L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi e il Presidente di CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) Massimo Inguscio si sono incontrati per sottoscrivere un Joint Research Agreement finalizzato alla costituzione di quattro centri di ricerca nel Mezzogiorno.
Claudio Descalzi: Eni e CNR insieme per la ricerca
Eni continua a impegnarsi per la crescita sostenibile del Paese e l'ultima partnership stabilita ne è la prova.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del Gruppo, ha incontrato il Presidente di CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) per firmare un accordo che comporta l'istituzione di quattro centri di ricerca congiunti, localizzati nel Mezzogiorno. Eni e CNR uniranno così le proprie forze nel nome dello sviluppo sostenibile. In particolare, i ricercatori si focalizzeranno su quattro aree: la decarbonizzazione del settore energetico e una crescita sostenibile, la promozione dell'economia circolare e della bioeconomia e per lo sviluppo di sistemi idrici e tecniche di agricoltura innovativi e sostenibili. Le due società stabiliranno insieme ogni obiettivo, attività e risorse concernenti i progetti da avviare, ma si prevede di costituire quattro laboratori presso centri operativi o di ricerca. Le zone interessate, nello specifico, saranno Lecce, per lo Studio sui cambiamenti climatici; Gela, per lavorare su energia pulita; la Basilicata si concentrerà sulla gestione del ciclo dell'acqua e a Portici si metterà a punto un piano per un'agricoltura a basse emissioni di CO2.
Claudio Descalzi: "Orgogliosi dell'accordo strategico"
Claudio Descalzi ha commentato l'alleanza appena siglata, ritendendola perfettamente in linea con il sistema di partnership stabilite con il mondo accademico e con il percorso verso la sostenibilità intrapreso dal Gruppo:
"La collaborazione con CNR si inquadra nella strategia Eni di forte cooperazione con l'eccellente sistema della ricerca italiano". Non a caso, Eni aveva già firmato alleanze con prestigiose Università italiane e non per unire i bisogni espressi dall'industria e le opportunità offerte dal comparto accademico, finalizzate alla valorizzazione della ricerca scientifica come servizio al Paese e al suo sviluppo industriale. A tal proposito,
Claudio Descalzi ha manifestato la propria soddisfazione in merito all'ulteriore patto sottoscritto:
"Siamo orgogliosi di avere all'attivo 9 accordi strategici con le principali Università ed enti di ricerca del Paese, per un investimento di più di 67 milioni di euro, evidenziando il nostro impegno nel campo della Ricerca e Sviluppo".