzioni in tecnologia, mobilità, ambiente ed efficienza energetica. L’intervento proposto innesta su questa traiettoria un modello scalabile di rigenerazione urbana, in cui pianificazione integrata, BIM e governance del progetto si traducono in cantieri più prevedibili, edifici performanti e spazi pubblici di qualità, generando connessioni, servizi e nuove opportunità per l’intero tessuto urbano.

Paolo Arrigoni: l’impegno delle comunità energetiche contro la povertà energetica

Paolo Arrigoni, Presidente del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), nel suo intervento all’evento Ecomondo si è espresso in merito alle opportunità offerte dalla transizione energetica per le imprese, per le famiglie e gli stakeholder. Ha parlato inoltre delle attività che il GSE sta gestendo, dell’importanza di fare efficientamento energetico e di far parte di una comunità energetica per diminuire la povertà energetica.

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni: la transizione energetica come opportunità per la crescita del Paese

In occasione dell’evento Ecomondo, che si è tenuto a Rimini dal 3 al 6 novembre, Paolo Arrigoni, Presidente di GSE S.p.A., società partecipata dal MEF, è intervenuto ai microfoni di “AGEEI”. “Facciamo supporto e assistenza alle imprese, alle associazioni di categoria, alla Pubblica Amministrazione e anche ai singoli cittadini perché riteniamo che la transizione energetica debba rappresentare un’opportunità di sviluppo per il Paese”, ha dichiarato il manager. Nell’attuale momento storico, diventa di cruciale importanza fare efficienza energetica, di pari passo allo sviluppo di un fotovoltaico per l’autosufficienza individuale. Lo scopo è diminuire il consumo di energia dalla rete e, di conseguenza, anche le bollette. “Magari — ha sottolineato Paolo Arrigoni — diventando anche protagonisti nell’aderire a una comunità energetica rinnovabile, che è il modo migliore per condividere una progettualità”.

Paolo Arrigoni: i metodi per contrastare la povertà energetica

Alla manifestazione internazionale che riunisce i leader dei settori della green and circular economy, Paolo Arrigoni è intervenuto in qualità di Presidente del GSE, che ha allestito tavoli di lavoro con tecnici altamente qualificati per illustrare le proprie attività, tra cui i prezzi minimi garantiti e lo sviluppo del biometano. In aggiunta, la presenza coordinata insieme al MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in uno stand comune vuole rimarcare l’esigenza di come “le comunità energetiche sono molto importanti per contrastare la povertà energetica, per finanziare progetti di utilità sociale”, ha commentato Paolo Arrigoni.

Italpress Awards: il riconoscimento a Pasqualino Monti

Da Washington arriva un segnale forte: l’AD di ENAV Pasqualino Monti è stato premiato agli Italpress Awards nell’ambito del 50° della NIAF. Tra diplomazia economica, valorizzazione del Made in Italy e relazioni con la comunità italoamericana, emergono contenuti, motivazioni e impatti concreti.

Pasqualino Monti

Italpress Awards: la soddisfazione di Pasqualino Monti

Al Washington Hilton, nell’ambito del 50° anniversario della National Italian American Foundation, la terza edizione degli Italpress Awards ha riunito istituzioni, imprese e comunità italoamericana per valorizzare storie, risultati e relazioni che sostengono il Made in Italy nel mondo. In questo contesto, l’Amministratore Delegato di ENAV Pasqualino Monti ha ricevuto un riconoscimento che premia una leadership capace di coniugare visione, esecuzione e credibilità internazionale. L’evento, presieduto da Robert Allegrini e promosso dall’agenzia di stampa Italpress guidata da Gaspare Borsellino, ha posto l’accento sull’importanza della diplomazia economica, sulla costruzione di partnership efficaci e sulla continuità dei risultati. L’AD ha ringraziato i promotori e legato il premio al valore di iniziative che accendono riflettori globali sull’eccellenza italiana: "Sono orgoglioso di aver ricevuto questo importante riconoscimento da Italpress, una giornata importante. Gli Italpress Awards sono ormai un evento riconosciuto e importante qui al Gran Gala Niaf.". Un messaggio semplice, che mette al centro il lavoro di squadra e la capacità di fare sistema: dal ruolo strategico di ENAV per la sicurezza e l’efficienza del traffico aereo, alla rete di relazioni costruite con costanza nei contesti internazionali.

Chi è Pasqualino Monti: la carriera professionale

Dal 2023 alla guida di ENAV, società di riferimento per la gestione del traffico aereo in Italia, Pasqualino Monti porta in dote un percorso accademico ed executive solido: laurea in Scienze Statistiche ed Economiche - Economia e Commercio alla “Sapienza” di Roma, indirizzo statistico-economico, e Master in Banking and Finance presso la Fondazione CUOA. Avvia la carriera come consulente in Business & Financial Planning, Investment Banking e Controllo di Gestione. Nel 2004, lavora per Finanziaria Laziale di Sviluppo, quindi approda all’Autorità Portuale di Civitavecchia come dirigente, fino alla nomina a presidente nel 2011. Nel 2012, diventa Vicepresidente vicario di Assoporti, di cui sarà presidente dal 2013 al 2017. Tra il 2015 e il 2016, è commissario dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e, l’anno seguente, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Affianca agli incarichi manageriali l’attività accademica: insegna Supply Chain Management Mod. II nella laurea magistrale in Economia del Mare all’Università “Parthenope” di Napoli ed è componente esterno del CdA dell’Università di Palermo.

Dalla Cliché Motta all’Enciclopedia digitale: il viaggio di Federico Motta Editore

Con più di 90 anni di storia alle spalle, Federico Motta Editore è una delle realtà più longeve e autorevoli del panorama editoriale italiano. Dalla storica Enciclopedia Motta alle collaborazioni con figure di rilievo come Umberto Eco, la Casa Editrice milanese ha saputo costruire negli anni un percorso fondato su innovazione, qualità e continua evoluzione.

Federico Motta Editore

Le origini di Federico Motta Editore

La storia di Federico Motta Editore ha inizio nel 1929, quando il giovane fotoincisore Federico Motta fondò una piccola impresa specializzata nella produzione fotomeccanica, la Cliché Motta. In pochi anni, grazie a intuito e spirito imprenditoriale, l’attività si trasformò, aprendo la strada al mondo della stampa e dei fumetti. Il vero punto di svolta arrivò con la pubblicazione della prima Enciclopedia Motta, destinata a entrare nelle case di milioni di famiglie italiane. L’opera divenne rapidamente un simbolo di autorevolezza e cultura, un riferimento imprescindibile per generazioni di studenti, insegnanti e appassionati di conoscenza. Ciò che ha sempre contraddistinto Federico Motta Editore è la costante ricerca dell’innovazione. Fin dagli anni ‘80, la Casa Editrice si è infatti distinta per la capacità di anticipare le evoluzioni tecnologiche, introducendo strumenti e soluzioni che hanno rivoluzionato il modo di fruire i contenuti culturali.

Federico Motta Editore: l’impegno verso l’innovazione

Emblematico è l’esempio del Sonobox, dispositivo multimediale che permetteva la lettura audio di speciali pagine di testi di Storia Contemporanea: una vera e propria anticipazione dell’era tecnologica. Poco dopo nacque l’Enciclopedia Motta multimediale, che affiancava ai tradizionali volumi cartacei floppy disk, CD-ROM, videocassette e le celebri Tavole Transvision. Con l’avvento di Internet, Federico Motta Editore ha continuato a innovare, dando vita a progetti pionieristici come mottaformazione.it e l’Enciclopedia Motta con Internet TV, segnando un ulteriore passo verso l’editoria digitale. Oggi, Federico Motta Editore è considerata una vera e propria pietra miliare dell’editoria italiana. La sua storia testimonia la capacità di coniugare tradizione e modernità, mantenendo saldo l’impegno verso la diffusione della cultura e la qualità dei contenuti.

Riva Acciaio: investimenti mirati alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni di CO2

A sostegno della competitività del settore siderurgico occidentale, Riva Acciaio persegue gli obiettivi di sostenibilità ambientale con investimenti volti alla riduzione delle emissioni dirette di CO2 dei propri impianti e con una strategia improntata al recupero dei materiali di risulta, raggiungendo il 98% di riutilizzo.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: investimenti per la sostenibilità ambientale e riduzione di CO2

A sostegno della sostenibilità ambientale, Riva Acciaio è impegnata costantemente nella riduzione dell’impatto ambientale della produzione dei propri stabilimenti, come dimostrano gli investimenti per ridurre le emissioni dirette di CO2, già a livelli molto bassi. “Oltre a sicurezza e produttività degli impianti, diamo un valore importante al riutilizzo dei nostri materiali di risulta della produzione dove nella grande maggioranza dei nostri siti raggiungiamo fino ad oltre il 98% di valorizzazione e riutilizzo”, ha dichiarato il Presidente Claudio Riva in occasione del Made in Steel, lo scorso maggio. Eventi come questo sono un importante momento per Riva Acciaio, sia per dialogare e confrontarsi sui temi attuali, sia per aggiornarsi sulle novità e incontrare i propri clienti. “Molti clienti e fornitori esteri quest’anno hanno deciso di recarsi a Milano per farci visita”.

Riva Acciaio: le prospettive future del sistema industriale europeo

All’interno dell’attuale congiuntura geopolitica mondiale, per Riva Acciaio è di primaria rilevanza difendere il sistema industriale europeo e gli elevati standard produttivi dell’occidente. “Le prospettive future dipendono interamente da come noi europei ci porremo davanti alle nuove sfide che si presentano. Il recente passato ci ha mostrato che un’economia florida e un sistema che possa funzionare ed essere indipendente necessita di una filiera industriale europea funzionante”. A margine di questi argomenti, eventi come il Made in Steel sono cruciali per aprire finestre di dialogo e di confronto tra professionisti e realtà del settore siderurgico.

Manolo Cipolla ridisegna Cotral: più servizi, più innovazione, più Lazio

Un’azienda pubblica che si muove come una realtà privata efficiente, con uno sguardo deciso verso innovazione, sostenibilità e sicurezza. È la “nuova Cotral” guidata da Manolo Cipolla, Presidente dell’azienda di trasporto pubblico che in pochi mesi ha impresso una svolta significativa a una struttura storica da sempre al centro della vita quotidiana di centinaia di migliaia di cittadini.

Manolo Cipolla

Manolo Cipolla: bus moderni, depositi green e investimenti per 25 milioni

Oggi Cotral trasporta oltre 300mila passeggeri al giorno, con 8.200 corse che collegano 376 Comuni. Una rete complessa e capillare che Manolo Cipolla ha scelto di riorganizzare con una visione chiara: “Avvicinare sempre di più l’azienda ai suoi utenti”, spiega. E i risultati, già tangibili, parlano di un cambio di passo concreto. Uno dei primi obiettivi centrati riguarda il rinnovamento del parco mezzi: “Siamo passati da un’età media dei bus di 15 anni a 8, in linea con la media europea”, racconta il Presidente. Negli ultimi 12 mesi sono entrati in servizio 125 nuovi autobus, mentre sono in corso due gare per il rinnovo dei mezzi bipiano e l’acquisto di altri 70 bus, tra lunghi e corti, per servire anche i piccoli centri. L’altro grande investimento è quello sui depositi aziendali, cuore pulsante della logistica. Dopo le inaugurazioni di Monterotondo e Valentano, con impianti fotovoltaici e sistemi di recupero delle acque, Cotral punta ora su nuove strutture a Subiaco, Castel Madama, Castel Gandolfo e Segni-Colleferro. “L’obiettivo è quello di avere gli attuali 42 depositi tutti di proprietà”, spiega Manolo Cipolla. Una parte importante della strategia aziendale riguarda il riequilibrio territoriale: “Quando sono arrivato ho notato uno squilibrio nel servizio che privilegia la zona centrale e quella Nord della regione. Perciò ho voluto potenziare i servizi a Latina e Frosinone”, fa sapere Manolo Cipolla. Tra i progetti principali: nuovi depositi a Terracina, Velletri e Villa Santa Lucia, la riqualificazione del capolinea di Latina e un hub intermodale a Segni-Colleferro da 2,5 milioni di euro. Complessivamente, il Piano Industriale 2025-2027 prevede investimenti per 25 milioni di euro. Cotral sta affrontando anche la sfida ambientale, con una flotta sempre più “pulita”: “Stiamo implementando i bus Euro 6 a basse emissioni e puntiamo molto sull’alimentazione a metano – spiega il Presidente – Il percorso suburbano è più adatto all’elettrico, cominceremo a sperimentare la novità nell’area di Monterotondo, dove patiremo con i primi 15 bus elettrici”. Una rivoluzione graduale, resa più complessa dalla natura extraurbana del servizio, ma che rappresenta un tassello fondamentale della transizione ecologica del Lazio.

Sicurezza, tecnologia e biglietto unico, Manolo Cipolla: Cotral accelera verso il futuro

Tra i temi più delicati, quello delle aggressioni al personale, purtroppo in crescita. “La considero più che un’emergenza”, ammette il Presidente. “Abbiamo introdotto bodycam per tutti i bacini, formazione specifica e un protocollo d’intesa con prefettura, Regione e Comune di Roma. A breve adotteremo anche il panic button, collegato direttamente al 112. E ci costituiamo parte civile in ogni caso di aggressione”. Il futuro passa anche dalla tecnologia. “Abbiamo lanciato un nuovo sito e stiamo lavorando a una nuova app Cotral, in arrivo nei primi mesi del 2026”, annuncia Manolo Cipolla. L’obiettivo è la dematerializzazione dei biglietti e delle tessere, con pacchetti condivisibili tra i membri di una stessa famiglia. Ma la vera rivoluzione sarà quella dell’intermodalità: “Stiamo sperimentando, insieme a Ferrovie dello Stato, il biglietto unico per treno, bus e ultimo miglio. È la prima esperienza di questo tipo in Italia”. Il Presidente sottolinea anche l’importanza del confronto con i sindaci e gli utenti: “Ogni segnalazione viene analizzata e spesso porta a soluzioni efficaci”. Tra le novità più apprezzate, le nuove corse dirette da Sora a Roma Tiburtina e Anagnina, già “sold out” nei giorni di punta, e il collegamento estivo Frosinone - Terracina, che ha registrato un successo tale da spingere l’azienda a valutarne la stabilizzazione per il 2026. È questa la promessa che Manolo Cipolla rivolge ai piccoli centri del Lazio, spesso penalizzati da un’utenza ridotta ma con esigenze vitali di collegamento. “Dico che per i piccoli centri Cotral c’era, c’è e ci sarà. Da qui a breve il trasporto pubblico locale del Lazio vivrà un cambiamento strutturale importante con l’avvento delle unità di rete – conclude Manolo Cipolla – La Regione Lazio curerà la regia insieme a Cotral e Astral. È un cambiamento epocale che si sta facendo solo nel Lazio. Se ne parla da anni, ma ora questa riforma sta per diventare realtà”.

Iren, Gianluca Bufo: raggiungeremo 1 miliardo di investimenti anche nel 2025

All’InSummit di Venezia, l’AD di Iren Gianluca Bufo ha confermato l’impegno del Gruppo verso innovazione e sostenibilità. Il nuovo Piano Industriale, che sarà presentato il 13 novembre, punta su digitalizzazione, economia circolare e transizione energetica.

Gianluca Bufo

Gianluca Bufo all’InSummit: Iren vuole evolvere il proprio modello di business

Il prossimo 13 novembre Iren presenterà il nuovo Piano Industriale, che continuerà a vedere in cima alla lista degli obiettivi l’economia circolare, la transizione energetica e la digitalizzazione. Lo ha dichiarato l’Amministratore Delegato Gianluca Bufo a margine della prima edizione di InSummit, la due giorni organizzata dalla multinazionale di consulenza Bip per offrire uno spazio di confronto a innovatori, professionisti e leader di settore sui temi dell’innovazione, della tecnologia e del nuovo umanesimo digitale. L’evento, che ha avuto luogo il 23 e 24 ottobre scorsi nella cornice del JW Marriott all’Isola delle Rose di Venezia, ha coinvolto oltre 300 partecipanti. “Iren sta approcciando un mondo che accelera ogni giorno sempre di più sui grandi temi globali della digitalizzazione, dell'economia circolare, della transizione energetica – ha affermato Gianluca Bufo – Stiamo ragionando come far evolvere il nostro modello di business e abbiamo in corso una riflessione su come questo possa essere fatto in maniera più efficace e aderente ai tempi”.

Gianluca Bufo: 1 miliardo di investimenti nel 2025 per Iren

L’impegno di Iren sarà focalizzato sul consolidamento dei core business, sullo sviluppo delle competenze interne e sull’adozione di strumenti digitali avanzati. “Vogliamo concentrarci sui nostri core business, su come adeguare le competenze delle nostre persone e sulle modalità di misurare il business con l'Internet of Things, con gli algoritmi digitali e con l'Intelligenza Artificiale. Nel frattempo, vogliamo farci trovare pronti a tutte le opportunità di evoluzione – ha spiegato Gianluca BufoLe nostre scrivanie sono sempre molto cariche, poi che siano cariche di progetto su come migliorare la raccolta dei rifiuti nelle nostre città o rendere resilienti le nostre reti, di fascicoli di M&A o di progetti di PPT come quello del Piemonte (che prevederà investimenti per 300 milioni di euro in dieci anni) è di fatto la nostra quotidianità di management”. Quest’anno, il Gruppo dovrebbe chiudere l’anno con una spesa investimenti da capogiro, come accaduto già negli ultimi esercizi: “Anche per il 2025 siamo convinti di raggiungere la soglia del miliardo di euro di investimenti annui come facciamo da circa 3 anni, con alcune variazioni relative a eventuali operazioni straordinarie”.

Atitech: collaborazione con Radia per il più grande aereo cargo al mondo

Atitech, a sostegno della crescita internazionale e del rilancio del settore MRO italiano, ha siglato un accordo con Radia per il supporto ingegneristico e manutentivo alla costruzione del “WindRunner”, il più grande aereo cargo del mondo.

Atitech

Atitech: avviata la collaborazione con Radia per l’aereo cargo più grande al mondo 

Atitech ha stretto una nuova partnership con Radia, società aerospaziale internazionale che sta progettando il più grande aereo cargo al mondo, il “WindRunner”. La MRO indipendente leader dell’area EMEA si impegna a fornire i propri servizi di manutenzione, riparazione e revisione, oltre a quelli di ingegneria e supporto alla linea di assemblaggio finale di Radia. Atitech si assume inoltre il compito di assicurare la totale affidabilità e operatività di “WinRunner” per l’intero ciclo del progetto. In seguito a questo accordo, l’azienda può vantare di entrare a far parte della grande rete di imprese di elevata competitività che offrono i propri servizi per la costruzione dell’aereo cargo. Tramite le proprie competenze, l’azienda guidata da Gianni Lettieri offre maggior respiro a Radia e consolida la sua base industriale, migliorando le proprie capacità ingegneristiche e innovative per il settore aerospaziale.

Atitech: crescita internazionale e rilancio del settore MRO italiano

"Questa collaborazione riunisce due aziende dedite all'innovazione, ponendo Atitech nella posizione di contribuire allo sviluppo e al sostegno di una nuova classe di aerei di grandi dimensioni, essenziale per la transizione energetica globale e la mobilità", ha commentato il Presidente Gianni Lettieri. Con sedi a Napoli, Roma e Olbia, l’azienda, grazie al proprio know-how ingegneristico e di manutenzione, è in grado di accrescere l’affidabilità nel nuovo aereo cargo di Radia, consentendogli di effettuare missioni di tipo commerciale, umanitarie e di difesa in tutto il mondo. In seguito a questa partnership, Atitech persegue i propri obiettivi di crescita a livello internazionale e di rilancio del settore di manutenzione aeronautico nazionale, come ha dimostrato l’accordo strategico con Airbus Defence and Space lo scorso ottobre.

Paolo Gallo: Italgas accelera sulla digitalizzazione con il Piano Industriale al 2031

L’AD e DG di Italgas Paolo Gallo ha rimarcato l’obiettivo di crescita del Gruppo come da Piano Industriale al 2031, con focus su innovazione e digitalizzazione delle reti per consolidare la leadership nella distribuzione di gas in Italia e Europa.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: il Piano Industriale di Italgas al 2031

In seguito all’acquisizione di 2i Rete Gas, Italgas non arresta la sua espansione sotto la guida di Paolo Gallo. In continuità con quanto annunciato dal Piano Industriale al 2031, l’obiettivo è quello di crescere nello sviluppo e nella digitalizzazione delle reti: ammontano infatti a 14,2 miliardi di euro gli investimenti messi in campo in quest’ottica, sui 16,5 miliardi totali. L’innovazione è un aspetto cruciale: oltre a digitalizzare i recenti asset acquisiti, Paolo Gallo punta a un simile processo anche interno a Italgas. Già nel 2021 è avvenuta la migrazione su cloud degli applicativi e ora il focus è sull’IA. Con il fine di consolidare la propria leadership in Italia e in Europa, il Gruppo ha investito 1,5 miliardi di euro nelle gare ATEM per la distribuzione del gas, così da migliorare l’efficienza e le sinergie.

Paolo Gallo: il valore del titolo di Italgas

Sotto la guida di Paolo Gallo, Italgas ha intenzione di continuare nel suo piano di crescita e guarda la possibilità di eventuali nuove operazioni di M&A. Un’acquisizione potrebbe infatti far aumentare il valore del titolo del Gruppo, che ha raggiunto la quota di 9 euro. Un segnale positivo dal mercato è arrivato anche quando è stata annunciata l’acquisizione di 2i Rete Gas lo scorso ottobre 2024: le azioni, in circa un anno, sono raddoppiate, passando da 4,58 euro agli attuali 9,09 euro, sottolineando un ricavo del 98,47% (+96% da gennaio). Il management, infatti, è riuscito a liberare “un valore che era intrappolato nell’azienda — ha specificato Paolo Gallo — sia con l'acquisizione di 2i Rete Gas – raggiungendo obiettivi che si sarebbero dovuti fare con le gare ATEM – sia con l’aumento di capitale che ha fatto fronte a un tema di liquidità del titolo”.

Flavio Cattaneo: Goldman Sachs conferma la fiducia nella solidità di Enel

La visione manageriale di Flavio Cattaneo, alla guida di Enel dal 2023, ha rafforzato la posizione del Gruppo e la sua affidabilità sui mercati. Goldman Sachs, infatti, ha incrementato il prezzo target per azione a 10 euro, complici anche gli ottimi risultati che Enel ha riportato per otto trimestri consecutivi.

Flavio Cattaneo (Enel)

Flavio Cattaneo: Goldman Sachs riconosce la solidità e la crescita di Enel

Enel aumenta la fiducia del mercato e la sua solidità sotto la guida di Flavio Cattaneo. Una diretta conseguenza dei risultati del Gruppo è rappresentata dall’aumento del prezzo target per azione effettuato da Goldman Sachs, che passa da 9,55 a 10 euro. A questa, si aggiunge la conferma della valutazione “Buy”. Le scelte effettuate da Goldman Sachs sono state dettate dall’andamento di Enel nel corso del tempo: nel primo trimestre del 2025, infatti, l’utile netto è stato pari a 2 miliardi di euro, si è attestato a 1,8 miliardi nel secondo trimestre, con buone possibilità di un risultato simile per il terzo trimestre. Oltre a questi risultati, il contributo di Flavio Cattaneo è stato fondamentale per la crescita del Gruppo e l’incremento della fiducia riposta. Gli analisti hanno previsto un superamento della soglia dei 7 miliardi di utile netto in seguito alle operazioni di maxi-bond e di riacquisto. 

Flavio Cattaneo: il suo contributo alla ripresa di Enel

Sotto la guida di Flavio Cattaneo, lo scorso 24 settembre, Enel ha lanciato la più importante emissione obbligazionaria in Europa per una utility, un maxi-bond pari a 3,8 miliardi di euro. Un percorso di crescita, quello del Gruppo, che ha registrato ottimi risultati per otto semestri di fila, generando oltre a maggior valore, anche più fiducia da parte del mercato. Su questa linea è stata effettuata l’operazione di buyback, che ha prodotto un rendimento aggiuntivo per gli investitori, prevedendo un programma, partito ad agosto e che durerà fino a dicembre 2025, con un esborso totale di 1 miliardo di euro. La guida strategica di Flavio Cattaneo è stata essenziale per la crescita di Enel, riportando il titolo a 8,85 euro, dai circa 6 euro di due anni e mezzo fa.

Arca Blue Leaders, 100 kg di rifiuti rimossi dal Tevere: il supporto di Banca Popolare del Lazio

Sabato 6 settembre, il progetto Arca Blue Leaders è approdato a Roma con una tappa lungo le acque del Tevere, grazie alla partnership tra ARCA Fondi SGR e Banca Popolare del Lazio, in collaborazione con la Fondazione Marevivo, Roma Capitale e AMA S.p.A.

Banca Popolare del Lazio

Banca Popolare del Lazio: un gesto concreto per un ecosistema da proteggere

A bordo di due gommoni, 20 volontari hanno raccolto 100 kg di rifiuti galleggianti e materiali ingombranti tra la sede della Fondazione Marevivo e Ponte Garibaldi. Un gesto simbolico e concreto per richiamare l’attenzione su un ecosistema fragile ma fondamentale per la vita della città. Il fiume Tevere, da poco riconosciuto Patrimonio UNESCO, rappresenta un vero e proprio corridoio ecologico che ospita una biodiversità unica. Proteggerlo significa difendere non solo Roma, ma anche i mari italiani, poiché tutto ciò che inquina i fiumi finisce inevitabilmente per contaminare le coste. Grazie al supporto della Banca Popolare del Lazio, l’intervento di clean-up si è trasformato in un potente messaggio di sensibilizzazione: un invito a riflettere sull’importanza della collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini per costruire un futuro più sostenibile.

L’impegno green della Banca Popolare del Lazio

Un’azione che arriva in un momento particolarmente delicato per la capitale, in cui l’Anno Giubilare e l’aumento del turismo hanno determinato una crescita nella produzione e nella dispersione dei rifiuti. “La nostra banca è particolarmente attenta alle tematiche della sostenibilità, sia per quanto riguarda gli impatti diretti sia per quelli indiretti. Le nostre filiali e la sede centrale sono state ristrutturate tenendo conto dello sfruttamento delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di creare edifici che producano tutta l’energia consumata”, ha commentato Domenico Buonocunto, Marketing Manager della Banca Popolare del Lazio. Con Arca Blue Leaders, il Gruppo bancario conferma il proprio impegno verso la responsabilità sociale e ambientale, promuovendo iniziative capaci di unire educazione, partecipazione e azione concreta.

Euroristorazione: l’eccellenza dei servizi riconosciuta con il Premio Industria Felix

Euroristorazione si conferma come un modello nel settore della ristorazione collettiva. La qualità e la sicurezza dei pasti e gli investimenti in innovazione e sostenibilità ambientale hanno garantito l’eccellenza nei servizi offerti dall’azienda, riconosciuti dal Premio Industria Felix nel 2023.

Euroristorazione

Euroristorazione: l’eccellenza nella ristorazione collettiva confermata dal Premio Industria Felix nel 2023

La leadership e l’eccellenza di Euroristorazione nell’offerta di servizi legati alla ristorazione collettiva sono specchio dell’affidabilità, dell’alta qualità e della sicurezza dei propri pasti, come testimoniato dal Premio Industria Felix del 2023. “Miglior impresa del settore ristorazione per performance gestionale, affidabilità finanziaria Cerved e sostenibilità con sede legale nella regione Veneto”, si legge nella nota del riconoscimento che attesta gli ottimi risultati raggiunti da Euroristorazione nel 2021, superando gli ostacoli posti dalla pandemia da Covid-19. Da quel momento, l’impegno dell’azienda verso la ristorazione collettiva ha continuato a crescere, consolidandone la posizione di leader del settore. Ciò è avvenuto non solo attraverso il costante miglioramento dei propri servizi, ma anche grazie alla promozione di pratiche di educazione alimentare e di contrasto allo spreco alimentare, con particolare attenzione alla ristorazione scolastica.

Euroristorazione: sicurezza e qualità dei pasti, sostenibilità e lotta agli sprechi alimentari per la ristorazione collettiva

Euroristorazione è stata insignita del Premio in occasione della 48esima edizione dell’evento organizzato da Industria Felix Magazine, il supplemento de “Il Sole 24 Ore”, in collaborazione con Cerved, insieme ad altre 25 realtà del Veneto. La scelta delle materie prime e la costante attenzione all’innovazione tecnologica sono due aspetti cardine dell’azienda, che si riflettono nel sistema “Cook and Chill”, tramite cui è possibile conservare la freschezza dei pasti e la loro sicurezza fino all’effettivo consumo e, nello stesso momento, garantendo la gestione delle risorse e diminuendo gli sprechi. Euroristorazione, infatti, è molto attenta alle pratiche che riducono l’impatto ambientale: a dimostrarlo è il costante investimento in pannelli fotovoltaici per i tetti dei centri di cottura, attraverso i quali l’azienda riesce a coprire oltre il 10% del proprio fabbisogno elettrico. Per i prossimi anni, è già in programma l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

Serenissima Ristorazione: il Bilancio d’Esercizio 2024 conferma solidità finanziaria e strategica

Serenissima Ristorazione conferma la sua posizione di leader nella ristorazione collettiva con un Bilancio d’Esercizio 2024 che riflette solidità, crescita e visione strategica. L’azienda ha infatti chiuso l’anno con un fatturato consolidato di oltre 593 milioni di euro, in aumento del 9,8% rispetto al 2023, e un EBITDA di 34 milioni di euro, in crescita del 21,44%.

Serenissima Ristorazione

Investimenti, persone e sostenibilità: i pilastri della crescita di Serenissima Ristorazione

Risultati che premiano la determinazione e l’impegno dei 12.000 collaboratori e collaboratrici di Serenissima Ristorazione, il cui numero è cresciuto del 5,7%, e una politica di investimenti strategici superiori ai 30 milioni di euro. Tra gli interventi più rilevanti figurano l’apertura del nuovo HUB logistico di Napoli e l’ampliamento del centro di produzione di Boara Pisani (Padova), che rafforzano la presenza territoriale e la capacità produttiva aziendale. Al centro della visione si conferma l’impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale, tradotto nella redazione del Bilancio di Sostenibilità e in iniziative concrete di responsabilità ESG. Tra queste, la riduzione degli sprechi alimentari, anche grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare, e l’adozione di Crediti di Sostenibilità per compensare l’impatto ambientale. Sul fronte della formazione, la Serenissima Academy ha registrato nel 2024 oltre 71.000 ore di corsi, con un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Un impegno costante per valorizzare le competenze interne e promuovere una cultura aziendale orientata alla crescita e all’innovazione.

Serenissima Ristorazione guarda al futuro con ambizione e responsabilità

Serenissima Ristorazione ha inoltre rafforzato la propria governance, entrando a far parte del programma Elite, promosso da Borsa Italiana ed Euronext, un riconoscimento che premia il percorso di eccellenza e trasparenza gestionale. L’attenzione al valore delle persone si riflette anche nel rinnovo delle certificazioni UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere e SA8000 sulla tutela dei lavoratori. A queste si aggiunge la nuova certificazione UNI 11941:2024, dedicata alla ristorazione inclusiva per persone con esigenze alimentari specifiche, come celiachia e disfagia, un traguardo che testimonia l’impegno dell’azienda verso un approccio realmente inclusivo. Serenissima Ristorazione punta a superare i 650 milioni di euro di fatturato nel 2025, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere i 700 milioni entro il 2026. Una crescita che si fonda su un equilibrio virtuoso tra performance economica, sostenibilità e innovazione, nel segno di un modello di impresa responsabile e orientata al futuro.

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