Terna: Luigi Ferraris sostiene l’importanza degli investimenti per accompagnare la transizione energetica

Terna, guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, prevede per i prossimi dieci anni importanti investimenti infrastrutturali, che contribuiranno ad accompagnare la transizione energetica.

Un rapporto di Pwc, presentato a Roma da Confindustria Energia, evidenzia le importanti ricadute in termini di PIL, occupazione e sviluppo delle energie rinnovabili, grazie ai consistenti investimenti previsti da qui ai prossimi 12 anni in ambito energetico. Tra i principali investitori infrastrutturali in ambito energetico che accompagnano la transizione energetica a livello europeo, vi è Terna, la società della rete elettrica italiana guidata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris, AD Terna

Transizione energetica: l'importante contributo di Terna sotto la guida di Luigi Ferraris

Lo scorso 22 gennaio, Confindustria Energia ha presentato a Roma un rapporto di Pwc che mette in luce gli effetti positivi che derivano dai consistenti investimenti infrastrutturali pianificati per i prossimi anni, da qui al 2020. Ben 96 miliardi di euro, che si tradurranno, tra le altre cose, in un incremento dei livelli occupazionali, nella crescita del PIL e che porteranno verso un mix energetico sempre più basato sulla produzione da fonti rinnovabili. Tra i partecipanti all'evento, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, ha sottolineato l'importanza degli investimenti nel processo di transizione energetica, evidenziando, in particolare, che "la transizione energetica va gestita, accompagnata con fattori abilitanti e la rete è uno di questi fattori".

Luigi Ferraris (Terna): la transizione energetica è complessa e richiede investimenti importanti

"C'è uno studio che dice che nei prossimi 20 anni, al 2040, si prevedono investimenti per 20.000 miliardi di dollari. La metà di questa cifra sarà per le rinnovabili, l'altra metà per le reti e i servizi di rete che comprendono anche lo stoccaggio e questo ci dice quanto sia complessa e articolata la fase di transizione se vogliamo mantenere gli obiettivi di sicurezza e qualità che abbiamo oggi. Per questo occorrerà fare investimenti importanti", è quanto dichiarato da Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna SpA, nell'ambito di un evento organizzato a Roma da Confindustria Energia. È dunque importante realizzare investimenti importanti, servendosi delle migliori tecnologie e pianificando in maniera integrata. A questo proposito, Luigi Ferraris ha ricordato che il Piano di sviluppo di Terna prevede 12 miliardi di euro di investimenti in dieci anni. Una cifra di tutto rispetto, che colloca il Gruppo tra i principali attori della partita mondiale per la decarbonizzazione.

Luigi Ferraris, dal 2017 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna SpA

Una solida esperienza in ambito finanziario ed energetico, con importanti traguardi raggiunti nel settore delle energie rinnovabili. Queste alcune delle caratteristiche che definiscono il background del top manager che, dalla prima metà del 2017, guida Terna SpA, nel duplice ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Una laurea in Economia e Commercio, conseguita presso l'Università di Genova, Luigi Ferraris ha maturato una vasta esperienza all'interno del Gruppo Enel, in cui ha lavorato ricoprendo svariati incarichi di prestigio dal 1999 al 2015, tra cui quello di CFO dal 2009 al 2014. Nello stesso periodo è Presidente di Enel Green Power e ne gestisce la quotazione in Borsa. Lasciato nel 2015 il Gruppo Enel, Luigi Ferraris passa a Poste Italiane, diventando uno dei principali protagonisti della privatizzazione e quotazione del Gruppo, nel ruolo di Chief Financial Officer, incarico che ricoprirà fino al 2017, quando arriva la nomina al vertice di Terna. Lo scorso anno, Luigi Ferraris ha presentato l'ambizioso Piano strategico quinquennale 2018-2022 di Terna. Il Gruppo ha annunciato investimenti nel Paese per circa 5,3 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al piano precedente, puntando su sviluppo, digitalizzazione e resilienza della rete come principali driver degli investimenti, puntando inoltre alla completa integrazione delle energie rinnovabili, a conferma di un ruolo chiave nel processo di transizione energetica a livello europeo.

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