Pier Silvio Berlusconi: il valore di MFE Advertising nel progetto europeo del Gruppo

Il valore dell’innovazione tecnologica per il futuro dell’advertising: la vision lungimirante e i progetti di MFE nelle parole del CEO Pier Silvio Berlusconi.

 Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE motore per lo sviluppo di “un sistema di advertising mai visto prima” in Europa

Come sottolineò il CEO Pier Silvio Berlusconi quando presentò il progetto per la prima volta, MFE Advertising è nato per diventare motore per lo sviluppo di “un sistema di advertising europeo mai visto prima” facendo leva sulle sinergie “in Italia, Spagna e negli altri Paesi che si uniranno al progetto” e sulla forza dell’unione tra advertising e nuove tecnologie. Ne è nato un modello innovativo in grado di “competere al meglio con le grandi piattaforme digitali e con gli Ott in generale”: da allora MFE Advertising continua a crescere e a disegnare il futuro del settore. Si inserisce in questo percorso anche Mediaset AdManager, innovativa piattaforma attraverso cui le piccole e medie imprese (ma anche le agenzie) possono pianificare in autonomia le proprie campagne sulle tv connesse. Il progetto segna l’ingresso di Mediaset in un segmento strategico, come spiega la nota con cui il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi presenta la piattaforma: “Il comparto delle PMI è un settore chiave del tessuto economico e sociale del nostro Paese, producendo un giro di affari di oltre 1.400 miliardi di euro, il 40% del valore aggiunto nazionale”.  

Pier Silvio Berlusconi: MFE Advertising, la forza dell’unione tra innovazione e advertising

Mediaset AdManager si inserisce alla perfezione nel percorso tracciato da Pier Silvio Berlusconi per MFE: essere un’azienda italiana non preda delle multinazionali ma alla guida di un polo europeo con al centro la televisione generalista free to air nell’ottica di “creare il futuro”. E come aveva spiegato lo scorso luglio anche in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset 2024/2025 “siamo a un buon livello di sinergie in termini economici e di risparmio, ma a breve inizieranno ad arrivare i frutti delle sinergie tecnologiche, in particolare della piattaforma di fruizione di contenuti sul web, e di raccolta pubblicitaria in termine di ricavi”. Di queste sinergie tecnologiche fa parte anche Mediaset AdManager, appositamente concepita per essere facilmente scalabile: una volta sviluppata infatti, la si potrà utilizzare anche negli altri Paesi in cui MFE si sta espandendo, in linea con la vision del CEO Pier Silvio Berlusconi.

MAIRE, l’AD Alessandro Bernini: saremo abilitatori per la transizione energetica

MAIRE, Gruppo di ingegneria e tecnologia, guarda al futuro con grande ottimismo, puntando a mantenere progetti redditizi, volumi in crescita e capacità di attrarre investimenti: l’intervento del CEO Alessandro Bernini durante l’evento “Out of the Unbox”.

Alessandro Bernini

L’AD Alessandro Bernini: nel 2024 MAIRE crescerà del 40%

Ne è convinto Alessandro Bernini, che nel corso dell’evento “Out of the Unbox” ha ripercorso, insieme alla business community nazionale e internazionale, i principali risultati conseguiti da MAIRE nel 2023. “Guardiamo al futuro con grande serenità e soddisfazione. Tra i target che ci prefiggiamo per il 2024 c’è una crescita molto importante, nell’ordine del +40% rispetto a quanto già consegnato al mercato nel 2023. Abbiamo una pipeline commerciale estremamente in salute e questo ci dà la possibilità di poter traguardare un’ulteriore fase di crescita anche per gli anni successivi. Vogliamo mantenere un portafoglio di progetti in grado di esprimere redditività, anche superiore rispetto agli anni precedenti, volumi in crescita e la capacità di attrarre persone, elemento chiave per poter supportare la crescita”.

Alessandro Bernini: nel piano 2024-2033, MAIRE diventa abilitatore per la transizione energetica

Oltre a riportare i risultati dell’ultimo anno, nel corso dell’evento MAIRE ha anche presentato la propria visione industriale come abilitatore tecnologico per la transizione energetica, illustrando il piano strategico 2024-2033. L’AD Alessandro Bernini ha spiegato che “uno dei grandi pilastri è il Super Cycle di investimenti, in particolare nel cosiddetto Downstream, quella porzione dell’Energy Value Chain che riguarda gli investimenti nella trasformazione, quindi non più l’utilizzo di risorse naturali per finalità energetiche ma la trasformazione di queste risorse in qualcos’altro: dai prodotti per la petrolchimica, ai fertilizzanti, all’ammoniaca". Nell’attuale contesto è ormai imperativo “essere più efficienti da un punto di vista energetico” e combinare soluzioni tradizionali con altre più innovative. “Con la nostra NextChem, la divisione Sts, deteniamo già le soluzioni tecnologiche”, ha concluso il CEO.

Trastevere, Umberto Lebruto: FS Sistemi Urbani avvia la riqualificazione delle aree esterne

Un nuovo sottopasso destinato a migliorare l’accessibilità alla stazione di Trastevere per circa 50.000 passeggeri provenienti da zona Marconi: questo l’obiettivo dei lavori iniziati l’11 giugno scorso, e presentati dal Sindaco di Roma come “una ricucitura urbana di un nodo pregiatissimo ma attualmente sottoutilizzato”. Alla conferenza stampa presente anche l’AD e DG di FS Sistemi Umberto Lebruto.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: il piano di RFI e FS Sistemi Urbani per valorizzare la stazione di Trastevere

Gianpietro Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI, e Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, hanno sottolineato in occasione della conferenza stampa l’importanza del progetto per la valorizzazione della stazione di Trastevere e per la mobilità sostenibile della città. L’intera iniziativa, ha dichiarato il manager di RFI, è fondamentale per migliorare l’accessibilità delle stazioni e rientra nel piano decennale del Gruppo FS, che prevede investimenti per 5 miliardi di euro su scala nazionale. “Con il secondo fronte aumenteremo il bacino pedonale del 50%, offrendo la possibilità di raggiungere la stazione potenzialmente ad altre 50mila persone”, ha aggiunto Strisciuglio. Il progetto, infatti, comprende anche la ristrutturazione di un tunnel pedonale esistente nelle vicinanze di piazzale della Radio e la creazione di un percorso ciclopedonale, confermando l’attenzione del Gruppo FS verso una mobilità integrata e sostenibile.

Un tesoretto in disuso”: Umberto Lebruto presenta la riqualificazione delle aree esterne

FS Sistemi Urbani si occuperà della riqualificazione delle aree circostanti, con l’obiettivo di promuovere l’interconnessione tra la stazione e il tessuto urbano del quartiere. Tra gli interventi previsti anche l’apertura di nuovi spazi ricettivi per valorizzare ulteriormente l’area. Umberto Lebruto ha descritto questi spazi come “un tesoretto in disuso” che, grazie alla riqualificazione, tornerà a disposizione della comunità. Già oggetto di interventi precedenti, come l’introduzione di aree pedonali e percorsi ciclabili a piazzale Biondo, il quartiere Trastevere si appresta a diventare un esempio di come infrastrutture e mobilità possano riunire aree diverse di una città. Secondo le stime del Sindaco, i lavori saranno completati entro il terzo trimestre del 2025, in tempo per il Giubileo, dando forma alla rinascita urbana e all’innovazione che la città intende perseguire.

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini: il Gruppo Argea

Gruppo Argea, che comprende Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini, si è consolidato come leader nel settore vitivinicolo grazie anche agli investimenti in ambito sostenibile. Botter S.p.A.

Argea consolida la leadership con Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini

Argea, uno dei gruppi vitivinicoli più importanti a livello internazionale, ha consolidato la propria leadership con l’unione strategica di Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini. Grazie a ricavi consolidati di 449 milioni di euro nel 2023, il Gruppo si posiziona come il più grande operatore privato nel settore vinicolo italiano, puntando su una crescita continua che combina espansione organica e acquisizioni mirate. L’approccio di Argea si distingue per un forte focus sulla sostenibilità e sull’internazionalizzazione, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere le eccellenze del vino italiano in tutto il mondo. L’Amministratore Delegato di Argea Massimo Romani sottolinea come l’integrazione tra Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini abbia segnato una “svolta epocale” per il settore vinicolo italiano, aprendo opportunità di crescita sui mercati globali. “Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali”, ha dichiarato.

Botter S.p.A.: sostenibilità e innovazione per portare il vino italiano nel mondo

Botter S.p.A., già riconosciuta come leader della viticoltura sostenibile, rappresenta il cuore della strategia green di Argea, che mira a investire risorse significative per favorire un impatto ambientale positivo e sostenibile. Questo impegno ha portato a importanti investimenti nell’innovazione tecnologica e nelle pratiche di produzione sostenibili, supportando un approccio armonioso con l’ambiente e i territori in cui il Gruppo opera. Con sei siti produttivi distribuiti lungo la Penisola e una gamma di vini italiani di prestigio internazionale come Barbera, Nebbiolo, Prosecco e Nero d’Avola, Argea esporta oggi in 85 Paesi, servendo mercati consolidati come Stati Uniti, Regno Unito e Germania, ma anche aree in crescita come Cina e Corea del Sud. Tale crescita è stata arricchita dall’acquisizione di Cantina Zaccagnini, che ha consolidato ulteriormente la presenza dell’azienda sui mercati globali e ne ha rafforzato la capacità di portare avanti una produzione vitivinicola all’avanguardia.

EuSPARC: il nuovo complesso dell’INFN progettato da Tecnicaer Engineering

Tecnicaer Engineering collabora con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per il progetto EuSPARC. L’obiettivo è il potenziamento dei Laboratori Nazionali di Frascati attraverso un nuovo complesso per gli studi avanzati in tecnologie di accelerazione delle particelle e generazione di radiazione elettromagnetica.

Tecnicaer Engineering

Tecnicaer Engineering: il progetto EuSPARC

Tecnicaer Engineering, sotto la guida di Fabio Inzani, collabora a un importante progetto per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che ha come scopo il potenziamento dei Laboratori Nazionali di Frascati, situati nei pressi di Roma. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo complesso edilizio progettato per ospitare un Laboratorio di Studi Avanzati nel campo delle nuove tecnologie per l’accelerazione delle particelle. Il laboratorio, battezzato EuSPARC, rappresenta un passo avanti nel mondo della fisica delle particelle e sarà dedicato alla sperimentazione di metodi innovativi per l’accelerazione e la generazione di radiazione elettromagnetica, sfruttando i benefici delle radiazioni coerenti prodotte dai Free Electron Lasers (FEL). Il design dell’edificio gioca un ruolo cruciale, poiché è progettato con un nucleo centrale attorno al LINAC, e incorpora criteri specifici per garantire una schermatura adeguata dalle radiazioni ionizzanti generate durante le operazioni dell’acceleratore.

Tecnicaer Engineering: sostenibilità e integrazione ambientale

Centrali nella visione di Tecnicaer Engineering per il nuovo complesso dell’INFN sono l’attenzione per la sostenibilità e l’integrazione ambientale. Nel progetto messo a punto dal team della società di ingegneria integrata il verde viene concepito come un vero e proprio strumento di comunicazione visiva. L’edificio che ospiterà l’EuSPARC sarà dotato di un tetto verde, arricchito da vasche con diverse specie vegetali che, oltre a integrarsi perfettamente con il paesaggio collinare circostante, miglioreranno anche le caratteristiche di radioprotezione. Con un design che snellisce l’aspetto monolitico dell’edificio e mette il risalto il verde, il piano prevede anche spazi per offrire comfort termico nei mesi estivi, da realizzare con specie arboree di altezze variabili che contribuiranno a generare zone d’ombra e ridurre, di conseguenza, l’effetto “isola di calore”.

BV TECH: innovazione e sicurezza nel settore ICT

Fondata nel 2005 dall’Ing. Raffaele Boccardo, BV TECH si è affermata come uno dei principali attori nel mercato dell’Information and Communication Technology (ICT) e della Sicurezza delle Reti, dei Dati, dei Sistemi e delle Informazioni, sia a livello nazionale sia internazionale. Grazie a una solida massa critica e a specializzazioni avanzate, l’azienda è in grado di gestire i grandi progetti strategici nazionali.

BV TECH

BV TECH: innovazione e sicurezza per il futuro dell’Italia

Con una presenza internazionale consolidata, il Gruppo comprende 14 società attive in ingegneria, servizi informatici e sicurezza, con BV TECH S.p.A. come capogruppo. L’azienda è presente in 20 sedi in Italia, tra cui Milano, Roma, Genova e Grottaglie (Taranto), e all’estero in Svizzera, Portogallo, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Il team può contare su oltre 1.200 dipendenti, combinando velocità di sviluppo, tempestività d’azione e stabilità operativa in ambienti sicuri. La filosofia aziendale è fortemente orientata all’innovazione, con investimenti annui in ricerca e sviluppo pari a circa il 10% dei ricavi. La missione di BV TECH è dunque chiara: costruire e mettere al sicuro il futuro dell’Italia attraverso la ricerca e l’innovazione. Il Gruppo si propone di risvegliare una nuova coscienza tecnologica, presidiare la frontiera della sicurezza e della conoscenza e tutelare l’interesse nazionale attraverso le migliori collaborazioni pubblico-privato.

BV TECH: eccellenza in Cybersecurity e soluzioni ICT

BV TECH opera in settori industriali strategici per il Paese, tra cui Difesa, Spazio e Sicurezza dello Stato, oltre a settori come la Pubblica Amministrazione, Sanità, Logistica e Trasporti, Finanza e Assicurazioni, Industria, Telecomunicazioni e Media, Energy & Utilities, e Fashion, Retail & GDO. La sua capacità di operare in ambito civile e militare si traduce in un’offerta di servizi erogati attraverso piattaforme tecnologiche proprietarie. Il Gruppo detiene un know-how unico, strutturato in quattro centri di competenza principali: Cybersecurity, Cloud & Infrastructure, Software e Data Science, e Digital Trust. Questo approccio permette all’azienda di rimanere all’avanguardia nella sicurezza informatica e nelle soluzioni tecnologiche. Nel 2023 BV TECH ha raggiunto un’importante pietra miliare con ricavi di circa 164 milioni di euro e un margine EBITDA superiore al 22%. Tale successo ha consentito l’acquisizione del Gruppo Arturai, specializzato nella Cybersecurity e nella fornitura di servizi globali di Cloud security, Enterprise Security e Web performance, utilizzando la piattaforma di Akamai, leader mondiale nel settore della Cybersecurity e dell’edge computing.

Finlombarda chiude accordo con Ssg. Andrea Mascetti: “Al fianco delle eccellenze del territorio”

Sotto la guida del Presidente Andrea Mascetti, Finlombarda conclude un accordo per un finanziamento a 6 anni a beneficio del system integrator Ssg per promuovere l’innovazione delle imprese in Lombardia.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: Finlombarda promuove l’innovazione delle imprese lombarde

Finlombarda, società finanziaria della Regione Lombardia presieduta da Andrea Mascetti, ha di recente siglato un accordo di finanziamento a favore di Scai Solution Group S.p.A. (Ssg), un system integrator attivo nel settore Itc. Con un valore complessivo di 1,5 milioni di euro e una durata di 6 anni, l’operazione è stata supportata da Sace e consentirà a Ssg di investire in progetti di robotica, digital platform e intelligenza artificiale. L’azienda, che ha sede a Milano, è specializzata in consulenza, soluzioni e servizi per l'innovazione dei processi aziendali attraverso tecnologie abilitanti nelle aree digital, cyber security e datacenter per Ict. Con questo finanziamento, Finlombarda supporta di fatto l’innovazione delle imprese lombarde.

Andrea Mascetti: la Lombardia detiene il primato per innovazione e sviluppo tecnologico

La Lombardia – ha dichiarato il Presidente di Finlombarda Andrea Mascettidetiene il primato tra le regioni italiane per innovazione e sviluppo tecnologico, sia per il volume del mercato sia per il numero di addetti impiegati nel settore Ict. Finlombarda è al fianco delle eccellenze del territorio lombardo per sostenerne la crescita e la competitività, guardando al futuro dei mercati in espansione, come quello dell'intelligenza artificiale”. Il Presidente e AD di Ssg Daniele Rossi ha poi sottolineato che “la collaborazione con Finlombarda e il supporto finanziario di Sace” permetteranno all’azienda “di affrontare con energia gli impegni necessari per investire in tecnologie di punta come Ai, digital platform e robotica”.

Gestione dei rifiuti: il modello di Ares Ambiente

La gestione dei rifiuti è una sfida che coinvolge tutte le aziende, dalla produzione allo smaltimento/recupero. Per operare in un contesto normativo complesso e in continua evoluzione, è essenziale collaborare con realtà specializzate come Ares Ambiente, che si distingue per l’offerta di soluzioni avanzate, rispettando le normative e promuovendo la sostenibilità ambientale.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: conformità normativa e soluzioni personalizzate

Le normative in materia di rifiuti, spesso elaborate a livello europeo, sono soggette a continui aggiornamenti. Ares Ambiente si impegna a rimanere sempre allineata a questi cambiamenti, fornendo un supporto costante ai propri clienti nel garantire la piena conformità. L’azienda svolge un ruolo di intermediario tra i produttori di rifiuti e gli impianti di destinazione, seguendo con attenzione le evoluzioni legislative e introducendo nuove autorizzazioni per garantire il corretto smaltimento o recupero. Non solo, esplora anche soluzioni innovative, come nuovi impianti e trattamenti, contribuendo a migliorare la gestione complessiva dei rifiuti. Un altro punto di forza dell’azienda è la capacità di personalizzare i servizi in base alle esigenze dei clienti. Grazie a un team di esperti tecnici, Ares Ambiente analizza ogni situazione per offrire soluzioni specifiche per la gestione e lo smaltimento dei diversi tipi di rifiuti.

Ares Ambiente: tracciabilità e sostenibilità nella gestione dei rifiuti

Un aspetto cruciale del processo è la gestione documentale, che garantisce la tracciabilità dei rifiuti e il corretto svolgimento delle procedure. Ares Ambiente semplifica questo processo per le aziende, curando la documentazione e assicurando un monitoraggio completo del rifiuto fino alla sua destinazione finale. L’azienda si occupa anche del trasporto e dello smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, operando su scala nazionale e gestendo le autorizzazioni necessarie per l’esportazione verso altri Paesi dell’Unione Europea. L’azienda adotta un approccio orientato alla sostenibilità, monitorando l’impatto ambientale delle proprie operazioni e lavorando in stretta collaborazione con le comunità locali, gli enti di controllo e le associazioni di categoria. Grazie a questo impegno, Ares Ambiente è un punto di riferimento per le aziende che desiderano gestire i propri rifiuti in modo sostenibile e conforme alle normative, contribuendo al tempo stesso alla tutela dell’ambiente.

Dalle radici familiari al successo: la storia di Alfredo Moratti e Amica Chips

Quando Alfredo Moratti ha fondato Amica Chips il suo obiettivo era semplice: offrire uno snack capace di unire gusto e qualità. Oggi, a distanza di più di 30 anni, quell’idea ha trasformato l’azienda in un colosso del settore.

Alfredo Moratti (Amica Chips)

Alfredo Moratti: le origini di Amica Chips

Alfredo Moratti nasce nel 1953 a Castiglione delle Stiviere, dove già da giovanissimo muove i primi passi lavorativi all'interno dell’azienda di famiglia, che si occupa di macchine per il movimento terra. È qui che, con il ruolo di operaio, apprende i valori dell’impegno e della qualità. Nel 1990, spinto dal desiderio di portare innovazione nel settore alimentare, fonda Amica Chips con l’ambizione di produrre patatine fritte di alta qualità. Una visione che si concretizza velocemente, con i prodotti che guadagnano posto nella grande distribuzione. Grazie anche all’acquisizione di marchi come Dorita e Pandal, Alfredo Moratti consolida in pochi anni la posizione di Amica Chips sul mercato. La dedizione alla qualità e alla cura delle materie prime ha subito conquistato il mercato, consentendo all’azienda di posizionare i suoi prodotti nelle principali catene di supermercati, come Esselunga, e di ottenere un rapido successo.

Tradizione familiare e sostenibilità: la ricetta di Alfredo Moratti

La forza di Amica Chips non risiede tuttavia solo nella qualità dei suoi prodotti, ma anche nella solidità dei legami familiari. Alfredo Moratti ha coinvolto nella sua avventura imprenditoriale la moglie Luisa, i figli Laura e Oscar, e il genero Nicola, rendendo l’azienda di Castiglione delle Stiviere una realtà familiare capace di affrontare le sfide del mercato con un approccio coeso e innovativo. Il costante investimento in nuove tecnologie, tra cui un magazzino centralizzato e impianti produttivi all’avanguardia, ha permesso ad Amica Chips di aumentare l'efficienza e migliorare la sostenibilità delle sue operazioni. L’azienda ha infatti da tempo abbracciato un forte impegno verso la tutela dell’ambiente: già dal 2016 ha allineato la sua strategia agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, introducendo soluzioni eco-sostenibili in tutta la filiera produttiva. Tra i progetti più significativi, l’uso di imballaggi contenenti una consistente percentuale di plastica riciclata, un'iniziativa chiave per la riduzione dei rifiuti e la promozione di un’economia circolare. La realtà guidata da Alfredo Moratti ha inoltre adottato tecnologie innovative per la depurazione delle acque e dei fumi generati durante la produzione, garantendo un minore impatto sulle risorse naturali. Nel 2023 ha rafforzato il suo impegno ecologico attraverso un progetto di riforestazione in collaborazione con la start-up Treebu, piantando 500 alberi di paulownia per compensare le emissioni di CO2 e contribuire al ripristino degli ecosistemi naturali.

Annalaura Lettieri: l’importanza di valorizzare la diversità nelle aziende

Nel panorama aziendale moderno, il valore della leadership femminile e della diversità è diventato sempre più centrale. Annalaura Lettieri, avvocato e manager esperta di operazioni di fusione e acquisizione, diritto societario e mercati finanziari, incarna perfettamente questa evoluzione. Come General Counsel e membro del Consiglio di Amministrazione di Meridie e Atitech, sottolinea come una leadership inclusiva e diversificata sia essenziale per il successo aziendale.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri: la leadership inclusiva

Annalaura Lettieri ha interiorizzato fin da giovanissima l’importanza della valorizzazione delle differenze. In azienda, la manager promuove l’uguaglianza delle opportunità, riconoscendo come la diversità di genere, l’età, il background culturale e professionale possano contribuire ad arricchire il capitale umano e a favorire l’innovazione. Le donne, ha rimarcato, portano una prospettiva unica alla leadership: le loro abilità di ascolto attivo, di problem solving e di gestione delle relazioni contribuiscono infatti alla creazione di un ambiente lavorativo inclusivo, che facilita la crescita e lo sviluppo del personale. Le donne tendono inoltre ad adottare una visione sostenibile a lungo termine, bilanciando il successo aziendale con il benessere dei dipendenti.

Annalaura Lettieri: la diversity come vantaggio competitivo

All’interno di un team di lavoro, la diversity “favorisce la creazione di soluzioni innovative e in grado di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più globale e diversificata – sottolinea l’avvocato Annalaura Lettieri. – La capacità di mettersi nei panni degli altri e di comprendere le diverse prospettive ed esigenze dei clienti è un vantaggio competitivo fondamentale in un mercato sempre più concorrenziale e dinamico”. Secondo la manager, un’organizzazione diversificata non solo stimola la creatività, ma risponde meglio alle esigenze di una clientela sempre più globale. La capacità di comprendere prospettive diverse rende le aziende più adattabili e competitive in un mercato in continua evoluzione. La leadership femminile e la diversità, conclude Annalaura Lettieri, rappresentano non solo un vantaggio competitivo, ma una chiave per costruire un futuro aziendale e sociale più inclusivo, innovativo e prospero.

Intesa Sanpaolo e Carlo Messina: i recenti riconoscimenti di rilievo internazionale, il focus

Carlo Messina: nuovo riconoscimento per Intesa Sanpaolo, al settimo posto tra le prime 100 società al mondo e unica banca italiana nel FTSE Diversity and Inclusion Index - Top 100, l’indice internazionale di FTSE Russell (già Refinitiv).

Carlo Messina

Intesa Sanpaolo: Carlo Messina guida la prima banca al mondo per diversità e inclusione

Dopo che nelle scorse settimane il CEO Carlo Messina e Intesa Sanpaolo si sono posizionati al vertice della classifica di Extel, redatta sulla base dei voti di circa 1.800 investitori istituzionali e analisti finanziari, oggi per l’Istituto arriva un nuovo riconoscimento di rilievo internazionale. Intesa Sanpaolo si è infatti posizionata ai vertici anche nel FTSE Diversity and Inclusion Index - Top 100, l’indice internazionale di FTSE Russell (già Refinitiv) sui 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità. Il Gruppo guidato da Carlo Messina si è classificato al settimo posto a livello globale, qualificandosi però come il primo Gruppo bancario in assoluto e l’unico in Italia. L’analisi prende in considerazione oltre 15.500 aziende quotate in tutto il mondo basandosi su 24 parametri riconducibili a quattro categorie chiave: diversità di genere, inclusione, sviluppo delle persone e controversie.

Extel: Carlo Messina “miglior Chief Executive Officer” in ambito bancario a livello europeo

Il riconoscimento conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo, guidata dal CEO Carlo Messina, nella valorizzazione delle diversità e nella promozione dell’inclusione in quanto componenti essenziali per la crescita: l’Istituto ha lanciato infatti diverse iniziative nell’ottica di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, in grado di accogliere e valorizzare ogni forma di diversità e supportato da un processo di misurazione, valutazione e arricchimento continui dei risultati ottenuti. Intesa Sanpaolo è stata premiata per gli aspetti ESG anche nell’ambito della classifica di Extel che ha intervistato oltre 1800 investitori istituzionali e analisti finanziari: la Banca è risultata prima in Europa per le relazioni con gli investitori istituzionali, gli analisti finanziari e per gli aspetti ESG e Carlo Messinamiglior Chief Executive Officer” per il settimo anno dall’introduzione, nove anni fa, della classifica (negli altri due anni si è classificato al secondo posto). “È motivo di grande soddisfazione e orgoglio ricevere, ancora una volta, riconoscimenti tanto importanti, che testimoniano la leadership di Intesa Sanpaolo in Europa. Questo è stato possibile soprattutto grazie all’impegno di tutte le nostre persone, cui va il mio sentito ringraziamento, a un management team preparato e coeso, a un modello di business unico, ben diversificato e resiliente e a elevati investimenti in tecnologia”, aveva commentato in merito il CEO di Intesa Sanpaolo.

Paolo Gallo: digitalizzazione e sostenibilità, il futuro dell’energia

Nel suo libro “Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità”, Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas dal 2016, riassume la sua visione di leadership e trasformazione per un settore energetico che guarda al futuro.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: innovazione e sostenibilità come pilastri della trasformazione digitale

Nato a Torino nel 1961, Paolo Gallo ha costruito un percorso professionale incentrato sull’innovazione e sulla sostenibilità, principi cardine che hanno caratterizzato il suo lavoro fin dal 1988, quando esordì professionalmente in Fiat Avio S.p.A. Con l’avvento delle nuove tecnologie e la crescente importanza della sostenibilità, il libro dell’Amministratore Delegato rappresenta una guida pratica per dirigere il cambiamento. Diviso in capitoli tematici, ognuno dedicato a un concetto chiave della trasformazione digitale, “Diario di Volo” evidenzia come la digitalizzazione non sia solo un mezzo ma un vero e proprio fondamento per la transizione ecologica. La digitalizzazione, come spiegato da Paolo Gallo, è l’abilitatore della sostenibilità: l’integrazione di sistemi digitali avanzati ha infatti portato Italgas a essere un punto di riferimento globale nella distribuzione di gas naturale, con reti sempre più smart e flessibili.

Paolo Gallo: innovazione digitale e resilienza per una transizione energetica sostenibile

Sotto la guida di Paolo Gallo, Italgas ha implementato progetti innovativi come la modernizzazione delle infrastrutture per il gas naturale attraverso soluzioni digitali avanzate, già in grado di integrare le nuove fonti rinnovabili come biometano e idrogeno. Grazie a un piano di digitalizzazione intensivo, le reti del Gruppo possono oggi rispondere con maggiore elasticità alle richieste energetiche e alle sfide della sostenibilità. Nonostante le difficoltà globali degli ultimi anni, dal Covid-19 al conflitto russo-ucraino, l’approccio promosso dall’AD ha permesso a Italgas di reagire e adattarsi. Come descritto in “Diario di Volo”, questa resilienza è il risultato di una visione lungimirante che ha preparato l’azienda a cogliere le opportunità della transizione energetica. L’opera di Paolo Gallo rappresenta quindi non solo un racconto di esperienze personali, ma un vero e proprio manuale strategico che invita a riflettere sul percorso di trasformazione intrapreso da Italgas e sullo stato attuale del settore energetico.

FS Park e Powy insieme per una mobilità sostenibile: installate altre colonnine di ricarica

FS Park ha collaborato con Powy all’installazione di colonnine di ricarica elettrica presso le aree di sosta della società, aumentando la qualità del servizio e promuovendo la sostenibilità ambientale.

FS Park

FS Park: installate nuove colonnine di ricarica in Lombardia, Piemonte e Liguria

FS Park, società del Polo Urbano che gestisce le aree di sosta per il Gruppo FS, ha installato insieme a Powy, azienda attiva nello sviluppo e nella gestione di infrastrutture di ricarica pubblica per veicoli elettrici, nuove colonnine di ricarica elettrica di ultima generazione presso alcune delle strutture gestite. Oltre a quelle già attivate nelle stazioni di Conegliano, Domodossola, Empoli, Ferrara, Mogliano Veneto, Padova, Novara, Pisa e Treviso, la società ha ampliato il network con nuove installazioni presso le stazioni di Rho e Lodi, per una capacità di ricarica elettrica di 12 auto, e a Torino Porta Susa e Rapallo, per la ricarica di dieci auto. Il totale dei posti auto serviti da ricarica elettrica negli hub strategici di FS Park adesso ammonta quindi a 134. L’installazione della stazione di Porta Susa a Torino, in particolare, assume grande rilevanza. Con l’attivazione di 1 colonnina Fast (con ricarica a corrente continua e una potenza massima di 50 kW), e di 8 colonnine Quick (con ricarica a corrente alternata e potenza massima di 11 kW), gli spazi tra gli stalli, l’illuminazione e la possibilità di pagare con carta, il servizio offerto è anche migliorato in termini di qualità.

I termini dell’accordo tra FS Park e Powy

L’accordo siglato tra FS Park e Powy prevedeva l’installazione di oltre 50 stazioni di ricarica, di diverse potenze, così da soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di veicolo elettrico. “La partnership con Powy – come sottolineato dal Gruppo FS – rappresenta un passo significativo nella missione di FS Park per garantire servizi sempre più di alta qualità e promuovere la sostenibilità ambientale. Per Powy, questo impegno rappresenta un contributo cruciale verso la facilitazione della transizione verso la mobilità elettrica sostenibile, migliorando l'accessibilità e l'efficienza della propria rete di ricarica”. La collaborazione ha ribadito, inoltre, l’impegno della società del Polo Urbano “nell'offrire nuovi punti di accesso nelle stazioni ferroviarie, snodi multimodali cruciali per migliaia di cittadini ogni giorno”. Nelle stazioni operative si sta constatando già un utilizzo positivo da parte dei viaggiatori. Anche il CEO di Powy ha espresso la propria soddisfazione per l’intesa con FS Park. “Insieme a FS Park – ha dichiarato Federico Fea – stiamo favorendo a livello nazionale l'intermodalità sostenibile gomma-ferro-gomma, permettendo ai viaggiatori di ricaricare il proprio veicolo elettrico in maniera efficiente e in totale comodità”.

Gruppo Danieli registra un utile sopra i 240 milioni e conferma l’impegno sulla sostenibilità

Nel bilancio d’esercizio 2023/24, Gruppo Danieli registra un utile di 240,8 milioni di euro e un EBITDA di 391,2 milioni. La crescita è trainata dal settore Plant Making, che contribuisce con un EBITDA di 315,7 milioni di euro.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli chiude l’esercizio 2023/24 con utile di 240,8 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. ha approvato il bilancio annuale relativo all’esercizio 2023/2024, presentando risultati eccellenti nonostante un contesto economico sfidante. Gruppo Danieli ha chiuso con un utile netto di 240,8 milioni di euro e un EBITDA di 391,2 milioni di euro. La solidità della redditività consente di sostenere significativi investimenti in progetti di ricerca e sviluppo, essenziali per mantenere il passo in un settore in continua evoluzione. È soprattutto il settore Plant Making a trainare la crescita del Gruppo, con un EBITDA di 315,7 milioni di euro. Le innovazioni introdotte in questo campo, come il Direct Rolling e il Digimelter, hanno infatti riscosso un grande successo sul mercato internazionale, grazie alla loro capacità di ottimizzare i costi e ridurre le emissioni di CO2.

Gruppo Danieli rinnova l’impegno sulla sostenibilità

L’azienda ha ribadito il proprio impegno in materia di sostenibilità, dichiarando che continuerà ad investire in innovazioni e tecnologie che rendano la produzione sempre più sostenibile, rafforzando al contempo il proprio ruolo di partner tecnologicamente avanzato nel settore metallurgico. Nell’ottica di un futuro a basse emissioni di carbonio, Gruppo Danieli sta progressivamente abbandonando l’uso del carbone per puntare su soluzioni avanzate come l’idrogeno e le energie rinnovabili. Sforzi che si allineano con gli obiettivi stabiliti dalla COP28, la 28° conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Dubai nel 2023. Sulle previsioni per il prossimo anno, invece, il leader siderurgico conta di raggiungere un fatturato tra i 4.000 e i 4.200 milioni di euro, e un EBITDA tra i 380 e i 420 milioni di euro.

Transizione ecologica: Renato Mazzoncini presenta lo studio di TEHA e A2A sul ruolo delle città italiane

Le città italiane rappresentano il fulcro dell’economia italiana e sono protagoniste della transizione ecologica. Lo ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, intervenendo a Cernobbio alla presentazione del rapporto realizzato da con Teha in collaborazione con il Gruppo e con il contributo scientifico di ASvis. Per sostenere la decarbonizzare il Paese e ridurre del 52% le emissioni di CO2 entro il 2050, saranno fondamentali investimenti mirati che hanno al centro i centri urbani.

Renato Mazzoncini (A2A)

Investimenti pubblici e privati per decarbonizzare le città italiane: la visione di Renato Mazzoncini

È un messaggio chiaro quello lanciato da Renato Mazzoncini durante la presentazione dello studio, realizzato da Teha in collaborazione con A2A e ASvis, che evidenzia il potenziale delle città italiane come catalizzatori economici e sociali nel contesto della decarbonizzazione del Paese.  L'obiettivo di ridurre del 52% le emissioni di CO2 delle nostre città entro il 2050 è possibile e lo studio “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” stima in circa 270 miliardi di euro complessivi gli investimenti necessari, pubblici e privati. "Dobbiamo mettere a terra queste risorse in modo sistematico, concentrandoci sulle città, che sono il cuore della nostra economia", ha dichiarato l’Amministratore Delegato alla guida della Life Company. Esse infatti, pur consumando solo il 29% dell'energia nazionale, generano il 60% del PIL del Paese. "Una dimostrazione dell'efficienza intrinseca dei nostri centri urbani, che possono diventare un alleato strategico nella transizione ecologica", ha aggiunto, sottolineando come tecnologie già disponibili quali mobilità elettrica, fotovoltaico e teleriscaldamento saranno centrali in questo percorso.

Renato Mazzoncini: A2A attore chiave della transizione

Anche A2A, ha sottolineato Renato Mazzoncini, si prepara a giocare un ruolo cruciale come partner industriale, contribuendo a mobilitare risorse economiche e tecnologiche per favorire la decarbonizzazione. L’AD ha ricordato il contributo fondamentale per questo percorso da parte dei cittadini, che negli ultimi anni hanno investito risorse proprie in tecnologie come il fotovoltaico e le pompe di calore. Citando il termovalorizzatore di Brescia come esempio di eccellenza e modello industriale esportabile, Renato Mazzoncini ha spiegato che l'85% del calore utilizzato per scaldare le abitazioni proviene da questo impianto che, grazie a un’efficienza di quasi il 100% e il collegamento con la rete di teleriscaldamento permette la riduzione del consumo di gas della città. "Siamo pronti a fare la nostra parte, ma serve un quadro normativo chiaro per garantire investimenti a lungo termine", ha concluso, evidenziando la necessità di una visione strategica condivisa per la transizione energetica del Paese.

Pier Silvio Berlusconi: la crescita di MFE sostenuta dal sistema crossmediale

Grazie all’unione di elementi crossmediali, tra cui televisione, media digitali, radio e cartellonistica, MFE - MEDIAFOREUROPE, Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, riesce a garantire presenza efficace e diversificata a livello italiano e internazionale.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: leadership di MFE - MEDIAFOREUROPE anche negli ascolti tv

Un’azienda italiana attiva sui principali mercati del settore, non oggetto di acquisizione da parte delle multinazionali e, al contrario, leader di un polo europeo specializzato nei media e nella comunicazione. Con questa filosofia si è sviluppato l’ampio sistema crossmediale voluto dal CEO Pier Silvio Berlusconi per MFE - MEDIAFOREUROPE, Gruppo nato ufficialmente nel 2021 che prosegue la lunga esperienza consolidata da Mediaset nel settore, con un grande focus sui contenuti e sulla tecnologia. Progetto che punta anche a migliorare la posizione competitiva dell’Europa nel mercato globale, in virtù di iniziative e programmazione di elevato livello nel settore. A confermarlo, tra le altre cose, anche i dati degli ascolti televisivi: Mediaset conferma infatti in Italia, anche nel primo semestre 2024, un ruolo di leadership nel target commerciale (15-64 anni), sia per quanto riguarda il totale giornata (39,8%), che per il day time (40,3%) e il prime time (38,4%). Su tale target è in particolare Canale5 la prima rete nazionale nella fascia delle 24 ore e del day time. Per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi numeri positivi anche in ambito spagnolo: nelle 24 ore l’offerta televisiva si attesta a una quota del 25,5% sul totale individui e del 28,0% sul target commerciale; nel prime time, invece, 24,9% sul totale individui e 26,9% sul target commerciale, a fronte di un 25,7% e 28,4%, rispettivamente, nel day time.

Pier Silvio Berlusconi: per MFE +6,7% nei ricavi pubblicitari lordi

Sul fronte della raccolta pubblicitaria, come comunicato recentemente dal Gruppo, MFE - MEDIAFOREUROPE ha registrato un notevole incremento nei risultati del primo semestre 2024, nonostante un contesto globale che presenta tuttora tratti di dinamismo, confermando la tendenza positiva di fine 2023. Segnali di netto miglioramento anche in Spagna grazie a un processo di rinnovamento dell’offerta televisiva e digitale iniziato durante l’esercizio precedente. Quanto ai numeri, MFE ha raggiunto 1.434,2 milioni di euro nei ricavi pubblicitari lordi, con un +6,7% rispetto ai 1.343,7 milioni dello stesso periodo nell’anno precedente. Risultato che evidenzia la capacità di innovare in un mercato sempre più competitivo, come sottolineato anche dal CEO Pier Silvio Berlusconi: “MFE è un modello unico in Europa. Grazie alla dimensione internazionale del Gruppo – una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati – e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, anche questo semestre abbiamo ottenuto risultati al di sopra di ogni previsione”. Si pensi, non da ultimo, anche all’andamento in controtendenza rispetto a molte multinazionali del settore, che vede MFE investire in modo importante nelle nuove assunzioni con 250-300 ingressi sotto i 30 anni ogni anno.

MAIRE, Fabrizio Di Amato: innovazione al cuore della transizione energetica

MAIRE, Gruppo attivo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico, sta giocando un ruolo cruciale nella definizione del futuro della chimica verde e della transizione energetica. Il Presidente Fabrizio Di Amato, a margine dell’evento “Out of the Unbox”, ha evidenziato l’importanza di un portafoglio tecnologico all’avanguardia, sottolineando gli investimenti significativi e l’evoluzione delle tecnologie.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: innovazione e transizione energetica

MAIRE è profondamente impegnata nella chimica del futuro, con una particolare attenzione alla transizione energetica. Il Gruppo è orientato verso un modello “low carbon”: rappresenta una sfida che sta affrontando e su cui sta investendo da anni. Il portafoglio tecnologico, ha precisato Fabrizio Di Amato, è ampio e in continua crescita, abbraccia infatti la vasta gamma del mondo dell’idrogeno, dall’idrogeno blu all’idrogeno verde, e persino esplora le potenzialità dell’idrogeno derivato dalla reazione nucleare. Il Presidente ha messo in luce due pilastri fondamentali del Gruppo MAIRE: la capacità di gestire progetti ingegneristici complessi in aree remote e l’espansione del portafoglio di tecnologie.

Fabrizio Di Amato: le strategie di crescita

L’ampio portafoglio di tecnologie ha contribuito in modo significativo ai risultati del Gruppo nel 2023, rappresentando un quarto del totale. Si tratta di due componenti integrate nel piano strategico di MAIRE, che mira a consolidare la posizione di leader nell’innovazione e nella transizione energetica. Oltre al focus sull’aspetto tecnologico, il Gruppo punta anche alla crescita attraverso acquisizioni strategiche e all’integrazione di nuovi talenti. Fabrizio Di Amato ha evidenziato l’importanza di attrarre individui capaci di condividere la visione e i valori di MAIRE: “La capacità di aggregare nuove acquisizioni, ma soprattutto persone che scelgono di essere in MAIRE, ci fa traguardare a un futuro sicuramente migliore e raggiungere quegli obiettivi sfidanti che abbiamo voluto cogliere e che sicuramente raggiungeremo”, ha concluso.

Marzio Perrelli (Sky Italia): “Champions League 2024/2025 una rivoluzione per il calcio europeo”

La Champions League 2024 è iniziata con una rivoluzione epocale e Marzio Perrelli, Executive Vice President di Sky Sport, ha illustrato come il nuovo formato rappresenti un cambiamento decisivo per il calcio europeo. Innovazione, competitività e una copertura senza precedenti sono le chiavi della strategia editoriale portata avanti dal manager per questa nuova edizione.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: i dettagli della nuova edizione della Champions League

Con l’inizio della nuova stagione di Champions League, già segnato dalle prime emozioni e colpi di scena, Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia, ha condiviso le sue riflessioni sull'evoluzione del torneo e sulla copertura offerta da Sky Sport. Durante l’evento di presentazione della competizione europea, tenutosi al Senato Garden di Milano, il manager ha descritto la nuova edizione della Champions League come una "rivoluzione per il calcio europeo", sottolineando l’importanza dell'introduzione delle tre classifiche. Un’innovazione che rappresenta la terza grande svolta nella storia della competizione, dopo la nascita della Coppa dei Campioni nel 1955 e la sua trasformazione in Champions League nel 1992. "Con questo nuovo formato, ogni partita conterà di più e avrà un impatto immediato sulle classifiche", ha detto. La massiccia presenza italiana nelle competizioni europee, con ben otto squadre coinvolte, è un altro segno distintivo di questa stagione. "Il 75-80% dei tifosi italiani avrà la possibilità di tifare per la propria squadra", ha sottolineato. La partecipazione di così tante squadre italiane non solo alzerà il livello di competitività, ma garantirà un forte coinvolgimento emotivo da parte del pubblico: "Non esiste nulla di simile a livello mondiale: i giocatori più forti, le squadre più grandi, e il tifo più appassionato. Siamo pronti a trattare tutto questo con il nostro Sky Touch, prestando la massima attenzione e cura a ogni dettaglio”. Le prime partite hanno già acceso i cuori dei tifosi, che seguiranno con ancora maggiore interesse il proseguimento del torneo. "Ogni partita è una storia a sé, e siamo solo all'inizio di una stagione che promette grandi emozioni".

51 serate UEFA e oltre 500 partite, Marzio Perrelli: programmazione unica in Europa

L’Executive Vice President di Sky Italia ha anche parlato delle sfide tecniche che gli allenatori dovranno affrontare quest’anno. Il nuovo formato richiede una gestione oculata delle risorse, con decisioni cruciali su chi schierare in campionato e in Europa. "La Champions è la competizione più importante e comporta decisioni strategiche difficili", ha commentato Marzio Perrelli. Il numero uno di Sky Sport ha inoltre colto l’occasione per ringraziare il team editoriale e produttivo, che ha lavorato instancabilmente per garantire una copertura di alta qualità. Con 13.000 ore di eventi live e oltre 22 discipline sportive, Sky offre una programmazione unica in Europa. E soprattutto estremamente flessibile nella fruizione dei contenuti, grazie ad opzioni come Sky Go e la possibilità di registrare i programmi, così da adattarsi alle esigenze dei telespettatori. Sono 51 le serate UEFA e oltre 500 le partite previste dall’ambizioso piano editoriale di Sky Sport, che si conferma il punto di riferimento per i tifosi italiani.

Espansione globale e leadership italiana: il percorso di Riva Acciaio

Riva Acciaio rappresenta il cuore pulsante di Gruppo Riva, fondato nei primi anni ‘50 grazie alla visione innovativa di Emilio Riva e suo fratello Adriano. Nell’Italia del dopoguerra, i due imprenditori riconobbero il potenziale di crescita del settore siderurgico, spinti dalla necessità di ricostruzione del Paese e dall’inizio del boom economico che avrebbe caratterizzato quegli anni. L’azienda, inizialmente concentrata sul commercio di rottami ferrosi, ha saputo espandersi con coraggio a livello nazionale e internazionale, diventando in pochi decenni uno dei principali attori nel panorama siderurgico europeo.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: dalla raccolta di rottami alla produzione di acciaio

Nel 1954, pochi anni dopo la fine del conflitto mondiale, nasce la Riva & C. s.a.s., una società dedita alla raccolta e vendita di rottami destinati alle industrie siderurgiche della zona di Brescia. Questo business, pur offrendo ottime opportunità, presentava limiti di crescita. Così, nel 1956, l’azienda decise di fare il grande passo: da fornitore a produttore di acciaio. Fu costruito uno stabilimento siderurgico a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, dotato di un forno elettrico ad arco, all’avanguardia per l’epoca, con una capacità di 25 tonnellate per colata, una dimensione notevolmente superiore rispetto alla media degli impianti italiani del tempo. Grazie a un’intuizione strategica e agli investimenti tecnologici, la produzione di Riva Acciaio nello stabilimento di Caronno Pertusella crebbe in maniera straordinaria: da 30.000 tonnellate nel 1957 a 190.000 tonnellate nel 1962, sostenuta dalla forte domanda legata alla ricostruzione post-bellica.

Riva Acciaio: innovazioni tecnologiche ed espansione internazionale

Negli anni ‘60 l’industria siderurgica italiana si trovò ad affrontare nuove sfide, soprattutto a causa della concorrenza internazionale e dell’evoluzione delle tecnologie. In questo contesto, Riva Acciaio decise di puntare sull’innovazione, introducendo per prima in Italia la colata continua curva a tre linee, una tecnologia rivoluzionaria rispetto agli impianti tradizionali. Il progetto, realizzato in collaborazione con Luigi Danieli e Renzo Colombo, fu un successo. Il 2 giugno 1964 la prima colata continua curva a tre linee entrò in funzione nello stabilimento di Caronno Pertusella, segnando una svolta per la produzione dell’acciaio in Italia. Con il passare del tempo, la necessità di diversificare e crescere ulteriormente portò Riva Acciaio a espandere la propria presenza, sia in Italia che all’estero, attraverso acquisizioni strategiche. Nel gennaio 2023 l’azienda acquisì otto nuovi siti di raccolta e selezione di rottami metallici, consolidando il suo impegno verso l’autosufficienza nella filiera del riciclo dell’acciaio e confermando la sostenibilità come uno dei suoi valori cardine.

Linda Gilli: innovazione e leadership nel settore delle risorse umane

Linda Gilli, Presidente e CEO di INAZ, è una delle figure più influenti nel settore delle risorse umane. Con una carriera costellata di successi, ha guidato l’azienda di famiglia verso una profonda innovazione tecnologica, mantenendo al centro i valori dell’Umanesimo d’impresa. Grazie alla sua leadership, INAZ è oggi un punto di riferimento nel mondo HR, con un’offerta che integra soluzioni digitali all’avanguardia, formazione continua e un forte impegno verso il benessere dei dipendenti.

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Linda Gilli: il percorso imprenditoriale tra tradizione e innovazione

Linda Gilli, una delle figure più influenti del panorama imprenditoriale italiano, nasce a Milano il 1° febbraio 1953. Figlia di Valerio Gilli e Clara Calissano, fondatori di INAZ (Innovazione Aziendale), azienda leader nel settore delle risorse umane, Linda rappresenta un perfetto connubio tra la tradizione familiare e una visione moderna e innovativa del mondo aziendale. Dopo essersi laureata in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano nel 1978, ha iniziato il suo percorso professionale all'interno dell'azienda di famiglia. Il suo approccio al lavoro, caratterizzato da grande dedizione e passione per il settore delle risorse umane, le ha permesso di crescere progressivamente fino a diventare Amministratore Delegato e, successivamente, Presidente di INAZ. Linda Gilli ha promosso con fermezza il concetto di Umanesimo d’impresa, sottolineando che non si dovrebbe pensare soltanto al ricavo e al profitto immediati, ma guardare oltre, al bene comune e sociale, che alla fine coincide anche con il proprio benessere.

Durante la sua carriera, Linda ha guidato INAZ verso una profonda trasformazione tecnologica, sviluppando nuove soluzioni software per la gestione del personale e rafforzando il posizionamento dell'azienda come leader del settore HR. Nel 2019, ha lanciato la INAZ Academy, un'iniziativa che mira a trasmettere il patrimonio di conoscenze dell'azienda, offrendo una formazione specializzata per i professionisti delle risorse umane. Nel 2022, Linda Gilli ha anche introdotto la piattaforma "HExperience", una soluzione innovativa che integra quattro elementi chiave della trasformazione digitale: resilienza, cybersecurity, cloud e sostenibilità. Questo ecosistema collaborativo si affianca al welfare aziendale, garantendo il benessere dei dipendenti e una gestione flessibile delle risorse.

Linda Gilli e l'impegno sociale e accademico

Oltre alla sua attività in INAZ, Linda Gilli ricopre numerosi incarichi nel mondo accademico e sociale, confermando il suo ruolo di leader a tutto tondo. È Consigliere di Amministrazione dell'Università Bicocca, Presidente della Commissione per le Attività di Formazione della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, e fa parte di importanti istituzioni come ISPI e ISVI. Nel 2007, è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro e premiata come Imprenditrice dell’anno dal Comune di Milano. Nel 2022, è stata inserita tra i 100 Top Manager di Forbes Italia, un riconoscimento che sottolinea il suo spirito d'innovazione e la sua capacità di guidare l'azienda verso le sfide del futuro.

Luca Dal Fabbro: sinergie tra multiutility e PMI per salvare le risorse idriche

Durante l’Assemblea Generale di Utilitalia, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren e Vice Presidente Vicario di Utilitalia, ha sottolineato la necessità di un piano di rilancio su vasta scala per le infrastrutture idriche italiane, proponendo quello che lui stesso ha definito un “Piano Marshall per l’acqua”. L’appello si concentra sull’importanza cruciale della risorsa idrica per il futuro economico e produttivo del Paese.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “La vera partita del nostro futuro sarà legata all’acqua”

La vera partita del nostro futuro sarà legata all’acqua, risorsa preziosa da cui dipende il tessuto produttivo del nostro Paese. Le multiutility possono essere le apripista, insieme alle Istituzioni, e promotrici di un Piano Marshall sull’acqua basato su accordi e partnership con le piccole e medie imprese del comparto”, ha sottolineato Luca Dal Fabbro. Il manager ha dunque evidenziato l’urgenza di migliorare l’efficienza delle reti idriche italiane, che attualmente perdono, in media, oltre il 40% dell’acqua a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture. Il piano dovrebbe dunque includere importanti investimenti per ridurre tali perdite e per potenziare il recupero delle acque reflue, un’area in cui Iren si distingue come leader nazionale. Luca Dal Fabbro ha poi posto l’accento sulla necessità di sviluppare partnership tra le grandi multiutility e le imprese idriche locali, in modo da favorire sinergie, innovazione tecnologica e ottimizzazione dei processi.

Luca Dal Fabbro: innovazione e alleanze strategiche per la gestione delle risorse idriche

Luca Dal Fabbro porta un contributo significativo in Utilitalia, non solo come Presidente di Iren, ma anche come promotore di nuove collaborazioni strategiche per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche e delle infrastrutture. Forte di un’esperienza anche internazionale, si è fatto promotore di partnership tra grandi multiutility e imprese idriche locali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle reti, ottimizzare i processi e promuovere l’innovazione tecnologica. Grazie a 400 imprese associate, un valore della produzione di 38,5 miliardi di euro e più di 100.000 dipendenti, Utilitalia rimane un attore centrale nel settore dei servizi pubblici in Italia. Le sfide legate alla gestione dell’acqua e delle infrastrutture rappresentano opportunità chiave per garantire la sostenibilità e la competitività del Paese.

Luca de Meo: il futuro della mobilità passa per le auto leggere e sostenibili

In un intervento pubblicato su “Il Sole 24 Ore”, Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, ha lanciato un appello per una maggiore attenzione al segmento delle auto piccole, fondamentali per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la competitività dell'industria automobilistica europea.

Luca de Meo

Luca de Meo: “Innovazione e dimensioni compatte per una vera transizione”

Vetture ecologiche ma anche più compatte: è il cambiamento che Luca de Meo, Presidente dell'ACEA e CEO di Renault Group, auspica per il futuro della mobilità europea. Puntare sul segmento delle piccole, finora fortemente limitato dalle normative europee, è la giusta direzione per un trasporto veramente sostenibile. In un articolo su “Il Sole 24 Ore”, il manager ha preso spunto dal recente report di Mario Draghi sulla competitività dell'Europa, lanciando un appello per un nuovo modello di mobilità che associ sostenibilità e innovazione tecnologica. Secondo il CEO di Renault Group, la transizione verso veicoli elettrici o ibridi non è quindi sufficiente per ridurre significativamente l’impatto ambientale del trasporto. Ed è dunque cruciale optare per automobili più leggere e di dimensioni contenute. “Se davvero vogliamo ridurre l’impatto del trasporto, non possiamo limitarci a cambiare il tipo di motore. Dobbiamo anche ripensare le dimensioni e il peso dei veicoli che utilizziamo,” ha rimarcato il manager, sottolineando come la scelta rappresenti un passo essenziale verso una mobilità più green.

Sforzo comune per rilanciare il segmento: l’appello di Luca de Meo

C’è un motivo se finora le Case automobilistiche hanno diminuito l’attenzione verso il segmento delle auto compatte. Ed è presto detto: le regolamentazioni europee rendono sempre più difficile produrle in modo profittevole, sostiene Luca de Meo. Il risultato? Una drastica riduzione dell’offerta e un aumento del 60% dei prezzi d’ingresso per i nuovi modelli nel corso dell'ultimo decennio. Tale fenomeno, ha spiegato, ha portato alla delocalizzazione della produzione verso Paesi come quelli del Mediterraneo meridionale e dell'Est Europa, provocando un calo significativo della produzione di automobili in Francia, Italia e Spagna. Il CEO di Renault Group non poteva quindi che accogliere positivamente una delle proposte chiave di Draghi: la necessità di una maggiore collaborazione tra il mondo della ricerca, i regolatori e gli attori economici per definire standard tecnologici europei unificati. "Per competere globalmente, l'Europa ha bisogno di più investimenti in innovazione, di una strategia industriale solida e di una semplificazione delle normative," ha ribadito Luca de Meo, allineandosi alle richieste formulate nel rapporto di Draghi. L’appello del Presidente dei costruttori europei è chiaro: solo attraverso una stretta collaborazione tra le diverse forze economiche e istituzionali, l'industria automobilistica potrà mantenere la sua rilevanza sullo scenario internazionale. Per farlo, però, sarà necessario sviluppare tecnologie che siano non solo sostenibili, ma anche accessibili e in grado di rispondere alle esigenze del mercato.

Atitech scommette sugli hangar di Olbia: la visione di Gianni Lettieri

Atitech, sotto la guida del Presidente Gianni Lettieri, ha recentemente siglato un accordo strategico con Alisarda Real Estate S.r.l. per la gestione degli hangar Avio1 e Avio2 presso l’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Atitech rinnova gli hangar di Olbia

Il recente accordo, che avrà una durata di dieci anni, prevede la ristrutturazione degli spazi per accogliere sei baie dedicate alla manutenzione di base e due per la ristrutturazione degli interni, con un particolare focus sui jet privati. L’obiettivo di Atitech, ha spiegato Gianni Lettieri, è quello di riportare in Italia un servizio di manutenzione aeronautica completo, un settore che ha subito una contrazione a causa della crescente attenzione verso i trasporti aerei nazionali e della competizione da parte di aziende europee simili. L’espansione in Sardegna rappresenta quindi un passo cruciale per l’azienda, che intende colmare le lacune attuali nella manutenzione e nell’allestimento di business jet nel nostro Paese.

Gianni Lettieri: l’apertura dell’aeroporto di Salerno come opportunità di sviluppo

Gianni Lettieri ha inoltre accolto con favore l’apertura, avvenuta l’11 luglio scorso, dell’aeroporto di Salerno, vedendola come un’importante opportunità per lo sviluppo non solo della città ma dell’intera regione. Il Presidente ha sottolineato gli accordi già in essere con compagnie aeree europee e ha espresso la necessità di un secondo aeroporto in Campania per supportare una crescita sostenibile e migliorare la connettività. Con il recente accordo, Atitech non solo mira a rafforzare la propria posizione nel mercato della manutenzione aerea, ma anche a contribuire significativamente allo sviluppo economico della Sardegna e della Campania.

Gianpiero Strisciuglio a Innotrans 2024: “Innovazione e sviluppo parte del know-how di RFI”

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI Gianpiero Strisciuglio è volato a Berlino per presenziare a Innotrans, la fiera internazionale per la tecnologia dei trasporti che si tiene ogni due anni nella città tedesca. In una breve intervista rilasciata a margine dell’evento, il manager ha parlato del ruolo dell’innovazione e dello sviluppo all’interno del Gruppo.

Gianpiero Strisciuglio

Gianpiero Strisciuglio: innovazione e sviluppo sono parte del know-how di RFI

L’innovazione e lo sviluppo giocano un ruolo fondamentale nella strategia di Rete Ferroviaria Italiana. Gianpiero Strisciuglio, AD e DG della società Capogruppo del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, lo ha sottolineato nel corso di Innotrans 2024. “Fanno parte del know-how di Rete Ferroviaria Italiana e del nostro piano di sviluppo – ha affermato il manager – e in esso trovano concretezza. Abbiamo presentato prodotti innovativi, riconosciuti e apprezzati dal mercato internazionale, anche dai nostri colleghi a livello extraeuropeo. Si tratta di progetti molto concreti che hanno l’ambizione di migliorare le attività core di Rete Ferroviaria Italiana”. Sulle aree di maggior interesse, il manager ha evidenziato che la società è focalizzata soprattutto sulla diagnostica e sulla manutenzione, con particolare attenzione sulla diagnostica predittiva. “A Berlino abbiamo portato modelli già in fase prototipale avanzata e la fase successiva sarà quella di industrializzazione. Siamo quindi molto contenti di partecipare a questo importante appuntamento, che rappresenta anche un’occasione di confronto con i colleghi a livello internazionale”, ha poi aggiunto Gianpiero Strisciuglio.

Gianpiero Strisciuglio: “Tutte le infrastrutture sono importanti”

Con cantieri aperti da nord a sud, RFI sta lavorando per rendere l’Italia più connessa: dalla direttrice Adriatica alle opere di collegamento della Puglia e di tutto il Mezzogiorno, ma anche la Brescia-Verona-Padova e il Passante di Firenze, così come tante altre. A beneficare degli interventi di Rete Ferroviaria Italiana non saranno solo alcune aree del Paese. “Il lavoro – ha evidenziato Gianpiero Strisciuglioè esteso a tutta la rete, perché il livello di qualità del servizio, lo sviluppo delle infrastrutture e il miglioramento delle stazioni sono i nostri tre pilastri. L'azienda si concentra su tutto il nostro network, tenendo conto delle diverse caratteristiche e peculiarità dei territori”. L’AD e DG ha quindi ribadito con chiarezza: “Siamo capillari e per noi tutte le infrastrutture sono importanti”. Infine, ha voluto mettere in luce, ancora una volta, la grande attenzione della società per “lo sviluppo delle progettazioni e la gestione delle infrastrutture in chiave di sostenibilità”.

Mario Putin e l’espansione di Serenissima Ristorazione: da piccola impresa a leader del settore

La storia di Serenissima Ristorazione e Mario Putin inizia quasi per caso, quando l’imprenditore, proprietario di un capannone affittato all’azienda, entra in contatto con quella che all’epoca era una piccola realtà del settore della ristorazione collettiva. Dopo aver acquisito il controllo della società, ha avviato un profondo processo di trasformazione, portandola a diventare uno dei principali protagonisti del panorama della ristorazione italiana. Oggi, sotto la sua leadership, l’azienda continua a crescere in modo costante.

Serenissima Ristorazione, fondata da Mario Putin

Mario Putin: dall’industria della ceramica alla leadership nella ristorazione collettiva

Mario Putin, nato nel 1949 nella provincia di Vicenza, sviluppa le sue prime competenze imprenditoriali in Spagna, lavorando presso l’azienda “Automatismo para ceramica”, specializzata nel settore ceramico. Al suo rientro in Italia, insieme al fratello Franco, assume un ruolo chiave in IPIAC - Impianti Putin Installazioni Automatiche e Costruzioni, ma è la sua decisione di acquisire Serenissima Ristorazione a segnare un cambio radicale. Nel 1986, infatti, ottiene la maggioranza delle azioni dell’azienda di ristorazione per recuperare crediti derivanti dall’affitto del capannone. Fin dall’inizio, Mario Putin introduce un nuovo modello di gestione aziendale, puntando su qualità, artigianalità ed efficienza dei servizi. Grazie a una visione chiara e a un approccio innovativo, Serenissima Ristorazione riesce non solo a superare le difficoltà economiche, ma anche ad emergere come uno dei principali attori nel mercato della ristorazione collettiva.

Mario Putin: una leadership consolidata nel tempo

È il 1996 quando Mario Putin decide di lasciare IPIAC per concentrarsi completamente su Serenissima Ristorazione. Insieme alle decisioni strategiche che hanno segnato la crescita dell’azienda, la diversificazione dei servizi offerti ha giocato un ruolo fondamentale, permettendo alla realtà di espandersi e rafforzare la propria posizione di leadership nel settore. Grazie alla capacità di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, l’azienda ha continuato a crescere, diventando un punto di riferimento nel settore della ristorazione collettiva in Italia.

Star Italia: un’eccellenza nella ristrutturazione dei bagni dal 2016

Cura per il cliente, flessibilità, attenta scelta dei materiali e valorizzazione dei giovani sono gli elementi che hanno reso Star Italia un autentico punto di riferimento nel settore della ristrutturazione dei bagni.

Star Italia

Star Italia: una storia di successo nel settore della ristrutturazione bagni

Fondata a Ferrara nel 2016, Star Italia si è affermata come leader nel settore delle ristrutturazioni edili, con un focus particolare sulla ristrutturazione dei bagni e sulla conversione di vasche in docce. La sua mission si fonda sull’integrazione tra tecnologia, design e attenzione alla sostenibilità, con l’obiettivo di creare spazi sicuri, accessibili e di qualità per i propri clienti. In pochi anni, ha consolidato la propria presenza su tutto il territorio nazionale, estendendo la gamma dei servizi offerti anche all’installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. La società si distingue per un approccio fortemente orientato al cliente, seguendo ogni fase della ristrutturazione: dalla scelta dei materiali alla gestione della documentazione, fino alla realizzazione e smaltimento dei rifiuti, offrendo un servizio completo e personalizzato. Oltre alla qualità dei materiali impiegati, uno dei punti di forza è l’assistenza post-vendita, che garantisce ai clienti il massimo supporto anche dopo la conclusione dei lavori. Questa attenzione verso il cliente ha permesso a Star Italia di conquistare una posizione di primo piano nel settore, con circa 70 dipendenti e una rete di 150 agenti distribuiti in tutta Italia. La valorizzazione del capitale umano è un’altra caratteristica distintiva della società, che vede nella sua squadra un alto tasso di giovani e una forte presenza femminile, con un organico costituito all’85% da donne.

L’impegno di Star Italia in ambito sostenibile

Star Italia è inoltre impegnata in modo significativo nell’integrazione dei principi ESG (Environmental, Social, and Governance) in tutte le sue operazioni. Sul fronte ambientale, ha adottato una serie di pratiche sostenibili che spaziano dall’uso di auto elettriche per gli spostamenti interni all’impiego di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia, fino all’eliminazione delle comunicazioni cartacee e alla raccolta differenziata in tutti i suoi uffici. La nuova sede operativa di Comacchio, alimentata ad energia green e dotata di colonnine per la ricarica di auto elettriche, è un ulteriore esempio di impegno pratico verso la sostenibilità. Star Italia è attiva anche in ambito sociale attraverso la promozione di numerosi progetti legati al welfare, tra cui la collaborazione con il FAI - Fondo per l’ambiente italiano ETS e il programma “Star con te”, a supporto dei cittadini in difficoltà. Inoltre, la società sponsorizza diverse squadre sportive locali, sviluppando dunque un forte legame con i territori in cui opera. Questo impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale ha portato l’impresa a ricevere numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso “Le Fonti Awards 2023” e il premio “100 Top Products and Service” di Class Editori, a conferma del suo prestigio nel panorama nazionale.

Health Italia: ricavi a +8,4% nei primi sei mesi del 2024

Health Italia, società attiva nel mercato della sanità integrativa e specializzata in soluzioni per il benessere di famiglie e dipendenti di aziende, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi netti pari a 19,3 milioni di euro, in aumento dell’8,4%. La posizione finanziaria netta è migliorata, confermando l'approccio strategico dell'azienda nel rafforzare il proprio posizionamento.

Health Italia

Health Italia cresce nel primo semestre del 2024

Il Consiglio di Amministrazione di Health Italia ha approvato lo scorso 20 settembre la relazione finanziaria del primo semestre di quest’anno. La società leader nel settore della sanità integrativa e dell’offerta di soluzioni per il welfare e il benessere di famiglie e dipendenti di aziende ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con ricavi netti a 19,3 milioni di euro, in crescita dell’8,4% rispetto ai 17,8 milioni di euro dell’esercizio precedente. A registrare un incremento del 26,1% è invece l’EBITDA, che ammonta a 4,1 milioni di euro, con l’EBITDA Margin che si attesta al 21,4% dei ricavi netti. L’utile registrato è di 1,5 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta riporta un significativo miglioramento rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, con 3,9 milioni di euro in decremento rispetto ai precedenti 6,4 milioni. A contribuire al raggiungimento di tali risultati è stata la strategia di Health Italia, finalizzata proprio a rafforzare il posizionamento dell’azienda nel mercato della sanità integrativa attraverso un focus maggiore dell’attività anche grazie al percorso di razionalizzazione societaria, allo scopo di consolidare le proprie traiettorie di sviluppo concentrando gran parte delle risorse sulle attività core.

Il commento dell’AD di Health Italia Livia Foglia: “Soddisfatti dei risultati conseguiti

Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti nel primo semestre del 2024, che hanno visto una crescita significativa dei principali indicatori economici e finanziari rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente – ha dichiarato Livia Foglia, AD di Health ItaliaQuesto successo è il risultato di una strategia ben pianificata, focalizzata sull'ottimizzazione delle risorse e sul rafforzamento delle nostre attività principali. Tale razionalizzazione non solo ha migliorato le nostre performance, ma ci ha permesso, anche, di sfruttare le opportunità offerte da un mercato della sanità integrativa e del welfare in forte espansione”. L’AD prosegue sottolineando la capacità dell’azienda di rispondere efficacemente alle “crescenti esigenze” del settore grazie alla sua pluriennale esperienza e alle tante soluzioni innovative offerte, come i servizi di Telemedicina. “La nostra strategia non si limita a rispondere alle tendenze del mercato, ma cerca attivamente di trasformare il tradizionale approccio ‘cura del malato’ in un modello moderno e proattivo di ‘prevenzione e benessere’ – ha aggiunto la manager – Siamo impegnati nello sviluppo di soluzioni integrate e nell’espansione dei servizi di welfare aziendale, mirando a soddisfare le esigenze del mercato e a garantire una crescita sostenibile. Questo approccio ci consente di affrontare le sfide del settore con fiducia e di consolidare la nostra posizione di leadership, con costante attenzione alla sostenibilità”.

Marco Domizio: la responsabilità sociale in Ares Ambiente mostrata nel Bilancio SA8000

Fondata da Marco Nicola Domizio, Ares Ambiente conferma il suo impegno nella responsabilità sociale d’impresa continuando a realizzare il suo Bilancio SA8000, lo strumento con cui l’azienda comunica in maniera trasparente agli stakeholder e a tutta la comunità.

Marco Domizio

Marco Domizio: monitoraggio e certificazione, le chiavi di un miglioramento continuo

Ares Ambiente, l’azienda fondata nel 2008 da Marco Nicola Domizio, continua a dimostrare il suo impegno a favore della sostenibilità, con il suo orientamento al miglioramento costante delle prestazioni. La società adotta un approccio proattivo, sottoponendosi a verifiche da parte di organismi terzi che certificano la conformità alle normative vigenti e la capacità di soddisfare appieno le esigenze dei clienti. Un impegno che va al di là della necessità di garantire la conformità legale e che è la manifestazione concreta della volontà di mantenere elevati standard di qualità, così come un approccio etico nei confronti di clienti e fornitori. Attraverso il Bilancio SA8000, Ares Ambiente comunica in modo trasparente le proprie attività e valori legati alla responsabilità sociale d’impresa, fornendo ai vari stakeholder informazioni chiare sulle prestazioni aziendali. Tale forma di comunicazione permette di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con la comunità, potenziando la reputazione e la credibilità dell'azienda stessa.

Marco Nicola Domizio: le politiche sostenibili e la formazione continua in Ares Ambiente

All’interno di Ares Ambiente assume un ruolo fondamentale la dichiarazione ambientale, mirata a informare la comunità locale e gli stakeholder sui programmi e gli obiettivi legati all’ambiente. La società fondata da Marco Domizio non si limita a ottemperare alle normative, ma si impegna attivamente nella promozione di pratiche sostenibili che contribuiscono alla costruzione di un futuro più responsabile. La politica interna è progettata per garantire l'eccellenza dei servizi offerti, attraverso una chiara suddivisione di compiti e responsabilità, nonché l'adozione di processi e pratiche definite. Notevole è infine l’importanza data alla formazione continua dei propri collaboratori, ritenuta cruciale sia per il raggiungimento degli obiettivi aziendali che per la creazione di un ambiente di lavoro etico e responsabile.

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