Pasqualino Monti: guida strategica per il futuro di ENAV

Pasqualino Monti, Chief Executive Officer di ENAV, è al centro di una strategia di crescita sostenibile e innovazione nel settore del trasporto aereo. Con una carriera che spazia dalla logistica portuale alla gestione del traffico aereo, Monti continua a guidare ENAV verso nuovi traguardi.

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La visione di crescita di Pasqualino Monti in ENAV

Pasqualino Monti, figura di spicco nel settore dei trasporti e della logistica, ha dimostrato una leadership notevole come Amministratore Delegato di ENAV. Dal 2023, sotto la sua guida, ENAV ha sperimentato una crescita significativa, consolidando la propria posizione nel mercato internazionale del trasporto aereo. Monti ha saputo valorizzare il core business dell'azienda, introducendo nuovi servizi e rafforzando l'offerta complessiva, con risultati economici che hanno consentito la distribuzione di un dividendo record. Questa strategia ha gettato le basi per un futuro sostenibile, con un Piano triennale (2024-2026) che mira a potenziare ulteriormente l'azienda e a garantirne la competitività in un settore in rapida evoluzione.

Monti ha inoltre posto un forte accento sull'innovazione e sulla sostenibilità come cardini del suo operato. La sua visione strategica si fonda su una combinazione di tecnologia avanzata e pratiche sostenibili, volte a migliorare l'efficienza operativa di ENAV e a ridurre l'impatto ambientale. Questa attenzione all'innovazione continua a rendere ENAV un esempio di eccellenza nel settore, posizionandola come un leader nel trasporto aereo civile.

Innovazione e leadership nel settore dei trasporti

La carriera di Pasqualino Monti riflette una vasta esperienza e una profonda conoscenza del settore dei trasporti e della logistica. Nato a Ischia, Monti ha seguito una traiettoria professionale influenzata dalla sua passione per il mare e le infrastrutture portuali, ereditata dal padre. Dopo aver completato gli studi in Scienze Statistiche ed Economiche e un master in Banking and Finance, ha ricoperto ruoli chiave nel settore portuale italiano, culminando nella presidenza dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. In queste posizioni, Monti ha acquisito competenze strategiche che ha applicato con successo nella sua attuale gestione di ENAV.

Sotto la sua direzione, ENAV non solo ha ottenuto risultati finanziari positivi, ma ha anche sviluppato un forte impegno verso la responsabilità ambientale e il progresso tecnologico. Monti è attivamente coinvolto nella formazione delle future generazioni di leader, grazie ai suoi ruoli accademici come Professore a contratto e Membro del Consiglio di Amministrazione di diverse istituzioni. Il suo recente riconoscimento con il “CEOforLIFE Award” per la categoria "Environment", inoltre, riflette il suo continuo impegno per lo sviluppo sostenibile e la responsabilità ambientale nel settore dei trasporti.

Paolo Gallo presenta l’innovativo Smart Meter Nimbus di Italgas

L’AD Paolo Gallo ha parlato delle strategie di Italgas per la transizione ecologica, evidenziando come l'adozione di tecnologie avanzate, quali l'intelligenza artificiale e il nuovo Smart Meter Nimbus, rivoluzionerà la gestione dell’energia abilitando l'uso di risorse rinnovabili.

Paolo Gallo

Paolo Gallo intervistato da Nicola Saldutti per RCS Academy

L’AD di Italgas Paolo Gallo è stato protagonista di un’intervista nell’ambito della quarta edizione del business talk “Fonti Alternative e Climate Change” organizzato da RCS Academy. Rispondendo ai quesiti del giornalista Nicola Saldutti, il manager ha illustrato nel dettaglio i piani del Gruppo per promuovere la transizione energetica nel settore del gas, a partire dalla presentazione di un nuovo dispositivo tecnologico: lo Smart Meter Nimbus, contatore progettato per superare le limitazioni dei dispositivi precedenti, grazie a un design pensato per accogliere anche gas diversi dal metano, come il biometano e l'idrogeno, con una capacità di misurazione avanzata per miscele di idrogeno superiori al 20%. Non solo questo perfezionerà la gestione del flusso del gas, ma incorporerà anche tecnologie di comunicazione avanzate, mantenendosi costantemente online per fornire dati in tempo reale. Il contatore è inoltre dotato di funzioni di rilevamento sismico che permettono di interrompere automaticamente il flusso di gas in caso di terremoto, migliorando così la sicurezza della rete.

Digitalizzazione e decarbonizzazione: i due capisaldi della strategia di Paolo Gallo per Italgas

Paolo Gallo ha sottolineato come Italgas stia affrontando la transizione ecologica attraverso una strategia che combina innovazione, digitalizzazione e un approccio pragmatico alla gestione delle risorse. La rete del Gruppo, definita dal manager come un “corpo vivente”, è ormai interamente digitale, consentendo un monitoraggio da remoto e in tempo reale che migliora non solo la sicurezza, ma anche l'efficienza operativa. L'infrastruttura digitale di Italgas permette infatti di raccogliere e analizzare una quantità enorme di dati, utilizzati tanto per ottimizzare le operazioni quotidiane quanto per implementare una manutenzione predittiva, consentendo una notevole riduzione degli sprechi e un’ottimizzazione dei costi. Paolo Gallo ha parlato nel dettaglio del caso della trasformazione della rete a Olbia, da GPL a gas metano, che rappresenta un esempio concreto di come Italgas stia promuovendo la transizione energetica. Grazie all'integrazione del biometano, Olbia “potrà dirsi che avrà emissioni di CO2 pari a zero”. Italgas si sta anche preparando ad utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare ulteriormente la gestione dei dati raccolti, esplorando nuove frontiere dell’utilizzo delle nuove tecnologie al servizio della sostenibilità.

Giuseppina Di Foggia illustra il ruolo di Terna nell’esecuzione del Piano Mattei

Terna punta a rafforzare l’interscambio energetico tra le Regioni Italiane, investendo anche sulla rete elettrica romana, oltre che a potenziare i collegamenti tra Italia e l’estero, in particolar modo con la Tunisia: l’AD Giuseppina Di Foggia ha illustrato le iniziative dell’operatore energetico in queste direzioni.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: l’impegno di Terna per la Capitale

Nell'ambito di un evento intitolato ‘L’Italia si trasforma - una sfida Capitale’, organizzato dal quotidiano Il Messaggero, l’AD di Terna Giuseppina Di Foggia ha sottolineato come la società abbia in programma investimenti significativi per l’area metropolitana di Roma. Nei prossimi cinque anni, Terna prevede di investire 500 milioni di euro per migliorare e ampliare l'infrastruttura elettrica locale, effettuando anche la rimozione di 120 km di linee aeree situate in prossimità del centro urbano, e costruendo 45 km di nuove connessioni, più della metà delle quali sarà interrata per ridurre l'impatto ambientale. Nuovi interventi che contribuiranno non solo a modernizzare la rete, ma anche a migliorare la qualità della vita dei cittadini, riducendo l'impatto visivo e ambientale delle strutture esistenti.

I progetti internazionali di Terna illustrati da Giuseppina Di Foggia

Oltre a queste importanti operazioni sul suolo nazionale, Giuseppina Di Foggia ha messo in luce anche il ruolo cruciale di Terna nel contesto internazionale, in particolare attraverso il progetto di interconnessione energetica tra l'Italia e la Tunisia. Questo ambizioso progetto, realizzato in collaborazione con STEG, controparte tunisina di Terna, segna un duplice traguardo storico: sarà la prima interconnessione a collegare il Continente africano con quello europeo; inoltre, la Commissione Europea ha concesso un finanziamento di 307 milioni di euro per la sua realizzazione, nonostante la Tunisia non sia un Paese membro dell'Unione Europea.

Giuseppina Di Foggia ha anche evidenziato come questo progetto rappresenti un passo avanti fondamentale nella cooperazione energetica internazionale e nella creazione di un mercato energetico più integrato tra Europa e Nord Africa, sottolineando quindi il respiro internazionale delle iniziative di Terna.

Luca Dal Fabbro: la tutela delle risorse idriche nel Piano Strategico di Iren

L’Italia potrebbe facilmente disporre di tutta l’acqua necessaria per le sue esigenze agricole, industriali e civili, se attuasse una politica efficiente di recupero delle acque reflue e raccolta delle acque piovane, oltre a risolvere l’annoso problema delle perdite idriche: lo ha dichiarato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, sottolineando la necessità di investimenti ambiziosi che possano garantire la sicurezza idrica del Paese.

Luca Dal Fabbro

La strategia di Iren per il recupero di acque illustrata dal Presidente Luca Dal Fabbro

Le condutture idriche italiane perdono fino al 60% dell’acqua che trasportano: è il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro a rivelare il dato preoccupante, enfatizzando come sia necessario un piano strutturato per creare un sistema idrico più efficiente e sostenibile, in grado di allontanare lo spettro della siccità. Il manager ha rivelato come Iren stia già investendo notevoli risorse per affrontare le criticità legate al tema delle risorse idriche: il nuovo Piano Strategico del Gruppo prevede infatti di utilizzare circa 3 miliardi di euro per ottimizzare le tubature esistenti e implementare nuove pratiche virtuose. Fondamentale, secondo Luca Dal Fabbro, valorizzare l’importante risorsa costituita dalle acque piovane: “Noi disperdiamo il 90% delle gocce d'acqua che cadono sul territorio. Raccoglierla in invasi è cruciale, c'è da fare un grosso progetto nazionale di invasi, di cui noi siamo grandi sostenitori, come Iren”. Ma è anche importante rigenerare le cosiddette acque reflue, ossia i residui delle risorse idriche impiegate nell’agricoltura o nell’industria. Il Presidente di Iren ha posto l’accento su una potenziale risorsa: se si valorizzassero le acque reflue, il settore agricolo avrebbe già soddisfatto quasi un terzo del proprio fabbisogno idrico.

L’appello di Luca Dal Fabbro: “Necessario un PNRR dell’acqua per il futuro del Paese”

Luca Dal Fabbro ha riconosciuto che questo genere di misure richiederebbero senz’altro costi molto ingenti. Tuttavia, la posta in gioco è alta: il futuro del Paese e delle sue nuove generazioni. “L'acqua è una grande opportunità per questo Paese. È un'opportunità non divisiva, perché serve a tutti. Sarà costoso farlo? Forse sì, ma è un grandissimo investimento per il futuro, per i nostri figli e i nostri nipoti”, ha commentato il Presidente di Iren. È necessario, dunque, che le istituzioni si mettano nell’ordine di idee di sostenere il rinnovamento del sistema idrico con vigore e convinzione: “Acqua è la parola d'ordine per i prossimi anni. Ci vorrà un PNRR, un piano Marshall sull'acqua, e credo che su questo il Governo debba lavorare”.

Alessandro Benetton riflette sul futuro della AI: il post LinkedIn

Alessandro Benetton: “L'AI è già tra noi e la sua evoluzione è inarrestabile. La domanda che dobbiamo porci è come vogliamo utilizzarla”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: riflessioni sull’Intelligenza Artificiale

I rischi e le opportunità dell’Intelligenza Artificiale: ne scrive su LinkedIn Alessandro Benetton prendendo spunto da “Il Visconte Cibernetico”. L’opera a cura di Andrea Prencipe e Massimo Sideri è “un’analisi di come le tensioni tra gli opposti descritte da Calvino nelle sue Lezioni Americane e rappresentate dal Visconte Dimezzato ci possano aiutare a comprendere i rischi e le potenzialità dell’AI”. Nello scenario che ne emerge in molti intravedono un avvertimento sui rischi legati all’Intelligenza Artificiale: “Ciò che colpisce del Visconte Cibernetico è che ci mostra una realtà distopica, in cui il potere dell'intelligenza artificiale diventa incontrollabile, evidenziando le conseguenze di una gestione errata. Eppure, il progresso - quello buono - non si ferma. L'AI è già tra noi e la sua evoluzione è inarrestabile. La domanda che dobbiamo porci è come vogliamo utilizzarla”, spiega Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: “La scelta è nostra, oggi più che mai”

L’Intelligenza Artificiale è uno strumento potente, ricorda Alessandro Benetton: “Può potenziare le nostre capacità e rendere il mondo un posto migliore”. Purchè la si utilizzi in questa ottica: “Possiamo infatti scegliere di vedere questa tecnologia come un'opportunità, un modo per migliorare la vita e risolvere problemi complessi”. La strada da seguire per Alessandro Benetton è quella dell’integrazione consapevole: “Comprendere i rischi è fondamentale, ma non deve paralizzarci. Dobbiamo adottare un approccio proattivo, regolamentare l’uso dell'AI e promuovere un'etica dell'innovazione. Possiamo scegliere di costruire un mondo in cui l'intelligenza artificiale e l’intelligenza umana collaborano, creando valore per tutti. La scelta è nostra, oggi più che mai”.

Riva Acciaio: un pilastro della siderurgia italiana

Riva Acciaio rappresenta una delle più importanti realtà siderurgiche italiane, parte integrante del Gruppo Riva, uno dei principali operatori europei nel settore dell’acciaio. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, l’azienda ha costruito una solida reputazione nel corso di oltre sei decenni, diventando un leader nella produzione di prodotti lunghi e acciai di alta qualità. Grazie a continui investimenti in innovazione e sostenibilità, ha contribuito a rivoluzionare il settore siderurgico italiano, introducendo importanti innovazioni tecnologiche.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: innovazione e tradizione nei siti di Caronno Pertusella e Lesegno

Riva Acciaio gestisce diversi siti produttivi in Italia, ciascuno dei quali rappresenta un elemento chiave nella catena produttiva dell’azienda. Questi stabilimenti sono dotati di tecnologie avanzate e sono il risultato di decenni di investimenti volti a migliorare l’efficienza produttiva, la qualità del prodotto e l’impatto ambientale. Lo stabilimento di Caronno Pertusella (VA) rappresenta il cuore storico del Gruppo, dove ha avuto inizio l’avventura imprenditoriale di Emilio Riva. Costruito in tempi record e inaugurato nel 1957, è stato il primo in Italia a introdurre la colata continua curva a tre linee. Oggi, lo stabilimento si distingue per la produzione di acciai speciali, billette e blumi, destinati a settori ad alta tecnologia come la produzione di macchine movimento terra, il settore minerario, l’energia e l’automotive. Oltre a essere un importante polo produttivo, quello di Lesegno ospita il laboratorio di ricerca e sviluppo di Riva Acciaio, dotato del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”. Il laboratorio, cuore tecnologico del Gruppo, è in grado di simulare l’intero ciclo di lavorazione dell’acciaio e condurre analisi su campioni di metallo in scala ridotta. Lesegno si distingue per la capacità di testare e sviluppare nuovi prodotti siderurgici, senza dover ricorrere alle colate industriali, garantendo così innovazione continua e miglioramento della qualità.

Riva Acciaio e la triade di stabilimenti in Valle Camonica

Situato in Valle Camonica, quello di Malegno è il più antico dei tre stabilimenti del Gruppo in questa area, con una lunga tradizione nella lavorazione del ferro. Acquisito da Riva Acciaio negli anni ‘90, è specializzato nella produzione di tondo trafilato, pelato e rettificato in acciai per cementazione e bonifica, destinati a diversi settori, tra cui l’automotive. Grazie alle numerose certificazioni, tra cui UNI EN ISO 9001, ISO 14001 e IATF 16949, Malegno garantisce elevati standard di qualità, sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro. L’impianto di Cerveno, acquisito nel 1983, ha visto una crescita significativa della capacità produttiva grazie agli investimenti in nuove tecnologie. Cerveno è specializzato nella produzione di laminati lunghi di qualità, utilizzati prevalentemente nei settori dello stampaggio, della trafilatura e dell’automotive. Parte del Gruppo dal 1995, lo stabilimento di Sellero completa il cluster produttivo di Riva Acciaio in Valle Camonica. Dotato di un laminatoio per la produzione di profili in acciaio e di un’avanzata torneria cilindri, ha beneficiato di importanti investimenti che hanno raddoppiato la capacità produttiva. Oggi, questo sito è un punto di riferimento per la produzione di profili in acciaio e laminati a caldo. L’impegno dell’azienda verso l’innovazione e la sostenibilità è evidente in tutti i suoi stabilimenti. Ogni sito è dotato di laboratori avanzati che garantiscono non solo la qualità dei prodotti, ma anche il rispetto per l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori. Questo approccio integrato ha permesso a Riva Acciaio di mantenere la sua posizione di leadership nel mercato dell’acciaio, continuando a innovare e a crescere in un settore altamente competitivo.

Tecnicaer Engineering: un’eccellenza italiana nella progettazione di opere pubbliche

Attraverso l’integrazione di numerose competenze e campi di sapere e tecnologie avanguardistiche, Tecnicaer Engineering garantisce che le infrastrutture pubbliche siano progettate nel modo più efficiente possibile.

Tecnicaer Engineering

Tecnicaer Engineering: servizi di progettazione d’eccellenza per le opere pubbliche

Fondata nel 2004 ad Aosta, Tecnicaer Engineering è rapidamente emersa come una delle principali società italiane nel campo della progettazione integrata, costruendo una solida reputazione a livello nazionale e internazionale. Operando dalle proprie sedi a Milano, Torino e Firenze, la società gestisce la realizzazione di progetti pubblici in ogni fase, garantendo che strutture sanitarie, scuole, università ed edifici pubblici siano organizzati in modo efficiente e facilmente utilizzabile tanto dagli utenti quanto dal personale.

Avvalendosi di una collaborazione interdisciplinare tra diversi specialisti (ingegneri, architetti, designer, esperti di settore), Tecnicaer promuove un approccio olistico e integrato all’organizzazione degli ambienti, che permette alla società di adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun progetto.  

I punti di forza di Tecnicaer Engineering: impegno sostenibile e metodologie innovative

Un aspetto distintivo della mission Tecnicaer Engineering risiede nel suo impegno verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione tecnologica. La società, in qualità di membro fondatore del Green Building Council, ha adottato protocolli rigorosi come LEED, ITACA e BREAM, che garantiscono il fatto che le sue opere non solo rispettino, ma superino gli standard di sostenibilità ambientale. L'approccio green di Tecnicaer Engineering non si limita alla fase progettuale, ma si estende, attraverso servizi avanzati di Project Financing e Facilities Management, anche alla gestione e manutenzione delle opere realizzate, garantendo dunque una caratterizzazione sostenibile a lungo termine.

Per garantire una progettazione d’eccellenza, Tecnicaer Engineering si avvale di risorse tecnologiche all'avanguardia, gestendo i progetti attraverso Building Information Modeling (BIM), sistema che consente di effettuare un controllo preciso e integrato in tutte le fasi del progetto. Un’innovazione che garantisce non solo una notevole efficienza operativa, ma anche una significativa riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione.

Ares Ambiente e la gestione sostenibile dei rifiuti

Fondata nel 2008 da Marco Domizio, Ares Ambiente opera in stretta conformità con il Regolamento Europeo (CE) n. 1013/2006 e la Convenzione di Basilea, dimostrando un impegno costante verso pratiche ambientali responsabili e innovative. Nel panorama globale sempre più focalizzato sulla sostenibilità ambientale, l’azienda si distingue come esempio nella gestione e nell’esportazione sostenibile dei rifiuti, pericolosi e non pericolosi.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: l’eccellenza nella gestione dei rifiuti

Ares Ambiente non si limita a rispettare le normative vigenti, ma si pone come modello nel settore della gestione dei rifiuti. Attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia e processi ottimizzati, l’azienda contribuisce attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti esportati. Questo impegno verso l’innovazione e la sostenibilità ha permesso al Gruppo di emergere come un leader di settore, offrendo un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare efficienza operativa e responsabilità ambientale. Grazie a una gestione meticolosa dei processi di esportazione, Ares Ambiente fornisce soluzioni concrete alle sfide della sostenibilità. L’azienda garantisce la tracciabilità completa dei rifiuti, dall’origine alla destinazione finale, assicurando che ogni fase sia conforme alle normative vigenti.

Ares Ambiente: attività e partnership internazionali

L’approccio adottato da Ares Ambiente non solo promuove la sicurezza e l’efficienza nel recupero dei rifiuti, ma incoraggia anche l’adozione di pratiche sostenibili che contribuiscono alla tutela dell’ambiente. Il successo del Gruppo nella gestione dell’esportazione dei rifiuti deriva dalla sua elevata specializzazione e dalle solide partnership con impianti di smaltimento esteri. Le complesse procedure di notifica e organizzazione dei movimenti dei rifiuti richiedono infatti competenze tecniche avanzate e una profonda conoscenza delle normative internazionali. Collaborando con centri di smaltimento esteri, Ares Ambiente è quindi in grado di offrire soluzioni efficaci alle necessità di smaltimento delle realtà produttive italiane.

Gianni Lettieri: un imprenditore di successo impegnato nel rilancio del Mezzogiorno

Grazie alla sua vision e al suo intuito strategico, Gianni Lettieri ha ottenuto notevoli successi imprenditoriali in diversi settori; ne è una prova la quotazione in borsa della investmenent company Meridie S.p.A. L'imprenditore continua a mantenere un forte legame con il Mezzogiorno, di cui promuove la crescita economica attraverso iniziative benefiche.

Gianni Lettieri

Il successo di Gianni Lettieri nel settore tessile

Nato a Napoli nel 1956, Gianni Lettieri ha conseguito il diploma di geometra. Successivamente si è iscritto alla facoltà di Economia Aziendale ed ha avviato il proprio percorso professionale occupandosi degli aspetti commerciali per un’azienda di La Spezia. La sua carriera imprenditoriale ha incontrato una svolta significativa nel 1979, dopo la fondazione di uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti a Monza e Casandrino. Questa mossa strategica ha segnato l'inizio di un percorso che lo ha portato a creare la prima società europea specializzata nella produzione di tessuto denim-ring, grazie al quale si è affermato sui mercati internazionali ed ha ottenuto un successo particolarmente importante negli Stati Uniti. Successivamente, il suo intuito strategico ha portato alla nascita della Raymond Calitri India, la prima azienda di produzione di tessuto denim in India, joint venture avviata in collaborazione con il Gruppo indiano Raymond nel 1995.

La fondazione di Meridie S.p.a. e l’impegno sociale di Gianni Lettieri

Nel 2007, Gianni Lettieri ha fondato Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia a essere quotata in Borsa, fondando in seguito MEDSOLAR S.p.A., società attiva nel settore delle energie rinnovabili. L’imprenditore ha ulteriormente espanso le proprie attività acquisendo Atitech S.p.A., leader nella manutenzione di aeromobili. Sotto la sua guida, Meridie è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano, in particolare in virtù del suo forte focus sulla sostenibilità e sull’innovazione.

Gianni Lettieri ha anche avuto un ruolo attivo in diverse associazioni industriali, contribuendo a promuovere il progresso economico del Mezzogiorno e a sostenere l'imprenditoria giovanile. Inoltre, è stato un promotore di numerose iniziative contro la criminalità organizzata, supportando anche il “patto per la legalità” volto a contrastare le estorsioni e il pizzo mafioso.

Pier Silvio Berlusconi alla “Serata con la stampa”: il punto su MFE, la crescita e i prossimi obiettivi

Un’azienda italiana può essere finalmente il motore di un'iniziativa di grande portata: la vision di Pier Silvio Berlusconi su MFE, i traguardi raggiunti e i prossimi obiettivi.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, il valore internazionale del progetto

Pier Silvio Berlusconi lo ha ricordato anche lo scorso 16 luglio nel corso della “Serata con la stampa” durante la quale sono stati presentati i Palinsesti 2024/25: essere “un’azienda italiana non preda delle multinazionali, ma alla guida di un grande polo europeo con al centro la televisione generalista free to air” è l’obiettivo che Mediaset si pone per il prossimo futuro. Parole che sembrano richiamare quanto si leggeva lo scorso febbraio in un articolo dedicato a MFE su “Les Echos”, una delle testate francesi più autorevoli a livello internazionale su tematiche di carattere economico-finanziario: “I mercati ci credono e, per una volta, un’azienda italiana può essere il motore di un progetto del genere e non la sua preda”. Nelle scorse settimane un riconoscimento importante è arrivato anche da JP Morgan che, evidenziando il valore del progetto portato avanti da Pier Silvio Berlusconi e la fiducia dettata anche dalle favorevoli prospettive di crescita nel mercato della raccolta pubblicitaria, ha innalzato il rating a "Overweight" da "Neutral" senza escludere ulteriori incrementi.  Oltre a “Les Echos” negli scorsi mesi anche “Augsburger Allgemeine” e “Financial Times” hanno evidenziato la crescita di MFE in diversi articoli.

Pier Silvio Berlusconi: la crescita di MFE nei risultati 2019-2023, gli highlights

Nel corso della “Serata con la stampa”, Pier Silvio Berlusconi ha illustrato gli highlights dei risultati 2019-2023 di MFE. Tra i dati più rilevanti il miglioramento della produzione finanziaria netta (-350 milioni di euro, -33%), la generazione di utili pari a 940 milioni di euro (anche in considerazione del periodo Covid), la distribuzione di dividendi a tutti gli azionisti per 755 milioni di euro e, nonostante il difficile quadro socio-economico dei cinque anni, un piano di assunzioni di oltre 250-300 nuovi professionisti, soprattutto giovani, senza alcun calo occupazionale e da portare avanti nel 2024-2025: “Per un’azienda editoriale puntare sui talenti e sui giovani è il migliore degli investimenti sul futuro” ha dichiarato in merito il CEO. “Abbiamo già fatto molto, abbiamo poco fa consolidato la nostra televisione spagnola, siamo cresciuti al 30% del primo gruppo televisivo in Germania. Diciamo che l’augurio, la speranza, il progetto a cui lavoriamo è quello di creare il primo vero broadcaster europeo che abbia un’impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet” ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi. E i numeri sembrano confermarlo: “La nostra televisione è diventata anche digitale, i prodotti che facciamo oggi girano benissimo su tutti i device. Contattiamo ogni settimana 95 milioni di persone. Ovviamente sono contatti lordi, perché è un numero più grande della popolazione italiana, ma siamo gli unici, anche in questo caso, più delle multinazionali del web”.

Umberto Lebruto: il futuro della mobilità urbana di Roma

Umberto Lebruto è al centro di una serie di progetti chiave per la trasformazione della mobilità urbana di Roma, in vista del Giubileo 2025. Questi interventi mirano a creare una città più accessibile e sostenibile, migliorando la qualità della vita per residenti e visitatori.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto supervisiona i lavori di restyling a Roma Termini

L’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, sta giocando un ruolo cruciale nella supervisione dei lavori di restyling di Piazza dei Cinquecento, presso la stazione di Roma Termini, in vista del Giubileo 2025, mirando a migliorare la qualità della vita urbana, ottimizzando l’accessibilità e integrando l'area con il sistema di trasporti urbani. Durante un sopralluogo recente, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, accompagnato da importanti figure istituzionali tra cui Lebruto, ha valutato l'avanzamento dei lavori che dovrebbero completarsi entro il 2026.

Il progetto prevede una riorganizzazione degli spazi urbani per promuovere la mobilità sostenibile e migliorare la sicurezza della zona. A tal proposito la riqualificazione di Piazza dei Cinquecento rappresenta una straordinaria occasione per trasformare uno dei principali snodi della rete di trasporto pubblico romana. Infatti, questo intervento si inserisce in un piano più ampio che coinvolge anche la modernizzazione del nodo di Tiburtina e il completamento dell’anello ferroviario cittadino, migliorando i collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino e altre aree strategiche della capitale.

Umberto Lebruto e il futuro della mobilità urbana di Roma

Oltre alla riqualificazione di Piazza dei Cinquecento, Umberto Lebruto è direttamente coinvolto nella gestione di diversi cantieri nel centro di Roma, tutti orientati a preparare la città per l’afflusso di milioni di pellegrini attesi per il Giubileo del 2025. Tra gli altri interventi significativi, sono previsti lavori di ammodernamento delle stazioni di Fiumicino Aeroporto, Roma Termini, Roma San Pietro e altre, per migliorare ulteriormente la rete di trasporto pubblico della capitale.

La visione di Lebruto non si limita alla semplice ristrutturazione, ma punta a creare un sistema di trasporto integrato che favorisca la mobilità sostenibile, sia pedonale che ciclabile. Di fatto, per FS Sistemi Urbani e il Gruppo FS l'obiettivo è trasformare Roma in una città moderna ed efficiente, pronta ad accogliere milioni di pellegrini con uno stile che rispecchi la grandezza della capitale.

Pietro Labriola: presente e futuro di TIM, l’editoriale dell’AD

Sostenibilità del settore, andamento del mercato nazionale e vision per TIM: questi alcuni dei punti trattati da Pietro Labriola, Amministratore Delegato del Gruppo, in un recente editoriale pubblicato su “Il Sole 24 Ore”.

 Pietro Labriola

Pietro Labriola: necessarie azioni regolatorie UE per garantire investimenti futuri

“Voltare pagina” e concentrarsi sul futuro del settore e sulle sfide della digitalizzazione. Guarda verso tale direzione l’invito rivolto da Pietro Labriola in un recente editoriale pubblicato su “Il Sole 24 Ore”, occasione per fare il punto sulla situazione di un comparto che, sia a livello nazionale che europeo, continua a manifestare necessità di rinnovamento anche attraverso un’auspicabile nuova cornice normativa. Lo evidenzia l’AD nell’intervento: “Basta leggere la recente lettera congiunta delle Telco europee inviate alla Commissione Europea con una esplicita richiesta di cambio delle regole”, osserva, aggiungendo come, “con la cornice normativa attuale, gli investimenti futuri siano a rischio e come siano necessarie azioni regolatorie per garantire che siano sostenibili”. Guardando anche all’ambito nazionale, “in Italia il mercato è saturo e nessuno va bene”, specifica Pietro Labriola, con una “situazione difficile sia nel mercato Retail delle Tlc che in quello Wholesale”. Ulteriore riflessione, inoltre, sul fatto che il contesto europeo si riflette “anche negli andamenti borsistici e le Telco ormai sono un ambito in cui gli investitori sono molto cauti per usare un eufemismo”: si guarda così “positivamente alle ipotesi di consolidamento, evidenziando però che con le ultime due Commissioni Europee ci sia stato un disallineamento fra politiche industriali e concorrenziali”. Se così non fosse, al contrario, risulterebbe “a rischio la costruzione delle infrastrutture necessarie per la digitalizzazione del Paese”, rimarca l’AD nell’intervento.

Pietro Labriola: TIM, l’operazione di cessione della rete fissa a KKR

Pietro Labriola si è inoltre soffermato sulla situazione attuale in TIM, evidenziando la centralità di un sostanziale abbattimento del debito: in caso contrario, il Gruppo “non avrebbe avuto prospettive e rischiava un deterioramento pericoloso della propria situazione. Infatti è sufficiente ricordare che soltanto 10 anni fa l’Ebitda valeva più del doppio e con questo trend il risultato finale è facile da prevedere”. Quali opzioni industriali sul tavolo? Secondo l’AD, “per abbattere il debito erano possibili solo due strade: un aumento di capitale o la vendita di asset. Il percorso che abbiamo perseguito, come sapete, è stato il secondo, con la vendita della rete”. Pietro Labriola prosegue con alcuni numeri relativi alla cessione della rete TIM a KKR: quanto paga il Gruppo per l’uso della rete fissa? “Si fa gran rumore su questa ricostruzione suggestiva che noi paghiamo 2 miliardi di euro l’anno a KKR e che in 10 anni loro si ripagheranno l’investimento fatto”, analizza l’AD nell’editoriale, puntualizzando come “questi 2 fantomatici miliardi” siano in realtà composti da circa 700 milioni quali costi che TIM avrebbe comunque pagato a terze parti anche mantenendo la rete. Così il reale costo per l’affitto della rete “scende a 1,3 miliardi di euro”, ma va considerato inoltre che “per effetto della cessione avremo anche un miliardo di costi del personale in meno, oltre a una riduzione di 800 milioni euro di interessi sul debito e a meno costi di leasing”. Quanto avrebbe dovuto investire TIM se avesse mantenuto la rete? “10 miliardi di euro nei prossimi 5 anni”, specifica Pietro Labriola, lasciando un messaggio a conclusione dell’editoriale: “Forse è arrivata l’ora di voltare pagina, lasciandoci alle spalle polemiche sterili e di pensare al futuro del nostro settore, della digitalizzazione del Paese e della nostra Azienda”.

Gian Maria Mossa: Banca Generali, focus sui numeri della raccolta di luglio

Gian Maria Mossa: la raccolta di luglio di Banca Generali ha evidenziato un’ulteriore conferma del miglioramento in atto da qualche mese della composizione di prodotto, con un deciso incremento delle soluzioni gestite quadruplicate rispetto al luglio 2023 a 254 milioni (1,1 miliardi da inizio anno, +52% a/a).

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Banca Generali, raccolta netta e soluzioni gestite in crescita anche a luglio

L’AD Gian Maria Mossa, in merito ai numeri della raccolta di luglio presentati da Banca Generali, ha sottolineato come sia stato “un altro mese solido nella consistenza dei flussi e con crescente qualità nel mix, a conferma dell’esaustività della gamma di soluzioni di investimento e attenzione dei nostri banker ad un’accurata diversificazione”. L’Istituto guidato da Gian Maria Mossa ha realizzato a luglio una raccolta netta di 408 milioni di euro, portando il valore da inizio anno a 4 miliardi (+9% a/a): il dato tiene conto delle uscite per scadenze fiscali pari a 226 milioni nel mese (+27% a/a), in netto aumento rispetto al luglio dello scorso anno. Numeri che evidenziano il miglioramento in atto da diversi mesi della composizione di prodotto, con un considerevole incremento delle soluzioni gestite quadruplicate rispetto al luglio 2023 a 254 milioni di euro (1,1 miliardi da inizio anno, +52% a/a). Il mese ha visto inoltre il ritorno in positivo della raccolta assicurativa con 34 milioni di euro supportati in particolare dalla domanda di contenitori assicurativi: rispetto al miliardo di deflussi del 2023, Banca Generali nel 2024 annovera un attivo di 81 milioni.

Banca Generali: il valore della performance di luglio nelle parole dell’AD Gian Maria Mossa

L’innovazione nella rosa delle nostre gestioni presentata pochi mesi fa, ha commentato l’AD Gian Maria Mossa, “sta trovando sempre più riscontro come si evince dall’accelerazione nei fondi di casa”. Per quanto i contenitori finanziari  si confermino ancora una volta la soluzione più richiesta con 197 milioni nel mese (914 milioni da inizio anno, +154% a/a), il risultato dei fondi di casa si mantiene positivo anche a luglio con 69 milioni di nuova raccolta nel mese (499 milioni da inizio anno, +30% a/a) in controtendenza rispetto ai fondi di terzi. Da inizio anno complessivamente i prodotti di casa hanno raccolto 1,4 miliardi di euro (+90% a/a), a conferma di quanto rimarcato dall’AD di Banca Generali. L’incertezza sul quadro economico e monetario delle ultime settimane, ha spiegato Gian Maria Mossa, si riflette “in una rinnovata volatilità sui mercati cui stiamo rispondendo al meglio assicurando ancora più vicinanza alle famiglie e alle imprese che seguiamo nelle scelte strategiche più rilevanti”. La forza della domanda e l’attenzione “che ci arriva da molti consulenti d’esperienza” portano Banca Generali a “guardare con fiducia ai prossimi mesi dove contiamo di raggiungere gli ambiziosi traguardi prefissati”.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset Infinity, nei numeri in crescita il successo della piattaforma

Pier Silvio Berlusconi: “La TV generalista è e sarà sempre il core business di Mediaset, cambiano solo le modalità di fruizione dei prodotti audiovisivi”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset Infinity, oltre 20 milioni di utenti registrati e circa un milione di abbonati

Pier Silvio Berlusconi ne ha sottolineato il valore anche lo scorso 16 luglio in occasione della serata di presentazione dei Palinsesti Mediaset 2024/25. Mediaset Infinity, come riporta anche “Italia Oggi” in un articolo dello scorso 30 luglio dedicato alle strategie digital, ha oggi oltre 20 milioni di utenti registrati e circa un milione di abbonati. Il quotidiano punta l’attenzione anche sulla “immensa banca dati che viene utilizzata dalla concessionaria pubblicitaria Publitalia per creare campagne crossmediali molto profilate sulle esigenze di ciascun cliente”: d’altronde se fino a qualche tempo fa le aziende pianificavano solo una campagna di spot in TV, ora invece “la gran parte dei clienti utilizza campagne crossmediali sfruttando 4-5 mezzi in contemporanea”. I numeri raggiunti da Mediaset Infinity, come ha sottolineato anche Pier Silvio Berlusconi recentemente, sono il risultato di un intenso lavoro svolto sia sui contenuti, come testimoniano i numerosi prodotti originali lanciati in questi mesi, che sui linguaggi, con programmi strutturati in maniera diversa per la messa in onda sui canali lineari e sulla piattaforma.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset Infinity, l’impatto sulla Total Audience  

Infinity è uno dei pilastri del Sistema Crossmediale Mediaset. Ma, come ripete spesso Pier Silvio Berlusconi, la TV generalista “è e sarà sempre il core business di Mediaset, cambiano solo le modalità di fruizione dei prodotti audiovisivi”. Parole che indicano come Mediaset abbia deciso di puntare sempre più fortemente sui consumi dei propri contenuti attraverso i device digitali. E al giorno d’oggi, nell’epoca della Total Audience, le visualizzazioni su Infinity hanno un peso molto rilevante nel complesso degli ascolti Mediaset. L’articolo di “Italia Oggi” riporta qualche dato: “L’ultima edizione estiva di Temptation Island, grazie al consumo in digitale, ha dato ascolti incrementali del 30%; per Amici vale il 13% in più; il +10% per le Iene; addirittura il +58% per la fiction Viola come il mare 2. E dal 2019 a oggi nelle 24 ore il digitale ha dato a Mediaset un aumento complessivo di ascolti del 3,4% sul totale individui”. Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi è stato tra i primissimi a spingere sulla clippizzazione dei programmi, come sottolinea l’articolo: “Al momento, fatta 100 la torta degli ascolti aggiuntivi live+vod (video on demand) dalle piattaforme che si fanno rilevare da Auditel, Mediaset ha intercettato il 40% di quegli ascolti aggiuntivi. WB Discovery, giusto per fare un esempio, solo il 3,1%”. Ma per quanto siano importanti gli stream, a contare maggiormente in termini pubblicitari è il tempo speso nel consumo di prodotti televisivi su device digitali: “Nel periodo gennaio-giugno 2024 Mediaset è il primo editore digitale per tempo speso, con il 47% di quota di mercato, rispetto al 41% di RAI”.

Sabrina De Filippis: intesa tra TerAlp (Polo Logistica) e Kuenz per Milano Smistamento

“Soluzioni sempre più efficienti e sostenibili in un’ottica di integrazione del trasporto merci”: così Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, sull’accordo siglato tra TerAlp (Polo Logistica del Gruppo FS) e Kuenz per la fornitura di sei gru elettriche a portale da installare nel terminal intermodale di Milano Smistamento.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: con i terminal nuovo sviluppo della logistica in Italia ed Europa

Un valore complessivo di circa 31 milioni di euro per una delle maggiori commesse di gru intermodali in Europa. A tanto ammonta il valore dell’accordo stipulato tra TerAlp, appartenente al Polo Logistica del Gruppo FS e partecipata da Mercitalia Logistics e Hupac, insieme all’azienda austriaca Kuenz: l’obiettivo è implementare il nuovo terminal intermodale di Milano Smistamento con sei gru elettriche a portale. La stipula del contratto è avvenuta alla presenza di Sabrina De Filippis (AD di Mercitalia Logistics), Leonardo Rainiero (AD di TerAlp), David Moosbrugger (Managing Director di Kuenz Gmbh), Bernhard Kunz (Presidente TerAlp e Consigliere di Hupac), Günter Bischof (Chief Executive Officer di Kuenz Gmbh) e Matteo Tosi (AD di Kuenz Italia S.r.l.). Il Polo Logistica del Gruppo FS mette così a segno un nuovo passo per potenziare il traffico merci su ferro a livello nazionale e internazionale.

Sabrina De Filippis: focus sui dettagli della partnership

Il progetto per Milano Smistamento si inserisce nel più ampio piano di investimenti del Polo Logistica, con società capofila Mercitalia Logistics guidata dall’AD Sabrina De Filippis. Lo scopo è realizzare terminal intermodali tecnologicamente avanzati in grado di rispondere alle future esigenze del trasporto. “I terminal rappresentano un asset importante per lo sviluppo della logistica in Italia e in Europa. La cerniera essenziale per favorire l’intermodalità e offrire soluzioni sempre più efficienti e sostenibili in un’ottica di integrazione del trasporto merci”, così l’AD Sabrina De Filippis che ha evidenziato la strategia in atto per il Polo Logistica: “Investimenti per oltre 350 milioni dedicati allo sviluppo terminalistico e oggi abbiamo posto un ulteriore tassello concreto dell’implementazione del piano investimenti. Il terminal di Milano rappresenterà un hub strategico per potenziare le connessioni con la rete Ten-t europea, a supporto delle economie del territorio”. Nello specifico, il terminal coprirà un’area di circa 240.000 metri quadrati e sarà dotato di moderne attrezzature per i più elevati standard di efficienza e sicurezza. Con un investimento complessivo pari a circa 115 milioni di euro, sostenuto dal Governo Svizzero, il terminal potrà gestire fino a 22 coppie di treni al giorno, movimentando circa 395.000 Unità di Trasporto Intermodale (UTI) annualmente. L’apertura è prevista per fasi a partire dal 2026.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, i nuovi palinsesti e i progetti futuri nell’intervista al CEO

“TV Sorrisi e Canzoni”, la TV del futuro nell’intervista a Pier Silvio Berlusconi: “La generalista godrà di ottima salute se sarà sempre accesa, calda, coinvolgente, nazionale e quanto più possibile in diretta”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi su “TV Sorrisi e Canzoni”: l’intervista al CEO di Mediaset

Pier Silvio Berlusconi racconta “la mia nuova Mediaset” su “TV Sorrisi e Canzoni”: a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti Mediaset 2024/25, il CEO di MFE conquista la copertina del settimanale. “La nostra TV sa parlare a tutti”, spiega nell’intervista. Lo confermano anche i numerosi titoli in palinsesto: prodotti amati dal pubblico che ritornano con nuove edizioni ma anche interessanti novità e investimenti importanti nella fiction. Resta al centro la voglia di innovare, di “creare il futuro”. È la stessa vision che ha portato Pier Silvio Berlusconi a dare vita a MFE: per la prima volta un’azienda italiana non diventa preda delle multinazionali ma si pone alla guida di un polo europeo con al centro la televisione generalista free to air. E sempre su questa linea è stato implementato “questo grande sistema di comunicazione che chiamiamo cross-mediale, che parte dalla forza della televisione, si espande sul digitale, sul web, arriva alla radio, alla cartellonistica digitale e oggi dà ai nostri clienti pubblicitari un’efficacia davvero unica in Italia e in Europa. Pensate che raggiungiamo ogni settimana il 96% della popolazione italiana”.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset alla guida di un polo europeo con al centro la televisione generalista free to air

Il sistema crossmediale Mediaset, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, è in continua evoluzione: anno dopo anno diventa sempre più integrato, all’avanguardia e multinazionale con la TV free to air che è e resterà al centro del business in tutti i Paesi. E in questa direzione si inseriscono anche le iniziative che puntano a far dialogare la TV lineare con l’on demand e il web: dopo i risultati ottenuti con la fiction “Viola come il mare 2” che “ci ha dato soddisfazione sia negli ascolti sia nei ricavi pubblicitari”, a metà ottobre anche “La Talpa” arriverà “con un’edizione diversa e sperimentale” trasmessa prima su Mediaset Infinity per approdare poi sulla rete ammiraglia: “Una scelta coraggiosa che potrebbe avere degli impatti sugli ascolti di Canale 5 ma crediamo sia un segno di modernità”. Innovare però sempre facendo leva su basi solide, così come deve fare una società quotata in Borsa. E i numeri che registra MFE, come riporta anche “TV Sorrisi e Canzoni”, lo consentono: nel quinquennio 2019-2023 “abbiamo migliorato la nostra posizione finanziaria netta di 350 mio di euro per il 33% del totale, generato utili pari a 940 milioni di euro l’anno, distribuito dividendi a tutti gli azionisti per 755 milioni”. Tutto questo senza ridurre l’occupazione, anzi “abbiamo cercato di crescere: c’è stato tanto ricambio e dal 2023 abbiamo lanciato un programma che prevede 250-300 nuovi ingressi l’anno di under 30, stiamo provando a fare la stessa cosa quest’anno e nel 2025”. Puntare su giovani talenti per il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi è “in assoluto il miglior investimento sullo sviluppo e per il futuro”.

Euroristorazione: eccellenza e innovazione nel servizio di ristorazione collettiva

Dalla sua fondazione nel 1996 a Vicenza, Euroristorazione si è distinta nel panorama della ristorazione collettiva per la sua ineguagliabile passione, professionalità e flessibilità. Con quasi 30 anni di esperienza nel settore, l’azienda ha conquistato la fiducia dei clienti grazie alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti.

Euroristorazione

Euroristorazione: crescita ed espansione

Dagli esordi con 70 dipendenti e 2 centri cottura, Euroristorazione ha visto una crescita esponenziale, arrivando nel 2023 a contare su 3.300 dipendenti e 17 centri cottura in tutta Italia. Questo sviluppo è stato guidato dalla volontà di essere presenti in nuovi mercati e di garantire una rete di assistenza capillare, sia in zone densamente popolate sia in realtà più periferiche. L’approccio del Gruppo si basa sull’innovazione continua e sul rigido controllo della qualità delle materie prime. Investimenti costanti in tecnologia hanno permesso all’azienda di migliorare costantemente i propri processi, mantenendo sempre al centro dell’attenzione il “fattore umano”. I collaboratori sono considerati da Euroristorazione il vero patrimonio aziendale, rappresentando la spina dorsale dell’intera organizzazione.

Euroristorazione: le soluzioni personalizzate

L’organizzazione di Euroristorazione è suddivisa in tre divisioni specializzate che operano in diversi segmenti di mercato, garantendo ai clienti soluzioni su misura e un servizio completo ed efficiente. La divisione aziendale fornisce menu personalizzati per soddisfare le esigenze di piccole e grandi aziende, enti privati e comunità religiose. La divisione scolastica offre, invece, pasti sani ed equilibrati che rispettano le Linee Guida Nazionali e Regionali, contribuendo all’ambiente educativo delle scuole. La divisione sanitaria risponde infine con cura alle esigenze alimentari in contesti delicati come ospedali, strutture di ricovero e assistenza domiciliare. Guardando al futuro, Euroristorazione si impegna a mantenere i suoi elevati standard di qualità, innovazione e attenzione alle persone. Continuerà a espandersi, rispondendo alle nuove sfide del mercato con la stessa passione e dedizione che hanno caratterizzato il suo percorso fin dall’inizio.

Gruppo Danieli supporta la decarbonizzazione in Svezia: la collaborazione con SSAB

SSAB, società siderurgica leader della Svezia, ha commissionato a Gruppo Danieli la realizzazione di un impianto siderurgico interamente elettrico, basato sulla tecnologia Q-One.

Gruppo Danieli

SSAB sceglie gli impianti sostenibili di Gruppo Danieli

SSAB, principale produttore di acciaio della Scandinavia, ha avviato un ambizioso progetto di decarbonizzazione attraverso la conversione dei suoi impianti a ciclo integrato in impianti elettrici, scegliendo Gruppo Danieli, leader mondiale nella produzione di impianti siderurgici all'avanguardia, come partner privilegiato. Il nuovo impianto di Lulea, che sarà operativo dal 2028, rappresenta un tassello fondamentale di questo processo. La commissione include la costruzione di un'acciaieria composta da due forni elettrici ad arco di ultima generazione alimentati dal sistema Q-One, tecnologia avanguardistica brevettata da Gruppo Danieli che garantisce prestazioni ottimali e riduzione dei consumi energetici. Tale impianto utilizzerà rottame e una miscela di spugna di ferro priva di combustibili fossili, assicurando, una volta a regime, una riduzione del 7% delle emissioni totali di CO2 dell’intera Svezia.

Alberto Perin, Responsabile della divisione Plant Engineering di Gruppo Danieli, soddisfatto per la collaborazione con SSAB

Alberto Perin, Responsabile di Danieli Plant Engineering (divisione di Gruppo Danieli che si occupa della vendita di impianti completi), ha espresso orgoglio e soddisfazione per il successo della partnership, commentando: “Una commessa di grande rilevanza tecnologica che testimonia la fiducia di SSAB nelle migliori tecnologie della Danieli per realizzare la conversione green del Gruppo svedese.” Il manager ha poi ricordato come il compianto Presidente Benedetti avesse già sottolineato l’importanza di questo accordo: “Quella della decarbonizzazione è una sfida epocale per SSAB e siamo orgogliosi di collaborare a questo progetto, che lo stesso Presidente Benedetti considerava a fortissima valenza strategica per il nostro Gruppo”. Il nuovo impianto costruito a Lulea rappresenta dunque un esempio concreto di come la ricerca e l’innovazione possano contribuire alla transizione energetica aumentando, al tempo stesso, l’efficienza e la qualità produttiva.

Dario Lo Bosco: la valorizzazione dei giovani nel progetto della FS Academy

Sotto la guida del Presidente Dario Lo Bosco, RFI ha lanciato l’innovativa Academy & Technical Methodologies, istituto di formazione che contribuirà a educare i manager, ingegneri e tecnici che sosterranno la crescita del settore ferroviario italiano nei prossimi decenni.

Dario Lo Bosco

Dario Lo Bosco evidenzia il contributo di RFI nella formazione di alto livello

Un progetto innovativo e ambizioso che mira a promuovere la ricerca scientifica e tecnologica nel campo della mobilità integrata: questa è l’Academy & Technical Methodologies di RFI, recentemente presentata dal Presidente Dario Lo Bosco. L’istituto costituirà un nuovo polo dell’alta formazione nell’ambito della mobilità integrata: una scommessa da 55 miliardi di euro, che costituisce, secondo il manager, anche un significativo contributo di RFI nel contrasto contro il fenomeno della “fuga di cervelli” promuovendo l’occupazione. “Mai più emigrazione dell'intelligenza italiana ma piuttosto attrazione dei talenti anche dall'estero. Questo è il nuovo impegno di Ferrovie dello Stato italiane, del ministro Salvini e del governo Meloni”, ha dichiarato Dario Lo Bosco.

L’eccellenza dell’Academy di RFI illustrata da Dario Lo Bosco

Secondo le anticipazioni di Dario Lo Bosco, l’Academy non solo promuoverà una formazione interna per i dipendenti del Gruppo, ma si rivolgerà anche alle svariate figure professionali del settore ferroviario e a tutte le categorie specializzate attraverso accordi con università italiane ed estere. Saranno inoltre lanciati Master specializzanti su diversi ambiti ingegneristici, tecnici e giuridico-economici, con un'attenzione particolare verso nuovi sistemi tecnologici. La qualità dell’insegnamento sarà garantita dall’assoluta eccellenza del personale: l’Academy, del resto, rappresenta, secondo il Presidente, “un consesso delle migliori intelligenze e dei top manager del Paese e delle istituzioni che lavorano assieme sinergicamente con la contaminazione dei saperi per la nazione”.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset disegna il futuro, il valore del “grande sistema crossmediale”

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset ha costruito “un sistema crossmediale unico in Italia e in Europa, sempre più integrato, all’avanguardia e multinazionale, in cui la televisione generalista free to air continuerà a essere il core business in tutti i Paesi”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset primo broadcaster europeo

Tv lineare, on demand, radio e web: Mediaset, ha ricordato il CEO Pier Silvio Berlusconi lo scorso 16 luglio nel corso della serata di presentazione dei palinsesti per la stagione 2024/25, negli anni ha creato e ha continuato a sviluppare un sistema crossmediale sia in Italia sia in Europa. “Con il 40,8% di share Mediaset è il primo broadcaster in Italia sul target commerciale, primo obiettivo strategico. Con il 37,7% di share in Italia è anche il primo broadcaster europeo a cui va aggiunto l’ascolto di Mediaset Espana e ProSiebenSat1 in Germania”, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi: numeri che raccontano il valore di “un grande sistema crossmediale”, come lo ha definito il CEO nell’intervista al TG5.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, oggi anche i più scettici tra analisti e investitori credono nel progetto

È “un sistema in continua evoluzione”, come ha evidenziato Pier Silvio Berlusconi, “che anno dopo anno diventa sempre più integrato, all’avanguardia e multinazionale con la Tv free to air che è e resterà al centro del business in tutti i Paesi”. Prendendo in considerazione l’ascolto medio nelle 24 ore, le reti Mediaset si confermano leader in Europa per numero di telespettatori e sommando il numero di tutti i Paesi: la leadership europea di MFE si estende anche al consumo non lineare che cresce esponenzialmente anno su anno con Mediaset Infinity che totalizza 9,5 miliardi di views. RadioMediaset è il primo gruppo radiofonico in Italia con 1,321 milioni di ascoltatori nel quarto d’ora medio. Il sistema crossmediale di MFE raggiunge il 96% della popolazione italiana ogni settimana. Numeri che permettono a MFE di guardare al raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti riconfermando il proprio ruolo di azienda italiana “alla guida di un polo europeo con al centro la televisione generalista free to air” che si propone di creare il futuro, non di inseguirlo. “Un progetto in cui crediamo molto: oggi anche i più scettici tra analisti e investitori ci credono”, ha spiegato il CEO Pier Silvio Berlusconi ai microfoni del TG5. E la conferma è anche nella recente promozione degli analisti di JPMorgan arrivata nei giorni scorsi.

Susan Carol Holland: il progetto “Ciao!” di Fondazione Amplifon sbarca in Australia

Guidata dalla Presidente Susan Carol Holland, Fondazione Amplifon ha recentemente esteso il suo impegno per l’inclusione sociale degli anziani al di fuori dei confini europei, lanciando il progetto “Ciao!” in Australia. Questa iniziativa innovativa mira a connettere circa 600 anziani ospiti di sei strutture nella regione Victoria, Melbourne, creando opportunità di intrattenimento e socialità.

Susan Carol Holland

Susan Carol Holland: il progetto “Ciao!” di Fondazione Amplifon in Australia

Il progetto “Ciao!” è stato realizzato in collaborazione con la Monash University di Melbourne, che si occupa della relazione con i partner locali e della valutazione dell’impatto dell’iniziativa. La filiale australiana di Amplifon è anch’essa parte integrante dell’iniziativa e i dipendenti avranno l’opportunità di contribuire come volontari. “Con questa nuova iniziativa – ha dichiarato la Presidente Susan Carol Hollandproseguiamo il percorso di internazionalizzazione della nostra Fondazione e, per la prima volta, superiamo i confini europei, in linea con il DNA di Amplifon”. Presente in Australia dal 1997, Amplifon conta oltre 430 negozi e più di 1.600 dipendenti. La decisione di avviare il progetto in questo Paese si basa sull’esperienza positiva maturata in Italia e Portogallo. In Italia, il progetto ha infatti coinvolto circa 200 residenze e 20.000 anziani in poco più di tre anni.

Susan Carol Holland: nuove opportunità di inclusione sociale per anziani in Australia

Questa iniziativa, che è aperta a tutte le strutture che volessero farne parte, dimostra come grazie alla combinazione virtuosa di nuove tecnologie e creatività sia possibile creare nuove opportunità di relazione e inclusione sociale per gli anziani, soprattutto per coloro che vivono nelle residenze sanitarie”, ha sottolineato Maria Cristina Ferradini, Consigliera Delegata di Fondazione Amplifon. Il progetto «Ciao!» è nato durante la pandemia e permette alle case di riposo di dotarsi di tecnologie per video connessioni, facilitando la comunicazione tra gli anziani e i loro familiari. Gli schermi saranno utilizzati anche per interazioni con le comunità di riferimento e per sessioni di telemedicina, riabilitazione e attività fisica, oltre a facilitare il contatto con organizzazioni legali, sociali, culturali e religiose. “Siamo molto orgogliosi di portare anche in Australia i nostri progetti di inclusione sociale degli anziani, avviati con successo in Italia e Portogallo, e di consentire ai dipendenti locali del Gruppo Amplifon di avere un impatto positivo sulla vita delle persone attraverso attività di volontariato”, ha quindi concluso Susan Carol Holland.

Stefano Venier: l’AD di Snam commenta la performance del primo semestre 2024 a “Class CNBC”

Stefano Venier, AD di Snam: “A fronte di un contesto globale che rimane incerto, i risultati finanziari del primo semestre si confermano decisamente solidi e al di sopra delle attese, con investimenti in crescita di quasi il 60%”.

Stefano Venier

Stefano Venier: Snam nel primo semestre 2024, intervista all’AD

L’AD di Snam Stefano Venier è stato intervistato da Class CNBC in occasione della presentazione dei risultati finanziari del primo semestre 2024. Nell’analizzare la performance, l’AD li ha definiti “decisamente solidi e al di sopra delle attese” anche perché raggiunti “a fronte di un contesto globale che rimane incerto”. Particolarmente rilevante il dato relativo agli investimenti, in crescita del 57,9% rispetto al primo semestre 2023 principalmente per gli interventi di adeguamento del terminale di Ravenna e la realizzazione della Linea Adriatica: il 52% degli investimenti totali è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 32% alla Tassonomia Europea. In crescita a doppia cifra anche i principali indicatori economico-finanziari: ricavi regolati, EBITDA e Utile Netto adjusted rispettivamente a +16,1% e +11,3%. Numeri che permettono a Snam “di confermare la guidance, già rivista al rialzo, per la chiusura del 2024”, ha spiegato Stefano Venier.

Stefano Venier: sviluppi rilevanti anche sul fronte della transizione energetica

Nel corso dell’intervista l’AD di Snam Stefano Venier ha rimarcato la strategicità dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, annunciata lo scorso 25 luglio. Tale operazione permette di rafforzare l’assetto industriale nello stoccaggio gas contribuendo alla sicurezza del sistema energetico nazionale, ha spiegato l’AD, oltre a creare importanti sinergie operative. Stefano Venier si è poi soffermato anche sugli sviluppi rilevanti conseguiti sul fronte dei progetti della transizione energetica sia in relazione alla cattura della CO2 che all’idrogeno. L’avvio della prima sperimentazione condotta in Italia presso un impianto siderurgico che prevede l'impiego di idrogeno nella lavorazione di prodotti in acciaio, la prosecuzione del piano per la riduzione delle emissioni di metano, le progettualità del “Cantiere Sostenibile” sono alcune delle attività che raccontano il proseguimento in questi primi mesi del 2024 del percorso di Snam lungo i sette pilastri della sua strategia di sostenibilità. “Per il 2024 prevediamo un'ulteriore, importante riduzione delle nostre emissioni dirette pari a -17% rispetto alla baseline 2022, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione, parte del Transition Plan che verrà pubblicato in autunno”: l’AD di Snam ne ha ribadito l’importanza anche ai microfoni di Class CNBC.

Daniele Ragone: il modello imprenditoriale e sociale di Progetti del Cuore

Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore, sottolinea come la strategia della società riesca a coniugare vantaggi per le aziende e solidarietà: con la sua flotta di oltre 500 automezzi, Progetti del Cuore fornisce spostamenti gratuiti ai cittadini svantaggiati fornendo alle aziende la possibilità di mettere in luce il proprio impegno sociale.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: Progetti del Cuore, un business model etico

In qualità di Amministratore Unico di Progetti del Cuore, Daniele Ragone promuove una visione innovativa del fare impresa che coniuga comunicazione aziendale e solidarietà. In particolare, la società offre agli imprenditori la possibilità di acquistare spazi pubblicitari collocati su diversi automezzi, che vengono utilizzati per offrire trasporto gratuito ad anziani, disabili, ed altri cittadini svantaggiati. In questo modo, le aziende possono associare il proprio nome a queste iniziative benefiche, ottenendo un significativo ritorno in termini di immagine. Attualmente, Progetti del Cuore gestisce oltre 500 automezzi operativi dal Lazio al Trentino, che contribuiscono a migliorare significativamente la vita di molte persone che possono così condurre uno stile di vita più autosufficiente.

Daniele Ragone: l’importanza del legame tra imprese e territorio locale

Il coinvolgimento delle comunità locali è uno degli aspetti chiave del successo di Progetti del Cuore: Daniele Ragone ha sottolineato come il senso di vicinanza e integrazione tra impresa e cittadini sia la motivazione principale che conduce gli imprenditori ad associarsi ai progetti della società. “Molto spesso quando proponiamo l’iniziativa alle imprese, capita che abbiano un legame diretto con una determinata causa, ed è per questo che sentono il bisogno di fare qualcosa di concreto”, ha aggiunto il manager. Progetti del Cuore prevede in futuro l'organizzazione di eventi dedicati all'integrazione e alla sostenibilità in ogni territorio in cui opera, che includeranno giornate dedicate allo sport e all'ecologia, sempre con l'obiettivo di promuovere l'apertura verso la disabilità. “Non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità, ed è per questo che spingiamo tanto sul concetto di sostenibilità, intesa come dare la possibilità anche a persone come anziani e disabili di avere una migliore qualità di vita: più li rendiamo autosufficienti, più la loro vita migliora”, ha concluso Daniele Ragone.

Tommaso Putin: nel 2023 Serenissima Ristorazione è cresciuta del 17%

Serenissima Ristorazione ha chiuso il 2023 con risultati finanziari eccezionali, come annunciato dal Vicepresidente Tommaso Putin. Grazie a investimenti strategici e un forte impegno del team, l'azienda ha visto crescere il fatturato del 17% e l'utile netto del 28.3%.

Tommaso Putin

Tommaso Putin: i dettagli del Bilancio 2023 di Serenissima Ristorazione

Il 2023 è stato un anno decisamente positivo per Serenissima Ristorazione. L’Assemblea dei Soci ha infatti recentemente approvato il bilancio di esercizio, sottolineando risultati eccezionali su tutti i fronti. Il fatturato consolidato ha superato i 535 milioni di euro, registrando un incremento del 17% rispetto al 2022, mentre l’Ebitda è salito a 31.6 milioni, con una crescita del 25.5% su base annua. L’utile netto ha superato i 13 milioni di euro, con un aumento del 28.3% rispetto all’anno precedente. Cresce del 10% anche il patrimonio netto, che si attesta a quota 125 milioni. Il Vicepresidente Tommaso Putin ha dichiarato che dietro i “notevoli progressi” ci sono da un lato gli investimenti strategici su innovazione, sostenibilità ed espansione in nuovi settori, dall’altro “il duro lavoro e la dedizione di tutta la nostra squadra, composta da oltre 11mila collaboratori e collaboratrici”. A testimonianza del percorso di successo portato avanti dall’azienda riconoscimenti importanti, tra cui il Premio Industria Felix per la migliore impresa del settore ristorazione per performance gestionale e affidabilità finanziaria, nonché la Pergamena “Green” per il bilancio di sostenibilità e l’impegno nella lotta al cambiamento climatico.

Tommaso Putin: stime e progetti per il futuro

L’annuncio dell’approvazione del Bilancio è stata l’occasione per illustrare alcuni progetti e iniziative in corso. Tommaso Putin ha ricordato che il prossimo settembre verranno completati i lavori di ampliamento del centro di Boara Pisani, uno dei più grandi in Europa per la produzione di pasti refrigerati e fiore all’occhiello di Serenissima Ristorazione. L’obiettivo è sviluppare nuovi mercati come la GDO e il catering crocieristico, a seguito del successo nel catering aereo. Un plauso anche alle piattaforme logistiche controllate, come Rossi Giants, Imes e F.F.F., che nel 2023 hanno contribuito con oltre 130 milioni di fatturato. Proseguono inoltre gli investimenti in tecnologia per migliorare l'efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale: oltre ai 30 milioni già stanziati lo scorso anno, l’azienda sta pianificando ulteriori 60 milioni di euro per il 2024. Positive, infine, le stime per i prossimi anni, con il Vicepresidente che parla di “600 milioni di fatturato nel 2024” e di “superare i 650 milioni nel 2025, mantenendo un focus sulla crescita sostenibile e l’innovazione”. Target ambiziosi che Serenissima Ristorazione ha la possibilità di raggiungere, come evidenziato in conclusione da Tommaso Putin, grazie allo sforzo quotidiano di tutti i suoi collaboratori e le sue collaboratrici.

Health Italia: dal 2001 leader nell’assistenza sanitaria integrativa

Attraverso una rete capillare di professionisti e strutture sanitarie, Health Italia aiuta le persone a curare la propria salute con notevoli vantaggi economici, impiegando anche strumenti innovativi quali la telemedicina.

Health Italia

Health Italia: un modello di sanità integrativa per le esigenze della società contemporanea

Fondata nel 2001, Health Italia è una delle principali realtà indipendenti nel settore dell'assistenza e della sanità integrativa in Italia: con una vasta gamma di soluzioni su misura per il welfare aziendale, piani sanitari, servizi assistenziali e programmi di flexible benefit, la società promuove attivamente il benessere dei cittadini diffondendo una cultura della prevenzione e offrendo servizi avanzati e innovativi di assistenza sanitaria. Grazie a una vasta rete nazionale di strutture convenzionate, l’offerta di Health Italia include anche servizi di telemedicina progettati per rispondere efficacemente alle necessità attuali del settore sanitario, nonché delle sempre più sentite esigenze di flessibilità del mondo contemporaneo. Gli ambiti di intervento del Gruppo includono diverse aree dell’assistenza e della sanità integrativa: centrale, in questo senso, l’attività del service provider Health Assistance, che gestisce, attraverso la sua centrale operativa, una rete di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti. Hi Welfare è invece un servizio incentrato sulle aziende, che mette a disposizione di società e imprese piani avanzati e personalizzati di welfare aziendale finalizzati alla promozione del benessere dei dipendenti.

Le attività di Health Italia in ambito sociale e culturale

Oltre a contribuire al benessere e alla salute dei cittadini attraverso i propri servizi diretti, Health Italia ha anche una mission aziendale fortemente incentrata su aspetti sociali e culturali. Tra i più importanti progetti benefici della società spicca la Fondazione Banca delle Visite Onlus nel 2015, in collaborazione con Mutua MBA e Health Assistance, la cui Banca delle Visite raccoglie donazioni per visite ed esami medici per cittadini in difficoltà. Health Italia ha inoltre fondato il Museo del Mutuo Soccorso, che punta a valorizzare la storia delle realtà assistenziali e il loro contributo alla società, promuovendo la ricerca sul concetto di mutualità. Il Gruppo gestisce inoltre il magazine “Health Online”, importante risorsa focalizzata sulla diffusione di una cultura del benessere, della prevenzione, dell’alimentazione, trattando anche argomenti di interesse pubblico.

Alessandro Benetton: nei figli “il futuro che vedo allungarsi verso il domani”

Alessandro Benetton: “Agnese, Tobias e Luce, i miei figli, il futuro che vedo allungarsi verso il domani”. È anche a loro che ha dedicato “La Traiettoria”, la sua autobiografia in queste settimane in uscita anche negli Stati Uniti.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il rapporto con i figli, ispirazioni e insegnamenti

Alessandro Benetton ha dedicato a loro anche la sua autobiografia: “Questo libro è dedicato a mia madre, che è stata per me radice forza e rifugio. E a mio padre che mi ha insegnato la creatività e il senso di appartenenza. Ma è consegnato soprattutto ad Agnese, Tobias e Luce, i miei figli, il futuro che vedo allungarsi verso il domani”, raccontava nel maggio 2022 in un’intervista a “Vanity Fair”. Loro, la sua fonte di ispirazione. Sono loro infatti ad avergli insegnato l’importanza di costruire un dialogo con le nuove generazioni. Imparando il loro linguaggio. Decifrando i loro strumenti. Alessandro Benetton lo ha tradotto in numerose iniziative social (basti pensare alla video-rubrica “Un caffè con Alessandro”) e non solo: “Mi piace pensare ai ragazzi, infatti, l’anno scorso, è nata 2100 Ventures, una nuova iniziativa dedicata alle start up e, a Milano, è stato appena inaugurato l’hotel sui Navigli del nostro progetto House of Stories, che unisce hotel di design, ambiente di coworking e spazio per eventi pensato a misura di giovani”, ha detto al “Corriere della Sera” nei mesi scorsi.

Alessandro Benetton: i giovani possono offrire le chiavi per guardare al futuro senza paura

Alessandro Benetton ha avuto modo di sottolineare il valore dei giovani in diverse occasioni, anche a fronte delle numerose iniziative promosse pensando a loro. “Sono fiducioso nelle nuove generazioni”, aveva spiegato a RTL 102.5 lo scorso ottobre. “Non crediamo abbastanza nei giovani, che attraverso nuovi strumenti e una cultura più orizzontale possono aiutarci a trovare risposte a domande alle quali non abbiamo mai dovuto rispondere prima. I giovani sono una risorsa, non dobbiamo dimenticare che quando trovi le risposte, qualcuno ti cambia le domande, servono quindi nuovi interpreti. È nostro dovere credere nei giovani, forse non lo abbiamo fatto abbastanza finora. Tante volte ci rifugiamo in luoghi comuni, affermando che i giovani non hanno voglia o non siano disposti. Come in ogni generazione ci sarà anche in questa chi non ha voglia, ma credo che i giovani abbiano l’energia e la visione laterale necessarie, che rappresentano una ricchezza da non disperdere. Oggi, c'è una maggiore consapevolezza accompagnata da nuove capacità che i giovani possiedono”. Per Alessandro Benetton il valore delle nuove generazioni è anche nella loro capacità di “offrire le chiavi per guardare al futuro senza paura”.

Sabrina De Filippis: Mercitalia Logistics firma partnership sostenibile con Acqua San Bernardo

Acqua San Bernardo sceglie la sostenibilità e il trasporto intermodale: la recente collaborazione siglata con Mercitalia Logistics, guidata dall’AD Sabrina De Filippis, porterà alla creazione di un nuovo collegamento tra Cuneo e Prato che permetterà di evitare il rilascio di 2.500 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis annuncia importante accordo con Acqua San Bernardo

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, società del Polo Logistica del Gruppo FS, ha annunciato l’avvio di una partnership strategica con Acqua San Bernardo, storica azienda italiana nel settore delle acque minerali. L’intesa prevede l'avvio di un collegamento intermodale tra Cuneo e Prato, sfruttando l'interporto della Toscana Centrale, uno dei più importanti del Centro Italia. Con il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, avrà luogo una riduzione delle emissioni di CO2 pari a oltre 2.500 tonnellate all'anno, con l’ulteriore beneficio di evitare la congestione delle principali strade italiane. “Il nostro impegno verso la sostenibilità è testimoniato quotidianamente dall'utilizzo del treno come modalità preferenziale di trasporto per i nostri servizi di logistica integrata", ha dichiarato Sabrina De Filippis.

Sabrina De Filippis: una collaborazione durevole per la sostenibilità

Il DG di Acqua San Bernardo Antonio Biella ha accolto con entusiasmo la collaborazione con Mercitalia Logistics. La società è già impegnata da anni in iniziative di sostenibilità, utilizzando packaging eco-friendly e alimentando i propri stabilimenti con energia pulita proveniente da un parco eolico di loro proprietà. La nuova linea ferroviaria tra Cuneo e Prato costituisce dunque un tassello importante del Piano della società per combattere le emissioni inquinanti. San Bernardo ha sviluppato soluzioni di packaging innovativo, come la bottiglia Goccia Ely, realizzata in plastica riciclata e riciclabile al 100%. La partnership tra le due società, in ogni caso, va ben oltre questo recente accordo: Mercitalia Logistics, guidata da Sabrina De Filippis, e San Bernardo sono infatti caratterizzate da sforzi comuni nel raggiungimento degli obiettivi di Net Zero entro il 2040 e l’azzeramento dell’impatto carbonico entro il 2026. Le due società stanno inoltre lavorando a diversi progetti congiunti, come la creazione di boschi urbani e la riqualifica di aree boschive, dimostrando un durevole impegno per l’ambiente e la comunità.

Cristina Scocchia: la storia della CEO di Illycaffè, un’ispirazione per le donne

Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, ha costruito una carriera di successo in un mondo dominato dagli uomini. Nella sua autobiografia “Il coraggio di provarci” racconta le sfide affrontate nel suo percorso, un’ispirazione per le nuove generazioni.

Cristina Scocchia

Il viaggio di Cristina Scocchia: dalle radici a una carriera di successo

Nata a Coldirodi, una piccola frazione di Sanremo, Cristina Scocchia ha intrapreso un percorso professionale che l'ha portata a diventare un’importante manager. Da giovane, ha aiutato la sua famiglia nella coltivazione dei crisantemi, un'attività che le ha insegnato il valore del lavoro e della dedizione. “I crisantemi per me sono il simbolo di un'infanzia felice e rappresentano la voglia di provare a conquistare quella quarta carta, che insieme a impegno, passione e determinazione mi avrebbero permesso di fare poker”, racconta. La sua carriera è iniziata in Procter & Gamble, dove ha dimostrato una determinazione straordinaria, affermando fin da subito il suo obiettivo: diventare Amministratore Delegato. Un sogno che per molti sembrava irraggiungibile, ma che è diventato realtà grazie alla sua caparbietà e alla convinzione che ogni donna abbia il diritto di provare a raggiungere le proprie aspirazioni se ha il coraggio di provarci. La sua autobiografia, "Il coraggio di provarci", riflette proprio questa filosofia e racconta le sfide affrontate lungo il cammino, inclusi i momenti difficili legati alla sua condizione di donna in un mondo prevalentemente maschile. Il più grande ostacolo che ha dovuto superare? “Quello di trovare l'opportunità di dimostrare se e quanto valevo. Per questo devo ringraziare Procter & Gamble, anzi “mamma Procter”, perché so che esistono sempre delle eccezioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi noi donne lottiamo molto di più per raggiungere i nostri traguardi. Se è vero che il talento è equamente distribuito tra ricchi e poveri e tra uomini e donne, le opportunità di dimostrarlo no, non sono equamente distribuite”.

Cristina Scocchia: “La lotta per la parità di genere in Italia è ancora lunga

Cristina Scocchia ha saputo affrontare le difficoltà con professionalità e ironia, trasformando ogni ostacolo in un'opportunità di crescita. La sua carriera è costellata di riconoscimenti, tra cui la Mela d'Oro della Fondazione Marisa Bellisario e la presenza nella lista di “Forbes” delle 100 donne leader più influenti. Nonostante i successi, anche lei ha dovuto confrontarsi in prima persona con episodi di disparità di trattamento, specialmente al suo ritorno in Italia dopo gli anni vissuti fuori. “All'estero non ho mai avuto bisogno di affermare i miei diritti o di chiedere una parità di trattamento. Qui è capitato. Scherzando dico che ho scoperto di esser donna a 40 anni, al mio rientro in Italia”, dice la manager. Qui, ha scoperto che la lotta per la parità di genere è ancora lunga e complessa: “Da noi nel settore pubblico solo un dirigente su tre è donna e i numeri sono ancora più inclementi nel settore privato”. Sebbene si inizino ad intravedere dei progressi, l’AD di Illycaffè sottolinea la necessità di continuare a insistere sul cambiare la cultura che circonda le donne in carriera, promuovendo un ambiente in cui il merito sia il criterio principale di valutazione. “Per diminuire il divario di genere sono convinta ci si deve impegnare su tre fronti: cambiare la cultura per cui se una donna vuole fare carriera è ‘ambiziosetta’ mentre un uomo è determinato; capire che a parità di diritti corrisponde parità di doveri nella cura della casa e della famiglia; avere uno Stato che aiuta la genitorialità. Senza dimenticare mai che la migliore strategia per promuovere le donne è il merito”, afferma Cristina Scocchia. Intanto, la sua storia è fonte di ispirazione per le nuove generazioni, una dimostrazione che con determinazione e passione è possibile superare qualsiasi barriera.

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