La divisione steelmaking di Gruppo Danieli, ABS, ha da poco inaugurato il Quality Wire Rod 4.0, l'impianto di laminazione più evoluto al mondo dove intelligenza artificiale e strategia sostenibile vanno a braccetto per realizzare vergella in acciaio speciale a ridotto impatto ambientale.
Intelligenza artificiale e sostenibilità alla base del nuovo impianto di Gruppo Danieli
La multinazionale italiana specializzata nella produzione di impianti siderurgici con sede a Buttrio ha inaugurato nel mese di giugno un impianto ad altissima tecnologia che è andato a potenziare gli stabilimenti ABS di Cargnacco, una frazione di Pozzuolo del Friuli (Udine). Per realizzare il Quality Wire Rod 4.0, Gruppo Danieli ha investito 190 milioni di euro e 20 mesi di duro lavoro che hanno però ripagato con un gioiellino di 11.000 tonnellate, in cui si concentrano le più avanzate tecnologie e con un impatto ambientale ridotto al minimo. Il Qwr sfrutta infatti l'intelligenza artificiale per permettere agli operatori di gestire da remoto il processo, garantendo quindi al contempo massima sicurezza ed efficienza produttiva. Con l'intento poi di ridurre il più possibile la propria impronta ambientale, il team di Gruppo Danieli ha messo in atto una serie di strategie come quella di sostituire le attività che prevedevano l'impiego di sali di piombo fuso con altre che sfruttano l'acqua.
158 nuovi posti di lavoro negli stabilimenti di Gruppo Danieli in provincia di Udine
La realizzazione e l'installazione di quello che si può definire l'impianto siderurgico più evoluto al mondo ha spinto Gruppo Danieli, e la sua divisione steelmaking (Acciaierie Bertoli Safau), sotto i riflettori del mercato internazionale. Di fatto il Qwr, pensato per la generazione di vergella in acciaio speciale, vanterebbe una produzione annua di 500.000 tonnellate a velocità massima di 400 km/h. Questo significa che le acciaierie targate Gruppo Danieli saranno tra le poche al mondo a poter offrire l'intera gamma di vergella (5-25mm). Anche a livello locale, la struttura comporterebbe un indotto con 158 nuove assunzioni di personale altamente specializzato. Il fatturato previsto, invece, una volta a regime dovrebbe arrivare a 200 milioni di euro.