G20, Gianpietro Benedetti tra gli esperti del Business Summit

I lavori delle task force inizieranno nei prossimi mesi: la scelta di Gianpietro Benedetti su indicazione del Presidente di Confindustria.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: il ruolo in vista del G20

Il 1° dicembre l'Italia ha ufficialmente assunto la presidenza del G20. Un evento finora mai accaduto nella storia degli incontri tra i leader dei Paesi più industrializzati. In contemporanea, Confindustria si occuperà del Business Summit (B20), che si svilupperà attraverso il lavoro di 8 task force guidate da manager di rilievo nazionale e internazionale. Tra questi Gianpietro Benedetti , Presidente del Gruppo Danieli. Il manager è stato infatti scelto per guidare la task force "Employment & Education". I gruppi di lavoro, che si riuniranno nel periodo che va da febbraio a luglio, avranno il compito di ideare proposte e raccomandazioni su diversi temi da portare poi all'attenzione del G20 nelle settimane che precedono l'evento, che si terrà a Roma a fine ottobre. Oltre alla task force guidata da Gianpietro Benedetti, le altre riguarderanno temi fondamentali per il futuro quali efficienza energetica, digital transformation, sostenibilità e finanza.

Gianpietro Benedetti: il profilo professionale

La scelta di Gianpietro Benedetti su indicazione di Confindustria non è un caso. La carriera del manager, storico volto del Gruppo Danieli, specializzato nella produzione di impianti siderurgici chiavi in mano, è infatti costellata di importanti traguardi. Originario di Udine, classe 1942, a soli 19 anni entra a far parte della multinazionale come ingegnere progettista, arrivando in poco tempo alla direzione dell'Ufficio tecnologie e Processo di Laminazione. La svolta nel 1986, quando arriva la nomina a Co-Amministratore Delegato del Gruppo, alla quale si aggiunge poco dopo quella di Direttore Generale. Diventerà Amministratore Delegato nel 1999 e Presidente nel 2003. Tra i diversi riconoscimenti ottenuti da Gianpietro Benedetti in oltre 40 anni di attività, la nomina a Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana, due lauree ad honorem (Università di Trieste e Udine) e la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal dall'AIST (Association for Iron & Steel Technology).

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